La rivista
dell’istruzione
primaria
N.21 ANNO 77° | Settembre 2022
IL TEMA
Intrecci
Mensile - Poste Italiane spa - Sped. A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46), art. 1, comma 1 DCB-C1-FI - Contiene I.P. – CM X2221A – ISSN: 0042-7349
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PROVE DI
INGRESSO
ROBERTO
PIUMINI
risponde
ai bambini
in poesia
“La pace dei bambini”, Istituto Comprensivo “G. Nascimbeni”, Sampruneto (VR)
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Disegni: © Freepik; Adobe Stock/Giulia (copertina e tema), Giacomo Depolo (p. 5),
Daria Rosi (didattica)
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ISSN: 0042-7349
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Stampato presso Rotolito S.p.A, Seggiano di Pioltello (MI)
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IL SOMMARIO 21/2022
5 A domande rispondo
Roberto Piumini
IL TEMA
Intrecci
6 AccoglierSì
Elena Falaschi
8 Intrecci tra i saperi
Cristiano Giorda
10 Progettare tutto l’anno
Donatella Fantozzi
12 Conoscere sé stessi e aprirsi agli altri
Intervista a Annalisa Morganti a cura di Paola Pasotto
14 Tutti i colori dell’accoglienza
Graziella Favaro
PROGETTARE | IL PIANO ANNUALE
16 Intrecci per la didattica
18 Didattica digitale e oltre
19 Giornate mondiali
20 Progettazioni per tutte le discipline: Italiano, Inglese,
Storia, Geografia, Matematica, Scienze e Tecnologia,
Educazione civica, Religione cattolica
36 I laboratori: Lettura, Problemi al centro, STEAM, Life skills
LEZIONI DIDATTICHE
39 Speciale accoglienza
40 Primi giorni | Alan Pona
44 Italiano | Ester Bonelli
54 Matematica | Nicoletta Grasso
64 Interdisciplinare | Sabrina Battista
COMPITI AUTENTICI
76 Calendario di classe | classe 1
80 Una mostra per raccontarci | classi 2-3
85 Il sentiero degli aromi | classe 3
90 Un canale youtube sulla lettura | classi 4-5
94 Laboratorio GIORNATE MONDIALI Sogni Paola Camiciottoli
96 Laboratorio STEAM Intrecci arcobaleno Agnese Sonato
Tutti i disegni di questo numero sono dei bambini e delle bambine
dell’Istituto Comprensivo “G. Nascimbeni”, Sanpruneto (Verona)
ROBERTO PIUMINI A domande rispondo
Perché? Perché, in poesia,
non solo sarò più sincero,
ma anche più giocondo.
Perché, in poesia, il pensiero,
pur non portando maschere,
ha molta più eleganza e allegria.
Perché la mia risposta, in poesia,
sarà molto più libera, e più mia.
A domande rispondo,
ma rispondo in poesia.
Cos’è l’ispirazione?
Non la conosco: quello che conosco
è l’inspirazione, con la n,
cioè prendere fiato, fare entrare
aria, possibilmente buona e fresca,
nei miei polmoni: ossigeno,
i profumi del mondo e, se ci sono,
poiché il mondo non è tutto fiori,
anche i cattivi odori, per sapere
se qualche cosa brucia, o sta marcendo.
Così inspirando, vivo, e certamente
qualcosa che sta fuori, e da lontano,
mi entra, e rimane, nella mente.
Conosco anche la mia espirazione,
non solo quando soffio,
o quando sbuffo,
ma quando, caldo e calmo,
il fiato esce in forma di parole,
la mia aria sonora, da donare
al respiro del mondo.
Roberto Piumini
ASCOLTA
ROBERTO
PIUMINI
Dove prendi
l’ispirazione?
Ènecessario che l’accoglienza possa esprimersi ed essere vissuta condividendo il suo carattere di
reciprocità, per “accoglier-si”
vicendevolmente e in maniera naturale. Solo così potremo
oltrepassare un concetto di accoglienza intesa come ospitalità che, seppur manifestata con
benevolenza, calore e apertura,
rimanda tuttavia a una asimmetria relazionale tra chi accoglie e chi è accolto.
Allora che cosa dobbiamo fare?
RICONOSCIMENTI
RECIPROCI
Edgar Morin ci offre insegnamenti preziosi: “Si tratta
di mantenere o ritrovare una
missione insostituibile, quella
della presenza concreta, della
relazione da persona a persona, del dialogo […] in un circolo
virtuoso di riconoscimentireciproci” (2014).
Invisibili e caldi legami di appartenenza confermano il valore del paradigma teorico del “riconoscimento”, che esprime tutta la sua profondità quando
osserviamo i bambini che si ritrovano. Sorrisi e imbarazzo,
sguardi complici e movimenti impacciati, risate e turbamenti, il tutto “giocato” sul piano del riconoscimento reciproco.
All’interno di questo “cerchio caldo” comunitario (Baudi Elena Falaschi
Università di Pisa
Incontrar-si, salutar-si, ritrovar-si.
Tra insegnanti, con l’esempio dei bambini
AccoglierSì
man, 2007) anche gli insegnanti si ritrovano e si riconoscono, ogni anno: alcuni in continuità, “colleghi da anni”,
altri neoimmessi in ruolo o titolari per trasferimento, altri
supplenti con nomine più o meno lunghe, fino ai più recenti contratti legati all’emergenza Covid-19. Tali diversità
6 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it
IL TEMA
Intrecci
possono diventare un “bene comune” solo se riconosciute e accolte,
quotidianamente, all’interno di una
relazionalità autentica, come espressione di una socialità che indirizza
verso l’assunzione di diversi atteggiamenti: critici-riflessivi, dialogici,
anche conflittuali, ma comunque
di decentramento e di reciprocità,
di reversibilità delle prospettive, di
empatia, di identificazione, di solidarietà (Ricoeur, 2005).
I VALORI DEL SELF
All’interno di un’organizzazione complessa, come quella scolastica, è importante condividere un modello pedagogicamente fondato sul riconoscimento
dei valori del self, collocando al centro
delle finalità organizzative la “coltivazione” delle persone, delle loro caratteristiche e della loro professionalità, per
tenere vivo il desiderio di una continua
positiva reinvenzione e trasformazione di sé.
A questo scopo, si impone con urgenza la necessità di curare costantemente la propria formazione
emotiva-relazionale, per riuscire a
impostare in modo sano e costruttivo i rapporti con gli altri, a gestire efficacemente le emozioni, a esprimere appropriatamente i sentimenti, ad
ascoltare gli altri, a comunicare con
chiarezza e serenità richieste, opinioni e punti di vista.
Una formazione così strutturata può
manifestare la propria efficacia non
solo all’interno della relazione educativa, ma anche nei rapporti con
i colleghi, con i genitori e con tutte
le figure adulte che vivono il sistema-scuola e che incidono sul lavoro
e sul benessere.
LE ABILITÀ RELAZIONALI
DEGLI ADULTI
L’attuale società, tecnologicamente
avanzata, sembra paradossalmente poco più che primitiva sul piano
comunicativo-emotivo-relazionale
(Rossi, 2010); infatti il potenziamento delle abilità sociali è divenuto
obiettivo primario delle scuole di
ogni ordine e grado. Nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa (PTOF)
sono solitamente presenti percorsi
rivolti ai bambini al fine di migliorare le molteplici e differenziate abilità
sociali, di tipo soggettivo (autocontrollo, autoefficacia ecc.) e intersoggettivo (gestione dei conflitti, assunzione dei punti di vista ecc.).
Se tali skills sono da costruire o potenziare for life, non si può dare per
scontato che gli adulti abbiano già
acquisito e consolidato tali abilità e
che non sia più necessaria per loro
una formazione in tal senso. Sarebbe
approssimativo e fuorviante credere
che i docenti siano “per natura” socialmente competenti, come ovvia
dotazione genetica. In realtà, può
succedere che alcuni docenti manifestino difficoltà relazionali nei rapporti con gli allievi, con i genitori o
fra colleghi.
Gli insegnanti hanno cominciato a
parlare di emozioni, passioni e sentimenti e a riflettere su di essi e su se
stessi, avvertendo il bisogno di vivere
esperienze formative inerenti la consapevolezza degli “impliciti” comunicativi e la necessità di una loro efficace gestione, per considerare gli affetti
presenti nel lavoro educativo non
come un problema e un ostacolo, ma
come un’opportunità e una risorsa da
elaborare, custodire e valorizzare.
PER SAPERNE DI PIÙ
• Bauman, Z. (2007). Voglia di comunità. Roma-Bari: Laterza.
• Morin, E. (2014). Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l’educazione.
Milano: Raffaello Cortina Editore.
• Ricoeur, P. (2005). Percorsi del riconoscimento. Milano: Raffaello Cortina
Editore.
• Rossi, B. (2010). Lavoro e vita emotiva. La formazione affettiva nelle organizzazioni. Milano: Franco Angeli.
Pensiamo la “scuola
come bene comune”,
intesa come una
scuola per tutti,
plurale, rivolta
al futuro
PROGETTARE
IL BENESSERE
In questa direzione sarà possibile
pensare la “scuola come bene comune”, culturalmente plurale, rivolta al
futuro, all’interno di un sistema di
welfare che possa continuare a difendere e a coltivare la prospettiva
dell’interdipendenza.
Con questo impegno sarà possibile
individuare quelle risorse strategiche
necessarie per progettare il benessere: concentrarsi sulla risoluzione di
un conflitto, praticare la mediazione,
attivare scambi basati sull’interdipendenza sociale positiva, perseguire
obiettivi comuni senza escludere la
valorizzazione individuale, essere disponibili ad accettare critiche, stimare gli interlocutori, essere credibili e
trasparenti...
E mai dimenticarsi che, come già
affermava Platone, per insegnare c’è
bisogno dell’Eros, dell’amore. Come
ribadisce Morin: evitare qualunque
forma di diserotizzazione poiché tutto ciò che non si rigenera, degenera.
21 | 2022 IL TEMA 7
IL TEMA | Intrecci
Chi insegna sa bene quanto interdisciplinarità e
sostenibilità siano difficili da praticare nella quotidianità dell’organizzazione scolastica italiana.
Eppure, sono al centro della vita scolastica da molti anni:
li ritroviamo nei corsi di formazione in servizio, nelle indicazioni ministeriali, nei sussidiari e perfino nel dibattito
internazionale sulla scuola e sui sistemi formativi.
Come fare a rendere interdisciplinarietà e sostenibilità
protagoniste effettive dell’attività scolastica?
PARTIRE DALLA MERAVIGLIA
Ci può salvare una volta di più la scuola primaria che, tra i
gradi di scuola, è quella dall’organizzazione più flessibile e
dalla preparazione dei docenti più completa nelle diverse
declinazioni del sapere. Perché interdisciplinarità e sostenibilità, per stare insieme, hanno bisogno della competenza più preziosa di chi insegna in questo grado di scuola:
quella di saper educare, partendo dalla meraviglia di fronte
ai fenomeni della natura e della vita umana, per poi sviluppare percorsi didattici che formino conoscenze e valori.
di Cristiano Giorda
Università degli Studi
di Torino
Come fare a rendere interdisciplinarità
e sostenibilità davvero protagoniste
dell’attività scolastica quotidiana?
Da che cosa occorre partire?
Intrecci tra i saperi
8 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it
PENSARE A UN SAPERE
UNITARIO
Per lavorare in modo interdisciplinare e nelle sue modalità affini (predisciplinare, transdisciplinare) è infatti
necessario pensare il curricolo come
un percorso che aggrega i saperi e
li mette in relazione mostrandone
l’unità: non come apprendimenti
esclusivi di una materia, ma come
aspetti di conoscenza di realtà più
complesse e generali. Bisogna pensare a ciò che si insegna come a un
sapere unitario, che collega le esperienze personali e la varietà dei modi
di guardare la realtà con le conquiste
della cultura umanistica e con i cambiamenti del sapere scientifico.
L’interdisciplinarità è una pratica didattica orientata al pensiero sistemico e alle esperienze concrete, all’ecologia e all’etica.
SCOPRIRE L’INTRECCIO
TRA LE COSE
Facciamo un esempio. L’acqua che
in scienze viene esaminata nelle
sue meravigliose proprietà e cambi
di stato, è la stessa che in geografia
scorre nei fiumi, copre di neve le alte
montagne e si muove per l’atmosfera
attraverso la nebbia e i corpi nuvolosi. La possiamo denominare, contare, inserire in problemi matematici,
disegnare con le matite o ancora
osservare nelle opere degli artisti,
ascoltare e riprodurre come suono
costruendo un bastone della pioggia. La risorsa che osserviamo nello
schema del ciclo dell’acqua è anche la
stessa che beviamo a tavola, con cui
irrighiamo gli orti, con cui produciamo energia idroelettrica, con cui ci
emozioniamo davanti a una cascata
o giocando in spiaggia o lungo un
torrente. È la stessa acqua che ha accompagnato lo sviluppo della civiltà
e della cultura umana: madre acqua,
simbolo di vita e di rigenerazione.
Ed è la stessa che può diventare inquinata, mancare durante una siccità, fare danni durante un’inondazione. Come per ogni cosa, anche
l’acqua ci pone il problema della sua
sostenibilità: quanta ne possiamo
usare, come la possiamo usare, come
possiamo gestirla in modo giusto e
responsabile per chi abita il pianeta
oggi e per le generazioni future.
L’interdisciplinarità
è una pratica didattica
orientata alle
esperienze,
all’ecologia e all’etica
CREARE UN QUADRO
DI REALTÀ COMPLETO
E SIGNIFICATIVO
L’esempio dell’acqua, come argomento e come problema interdisciplinare ed educativo, ci riporta
al senso e al valore del curricolo e
dell’organizzazione didattica. Quando ruotano intorno a questioni rilevanti del mondo reale, le conoscenze
e le competenze non si concludono
nelle singole materie, ma necessitano del contributo di tutte le diverse
visioni disciplinari per costruire un
quadro di realtà completo e significativo. Inoltre, attraverso fatti e problemi si pone sempre la connessione
con gli aspetti educativi e valoriali.
Per questo, il faro della sostenibilità
non può essere mai assente.
COSTRUIRE UN SAPERE
PER L’APPRENDIMENTO
E LA CITTADINANZA
Un altro aspetto fondamentale del
processo educativo, indispensabile
per reggere un curricolo che interconnetta saperi e valori, è il piacere
di insegnare e di apprendere.
Nella scuola primaria la didattica dovrebbe sempre partire dallo stupore e
dalla meraviglia verso una situazione
reale che osserviamo e sulla quale,
dall’ammirazione, passiamo a porci
delle domande e dei problemi che ci
conducono alla ricerca di concetti,
idee e interpretazioni. A ben vedere, si tratta di tracciare una mappa
mentale che collega ogni cosa dando
gli strumenti per una comprensione
globale della realtà. Si costruisce così
un sapere fondamentale non solo
all’apprendimento, ma anche alla
cittadinanza.
MOSTRARE I NESSI
INVISIBILI
Ogni insegnante sa che ciò di cui
parla, nell’ambito di una materia,
può trovare un collegamento in
un’altra: mostrare questi nessi invisibili è uno dei doni più meravigliosi
che può fare con il suo insegnamento. La simmetria che insegna in matematica si ritrova nelle foglie delle
piante e nelle forme della natura di
cui si parla in scienze, nelle città di
cui si osserva la pianta su una carta
geografica, nella struttura di alcune poesie. Indagare un territorio in
geografia necessita di aspetti storici
che servono a capirne l’evoluzione,
di toponomastica e comprensione
della funzione dei nomi, di dati statistici da organizzare e valutare, di
conoscenze scientifiche sull’inquinamento o sulla disponibilità di risorse.
Ci porta a domande sulla sua evoluzione futura, a immaginare progetti
per abitare i suoi luoghi, in modo più
ecologico e sostenibile.
Partendo da un
paesaggio, come
Leopardi, si può
arrivare all’infinito.
21 | 2022 IL TEMA 9
IL TEMA | Intrecci
Progettare
tutto
l’anno
di Donatella Fantozzi
Università di Pisa
Quali sono le fasi della
progettazione didattica?
Che cosa rappresentano
nella pratica quotidiana?
La progettazione rappresenta il dispositivo pedagogico che attiva la dimensione dinamica e sistemica
delle scelte metodologico-didattiche. Se da un lato
deve mantenere la caratteristica sperimentale con un’apertura alle continue revisioni sulla base dei feedback ricevuti, dall’altro pretende rigore scientifico nella strutturazione
delle varie fasi, nella scelta dei risultati da perseguire, delle
strategie da attivare e degli strumenti da utilizzare.
SAPERE, SAPER FARE E SAPER ESSERE
Un primo aspetto da affrontare riguarda l’interpretazione
del sapere, saper fare e saper essere: una triade di profondo e
suggestivo significato pedagogico che talvolta viene accolta ritenendo erroneamente che il punto di partenza sia il
sapere, quindi il saper fare e infine il saper essere.
Vale a dire che, in genere, si individua il punto di partenza
nella selezione dei saperi da far acquisire (conoscenze), per
poi andare a verificare la dimestichezza nella loro applicazione (abilità), infine si valuta la ripercussione in termini di cambiamento che tali saperi hanno sulla persona (competenze).
In realtà dobbiamo pensare la triade ribaltata, tenendo
come orizzonte di senso la prospettiva del saper essere.
LE FASI DELLA PROGETTAZIONE
Ciò implica che la progettazione didattica inizi con un’azione indispensabile, consistente nell’osservazione e nell’analisi del contesto in cui si opera. Attraverso tale azione, si
individuano i bisogni formativi della classe, della scuola e di
ciascun membro (nessuno escluso), e, sulla base di questi,
si definiscono a loro volta i traguardi di competenza e gli
obiettivi di apprendimento, come suggeriscono le Indicazioni nazionali.
Successivamente devono essere individuate le metodologie didattiche più appropriate, infine le modalità di verifica
del processo e di valutazione degli esiti.
Soltanto a questo punto andranno selezionati i contenuti
disciplinari che rappresenteranno gli strumenti attraverso i
quali andremo a incoraggiare e promuovere l’apprendimento.
10 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it
tenze, sia gli obiettivi che si possono
perseguire.
Altrettanto fondamentale è un lavoro
interdisciplinare teso a sviluppare le
connessioni tra i vari ambiti e a individuare le metodologie più idonee sia
a ciò che si persegue, sia a ciò che il
contesto chiede.
CONDIVIDERE
LE METODOLOGIE
Sono le metodologie che animano
l’offerta formativa, che definiscono
la cornice e che determinano i risultati. A differenza di quanto spesso si pensa, non sono gli obiettivi a
dover essere rimodulati nel caso in
cui i risultati non siano quelli sperati, ma le metodologie. Bruner ci ha
dimostrato che possiamo insegnare
qualsiasi cosa ai bambini, purché si
usino strategie didattiche consone,
intendendo per esse un linguaggio
comprensibile, una prossemica adeguata, strumenti, in grado di adattare l’oggetto del sapere alle condizioni cognitive dei/lle bambini/e.
Vygotskij ci dimostra come la zona
di sviluppo prossimale, quel territorio in bilico fra quanto è già saputo
e quanto c’è da apprendere, rappresenti l’ambiente cognitivo fertile
dentro il quale il docente deve muoversi per costruire il legame a spirale
fra il già conosciuto e quanto viene
proposto, necessario per ottenere
trasformazioni produttive.
VERIFICARE E VALUTARE
Una corretta verifica e valutazione
deve essere progettata all’inizio del
processo sulla base dell’analisi dei
bisogni emersi dall’osservazione del
contesto, dei traguardi delle competenze e degli obiettivi di apprendimento che si intendono perseguire;
è necessario quindi eseguire una
prima verifica in entrata.
Allo stesso modo, è indispensabile
che in itinere, durante le attività, ci
sia un attento monitoraggio valutativo degli avvenimenti, così da poter
OSSERVARE IL CONTESTO
Per individuare correttamente il
senso e l’importanza di un’adeguata
analisi del contesto e dei bisogni, è
fondamentale riconoscere che ciò è
propedeutico per entrare in relazione
con le esperienze degli/lle alunni/e e
con il loro modo di apprendere, ribaltando l’idea che debbano essere gli allievi a doversi adeguare ai contenuti.
L’osservazione pedagogica non si limita a una semplice descrizione, ma
decodifica e interpreta le relazioni
esistenti, individua le caratteristiche
di ciascuno e di tutti/e, coglie quali
strategie cognitive sono soliti usare i/le bambini/e per approcciarsi
all’apprendimento; si sofferma sulle preferenze e i bisogni di ciascun
componente della classe in modo da
poter poi organizzare su tutto ciò le
attività didattiche.
È importante
promuovere compiti
di realtà
per far emergere le
caratteristiche
delle discipline e
intrecciarle tra loro
DEFINIRE COMPETENZE
E OBIETTIVI
Mentre le competenze definiscono
ciò che la scuola deve perseguire, gli
obiettivi di apprendimento le declinano concretizzandole, rendendole fruibili nell’attività didattica, nonchè rintracciabili negli obiettivi disciplinari.
I docenti, in stretta collaborazione,
sono chiamati a promuovere attività
significative e compiti di realtà, all’interno dei quali le caratteristiche delle
varie discipline si confrontano e si intrecciano tra loro.
Il lavoro fondamentale consiste nel
saper rintracciare, all’interno degli
argomenti selezionati, sia le compeintervenire nel caso in cui si dovessero evidenziare delle criticità che
rendono le attività proposte non
adeguate perché troppo o troppo
poco complesse.
Nella fase finale è necessario confrontare la situazione iniziale (in entrata) con quella finale (in uscita).
Essere in grado di verificare realmente il processo attivato significa comparare i risultati attesi con i risultati
ottenuti per rilevare l’eventuale discrepanza, individuando quindi l’origine e procedere, di conseguenza,
andando a modificare gli approcci
metodologici.
PER SAPERNE DI PIÙ
• Bruner, J. (1967). Verso una teoria dell’istruzione. Roma: Armando Editore.
• Vygotskij, L.S. (1954). Pensiero e linguaggio. Firenze: Giunti-Barbera.
21 | 2022 IL TEMA 11
IL TEMA | Intrecci
Conoscere sé stessi
e aprirsi agli altri
L’educazione socio-inclusiva fornisce
competenze sociali ed emotive che sono
indispensabili
nel mondo di oggi
Intervista a
Annalisa Morganti,
Università di Perugia
di Paola Pasotto,
Direttrice editoriale Giunti EDU
Perché l’educazione
socio-emotiva è
così rilevante oggi
soprattutto dopo il
difficile periodo causato
dalla pandemia da
Covid-19 e qual è lo
stato dell’arte della
normativa a livello
nazionale ed europeo?
Con la chiusura delle scuole a causa
della pandemia, gli studenti di tutte
le età hanno dovuto riadattare i loro
strumenti cognitivi, ma anche sociali
ed emotivi, avendo perso un ambiente fisico cruciale, quello scolastico,
in cui apprendimento e crescita personale si realizzavano anche grazie
all’interazione con gli altri e il contesto. Vasta è la letteratura che mostra quanto il confinamento abbia
prodotto alienazione tra gli studenti,
lasciando un vuoto fisico ed emotivo
ed esacerbando stati di ansia, isolamento e irrequietezza.
Questo scenario richiede urgentemente nuovi approcci all’insegnamento che vadano a ri-costruire
nella sfera sia emotiva sia relazionale
degli studenti e tra gli studenti.
Nell’attuale scenario della scuola appare di fondamentale importanza l’educazione socio-emotiva: un approccio didattico capace
di rompere il circolo vizioso dell’isolamento e insegnare ai ragazzi
e alle ragazze a “stare bene” con sé stessi e con gli altri, costruendo solide
competenze sociali ed emotive insieme a un contesto di apprendimento realmente inclusivo.
Ne parliamo con Annalisa Morganti, Professoressa di Pedagogia Speciale
all’Università di Perugia, curatrice insieme a Fabio Bocci della guida Didattica inclusiva nella scuola primaria. Educazione socio-emotiva e Apprendimento
cooperativo per costruire competenze inclusive attraverso i “compiti di realtà”
(Giunti EDU, 2017).
12 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it
Lodevole il recente tentativo del Governo attraverso il Disegno di Legge
n. 2372/2022 di introdurre le “competenze non cognitive” nelle istituzioni
scolastiche statali e paritarie di ogni
ordine e grado. Pur manifestando la
piena contrarietà al termine usato,
in quanto antitetico alla definizione stessa di “competenza”, che pone
già in sé elementi di cognizione, un
dato positivo va evidenziato: quello
di aver posto all’attenzione del mondo scolastico aspetti centrali per il
successo formativo degli studenti,
allineando il nostro Paese a quanto
avviene in molti altri sistemi educativi europei e internazionali.
Quali sono le dimensioni
che possono favorire e
potenziare l’inclusione
a livello di educazione
socio-emotiva?
Nel contesto internazionale l’educazione socio-emotiva è conosciuta
con l’acronimo SEL (Social and Emotional Learning). Si identifica come
processo di apprendimento che aiuta a sviluppare competenze specifiche nelle dimensioni intrapersonali
e interpersonali: competenze che
migliorano le capacità di comprendere sé stessi e gli altri, di esprimere
e regolare le proprie emozioni, sviluppare relazioni positive, entrare in
empatia e collaborare con gli altri,
risolvere i conflitti in modo costruttivo, consentendo di prendere decisioni valide, responsabili ed etiche
per superare le difficoltà personali,
sociali e accademiche.
Nella definizione stessa si possono già
identificare molti elementi di raccordo con il processo di inclusione. Una
scuola che include è una scuola che
si impegna ad accogliere, rispettare
e valorizzare le diversità, ma ciò non
accade spontaneamente o grazie alla
solita buona volontà.
Per potenziare l’inclusione è necessario coltivare sistematicamente tutta
una serie di variabili personali e interpersonali, che andranno a determinare la qualità di quei contesti, rendendoli aperti, inclusivi, accoglienti, dove
si apprende bene perché “si sta bene”.
Equipaggiare insegnanti e studenti di
competenze sociali ed emotive significa, dunque, porre le fondamenta di
reali processi di trasformazione personale e contestuale. Questo è anche
il motivo per il quale l’UNESCO attribuisce all’educazione socio-emotiva
un potere trasformativo della scuola.
Qual è il ruolo che
l’educazione socioemotiva può giocare
in una visione di
inclusione reale a
scuola? Come avviene
ai vari livelli di scolarità?
Non possiamo aspettarci che gli allievi che arrivano a scuola possiedano già gli strumenti cognitivi, emotivi e sociali per aprirsi alle differenze
individuali, comprenderle e rispettarle. Giorno dopo giorno vanno
costruiti intenzionalmente. Aiutarli
a comprendere come si sentono gli
altri, a considerare la prospettiva altrui, a rispettare idee, culture, lingue,
abilità diverse dalla propria, sono capacità ascrivibili alla “consapevolezza
sociale”. Ciascuna delle competenze
chiave dell’educazione socio-emotiva va a lavorare su dimensioni inter e
intrapersonali che hanno il potere di
trasformare non solo gli alunni, ma
anche i contesti che saranno capaci
di costruire.
L’educazione socio-emotiva rispetta
e segue le tappe dello sviluppo evolutivo di bambini e ragazzi. Gli studi sul
cervello indicano che è raccomandato che questo approccio educativo
inizi sin dalla prima infanzia quando
la plasticità cerebrale è al suo apice.
Esperienze ludiche, sfondi integratori e lettura ad alta voce sono tre
elementi centrali su cui può poggiare
l’educazione socio-emotiva nel periodo della scuola dell’infanzia. Alla
scuola primaria, come spiegato in Didattica inclusiva nella scuola primaria
(Morganti e Bocci, 2017), le discipline
diventano alleate fondamentali per
un lavoro quotidiano che intrecci saperi e competenze trasversali.
In tutto questo non dimentichiamo
gli insegnanti: nessuno sarà mai capace di far acquisire ai suoi allievi
competenze sociali ed emotive se prima non è stato formato per farlo. Per
questo la formazione specifica è una
necessità e un’urgenza indifferibile.
PER SAPERNE DI PIÙ
• Morganti A. e Bocci F. (a cura di)
(2017). Didattica inclusiva nella
scuola primaria. Educazione socio-emotiva e Apprendimento cooperativo per costruire competenze inclusive attraverso i “compiti
di realtà”. Firenze: Giunti EDU.
21 | 2022 IL TEMA 13
IL TEMA | Intrecci
Tutti i colori
dell’accoglienza
di Graziella Favaro
Centro COME, Sesamo. Didattica interculturale
Buona ripartenza a tutti: agli
insegnanti, ai bambini che
varcano la soglia per
la prima volta e a quelli
che già la abitano, a chi
viene da lontano e non
ha ancora le parole
per raccontarsi
s’intreccia con lo smarrimento dei
più piccoli e lo spaesamento di chi
viene da un altro Paese.
Rappresentano tappe indimenticabili e compaiono spesso nei sogni, nei
racconti e nei ricordi, belli o brutti di
ognuno di noi.
Tappe importanti che inaugurano un
cammino nuovo e tutto da scoprire,
UN GIORNO DIVERSO
DAGLI ALTRI
I primi giorni sono carichi di emozioni e di attese: la gioia di ritrovarsi
da parte di chi è già inserito si mescola al timore dell’inizio per chi varca la
soglia per la prima volta, l’ostentata
sicurezza di chi si sente già grande
“Che cos’è un rito?”
disse il piccolo principe.
“È quello che fa un
giorno diverso dagli
altri giorni, un’ora dalle
altre ore”
rispose la volpe.
anche se la partenza vera e propria è
avvenuta tempo prima. Passaggi che
legano i tempi e gli spazi diversi, tra
la scuola e la vacanza, tra un anno e
l’altro, tra un Paese e un nuovo contesto, e che chiedono di essere ritualizzati con attenzione e cura perché
ogni viaggio comincia sempre da un
primo passo.
SEGUI
SESAMO
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Diamo forma
a un rito di ripartenza
che renda tutti e tutte
davvero speciali
CERIMONIE E DONI
DAL MONDO
In molti Paesi, da sempre è tradizione celebrare e rendere ufficiale il
primo giorno di scuola, attraverso
oggetti, cerimonie, segni.
In Germania e in Austria il ritorno a
scuola è “dolce”: quel giorno, i bambini ricevono la Schultüte (letteralmente zaino o borsa della scuola), un
pacchetto a forma di cono che contiene dolci, caramelle, oggetti per la
scuola.
In Giappone, i bambini preparano
con cura il pranzo del primo giorno di scuola che tradizionalmente si
compone di riso con alghe e uova di
quaglia, considerati cibi portafortuna.
Ogni alunno riceve in dono uno zaino,
che un tempo era rosso per le bambine
e nero per i maschi, ma che oggi è di
tanti colori e che contiene oggetti per
la scuola e segni di benvenuto.
RITI DI PASSAGGIO
È importante far sì che i passaggi vissuti dai bambini e dai ragazzi siano
una tappa strutturante, diventino un
ricordo che possa restare nel tempo.
Il rito serve proprio a sottolineare
l’importanza di ciò che accade, a rendere prezioso il tempo, a celebrare i
passaggi; costituisce una sorta di imprinting importante e definisce il colore e la qualità del tempo che verrà
dopo. Fa sì che un giorno sia diverso
dagli altri giorni, come dice la volpe
al piccolo principe.
Possiamo dedicare i primi giorni di
scuola a dare forma a un rito di ripartenza che li renda speciali e che
consenta anche di “mettersi nei panni dell’alunno”, di dare spazio alle attese, di mettere insieme i desideri e i
timori dei bambini e degli adulti.
Un rito che abbia il colore dell’accoglienza e che esprima il senso della
comunità che si va a costruire o a rinsaldare. Forse, alcune delle cose che
facevamo un tempo andranno adattate e modificate in base alle nuove
indicazioni per la sicurezza, ma non
facciamo mai mancare ai bambini i
riti di accoglienza e ripartenza.
In Cina, l’inizio della scuola è celebrato in maniera ufficiale, con alzabandiera e discorsi augurali; mentre
in Israele ai più piccoli vengono date
le lettere dell’alfabeto ricoperte di
miele per simboleggiare la dolcezza
dell’alfabetizzazione.
INTRECCIARE LEGAMI
Questa fase rappresenta anche un
tempo prezioso per annodare e riannodare i legami fra i bambini, per far
sentire ognuno, da subito o di nuovo,
a casa, al suo posto.
