Condizione di esposizione da campo lontano

 

La corrente di piede ha rispetto al SAR un notevole vantaggio: è un parametro direttamente misurabile, al contrario del SAR che non è direttamente misurabile in un uomo vivo, e per il quale è possibile fare solo delle stime usando dei fantocci di simulazione.
Per lo studio del problema con la FDTD è evidente che si utilizza la stessa struttura del caso precedente, dove però si è sostituito alla sfera l’omino, quindi si è cambiata la geometria fisica del modello in analisi. Distinguiamo in figura: il modello umano omogeneo, una sorgente di onda piana che incide sull’uomo e la solita divisione tra una regione di campo totale e una di campo diffratto.

le grandezze che si vogliono calcolare sono tre:

dove:

A) è il calcolo del SAR ottenuto dall’FDTD, cioè il SAR in una generica cella (i,j,k), che secondo la definizione risulta legato al modulo quadro del campo elettrico, alla conducibilità e alla densità del tessuto (caratteristiche di ogni cubetto);

B) e C) sono due definizioni della corrente di piede che intendono sottolineare due modi di intendere il legame di questa grandezza con il campo elettrico: calcolo della I in riferimento al valore max del campo, oppure in riferimento al valore max dell’andamento della corrente stessa nel tempo.

Confrontando le definizioni del SAR e della I, si può osservare come entrambe dipendano dal modulo del campo elettrico, questo permette, anche se non è di immediatamente evidente, di legare le due grandezze, e quindi di poter misurare il SAR (che come detto prima non è misurabile direttamente) attraverso una grandezza misurabile come la corrente di piede.

Il modello in analisi ha dato il seguente risultato:

 

CORRENTE DI PIEDE

 

Il tipo di risultato che si ottiene è l’andamento della corrente di piede in funzione della frequenza, da cui si può osservare che gli andamenti relativi alle due definizioni B) e C) sono diversi. Nel caso in cui si vorrà definire una specifica di sicurezza si dovrà quindi decidere quale delle due definizioni adottare, ed ampliare lo studio anche a frequenze maggiori dei 100 MHz considerati in questo esperimento (altrimenti la misura può perdere di significatività, soprattutto quando si tratta di mettere in relazione la I e il SAR).

CONDIZIONE DI ESPOSIZIONE IN CAMPO VICINO

La situazione di esposizione in campo vicino è più simile alla rappresentazione per telefono cellulare. L’analisi, sempre con il metodo delle differenze finite, si è incentrata su due tipi di telefonini: quelli dotati di antenna a "sleeve dipole" e quelli con antenna a "whip". Il fenomeno che interessa osservare è sempre un problema di interazione in cui si può considerare il sistema telefonino-testa, e studiare l’andamento del SAR all’interno della testa sia come valore medio che come valore di picco, per poter considerare la possibilità di eventuali situazioni pericolose per gli organi interni (cervello, ghiandole, occhi ...).

 

 

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