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Piante officinali
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Medicago sativa L.

Medicago sativa L.

Famiglia: Leguminosae
Sinonimi: Medicago agropyretorum Vassilczenko, Medicago jemenensis Sinskaya, Medicago ladak Vassilczenko, Medicago sogdiana Vassilczenko, Medicago tibetana Vassilczenko, Medicago transoxana Vassilczenko,Medicago vera Kirschleger.
Nomi volgari: erba medica, erba Spagna, alfa-alfa, luzerne.
Etimologia: il nome generico deriva dalla regione Media, antica regione della Persia, da cui Dioscoride, pensava provenisse.
Il nome volgare di "alfa-alfa", sembra derivare dall'arabo “Al-Fal-Fa” e significa “ padre di tutti i cibi”.

Morfologia:
pianta perenne, di aspetto erbaceo, fusto ramificato,eretto e ricco di numerosi germogli laterali, dai quali, dopo il taglio, si originano nuovi fusti, rizomatosa. Alta sino a 80 cm.
Le foglie stipolate, sono oblunghe, alterne, trifogliate e con margine denticolato, la foglia mediana, presenta un breve picciolo.
I fiori di colore violetto, nascono riuniti in racemi all’ascella delle foglie, sono pentapetali: i due petali inferiori, più o meno saldati fra loro, formano la carena, ai lati altri due petali e superiormente il quinto petalo, detto stendardo.
I frutti sono legumi spiralati con superficie reticolata e pubescente, contenenti numerosi semi lucidi.

Distribuzione – habitat – fioritura:
originaria dell'Asia occidentale e divenuta cosmopolita, in Italia è molto comune in tutto il territorio. Cresce nei prati aridi, negli incolti, nei luoghi erbosi e al bordo dei campi; fiorisce da aprile a settembre sino a 1.200 m.

Proprietà ed usi:
al contrario degli uomini, i cavalli e gli animali domestici, fin da tempi lontanissimi, si sono cibati di erba medica giovandosi delle sue benefiche proprietà.
Erba dolciastra, astringente, rinfrescante, antiemorragica, diuretica e ricca di minerali, è preziosa per il suo alto contenuto in vitamina A, vitamina liposolubile nei grassi, di conseguenza resta sostanzialmente intatta anche quando viene essiccata, contiene quantità sostenute, di vitamine A, E, C, D, K, B1, B2, alcuni derivati cumarinici, fosforo, zolfo, calcio, magnesio, ferro e potassio.
In medicina, in quanto ricca di vitamine e minerali, è un rimedio ricostituente e preventivo, stimola l'appetito, utile nelle convalescenze, nell'anemia, nelle emorragie e nell'osteoporosi. Previene il colesterolo alto, sembra abbia effetti protettivi verso le malattie degenerative, agisce come tonico generale rimuovendo tossine dal sangue, favorisce la digestione e rinforza unghie e capelli.
Attenzione l’erba medica contiene anche porfirine, che influenzano la funzione epatica e possono causare fotosensibilizzazione, quindi cautela.
In cucina le foglie si possono consumare crude o cotte come verdura, mentre i semi vengono fatti germinare e usati per insaporire insalate. Le foglie possono essere usate come il tè
Altri usi - É una fonte commerciale di clorofilla, carotene e vitamina K.
Questa pianta è una delle principali specie vegetali coltivate nel mondo ed è utilizzata sia in zootecnia come foraggio, sia in agricoltura nella pratica del sovescio; è inoltre un ottima mellifera, con grosse produzioni soprattutto nella pianura Padana.
Quest’erba va data al bestiame solo essiccata, altrimenti potrebbe provocare gonfiore.

Curiosità: pare che questa pianta sia originaria della Persia e che sia stata introdotta in Europa dai soldati di Alessandro il Grande, nel 470 a.C. circa. In Italia giunse tra il 200 ed il 150 a.C. e gli scrittori latini ne esaltarono le qualità. In seguito durante il periodo delle invasioni barbariche, la sua coltivazione in Europa fu quasi abbandonata, tanto che in Italia rimase quasi sconosciuta fino al 1500, quando venne reintrodotta con semi importati dalla Spagna, ( da qui il nome volgare di erba Spagna) dove fu nuovamente diffusa dagli Arabi.
L’erba medica può essere falciata sino a 5 volte in una stagione per produrre fieno, trasformando in questo modo il potenziale agricolo di aree con pascolo scarso.

Note:
specie simile è la “Medicago sativa falcata” che cresce negli stessi ambienti, e si differenzia per il legume a forma di piccola falce, per il fusto rossastro e spesso vischioso, per la corolla più piccola e di colore giallo.