Per far passare messaggi di riconoscimento e di curiosità reciproca nei
confronti della storia di ciascuno:
ognuno è importante e sta dentro il
gruppo con la propria storia.
Per inaugurare un cammino di apprendimento e di vita insieme, o per ricominciare legando un’avventura che si
è conclusa e una che ricomincia, possiamo chiedere ai bambini di inventare
una frase, un motto che contraddistingua la classe e che ribadisca il senso
dell’apprendere insieme. Per il primo
mese di scuola, ogni alunno a turno
lo pronuncerà all’inizio della giornata,
come promessa e augurio per tutti.
UN ACCORDO
“TRASPARENTE”
CON I GENITORI
L’avvio della scuola è anche il tempo per rinnovare o stabilire ex novo
una buona alleanza educativa con i
genitori.
1. I meccanismi di comunicazione a
distanza ormai diffusi e ordinari
riducono i momenti di incontro
con la scuola e quelli formali, delle
riunioni ufficiali, sono ormai sporadici, compressi e scanditi dalle
decisioni da prendere. È importante, quindi, trovare occasioni nuove per condividere con i genitori il
progetto della scuola/della classe,
scambiare punti di vista, definire i
modi e i tempi della collaborazione, rendere più trasparenti le attese della scuola nei confronti della
famiglia (e viceversa).
2. Soprattutto nei confronti dei genitori stranieri e, in particolare, di
quelli “nuovi”, è importante rendere meno opache le regole e le
aspettative e più trasparenti le
modalità della relazione e i tempi
della scuola.
3. Per le famiglie immigrate, l’inserimento del figlio nella scuola italiana
rappresenta un evento cruciale che
modifica i progetti e il futuro e chiede
loro di assumere i modi e le posture
di una genitorialità non sempre conosciuta. Il primo giorno di scuola,
con il suo carico di emozioni, timori,
aspettative, è una data memorabile
anche per i genitori stranieri. La presenza e la mediazione dei “vecchi”
genitori possono servire da tramite
e da ponte nei confronti dei connazionali neoarrivati.
4. Come per i bambini, anche con gli
adulti possiamo trovare una frase
che accompagni lo stare insieme,
sulla base di un accordo condiviso
che accorci le distanze, solleciti la
partecipazione e comunichi a tutti.
21 | 2022 IL TEMA 15
IL TEMA | Intrecci
16 21 | 2022
il piano annuale
PROGETTARE
1 Interdisciplinarietà che attraversa
tutte le discipline.
2 Scienze e Tecnologia
che dialogano con
l’arte nelle STEAM.
3 Relazioni ed emozioni
nei laboratori Life
skills.
4 Obiettivi della
cittadinanza attiva e
dell’ecologia del Piano
Rigenerazione
scuola.
5 Grammatica per
tutti, nuova, inclusiva,
per tutto l’anno.
Il circolo virtuoso del riconoscimento reciproco si traduce in un
intreccio di contenuti, di relazioni e di sguardi diversi. Quest’anno
su “La Vita Scolastica” tanti fili che si intrecciano e che si legano
per una didattica completa e aperta a tutti e a tutte.
Intrecci per la didattica
Il piano annuale
21 | 2022 PIANO ANNUALE 17
A ciascun piano disciplinare presentato nelle prossime pagine, corrisponde una Progettazione didattica
completa di traguardi di competenza e di obiettivi.
Tutte le Progettazioni, per ciascuna classe e per ciascuna disciplina si trovano online: segui i QR code.
Online sono disponibili i materiali per le prove di ingresso, completi e pronti
all’uso.
PROGETTAZIONI per tutte le discipline
PROVE DI INGRESSO e VALUTAZIONE
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PROVE DI INGRESSO
2022-2023
segui la pagina
VALUTAZIONE
con materiali e articoli
in costante
aggiornamento
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Progettazione didattica
di ITALIANO
Annata 2022-2023
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Progettazione didattica
di INGLESE
Annata 2022-2023
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Progettazione didattica
di STORIA
Annata 2022-2023
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Progettazione didattica
di GEOGRAFIA
Annata 2022-2023
scarica
Progettazione didattica
di MATEMATICA
Annata 2022-2023
scarica
Progettazione didattica
di SCIENZE E TECNOLOGIA
Annata 2022-2023
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Progettazione didattica
di EDUCAZIONE CIVICA
Annata 2022-2023
scarica
Progettazione didattica
di IRC
Annata 2022-2023
Su www.giuntiscuola.it: ogni mese, oltre 100 nuove schede da scaricare collegate alle lezioni, musica
da ascoltare, flashcards e giochi interattivi, video tutorial, pillole di formazione e un archivio sterminato
di risorse sempre consultabile. SEGUI LE PAGINE:
1 Musica Movimento Immagine
Una progettazione completa con attività per tutto l’anno.
Attività per tutte le classi
• C’era una volta
• Conto su di te!
• Nascondere, trasformarsi, travestirsi
• Sperimentare
• Facciamolo insieme
• Punti di vista
• Impronte e tracce
• Quanto tempo è passato?
2 Italiano L2 e Sesamo
Un corso completo di italiano L2, con schede
per tutti i livelli di apprendimento e una rivista
per la didattica interculturale.
Attività per livello A1 e per livello A2
• La mia classe
• Il corpo
• Il cibo
• I vestiti
• Gli animali
• La mia giornata
• Descrivere in natura
• Studiare in italiano L2
3 Ecologia e meteo
Con Andrea Giuliacci
e i Meteoheroes,
i temi dell’ambiente
a misura di bambino.
Didattica digitale e oltre
18 21 | 2022 PIANO ANNUALE
PROGETTARE
SETTEMBRE
25 | Giornata mondiale
dei SOGNI
Scopri il laboratorio
alle pp. 94-95
DICEMBRE
10 | Giornata mondiale
dei DIRITTI
DEGLI ANIMALI
MARZO
20 | Giornata
internazionale
della FELICITÀ
OTTOBRE
7 | Giornata mondiale
del SORRISO
GENNAIO
21 | Giornata
internazionale
della MEMORIA
APRILE
22 | Giornata mondiale
della TERRA
NOVEMBRE
13 | Giornata mondiale
della GENTILEZZA
FEBBRAIO
4 | Giornata mondiale
dei CALZINI
SPAIATI
MAGGIO
9 | Giornata
dell’UNIONE
EUROPEA
Giornate mondiali
I temi universali tra arte, musica e pensieri...
Ogni mese accompagniamo la didattica quotidiana con i laboratori dedicati alle Giornate
mondiali e internazionali. Con podcast e playlist di canzoni.
21 | 2022 PIANO ANNUALE 19
Il piano annuale
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LA PAGINA
20
Italiano
Piano annuale
delle attività
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
PIANO ANNUALE
settembre giugno gennaio
N. 29 - maggio 2023
Scriviamo sintesi
e riassunti
N. 28 - aprile 2023
Comprendiamo
il testo narrativo
N. 27 - marzo 2023
Impariamo a studiare
N. 26 - febbraio 2023
Leggiamo e scriviamo
poesie
N. 25 - gennaio 2023
Scriviamo storie
fantastiche
N. 24 - dicembre 2022
Esploriamo
il testo narrativo
N. 23 - novembre 2022
Scopriamo parole
ed espressioni
N. 22 - ottobre 2022
Cogliamo il senso
dei testi
Se son fiabe… rimeranno
Giochiamo con Cappuccetto Rosso:
costruiamo marionette con cui
rappresentare la fiaba, inseriamo nuovi
personaggi ed elementi fantastici.
Dal titolo alla storia e viceversa
Chiediamo ai bambini di fare delle
anticipazioni del testo basandosi
sul titolo e verifichiamo leggendo.
Troviamo il titolo giusto a storie lette.
Una parola per l’altra
Interveniamo su testi dati sostituendo
parole con sinonimi adatti, prima
collettivamente, poi in gruppo, infine
individualmente.
Scopriamo i connettivi temporali
Leggiamo testi narrativi realistici e
individuiamo le sequenze narrative
usando alcuni connettivi temporali.
Illustriamo le sequenze di una storia.
Una storia da scrivere
Insieme inventiamo una storia tenendo
conto di alcuni spunti dati. Poi, gli
alunni inventano e scrivono una nuova
storia seguendo gli stessi passaggi.
Prévert: ritratti in poesia
Leggiamo la poesia Per fare il ritratto
di un uccello e ne traiamo spunto per
nuove composizioni orali e scritte e
per diverse rappresentazioni grafiche.
Leggere e scrivere informazioni
Accostiamoci al testo informativo
analizzando albi illustrati. Scriviamo
semplici testi informativi.
Cogliamo il non detto
Leggiamo testi narrativi e cogliamo
elementi non espressi nel testo ma
legati alle conoscenze del mondo o
congruenti con il testo stesso.
Un riassunto ben fatto
Impariamo a riconoscere una sintesi
efficace e a sistemare una sintesi
imprecisa. Con l’aiuto di immagini, i
bambini riassumono una storia.
CLASSE 1 CLASSE 2
Rido, ascolto e ancora rido
Utilizziamo la risata per vincere
l’ansia legata all’ingresso nella
scuola primaria; giochiamo con una
filastrocca e una storia buffa.
Scopriamo le storie
Presentiamo storie illustrate, leggiamo
titoli e immagini, chiediamo ai bambini di
fare delle anticipazioni. Leggiamo e poi
raccontiamo insieme la storia.
Alla ricerca del significato
Letto un breve racconto,
soffermiamoci su una parola presente
nel testo e coinvolgiamo i bambini nel
cercare di esplicitarne il significato.
Cogliamo le sequenze narrative
Leggiamo semplici storie illustrate e
cogliamo le sequenze narrative usando
prima, poi, infine. Rappresentiamo le
sequenze narrative.
Prime forme di racconto
Accompagniamo i bambini
nell’inventare un racconto fantastico.
Scriviamo in gruppo delle didascalie
che riportano la storia.
De La Mare: poesia, fiaba e sogno
Leggiamo Chitterabob e Il topolino:
scopriamo la dimensione fantastica
delle fiabe grazie all’ascolto e ai giochi
linguistici che le poesie suggeriscono.
Immagini e informazioni
Leggiamo immagini per estrarne
informazioni. Scriviamo elenchi.
Sistemiamo le informazioni attraverso
semplici organizzatori grafici.
Compiamo inferenze semplici
Leggiamo immagini e semplici brevi
testi narrativi e invitiamo i bambini a
compiere semplici inferenze.
Prime sintesi di racconti
Confrontiamo due versioni dello stesso
testo per riconoscere le informazioni
essenziali. Guidiamo la stesura di una
sintesi.
N. 21 - settembre 2022
Giochiamo
per cominciare
21 | 2022
21
Su www.giuntiscuola.it > Progettazione didattica completa
di ITALIANO - Annata 2022-2023
21 | 2022 PIANO ANNUALE
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CLASSE 3
Una scorpacciata di parole
Giochi di parole e rime per i primi
giorni: leggiamo e scriviamo nonsense,
inventiamo filastrocche alfabetiche e
trasformiamole in una composizione rap.
Il senso globale delle storie
Leggiamo un testo narrativo e
cogliamone gli elementi essenziali
(personaggi, luoghi, tempo, fatti
narrati), poi lo mettiamo in scena.
Il significato dal contesto
Guidiamo i bambini nell’usare il
contesto per intuire il significato
di parole. Sollecitiamo l’uso di tali
espressioni nella produzione scritta.
La struttura del testo narrativo
Leggiamo testi narrativi e individuiamone
la struttura: introduzione, svolgimento,
conclusione. Rappresentiamo con uno
storytelling le storie.
Idee per un testo fantastico
I bambini partecipano alla generazione
delle idee e alla formulazione di
possibili sviluppi narrativi di una storia
che poi scriveranno in autonomia.
Dickinson: immagini in versi
Leggiamo alcuni versi di Emily
Dickinson, produciamo immagini
poetiche e le rappresentiamo
graficamente.
Orientarsi tra le informazioni
Soffermiamoci sulle strategie di
prelettura e sui processi inferenziali.
Riflettiamo insieme sull’organizzazione
delle informazioni in mappe.
Rintracciamo le relazioni nel testo
Leggiamo e comprendiamo testi narrativi
rintracciandovi le anafore nominali.
Individuiamo le catene di parole legate
agli elementi del testo.
Parole strategiche nella sintesi
Riflettiamo sull’uso e la funzione delle
parole che collegano tra loro le varie
parti del testo per incrementarne l’uso
consapevole nella scrittura.
CLASSE 4
Mi sento come…
Ascolto e creatività per cominciare:
mimi, indovinelli e uno speciale dado
poetico per esprimere le nostre
emozioni e provare a descriverle in versi.
Il senso globale di un testo misto
Leggiamo testi misti per individuarne
il senso globale, ricavandolo dal titolo,
dai sottotitoli, dalle immagini, da grafici
e tabelle.
Forma e significato di parole
Ricaviamo il significato di una parola
analizzandone la forma. Ricerchiamo
regolarità di significato in alcuni
suffissi.
Testi realistici e testi fantastici
Leggiamo testi narrativi realistici e testi
narrativi fantastici per individuarne le
caratteristiche e distinguerli usando
strumenti come mappe o tabelle.
Uno e tanti motivi per scrivere
Riflettiamo sulle scelte che lo scrittore
compie per rendere efficaci i suoi
testi rispetto a uno scopo. I bambini
riscrivono un testo cambiando scopo.
Queneau: parole in libertà
Partiamo dal componimento Piove
per scoprire giochi di composizione
poetica e cogliere sonorità nuove della
parola.
Leggere per studiare
Affiniamo le abilità di studio: ricerchiamo
e distinguiamo le informazioni, per poi
organizzarle all’interno di una mappa da
usare come traccia per l’esposizione.
Legami tra porzioni del testo
Leggiamo e comprendiamo testi
narrativi mettendo in relazione porzioni
di testo e trovando legami tra le
informazioni presenti nel testo stesso.
Strategie per riassumere
I bambini sintetizzano oralmente un
racconto. Da un confronto collettivo,
facciamo emergere come scrivere
brevemente la storia in modo efficace.
CLASSE 5
Una centrifuga di aggettivi
Per iniziare in leggerezza giochiamo
con gli aggettivi qualificativi per
inventare storie fantastiche e
manipolare testi poetici.
Leggiamo testi e non-testi
Leggiamo pagine di giornale, testi misti
e non continui, cogliendone il senso
globale utilizzando titolo, immagini,
schemi o tabelle.
Una parola, tanti significati
Cogliamo le varie accezioni di una
parola in differenti contesti. Scopriamo
che parole di uso comune hanno
anche uno o più significati specialistici.
Testi fantastici a confronto
Leggiamo testi fantastici per
individuarne le caratteristiche e
gli elementi essenziali attraverso
drammatizzazione, mappe e tabelle.
Smontiamo e rielaboriamo storie
Prima insieme, poi in autonomia,
manipoliamo un testo: cambiamo un
elemento e inseriamo tutte le variazioni
che questo cambiamento comporta.
Leggiamo grandi poeti italiani
Leggiamo i versi di grandi poeti italiani
per comprendere come la poesia
permetta di scoprire la relazione con
sé stessi, con gli altri e con il mondo.
Rielaborare ed esporre
informazioni
Analizziamo e rielaboriamo testi informativi
al fine di realizzare un’esposizione
collettiva su un argomento di studio.
Compiamo inferenze complesse
Leggiamo testi narrativi e cogliamo
inferenze riconoscendo l’idea
principale di un testo; prevediamo gli
sviluppi del testo o traiamo conclusioni.
La sintesi del testo informativo
I bambini selezionano da alcuni testi le
informazioni salienti rispetto a un tema
e le utilizzano per produrre un proprio
testo su quell’argomento.
22
Piano annuale
delle attività
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
21 | 2022 PIANO ANNUALE
settembre giugno gennaio
Grammatica esplicita | Lettoscrittura
N. 29 - maggio 2023
La forma delle parole
N. 27 - marzo 2023
Altre parti del discorso
N. 26 - febbraio 2023
Impariamo
in tante lingue
N. 25 - gennaio 2023
Le parole
e il significato
N. 24 - dicembre 2022
Dal testo alla frase
N. 23 - novembre 2022
Le parti del discorso
Ri-conosciamo il verbo
Riconosciamo il verbo all’interno della
frase. Individuiamo che cosa descrive
il verbo.
Utilizziamo i verbi per costruire frasi.
Grammatica valenziale e prova
INVALSI
Leggiamo un testo Invalsi in
Apprendimento Linguistico
Cooperativo. Analizziamo le frasi
estrapolate con gli schemi valenziali.
I campi semantici
Scopriamo e creiamo gruppi di parole
in base al loro significato.
Io e le mie lingue
Scopriamo il lessico della famiglia
nelle lingue della classe. Ascoltiamo
una storia plurilingue su una famiglia.
Realizziamo una silhouette linguistica.
Ri-conosciamo i nomi e gli articoli
Impariamo a riconoscere i nomi,
scopriamo che gli articoli servono a far
funzionare bene il nome all’interno della
frase, costruiamo sintagmi nominali.
Tre tempi
Giochiamo con storie e sequenze per
scoprire passato, presente e futuro e i
vari modi per esprimere il tempo.
Come nascono le parole
A partire da parole base, creiamo
altre parole con l’aggiunta di prefissi
e suffissi.
CLASSE 1 CLASSE 2
Le lettere intorno a noi
Realizziamo con tanti materiali le
lettere che compongono i nostri nomi.
Giochiamo a riconoscere le vocali e
costruiamo una storia.
Giochiamo con le sillabe
Lavoriamo sulle sillabe partendo da una
lettura. Costruiamo delle carte-sillabe
e giochiamo a comporre e scomporre
parole. Costruiamo una storia in rima.
Leggiamo per riconoscere
Riconosciamo e classifichiamo nomi,
azioni e qualità a partire da immagini e
con l’aiuto di domande stimolo.
Animali fantastici plurilingui
Giochiamo con il colore degli animali a
cui diamo nomi plurilingui. Scopriamo la
posizione dell’aggettivo in varie lingue.
Costruiamo la bacheca plurilingue.
Cominciamo a classificare
Giochiamo a sostituire le parole
con altre parole all’interno di frasi.
Costruiamo insiemi di parole sulla
base della loro posizione nella frase.
Tempi della scuola
Tabuliamo le attività della classe
per scoprire le azioni abituali e
confrontarle con le azioni progressive
del presente e con il passato
prossimo.
Parole in famiglia
Attraverso la lettura di parole
promuoviamo il riconoscimento di
famiglie di parole, con una struttura
morfo-fonologica simile.
N. 22 - ottobre 2022
Iniziamo dalla frase
Il verbo regista della frase
Scopriamo che la frase è come uno
spettacolo: il verbo è il regista che
seleziona degli attori. Rappresentiamo
le frasi con schemi valenziali.
Il nostro alfabetiere di classe
Creiamo strisce personali con i nomi di
ogni bambino e bambina. Costruiamo
un alfabetiere da appendere in classe. Lettoscrittura Mimiamo le lettere con il corpo.
Lettoscrittura
Lettoscrittura
N. 28 - aprile 2023
Il tempo dei verbi
23
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21 | 2022 PIANO ANNUALE
Su www.giuntiscuola.it > Progettazione completa di ITALIANO:
GRAMMATICA ESPLICITA | LETTOSCRITTURA - Annata 2022-2023
CLASSE 4
Ri-conosciamo i pronomi
Impariamo a riconoscere i pronomi e
scopriamo che pronomi diversi hanno
funzioni diverse nella frase. Manipoliamo
un testo utilizzando i pronomi.
Dal testo agli schemi valenziali
Leggiamo testi in Apprendimento
Linguistico Cooperativo. Analizziamo le
frasi estrapolate con gli schemi valenziali
per consolidare le valenze nei verbi.
Parole generiche e specifiche
Riflettiamo sul significato delle parole
con significato generico o specifico,
scoprendo le relazioni di iperonimia e
iponimia.
La mia storia plurilingue
Costruiamo un questionario, poi
lavoriamo in coppia per realizzare
interviste ai compagni. Scriviamo una
autobiografia plurilingue.
Ri-conosciamo gli avverbi
Riconosciamo i vari tipi di avverbio.
Utilizziamo gli avverbi per modificare il
significato di un verbo, di un nome o di
una frase.
Tempi e aspetto verbale
Scopriamo l’aspetto dei verbi al
passato. Confrontiamo frasi con
imperfetto, passato prossimo e
passato remoto.
Parole derivate
Scopriamo come cambiano la forma
e il significato delle parole base con
l’aggiunta di prefissi e suffissi.
CLASSE 5
Ri-conosciamo le congiunzioni
Impariamo a riconoscere le
congiunzioni e scopriamo che servono
a unire parole e frasi. Giochiamo a
unire frasi con le congiunzioni.
Prova INVALSI e schemi valenziali
Leggiamo un testo Invalsi in
Apprendimento Linguistico Cooperativo;
usiamo gli schemi valenziali e osserviamo
la frase oltre i confini della frase nucleare.
Il linguaggio figurato
Impariamo a riconoscere e usare il
significato letterale e quello figurato di
parole ed espressioni.
Un’intervista in tante lingue
Riflettiamo sulle strategie di
intercomprensione fra lingue e facciamo
ipotesi sul significato di parole nuove.
Costruiamo una biografia bilingue.
Ripassiamo le parti del discorso
A partire dalla frase, rinforziamo il
riconoscimento di tutte le parti del
discorso. Rinforziamo l’analisi delle parti
del discorso.
Tempi e modi dei verbi
Leggiamo testi poetici e narrativi e
scopriamo come esprimere, attraverso
i verbi, ipotesi e desideri.
Parole derivate, alterate e
composte
Riconosciamo le parole derivate,
alterate e composte. Giochiamo con le
parole e la creatività del linguaggio.
CLASSE 3
Ri-conosciamo le preposizioni
Riconosciamo le preposizioni e scopriamo
che sono necessarie per collegare le
parole all’interno della frase. Giochiamo
a costruire le preposizioni articolate.
Dal testo alle frasi nucleari
Leggiamo un testo in Apprendimento
Linguistico Cooperativo. Analizziamo
le frasi con gli schemi valenziali per
consolidare mono e bivalenza nei verbi.
Parole contrarie e sinonime
Riflettiamo sul significato delle parole
con significato opposto o simile
tra loro, scoprendo le relazioni di
sinonimia e antonimia.
Modi di dire in tante lingue
Conosciamo alcuni modi di dire in
varie lingue e riflettiamo sulla possibilità
di tradurre sempre in modo letterale.
Costruiamo un dialogo plurilingue.
Ri-conosciamo gli aggettivi
Riconosciamo gli aggettivi che servono
a dare informazioni e gli aggettivi che
servono a indicare meglio. Utilizziamo
gli aggettivi per arricchire una frase.
Tempi composti
Trasformiamo frasi dal presente al
passato e viceversa. Scopriamo la
funzione degli ausiliari, anche con
l’aiuto della grammatica valenziale.
Come comporre le parole
Creiamo parole composte dalla
combinazione di parole base.
Giochiamo con le parole e la creatività
del linguaggio.
Le valenze dei verbi
Scopriamo che il verbo-regista può
chiamare sul palco attori diversi.
Rappresentiamo le frasi con schemi
valenziali.
Oltre la frase nucleare
Ripassiamo i quadri argomentali dei
verbi e anticipiamo quello che troviamo
oltre la frase nucleare. Rappresentiamo
le frasi con schemi valenziali.
La frase nucleare
Scopriamo che il verbo-regista
può selezionare uno o due attoriargomenti. Rappresentiamo le frasi
con schemi valenziali.
24
Inglese
Piano annuale
delle attività
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
21 | 2022 PIANO ANNUALE
settembre giugno gennaio
N. 29 - maggio 2023
Booklets
e biodiversità
N. 27 - marzo 2023
Giochi e attività
outdoor
N. 26 - febbraio 2023
Tempo
di Carnevale
N. 25 - gennaio 2023
Video e canzoni
per imparare
N. 24 - dicembre 2022
Atmosfere
di Natale
N. 23 - novembre 2022
Evviva i bambini
e i diritti
Giocare mi rende felice!
Parliamo dei sentimenti, dei giochi
che amiamo e del diritto a giocare.
Proponiamo attività ludiche per
imparare a stare bene insieme.
È Natale al cottage
Presentiamo le parti della casa e alcuni
oggetti natalizi. Costruiamo un cottage
e descriviamolo oralmente. Impariamo
una canzone su Santa Claus.
Parole e canzoni
Usiamo filmati e canzoni per potenziare
il lessico scolastico, giocare e mimare
azioni. Riflettiamo sull’importanza della
scuola e prepariamo un poster.
Musica in fattoria
Usiamo giochi e musica per conoscere
il lessico degli animali della fattoria e
degli strumenti musicali. Costruiamo
uno strumento con materiali di riciclo.
Giochi, azioni e numeri
Rivediamo i numeri per eseguire azioni
a comando. Usiamo delle maths-cards
per una sfida all’aperto. Costruiamo
dei birilli con materiale di riciclo.
Nella fattoria
Lavoriamo sugli animali che
vivono nella fattoria, giochiamo a
indovinarli. Eseguiamo le consegne
dell’insegnante e divertiamoci insieme.
Cibo gustoso
Per il rispetto dell’ambiente
sottolineiamo l’importanza di mangiare
cibo locale. Esprimiamo i nostri gusti e
facciamo finta di comprare al mercato.
CLASSE 1 CLASSE 2
Questo è il mio nome!
Presentiamoci, chiediamo il nome ai
nostri compagni e scopriamo il nostro
nome in inglese. Cantiamo, giochiamo
e parliamo dei diritti dei bambini.
Numeri e regali di Natale
Creiamo stelle di cartoncino per
imparare i numeri. Presentiamo il
lessico del Natale e memorizziamolo
attraverso giochi e racconti.
La mia classe d’inglese
Potenziamo i numeri e il lessico
scolastico con video e canzoni.
Organizziamo una donazione per
l’Educational day.
Animali danzanti!
Proponiamo l’ascolto di alcuni brani
musicali e attività per imparare il lessico
degli animali domestici. Danziamo con
The Carnival of the Animals.
Giochi e arte con la natura!
Parliamo di giocattoli da utilizzare
all’aperto e di giochi tradizionali.
Realizziamo un “quadro tondo” con
frammenti naturali trovati in giardino.
Animali pasquali
Conosciamo gli animali simbolo della
Pasqua e mimiamo le loro azioni.
Cantiamo una canzoncina e costruiamo
un biglietto per scambiarci gli auguri.
Piccoli animali
Con la bella stagione veniamo a
contatto all’aria aperta con tanti piccoli
animali. Rispettiamoli! Disegniamoli in
un libretto e inventiamo delle rime.
N. 22 - ottobre 2022
Luoghi e persone
speciali
La mia casa
Divertiamoci con Halloween. Impariamo
i nomi delle parti della casa. Prepariamo
un disegno per i nonni raffigurandoli
nella stanza che preferiscono.
Quanti colori!
I colori intorno a noi e i colori di
Halloween sono i protagonisti delle
attività. Prepariamo un libretto per la
festa dei nonni e recitiamo una rima.
Festa dei nonni
Giornata diritti dei bambini
> Educazione civica
Educational day
> Educazione civica
> Educazione civica
N. 28 - aprile 2023
Una Pasqua
in TPR
> Educazione civica
Giornata della biodiversità
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CLASSE 4
Io vengo da…
Introduciamo il lessico di Paesi e
nazionalità. Mostriamo immagini
dell’Unicef e riflettiamo sui problemi
dei bambini in tante zone del mondo.
Stagione di feste!
Mostriamo un video sul Capodanno
cinese e discutiamo sui simboli di
questa festa. Presentiamo lo zodiaco
cinese con i suoi animali e le sue date.
Scuole intorno al mondo
Prepariamo un progetto su nazionalità,
ambienti di vita e scuola. Guardiamo un
video per comprendere le condizioni
scolastiche in varie parti del mondo.
Prima a Venezia, poi a Londra!
Guardiamo immagini e filmati online
del Carnevale di Venezia e di Notting
Hill. Soffermandoci sulle date e sulla
diversa storia di queste due festività.
Animali e habitat
Parliamo di animali di mare e di terra,
impariamo a riconoscerli e nominarli.
Puliamo un parco della nostra città e
capiamo cosa ci occorre.
Tradizioni di Pasqua
Guardiamo un video sulle tradizioni
pasquali e verifichiamo la comprensione
con il TPR. Diamo la caccia all’uovo
con un gioco tradizionale.
Mare pulito
Con l’avvicinarsi dell’estate andremo al
mare. Difendiamolo con piccole azioni
di grande importanza. Elenchiamole
nel nostro libretto per farne tesoro.
CLASSE 5
Mangio bene e mi sento ok
Lavoriamo sul cibo e la salute.
Indaghiamo su cosa ci fa bene e su
quali problemi derivano da una cattiva
alimentazione. Parliamo della FAO.
Vetrine di Natale
Presentiamo i nomi dei negozi, delle
merci vendute e trasferiamoci a Londra.
Utilizziamo le preposizioni per localizzare
i negozi e simuliamo dialoghi.
Stare bene e imparare
Esprimiamo i sentimenti che proviamo
nelle situazioni quotidiane. Guardiamo
un documentario e discutiamo sulla
vita dei giovani in contesti diversi.
Un lavoro da supereroi!
Presentiamo e potenziamo il lessico dei
mestieri attraverso video e flashcards.
Poniamo domande sui supereroi e
realizziamo travestimenti in tema.
L’orologio avanti e indietro
Proponiamo attività per imparare a
leggere e dire l’orario. Introduciamo una
breve storia dell’ora legale e costruiamo
un leaflet sui suoi vantaggi.
La mia giornata pasquale
Mettiamo a confronto la nostra giornata
pasquale con quella di altri bambini nel
mondo. Esercitiamoci con attività di
gioco, lettura e comprensione.
Buoni propositi
Prepariamo un memorandum per
tenere a mente e far conoscere alcune
semplici regole di comportamento che
tutelano l’ambiente.
CLASSE 3
Ho bisogno di protezione
Impariamo a parlare dei vestiti e
scopriamo cosa possiamo fare di
quelli che non usiamo più. Illustriamo
alcune organizzazioni di volontariato.
Natale in famiglia
Proponiamo giochi sul il lessico della
famiglia e della casa. Usiamo attività
interattive per localizzare i personaggi
nella casa decorata per le feste.
Bambini e studenti
Parliamo di noi stessi, di amici e
familiari. Intervistiamo un compagno.
Conosciamo la vita di studenti di altri
Paesi.
I costumi e il mondo di Alice
Con un video di Alice in Wonderland
potenziamo il lessico dell’abbigliamento.
Realizziamo una corona decorata con
forme geometriche.
Sport, natura e yoga!
Presentiamo il lessico degli sport
all’aperto. Facciamo un’indagine sugli
sport che i bambini sanno praticare.
Impariamo alcune posizioni dello yoga.
Una colazione salutare
Parliamo del cibo. Mettiamo a confronto
la nostra prima colazione con quella del
mondo anglosassone. Prepariamo una
ricetta per una colazione pasquale.
Il mio angolo verde
Discutiamo sulla tutela ambientale e
di quanto siano necessarie le piante.
Creiamo un piccolo orto da accudire e
registriamo l’esperienza in un diario.
Una ricetta speciale
Esprimiamo i gusti sul cibo.
Intervistiamo i nonni sulle abitudini
alimentari di quando erano bambini.
Facciamo “la torta della nonna”.
Nonni adorati
Attiviamo il lessico per descrivere le
caratteristiche fisiche e del carattere
e mimiamole. Prepariamo un biglietto
per i nonni indicando le loro qualità.
Una casa ecologica
Arrediamo le stanze della casa,
disegniamo la stanza dei nostri sogni.
Prepariamo per i nonni i consigli
ecologici per la cura della casa.
26
Storia
Piano annuale
delle attività
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
21 | 2022 PIANO ANNUALE
settembre giugno gennaio
N. 29 - maggio 2023
Economia
e tecnologia
N. 27 - marzo 2023
Territorio, arte
e cultura
N. 26 - febbraio 2023
Popolazione
e ambiente
N. 25 - gennaio 2023
Istituzioni
e società
N. 24 - dicembre 2022
Oggetti specchio
delle società
N. 23 - novembre 2022
Organizzare fatti
nel tempo
Il concetto di periodo
Riflettiamo su cosa si intende per
periodo, su quali riconosciamo e come
rappresentarli in un grafico temporale.
Scopriamo l’importanza della datazione.
