Milano | Curiosità – Gli strani “segni” sui cordoli dei marciapiedi

Ma avete mai notato strani segni sui cordoli dei marciapiedi? Nerd come noi li avranno notati da tempo un po’ ovunque in città, sopratutto nei quartieri centrali, ma noi a questo strano caso non abbiamo trovato risposta.

Fateci caso e ne vedrete almeno un paio ad ogni angolo o curva di marciapiede, impressi e incisi nella forte roccia di granito che sono i cordoli, i blocchetti di pietra che delimitano il salto dei marciapiedi. I simboli più usati pare siano questi: X, graffi verticali III o strani incroci ≠ # † + da formare a volte anche stelle o asterischi *.

Noi ne abbiamo fotografati alcuni, sembrano incisi a dovere e con metodi differenti. Con scalpelli ben decisi, forse i più vecchi, con leggere scalfitture e piccoli solchi realizzati con flessibile altri.

Insomma, il mistero che abbiamo cercato di risolvere da anni è rimasto irrisolto pur avendo chiesto a più persone.

Probabilmente sono segni realizzati da operai o tecnici che lavorano per i sottoservizi; segni che indicano con ogni probabilità il passaggio in quel punto di qualche cavo o tubatura? Comunque operazione che avviene da decenni, come si not dall’usura di alcune incisioni.

A volte gli stessi segni, variegati di fattura, sembrano infittire la curiosità, senza svelarne il mistero.

Chissà se prima o poi qualcuno ci rivelerà il mistero. Qui di seguito altri esempi.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

17 commenti su “Milano | Curiosità – Gli strani “segni” sui cordoli dei marciapiedi”

    • Nessun mistero. Per evitare ogni volta che c’è un nuovo attraversamento con sottoservizi, sono stati lasciati delle predisposizione con delle tubature vuote. Quelle libere hanno un semplice segno I, mentre quelle già impegnate X.

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  1. In corrispondenza di attraversamenti stradali per la posa di sottoservizi vengono aggiunte tubazioni vuote segnalandole sui cordoli con delle linee, quando vengono occupate vengono spuntate. In questo modo si può sapere, in linea di massima, se esistono o meno tubazioni vuote utilizzabili.

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  2. quei segni identificano la presenza di polifore sotto il marciapiede e sotto gli incroci. I segni indicano quanti fori ha la polifora e la x indica quanti fori sono occupati. Veniva usata in passato, ora è meno usata.

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  3. Cercando con Google ho trovato un documento del comune di Milano (PTUS, prontuario tecnico per l’utilizzo del sottosuolo) che chiaramente indica nel nullaosta a pagina 46:
    “indicarne la presenza mediante l’incisione di tacche sul cordolo del marciapiede.”
    Nessun significato esoterico quindi. Ecco il link al documento:
    https://www.comune.milano.it/documents/20126/716940/Allegato+B_Prontuario+tecnico+per+l%27utilizzo+del+sottosuolo+%281451395776079%29.pdf/00d85e4e-bec0-24e1-3084-ab513266f551?t=1572449818591

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  4. Vi svelo i segni in corrispondenza dei cordoni sono posizionate tubazioni dette traversanti si mettevano in abbondanza per non intervenire sulle pavimentazioni stradali appena rifatte Da 4 a 8 tubazioni di don 125 /160 in pvc Il segno uno stanghetta sta a significare tubazione libera la x sta a significare tubazione occupata da servizio telefonico elettrico semaforico ecc. una buona prassi in disuso .

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    • Servono a segnalare i traversanti, ossia quando un azienda di servizi come UNARETI per la corrente, Telecom per il telefono e la fibra, che di solito fanno passare i cavi sul marciapiede, scavano da una parte all’altra del marciapiede per continuare la distribuzione passando in strada, il comune impone di passare altre tubazioni vuote per il passaggio di altri servizi futuri senza che ci sia bisogno di scavare dinuovo in strada. Le linee rette indicano quanti “tubi vuoti” sono stati posati durante i lavori mentre le X o croci o stelle indicano i “tubi utilizzati”

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  5. Sono le indicazioni dei sottoservizi. Le linee orizzontali indicano tubazioni parallele al marciapiede ed il loro numero serve quando scavi. Se sono segnate ad esempio 4 linee ti devi aspetterei di trovare 4 cavidotti. Le X indicano incroci con cavidotti ortogonali e così via. Ogni simbolo serve ad identificare un sottoservizio. Gli “stradini” li controllano priva di scavare

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  6. Per quanto mi riguarda mi è stato detto (e mi pare plausibile) che si tratti di segni di “posa” per posizionare appunto le pietre che costituiscono i cordoli dei marciapiedi. Del resto quei segni devono essere realizzati da scalpellini che ci sappiano fare, non certo tracciati al momento da chi interra cavi di vario genere. Quasi tutte poi si presentano come incisioni vecchie. A parte questo, mi sono permesso a suo tempo di suggerire di leggerle in chiave poetica come fossero incisioni “rupestri” la cui completa mappatura ci permetterebbe di scorgere la pianta di una città invisibile. Sto riferendomi ad una visione fantastica, piuttosto “Dada”, naturalmente. Ma questo l’ho scritto sul mio libro “Ricette atmosferiche – una guida situazionista di Milano”. 2015.

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