Dafne delle rocce

Nome scientifico: Daphne petraea Leybold (Sinonimo: Daphne rupestris Facch.)

Famiglia: Thymelaeaceae

Altro nome comune: Dafne minore – Timelea delle rocce

Habitat naturale: Rupi calcaree strapiombanti; con minore frequenza morene, pietraie, luoghi sassosi in genere da 700 a 1800 metri di quota. Si tratta di un endemismo insubrico ad areale molto ristretto. E’ presente unicamente nel bresciano e in provincia di Trento tra la Val di Ledro, la Val d’Amola e la Val Vestino; ad ovest l’areale si spinge oltre il Lago di Idro estendendosi sino alla Val Trompia (Corna Blacca). Indichiamo di seguito le principali stazioni rilevate: 1) Catena tra il Bondone di Storo e il Lago di Garda: Monte Cingla e dintorni della Bocca di Valle (comune di Bondone), Storo (comune di Storo), zona di Bocca Cablone e Cima Tombea (comune di Bondone), Bragone del Sol  (Tiarno di Sopra), zona dell'Eremo di San Martino (comune di Pieve di Ledro), Malga Corno, Passo Prà della Rosa, Val dei Gaton e versante est del Corno Spezzato (comune di Molina di Ledro), Passo Rocchetta presso Pregasina (comune di Riva del Garda). 2) Monti a nordest di Storo: vicinanze di Malga Stigolo (comune di Tiarno di Sopra), Rocca Pagana (comune di Condino). 3) Testata della Val Vestino. 4) Rilievi tra il Lago d'Idro e la Corna Blacca. Le popolazioni sono in genere ricche di esemplari e diffuse in ambienti rupestri relativamente estesi sebbene localizzati. E' possibile la presenza di ulteriori stazioni oltre a quelle indicate sopra anche se non all'esterno dell'areale descritto.

Periodo di fioritura: Maggio – giugno (alle quote più alte la fioritura può ritardare sino a luglio)

Descrizione della pianta: Piccolo arbusto perenne ad accrescimento lento con portamento prostrato alto 2 – 5 cm che forma cuscinetti emisferici compatti. Il fusto è breve e legnoso con corteccia bruna percorsa da cicatrici trasversali. Le foglie compaiono contemporaneamente ai fiori e sono coriacee, di colore verde scuro, larghe 1 – 1,5 mm e lunghe normalmente 3 – 5 mm (al massimo 12 mm). La lamina è lineare, scanalata, con apice arrotondato. L’infiorescenza è data da 4 – 6 fiori tetrameri di colore rosso purpureo, riuniti in fascetti; ciascun fiore è lungo 8 – 12 mm. Alla base di ogni infiorescenza vi sono brattee giallo pallido larghe 1 mm e lunghe 2 ad apice acuto.

Note: Per via dell’areale estremamente piccolo è ovviamente pianta protetta che non deve assolutamente essere raccolta. Per molto tempo si è ritenuto che Daphne petraea si ibridasse con Daphne alpina dando origine a Daphne xreichsteinii Landolt & E. Hauser (1981). Gli ultimi studi sembrerebbero indicare Daphne reichsteinii Landolt & E. Hauser come una specie stenoendemica a sè stante.

Dove l’abbiamo osservata: Le prime quattro fotografie sono state realizzate nelle rupi calcaree verticali comprese tra Bocca Cocca e Sella degli Egoli lungo le pendici meridonali della Cima Mughera (m 1150 - Prealpi Bresciane). Le fotografie dalla quinta all'ottava sono state scattate sulle pendici orientali del Corno Barzo (circa m 1700 - Prealpi Bresciane). Le fotografie dalla nova alla diciasettesima sono state realizzate lungo il sentiero 254 nel tratto compreso tra Monte Casarole e Cima Tignalga (circa m 1150 - Prealpi Bresciane). Le altre fotografie provengono dalle pendici del Monte Traversole (m 1400 - Prealpi Bresciane).

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