Oggetti di ieri e di oggi
Scopriamo che ogni oggetto ha una
funzione e quali oggetti svolgevano la
medesima funzione nel passato.
Il comune in cui viviamo
Scopriamo che ogni città, anche
piccola, ha bisogno di uomini e donne
che la governano. Osserviamo da
vicino come è organizzata la nostra.
Viaggiare per imparare
Ragioniamo sul viaggio come
esperienza di conoscenza, partendo
dalle uscite didattiche fatte con la
classe.
Costruiamo un museo
Cos’è un museo? Che cosa conserva?
Costruiamo un museo virtuale che
contenga elementi tipici del territorio
per farlo conoscere.
Gli oggetti del culto
Conosciamo alcuni oggetti utilizzati nei
vari culti, il loro significato simbolico e
il loro uso.
Lavori di oggi e di ieri
Costruiamo un quadro della nostra
società attraverso i mestieri e le
professioni che la caratterizzano e
mettiamolo a confronto con il passato.
CLASSE 1 CLASSE 2
Il calendario della classe
Realizziamo un calendario per costruire
operatori cognitivi (durata, periodo,
successione, contemporaneità) e
concetti (fatto, simbolo, legenda).
Oggetti e storie in classe
Riflettiamo sul fatto che tutti gli oggetti
hanno una loro storia a partire dagli
oggetti conservati in classe.
Com’è organizzata la scuola
Scopriamo com’è organizzata la nostra
scuola. Che ruolo hanno le persone
che lavorano al suo interno?
Il viaggio come vacanza
Riflettiamo sul fatto che si può
viaggiare per varie ragioni, partendo
dall’esperienza delle proprie vacanze,
con attenzione ai luoghi visitati.
I musei dei giocattoli
Scopriamo i giochi del passato e i
musei nei quali vengono conservati.
Proponiamo di costruire un museo
virtuale con i giocattoli attuali.
I simboli religiosi
Scopriamo quali sono i simboli
delle principali festività religiose che
conosciamo e la loro ricorrenza in
vari miti.
La società e il lavoro
Descriviamo la nostra società sulla
base dei lavori e dei mestieri che la
caratterizzano e che conosciamo, poi
scopriamone altri insieme.
N. 22 - ottobre 2022
Dalle fonti alla storia
La mia storia e la nostra
Ricostruiamo, attraverso fonti di
vario tipo, la storia del primo anno
passato insieme alla scuola primaria e
costruiamo un lapbook sulle fonti.
La storia attraverso le fonti
Scopriamo come raccontare il proprio
passato attraverso alcuni oggetti:
ognuno ha una sua storia, raccontata
da un disegno, una parola, una frase.
> Tecnologia
> Educazione civica
> Arte e immagine
N. 28 - aprile 2023
Religioni
> Educazione civica
27
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di STORIA - Annata 2022-2023
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CLASSE 4
La cronologia occidentale
Scopriamo la convenzione della misura
del tempo e inventiamo una cronologia.
Conosciamo le parole della cronologia
e altri sistemi diversi dal nostro.
Strumenti nell’antico Egitto
Scopriamo la matematica dell’antico
Egitto, mettendo a confronto il papiro
matematico di Rhind con i libri di testo
attuali.
Governo dei Faraoni in Egitto
Comprendiamo con gli oggetti del
faraone come era organizzato l’antico
Egitto. Scopriamo che ci sono state
anche donne al potere.
Viaggiare per scambiare beni
Le persone si spostano anche per
scambiare merci e prodotti: confrontiamo
gli attuali scambi commerciali con quelli
nella valle dell’Indo.
Diversi monumenti e storie
A partire da monumenti e siti di
interesse storico-archeologico del
territorio, scopriamo i corrispettivi che
si trovano in altre città o altri Paesi.
Religioni dell’antico Oriente
Conosciamo le antiche religioni
dell’Estremo Oriente e confrontiamole
con le forme di religione
contemporanee in Occidente.
I lavori domestici in Cina
Anche le attività che si svolgono in
casa possono essere considerate
lavoro: chi le svolgeva nell’antica Cina?
Chi le svolge oggi nella nostra società?
CLASSE 5
La cronologia nei testi
Scopriamo la datazione e l’ordine
cronologico dei fatti in vari testi
storiografici: trasformiamoli in grafici
temporali e verbalizziamone uno.
Gli oggetti nelle tombe
Scopriamo la filatura e la tessitura e il
loro significato nella civiltà villanoviana
attraverso gli oggetti ritrovati nelle
necropoli in Romagna.
Democrazie di ieri e di oggi
Osserviamo da vicino com’era
organizzata la democrazia ateniese ai
tempi di Pericle, e confrontiamola con
la nostra.
Viaggi, scambi e culture
Riflettiamo sul fatto che ogni
cultura è contaminazione tra culture
diverse attraverso l’esperienza della
colonizzazione greca del Mediterraneo.
Non solo monumenti
Riflettiamo sull’intenzione che c’è dietro
la realizzazione di monumenti e siti
di interesse storico-archeologico, in
particolare greci e romani.
L’avvento del Cristianesimo
Ricostruiamo la nascita del
Cristianesimo e conosciamo le altre
forme di religione che convivevano
nell’Impero romano.
Il lavoro nell’antica Roma
Scopriamo mestieri e professioni
maschili e femminili nell’antica Roma,
ricostruiti a partire dai siti archeologici,
e confrontiamoli con l’oggi.
CLASSE 3
Il tempo delle civiltà
Costruiamo un quadro di civiltà:
Scopriamo quali sono gli elementi
imprescindibili per organizzare
conoscenze su gruppi umani o civiltà.
Gli oggetti della Preistoria
Riflettiamo sul fatto che possiamo
conoscere la Preistoria prevalentemente
attraverso oggetti: osserviamoli insieme
e scopriamo i loro usi.
Famiglie preistoriche
Come erano organizzati i piccoli
gruppi nelle prime fasi della storia
dell’umanità? Scopriamolo attraverso
le impronte fossili giunte fino a noi.
Spostarsi per vivere
Ricostruiamo gli spostamenti dei
gruppi umani dall’Africa durante la
Preistoria e riflettiamo sulle migrazioni
legate a fattori ambientali.
Disegnare sui muri
Osserviamo le pitture rupestri del
Paleolitico: chi le ha realizzate e
perché? Che differenza c’è con i
murales e i graffiti dei nostri tempi?
Le prime forme di religione
Scopriamo le prime forme di religione
nel Paleolitico superiore e nel Neolitico
attraverso i luoghi sacri.
Rivoluzioni
Attraverso i reperti, osserviamo come
cambiano le attività con l’avvento
dell’agricoltura e come sono divisi
i ruoli tra uomini e donne.
Chi l’ha scritto?
L’invenzione della scrittura determina
la comparsa delle fonti scritte: anche
se a scrivere sono principalmente gli
uomini, ci sono eccezioni.
Una fonte, molte informazioni
Le pitture tombali etrusche forniscono
molte informazioni, ma si riferiscono
al mondo aristocratico e non sempre
sono realistiche.
Le fonti della Preistoria
Cataloghiamo le fonti e scopriamo
quelle utili a ricostruire la Preistoria.
Riflettiamo sul fatto che i reperti
deperibili non sono arrivati fino a noi.
28
Geografia
Piano annuale
delle attività
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
21 | 2022 PIANO ANNUALE
settembre giugno gennaio
N. 29 - maggio 2023
La geografia
dei gatti
N. 27 - marzo 2023
Dall’orientamento
alla carta
N. 26 - febbraio 2023
Scrivere di luoghi
e paesaggi
N. 25 - gennaio 2023
Disegnare il mondo:
carte e mappe
N. 24 - dicembre 2022
La misura
del mondo
N. 23 - novembre 2022
Cinque sensi
del paesaggio
Le parole dei cinque sensi
Impariamo i nomi e gli aggettivi per
dare un linguaggio ai cinque sensi, poi
sperimentiamoli in azione!
La geometria degli spazi
Cerchiamo e “mappiamo” le figure
geometriche che si trovano negli spazi
scolastici: quadrati, rettangoli, linee
rette e curve, rarissime simmetrie.
Disegnare mondi immaginari
Disegniamo luoghi e monti fantastici e
poi costruiamo le mappe per esplorarli.
I nomi dei luoghi
Geografia e toponomastica: diamo
dei nomi agli spazi della scuola,
ridenominiamo le strade, le piazze e la
città. Poi scopriamo i loro nomi ufficiali.
Labirinti che passione
Disegniamo labirinti e giochiamo a
renderli più difficili, poi trasformiamoli
in strade della città e in plastici con cui
giocare a orientarci.
Cosa resta del passato
Osserviamo gli spazi della scuola, del
quartiere, di un parco: quali elementi
sono lì da più tempo? Quali sono
recenti? Quali resteranno più a lungo?
Caccia al topo
Immaginiamo di avere un gatto di classe.
Vuole cacciare i topi nella scuola: dove
cercarli? Aiutiamolo disegnando una
mappa dei nascondigli.
CLASSE 1 CLASSE 2
Cinque sensi per conoscere
Percorriamo la scuola orientandoci coi
cinque sensi. Esploriamo e guardiamo,
registriamo i suoni, tocchiamo,
annusiamo, assaggiamo.
Posizioni e distanze
Impariamo a muoverci con
consapevolezza nello spazio attraverso
posizioni, indicatori topologici,
misurazioni arbitrarie e percorsi.
Disegna la tua mappa del mondo
Avviamoci alla cartografia partendo
dal disegno degli spazi noti e dal
passaggio dalla vista frontale alla vista
dall’alto.
Dal disegno al paesaggio
Disegniamo la scuola, il cortile, la casa,
spazi noti e vissuti, e impariamo a
scrivere i loro nomi, le loro caratteristiche,
le impressioni che ne abbiamo.
I punti di riferimento
Orientarsi con punti di riferimento
nello spazio circostante, fino ad avere
una mappa mentale più completa
degli spazi in cui viviamo.
Passato, presente, futuro
Sviluppiamo i concetti di passato,
presente e futuro ricostruendo le
vite dei bambini attraverso i luoghi
scolastici e il quartiere.
La scuola dei gatti
Immaginiamo che un gatto ci
accompagni a scuola. Cosa vede
lungo la strada? Come gli sembra la
scuola? Come si orienta?
N. 22 - ottobre 2022
Guardare il mondo
con altri occhi
Con gli occhi degli adulti
Intervistiamo insegnanti, custodi,
genitori e altri adulti: cosa pensate
della scuola, del quartiere, della città,
della natura, del mondo?
Con gli occhi dei compagni
Chiediamo ai compagni cosa vedono
dalla finestra, cosa a loro piace e cosa
no della città, dei boschi, del mare…
confrontiamoci con idee diverse!
> Matematica
> Italiano
> Storia
N. 28 - aprile 2023
Il tempo
e il territorio
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di GEOGRAFIA - Annata 2022-2023
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CLASSE 4
Vedere, toccare, annusare
Descriviamo un paesaggio conosciuto
attraverso i cinque sensi e le emozioni
che suscitano.
I numeri della geografia
Cerchiamo la matematica che si
nasconde nella geografia: altezze dei
monti, lunghezze dei fiumi, superficie
delle Regioni, abitanti degli Stati…
Scalare le carte geografiche
Riduciamo in scala magicamente
qualsiasi cosa, imparando a
rimpicciolire il mondo mantenendo le
proporzioni.
Poesie geografiche
Partendo da brani di poesia, scopriamo
come vengono descritti i paesaggi.
Poi proviamo anche noi a scrivere una
poesia sui luoghi dove abitiamo.
Battaglia navale geografica
Il reticolo geografico funziona come
nel gioco “battaglia navale”. Affonda le
navi colpendo tra meridiani e paralleli.
Il territorio verso il futuro
La geografia guarda verso il futuro:
immaginiamo come il territorio potrebbe
cambiare nei prossimi anni diventando
più sostenibile ed ecologico.
Se un gatto potesse parlare
Cosa pensano i gatti degli umani e del
loro mondo? Scriviamo delle interviste
immaginarie ai nostri gatti, chiedendo
loro come vedono il mondo.
CLASSE 5
I sapori d’Italia
Esploriamo l’Italia e la diversità
culturale dei suoi territori attraverso il
gusto: prodotti, piatti regionali, spezie,
ricette.
I numeri dell’Italia
Cerchiamo i dati sulle regioni italiane e
impariamo a confrontarli, a interpretarli,
a leggerli criticamente individuando
diversità e disuguaglianze.
La mappa dell’imperatore
Come nel racconto di Borges sulla
mappa dell’Imperatore, scopriamo
che le carte contengono le cose più
importanti e come vengono scelte.
L’Italia degli scrittori
Percorriamo l’Italia e i suoi paesaggi
attraverso brevi descrizioni di scrittori.
Proviamo a descrivere un paesaggio che
conosciamo e ci emoziona.
Carte tematiche che passione!
Osserviamo l’Italia attraverso alcune
carte tematiche, poi inventiamo una carta
tematica della scuola e del quartiere.
Il tempo sulle carte
Usando carte geografiche e immagini
di varie epoche indaghiamo come i
luoghi e i paesaggi sono cambiati nel
tempo.
Una guida turistica speciale
Per ogni Regione italiana avremo un
gatto come guida turistica speciale.
Sapremo tutto sui formaggi italiani, ma
anche su tante altre cose.
CLASSE 3
Esplorazioni sensoriali
Descriviamo i luoghi dello spazio
vissuto coi cinque sensi. Che odori
hanno le vacanze, che suoni ha la città,
cosa si prova toccando una corteccia?
Misuriamo la scuola
“Prendiamo le misure” alla scuola
attraverso lunghezze, superfici, tempi,
pesi, temperature. Misuriamone gli
spazi in tutti i modi possibili.
La carta è una proiezione
Giochiamo con oggetti e con il corpo
e il disegno per imparare le proiezioni
cartografiche: di fronte, di lato,
dall’alto.
I nomi del mondo
Osserviamo le forme del paesaggio,
come si chiamano? Identifichiamole
nelle immagini, cerchiamo e scriviamo
i loro nomi.
Percorsi per tutti
Tracciamo percorsi e sviluppiamo
l’orientamento imparando a usare
i punti cardinali e gli indicatori
topologici.
Il passato nel territorio
Osserviamo il territorio, scopriamo in
esso i segni del passato, ricostruiamo
come la comunità ha trasformato
l’ambiente naturale.
Miciolandia
Scriviamo insieme la geografia del
Paese dei Gatti. Disegniamone la
mappa, poi assumiamo il punto di vista
dei gatti: cosa amano, cosa li spaventa.
Con gli occhi di una geografa
Come fanno geografi e geografe a
osservare un luogo o un paesaggio?
Ecco un percorso per scoprire il loro
sguardo scientifico!
Con gli occhi degli scrittori
Gli scrittori ci offrono sguardi originali
sulla realtà: utilizziamo fiabe, poesie,
descrizioni da racconti per guardare il
mondo con occhi diversi.
Con gli occhi di un fotografo
Un fotostimolo ci permette di
osservare un luogo da molti punti di
vista diversi: ogni fotografo ha il suo,
ogni fotografia mostra aspetti diversi.
30
Matematica
Piano annuale
delle attività
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
21 | 2022 PIANO ANNUALE
settembre giugno gennaio
Il lupo ha paura dei numeri!
Un lupo fifone racconta le sue
disavventure con la matematica:
scopriamo i numeri, la decina e che
fine hanno fatto le forme geometriche.
Calcoli a mente
Utilizziamo gli strumenti in nostro
possesso per sviluppare il calcolo a
mente e costruiamo il decanomio per
ripassare le tabelline in modo giocoso.
Misurare la realtà
Conteggiamo le differenze tra misure.
Giochiamo al mercatino per usare gli
euro. Familiarizziamo con il centimetro
osservando il righello.
Il Signor Cubo
Il Signor Cubo ci guida alla scoperta
del solido e nel passaggio alle figure
piane. Tasselliamo piani e studiamo i
concetti di area e perimetro.
L’abaco e i raggruppamenti
Usiamo tappi per scoprire la necessità
di avere una base di raggruppamento
condivisa; costruiamo l’abaco per
eseguire i calcoli.
Dentro l’intero
Ci avviamo a conoscere la varietà
delle parti di un intero con particolare
attenzione al loro valore relativo
all’intero stesso.
Diversi tipi di grafici
Diversi sono i tipi di grafici che
possiamo utilizzare per rappresentare
dati raccolti. Scegliamo i più adatti a
rappresentare i diversi fenomeni.
La mappa di Cartesio
Il filosofo e matematico Cartesio ci
accompagna alla scoperta del piano
e dello spazio. Risolviamo puzzle e
impariamo a orientarci usando mappe.
Combiniamo strane coppie
Sperimentiamo il concetto di coppie
possibili anche nella combinazione
numerica, in situazioni non certe,
nell’ambito del gioco.
CLASSE 2
Matematica da fiaba: Pinocchio
Le avventure di Pinocchio ci guidano
alla scoperta dei numeri. Usiamo giochi
e narrazione per cominciare a parlare di
numeri, modi di contare e ordinare.
L’idea di numero naturale
Ricicliamo i tappi di plastica creando i
sacchetti delle decine! Giochi e attività
per esaminare i numeri e “camminare”
sulla linea dei numeri naturali.
Grandezze da misurare
Confrontiamo lunghezze, capacità,
pesi. Stimiamo, misuriamo, ragioniamo
sulle differenze. Usiamo la clessidra
per misurare le durate.
Quattro artisti in-forma
Studiamo le figure presenti nello
spazio vissuto: cubo, parallelepipedo,
sfera, cilindro. Impariamo a usare gli
indicatori di posizione.
Ma i numeri sono sempre esistiti?
Partiamo dalla domanda e creiamo
un percorso dove trovare le riposte
diventando donne e uomini primitivi e
dovendo risolvere problemi quotidiani.
La metà in ogni cosa
In questo percorso sperimentiamo con
i bambini il concetto di metà dell’intero
in contesti sia reali sia astratti.
Le prime statistiche
Per costruire la nostra classe e
renderla comunità pianifichiamo
e realizziamo alcune indagini per
conoscerci meglio.
Il bruco Maisazio
Accompagnati da un simpatico bruco
impariamo a muoverci e descrivere lo
spazio. Lavoriamo attraverso percorsi
motori, tris e costruzione di pentamini.
Abbiniamo forme e colori
Impariamo a riconoscere le
caratteristiche di alcuni elementi e
cogliamo la possibilità di combinarle tra
loro in insiemi di forme e colori diversi.
N. 29 - maggio 2023
Probabilità
e combinatoria
N. 28 - aprile 2023
Avventure
geometriche
N. 27 - marzo 2023
Dati e relazioni
N. 26 - febbraio 2023
Frazioni e numeri
con la virgola
N. 25 - gennaio 2023
Problemi di numeri
N. 24 - dicembre 2022
Artisti in geometria
N. 23 - novembre 2022
Misure
N. 22 - ottobre 2022
Numeri
N. 21 - settembre 2022
Matematica tra gioco
e narrazione
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> Educazione civica
CLASSE 1
> Arte e immagine
Ogni mese
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di MATEMATICA - Annata 2022-2023
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CLASSE 5
Matematica “in barattolo”
Attraverso, giochi, lettere e storie
scopriamo il linguaggio della
matematica, accompagnati da Ipazia e
Sophie Germain.
Problemi e tabelle inusuali
Risolviamo problemi inusuali attraverso
la rappresentazione grafica e
completiamo la tabella delle frazioni
per affrontare nuove scoperte.
Il tempo e le aree
Con quale unità di misura possiamo
misurare un’area? Affrontiamo
problemi della vita reale, per gestire al
meglio il tempo della nostra giornata.
Arte e poligoni
Un tuffo nell’arte ci aiuta nello studio
dei poligoni regolari e non. Analizziamo
architetture e quadri alla scoperta del
cerchio.
Numeri primi, palindromi, figurati…
Da Eratostene alla forma dei numeri di
Pitagora passando per quadrati magici,
numeri palindromi e progressioni
aritmetiche.
Non solo frazioni
Ci approcciamo a sperimentare gli
altri significati specifici delle frazioni
relativamente a percentuale, scala,
rapporto e quoziente.
Dati e problemi
Continuiamo la nostra ricerca di
dati presenti nella realtà. Traiamo da
essi informazioni utili per prendere
decisioni razionali e risolvere problemi.
Problemi con Euclide
Euclide ci accompagna in un’avventura
geometrica. Insieme risolviamo
problemi per misurare il perimetro e
l’area di figure regolari e non.
Un caso fortunato
Rappresentiamo i casi possibili con
strumenti opportuni e misuriamo la
probabilità in una situazione data.
Interpretiamo i dati, sfidando il caso.
CLASSE 4
Dov’è finita la matematica?
Affrontiamo un’avventura
interdisciplinare, tra numeri e storia.
Insieme a Fibonacci e a un matematico
sumero scopriamo i sistemi numerici.
Tra tabelle e calcoli
Partiamo da alcune curiosità sui
numeri e sulla loro scrittura per arrivare
a scoprire nuovi modi per eseguire
moltiplicazioni e divisioni.
I pesi e gli angoli
Quale unità utilizziamo per misurare il
peso di un elefante? Ci sono piccole,
medie e grandi misure. Utilizziamo il
goniometro per gli angoli.
Arte e quadrilateri
Accompagnati da alcuni artisti
studiamo il passaggio dai solidi alle
figure piane. Conosciamo i quadrilateri
e impariamo a classificarli.
Strumenti per il calcolo
Analizziamo antichi strumenti per favorire
il calcolo mentale; rivisitiamo nuovi
algoritmi per confermare la validità del
nostro sistema di numerazione.
Posso farlo con le frazioni
Avviamo un confronto sulle le diverse
possibilità di esprimere una stessa
quantità soprattutto nell’ambito dei
numeri e delle frazioni decimali.
Matematica nei viaggi
e nelle ricette
Leggiamo e analizziamo ricette, tabelle
orarie, cartine geografiche al fine di
progettare eventi reali e/o verosimili.
Problemi con Talete
In un percorso interdisciplinare tra
storia, arte e geometria, affrontiamo
problemi sui triangoli, i rettangoli e le
figure composite.
Probabilmente è vero
In questo percorso iniziamo a misurare
la probabilità analizzando i casi possibili
fino ad arrivare ad assegnare un peso
specifico alla riuscita di un evento.
CLASSE 3
Sulle tracce della matematica
Oggetti misteriosi, indizi, lettere ed
enigmi guideranno i bambini alla
scoperta dei numeri e del sistema
posizionale.
Tra numeri, cifre e operazioni
Analizziamo i numeri oltre il 100
scoprendo regolarità e particolarità
affidandoci a tutte le combinazioni
possibili di 3 cifre senza ripetizione.
Unità di misura e sottomultipli
Conosciamo il metro e il litro con modelli
del mondo reale. Come si passa da
un’unità di misura all’altra? Ragioniamo,
manipolando e trasformando.
I triangoli non quadrano
Nel Paese dei triangoli il sindaco vuole
tassellare nuovi spazi. Attraverso una
simpatica avventura conosciamo i
triangoli e i suoi elementi geometrici.
Antichi sistemi di numerazione
Confrontiamo sistemi di numerazione per
sviluppare il calcolo mentale; costruiamo
la bulla di Nuzi per comprendere il valore
dei raggruppamenti.
Rappresentiamo le parti
Analizziamo le parti in cui può essere
frazionato l’intero e ne osserviamo il
valore soprattutto dal punto di vista
della rappresentazione grafica.
La lettura dei dati della realtà
Ricerchiamo e analizziamo tabelle
con orari e cataloghi; ricaviamo
informazioni utili per poter fare acquisti
ragionevoli e organizzare viaggi.
Linee in movimento
Attraverso una storia impariamo
a riconoscere e misurare le linee.
Incontriamo il Signor Perimetro e
affrontiamo problemi di similitudine.
Uno strano caso
Riconosciamo il ruolo del caso e
come abili detective osserviamo la
probabilità di riuscita di un evento
attraverso strumenti elementari.
32
Scienze e Tecnologia
Piano annuale
delle attività
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
21 | 2022 PIANO ANNUALE
settembre giugno gennaio
N. 29 - maggio 2023
Star bene a scuola…
e fuori!
N. 27 - marzo 2023
La vita sulla
e nella terra
N. 26 - febbraio 2023
La vita sott’acqua
N. 25 - gennaio 2023
Il clima del futuro
N. 24 - dicembre 2022
Materiali e sostenibilità
N. 23 - novembre 2022
L’acqua, bene prezioso
Se la pioggia è inquinata
Osserviamo la pioggia su diverse
superfici, indaghiamo la sua origine e il
ciclo dell’acqua, poi simuliamo l’effetto
delle piogge acide su una pianta.
Un mondo di carta
Raccogliamo i rifiuti di carta prodotti
in classe ed esploriamo con i sensi.
Scopriamo come si produce la carta e
ricicliamola con creatività.
Alberi: alleati per il clima
Scopriamo l’effetto serra e la
relazione con il riscaldamento globale.
Descriviamo la fotosintesi che utilizza
l’anidride carbonica.
Noi e l’oceano
Scopriamo l’ecosistema marino, la
biodiversità che lo popola e le azioni
che possiamo mettere in atto per
proteggere gli oceani.
Vita da pianta
Distinguiamo viventi e non in base
ai processi vitali. Con giochi e
osservazioni descriviamo i ruoli di ogni
parte della pianta nel ciclo di vita.
Energia dal Sole
Scopriamo che l’energia prodotta
dal Sole si può usare per scaldare gli
oggetti. Costruiamo un forno solare e
individuiamone applicazioni pratiche.
Frutta e verdura, quanti colori
Suddividiamo frutta e verdura in base
alla stagione di maturazione. Estraiamo
i colori da frutta e verdura per
conoscere le loro proprietà benefiche.
CLASSE 1 CLASSE 2
Acqua buona per tutti
Capiamo che l’acqua è un bene
indispensabile per vivere e scopriamo
con i cinque sensi alcune caratteristiche
dell’acqua che beviamo tutti i giorni.
Esploriamo il terreno
Esploriamo diversi tipi di terreno con
i sensi, con la lente di ingrandimento
e con dei setacci. Indaghiamo cosa
accade se si aggiunge un po’ d’acqua.
Un termometro per l’ambiente
Conosciamo il termometro ambientale
e impariamo a usarlo per misurare
come cambia la temperatura di acqua
e aria in diversi ambienti.
Chi vive dentro le conchiglie?
Esploriamo le conchiglie raccolte per
scoprire la loro origine e i molluschi
che vivevano all’interno.
Riutilizziamole in modo creativo.
Costruiamo un erbario
Esploriamo la flora di un ambiente
naturale e distinguiamo erbe, arbusti
e alberi. Infine, costruiamo un erbario
di classe.
Aria in movimento
Scopriamo l’aria che si muove con
giochi, gare ed esperimenti. Creiamo
sculture in movimento. Confrontiamo le
nostre costruzioni con le pale eoliche.
Che sonno!
Riflettiamo sulle nostre abitudini di
sonno e sulle sensazioni corporee
collegate. Confrontiamo il nostro
sonno con quello di alcuni animali.
N. 22 - ottobre 2022
Ripartiamo con metodo
Il lombrico “vede” la luce?
Osserviamo le caratteristiche
degli animali presenti in giardino.
Conosciamo il lombrico e scopriamo
se percepisce la luce.
Ci servono le foglie cadute?
Osserviamo cosa succede alle
foglie in autunno. Ipotizziamo a cosa
possono servire e utilizziamole per
preparare un piccolo orto. > Educazione civica
> Educazione civica
> Educazione civica
> Educazione civica
> Educazione civica
> Educazione civica
N. 28 - aprile 2023
Ricerca di energia
“pulita”
> Educazione civica
> Educazione civica
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di SCIENZE E TECNOLOGIA - Annata 2022-2023
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CLASSE 4
In cerca d’acqua pulita
Esploriamo e descriviamo l’acqua
potabile e non. Costruiamo un
modellino di depuratore e scopriamo il
percorso dell’acqua fino alle case.
Il materiale Tetra Pak
Conosciamo il Tetra Pak, realizzando
esperimenti per scoprire com’è fatto
e quali proprietà ha. Usiamolo per
progettare e realizzare semplici oggetti.
Acque in riscaldamento
Osserviamo il comportamento
dell’acqua quando viene congelata
e riscaldata. Simuliamo gli effetti del
riscaldamento globale sulle acque.
Vita da pesci
Descriviamo l’anatomia dei pesci,
distinguiamo tra quelli d’acqua dolce
e salata e comprendiamo perché non
possono vivere nell’ambiente degli altri.
Un ecosistema terrestre
Esploriamo un ecosistema terrestre
vicino a noi. Indaghiamo le relazioni
esistenti tra gli elementi viventi e non
viventi dell’ecosistema.
Energia dal vento
Conosciamo l’energia che si ricava dal
vento. Costruiamo un generatore eolico
per comprendere come l’energia del
vento si trasforma in energia elettrica.
L’aria che respiriamo
Osserviamo come nell’aria si
accumulano sostanze inquinanti che
entrano nel corpo con la respirazione
e le loro conseguenze per la salute.
CLASSE 5
Acqua corporea, bilancio idrico
Scopriamo come l’acqua è assunta
ed eliminata dall’organismo.
Riconosciamo che un corretto bilancio
idrico contribuisce alle funzioni vitali.
I metalli e l’elettricità
Costruiamo un circuito elettrico
ragionando sui materiali da utilizzare.
Impariamo a non sprecare i metalli,
preziosa risorsa del pianeta.
Il clima sta cambiando?
Realizziamo una stazione meteo per
raccogliere dati su temperature e
precipitazioni. Confrontiamo dati di oggi
e di ieri per scoprire i cambiamenti.
Isole di plastica
Scopriamo le isole di plastica e le
microplastiche che risalgono le catene
alimentari fino all’uomo. Individuiamo
modi per ridurre i rifiuti in plastica.
Api, regine della biodiversità
Scopriamo come sono fatte le api
e il ruolo dell’impollinazione per la
salvaguardia della biodiversità. Creiamo
un’area salva insetti impollinatori.
La centrale idroelettrica
Scopriamo la centrale idroelettrica.
Costruiamone un modellino,
individuiamo le sue componenti e
descriviamo le trasformazioni di energia.
Muoviamoci!
Prestiamo attenzione alle sensazioni
corporee durante l’attività fisica.
Approfondiamo la sudorazione e
l’importanza del movimento.
CLASSE 3
L’acqua sottoterra… in scatola
Approfondiamo il ciclo dell’acqua e
costruiamo un modello in scatola per
comprendere cosa accade all’acqua
piovana quando si infiltra nel terreno.
Case amiche del Pianeta
Esploriamo il concetto di conduzione
termica e indaghiamo quali materiali
siano adatti per costruire abitazioni per
proteggerci dal freddo e dal caldo.
Suolo da proteggere
Riconosciamo le cause dell’erosione
del suolo e i conseguenti danni.
Scopriamo perché il suolo è
importante e le azioni per tutelarlo.
Un ecosistema acquatico
Individuiamo gli elementi di un
ecosistema e mettiamoli in relazione
con gli esseri viventi che lo abitano.
Realizziamo un diorama.
Un mondo sottoterra
Esploriamo i viventi presenti nella
terra del giardino e indaghiamo la loro
relazione con le caratteristiche del
terreno. Costruiamo un terrario.
Energia dall’acqua
Sperimentiamo che l’acqua che scorre
produce energia. Scopriamo come
è stata utilizzata dall’uomo per il suo
lavoro e costruiamo una ruota idraulica.
Laviamoci le mani!
Distinguiamo diversi tipi di “microbi”.
Mettiamo in evidenza la presenza
dei microbi sulle nostre mani per
comprendere perché è importante lavarle.
Le foglie cambiano colore?
Osserviamo la trasformazione delle
foglie e ipotizziamo cosa accade.
Realizziamo una cromatografia per
spiegare perché cambiano colore.
Giornate più corte: perché?
La durata del dì e della notte e il
percorso del Sole in cielo cambiano
nell’anno: costruiamo una meridiana
per registrare e spiegare il fenomeno.
Tra un mese farà più freddo?
Raccogliamo dati sulla temperatura
ambientale. Misuriamola in giorni
diversi e registriamo i dati in un grafico
per vedere come cambia in autunno.
