Null Scuola italiana; XVII secolo.
"San Bartolomeo apostolo".
Olio su tela. Rile…
Descrizione

Scuola italiana; XVII secolo. "San Bartolomeo apostolo". Olio su tela. Rilegato. Misure: 98 x 81 cm; 1007 x 90 cm (cornice). Bartolomeo era uno degli apostoli di Gesù, ed è citato nei Vangeli sempre in compagnia di Filippo. Secondo Giovanni, nel cui Vangelo compare con il nome di Natanaele, fu uno dei discepoli a cui Gesù apparve sul mare di Tiberiade dopo la sua risurrezione. Secondo gli Atti degli Apostoli, fu anche testimone dell'ascensione di Gesù. La tradizione registrata da Eusebio di Cesarea narra che Bartolomeo andò a predicare il Vangelo in India, dove lasciò una copia del Vangelo di Matteo in aramaico. La tradizione armena gli attribuisce anche la predicazione del cristianesimo nel Paese caucasico, insieme a San Giuda Taddeo, ed entrambi sono considerati patroni della Chiesa apostolica armena. Il loro martirio e la loro morte sono attribuiti ad Astiages, re dell'Armenia e fratello del re Polimio, che il santo aveva convertito al cristianesimo. Quando i sacerdoti dei templi pagani, che erano a corto di seguaci, protestarono con Astiages per l'opera evangelizzatrice di Bartolomeo, il sovrano lo mandò a chiamare e gli ordinò di adorare i loro idoli, proprio come aveva fatto con suo fratello. Al rifiuto del santo, il re ordinò di scorticarlo vivo in sua presenza finché non avesse rinunciato a Dio o fosse morto. L'immagine di San Bartolomeo ha subito poche modifiche nel corso della storia dell'arte ed è comune raffigurare il santo nel momento del martirio. Di solito viene raffigurato mentre viene scorticato, su una rastrelliera o legato a un albero. È stato anche raffigurato mentre compie miracoli: resuscita i figli del re Polimio e libera la figlia del re Polimio posseduta dal demonio. In rare occasioni viene raffigurato mentre viene flagellato. A volte è raffigurato con un grande coltello, alludendo al suo martirio, secondo il quale fu scorticato vivo, motivo per cui è il patrono dei conciatori. In relazione al suo martirio viene anche talvolta raffigurato scuoiato, con la pelle tenuta sul braccio come se fosse un capo di abbigliamento.

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Scuola italiana; XVII secolo. "San Bartolomeo apostolo". Olio su tela. Rilegato. Misure: 98 x 81 cm; 1007 x 90 cm (cornice). Bartolomeo era uno degli apostoli di Gesù, ed è citato nei Vangeli sempre in compagnia di Filippo. Secondo Giovanni, nel cui Vangelo compare con il nome di Natanaele, fu uno dei discepoli a cui Gesù apparve sul mare di Tiberiade dopo la sua risurrezione. Secondo gli Atti degli Apostoli, fu anche testimone dell'ascensione di Gesù. La tradizione registrata da Eusebio di Cesarea narra che Bartolomeo andò a predicare il Vangelo in India, dove lasciò una copia del Vangelo di Matteo in aramaico. La tradizione armena gli attribuisce anche la predicazione del cristianesimo nel Paese caucasico, insieme a San Giuda Taddeo, ed entrambi sono considerati patroni della Chiesa apostolica armena. Il loro martirio e la loro morte sono attribuiti ad Astiages, re dell'Armenia e fratello del re Polimio, che il santo aveva convertito al cristianesimo. Quando i sacerdoti dei templi pagani, che erano a corto di seguaci, protestarono con Astiages per l'opera evangelizzatrice di Bartolomeo, il sovrano lo mandò a chiamare e gli ordinò di adorare i loro idoli, proprio come aveva fatto con suo fratello. Al rifiuto del santo, il re ordinò di scorticarlo vivo in sua presenza finché non avesse rinunciato a Dio o fosse morto. L'immagine di San Bartolomeo ha subito poche modifiche nel corso della storia dell'arte ed è comune raffigurare il santo nel momento del martirio. Di solito viene raffigurato mentre viene scorticato, su una rastrelliera o legato a un albero. È stato anche raffigurato mentre compie miracoli: resuscita i figli del re Polimio e libera la figlia del re Polimio posseduta dal demonio. In rare occasioni viene raffigurato mentre viene flagellato. A volte è raffigurato con un grande coltello, alludendo al suo martirio, secondo il quale fu scorticato vivo, motivo per cui è il patrono dei conciatori. In relazione al suo martirio viene anche talvolta raffigurato scuoiato, con la pelle tenuta sul braccio come se fosse un capo di abbigliamento.

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