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | Educazione civica
settembre gennaio giugno
Piano annuale
delle attività
34 21 | 2022 PIANO ANNUALE
N. 29 - maggio 2023
Occhio al web
N. 28 - aprile 2023
Diritti ecologici
N. 27 - marzo 2023
Donne da tutto il mondo
N. 26 - febbraio 2023
Una classe speciale
N. 25 - gennaio 2023
Green skills
N. 24 - dicembre 2022
Emozioni in gioco
N. 23 - novembre 2022
Un anno di pace
Raccogliamo le storie di amici speciali
che hanno affrontato difficoltà e ci
insegnano a non fermarci ai pregiudizi.
La storia di una ragazzina ebrea ci
aiuta a comprendere il disagio che
prova chi deve allontanarsi dal suo
Paese perché discriminato.
Cos’è che ci fa paura, ci annoia o
ci stupisce? Confrontiamo le nostre
esperienze con quelle dei compagni e
scopriamo ciò che ci accomuna.
L’esempio di alcune giovani donne
ci aiuta a comprendere che ognuno
può fare la sua parte e, tutti insieme,
possiamo salvare il Pianeta.
La protagonista di un racconto ci aiuta
a capire come ci si sente a essere
diversi dagli altri. Saremo abbastanza
in gamba da consolarla?
Parliamo di donne che hanno
cambiato la storia con il loro coraggio,
la loro forza e la loro intelligenza. Quali
donne speciali conosciamo?
Quando l’acqua viene a mancare
intere popolazioni possono risentirne.
Due esempi ci aiutano a comprendere
quanto questa sia indispensabile.
Partiamo dal principio fondamentale
secondo il quale “Si è ciò che si
comunica”, per scoprire in che modo
dobbiamo comportarci sul web.
Prepariamoci a partire per un bel
viaggio facendoci aiutare da un
gruppo di amici davvero originali e
dall’autista di un pulmino speciale.
Giochiamo con la pace imparando,
cercando e inventando parole che
fanno bene e che rallegrano il cuore.
A volte può essere difficile individuare
le emozioni provate dai nostri
compagni: facciamoci aiutare da un
gruppo di buffi amici.
Osserviamo le meraviglie del mondo
che ci circonda grazie alla presenza
e all’intervento di alcuni compagni
davvero particolari.
Il racconto di una bambina che ama
giocare a calcio e odia vestirsi da
principessa ci aiuta a lavorare sugli
stereotipi di genere.
Mamme, nonne e zie hanno molto da
insegnarci: raccogliamone le storie e
prepariamo “Il nostro libro delle donne
speciali”.
Ogni essere vivente ha il diritto di
accedere liberamente all’acqua. Che
cosa succederebbe se qualcuno ne
diventasse unico proprietario?
L’amica Tea ci aiuta a capire che
cellulare e tablet possono essere
d’aiuto alla vita di tutti i giorni, ma che
non dobbiamo esagerare nel loro uso.
N. 22 - ottobre 2022
Ti faccio posto
Laboratorio: costruiamo un mezzo di trasporto per il nostro viaggio.
Laboratorio: prepariamo il calendario della gentilezza per vivere bene.
Laboratorio: prepariamo un gioco da tavolo per lavorare sulle emozioni.
Laboratorio: adottiamo un’aiuola del nostro quartiere.
Laboratorio: aiutiamo gli altri a risolvere piccoli problemi quotidiani.
Laboratorio: prepariamo un mazzolino di mimose per le donne della nostra vita.
Laboratorio: ogni essere vivente ha diritto di nutrirsi in modo equilibrato.
Laboratorio: prepariamo un termometro delle azioni dannose in rete.
PER I PIÙ GRANDI PER I PIÙ PICCOLI
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PER I PIÙ GRANDI PER I PIÙ PICCOLI
Piano annuale
delle attività
ottobre gennaio giugno
N. 29 - maggio 2023
Amici per sempre
N. 28 - aprile 2023
Viva la Pasqua!
N. 27 - marzo 2023
Un testo da amare
N. 26 - febbraio 2023
Pane e condivisione
N. 25 - gennaio 2023
Scritture di pace
N. 24 - dicembre 2022
Buon compleanno,
Gesù!
N. 23 - novembre 2022
Preziosissima acqua
Leggiamo il cantico delle creature e,
poi, guardiamoci intorno per scoprire
quali sono gli animali che condividono
i nostri spazi.
Scopriamo che cos’hanno in comune
il Battesimo cristiano e le abluzioni
islamiche e analizziamo la ritualità dei
gesti.
La nascita di un bambino viene
festeggiata con gioia in tutto il mondo.
Scopriamo come e cerchiamo punti in
comune e differenze.
Partiamo dalla lettura di alcuni testi per
comprendere l’idea di pace presentata
nelle scritture. Come metterne in
pratica gli insegnamenti?
Nella tradizione ebraica il pane è
carico di significati simbolici e religiosi.
Con alcuni brani biblici cogliamone
appieno il valore.
Partendo dall’idea che i testi sacri sono
fondamentali per l’istruzione religiosa
di un intero popolo, soffermiamoci sul
ruolo degli amanuensi.
Anche Gesù festeggiava la Pasqua
e, come in tutte le feste, venivano
consumati cibi particolari: che cosa
mangiava e perché?
Alcuni brani ci aiutano a riflettere sulle
qualità che dovrebbe avere un vero
amico e sui valori che stanno alla base
di una relazione sincera.
Accompagnati da una giovane amica
scopriamo le meraviglie della natura
e impariamo a prendercene cura tutti
insieme.
Una filastrocca ci aiuta a comprendere
quanto è importante l’acqua per gli
esseri viventi. Siamo davvero capaci di
usarla correttamente?
Ogni anno festeggiamo il compleanno
di Gesù a dicembre, ma noi quando
siamo nati? Prepariamo un calendario
ricco di momenti speciali.
Parliamo di pace partendo dal racconto
del diluvio universale. Che cosa
succede quando smette di piovere?
Appare in cielo un arcobaleno.
Il pane è uno degli alimenti base nella
dieta di molti popoli: scopriamo come
viene preparato nel resto del mondo e
impariamo una poesia.
Alla base della vita monastica c’è la
condivisione: proviamo anche noi,
seguendo i consigli di un simpatico
amico, a spartire ciò che abbiamo.
Un bruco pasticcione ci racconta la
sua storia e ci aiuta a comprendere
come è bello trasformarsi in una
splendida farfalla.
Su quali basi si costruisce una solida
amicizia? Impariamo a crescere
insieme lavorando sull’empatia e
sull’accettazione dell’altro.
N. 22 - ottobre 2022
Francesco e la natura
21 | 2022 PIANO ANNUALE
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | Religione cattolica
Laboratorio: osserviamo, analizziamo e riproduciamo alcune opere d’arte.
Laboratorio: leggiamo e illustriamo testi biblici che parlano di acqua.
Laboratorio: ricostruiamo la Natività con materiale di recupero.
Laboratorio: diventiamo giornalisti preparando un notiziario colmo di gioia.
Laboratorio: prepariamo un ricettario per fare il pane in tanti modi diversi.
Laboratorio: sperimentiamo l’arte della copiatura come gli amanuensi.
Laboratorio: prepariamo un portauova con materiali di recupero.
Laboratorio: prepariamo una caccia al tesoro sull’amicizia leale.
35
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Laboratori di lettura: Otto racconti di inediti da leggere ad alta voce con attività di lettura per le classi
a cura di Martina Evangelista, del team di “Leggimi ancora”.
Lezioni di matematica, box Problemi al centro: in ogni lezione, Problemi-storia, giochi e rompicapo
matematici a cura di Rosetta Zan e Pietro di Martino con il gruppo di autori di Problemi al centro.
36 21 | 2022 PIANO ANNUALE
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
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Dai progetti
di Giunti Scuola
Il problema di Martina | Classe 1
Le mollette per il bucato | Classi 2-3
Una pesata difficile | Classe 4-5
La collana | Classe 1
La ruota dei colori | Classi 2-3
L’allenamento | Classi 4-5
In palestra | Classe 1
La suddivisione del resto | Classi 2-3
Risparmi settimanali | Classi 4-5
Conta le stelle | Classe 1
Pari e dispari | Classi 2-3
La vacanza | Classi 4-5
Una merenda complicata | Classe 1
Sul quaderno a quadretti | Classi 2-3
Un recinto per la capretta | Classi 4-5
La piramide dei numeri | Classe 1-2
Un mosaico arabo | Classi 3-4
Lavoretti della domenica | Classi 4-5
Il mercatino | Classe 1
Il problema dei regali | Classi 2-3
L’Estrazione | Classi 4-5
Omar, un bambino curioso | Classe 1
Code di lucertola | Classi 2-3
Acqua e fuoco | Classi 4-5
Domande, risposte, scoperte | Classi 2-3
Racconto: Il barattolo delle risposte di Azzurra
D’agostino
Tira aria di trasformAzioni! | Classi 3-4
Racconto: I giorni dell’alcione di Maria Elisa Aloisi
Crescere un passo alla volta | Classi 4-5
Racconto: La macchina crea desideri di Nicoletta
Verna
Esperimenti e cioccolato | Classi 1-2
Racconto: La maestra in miniatura di Flavia Moretti
Coltivare futuro a scuola | Classi 3-4
Racconto: Il ramoscello verde di Patrizia Fortunati
Storie per lasciare il segno | Classi 4-5
Racconto: Il popolo dei semi di Azzurra D’Agostino
Il club degli amici veri | Classi 2-3
Racconto: Insieme si può! di Isabella Paglia
Le galline sanno nuotare? | Classi 1-2
Racconto: La piuma rossa di Patrizia Fortunati
LABORATORI DI LETTURA PROBLEMI AL CENTRO
N. 22
- ottobre
2022
N. 23
- novembre
2022
N. 24
- dicembre
2022
N. 25
- gennaio
2023
N. 26
- febbraio
2023
N. 27
- marzo
2023
N. 28
- aprile
2023
N. 29
- maggio
2023
Piano annuale
delle attività
settembre gennaio giugno
N. 29 - maggio 2023
Il teatrino magico
N. 28 - aprile 2023
L’uovo rotto
N. 27 - marzo 2023
Impronte naturali
N. 26 - febbraio 2023
Simmetrie
allo specchio
N. 25 - gennaio 2023
Giochi di luce
N. 24 - dicembre 2022
Un muro stellato
N. 23 - novembre 2022
Geometrie speciali
STEAM per i più piccoli
Parola chiave: biodiversità
Video tutorial per sperimentare con l’opera: Autumn Maples
with Poem Slips di Tosa Mitsuoki, 1675
STEAM per tutti
Parola chiave: intrecci
Video tutorial per sperimentare con l’opera: Untitled di Tanaka
Atsuko, 1964
STEAM per i più grandi
Parola chiave: forme tridimensionali
Video tutorial per sperimentare con l’opera: Lozenge Composition
with Yellow, Black, Blue, Red, and Gray di Piet Mondrian, 1921
STEAM per tutti
Parola chiave: costellazioni
Video tutorial per sperimentare con l’opera: Landscape with
stars di Henri-Edmond Cross, 1905-08
STEAM per i più grandi
Parola chiave: spettroscopio
Video tutorial per sperimentare con l’opera: vetrata della
Starfield Library, Seul, Corea del sud, 2017
STEAM per i più piccoli
Parola chiave: simmetrie
Video tutorial per sperimentare con l’opera: Wearing Blanket
opera Navajo, 1860-70
STEAM per i più grandi
Parola chiave: pigmenti /impronte
Video tutorial per sperimentare con l’opera: Wrack, di William
Henry Fox Talbot, 1839
STEAM per tutti
Parola chiave: progettazione
Video tutorial per sperimentare con l’opera: Uovo rotto di
Valerio Adami, 1963
STEAM per i più grandi
Parola chiave: magnetismo
Video tutorial per sperimentare con l’opera: Coastal
Landscape, Leon Dabo, 1890
N. 22 - ottobre 2022
Il giardino
tra le pagine
N. 21 - settembre 2022
Intrecci arcobaleno
21 | 2022 PIANO ANNUALE 37
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | STEAM
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ACCOGLIENZA
Parole, numeri e giochi,
tante attività
e laboratori coinvolgenti
per iniziare bene
a cura di Alan Pona, Ester Bonelli,
Nicoletta Grasso, Sabrina Battista
38 21 | 2022 PIANO ANNUALE
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | Laboratorio Life skills
settembre gennaio giugno
Piano annuale
delle attività
N. 29 - maggio 2023
La scatola
della felicità
N. 28 - aprile 2023
Un naso rosso
per giocare
N. 27 - marzo 2023
Il museo
delle emozioni
N. 26 - febbraio 2023
Se fossimo alberi?
N. 25 - gennaio 2023
Emozioni
da sperimentare
N. 24 - dicembre 2022
Che stress essere
arrabbiati
N. 23 - novembre 2022
Scegliamo
la gentilezza
Life skills: consapevolezza di sé
Proponiamo un laboratorio espressivo incentrato sul linguaggio non verbale.
Valorizziamo il corpo come strumento per raccontare, condividere, esternare emozioni.
Sviluppiamo intelligenza emotiva e autoconsapevolezza del sé corporeo.
Life skills: comunicazione efficace, empatia
Esploriamo insieme la differenza fra linguaggio ostile e gentile attraverso la realizzazione di
un laboratorio incentrato sul gioco teatrale e i linguaggi espressivi.
Scopriamo l’importanza di comunicare in modo rispettoso, assertivo ed empatico.
Life skills: autoregolazione emozionale, gestione dello stress
Affrontiamo insieme l’emozione della rabbia: come si manifesta? Perché?
Sviluppiamo un laboratorio ricco di attività teatrali ed espressive per imparare a
riconoscere e a gestire questa emozione, rendendola costruttiva.
Life skills: consapevolezza di sé
Proponiamo un laboratorio incentrato sull’elemento della maschera neutra: a cosa serve?
Che cosa ci permette di scoprire?
Attraverso le attività teatrali esploriamo questo strumento per comunicare, esternare e
condividere emozioni utilizzando il linguaggio non verbale.
Life skills: consapevolezza di sé, pensiero critico
Presentiamo un laboratorio teatrale incentrato sull’elemento “albero”.
Sviluppiamo consapevolezza del sé corporeo, intelligenza emotiva e creiamo connessioni
con l’outdoor education.
Life skills: autoregolazione emozionale, pensiero creativo
Sviluppiamo un percorso di educazione emotiva incentrato sul gioco teatrale e la
costruzione dei personaggi.
Realizziamo un museo mettendo in connessione il teatro e l’arte.
Life skills: pensiero creativo, problem solving
Esploriamo il personaggio clown per sviluppare il pensiero creativo e per trasformare le
nostre fragilità in risorse.
Scopriamo l’importanza della risata come facilitatore, per creare coesione e spirito di
gruppo.
Life skills: autoregolazione emozionale, relazioni efficaci
Esploriamo insieme l’emozione della felicità: che cosa ci rende felici? Ma soprattutto:
che cosa significa?
Proponiamo un percorso espressivo per mettere in luce i nostri desideri, le emozioni e le
nostre risorse.
N. 22 - ottobre 2022
Il mio corpo
dice che...
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per iniziare bene
a cura di Alan Pona, Ester Bonelli,
Nicoletta Grasso, Sabrina Battista
Aggiungi un posto… in classe
QUADRI DI NOMI
Consegniamo alle bambine e ai bambini una
cornicetta vuota (ritagliamole in numero sufficiente dalla SCHEDA Cornici di nomi fotocopiata su carta formato A3) e chiediamo di
scrivere al suo interno il proprio nome e colorarla. Questa attività permette a tutte le bambine e ai bambini di scrivere il proprio nome
usando il sistema di scrittura conosciuto.
OBIETTIVI
• Cooperare con le compagne e i compagni.
• Familiarizzare con le lingue e le scritture della classe.
• Costruire uno schoolscape plurale.
1a UNITÀ I NOSTRI
NOMI PLURALI
INTRECCIAMO RELAZIONI
Proponiamo un’attività iniziale di riscaldamento e di creazione di clima presentando alla
classe un gomitolo di lana colorata. Disponiamo la classe in cerchio al centro della stanza
o in palestra e chiediamo alle bambine e ai
bambini, a turno, di dire ad alta voce il proprio
nome e lanciare il gomitolo a una compagna
o a un compagno tenendo ben stretto il filo
nell’altra mano. Alla fine del gioco si sarà costruita una ragnatela colorata che rappresenta
visivamente il tessuto di relazioni della classe.
Per l’accoglienza di bambine e bambini neoarrivati proponiamo attività rivolte a
tutta la classe per la creazione di clima, la conoscenza reciproca e la costruzione, attraverso lingue e alfabeti diversi, di un paesaggio scolastico plurale.
DDI | MATERIALI EXTRA
• Articolo “Valorizzare il plurilinguismo nello schoolscape”
• Testo “Piccolo manifesto della lingua madre”
Lezione digitale
e tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
ITALIANO L2 | Scheda docente Classi 2-5
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
CORNICI DI NOMI
TUTTE
LE
CLASSI
40 21 | 2022 ITALIANO L2 | 2 | 3 | 4 | 5 |
PRIMI GIORNI Alan Pona Insegnante/facilitatore Speciale accoglienza linguistico e formatore
IL MUSEO DEI NOMI
E DELLE SCRITTURE
Concludiamo il lavoro con un’attività di costruzione di un piccolo museo dei nomi e delle scritture.
Le bambine e i bambini, a turno, incollano il
proprio quadro del nome su un cartellone di
cartoncino colorato.
Successivamente, insieme all’insegnante,
scelgono un angolo della classe e attaccano il
cartellone costruendo il loro museo dei nomi
e delle scritture.
Facciamo riflettere la classe sulle diverse
scritture presenti nel museo e valorizziamo
la presenza della pluralità di lingue e alfabeti
nella classe.
GIOCHIAMO CON I NOMI
DELLA CLASSE
Creiamo con le bambine e i bambini il crucipuzzle dei nomi della classe (inserendo tutti
i nomi della classe) su uno dei tanti siti interattivi gratuiti di costruzione di giochi linguistici (per esempio TheWordSearch.com)
e giochiamo sul sito o stampiamo il crucipuzzle.
AGGIUNGI UN POSTO…
IN AUTO
Concludiamo l’unità con un’attività relazionale che può essere svolta attraverso scambi
verbali tra i partecipanti ma anche con indicazioni non verbali rivolte a compagne e
compagni non italofoni o parlanti italiano L2
per intrecciare relazioni attraverso sorrisi, indicazioni col corpo e il gioco.
Dividiamo la classe in gruppi di quattro
componenti e predisponiamo quattro sedie
(due davanti e due dietro) per ogni gruppo
a formare la disposizione di un’auto. Invitiamo i gruppi a sedersi su ogni sedia dell’auto,
distribuendo casualmente i seguenti ruoli:
A, B, C, D.
È possibile giocare impiegando altri ruoli
(animali, oggetti…).
Qualora non fosse possibile formare solo
gruppi di quattro componenti, possiamo usare pupazzi da spostare a nostro piacimento
durante il gioco.
Leggiamo i problemi con indicazioni topologiche della SCHEDA Aggiungi un posto… in
auto e i gruppi-auto li risolvono seguendo la
seguente procedura:
• l’insegnante legge il primo problema, i gruppi si consultano;
• l’insegnante rilegge il problema e i componenti dei gruppi si collocano nelle posizioni
dell’auto che ritengono giuste;
• l’insegnante comunica la soluzione, cioè la
collocazione corretta dei partecipanti all’interno dell’auto.
SCHEDA DOCENTE
ITALIANO L2 | Scheda docente Classi 2-5
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
AGGIUNGI UN POSTO… IN AUTO
Problema 1
B non sta guidando. D è dietro ad A. A è davanti. B non è dietro.
Soluzione
A guida, B siede accanto ad A, D è dietro A e C siede accanto
a D.
Problema 2
C e D non sono vicini. B si volta per parlare ad A. D è nell’angolo opposto a B che non sta guidando.
Soluzione
C guida, B siede accanto a C, A è dietro a B e D è accanto ad
A.
Problema 3
C non è grande abbastanza per guidare. D è davanti ad A. C
non è vicino né a D né a B. B non sta guidando.
Soluzione
D guida, B siede accanto a D, A è dietro a D e C dietro a B.
Problema 4
C è dietro. B è sulla destra di A. D è dietro.
Soluzione
A guida, B siede accanto ad A, C è dietro ad A, D è dietro a B.
21 | 2022 ITALIANO L2 | 2 | 3 | 4 | 5 | 41
2a UNITÀ LA NOSTRA
SCUOLA PLURALE
TANTI PESCI COLORATI
Proponiamo un’attività iniziale di riscaldamento e di creazione di clima. Spieghiamo a
bambini e bambine che l’aula è diventata un
acquario e che loro sono diventati dei pesci.
La classe inizia a nuotare nell’aula/acquario.
A questo punto riveliamo alla classe qual è
il criterio secondo il quale i pesci dovranno
disporsi in ordine. Le bambine e i bambini,
muti come pesci, si dispongono in fila lungo
una parete della classe senza l’impiego del canale verbale. I primi criteri di disposizione, di
facile esecuzione, possono essere i seguenti:
lunghezza dei piedi, lunghezza delle mani,
lunghezza dei capelli…
Durante l’anno, replicando l’attività, possiamo scegliere altri criteri di disposizione: mese
di nascita, giorno di nascita…
LA NOSTRA CLASSE
PLURALE
Nell’attività successiva, ricaviamo dalla SCHEDA Cartellini classe, ingrandita e stampata su
cartoncino, tanti cartellini con le immagini di
oggetti della classe (porta, finestra, lavagna,
LIM, banco, sedia…) e disponiamoli su un tavolo; chiediamo alle bambine e ai bambini
di scrivere all’interno dei cartellini il nome
dell’oggetto nelle lingue e con i sistemi di scrittura che conoscono.
Successivamente la classe attacca i cartoncini
sugli oggetti.
LA NOSTRA SCUOLA
PLURALE
Nell’attività successiva usciamo dalla classe e
visitiamo i locali della scuola: corridoio, bagno, mensa, palestra, laboratorio…
Stampiamo su cartoncino una fotocopia ingrandita della SCHEDA Cartellini scuola.
Quando decidiamo di etichettare un locale
della scuola, consegniamo alle bambine e ai
bambini una tessera con l’immagine e chiediamo di scrivere all’interno della tessera il
nome dello spazio nelle lingue e con i sistemi
di scrittura che conoscono.
Successivamente la classe attacca i cartoncini
fuori dai locali della scuola.
Queste attività permettono alle bambine e
ai bambini di partecipare alla costruzione di
uno schoolscape plurale, cioè di un paesaggio
scolastico ricco di lingue e segni diversi: rendere visibili sulle pareti delle classi e lungo i
corridoi della scuola le lingue parlate dalle
bambine e dai bambini è una prima importante affermazione dei diritti linguistici.
SCHEDA DOCENTE
ITALIANO L2 | Scheda docente Classi 2-5
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
CARTELLINI SCUOLA
BAGNO
BAGNO
Schoolscape:
le lingue e
i sistemi di
scrittura del
mondo sulle
pareti della
scuola
ITALIANO L2 | Scheda docente Classi 2-5
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
CARTELLINI CLASSE
SCHEDA DOCENTE
42 21 | 2022 ITALIANO L2 | 2 | 3 | 4 | 5 |
IL GIOCO
DELL’OCA
PLURALE
Proponiamo poi un’attività ludica consegnando alla classe, divisa in
piccoli gruppi (da due a
massimo quattro componenti), la SCHEDA
Gioco dell’oca plurale,
un gioco dell’oca degli
oggetti e dei luoghi della
scuola. Chi, lanciando il
dado, finisce su una casella, pronuncia il nome
dell’oggetto o del locale
della scuola nelle lingue
che conosce o che sta
imparando. Le bambine e i bambini italofoni
pronunciano i nomi in
italiano, in dialetto o nelle varietà regionali
che conoscono, in inglese, nelle lingue della
famiglia o nelle lingue delle compagne e dei
compagni della classe; le bambine e i bambini
neoarrivati pronunciano le parole nella propria lingua, nelle altre lingue che conoscono
e iniziano a familiarizzare con il nome degli
oggetti e dei locali in italiano. L’insegnante
può trascrivere o far trascrivere queste parole
alla lavagna.
SCHEDA
ITALIANO L2 | Scheda Classi 2-5
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
GIOCO DELL’OCA PLURALE
• Giochiamo insieme! In gruppo gioca al gioco dell’oca
pronunciando il nome degli oggetti della classe e dei
locali della scuola nelle lingue che conosci.
Familiarizzare con le lingue della classe.
VIA
1
2
3
4
9 8 7 6 5
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11
12
13
14 15 16
17
18
19 20
SCHEDA
ITALIANO L2 | Scheda Classi 2-5
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
CACCIA ALLE PAROLE DELLA SCUOLA
• Giochiamo insieme! Trova le parole.
Socializzare il lessico della scuola in italiano.
F I N E S T R A B P A S A I
S L A V A G N A A E E M I L
T A S C S A A N A O L T M S
E T N F E R S E T I A T E O
A A D A G T R S T R F A N T
T R E G R S B E A O F C S C
I T T S E E A D C T A O A T
C N C C T L G I C A C R P D
S E L A E A N A A R S R A U
U R A L R P O O P O O I R A
N A S E I M I O A B O D E T
I A S P A A T F N A O O T R
A T E N D A E S N L T I E O
U B A N C O I A I T E O C P
LABORATORIO • LAVAGNA • USCITA • SEGRETERIA
• ENTRATA • FINESTRA • MENSA • ATTACCAPANNI
• SCAFFALE • BANCO • PORTA • SEDIA • TENDA •
CORRIDOIO • SCALE • LIM • PALESTRA • PARETE •
BAGNO • CLASSE
Caccia alle parole della scuola
GIOCO
INTERATTIVO
Caccia alle parole
della scuola
SEGUI SESAMO
Didattica
interculturale
GIOCHIAMO INSIEME!
Proponiamo un crucipuzzle sugli oggetti della classe e dei locali della scuola: distribuiamo
la SCHEDA Caccia alle parole della scuola
da completare, oppure giochiamo proiettando il GIOCO INTERATTIVO sulla LIM. Possiamo anche creare il nostro gioco su uno dei
tanti siti interattivi gratuiti di costruzione di
giochi linguistici e giocare sul sito.
21 | 2022 ITALIANO L2 | 2 | 3 | 4 | 5 | 43
Rido, ascolto e ancora rido
OBIETTIVI
• Prendere la parola negli scambi comunicativi,
rispettando i turni.
• Ascoltare testi narrativi e poetici.
RIDIAMO A PIÙ NON POSSO
Disponiamo le bambine e i bambini in cerchio e, dopo avere ripetuto più volte i loro
nomi, proponiamo la filastrocca Le allegre vocali. Dopo averla letta così com’è, annunciamo che sostituiremo i nomi della filastrocca
con i loro; ripetiamola tante volte finché tutti
saranno stati nominati.
Usiamo la risata per “rompere il ghiaccio” e vincere l’ansia collegata all’ingresso
nella scuola primaria; giochiamo con una filastrocca, lavoriamo sulle emozioni,
costruiamo un teatrino per guidare la narrazione orale di una storia buffa.
Osserviamo se le bambine e i bambini
partecipano alla conversazione, se fanno
osservazioni e domande, se rispettano il proprio
turno, se sono spigliati o timidi. Online è
disponibile la Scheda “Tabella di osservazione”.
Documentiamo con la scheda e i disegni.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
e tutte le schede
CHE COSA SERVE
PER RIDERE
Leggiamo la filastrocca:
Per far ridere un bambino
Per far ridere un bambino ci vuole così poco,
Ti basta una trombetta oppure fare un gioco.
Per far ridere un bambino ci vuole una giraffa,
Che prenda il torcicollo e cammini molto
goffa
Per far ridere un bambino ci vuole un elefante,
Che faccia pattinaggio sul ghiaccio tra la gente.
Per far ridere un bambino ci vuole una
puzzetta
Oppure una maglietta indossata troppo
stretta
Ci vuole un bello strappo nei pantaloni nuovi,
Un buco nell’ombrello ma proprio quando
piove
Per far ridere un bambino ci vuole un bel gelato
Al gusto di lucertola, al fango mescolato,
Che sembri di pistacchio aggiunto al
cioccolato
Servito dentro un secchio…
Comini, C. (2021). Per far ridere un bambino. Torino:
Gribaudo
Chiediamo: che cosa ti fa ridere? Una trombetta? E una giraffa col torcicollo? Un elefante che fa il pattinaggio? Una puzzetta? Uno
Le allegre vocali
Oggi rido con la A
son felice d’esser qua
a a a a a a a
a a a a a a a.
Marzia ride con la E
ridi Marzia, tocca a te
e e e e e e e
e e e e e e e
Sandra ride con la i
presto vieni, vieni qui.
i i i i i i i
i i i i i i i.
Giulio ride con la o
quanti abbracci che gli do
o o o o o o o
o o o o o o o
Laura ride con la u
E poi non ridiamo più
u u u u u u u
u u u u u u u
Al termine dell’attività, facciamo i “direttori
d’orchestra”: invitiamo i bambini a ridere con
le vocali, interrompiamoli con un gesto circolare delle braccia quando vogliamo silenzio.
44 21 | 2022 ITALIANO | 1 |
ITALIANO Ester Bonelli Speciale accoglienza Insegnante
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda docente “Tabella di
osservazione”
• Approfondimento “Come si usa il
kamishibai”
COSTRUIAMO IL KAMISHIBAI
CHE COSA SERVE
Cartone da imballaggio, cartoncino formato A4, colori, forbici, colla a caldo, nastro adesivo da imballaggio e biadesivo,
nastri e sagome per la decorazione, bottoni o palline di legno
per i pomelli, spago sottile.
COME SI FA
1. Ricaviamo dal cartone due rettangoli larghi 27,5 cm al cui
interno ritaglieremo altri due rettangoli, uno delle dimensioni
di un foglio A4, l’altro leggermente più piccolo.
2. Ritagliamo dei rettangoli più piccoli, che ci serviranno per
creare uno spessore tra i due rettangoli che rappresentano le
cornici del kamishibai.
3. Ricaviamo altri due rettangoli ancora, le ante del teatrino.
4. Incolliamo, usando gli spessori, le due cornici, aggiungiamo
le due ante.
5. Decoriamo il kamishibai.
6. Quando il teatrino è pronto, invitiamo gruppi a raccontare a
turno la loro sequenza.
In rete esistono numerosi tutorial che spiegano come realizzare il kamishibai e come usarlo, per esempio “Costruiamo un
kamishibai!” (bit.ly/3Oq1EbA).
LABORATORIO
strappo nei pantaloni nuovi? Favoriamo lo
sviluppo di competenze inerenti all’Educazione civica: definiamo insieme le regole per
una buona conversazione. Distribuiamo la
SCHEDA Il termometro della risata.
Leggiamo alla classe il TESTO La grande festa annuale degli amici invisibili. Al termine
chiediamo alle bambine e ai bambini se qualcosa nel racconto li ha fatti ridere e perché.
Dividiamo la classe in piccoli gruppi; consegniamo a ciascun gruppo metà di un foglio
A4 e chiediamo di illustrare insieme una sequenza della storia ascoltata.
Utilizziamo i disegni come tavole di un teatrino kamishibai. Il kamishibai è una tecnica
di narrazione giapponese, che si serve di un
teatrino attraverso cui vengono fatte scorrere
le illustrazioni di un racconto, per accompagnarne la narrazione orale. Nel LABORATORIO, suggeriamo come realizzarne uno.
SCHEDA
ITALIANO | Scheda Classe prima
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
IL TERMOMETRO DELLA RISATA
• OSSERVA CIASCUNA IMMAGINE E COLORA
LA FACCINA CHE INDICA QUANTO TI FA
RIDERE.
Comprendere consegne. Esprimere preferenze.
TESTO
ITALIANO | Testo Classe prima
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
LA GRANDE FESTA ANNUALE
DEGLI AMICI INVISIBILI
Comprendere consegne. Esprimere preferenze.
Quella notte Bruno sognò che, andando in cucina a mangiare
la torta, trovava il salotto invaso da decine e decine di maiali
che mangiavano e sporcavano.
“La torta!” gridava Bruno, correndo in cucina. Ma nel frigorifero,
invece del dolce, c’erano quattro grassi maialotti che ridevano
e facevano i ruttini. “Ci risiamo con gli incubi?” chiese il papà
perplesso.
“Oh – rispose la mamma – è che domani c’è la grande festa
degli amici invisibili!”
E si riaddormentò, lasciando il papà sveglio e ancora più perplesso […].
All’alba tutti gli amici invisibili della città lasciarono bambole e
orsetti nel letto dei bambini e, chi svolazzando, chi saltellando
e chi rotolando, si avviarono verso casa di Bruno.
“Svegliati, Bruno, stanno arrivando!” bisbigliò Giovanni. Qualcuno bussò alla fi nestra: Bruno guardò e… era una bellissima
fatina.
“E io che temevo un’invasione di maiali!” sospirò Bruno sollevato.
“Sono arrivata un po’ in anticipo” cinguettò la fatina, e fece una
puzzetta.
Frasca, S. (2005). Bruno lo Zozzo e gli amici invisibili.
© 2016 Edizioni Piemme S.p.A. (ora Mondadori Libri S.p.A.)
Invitiamo
le bambine
e i bambini
a rispettare
i turni
di parola
ED. CIVICA
21 | 2022 ITALIANO | 1 | 45
Se son fiabe… rimeranno
OBIETTIVI
• Prendere la parola negli scambi comunicativi
rispettando i turni di parola.
• Ascoltare testi narrativi e poetici mostrando di
saperne cogliere il senso globale.
CHE FIABA È?
Disponiamo la classe in cerchio, annunciamo che tra poco leggeremo l’inizio di una
filastrocca e chiediamo di indovinare chi è
la protagonista, anticipando che si tratta del
personaggio di una fiaba.
Iniziamo a leggere il TESTO Cappuccetto Rosso… in rima, omettendo il titolo e il
Giochiamo con le rime come suggerisce Roberto Piumini: scopriamone la suggestione, costruiamo marionette con cui rappresentare la fiaba di Cappuccetto
Rosso, aggiungiamo nuovi personaggi ed elementi fantastici.
Osserviamo la partecipazione attiva di alunne e
alunni, le modalità di interazione e di confronto,
la capacità di spiegare le procedure utilizzate.
Documentiamo con foto o videoregistrazioni
della drammatizzazione.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
e tutte le schede
TESTO
ITALIANO | Testo Classe seconda
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
CAPPUCCETTO ROSSO… IN RIMA
Ai margini d’un bosco
in una casettina,
insieme alla sua mamma
viveva una bambina.
Carlotta Melarancia
Giuditta Saltafosso
più nota con il nome
di [….]
Infatti sulla testa
portava a tutte l’ore
un grazioso cappuccio
tinto di quel colore.
Ognuno ha le sue fi sse,
di ciò non dico un’acca
ma quella ragazzina
era un bel po’ bislacca!
Un bel giorno d’estate
suonato il mezzodì
la mamma disse a un tratto:
“Bambina vieni qui.
Ho messo nel cestino
quarantatré frittelle,
un pollo, una pagnotta,
duecento caramelle,
un tacchino ripieno
e infi ne una frittata
per la povera nonna
che è sola ed ammalata.
Portale tutto quanto
ma poi ritorna lesta
ci son mille pericoli
se vai per la foresta!”.
Cappuccetto, obbediente,
s’avviò per il viale
trascinando quel cesto
del peso di un quintale;
intanto rifl etteva
con un po’ d’apprensione
“Son certa che la nonna
farà un’indigestione!”
Ossorio, A. (2004). Tante fi abe in rima. Monte San Vito: Raffaello
“Morir per la stanchezza
non trovo giudizioso
per questo ora mi siedo
e un poco mi riposo”.
[…]
Ma all’improvviso accadde
qualcosa d’assai strano.
Si fece verde il bosco
silente ed irreale.
Apparve poi dal nulla
un tizio eccezionale:
minaccioso, peloso,
dallo sguardo un po’ cupo
ma nemmeno poi tanto
trattandosi d’un lupo.
“Buonasera” lui disse
con tono assai furbesco,
“il momento è ideale
per prendere del fresco”
Cappuccetto pensò:
“Ma che tipo screanzato,
parlarmi senza prima
essersi presentato!”
Quasi che il lupo avesse
letto nel suo pensiero,
s’inchinò a Cappuccetto
con fare salottiero:
“Mi chiamo Osvaldo lupo,
son guardia forestale”.
Fu allora che il furbastro
propose la scommessa:
“Chi primo dalla nonna
giunge a destinazione
vince il resto di nulla
più la soddisfazione”
“Accetto volentieri”
rispose la bambina
e con il cuor contento
fi rmò la sua rovina.
[…]
nome della protagonista; dopo i primi versi
fermiamoci e aspettiamo che la classe esprima le sue ipotesi. Riprendiamo poi la lettura.
Alla fine chiediamo: conoscete questa fiaba?
Chi sono i protagonisti? Recuperiamo le informazioni che mancano, raccontando il seguito della fiaba.
Facciamo emergere le differenze tra la fiaba
classica e la versione in rima, chiediamo quale
delle due piaccia di più e perché.
Focalizziamo poi l’attenzione sui protagonisti della storia: come vengono descritti? Voi
come pensate che siano?
DDI | MATERIALI EXTRA
• Video “Roberto Piumini: Il circo delle
parole”
• Scheda docente “Cenerentola… in
rima”
46 21 | 2022 ITALIANO | 2 |
ITALIANO Ester Bonelli Speciale accoglienza Insegnante
COSTRUIAMO I PERSONAGGI
CHE COSA SERVE
Due calzini (uno scuro e uno bianco), tappi di plastica verdi
o azzurri, pezzi di panno rosa, rosso, marrone e nero, colla a
caldo, fili di lana neri e marroni o gialli.
COME SI FA
Il lupo
Indossando il calzino in una mano, incolliamo alla sua sommità
i tappi di plastica (gli occhi); tra il pollice e le altre dita della
mano, incolliamo un cerchio di panno rosso (la bocca).
Sulla sommità della testa del lupo, possiamo incollare la sagoma di due piccole orecchie realizzate col panno marrone e in
mezzo un ciuffetto di lana nera.
Cappuccetto Rosso
Indossiamo il calzino, incolliamo i tappi, il cerchio rosso, un
ciuffetto di lana marrone o gialla per i capelli.
Realizziamo due semisfere col panno rosso di dimensioni diverse per il cappuccio.
Per la realizzazione dei personaggi, si può vedere il tutorial
“Trasformiamo un calzino in una marionetta” (bit.ly/37F6QIi).
LABORATORIO
Annotiamo le risposte alla lavagna. Domandiamo alle bambine e ai bambini se riescono a
immaginare ciò che i due protagonisti hanno
pensato e che cosa hanno provato. Prendiamo appunti o scriviamo alla lavagna le risposte: ci saranno utili per la successiva drammatizzazione della fiaba.
Nel LABORATORIO costruiamo le marionette dei personaggi; l’uso di materiali di riciclo
offre lo spunto per affrontare il tema della
riduzione dei rifiuti in raccordo con Educazione civica.
Una volta realizzate le marionette, chiediamo
alla classe di drammatizzare la fiaba, utilizzando le parole della filastrocca o improvvisando.
CAPPUCCETTO ROSSO E…
ALTRI PERSONAGGI
Dividiamo la classe in gruppi di quattro o
cinque componenti. Riallacciamoci alla precedente attività per stimolare alunne e alunni
ad ampliare la fiaba di Cappuccetto Rosso,
aggiungendo personaggi.
Innanzitutto chiediamo chi sono i personaggi secondari della versione originale, di cui
non ci siamo occupati: la mamma, la nonna,
il cacciatore. Potrebbero essercene degli altri?
Proponiamo un’attività interdisciplinare con
Arte e immagine: chiediamo a ogni gruppo di
scegliere un personaggio che vorrebbe inserire nel racconto e disegnarlo su un foglietto o
un cartoncino formato A6. Lasciamo tutto il
tempo che occorre per approfondire l’idea e
realizzarla. Al termine, facciamoci consegnare i disegni e mescoliamoli.
Tiriamoli fuori uno alla volta e mostriamoli
alla classe: come si chiama il personaggio?
Che cosa fa? Che legame ha con Cappuccetto
Rosso o con gli altri personaggi? È un personaggio buono o cattivo? Invitiamo ogni gruppo a descrivere il suo personaggio e a inserirlo
nella fiaba.
Per concludere il percorso, proponiamo
un’ulteriore attività di rielaborazione della
fiaba ispirata alla Grammatica della fantasia
di Gianni Rodari, descritta nella SCHEDA
Reinventiamo Cappuccetto Rosso.
Possiamo riprodurre le attività a partire
dall’incipit di un’altra fiaba in versi, utilizzando il testo nella Scheda online “Cenerentola…
in rima”.
ITALIANO | Scheda docente Classe seconda
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
REINVENTIAMO CAPPUCCETTO ROSSO
Gianni Rodari, nella Grammatica della fantasia, propone una
tecnica di riscrittura di Cappuccetto Rosso: si parte da 5 parole chiave che suggeriscono la storia (p. es. bambina, bosco,
lupo, fi ori, nonna) e poi se ne aggiunge 1 che non è logicamente collegata alla versione tradizionale.
Prendendo spunto da “Cappuccetto Rosso in elicottero”, prepariamo dei cartoncini su cui scriveremo le seguenti parole:
elicottero, polizia, cavallo, cugina, piscina, serpente (possiamo cambiare le parole, facendole scegliere ai bambini stessi). Dividiamo la classe in 6 gruppi e consegniamo a ciascuno
un cartoncino con la parola “incoerente”; chiediamo di inserire
nella storia di Cappuccetto Rosso l’elemento del cartoncino e
di raccontare il segmento di fi aba in cui esso è stato inserito.
SCHEDA DOCENTE
Costruiamo
marionette
con materiali
di riciclo
ED. CIVICA
21 | 2022 ITALIANO | 2 | 47
Una scorpacciata di parole
Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
OBIETTIVI
• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
senso globale.
• Recitare brevi filastrocche.
FILASTROCCHE BIZZARRE
E VERSI BUFFI
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.
Leggiamo lentamente i seguenti testi.
Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,
costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e di
confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
non note.
Documentiamo con le schede, i nonsense e il
rap.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
e tutte le schede
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
L’ippopota disse Mo
L’ippopota disse “Mo
nella mota ho il mio popò”.
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
La Giraffa Genoveffa
Con quest’afa
come sbuffa
Genoveffa
la Giraffa!
Soffia: uffa!
Poi s’arruffa,
così goffa
com’è buffa!
Sotto i baffi
il Sole beffa
la Giraffa
Genoveffa.
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
è il nome del protagonista? Spezzando un
nome e distribuendolo in due punti diversi
del testo, quale effetto si ottiene?
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
possiamo fare di queste due parole?
“Ele” dice a Marco il fante
Tu sei proprio un bel brigante!
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
C’era un re di nome Federico
che andò in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
infischiandosene del re Federico.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Vieni fuori che ti aspetto
con la spada e con la lancia.
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
Re Federico per la disperazione
buttò la corona e andò in pensione.
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi
Una scorpacciata di parole
Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
UN VENTAGLIO DI RIME
CHE COSA SERVE
Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
COME SI FA
1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
OBIETTIVI
• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
senso globale.
• Recitare brevi filastrocche.
TEMPO
6 ore
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile
online.
Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di
rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre
nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo
di scegliere due parole per ogni stecca del
ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,
componendo rime baciate, o di combinarle
con le parole di un’altra stecca, per realizzare
rime alternate.
UN RAP DI CLASSE
Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.
A
Arturo è un
Asino
Ammaestrato
B
Bernardo è una
Balena
Blu
E
Emilio è un
Elefante
Elegante
M
Maria è una
Mucca
Malinconica
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare
le filastrocche, poi creiamo un collegamento
interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini
sono molto bravi poiché ascoltano volentieri
questo genere musicale).
FILASTROCCHE BIZZARRE
E VERSI BUFFI
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieGiochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense, costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasfor
me in modo “speciale”.
Leggiamo lentamente i seguenti testi.
-
miamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e
di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
non note.
Documentiamo con le schede, i nonsense e
il rap.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
ITALIANO | Scheda docente Classe terza
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
STRISCE DI RIME
CRISTALLO
BALLO
GALLO
GIALLO
CAVALLO
METALLO
TIMBALLO
CORALLO
PAPPAGALLO
SCIACALLO
LANCIA
PANCIA
GUANCIA
ARANCIA
BILANCIA
MANCIA
AGGANCIA
SOTTOPANCIA
MOTOLANCIA
SGANCIA
POPÒ
COMÒ
FALÒ
SENNÒ
ANDÒ
FARÒ
GRIDÒ
PALTÒ
CHIAMÒ
TROVERÒ
OMBRELLO
BELLO
ANELLO
FRATELLO
CAMMELLO
CAPPELLO
CASTELLO
GEMELLO
MARTELLO
PENNELLO
MARE
PARE
FARE
CHIARE
AFFARE
CANTARE
GARE
ZANZARE
CASOLARE
FOCOLARE
ESTATE
FATE
ARRABBIATE
CROSTATE
FATATE
GIORNATE
KARATE
LEGNATE
NOTTATE
BAGNATE
Disegno ventaglio di rime
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
L’ippopota disse Mo
L’ippopota disse “Mo
nella mota ho il mio popò”.
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
La Giraffa Genoveffa
Con quest’afa
come sbuffa
Genoveffa
la Giraffa!
Soffia: uffa!
Poi s’arruffa,
così goffa
com’è buffa!
Sotto i baffi
il Sole beffa
la Giraffa
Genoveffa.
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco.
disegno
giraffa
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
è il nome del protagonista? Spezzando un
nome e distribuendolo in due punti diversi
del testo, quale effetto si ottiene?
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
possiamo fare di queste due parole?
“Ele” dice a Marco il fante
Tu sei proprio un bel brigante!
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
C’era un re di nome Federico
che andò in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
infischiandosene del re Federico.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Vieni fuori che ti aspetto
con la spada e con la lancia.
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
Re Federico per la disperazione
buttò la corona e andò in pensione.
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.
48 21 | 2022 49 21 | 2022 ITALIANO | 3 | ITALIANO | 3 |
ITALIANO Ester Bonelli
Insegnante Percorsi per l’accoglienza
Una scorpacciata di parole
Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
UN VENTAGLIO DI RIME
CHE COSA SERVE
Fotocopie della
SCHEDA
Strisce di rime, fogli di carta A4,
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
COME SI FA
1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
OBIETTIVI
• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
senso globale.
• Recitare brevi filastrocche.
TEMPO
6 ore
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile
online.
Nel
LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di
rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre
nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo
di scegliere due parole per ogni stecca del
ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,
componendo rime baciate, o di combinarle
con le parole di un’altra stecca, per realizzare
rime alternate.
UN RAP DI CLASSE
Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.
A
Arturo è un
Asino
Ammaestrato
B
Bernardo è una
Balena
Blu
E
Emilio è un
Elefante
Elegante
M
Maria è una
Mucca
Malinconica
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare
le filastrocche, poi creiamo un collegamento
interdisciplinare con
Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini
sono molto bravi poiché ascoltano volentieri
questo genere musicale).
FILASTROCCHE BIZZARRE
E VERSI BUFFI
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.
Leggiamo lentamente i seguenti testi.
Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,
costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e
di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
non note.
Documentiamo con le schede, i nonsense e
il rap.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
Classe terza
ITALIANO | Scheda docente
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze |
La Vita Scolastica
STRISCE DI RIME
CRISTALLO
BALLO
GALLO
GIALLO
CAVALLO
METALLO
TIMBALLO
CORALLO
PAPPAGALLO
SCIACALLO
LANCIA
PANCIA
GUANCIA
ARANCIA
BILANCIA
MANCIA
AGGANCIA
SOTTOPANCIA
MOTOLANCIA
SGANCIA
POPÒ
COMÒ
FALÒ
SENNÒ
ANDÒ
FARÒ
GRIDÒ
PALTÒ
CHIAMÒ
TROVERÒ
OMBRELLO
BELLO
ANELLO
FRATELLO
CAMMELLO
CAPPELLO
CASTELLO
GEMELLO
MARTELLO
PENNELLO
MARE
PARE
FARE
CHIARE
AFFARE
CANTARE
GARE
ZANZARE
CASOLARE
FOCOLARE
ESTATE
FATE
ARRABBIATE
CROSTATE
FATATE
GIORNATE
KARATE
LEGNATE
NOTTATE
BAGNATE
Disegno ventaglio di rime
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
L’ippopota disse Mo
L’ippopota disse “Mo
nella mota ho il mio popò”.
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
La Giraffa Genoveffa
Con quest’afa
come sbuffa
Genoveffa
la Giraffa!
Soffia: uffa!
Poi s’arruffa,
così goffa
com’è buffa!
Sotto i baffi
il Sole beffa
la Giraffa
Genoveffa.
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco.
disegno
giraffa
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
è il nome del protagonista? Spezzando un
nome e distribuendolo in due punti diversi
del testo, quale effetto si ottiene?
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
possiamo fare di queste due parole?
“Ele” dice a Marco il fante
Tu sei proprio un bel brigante!
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
C’era un re di nome Federico
che andò in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
infischiandosene del re Federico.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Vieni fuori che ti aspetto
con la spada e con la lancia.
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
Re Federico per la disperazione
buttò la corona e andò in pensione.
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.
48
21 | 2022
49
21 | 2022
ITALIANO | 3 | ITALIANO | 3 |
ITALIANO
Ester Bonelli
Insegnante
Percorsi per l’accoglienza
Una scorpacciata di parole
Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
UN VENTAGLIO DI RIME
CHE COSA SERVE
Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
COME SI FA
1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
OBIETTIVI
• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
senso globale.
• Recitare brevi filastrocche.
TEMPO
6 ore
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile
online.
Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di
rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre
nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo
di scegliere due parole per ogni stecca del
ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,
componendo rime baciate, o di combinarle
con le parole di un’altra stecca, per realizzare
rime alternate.
UN RAP DI CLASSE
Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.
A
Arturo è un
Asino
Ammaestrato
B
Bernardo è una
Balena
Blu
E
Emilio è un
Elefante
Elegante
M
Maria è una
Mucca
Malinconica
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare
le filastrocche, poi creiamo un collegamento
interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini
sono molto bravi poiché ascoltano volentieri
questo genere musicale).
FILASTROCCHE BIZZARRE
E VERSI BUFFI
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.
Leggiamo lentamente i seguenti testi.
Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,
costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e
di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
non note.
Documentiamo con le schede, i nonsense e
il rap.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
Classe terza
ITALIANO | Scheda docente
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
STRISCE DI RIME
CRISTALLO
BALLO
GALLO
GIALLO
CAVALLO
METALLO
TIMBALLO
CORALLO
PAPPAGALLO
SCIACALLO
LANCIA
PANCIA
GUANCIA
ARANCIA
BILANCIA
MANCIA
AGGANCIA
SOTTOPANCIA
MOTOLANCIA
SGANCIA
POPÒ
COMÒ
FALÒ
SENNÒ
ANDÒ
FARÒ
GRIDÒ
PALTÒ
CHIAMÒ
TROVERÒ
OMBRELLO
BELLO
ANELLO
FRATELLO
CAMMELLO
CAPPELLO
CASTELLO
GEMELLO
MARTELLO
PENNELLO
MARE
PARE
FARE
CHIARE
AFFARE
CANTARE
GARE
ZANZARE
CASOLARE
FOCOLARE
ESTATE
FATE
ARRABBIATE
CROSTATE
FATATE
GIORNATE
KARATE
LEGNATE
NOTTATE
BAGNATE
Disegno ventaglio di rime
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
L’ippopota disse Mo
L’ippopota disse “Mo
nella mota ho il mio popò”.
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
La Giraffa Genoveffa
Con quest’afa
come sbuffa
Genoveffa
la Giraffa!
Soffia: uffa!
Poi s’arruffa,
così goffa
com’è buffa!
Sotto i baffi
il Sole beffa
la Giraffa
Genoveffa.
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco.
disegno
giraffa
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
è il nome del protagonista? Spezzando un
nome e distribuendolo in due punti diversi
del testo, quale effetto si ottiene?
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
possiamo fare di queste due parole?
“Ele” dice a Marco il fante
Tu sei proprio un bel brigante!
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
C’era un re di nome Federico
che andò in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
infischiandosene del re Federico.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Vieni fuori che ti aspetto
con la spada e con la lancia.
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
Re Federico per la disperazione
buttò la corona e andò in pensione.
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.
48
21 | 2022
49
21 | 2022
ITALIANO | 3 |
ITALIANO | 3 |
ITALIANO
Ester Bonelli
Insegnante
Percorsi per l’accoglienza
Una scorpacciata di parole
Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
UN VENTAGLIO DI RIME
CHE COSA SERVE
Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
COME SI FA
1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
OBIETTIVI
• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
senso globale.
TEMPO
• Recitare brevi filastrocche.
6 ore
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile
online.
Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di
rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre
nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo
di scegliere due parole per ogni stecca del
ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,
componendo rime baciate, o di combinarle
con le parole di un’altra stecca, per realizzare
rime alternate.
UN RAP DI CLASSE
Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.
A
Arturo è un
Asino
Ammaestrato
B
Bernardo è una
Balena
Blu
E
Emilio è un
Elefante
Elegante
M
Maria è una
Mucca
Malinconica
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare
le filastrocche, poi creiamo un collegamento
interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini
sono molto bravi poiché ascoltano volentieri
questo genere musicale).
FILASTROCCHE BIZZARRE
E VERSI BUFFI
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.
Leggiamo lentamente i seguenti testi.
Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,
costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e
di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
non note.
Documentiamo con le schede, i nonsense e
il rap.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
Classe terza
ITALIANO | Scheda docente
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
STRISCE DI RIME
CRISTALLO
BALLO
GALLO
GIALLO
CAVALLO
METALLO
TIMBALLO
CORALLO
PAPPAGALLO
SCIACALLO
LANCIA
PANCIA
GUANCIA
ARANCIA
BILANCIA
MANCIA
AGGANCIA
SOTTOPANCIA
MOTOLANCIA
SGANCIA
POPÒ
COMÒ
FALÒ
SENNÒ
ANDÒ
FARÒ
GRIDÒ
PALTÒ
CHIAMÒ
TROVERÒ
OMBRELLO
BELLO
ANELLO
FRATELLO
CAMMELLO
CAPPELLO
CASTELLO
GEMELLO
MARTELLO
PENNELLO
MARE
PARE
FARE
CHIARE
AFFARE
CANTARE
GARE
ZANZARE
CASOLARE
FOCOLARE
ESTATE
FATE
ARRABBIATE
CROSTATE
FATATE
GIORNATE
KARATE
LEGNATE
NOTTATE
BAGNATE
Disegno ventaglio di rime
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
L’ippopota disse Mo
L’ippopota disse “Mo
nella mota ho il mio popò”.
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
La Giraffa Genoveffa
Con quest’afa
come sbuffa
Genoveffa
la Giraffa!
Soffia: uffa!
Poi s’arruffa,
così goffa
com’è buffa!
Sotto i baffi
il Sole beffa
la Giraffa
Genoveffa.
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco.
disegno
giraffa
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
è il nome del protagonista? Spezzando un
nome e distribuendolo in due punti diversi
del testo, quale effetto si ottiene?
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
possiamo fare di queste due parole?
“Ele” dice a Marco il fante
Tu sei proprio un bel brigante!
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
C’era un re di nome Federico
che andò in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
infischiandosene del re Federico.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Vieni fuori che ti aspetto
con la spada e con la lancia.
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
Re Federico per la disperazione
buttò la corona e andò in pensione.
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.
48
21 | 2022
49
21 | 2022
ITALIANO | 3 |
ITALIANO | 3 |
ITALIANO
Ester Bonelli
Insegnante
Percorsi per l’accoglienza
Una scorpacciata di parole
Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
UN VENTAGLIO DI RIME
CHE COSA SERVE
Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
COME SI FA
1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
OBIETTIVI
• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
senso globale.
• Recitare brevi filastrocche.
TEMPO
6 ore
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile
online.
Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di
rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre
nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo
di scegliere due parole per ogni stecca del
ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,
componendo rime baciate, o di combinarle
con le parole di un’altra stecca, per realizzare
rime alternate.
UN RAP DI CLASSE
Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.
A
Arturo è un
Asino
Ammaestrato
B
Bernardo è una
Balena
Blu
E
Emilio è un
Elefante
Elegante
M
Maria è una
Mucca
Malinconica
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare
le filastrocche, poi creiamo un collegamento
interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini
sono molto bravi poiché ascoltano volentieri
questo genere musicale).
FILASTROCCHE BIZZARRE
E VERSI BUFFI
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.
Leggiamo lentamente i seguenti testi.
Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,
costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e
di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
non note.
Documentiamo con le schede, i nonsense e
il rap.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
Classe terza
ITALIANO | Scheda docente
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
STRISCE DI RIME
CRISTALLO
BALLO
GALLO
GIALLO
CAVALLO
METALLO
TIMBALLO
CORALLO
PAPPAGALLO
SCIACALLO
LANCIA
PANCIA
GUANCIA
ARANCIA
BILANCIA
MANCIA
AGGANCIA
SOTTOPANCIA
MOTOLANCIA
SGANCIA
POPÒ
COMÒ
FALÒ
SENNÒ
ANDÒ
FARÒ
GRIDÒ
PALTÒ
CHIAMÒ
TROVERÒ
OMBRELLO
BELLO
ANELLO
FRATELLO
CAMMELLO
CAPPELLO
CASTELLO
GEMELLO
MARTELLO
PENNELLO
MARE
PARE
FARE
CHIARE
AFFARE
CANTARE
GARE
ZANZARE
CASOLARE
FOCOLARE
ESTATE
FATE
ARRABBIATE
CROSTATE
FATATE
GIORNATE
KARATE
LEGNATE
NOTTATE
BAGNATE
Disegno ventaglio di rime
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
L’ippopota disse Mo
L’ippopota disse “Mo
nella mota ho il mio popò”.
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
La Giraffa Genoveffa
Con quest’afa
come sbuffa
Genoveffa
la Giraffa!
Soffia: uffa!
Poi s’arruffa,
così goffa
com’è buffa!
Sotto i baffi
il Sole beffa
la Giraffa
Genoveffa.
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco.
disegno
giraffa
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
è il nome del protagonista? Spezzando un
nome e distribuendolo in due punti diversi
del testo, quale effetto si ottiene?
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
possiamo fare di queste due parole?
“Ele” dice a Marco il fante
Tu sei proprio un bel brigante!
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
C’era un re di nome Federico
che andò in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
infischiandosene del re Federico.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Vieni fuori che ti aspetto
con la spada e con la lancia.
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
Re Federico per la disperazione
buttò la corona e andò in pensione.
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.
48
21 | 2022
49
21 | 2022
ITALIANO | 3 |
ITALIANO | 3 |
ITALIANO
Ester Bonelli
Insegnante
Percorsi per l’accoglienza Domandiamo: che cosa hanno di particola
Una scorpacciata di parole
-
trovati buffi, se hanno notato altre caratteri
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
re questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
-
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
stiche.
UN VENTAGLIO DI RIME
Fotocopie della
CHE COSA SERVE
SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,
1.
COME SI FA
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
OBIETTIVI
•
senso globale.
Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
• Recitare brevi filastrocche.
6 ore
TEMPO
componimenti buffi che presentano situazio
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
-
rimano tra di loro: Federico-nemico, anda
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
ni bizzarre.
-
Continuiamo a lavorare sul riconoscimen
to-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
-
Nel
online.
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile
to di parole in rima con la scheda “Cerco la
LABORATORIO, coinvolgiamo la clasProponiamo alla classe di comporre filastroc UN RAP DI CLASSE rime alternate. con le parole di un’altra stecca, per realizzare componendo rime baciate, o di combinarle ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito, di scegliere due parole per ogni stecca del nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre se nella preparazione di un “ventaglio di
-
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi compo
che.
-
proprio nome per comporre un nonsense sul
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
nimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
-
Malinconica
Mucca
Maria è una
M
Elegante
Elefante
Emilio è un
E
Blu
Balena
Bernardo è una
B
Ammaestrato
Asino
Arturo è un
A
lo stesso modello.
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che apinterdisciplinare con le filastrocche, poi creiamo un collegamento penderemo in classe. Chiediamo di illustrare Musica: combiniamoquesto genere musicale). sono molto bravi poiché ascoltano volentieri le ed eseguiamole in forma di rap (i bambini
bambine e ai bambini che ascolteranno paro
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
E VERSI BUFFI
FILASTROCCHE BIZZARRE
-
le che li faranno sorridere e che stanno insieLeggiamo lentamente i seguenti testi. me in modo “speciale”.
costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasfor
Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,
-
miamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e
Documentiamo
non note.
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
con le schede, i nonsense e
Valutiamo
il rap.
il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
Classe terza Scheda docente | ITALIANO
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
STRISCE DI RIME
SCIACALLO
PAPPAGALLO
CORALLO
TIMBALLO
METALLO
CAVALLO
GIALLO
GALLO
BALLO
CRISTALLO
SGANCIA
MOTOLANCIA
SOTTOPANCIA
AGGANCIA
MANCIA
BILANCIA
ARANCIA
GUANCIA
PANCIA
LANCIA
TROVERÒ
CHIAMÒ
PALTÒ
GRIDÒ
FARÒ
ANDÒ
SENNÒ
FALÒ
COMÒ
POPÒ
PENNELLO
MARTELLO
GEMELLO
CASTELLO
CAPPELLO
CAMMELLO
FRATELLO
ANELLO
BELLO
OMBRELLO
FOCOLARE
CASOLARE
ZANZARE
GARE
CANTARE
AFFARE
CHIARE
FARE
PARE
MARE
BAGNATE
NOTTATE
LEGNATE
KARATE
GIORNATE
FATATE
CROSTATE
ARRABBIATE
FATE
ESTATE
Disegno ventaglio di rime
•
DDI | MATERIALI EXTRA
Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
nella mota ho il mio popò”.
L’ippopota disse “Mo
L’ippopota disse Mo
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
Genoveffa.
la Giraffa
il Sole beffa
Sotto i baffi
com’è buffa!
così goffa
Poi s’arruffa,
Soffia: uffa!
la Giraffa!
Genoveffa
come sbuffa
Con quest’afa
La Giraffa Genoveffa
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco.
giraffa
disegno
Successivamente scriviamo alla lavagna la fi
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Tu sei proprio un bel brigante!
“Ele” dice a Marco il fante
possiamo fare di queste due parole?
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
del testo, quale effetto si ottiene?
nome e distribuendolo in due punti diversi
è il nome del protagonista? Spezzando un
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
-
lastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
buttò la corona e andò in pensione.
Re Federico per la disperazione
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
con la spada e con la lancia.
– Vieni fuori che ti aspetto
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
infischiandosene del re Federico.
a comprare il gelato
Ma il nemico era andato
che andò in guerra e cercava il nemico.
C’era un re di nome Federico
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.
48 21 | 2022 49 21 | 2022 ITALIANO | 3 | ITALIANO | 3 |
ITALIANO Ester Bonelli
Insegnante Percorsi per l’accoglienza
48 21 | 2022 ITALIANO | 3 |
ITALIANO Ester Bonelli Speciale accoglienza Insegnante
UN VENTAGLIO DI RIME
CHE COSA SERVE
Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
COME SI FA
1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base di ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la Scheda “Cerco la
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibili
online.
Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di
rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre
nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo
di scegliere due parole per ogni stecca del
ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,
componendo rime baciate, o di combinarle
con le parole di un’altra stecca, per realizzare
rime alternate.
UN RAP DI CLASSE
Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.
A
Arturo è un
Asino
Ammaestrato
B
Bernardo è una
Balena
Blu
E
Emilio è un
Elefante
Elegante
M
Maria è una
Mucca
Malinconica
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima, poi raccogliamo il materiale prodotto su un cartellone
che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare le filastrocche, poi creiamo un collegamento interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i
bambini sono molto bravi poiché ascoltano
volentieri questo genere musicale).
SCHEDA DOCENTE
Classe terza ITALIANO | Scheda docente
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
STRISCE DI RIME
CRISTALLO
BALLO
GALLO
GIALLO
CAVALLO
METALLO
TIMBALLO
CORALLO
PAPPAGALLO
SCIACALLO
LANCIA
PANCIA
GUANCIA
ARANCIA
BILANCIA
MANCIA
AGGANCIA
SOTTOPANCIA
MOTOLANCIA
SGANCIA
POPÒ
COMÒ
FALÒ
SENNÒ
ANDÒ
FARÒ
GRIDÒ
PALTÒ
CHIAMÒ
TROVERÒ
OMBRELLO
BELLO
ANELLO
FRATELLO
CAMMELLO
CAPPELLO
CASTELLO
GEMELLO
MARTELLO
PENNELLO
MARE
PARE
FARE
CHIARE
AFFARE
CANTARE
GARE
ZANZARE
CASOLARE
FOCOLARE
ESTATE
FATE
ARRABBIATE
CROSTATE
FATATE
GIORNATE
KARATE
LEGNATE
NOTTATE
BAGNATE
Inventiamo
ed eseguiamo
il rap della
nostra classe
MUSICA
Una scorpacciata di parole
Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
UN VENTAGLIO DI RIME
CHE COSA SERVE
Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
COME SI FA
1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
OBIETTIVI
• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
senso globale.
• Recitare brevi filastrocche.
TEMPO
6 ore
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile
online.
Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di
rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre
nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo
di scegliere due parole per ogni stecca del
ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,
componendo rime baciate, o di combinarle
con le parole di un’altra stecca, per realizzare
rime alternate.
UN RAP DI CLASSE
Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.
A
Arturo è un
Asino
Ammaestrato
B
Bernardo è una
Balena
Blu
E
Emilio è un
Elefante
Elegante
M
Maria è una
Mucca
Malinconica
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare
le filastrocche, poi creiamo un collegamento
interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini
sono molto bravi poiché ascoltano volentieri
questo genere musicale).
FILASTROCCHE BIZZARRE
E VERSI BUFFI
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieGiochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense, costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasfor
me in modo “speciale”.
Leggiamo lentamente i seguenti testi.
-
miamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e
di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
non note.
Documentiamo con le schede, i nonsense e
il rap.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
ITALIANO | Scheda docente Classe terza
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
STRISCE DI RIME
CRISTALLO
BALLO
GALLO
GIALLO
CAVALLO
METALLO
TIMBALLO
CORALLO
PAPPAGALLO
SCIACALLO
LANCIA
PANCIA
GUANCIA
ARANCIA
BILANCIA
MANCIA
AGGANCIA
SOTTOPANCIA
MOTOLANCIA
SGANCIA
POPÒ
COMÒ
FALÒ
SENNÒ
ANDÒ
FARÒ
GRIDÒ
PALTÒ
CHIAMÒ
TROVERÒ
OMBRELLO
BELLO
ANELLO
FRATELLO
CAMMELLO
CAPPELLO
CASTELLO
GEMELLO
MARTELLO
PENNELLO
MARE
PARE
FARE
CHIARE
AFFARE
CANTARE
GARE
ZANZARE
CASOLARE
FOCOLARE
ESTATE
FATE
ARRABBIATE
CROSTATE
FATATE
GIORNATE
KARATE
LEGNATE
NOTTATE
BAGNATE
Disegno ventaglio di rime
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
L’ippopota disse Mo
L’ippopota disse “Mo
nella mota ho il mio popò”.
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
La Giraffa Genoveffa
Con quest’afa
come sbuffa
Genoveffa
la Giraffa!
Soffia: uffa!
Poi s’arruffa,
così goffa
com’è buffa!
Sotto i baffi
il Sole beffa
la Giraffa
Genoveffa.
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco.
disegno
giraffa
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
è il nome del protagonista? Spezzando un
nome e distribuendolo in due punti diversi
del testo, quale effetto si ottiene?
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
possiamo fare di queste due parole?
“Ele” dice a Marco il fante
Tu sei proprio un bel brigante!
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
C’era un re di nome Federico
che andò in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
infischiandosene del re Federico.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Vieni fuori che ti aspetto
con la spada e con la lancia.
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
Re Federico per la disperazione
buttò la corona e andò in pensione.
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.
48 21 | 2022 49 21 | 2022 ITALIANO | 3 | ITALIANO | 3 |
ITALIANO Ester Bonelli
Insegnante Percorsi per l’accoglienza
Una scorpacciata di parole
Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
UN VENTAGLIO DI RIME
CHE COSA SERVE
Fotocopie della
SCHEDA
Strisce di rime, fogli di carta A4,
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
COME SI FA
1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
OBIETTIVI
• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
senso globale.
• Recitare brevi filastrocche.
TEMPO
6 ore
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile
online.
Nel
LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di
rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre
nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo
di scegliere due parole per ogni stecca del
ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,
componendo rime baciate, o di combinarle
con le parole di un’altra stecca, per realizzare
rime alternate.
UN RAP DI CLASSE
Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.
A
Arturo è un
Asino
Ammaestrato
B
Bernardo è una
Balena
Blu
E
Emilio è un
Elefante
Elegante
M
Maria è una
Mucca
Malinconica
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare
le filastrocche, poi creiamo un collegamento
interdisciplinare con
Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini
sono molto bravi poiché ascoltano volentieri
questo genere musicale).
FILASTROCCHE BIZZARRE
E VERSI BUFFI
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.
Leggiamo lentamente i seguenti testi.
Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,
costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e
di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
non note.
Documentiamo con le schede, i nonsense e
il rap.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
Classe terza
ITALIANO | Scheda docente
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze |
La Vita Scolastica
STRISCE DI RIME
CRISTALLO
BALLO
GALLO
GIALLO
CAVALLO
METALLO
TIMBALLO
CORALLO
PAPPAGALLO
SCIACALLO
LANCIA
PANCIA
GUANCIA
ARANCIA
BILANCIA
MANCIA
AGGANCIA
SOTTOPANCIA
MOTOLANCIA
SGANCIA
POPÒ
COMÒ
FALÒ
SENNÒ
ANDÒ
FARÒ
GRIDÒ
PALTÒ
CHIAMÒ
TROVERÒ
OMBRELLO
BELLO
ANELLO
FRATELLO
CAMMELLO
CAPPELLO
CASTELLO
GEMELLO
MARTELLO
PENNELLO
MARE
PARE
FARE
CHIARE
AFFARE
CANTARE
GARE
ZANZARE
CASOLARE
FOCOLARE
ESTATE
FATE
ARRABBIATE
CROSTATE
FATATE
GIORNATE
KARATE
LEGNATE
NOTTATE
BAGNATE
Disegno ventaglio di rime
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
L’ippopota disse Mo
L’ippopota disse “Mo
nella mota ho il mio popò”.
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
La Giraffa Genoveffa
Con quest’afa
come sbuffa
Genoveffa
la Giraffa!
Soffia: uffa!
Poi s’arruffa,
così goffa
com’è buffa!
Sotto i baffi
il Sole beffa
la Giraffa
Genoveffa.
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco.
disegno
giraffa
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
è il nome del protagonista? Spezzando un
nome e distribuendolo in due punti diversi
del testo, quale effetto si ottiene?
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
possiamo fare di queste due parole?
“Ele” dice a Marco il fante
Tu sei proprio un bel brigante!
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
C’era un re di nome Federico
che andò in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
infischiandosene del re Federico.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Vieni fuori che ti aspetto
con la spada e con la lancia.
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
Re Federico per la disperazione
buttò la corona e andò in pensione.
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.
48
21 | 2022
49
21 | 2022
ITALIANO | 3 | ITALIANO | 3 |
ITALIANO
Ester Bonelli
Insegnante
Percorsi per l’accoglienza
Una scorpacciata di parole
Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
UN VENTAGLIO DI RIME
CHE COSA SERVE
Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
COME SI FA
1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
OBIETTIVI
• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
senso globale.
• Recitare brevi filastrocche.
TEMPO
6 ore
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile
online.
Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di
rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre
nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo
di scegliere due parole per ogni stecca del
ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,
componendo rime baciate, o di combinarle
con le parole di un’altra stecca, per realizzare
rime alternate.
UN RAP DI CLASSE
Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.
A
Arturo è un
Asino
Ammaestrato
B
Bernardo è una
Balena
Blu
E
Emilio è un
Elefante
Elegante
M
Maria è una
Mucca
Malinconica
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare
le filastrocche, poi creiamo un collegamento
interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini
sono molto bravi poiché ascoltano volentieri
questo genere musicale).
FILASTROCCHE BIZZARRE
E VERSI BUFFI
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.
Leggiamo lentamente i seguenti testi.
Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,
costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e
di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
non note.
Documentiamo con le schede, i nonsense e
il rap.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
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ITALIANO | Scheda docente
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
STRISCE DI RIME
CRISTALLO
BALLO
GALLO
GIALLO
CAVALLO
METALLO
TIMBALLO
CORALLO
PAPPAGALLO
SCIACALLO
LANCIA
PANCIA
GUANCIA
ARANCIA
BILANCIA
MANCIA
AGGANCIA
SOTTOPANCIA
MOTOLANCIA
SGANCIA
POPÒ
COMÒ
FALÒ
SENNÒ
ANDÒ
FARÒ
GRIDÒ
PALTÒ
CHIAMÒ
TROVERÒ
OMBRELLO
BELLO
ANELLO
FRATELLO
CAMMELLO
CAPPELLO
CASTELLO
GEMELLO
MARTELLO
PENNELLO
MARE
PARE
FARE
CHIARE
AFFARE
CANTARE
GARE
ZANZARE
CASOLARE
FOCOLARE
ESTATE
FATE
ARRABBIATE
CROSTATE
FATATE
GIORNATE
KARATE
LEGNATE
NOTTATE
BAGNATE
Disegno ventaglio di rime
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
L’ippopota disse Mo
L’ippopota disse “Mo
nella mota ho il mio popò”.
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
La Giraffa Genoveffa
Con quest’afa
come sbuffa
Genoveffa
la Giraffa!
Soffia: uffa!
Poi s’arruffa,
così goffa
com’è buffa!
Sotto i baffi
il Sole beffa
la Giraffa
Genoveffa.
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco.
disegno
giraffa
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
è il nome del protagonista? Spezzando un
nome e distribuendolo in due punti diversi
del testo, quale effetto si ottiene?
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
possiamo fare di queste due parole?
“Ele” dice a Marco il fante
Tu sei proprio un bel brigante!
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
C’era un re di nome Federico
che andò in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
infischiandosene del re Federico.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Vieni fuori che ti aspetto
con la spada e con la lancia.
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
Re Federico per la disperazione
buttò la corona e andò in pensione.
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.
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21 | 2022
ITALIANO | 3 |
ITALIANO | 3 |
ITALIANO
Ester Bonelli
Insegnante
Percorsi per l’accoglienza
Una scorpacciata di parole
Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
UN VENTAGLIO DI RIME
CHE COSA SERVE
Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
COME SI FA
1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
OBIETTIVI
• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
senso globale.
TEMPO
• Recitare brevi filastrocche.
6 ore
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile
online.
Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di
rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre
nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo
di scegliere due parole per ogni stecca del
ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,
componendo rime baciate, o di combinarle
con le parole di un’altra stecca, per realizzare
rime alternate.
UN RAP DI CLASSE
Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.
A
Arturo è un
Asino
Ammaestrato
B
Bernardo è una
Balena
Blu
E
Emilio è un
Elefante
Elegante
M
Maria è una
Mucca
Malinconica
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare
le filastrocche, poi creiamo un collegamento
interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini
sono molto bravi poiché ascoltano volentieri
questo genere musicale).
FILASTROCCHE BIZZARRE
E VERSI BUFFI
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.
Leggiamo lentamente i seguenti testi.
Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,
costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e
di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
non note.
Documentiamo con le schede, i nonsense e
il rap.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
Classe terza
ITALIANO | Scheda docente
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STRISCE DI RIME
CRISTALLO
BALLO
GALLO
GIALLO
CAVALLO
METALLO
TIMBALLO
CORALLO
PAPPAGALLO
SCIACALLO
LANCIA
PANCIA
GUANCIA
ARANCIA
BILANCIA
MANCIA
AGGANCIA
SOTTOPANCIA
MOTOLANCIA
SGANCIA
POPÒ
COMÒ
FALÒ
SENNÒ
ANDÒ
FARÒ
GRIDÒ
PALTÒ
CHIAMÒ
TROVERÒ
OMBRELLO
BELLO
ANELLO
FRATELLO
CAMMELLO
CAPPELLO
CASTELLO
GEMELLO
MARTELLO
PENNELLO
MARE
PARE
FARE
CHIARE
AFFARE
CANTARE
GARE
ZANZARE
CASOLARE
FOCOLARE
ESTATE
FATE
ARRABBIATE
CROSTATE
FATATE
GIORNATE
KARATE
LEGNATE
NOTTATE
BAGNATE
Disegno ventaglio di rime
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
L’ippopota disse Mo
L’ippopota disse “Mo
nella mota ho il mio popò”.
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
La Giraffa Genoveffa
Con quest’afa
come sbuffa
Genoveffa
la Giraffa!
Soffia: uffa!
Poi s’arruffa,
così goffa
com’è buffa!
Sotto i baffi
il Sole beffa
la Giraffa
Genoveffa.
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco.
disegno
giraffa
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
è il nome del protagonista? Spezzando un
nome e distribuendolo in due punti diversi
del testo, quale effetto si ottiene?
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
possiamo fare di queste due parole?
“Ele” dice a Marco il fante
Tu sei proprio un bel brigante!
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
C’era un re di nome Federico
che andò in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
infischiandosene del re Federico.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Vieni fuori che ti aspetto
con la spada e con la lancia.
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
Re Federico per la disperazione
buttò la corona e andò in pensione.
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.
48
21 | 2022
49
21 | 2022
ITALIANO | 3 |
ITALIANO | 3 |
ITALIANO
Ester Bonelli
Insegnante
Percorsi per l’accoglienza
Una scorpacciata di parole
Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
UN VENTAGLIO DI RIME
CHE COSA SERVE
Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
COME SI FA
1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
OBIETTIVI
• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
senso globale.
• Recitare brevi filastrocche.
TEMPO
6 ore
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile
online.
Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di
rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre
nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo
di scegliere due parole per ogni stecca del
ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,
componendo rime baciate, o di combinarle
con le parole di un’altra stecca, per realizzare
rime alternate.
UN RAP DI CLASSE
Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.
A
Arturo è un
Asino
Ammaestrato
B
Bernardo è una
Balena
Blu
E
Emilio è un
Elefante
Elegante
M
Maria è una
Mucca
Malinconica
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare
le filastrocche, poi creiamo un collegamento
interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini
sono molto bravi poiché ascoltano volentieri
questo genere musicale).
FILASTROCCHE BIZZARRE
E VERSI BUFFI
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.
Leggiamo lentamente i seguenti testi.
Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,
costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e
di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
non note.
Documentiamo con le schede, i nonsense e
il rap.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
Classe terza
ITALIANO | Scheda docente
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STRISCE DI RIME
CRISTALLO
BALLO
GALLO
GIALLO
CAVALLO
METALLO
TIMBALLO
CORALLO
PAPPAGALLO
SCIACALLO
LANCIA
PANCIA
GUANCIA
ARANCIA
BILANCIA
MANCIA
AGGANCIA
SOTTOPANCIA
MOTOLANCIA
SGANCIA
POPÒ
COMÒ
FALÒ
SENNÒ
ANDÒ
FARÒ
GRIDÒ
PALTÒ
CHIAMÒ
TROVERÒ
OMBRELLO
BELLO
ANELLO
FRATELLO
CAMMELLO
CAPPELLO
CASTELLO
GEMELLO
MARTELLO
PENNELLO
MARE
PARE
FARE
CHIARE
AFFARE
CANTARE
GARE
ZANZARE
CASOLARE
FOCOLARE
ESTATE
FATE
ARRABBIATE
CROSTATE
FATATE
GIORNATE
KARATE
LEGNATE
NOTTATE
BAGNATE
Disegno ventaglio di rime
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
L’ippopota disse Mo
L’ippopota disse “Mo
nella mota ho il mio popò”.
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
La Giraffa Genoveffa
Con quest’afa
come sbuffa
Genoveffa
la Giraffa!
Soffia: uffa!
Poi s’arruffa,
così goffa
com’è buffa!
Sotto i baffi
il Sole beffa
la Giraffa
Genoveffa.
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco.
disegno
giraffa
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
è il nome del protagonista? Spezzando un
nome e distribuendolo in due punti diversi
del testo, quale effetto si ottiene?
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
possiamo fare di queste due parole?
“Ele” dice a Marco il fante
Tu sei proprio un bel brigante!
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
C’era un re di nome Federico
che andò in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
infischiandosene del re Federico.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Vieni fuori che ti aspetto
con la spada e con la lancia.
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
Re Federico per la disperazione
buttò la corona e andò in pensione.
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.
48
21 | 2022
49
21 | 2022
ITALIANO | 3 |
ITALIANO | 3 |
ITALIANO
Ester Bonelli
Insegnante
Percorsi per l’accoglienza Domandiamo: che cosa hanno di particola
Una scorpacciata di parole
-
trovati buffi, se hanno notato altre caratteri
chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno
re questi testi; aiutiamo la classe a riflettere
-
Chiediamo poi: si può giocare con le parole?
stiche.
UN VENTAGLIO DI RIME
Fotocopie della
CHE COSA SERVE
SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,
1.
COME SI FA
cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.
Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.
2. Ritagliamo le strisce.
3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.
4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!
LABORATORIO
OBIETTIVI
•
senso globale.
Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il
• Recitare brevi filastrocche.
6 ore
TEMPO
componimenti buffi che presentano situazio
termine “nonsense”, definendo così i piccoli
in questa filastrocca? Introduciamo quindi il
Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano
-
rimano tra di loro: Federico-nemico, anda
Cerchiamo ed evidenziamo le parole che
ni bizzarre.
-
Continuiamo a lavorare sul riconoscimen
to-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.
-
Nel
online.
rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile
to di parole in rima con la scheda “Cerco la
LABORATORIO, coinvolgiamo la clasProponiamo alla classe di comporre filastroc UN RAP DI CLASSE rime alternate. con le parole di un’altra stecca, per realizzare componendo rime baciate, o di combinarle ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito, di scegliere due parole per ogni stecca del nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre se nella preparazione di un “ventaglio di
-
Scriviamo alla lavagna alcuni brevi compo
che.
-
proprio nome per comporre un nonsense sul
bambine e ai bambini di usare le iniziali del
nimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle
-
Malinconica
Mucca
Maria è una
M
Elegante
Elefante
Emilio è un
E
Blu
Balena
Bernardo è una
B
Ammaestrato
Asino
Arturo è un
A
lo stesso modello.
Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.
Sant’Atto: Ludattica
Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che apinterdisciplinare con le filastrocche, poi creiamo un collegamento penderemo in classe. Chiediamo di illustrare Musica: combiniamoquesto genere musicale). sono molto bravi poiché ascoltano volentieri le ed eseguiamole in forma di rap (i bambini
bambine e ai bambini che ascolteranno paro
Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle
E VERSI BUFFI
FILASTROCCHE BIZZARRE
-
le che li faranno sorridere e che stanno insieLeggiamo lentamente i seguenti testi. me in modo “speciale”.
costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasfor
Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,
-
miamole in una composizione rap.
Osserviamo le modalità di interazione e
Documentiamo
non note.
l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni
di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,
con le schede, i nonsense e
Valutiamo
il rap.
il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
Classe terza Scheda docente | ITALIANO
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
STRISCE DI RIME
SCIACALLO
PAPPAGALLO
CORALLO
TIMBALLO
METALLO
CAVALLO
GIALLO
GALLO
BALLO
CRISTALLO
SGANCIA
MOTOLANCIA
SOTTOPANCIA
AGGANCIA
MANCIA
BILANCIA
ARANCIA
GUANCIA
PANCIA
LANCIA
TROVERÒ
CHIAMÒ
PALTÒ
GRIDÒ
FARÒ
ANDÒ
SENNÒ
FALÒ
COMÒ
POPÒ
PENNELLO
MARTELLO
GEMELLO
CASTELLO
CAPPELLO
CAMMELLO
FRATELLO
ANELLO
BELLO
OMBRELLO
FOCOLARE
CASOLARE
ZANZARE
GARE
CANTARE
AFFARE
CHIARE
FARE
PARE
MARE
BAGNATE
NOTTATE
LEGNATE
KARATE
GIORNATE
FATATE
CROSTATE
ARRABBIATE
FATE
ESTATE
Disegno ventaglio di rime
•
DDI | MATERIALI EXTRA
Scheda alunno “Cerco la rima”
• Scheda alunno “Prime rime”
nella mota ho il mio popò”.
L’ippopota disse “Mo
L’ippopota disse Mo
Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse
Mo. Milano: Mondadori
Genoveffa.
la Giraffa
il Sole beffa
Sotto i baffi
com’è buffa!
così goffa
Poi s’arruffa,
Soffia: uffa!
la Giraffa!
Genoveffa
come sbuffa
Con quest’afa
La Giraffa Genoveffa
Rosselli, C. (1985). Prime rime.
Firenze: Giunti Marzocco.
giraffa
disegno
Successivamente scriviamo alla lavagna la fi
E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?
Tu sei proprio un bel brigante!
“Ele” dice a Marco il fante
possiamo fare di queste due parole?
dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa
Proponiamo di giocare col nome “elefante”:
del testo, quale effetto si ottiene?
nome e distribuendolo in due punti diversi
è il nome del protagonista? Spezzando un
modo l’autore ha giocato con le parole. Qual
Scialoja. Proviamo a capire insieme in che
Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti
-
lastrocca Re Federico di Gianni Rodari.
buttò la corona e andò in pensione.
Re Federico per la disperazione
– Adesso no, perché ho il mal di pancia.
con la spada e con la lancia.
– Vieni fuori che ti aspetto
– Adesso no, finisco il sorbetto.
– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!
infischiandosene del re Federico.
a comprare il gelato
Ma il nemico era andato
che andò in guerra e cercava il nemico.
C’era un re di nome Federico
Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.
48 21 | 2022 49 21 | 2022 ITALIANO | 3 | ITALIANO | 3 |
ITALIANO Ester Bonelli
Insegnante Percorsi per l’accoglienza
21 | 2022 ITALIANO | 3 | 49
Mi sento come…
OBIETTIVI
• Interagire in modo corretto con adulti e compagni
modulando efficacemente la comunicazione
secondo le diverse situazioni di gioco.
• Ascoltare e comprendere semplici testi poetici.
OGGI MI SENTO COSÌ
Leggiamo alla classe la filastrocca Similitudini.
Similitudini
Oggi mi sento un leone
urla felice ai compagni Simone.
“Io invece sono una farfalla!”
dice danzando la piccola Lalla.
“Non vorrei essere uno scarabeo”
piagnucola triste il dolce Matteo.
“Sono allegro come un fringuello!”
annuncia a merenda il mio amico Lello.
“Sai correre come una gazzella!”
si complimenta la maestra con Stella.
“Ah se fossi un topolino!”
sussurra il timido Valentino.
Arriva fiero il nostro Gastone
che fa la ruota come un pavone.
“Sei scostante, come un riccio!”
ho detto arrabbiato a mio fratello Ciccio.
“E tu noiosa come una mosca!”
mi fa notare, indispettita, Tosca.
Nella filastrocca vengono espressi sentimenti
ed emozioni: quali? Suggeriamo di cercare nei
versi la sensazione di leggerezza, la tristezza,
l’allegria, la timidezza, la rabbia. Creiamo un
raccordo con Educazione civica per favorire
lo sviluppo delle competenze di empatia e
autoconsapevolezza: chiediamo alle bambine
e ai bambini se e quando si sono sentiti così
Ascolto e creatività per cominciare: mimi, indovinelli e uno speciale dado poetico per esprimere le nostre emozioni e provare a descriverle in versi.
Osserviamo se le alunne e gli alunni riescono
a esprimere le loro emozioni, a condividere gli
stati d’animo, a cooperare, ad accettare le idee
altrui.
Documentiamo con i testi creati nel laboratorio.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
e tutte le schede
e raccogliamo con attenzione delicata le loro
esperienze.
Dopo avere riletto il testo, discutiamo sulle
caratteristiche degli animali utilizzate nella
filastrocca per fare paragoni.
Con la SCHEDA Le qualità degli animali lavoriamo per associare animali e aggettivi.
Completiamo le filastrocche della SCHEDA
Indovina indovinello, poi giochiamo: scriviaSCHEDA DOCENTE
ITALIANO | Scheda docente Classe quarta
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
LE QUALITÀ DEGLI ANIMALI
Tartaruga
Allocco
Gazzella
Lepre
Mosca
Scimmia
Talpa
Bradipo
Topo
Mulo
Coniglio
Riccio
Formica
Cicala
Maiale
Cigno
Pavone
Pesce
Ape
Fringuello
Grasso
Veloce
Bello ed elegante
Orgoglioso e superbo
Pauroso
Testardo
Curiosa
Sciocco
Timido
Curioso e veloce
Allegro
Laboriosa
Silenzioso
Poco previdente
Agile
Lenta
Lento e pigro
Cieca
Fastidiosa
Diligente, operosa
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda docente “Sviluppo di un dado”
Condividiamo
emozioni
e stati d’animo
ED. CIVICA
50 21 | 2022 ITALIANO | 4 |
ITALIANO Ester Bonelli Speciale accoglienza Insegnante
I DADI POETICI
CHE COSA SERVE
Fotocopie dello sviluppo di un dado (vedi la scheda disponibile online), fogli di cartoncino bianco e giallo, righello,
matita, pennarelli colorati, forbici, colla.
COME SI FA
1. Stampiamo lo sviluppo del dado, ritagliamolo e usiamo la forma per disegnare 2 cubi bianchi e 2 cubi gialli.
2. Ricopiamo sulle facce dei cubi bianchi due serie di parole (per esempio quelle dei gruppi 1 e 2) e sulle facce
dei cubi gialli altre due serie di parole (come quelle dei gruppi 3 e 4), poi chiudiamo i cubi con la colla.
Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4
3. Una volta pronti i cubi, utilizziamoli con la classe divisa in quattro gruppi: ai primi due gruppi consegniamo i cubi
bianchi, agli altri due quelli gialli. Le parole dei gruppi 1 e 2 serviranno a formare la prima parte della similitudine,
le altre serviranno a formare la seconda parte. I gruppi bianchi e gialli si alterneranno nel lanciare i cubi e abbinare
le parole che escono per comporre piccole similitudini che poi insieme proveremo a trasformare in metafore.
LABORATORIO
mo nomi di animali su cartoncini e invitiamo
a turno a pescare un cartoncino, mimare l’animale e farlo indovinare. Chiediamo: quale
tra questi animali vi rappresenta di più?
La costruzione di un dado, nel LABORATORIO, apre a un raccordo con la Matematica:
riprendiamo il concetto di solido e la definizione delle caratteristiche del cubo.
EMOZIONI DALLE VACANZE
Proponiamo di disegnare, in cartoncini formato A6, elementi che ci ricordano le vacanze (mare, sole, libertà…) e altri che vediamo
a scuola (classe, banchi, libri…). Scriviamo le
parole alla lavagna e chiediamo di completare
le frasi:
• Il mare è …
• La classe è …
Annotiamo le risposte e componiamo insieme una breve poesia che le comprenda tutte.
PIOGGIA
NUVOLA
PRATO
MARE
SOLE
LUNA
SCHEDA DOCENTE
ITALIANO | Scheda docente Classe quarta
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
INDOVINA INDOVINELLO
Due ali bianche alte sul mare
Un becco rosso bravo a pescare
Un grido forte che arriva lontano
È un grande uccello e si chiama
……………
E chicchiricò, e coccorochì
Quando mi gira io canto così
Sono il più bello, cammino e ballo
Sono un po’ pollo, però sono un
………
Sento benissimo ma vedo poco
Sono un topino ma non sono un
topo
Ali di pelle, musino bello
Amo la notte, sono il
……………
Pelliccia dura che salva la vita
Se mi accarezzi ti pungi le dita
Se mi minacci mi chiudo e mi
arriccio
Non puoi sbagliarti, io sono un
………
Faccio la cacca sui monumenti
Becco le briciole dai pavimenti
Faccio la cacca anche sulle
persone
Non servo ad altro, sono un
…………
Ho grande coda e sono peloso
Vivo sugli alberi e sono curioso
Sono un amore ma non un
giocattolo
Mangio nocciole e mi chiamo
……………
Tognolini, B. (2019). Rime indovinelle.
Roma: Gallucci
RISATA
GIOCO
AMICIZIA
NOIA
FELICITÀ
LIBRO
ARCOBALENO
PENSIERI
TOVAGLIA
BORSA
PALLA
OROLOGIO
PROFUMO
DIVANO
VESTITO
TAPPETO
FILO
CHIODO
Costruiamo
un cubo e
ricordiamo
le sue
caratteristiche
MATEMATICA
21 | 2022 ITALIANO | 4 | 51
Una centrifuga di aggettivi
SCAMBIAMO GLI AGGETTIVI!
Iniziamo leggendo ai bambini il TESTO Il cielo è maturo di Gianni Rodari, poi scriviamo
alla lavagna:
– Il grano è azzurro
– La neve è verde
– L’erba è bianca
– Il lupo è dolce
– Lo zucchero è feroce
– Il cielo è maturo.
Focalizziamo l’attenzione sul contenuto di
questo passo, riflettiamo sulla reazione del
cielo e fantastichiamo insieme su cosa possano avere provato e fatto il grano, la neve,
l’erba, il lupo e lo zucchero. Immaginiamo la
neve verde: perché è diventata di questo colore?
Proviamo a comporre una breve storia, annotiamo le trame che emergono e parliamo degli aggettivi qualificativi, accennando appena,
come veloce ripasso, che servono a qualificare
un nome, attribuendogli delle caratteristiche.
Nel brano di Rodari gli aggettivi sono stati attribuiti a caso, circostanza che apre la porta alla
fantasia. Vogliamo provare a farlo anche noi?
Utilizziamo sempre lo stesso passo, copiamolo
alla lavagna e completiamo con altri aggettivi.
Andiamo avanti giocando con la casualità: distribuiamo a ciascun bambino e bambina due
bigliettini bianchi e chiediamo di scrivere in
uno un nome comune, nell’altro un aggettivo.
Raccogliamo in due diversi mucchi, o in due
Per iniziare l’anno in leggerezza giochiamo con gli aggettivi qualificativi per inventare storie fantastiche e manipolare testi poetici. Concludiamo realizzando
un fumetto.
Osserviamo se durante le attività le alunne e
gli alunni mantengono l’attenzione per tempi
adeguati e se sanno formulare domande
pertinenti.
Documentiamo con i testi elaborati nel percorso
e i fumetti realizzati nel laboratorio.
Valutiamo il raggiungimento degli
Lezione digitale obiettivi.
e tutte le schede
scatole, i biglietti con i nomi e quelli con gli
aggettivi.
Facciamo estrarre a turno un nome e un aggettivo: con le coppie che si compongono
possiamo inventare storielle strambe con personaggi buffi perché caratterizzati da aggettivi
probabilmente inappropriati. Per concludere,
chiediamo di ricopiare sul quaderno il testo
che abbiamo scritto alla lavagna e di attribuire
a ogni elemento un aggettivo pertinente.
TESTO
ITALIANO | Testo Classe quinta
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
IL CIELO È MATURO
Ragazzi, amate gli aggettivi qualifi cativi. Non comportatevi come Marco e Mirco, i gemelli terribili, che si fanno beffe di loro.
Ieri, per esempio, essi dovevano assegnare un aggettivo qualifi cativo a
ciascun nome di un lungo elenco.
Sghignazzando e buttandosi l’inchiostro in faccia, i monellacci hanno
cominciato a scrivere:
– Il grano è azzurro
– La neve è verde
– L’erba è bianca
– Il lupo è dolce
– Lo zucchero è feroce
– Il cielo è maturo.
A questo punto si è sentito un rumore spaventoso:
– Bum! Bang! Squash! Splash! Skrankkkkkk!
Che cos’è accaduto?
Semplicemente questo: il cielo, sentendo dire che era maturo, si è creduto in dovere di cadere a terra, come una qualunque pera o susina.
La casa è crollata in una nuvola di polvere.
Quanta fatica hanno dovuto fare i pompieri per disseppellire i due gemelli, ricucirli perché erano ridotti in pezzettini e rimettere il cielo al
suo posto, abbastanza in alto perché ci possano volare le rondini e gli
aeroplani.
Rodari, G. (2014). Il libro degli errori:
San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Come sono?”
• Tutorial “Come disegnare un fumetto
facile in 5 minuti”
OBIETTIVI
• Ascoltare testi narrativi mostrando di saperne
cogliere il senso globale e formulare domande
pertinenti di spiegazione durante o dopo l’ascolto.
• Produrre testi creativi sulla base di modelli dati.
Rodari, G. (2014).
Il libro degli errori.
San Dorligo della
Valle: Einaudi
Ragazzi
52 21 | 2022 ITALIANO | 5 |
ITALIANO Ester Bonelli Speciale accoglienza Insegnante
FUMETTIAMO
CHE COSA SERVE
Riscrittura antonimica della filastrocca Un signore maturo con
un orecchio acerbo, fogli formato A4, righello, squadra, matita, penna nera o con inchiostro di china.
COME SI FA
1. Chiediamo ai bambini di rileggere la filastrocca Un signore
maturo con un orecchio acerbo e la versione antonimica che
ne hanno realizzato e di immaginare entrambi gli scenari: il
signore maturo con l’orecchio acerbo e il signore acerbo con
l’orecchio maturo.
2. Ritagliamo in tre parti i fogli A4 in senso orizzontale e distribuiamo due strisce a ogni alunna/o.
3. Proponiamo di realizzare due fumetti, uno per ciascuna versione della filastrocca. Immaginiamo insieme ciò che possiamo illustrare e le parole da scrivere.
Un breve tutorial per realizzare un fumetto in poche vignette è
al link bit.ly/3MBFe5H.
LABORATORIO
MANIPOLIAMO POESIE
Riprendiamo gli aggettivi che abbiamo utilizzato nella prima attività, scriviamoli alla
lavagna e invitiamo le bambine e i bambini a
trovare per ciascuno un aggettivo di significato
contrario o diverso.
Maturo Acerbo
Bianco
Verde
Feroce
Dolce
Azzurro
Per approfondire il lavoro sugli aggettivi qualificativi e i loro contrari, utilizziamo la Scheda “Come sono?” disponibile online.
Proseguiamo leggendo questa breve filastrocca:
Zampe all’aria
Sotto un sole incandescente,
danza la lucertola agilmente
sulla sabbia rovente […]
Scotto, T. (2001). Filastrocche di sabbia.
Milano: Motta Junior
Scriviamo il testo alla lavagna e proponiamo
di riscriverlo sostituendo tutte le parole possibili con il loro contrario o comunque con
vocaboli in antitesi rispetto al testo originario. Cerchiamo insieme le parole da usare al
posto di sole, incandescente, danza, agilmente,
sabbia, rovente e componiamo una filastrocca,
per esempio così:
Sotto una luna ghiacciata,
zoppica la lucertola goffamente
sopra il mare gelato.
Chiediamo di fare una sintesi delle operazioni compiute: che cosa abbiamo sostituito? Ci
sono delle parti insostituibili? Consegniamo
poi la SCHEDA Cambiare e chiediamo di fare
lo stesso lavoro sulla filastrocca di Rodari.
Una volta che le bambine e i bambini avranno compreso la dinamica di questa forma di
riscrittura, detta “poesia antonimica”, possiamo sbizzarrirci a trasformare tutte le poesie
che vogliamo, comprese quelle presenti nel
sussidiario dei linguaggi.
Completiamo il percorso proponendo, nel
LABORATORIO, un’attività che apre a un
collegamento con Arte e immagine: rielaboriamo la filastrocca di Rodari in forma di fumetto.
SCHEDA
ITALIANO | Scheda Classe quinta
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
CAMBIARE
• Riscrivi la poesia sul quaderno sostituendo tutte le parole
possibili con parole di signifi cato opposto.
Produrre testi creativi sulla base di modelli dati.
Un signore maturo con un orecchio acerbo
Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
Vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi, era maturato
Tutto, tranne l’orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino
E potermi studiare il fenomeno per benino.
Signore, gli dissi, dunque lei ha una certa età,
di quell’orecchio verde che cosa se ne fa?
Rispose gentilmente: – Dica pure che son vecchio
Di giovane mi è rimasto soltanto quest’orecchio.
È un orecchio bambino, mi serve per capire
Le voci che i grandi non stanno mai a sentire:
Ascolto quello che dicono gli alberi, gli uccelli
Le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli,
Capisco anche i bambini quando dicono cose
Che a un orecchio maturo sembrano misteriose…
Così disse il signore con un orecchio acerbo
Quel giorno, sul diretto Capranica-Viterbo.
Rodari, G. (2020). Parole per giocare. In Opere. Milano: Mondadori
Trasformiamo
una poesia
in fumetto
ARTE
21 | 2022 ITALIANO | 5 | 53
Matematica da fiaba: Pinocchio
Consegniamo quindi la SCHEDA Contare e
ordinare e chiediamo di colorare le monete
contenute in ciascun sacco, ritagliare i sacchi
e incollarli sul quaderno in ordine crescente.
Poniamo alcune domande: quante monete
ci sono complessivamente? Come possiamo
rappresentare la quantità di monete contenute nei sacchetti? Per esempio con puntini,
cerchietti, numeri…
OBIETTIVI
• Contare e ordinare.
• Associare numeri e quantità verbalmente e in
forma grafica.
• Contare sulla linea dei numeri.
I SACCHI DI MONETE
Utilizziamo la fiaba di Pinocchio come sfondo
integratore della lezione per creare un’apertura interdisciplinare con Italiano. Proponiamo
un’attività per avviare la classe al conteggio
di piccole quantità e introdurre il concetto di
ordine crescente.
Il falegname Geppetto crea da un pezzo di
legno un burattino che chiama Pinocchio.
Pinocchio è capace di correre, parlare e giocare, però non sempre dà ascolto al povero
Geppetto. Geppetto compra a Pinocchio
tutto l’occorrente per andare a scuola, ma
Pinocchio si fa imbrogliare da quei furfanti
del Gatto e della Volpe con la promessa di
ottenere molte monete d’oro.
Diciamo ai bambini di aver trovato dei sacchetti, lasciati probabilmente dal Gatto e la
Volpe. Disponiamo su un banco dieci sacchetti di plastica trasparente, all’interno di
ciascuno dei quali avremo inserito rispettivamente 1, 2, 3... 10 monete realizzate con cartoncino giallo.
Chiediamo alla classe di ordinare i sacchetti in
base al numero di monete contenute. A turno
alunne e alunni si avvicineranno al banco per
scegliere un sacchetto e lo appoggeranno sulla cattedra. Otterremo così una prima linea
dei numeri dall’1 al 10 fatta di sacchetti.
Le avventure di Pinocchio ci guidano alla scoperta dei numeri; attraverso giochi
e narrazione cominceremo a parlare di numeri, modi di contare e ordinare. Concludiamo con un laboratorio per costruire la nostra linea dei numeri.
DDI | MATERIALI EXTRA
• La trama di Pinocchio
• Scheda docente “Card dei numeri”
• Scheda alunno “La linea dei numeri”
Osserviamo l’atteggiamento dei bambini nei
confronti dei compiti proposti e le strategie
mese in atto per contare e ordinare le monete.
Documentiamo con foto il laboratorio per la
costruzione della linea dei numeri.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
e tutte le schede
SCHEDA
MATEMATICA | Scheda Classe prima
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
CONTARE E ORDINARE
• COLORA, RITAGLIA E ORDINA I SACCHETTI.
Contare e ordinare in modo crescente.
Scopriamo
i numeri
con Pinocchio
ITALIANO
54 21 | 2022 MATEMATICA | 1 |
MATEMATICA Nicoletta Grasso Speciale accoglienza Insegnante
Matematica da fiaba: Pinocchio
LA LINEA DEI NUMERI: IL NASO DI PINOCCHIO
CHE COSA SERVE
Cartoncino beige 50 x 70 su cui disegnare Pinocchio, graffette e pennarelli.
COME SI FA
1. Realizziamo il disegno e coloriamolo con l’aiuto delle bambine e dei bambini.
2. Diamo indicazioni sul gioco. Raccontiamo che la fata Turchina aveva deciso che per ogni bugia detta da Pinocchio gli
sarebbe allungato il naso di +1 e per ogni verità si sarebbe
accorciato di –1.
Utilizziamo la formula “Pinocchio dice”: a ogni bugia individuata il naso dovrà crescere di +1 partendo da 0 e per ogni verità
torneremo indietro di –1. Chi individua la bugia ottiene un gettone di cartoncino. Vince chi individua più bugie.
Ecco alcuni esempi di bugie:
• Pinocchio dice: ho mangiato 4 caramelle, Geppetto 2. Geppetto ha mangiato più caramelle di Pinocchio. Bugia o verità?
• Pinocchio dice: il Grillo Parlante ha fatto 2 salti e poi 1. Il
Grillo Parlante ha fatto 4 salti. Bugia o verità?
Man mano che andiamo avanti con il gioco possiamo allungare
il naso attaccando un nuovo pezzo di cartoncino e creando
nuovi cartellini per indicare i numeri.
In futuro potremo utilizzare questo gioco anche per proporre le
prime operazioni.
LABORATORIO
Che numero rappresenta il sacco vuoto? Introduciamo il concetto di insieme vuoto e del
numero zero.
Lavoriamo sulle diverse rappresentazioni dei
numeri con la Scheda “Card dei numeri” disponibile online.
IL PAESE DEI BALOCCHI
Riprendiamo il racconto e proponiamo un’attività per introdurre il concetto di corrispondenza biunivoca (quantità/simbolo). L’avventura di Pinocchio e Lucignolo nel Paese dei
balocchi offre l’occasione per affrontare, in
Educazione civica, il tema del diritto/dovere
all’istruzione.
Pinocchio decide di seguire il suo amico
Lucignolo nel Paese dei balocchi. Lì non
ci sono né scuole, né maestri, né libri, ma
i bambini finiscono per essere trasformati
in asinelli. Non sanno contare, non imparano la matematica e si confondono con i
numeri.
Ti va di aiutare Pinocchio a contare gli oggetti che vede?
Consegniamo alla classe la SCHEDA Corrispondenze e chiediamo di contare gli oggetti
presenti nell’immagine.
Concludiamo proponendo nel LABORATORIO un’attività per costruire una linea dei numeri con il naso di Pinocchio. Consolidiamo
con la Scheda “La linea dei numeri” disponibile online.
SCHEDA
MATEMATICA | Scheda Classe prima
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
CORRISPONDENZE
• CONTA E COLORA UN QUADRATINO PER
OGNI ELEMENTO RAPPRESENTATO SULLA
SCENA.
Contare oggetti e operare una corrispondenza biunivoca.
21 | 2022 MATEMATICA | 1 | 55
Il lupo ha paura dei numeri!
• Nella storia dei capretti invece dice di aver
sbagliato le dosi per la tintura. Cosa c’entra
questo con la matematica?
• Anche tu hai avuto paura della matematica?
Quando è successo cosa hai fatto?
Per sviluppare competenze prosociali inerenti all’Educazione civica, aiutiamo le bambine
e i bambini a raccontare le loro difficoltà e
diamo suggerimenti per affrontarle in futuro.
Creiamo un cartellone dal titolo “Quando ho
avuto paura della Matematica” e chiediamo di
scrivere lì che cosa li spaventa o quando hanno avuto paura della matematica.
Proponiamo poi un gioco. Scriviamo su cartoncini bianchi dei numeri, alcuni in cifre e
altri in lettere. Consegniamo a ogni bambina
e bambino il suo cartello; una/o di loro a turno interpreterà il lupo. Mettiamo una musica in sottofondo; tutti ballano mostrando il
proprio numero al lupo. Quando l’insegnante abbassa il volume e dice il numero, il lupo
dovrà afferrare il compagno con il cartoncino
giusto. Lavoriamo sulla diversa rappresentazione dei numeri con la Scheda online “Indovina il numero”.
Continuiamo il percorso con un’attività che
ci permette di lavorare sui modi di registrare
le quantità. Raccontiamo che Biancaneve ha
chiesto al lupo di fare un inventario di tutte
le cose possedute dai Sette nani. Sappiamo
quanto lui abbia difficoltà con i numeri e
quindi decidiamo di aiutarlo. Distribuiamo la
OBIETTIVI
• Contare e registrare i numeri in cifre, lettere e
sull’abaco.
• Riconoscere e denominare figure geometriche
piane.
IL LUPO E I NUMERI
Raccontiamo alle bambine e ai bambini la
storia che segue per introdurre l’attività e
lavorare sulle emozioni che provano mentre
fanno matematica.
Tutti credono che il lupo sia cattivo e che
abbia indicato la strada sbagliata a Cappuccetto Rosso per arrivare prima dalla nonna
e mangiarla, ma non è così! Lui ha sempre avuto una gran fifa dei numeri, spesso
li confonde, fa fatica a fare calcoli e quella
mattina aveva letto male il cartello che indicava la lunghezza della strada. Lo stesso
era accaduto con i Tre porcellini. Lui li aveva rincorsi perché non riusciva a risolvere
un problema di matematica e aveva bisogno del loro aiuto, non per mangiarli! Con i
Sette capretti poi era stato un vero disastro,
aveva sbagliato tintura. Sul barattolo c’erano scritte le quantità ma lui era una frana
con i numeri. Desiderava un pelo nero, folto e lucente e invece aveva sbagliato le dosi
e quando i capretti lo avevano visto lo avevano confuso con la loro mamma.
Creiamo un circle time e poniamo le seguenti
domande:
• Il lupo afferma di aver letto male il cartello
nella storia di Cappuccetto. Cosa indicavano secondo voi quei cartelli?
Un lupo fifone racconta le sue disavventure con la matematica. Attraverso giochi
e narrazione introduciamo i numeri, la decina e i modi di rappresentarla. Concludiamo con un laboratorio in cui costruiremo un lupo con le forme geometriche.
Osserviamo il grado di partecipazione alla
discussione collettiva sulla paura per la
matematica e l’autonomia nell’utilizzo dell’abaco
per registrare quantità.
Documentiamo con le foto del lupo geometrico
costruito nel laboratorio.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
e tutte le schede
Creiamo dei
contesti di
apprendimento
stimolanti
per prevenire
o ridurre l’ansia
da matematica
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda docente “Indovina il numero”
• Scheda alunno “Conta e registra”
Guidiamo
bambine
e bambini
a riconoscere
e gestire
le emozioni
ED. CIVICA
56 21 | 2022 MATEMATICA | 2 |
MATEMATICA Nicoletta Grasso Speciale accoglienza Insegnante
UN LUPO GEOMETRICO
CHE COSA SERVE
SCHEDA Il lupo geometrico, forbici, colla, colori.
COME SI FA
1. Distribuiamo la scheda, chiediamo alla classe di colorare le
forme a piacere e poi ritagliarle.
2. Chiediamo quindi di costruire il lupo incollando le varie parti.
3. Scriviamo accanto a ciascun pezzo il nome della figura
geometrica in Italiano e in Inglese.
LABORATORIO
Scheda online “Conta e registra” e chiediamo
di contare gli oggetti e registrare le quantità
nella tabella scrivendo il numero in cifre e in
lettere.
LA DECINA
Continuiamo il racconto.
Il lupo ha acquistato un abaco per imparare
a fare calcoli ma non ricorda più come utilizzarlo. Maestro Lupo gli ha assegnato un
compito da svolgere ma lui è in gran difficoltà. Vogliamo aiutarlo noi?
Avviamo una discussione collettiva durante la
quale verificheremo se la classe ricorda come
sia fatto l’abaco e se lo sa disegnare.
Disegniamo alla lavagna 12 palline e chiediamo di raggruppare per dieci. Chiediamo dunque quanti gruppi da 10 abbiamo ottenuto.
Disegniamo un abaco e registriamo le quantità: 2 palline sull’asta delle unità e 1 su quella
delle decine.
Consegniamo poi la SCHEDA La decina.
Chiediamo ai bambini di contare gli oggetti
presenti in ciascun disegno, cerchiarne dieci
e registrare il numero sull’abaco.
Concludiamo il percorso con il LABORATORIO, in cui costruiamo un lupo con forme
geometriche.
SCHEDA
MATEMATICA | Scheda Classe seconda
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
LA DECINA
• Raggruppa per dieci e poi rappresenta sull’abaco.
Contare e registrare sull’abaco.
L’abaco è uno strumento
che ti aiuta a rappresentare
i numeri.
Sull’abaco:
= 1 da = 1 u
da u
... ...
da u
... ...
da u
... ...
da u
... ...
da u
... ...
da u
... ...
da u
... ...
SCHEDA
Classe seconda MATEMATICA | Scheda
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
IL LUPO GEOMETRICO
• Colora le immagini, ritaglia e poi costruisci il tuo lupo.
Riconoscere figure geometriche piane.
Il lupo
geometrico
realizzato
dai bambini.
21 | 2022 MATEMATICA | 2 | 57
Sulle tracce della matematica
NUMERI NASCOSTI?
Proponiamo un’attività per riflettere sul valore posizionale delle cifre e per discutere del
sistema decimale e posizionale. Prepariamo
dei cartoncini come nella Fig. 1. Le bambine
e i bambini, a turno, dovranno scoprire il numero ascoltando le nostre indicazioni (per es.,
mostriamo il cartoncino, diciamo “La macchia
nasconde 8 decine”. L’alunno/a risponde “88”).
OBIETTIVI
• Saper eseguire calcoli veloci a mente.
• Riconoscere il valore posizionale delle cifre.
• Riconoscere la matematica nella vita reale.
L’ISPETTORE MATIC:
A CACCIA DI NUMERI
Raccontiamo alla classe di aver ricevuto una
lettera dall’Ispettore Matic.
Care bambine, cari bambini, sono l’Ispettore Matic. Ho saputo che siete molto bravi in
matematica e per questo ho una missione
per voi. Nel paese di Numeroni sono spariti tutti i numeri: a voi spetta il compito
di ritrovarli. Qui c’è tutto il materiale che
vi occorre. Mi raccomando: fate attenzione
agli indizi, ma soprattutto alle trappole.
Mostriamo una scatola nella quale avremo
inserito i cartellini della SCHEDA Indizi, poi
distribuiamo la SCHEDA A caccia di numeri.
Estraiamo dalla scatola i cartellini-indizi che
abbiamo in precedenza ritagliato dalla scheda
e cominciamo a giocare: leggiamoli alla classe
e chiediamo di scrivere i numeri nella casella
giusta.
Oggetti misteriosi, indizi, lettere ed enigmi per guidare i bambini alla scoperta
dei numeri e del sistema posizionale. Uno strano ispettore proporrà sfide avvincenti per scoprire la matematica che ci circonda.
Osserviamo il livello di autonomia e
comprensione che bambine e bambini hanno nel
riconoscere i numeri e il sistema decimale.
Documentiamo con le carte di identità
matematica.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
e tutte le schede
SCHEDA DOCENTE
Classe terza
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
MATEMATICA | Scheda docente
INDIZI
• Leggiamo i seguenti indizi, i bambini completeranno
la scheda “A caccia di numeri” scrivendo i numeri
corrispondenti.
È il doppio di 1 Si ottiene togliendo 3 da 40
Si ottiene facendo 6 : 2 Si ottiene sommando 5 da e 5 u
È uguale a: 3 x 3; 7 x 2; 5 x 5;
7 x 10; 9 x 9; 9 x 10; 4 x 10;
4 x 3; 6 x 6; 6 x 9; 8 x 10; 5 x 3;
7 x 9
È composto da 1 da e 7 u
Si ottiene aggiungendo 1 a 19
Si ottiene calcolando 80 – 3
Si ottiene togliendo 2 da 30 Si ottiene calcolando 80 + 7
Si ottiene togliendo 1 da 5 Si ottiene togliendo 8 u da 1 h
Si ottiene facendo 15 + 15 È composto da 4 da e 3 u
Si ottiene aggiungendo 2 a 29 Si ottiene togliendo 2 u da 60
È formato da 7 da e 1 u Si ottiene sommando 7 da e 3 u
È formato da 8 da e 8 u Si ottiene calcolando 60 + 16
Si ottiene calcolando 90 – 1 Si ottiene sommando 5 da e 9 u
Corrisponde a 1 centinaio È composto da 6 da e 2 u
Si ottiene calcolando 1 h – 6 u Si ottiene facendo 30 + 14
Fig. 1
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda alunno “Calcolo veloce”
58 21 | 2022 MATEMATICA | 3 |
MATEMATICA Nicoletta Grasso Speciale accoglienza Insegnante
I NUMERI MANCANTI
CHE COSA SERVE
Cartoncini colorati, forbici, pennarelli.
COME SI FA
1. Costruiamo un cartellone come nella Fig. 2. Facciamo due
tagli sulle ali per inserire il corpo della farfalla. Questo ci permetterà di sostituire in futuro il corpo più e più volte e di inserire i numeri desiderati.
2. A turno chiamiamo i bambini a completare le due strisce
(precedente e successivo). I numeri potranno essere scritti in
cifre, lettere, scomposti o come operazioni.
LABORATORIO
Per potenziare l’abilità di calcolo veloce a
mente consegniamo la Scheda online “Calcolo veloce”.
Raccontiamo infine alla classe di aver ricevuto un nuovo messaggio dall’Ispettore Matic.
Leggiamo il messaggio.
Grazie al vostro aiuto i numeri sono tornati
al loro posto e ora a Numeroni tutto sembra
funzionare.
Ma nella vostra vita avete mai incontrato i
numeri?
Scommetto di sì. Per esempio, il numero
delle vostre scarpe, la vostra altezza, il numero civico della vostra casa, il vostro numero fortunato, il numero di telefono di
casa...
I numeri sono davvero ovunque.
Vi va di creare la vostra carta d’identità matematica?
Consegniamo la SCHEDA La mia carta di
identità matematica e guidiamo la classe alla
scoperta di tutte le situazioni di vita reale in
cui abbiamo a che fare con i numeri (Educazione civica).
Concludiamo la lezione proponendo nel LABORATORIO un gioco che potremo utilizzare più volte nel corso dell’anno per lavorare
sul concetto di precedente e successivo e sul
valore posizionale delle cifre.
SCHEDA
Classe terza
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
MATEMATICA | Scheda docente
A CACCIA DI NUMERI
• Completa la tabella. Ascolta le indicazioni dell’insegnante.
Saper effettuare un calcolo veloce e conoscere le varie forme in
cui è scritto un numero.
5 10
11 16 18
21 22 23 24
32 33 35 39
45 46
51 53 56 57 60
67 68 69
72 74 75 79
84 85 86
91 96 97
Quali sono i numeri coperti dalle caselle grigie?
SCHEDA
Classe terza
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MATEMATICA | Scheda
LA MIA CARTA DI IDENTITÀ MATEMATICA
• Al centro disegna te stesso e poi prova a
completare la carta con tutti i dati numerici.
Riconoscere il valore dei numeri nella vita reale.
Numero di scarpe Data di nascita
Numero telefonico Altezza
La classe che
frequento
Il mio peso
Anni
Numero fortunato
Io
Fig. 2
Scopriamo
la matematica
nel quotidiano
ED. CIVICA
21 | 2022 MATEMATICA | 3 | 59
Dove è finita la matematica?
OBIETTIVI
• Comprendere e operare con il sistema numerico
decimale.
• Saper operare con sistemi di numerazione
differenti.
FIBONACCI E IL SISTEMA
DECIMALE
Raccontiamo alla classe che sono spariti i libri di matematica e che al loro posto abbiamo
trovato un cruciverba. Distribuiamo fotocopie ingrandite della SCHEDA Crucimat e
chiediamo alla classe divisa in gruppi di completare lo schema (la soluzione è disponibile
nella Scheda online “Soluzione Crucimat”).
Affrontiamo un’avventura interdisciplinare, tra numeri e storia. Insieme a Fibonacci e a un matematico sumero scopriamo i sistemi numerici.
Osserviamo il grado di partecipazione alle
discussioni collettive e la capacità di operare
con il sistema numerico decimale.
Documentiamo con foto del laboratorio e
conserviamo le tavolette realizzate per una
eventuale mostra.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
e tutte le schede
Nella colonna centrale apparirà la parola Fibonacci.
Chiediamo dunque alla classe se abbiano mai
sentito parlare di questo personaggio. Invitiamoli a fare delle ipotesi. Poco dopo, aprendo
il cassetto della scrivania, diremo di avere trovato una lettera.
La lettera misteriosa è stata scritta proprio da
Fibonacci: leggiamola.
Care bambine, cari bambini,
mi chiamo Fibonacci e sono un matematico.
Il mio papà è un ricco mercante ed io spesso
lo seguo nei suoi viaggi. Ieri, al mercato, ho
incontrato alcuni arabi. Usavano degli strani numeri: 7, 19, 190, 2004.
Ho chiesto cosa fossero e loro hanno risposto che è un sistema di numerazione che si
chiama decimale e posizionale.
Io non ho ben capito come funziona, ecco
perché ho preso in prestito i libri del vostro
insegnante. Speravo di capirci qualcosa, ma
nulla.
Mi potete aiutare voi? Aspetto una vostra
lettera.
A presto.
Leonardo Pisano (Fibonacci)
P.S. Gli arabi hanno parlato anche di un numero strano: lo zero. Non ho ancora compreso perché sia così importante!)
SCHEDA
Classe quarta
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
MATEMATICA | Scheda
CRUCIMAT
• Completa il crucimat e scopri la parola misteriosa.
1 Il numero cinque in inglese.
2 Vengono dopo le centinaia.
3 È un solido e ha tutte le facce uguali.
4 Si ottiene togliendo una decina a 100.
5 Si ottiene sottraendo 89 da 100.
6 Due rette che non si incontrano mai.
7 Si ottiene facendo 10 x 10.
8 Equivale a 10 decine.
9 È una misura di capacità che misura i liquidi.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
DDI | MATERIALI EXTRA
• Scheda docente “Soluzione Crucimat”
Scopriamo
gli “ingredienti”
della lettera
ITALIANO
60 21 | 2022 MATEMATICA | 4 |
MATEMATICA Nicoletta Grasso Speciale accoglienza Insegnante
I NUMERI SULL'ARGILLA COME I SUMERI
CHE COSA SERVE
Spiedini di legno e argilla.
COME SI FA
1. Raccontiamo ai bambini che i Sumeri utilizzavano un sistema numerico diverso dal nostro, perché era composto da 60
numeri. Mostriamo loro l’immagine del sistema numerico sumero in Fig. 1.
2. Stendiamo l’argilla a creare una tavoletta e con gli stecchini di legno incidiamo alcuni numeri, proprio come facevano i
Sumeri.
3. Pensiamo a quanto potesse essere faticoso scrivere in questo modo e invitiamo i bambini a riflettere sulle differenze tra il
sistema decimale e quello sessagesimale.
LABORATORIO
Possiamo creare un collegamento interdisciplinare con Italiano analizzando insieme gli
elementi della lettera come genere testuale.
Avviamo una discussione collettiva e guidiamo i bambini a esplicitare che noi usiamo un
sistema decimale che utilizza 10 cifre: 0, 1, 2,
3, 4, 5, 6, 7, 8, 9. Facciamo inoltre notare che
molto probabilmente usiamo contare per 10
perché abbiamo 10 dita e che le nostre mani
sono molto importanti per effettuare calcoli.
IL NUMERO ZERO
Raccontiamo che in passato le persone utilizzavano i numeri romani (che ancora oggi
troviamo in alcuni orologi, o anche per indicare date o la numerazione di alcune strade) e
anche sistemi numerici sessagesimali (cioè di
60 numeri, come i Sumeri).
Facciamo emergere il significato posizionale
delle cifre: unità, decine, centinaia e migliaia.
Riflettiamo infine sull’importanza del numero zero proponendo il seguente esempio.
Scriviamo alla lavagna:
23
203
Nel primo caso leggeremo 23, nel secondo
203. Lo zero ci fa capire che in quella posizione (in questo caso le decine) non ci sono
quantità. Dire 23 o 203 non è la stessa cosa e
lo zero mi aiuta a comporre i numeri.
Invitiamo dunque i bambini a scrivere una
risposta alla lettera di Fibonacci, poi distribuiamo la SCHEDA Il sistema decimale.
Nel LABORATORIO proponiamo un’attività
interdisciplinare con Storia: parliamo della
scrittura cuneiforme e invitiamo le bambine e i bambini ad assumere il ruolo di scribi
sumeri.
SCHEDA
MATEMATICA | Scheda Classe quarta
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
IL SISTEMA DECIMALE
• Completa come nell’esempio.
Riconoscere il valore posizionale delle cifre.
• Per ogni numero scrivi la cifra evidenziata in cifre e in lettere
come nell’esempio.
k h da u cifre lettere
1 3 5 6 50 cinquanta
1 0 0 3
1 4 7 0
1 2 3 5
1 0 0 9
1 6 8 3
2 4 0 1
1 9 5 4
1 1 6 9
1 8 7 8
1140 4da 40 1206
1007 1650
879 982
1403 1876
996 1508
Fig. 1
Parliamo
delle prime forme
di scrittura
STORIA
21 | 2022 MATEMATICA | 4 | 61
Matematica “in barattolo”
OBIETTIVI
• Utilizzare strategie di calcolo.
• Conoscere il linguaggio della matematica.
MATEMATICA CON IPAZIA
E SOPHIE
Raccontiamo ai bambini di aver trovato una
lettera nel nostro libro di matematica e leggiamola. Le figure delle due scienziate che
scrivono ci offrono un’opportunità per affrontare temi di Educazione civica come il
diritto allo studio e la parità di genere.
Care bambine, cari bambini,
siamo Ipazia e Sophie Germain e siamo due
matematiche.
Abbiamo saputo che siete molto bravi in
matematica e abbiamo deciso di proporvi
alcune sfide.
Ai nostri tempi alle donne non era concesso di studiare, né tantomeno alle classi più
povere della società.
Oggi le cose sono molto cambiate, apprendere è un diritto di tutti.
Pensate che Sophie ha dovuto fingersi un
uomo e vestirsi con abiti maschili per frequentare l’università e io (Ipazia) sono stata
uccisa da fanatici religiosi perché mi ritenevano troppo intelligente e influente.
Ora invece tutti possono divertirsi con la
matematica.
Allora, siete pronti ad affrontare le nostre
sfide?
Consegniamo ai bambini la SCHEDA Sfide
matematiche 1.
Attraverso lettere, giochi e storie scopriamo il linguaggio della matematica accompagnati da due grandi matematiche del passato: Ipazia e Sophie Germain.
Osserviamo il grado di partecipazione e la
capacità di utilizzare strategie di calcolo.
Documentiamo con foto del laboratorio.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
Lezione digitale
e tutte le schede
Invitiamo i bambini a condividere le risposte
date alla prima consegna. Facciamo emergere
che ci sono cose come le cellule che richiedono misure molto piccole e cose molte grandi
come i pianeti, le stelle, la luce.
Questo ci aiuterà a introdurre numeri oltre il
migliaio.
Invitiamo poi i bambini a scoprire la frase nascosta risolvendo le operazioni proposte.
La frase è: “Ho inventato l’astrolabio”. In colSCHEDA
MATEMATICA | Scheda Classe quinta
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
SFIDE MATEMATICHE 1
• Scrivi qui sotto il nome di 5 cose
molto piccole e 5 cose molto grandi.
Saper utilizzare strategie di calcolo veloce.
A B E H I L N O R S T V
40 60 80 100 150 200 300 360 400 500 550 1000
50 x 2 = ............ 160 : 4 = ............
36 x 10 = ............ 5h + 5 da = ............
1h + 5 da = ............ 99 – 39 = ............
299 + 1 = ............ 173 + 27 = ............
500 x 2 = ............ 2h + 2h = ............
160 : 2 = ............ 467 + 33 = ............
• Risolvi le operazioni, sostituisci le lettere al colore corrispondente
e scopri la frase nascosta.
DDI | MATERIALI EXTRA
• Video “La grande fabbrica delle parole”
• Scheda docente “Wizard math”
Parliamo
del diritto
all’istruzione
ED. CIVICA
62 21 | 2022 MATEMATICA | 5 |
MATEMATICA Nicoletta Grasso Speciale accoglienza Insegnante
I BARATTOLI DELLE PAROLE
CHE COSA SERVE
Barattoli, cordoncino, cartoncini.
COME SI FA
1. Mostriamo il video o leggiamo alla classe La grande fabbrica delle parole.
2. Invitiamo la classe a riflettere sul significato della storia e
sull’importanza delle parole. Avviamo un brainstorming sul
tema “Le parole della matematica”. Alunne e alunni a turno
dovranno dire una parola, che via via scriveremo sulla lavagna.
3. Quando avremo terminato chiediamo di provare a classificarle. Portiamo in classe dei barattoli, a cui avremo legato una
cordicella e un cartoncino. Dalla discussione faremo emergere le diverse categorie: i numeri, gli strumenti della matematica, le parole della geometria, delle misure, delle operazioni,
della statistica. Scriviamo le parole su dei cartoncini colorati
che inseriremo nei barattoli.
4. Invitiamo infine i bambini a disegnare sul quaderno sei grandi barattoli e a trascrivere in ciascuno le parole emerse dalla
discussione. Durante l’anno scolastico possiamo arricchire i
nostri barattoli con le nuove parole che via via scopriremo.
LABORATORIO
legamento con Scienze, spieghiamo che si
tratta di uno strumento ideato da Ipazia, che
serviva per sapere quali costellazioni era possibile vedere nel cielo in un dato giorno e in
un’ora precisa.
Chiediamo di condividere le strategie messe
in atto, infine invitiamo i bambini a riflettere
sulle varie strategie possibili per eseguire calcoli velocemente.
Facciamo alcuni esempi alla lavagna:
206 + 23 = .... Arrivo alla decina 210 e poi
aggiungo 19.
282 + 138= .... Sommo prima le coppie amiche del 10.
SFIDE: OPERAZIONI
E GEOMETRIA
Continuiamo a lavorare sulle strategie per
contare e proviamo a ripassare alcuni elementi di geometria. È importante che le bambine e i bambini vivano la matematica come
una sfida. Proponiamo dunque nuove sfide
con la SCHEDA Sfide matematiche 2.
La prima consegna richiede di completare gli
schemi inserendo le operazioni e i numeri richiesti e facendo attenzione a scoprire la strategia da utilizzare.
La seconda consegna chiede di eliminare tutti
i dati sbagliati presenti accanto alle figure.
Questa attività ci permetterà successivamente, attraverso il confronto, di comprendere che cosa le bambine e i bambini ricordano su proprietà e caratteristiche delle
figure geometriche.
Per stimolare il calcolo veloce e ripassare gli
argomenti giochiamo come proposto nella
Scheda online “Wizard Math”.
Concludiamo con un LABORATORIO che
ci aiuta a riflettere sull’importanza delle parole.
SCHEDA
MATEMATICA | Scheda Classe quinta
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
SFIDE MATEMATICHE 2
• Occhio all’operazione: completa inserendo i numeri mancanti.
Saper individuare dati utili e informazioni corrette.
• Occhio alle fi gure: cancella le informazioni scorrette.
Ha tutti i lati uguali
Ha tutti i lati diversi
Gli angoli misurano più di 90°
Il perimetro si calcola facendo l x l
Ha tutti i lati diversi
Ha i lati uguali a due a due
Gli angoli interni sono acuti
Gli angoli interni misurano 90°
Il triangolo ha una sola altezza.
Questo è un triangolo scaleno.
11
11 11
5 3
33
10
44
2 32
3200
320
20
2
192
3
32 5
140 120
40 20
60
160 55 200
180 305
2200
Lestrade, A. de,
Docampo, V. (2020).
La grande fabbrica
delle parole. Milano:
Terre di mezzo.
21 | 2022 MATEMATICA | 5 | 63
Come fiori di un giardino
Disponiamoci in cerchio e guardiamoli insieme: facciamo notare la diversità di ciascun disegno, poi chiediamo di raccontare a turno la
storia dell’oggetto che hanno rappresentato.
Osserviamo insieme che ognuno di noi è diverso e unico: se pensiamo a un giardino fiorito, possiamo notare che è la varietà di fiori
che lo rende speciale, proprio come accade
nella nostra classe.
Sulla porta dell’aula predisponiamo un cartellone con disegnata dell’erba, il cielo, il sole e
un arcobaleno.
Stampiamo su cartoncini bianchi la SCHEDA
Ognuno è unico e speciale e distribuiamola.
Facciamo colorare il fiore a piacimento con le
tempere e il pennello.
Una volta asciutti i disegni, chiediamo a ciascuna bambina e bambino di scrivere all’interno del fiore il proprio nome con un pennarello, e poi di ritagliarlo e incollarlo sul
cartellone.
EDUCAZIONE FISICA
GIOCO: DAL SEME
ALLA PIANTA
Continuiamo a sentirci parte di un giardino.
Per imparare a conoscerci anche attraverso i
movimenti del corpo, proviamo a interpretare insieme le fasi della crescita di una pianta,
dal seme al fiore.
DISCIPLINE:
• Educazione civica • Storia • Educazione fisica • Scienze • Arte e immagine
Lezione digitale
e tutte le schede
EDUCAZIONE
CIVICA | STORIA
FIORI COLORATI
Per accogliere le bambine e i bambini nella
loro unicità, distribuiamo dei fogli bianchi e
facciamo disegnare a ciascuno un oggetto per
loro importante.
SCHEDA DOCENTE
ED. CIVICA | Scheda docente Classe prima
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
OGNUNO È UNICO E SPECIALE
Le bambine e i bambini arrivano in prima carichi di aspettative e di emozioni.
Accoglierli significa creare connessioni e modalità di conoscenza e comunicazione. Attraverso il tema della classe come giardino, proponiamo attività ludiche
e giocose, per favorire un inserimento graduale e sereno.
DDI | MATERIALI EXTRA
• Video “La storia del semino Nino”
• Scheda alunno “Ritmo di colore”
• Scheda alunno “Il mio fiore”
Nei primi
giorni
proponiamo
attività
gioiose e
giocose, per
far scoprire
il piacere di
stare insieme
64 21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 1 |
TUTTE LE
DISCIPLINE Sabrina Battista Speciale accoglienza Insegnante
Andiamo in palestra e mettiamo una musica
rilassante come sottofondo.
Invitiamo le bambine e i bambini a scegliere
un posto e a disporsi “a seme” (in posizione fetale); chiediamo di mimare la vita della
pianta: prima germoglio, poi piantina, successivamente pianta fiorita.
SCIENZE | ARTE E
IMMAGINE
UN FIORE DA PIANTARE
Prepariamo un vaso rettangolare di terra, un
annaffiatoio da cinque litri e un seme di girasole per ogni bambina e bambino.
Proiettiamo alla LIM il VIDEO La storia del
semino Nino (bit.ly/3MFMCgo).
Facciamo disporre la classe in cerchio e distribuiamo i semi. A turno invitiamo le bambine
e i bambini ad avvicinarsi al vaso, facciamo
loro fare un buco nella terra con un dito per
poi sotterrare il seme.
Attraverso una conversazione guidata chiediamo alla classe di che cosa hanno bisogno i
semi per germinare. Chiediamo a una coppia
di riempire l’annaffiatoio con l’acqua e facciamo loro irrigare il vaso.
La semina simboleggia un nuovo inizio, proprio come la loro avventura a scuola, e un ricordo dei primi giorni di scuola; le bambine
e i bambini impareranno ad avere cura della
loro piantina durante la prima parte dell’anno scolastico.
Con la SCHEDA Fiori di carta guidiamo la
classe nella realizzazione di un manufatto da
portare a casa, come memoria dei primi giorni di scuola.
EDUCAZIONE FISICA |
ARTE E IMMAGINE
I VOLI DELLE FARFALLE
Prepariamo dei nastri di carta crespa colorata
dello spessore di circa 4 cm e lunghi un metro. Andiamo in palestra e distribuiamoli ancora arrotolati.
Spieghiamo alle bambine e ai bambini che da
questo momento saranno farfalle, e che i nastri diventeranno le traiettorie del loro volo.
Facciamoli distanziare e invitiamoli a muovere i nastri prima da fermi, poi camminando.
Accompagniamo l’attività con un sottofondo
musicale; sollecitiamo la classe a muoversi seguendo la musica e a osservare il movimento
dei nastri.
Al rientro in aula distribuiamo la SCHEDA
Il puzzle della farfalla: invitiamo la classe a ritagliare il puzzle, a ricomporlo sul quaderno
e colorarlo. In alternativa, se il cartellone che
abbiamo preparato nella prima attività è abbastanza grande, possiamo farvi incollare le
farfalle.
SCHEDA DOCENTE
ARTE E IMMAGINE | Scheda docente Classe prima
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
IL PUZZLE DELLA FARFALLA
SCHEDA
ARTE E IMMAGINE | Scheda Classe prima
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
FIORI DI CARTA
Realizzare prodotti plastici rispettando consegne
• SEGUI LE ISTRUZIONI PER CONFEZIONARE
UN VASO DI FIORI DI CARTA.
1. Ritaglia da cartoncini colorati
alcuni cerchi di varie dimensioni.
Su questi ritaglia la forma dei
petali e incolla al centro di ognuno
un cerchio più piccolo.
2. Incolla i fi ori così ottenuti uno
sull’altro e attaccali sulle cannucce
con il nastro adesivo.
3. Sul cartoncino blu disegna
e ritaglia la forma di un vaso e
decoralo con cerchietti colorati.
4. Prendi una bottiglia di plastica e
tagliala alla stessa altezza del vaso
ritagliato. Poi riempila di legumi
secchi (fagioli, ceci ecc.).
5. Attacca con il nastro biadesivo
il cartoncino blu alla bottiglia di
plastica.
6. Inserisci i fi ori dentro al vaso
così costruito.
FIORI DI CARTA
• Segui le istruzioni per confezionare un vaso di fiori di carta.
REALIZZARE PRODOTTI PLASTICI RISPETTANDO CONSEGNE.
1. Ritaglia da cartoncini colorati alcuni cerchi di
varie dimensioni. Su questi ritaglia la forma dei
petali e incolla al centro di ognuno un cerchio
più piccolo.
2. Incolla i fiori così ottenuti uno sull’altro e attaccali sulle cannucce con il nastro adesivo.
3. Sul cartoncino blu disegna e ritaglia la forma
di un vaso e decoralo con cerchietti colorati.
4. Prendi una bottiglia di plastica e tagliala alla
stessa altezza del vaso ritagliato. Poi riempila di
legumi secchi (fagioli, ceci ecc.).
5. Attacca con il nastro biadesivo il cartoncino
blu alla bottiglia di plastica.
6. Inserisci i fiori dentro al vaso così costruito.
© 2022 • ARTE E IMMAGINE Scheda Classe prima
FIORI DI CARTA
• Segui le istruzioni per confezionare un vaso di fiori di carta.
REALIZZARE PRODOTTI PLASTICI RISPETTANDO CONSEGNE.
1. Ritaglia da cartoncini colorati alcuni cerchi di
varie dimensioni. Su questi ritaglia la forma dei
petali e incolla al centro di ognuno un cerchio
più piccolo.
2. Incolla i fiori così ottenuti uno sull’altro e attaccali sulle cannucce con il nastro adesivo.
3. Sul cartoncino blu disegna e ritaglia la forma
di un vaso e decoralo con cerchietti colorati.
4. Prendi una bottiglia di plastica e tagliala alla
stessa altezza del vaso ritagliato. Poi riempila di
legumi secchi (fagioli, ceci ecc.).
5. Attacca con il nastro biadesivo il cartoncino
blu alla bottiglia di plastica.
6. Inserisci i fiori dentro al vaso così costruito.
© 2022 • ARTE E IMMAGINE Scheda Classe prima
AA.VV. (2022).
Il piccolo libro degli
origami. FirenzeMilano: Demetra.
21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 1 | 65
Tutti insieme nel bosco
Poniamo alle bambine e ai bambini alcune
domande per farli riflettere su cosa sia necessario per stare insieme e per collaborare.
Dividiamo la classe in piccoli gruppi e distribuiamo a tutti i componenti la SCHEDA Lo
zaino dell’amicizia.
Chiediamo di ritagliare la sagoma, scrivere il
nome di ciascuno e personalizzare lo zaino con
disegni e colori.
I componenti di ciascun gruppo, a turno, diranno le caratteristiche o qualità pensate, motivandole (p. es. la gentilezza: perché fa stare
bene?); tutti i componenti del gruppo le scriveranno all’interno dello zaino.
Terminata l’attività, esponiamo gli zaini in
classe: ci accompagneranno nella prima parte
dell’anno.
SCIENZE
INDOVINA L’ANIMALE!
Inoltriamoci nel bosco. Proiettiamo alla LIM
il VIDEO Gli animali del bosco (bit.ly/3y3dBhQ). Incoraggiamo la classe a raccontare
esperienze dirette di incontro o osservazione
di animali boschivi.
Predisponiamo i banchi dell’aula in 5 isole, e
dividiamo la classe in 5 gruppi.
Procuriamoci dei cartoncini bianchi formato
A4, ritagliamoli in 6 parti e distribuiamoli.
Chiediamo di disegnare un animale che posEDUCAZIONE CIVICA
UNO ZAINO PER PARTIRE
Prima di incamminarci per i sentieri del nostro bosco, diciamo alla classe che dobbiamo
preparare uno zaino, da portare sempre con
noi e in cui mettere tutte le cose che ci fanno
star bene.
SCHEDA DOCENTE
ED. CIVICA | Scheda docente Classe seconda
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
LO ZAINO DELL’AMICIZIA
Per accogliere i bambini e le bambine delle classi seconde, proponiamo un
percorso interdisciplinare ludico e giocoso, con attività finalizzate a favorire la
conoscenza reciproca, la collaborazione, la voglia di stare a scuola: l’ambiente
del bosco fa da sfondo a tutte le attività.
DISCIPLINE:
• Educazione civica • Storia • Educazione fisica • Scienze • Arte e immagine • Geografia
Lezione digitale
e tutte le schede
DDI | MATERIALI EXTRA
• Video “Gli animali del bosco”
• Scheda docente “Gioco di squadra: Rubaghiande”
• Scheda alunno “Il bosco” A e B
Hawk, G.,
Saunders, R.
(2019). Manuale
delle avventure
nel bosco.
Firenze: Giunti.
66 21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 2 |
TUTTE LE
DISCIPLINE Sabrina Battista Speciale accoglienza Insegnante
siamo incontrare nel bosco (anche diverso da
quelli mostrati nel video).
Pinziamo ogni cartellino a un nastro e leghiamo i disegni sulla fronte delle bambine e dei
bambini, facendo in modo che non vedano
quale animale “indossano”.
All’interno del proprio gruppo di lavoro ogni
componente a turno farà domande ai compagni per scoprire l’animale rappresentato
nel proprio cartellino (p. es. Ha il pelo lungo?
Quante zampe ha? Striscia? Che cosa mangia
di solito?…).
Nella Scheda “Gioco di squadra: rubaghiande” disponibile online proponiamo un gioco
a squadre ispirato agli animali del bosco.
GEOGRAFIA | ARTE
LE PAROLE DELLO SPAZIO
Continuiamo a lavorare nell’ambiente del bosco.
Attraverso una conversazione guidata chiediamo alle bambine e ai bambini quali sono
gli elementi che si possono osservare nei boschi: alberi, piante, fungi, ruscelli, sassi…
Distribuiamo un foglio bianco a ciascuno e
chiediamo di rappresentare il bosco, seguendo le indicazioni che daremo.
Leggiamo quindi lentamente le istruzioni
nella SCHEDA Le parole dello spazio nel
bosco.
STORIA | EDUCAZIONE
FISICA
LA GIORNATA DEI NANETTI
Leggiamo alla classe questa breve narrazione:
Tra i sentieri, nel fitto del bosco, c’è una
graziosa casetta: dentro vivono sette piccoli
nani. Al mattino il primo a svegliarsi è Eolo;
l’ultimo è Brontolo, che rifà i sette lettini.
Dopo Eolo si sveglia Cucciolo che prepara la
colazione, poi Mammolo che apparecchia la
tavola. In seguito si svegliano Dotto, che versa il latte nelle tazze, e poi Pisolo, che fa un
grosso sbadiglio. Dopo Pisolo si sveglia Gongolo, che distribuisce le fette di torta.
Per terra tracciamo col nastro adesivo una
linea del tempo divisa in sette parti e scriviamo ai suoi estremi le parole “Prima” e “Dopo”.
Facciamo interpretare, a turno, un personaggio con la rispettiva azione narrata nel testo,
e facciamo disporre fisicamente le bambine e
i bambini coinvolti sulla linea temporale.
In seguito consegniamo la SCHEDA La giornata dei nanetti: chiediamo di ritagliare la linea del tempo e incollarla sul quaderno, poi
di ritagliare le immagini dei Sette nani. Rileggiamo lentamente il testo e chiediamo di incollare i nani sulla linea temporale seguendo
le indicazioni del racconto.
SCHEDA DOCENTE
GEOGRAFIA | Scheda docente Classe seconda
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
LE PAROLE DELLO SPAZIO NEL BOSCO
Leggiamo alla classe, lentamente, le indicazioni seguenti.
Disegnate:
• un albero al centro del foglio;
• una nuvola nel cielo, sopra l’albero;
• un riccio a destra dell’albero;
• tre funghetti a sinistra dell’albero;
• delle foglie a terra, a sinistra dei funghetti;
• una casetta fatta di sassi a destra del riccio;
• la tana di uno scoiattolo nel tronco dell’albero;
• degli uccellini in alto, nel cielo, a destra della nuvola;
• un sole splendente in alto a sinistra.
SCHEDA
STORIA | Scheda Classe seconda
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
LA GIORNATA DEI NANETTI
• Ritaglia la linea del tempo e i Sette nani; incolla la linea
del tempo su quaderno; ascolta la storia e incolla i nanetti
sulla linea del tempo, seguendo le indicazioni date.
Rielaborare informazioni e organizzarle sulla linea del tempo.
PRIMA DOPO
Proponiamo
attività
ludiche,
che offrono
la possibilità
di apprendere
con gioia
e piacere
21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 2 | 67
Nell’era dei dinosauri
STORIA | ARTE
IN SELLA A UN DINOSAURO
In classe terza uno degli argomenti che affascina più le bambine e i bambini è quello dei
dinosauri.
Mostriamo alla LIM il VIDEO “Big Bang! Un
Viaggio nell’Evoluzione - I Dinosauri”; al termine facciamo scegliere, attraverso una votaSCHEDA DOCENTE
Classe terza
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
ARTE E IMMAGINE | Scheda
DINO-SEGNALIBRO
Nei primi giorni di scuola, immergiamoci nello sfondo integratore del mondo
dei dinosauri, che da sempre appassionano le bambine e i bambini. Questo
percorso interdisciplinare ambientato nel Giurassico stimola a condividere informazioni e offre un’occasione per ri-conoscersi.
zione, uno tra i dinosauri visti: sarà il simbolo
del percorso che faremo insieme.
Elaboriamo un cartellone: disegniamo e coloriamo con le tempere un grande dinosauro.
Invitiamo alunne e alunni a disegnare su foglio
bianco se stessi, poi ritagliamo e incolliamo i
ritratti sul dorso del dinosauro.
Inventiamo una frase allegra da scrivere sotto il disegno, cercando insieme aggettivi che
caratterizzino i dinosauri (per esempio forza,
maestosità…).
Stampiamo su cartoncino la SCHEDA DINO-Segnalibro e distribuiamo un segnalibro
a ogni bambina e bambino.
Facciamo colorare a piacere, poi chiediamo
di scrivere nella parte bianca anteriore la frase creata insieme, in quella posteriore il proprio nome.
Facciamo plastificare, buchiamo in alto il segnalibro con una perforatrice e inseriamo un
nastro colorato.
SCIENZE | ARTE |
EDUCAZIONE FISICA
SE IO FOSSI UN DINOSAURO
Mostriamo alla LIM immagini di diversi tipi
di dinosauro, come quelli nella GALLERY
Dinosauri famosi, e chiediamo alle bambine
e ai bambini di esporre le informazioni di cui
dispongono su ciascuno.
DISCIPLINE:
• Storia • Educazione fisica • Scienze • Arte e immagine • Musica • Inglese
Lezione digitale
e tutte le schede
DDI | MATERIALI EXTRA
• Video “Big Bang! Un Viaggio nell’Evoluzione - I Dinosauri”
• Scheda alunno “Do you know dinosaurs?”
• Scheda alunno “Il nostro dinosauro”
Rooney, A.
(2022). Il libro
dei dinosauri.
Trieste: Editoriale
Scienza.
68 21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 3 |
TUTTE LE
DISCIPLINE Sabrina Battista Speciale accoglienza Insegnante
Chiediamo poi ad alunne e alunni di disegnare un dinosauro che li rappresenti, dando la
seguente consegna: “Se io fossi un dinosauro,
sarei…”.
Dividiamo quindi la classe in cinque gruppi e
chiediamo a ciascuno di verbalizzare al gruppo di lavoro quanto rappresentato e le motivazioni delle caratteristiche scelte. Questo
confronto aiuterà bambine e bambini a ri-conoscersi nelle proprie diversità. Esponiamo i
lavori realizzati e, a turno, facciamo indovinare ai componenti degli altri gruppi l’autore
o autrice di ciascun disegno.
MUSICA | INGLESE
SUONI DAL GIURASSICO
Chiediamo alle bambine e ai bambini di immaginare se stessi in una foresta abitata dai
dinosauri, immersi in un mondo di suoni,
senza nessuno con cui parlare.
Fotocopiamo e distribuiamo la SCHEDA
Suoni dal Giurassico; proviamo a immaginare quali suoni possono essere prodotti dai
diversi dinosauri illustrati.
Scriviamo le onomatopee sulla scheda dentro
un fumetto, accanto agli elementi che producono suoni, e motiviamo, a turno, le nostre
scelte alla classe.
Sottolineiamo che molti di questi fono-simboli, oggi utilizzati soprattutto nel mondo
dei fumetti, traggono la loro origine dalla lingua inglese, per esempio crash, bang, rumble,
ring…
Cerchiamo insieme queste parole su un dizionario online alla LIM. Modulando la voce,
riproduciamo insieme questi suoni, specificando la situazione in cui si possono utilizzare.
EDUCAZIONE FISICA
LE UOVA DI MAMMA
E PAPÀ T-REX
Prepariamo al centro della palestra con delle
corde o del nastro adesivo una circonferenza
dal diametro di circa 3 metri: sarà il nido dei
T-Rex.
Disponiamo all’interno quattro bambini
(mamme e papà T-Rex) e 12 palle.
Dividiamo la classe in due squadre, i Velociraptor e i Brontosauri, e facciamole disporre
sulle righe bianche alle estremità della palestra.
Al via dell’insegnante le squadre dovranno
cercare di rubare le uova dal nido dei T-Rex,
portandole alla propria base. I bambini toccati dalle mamme e dai papà T-Rex verranno
eliminati, quindi dovranno sedersi fino alla
nuova partita.
Vince la squadra che riesce a rubare più uova
nel tempo stabilito.
GALLERY
SCIENZE | Gallery Classe terza
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
DINOSAURI FAMOSI
DINOSAURI FAMOSI
BRONTOSAURO
TIRANNOSAURO REX
TRICERATOPO
STEGOSAURO
VELOCIRAPTOR
PTERODATTILO
SPINOSAURO
BRACHIOSAURO
Scienze Gallery Classe terza
DINOSAURI FAMOSI
BRONTOSAURO
TIRANNOSAURO REX
TRICERATOPO
STEGOSAURO
VELOCIRAPTOR
PTERODATTILO
SPINOSAURO
BRACHIOSAURO
Scienze Gallery Classe terza
DINOSAURI FAMOSI
BRONTOSAURO
TIRANNOSAURO REX
TRICERATOPO
STEGOSAURO
VELOCIRAPTOR
PTERODATTILO
SPINOSAURO
BRACHIOSAURO
Scienze Gallery Classe terza
DINOSAURI FAMOSI
BRONTOSAURO
TIRANNOSAURO REX
TRICERATOPO
STEGOSAURO
VELOCIRAPTOR
PTERODATTILO
SPINOSAURO
BRACHIOSAURO
Scienze Gallery Classe terza
DINOSAURI FAMOSI
BRONTOSAURO
TIRANNOSAURO REX
TRICERATOPO
STEGOSAURO
VELOCIRAPTOR
PTERODATTILO
SPINOSAURO
BRACHIOSAURO
Scienze Gallery Classe terza
DINOSAURI FAMOSI
BRONTOSAURO
TIRANNOSAURO REX
TRICERATOPO
STEGOSAURO
VELOCIRAPTOR
PTERODATTILO
SPINOSAURO
BRACHIOSAURO
Scienze Gallery Classe terza
DINOSAURI FAMOSI
BRONTOSAURO
TIRANNOSAURO REX
TRICERATOPO
STEGOSAURO
VELOCIRAPTOR
PTERODATTILO
SPINOSAURO
BRACHIOSAURO
Scienze Gallery Classe terza
DINOSAURI FAMOSI
BRONTOSAURO
TIRANNOSAURO REX
TRICERATOPO
STEGOSAURO
VELOCIRAPTOR
PTERODATTILO
SPINOSAURO
BRACHIOSAURO
Scienze Gallery Classe terza
TIRANNOSAURO REX BRONTOSAURO
TRICERATOPO
STEGOSAURO VELOCIRAPTOR
SPINOSAURO PTERODATTILO
BRACHIOSAURO
SCHEDA
INGLESE | Scheda Classe terza
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
SUONI DAL GIURASSICO
• Osserva l’immagine e scrivi in un fumetto i suoni che
possono essere stati prodotti.
Riconoscere e riprodurre suoni attraverso l’uso di onomatopee.
Valorizziamo
le conoscenze
che bambine
e bambini
hanno acquisito
autonomamente
fuori dalla
scuola
21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 3 | 69
Costruttori di pace
EDUCAZIONE CIVICA
LA POZIONE DELLA PACE
Iniziamo il percorso parlando di Madre Teresa di Calcutta, una donna a cui è stato conferito, nel 1979, il premio Nobel per la Pace, e
che ha dedicato la sua vita alle persone povere, ai deboli, agli oppressi e ai malati.
Scriviamo alla LIM questa sua frase:
Non abbiamo bisogno di pistole e bombe per
portare pace, abbiamo bisogno di amore e
compassione.
Riflettiamo insieme e poniamo alla classe le
seguenti domande stimolo: come possiamo
costruire la pace? Di quali altri ingredienti
abbiamo bisogno?
Distribuiamo alla classe la SCHEDA La pozione della pace e creiamo gruppi di 5 componenti. Ogni gruppo dovrà scrivere all’interno dell’ampolla quanto emerso dal confronto
con le compagne e i compagni, per poi relazionare e confrontarsi, ad attività conclusa,
agli altri gruppi.
Incentiviamo, nella classe, ogni forma di dibattito e confronto che potrà emergere.
STORIA | ARTE
L’ARCOBALENO DELLA PACE
Spieghiamo alla classe che la bandiera della
pace raffigura un arcobaleno, considerato sinonimo di armonia in molte culture antiche;
il simbolo fa riferimento al diluvio universale
raccontato nella Bibbia, in cui compare come
segno di rinnovata alleanza tra gli esseri umani e il cielo, divenendo così l’immagine della
pace.
SCHEDA DOCENTE
ED. CIVICA | Scheda docente Classe quarta
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
LA POZIONE DELLA PACE
Ripartiamo in classe quarta con un’unità interdisciplinare dedicata al valore della pace, che si costruisce ogni giorno, nella vita quotidiana. Partiamo dalla quotidianità per sperimentare tutto quello che è dialogo e superamento dei conflitti,
per star bene insieme e andare d’accordo.
DISCIPLINE:
• Educazione civica • Storia • Educazione fisica • Scienze • Arte e immagine • Tecnologia
Lezione digitale
e tutte le schede
DDI | MATERIALI EXTRA
• Raccolta “Praticare la pace”
• Gallery “La marcia della pace”
• Lezione “Per gli altri, per noi stessi”
Sarfatti, A.,
Rivola, A. (2019).
Se vuoi la pace.
Firenze: Giunti.
70 21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 4 |
TUTTE LE
DISCIPLINE Sabrina Battista Speciale accoglienza Insegnante
La bandiera della pace è formata da sette colori, per indicare, in modo simbolico, l’unione
degli esseri umani nella loro diversità: viola,
blu, azzurro, verde, giallo, arancione e rosso,
con la parola PEACE o PACE scritta in bianco
al centro.
Stampiamo in bianco e nero la SCHEDA
Portachiavi di pace su cartoncino bianco,
ritagliamo e distribuiamo una bandiera per
alunna/o.
Facciamola colorare con i colori della pace,
poi facciamo fare un foro con la perforatrice
e infilare un nastro, con cui si potrà fissare il
portachiavi allo zaino.
GEOGRAFIA |
TECNOLOGIA
LA NOSTRA MARCIA
DELLA PACE
Per far conoscere alle bambine e ai bambini
una città italiana famosa per la pace, Assisi,
presentiamo alla LIM la GALLERY La marcia
per la pace, e spieghiamo che nella città umbra da più di 40 anni si svolge una marcia di
24 km che vuole testimoniare l’opposizione a
tutte le guerre.
Dividiamo la classe in due gruppi e chiediamo
alle bambine e i bambini come progetterebbero, nel loro paese o città, una marcia per
la pace. A un gruppo chiediamo di creare un
volantino che presenti l’iniziativa alla popolazione,
con indicato il percorso e il
programma della giornata;
all’altro gruppo chiediamo
di progettare dei manifesti
o degli striscioni, con frasi espresse liberamente e
disegni personali sul tema
della pace.
EDUCAZIONE FISICA
COMUNIC-AZIONE
Riflettiamo insieme su quanto comunicare
sia necessario per costruire e preservare la
pace. In palestra proponiamo alle bambine e
ai bambini un gioco che permetta loro di sperimentare l’importanza della comunicazione,
dell’ascolto e dell’aiuto reciproco.
Prepariamo un percorso con cerchi, birilli,
materassini, corde, palle, bastoni e definiamo due punti di partenza ai lati opposti. Due
bambine/i bendate/i, una/o per squadra, dovranno completare il percorso evitando gli
ostacoli, sotto la guida di cinque componenti
della propria squadra, che a turno daranno
indicazioni.
Inevitabilmente i cinque componenti della
squadra opposta saranno “disturbatori” involontari, perché forniranno indicazioni corrette solo per il percorso del componente del
proprio gruppo.
SCHEDA DOCENTE
ARTE E IMMAGINE | Scheda docente Classe quarta
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
PORTACHIAVI DI PACE
PACE PACE PACE
PACE PACE PACE
PACE PACE PACE
PACE PACE PACE
PACE PACE PACE
GUARDA
LA GALLERY
21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 4 | 71
EDUCAZIONE CIVICA |
ARTE
AFRICA: NON “IO” MA “NOI”
NEI DISEGNI BATIK
Raccontiamo alle bambine e ai bambini che
il nostro viaggio tra le curiosità del mondo
comincia dall’Africa, in particolare dal Batik,
un’antica tecnica di tintura, realizzata applicando su un tessuto bianco della cera sulle
zone che non si vogliono colorare e immergendo poi il tessuto in vasche di tintura. Le
decorazioni solitamente raffigurano attività
quotidiane; i colori usati – il nero, il marrone,
il verde scuro o il giallo – richiamano la terra e
la natura. Attraverso l’arte del Batik viene trasmessa una particolare caratteristica della saggezza del continente africano: ciò che conta
non è esaltare l’io, ma imparare a dire noi.
Con un brainstorming guidiamo bambine e
bambini a riflettere su questa affermazione e
raccogliamo le considerazioni sulla LIM.
Mostriamo quindi il TUTORIAL per fare un
Batik DIY African Batik Art (bit.ly/380764x).
Distribuiamo a ogni alunna e alunno un flacone di colla vinilica e un panno di cotone
bianco del formato di un foglio A4.
Facciamo disegnare e applicare liberamente
le linee di colla e tingiamo il panno con colori da tessuto. Una volta asciutto, mettiamo
il panno in acqua calda: la colla si scioglierà
lasciando il disegno batiked.
STORIA |
TECNOLOGIA
AMERICA
DEL NORD:
DREAMCATCHER
Spieghiamo alla classe che il
nostro viaggio prosegue con
una curiosità sul Nordamerica: il dreamcatcher, o acchiappasogni.
Leggiamo insieme la leggenda
della sua creazione tramandata
dalla tribù dei Lakota nell’Articolo
“Dream Catcher” (bit.ly/3kqm2M9).
Per costruire un acchiappasogni bisogna usare materiali presenti in natura: procuriamoci
per ogni alunna/o un cerchio in legno, dello
spago da cucina o un cordoncino, tre piume,
qualche sassolino o seme o conchiglia, della
colla.
Facciamo annodare il filo facendo fare una
serie di nodi sul cerchio tenendo il filo morbido. Nei giri successivi creiamo dei nodi sul
filo stesso, fino a completare il giro, lasciando un buco centrale (che serve per far uscire i
cattivi pensieri).
Facciamo inserire a piacimento i semi, i sassolini o le conchiglie, annodandoli o utilizzando la colla a caldo. Facciamo pendere tre
fili di circa 3 cm dal cerchio e annodiamo a
ognuno le piume.
Curiosità dal mondo
Ripartiamo insieme con un percorso interdisciplinare a sfondo interculturale,
per far comprendere alle bambine e ai bambini che ogni persona è portatrice di
diversità e di valore. Offriamo strumenti per sviluppare un “pensiero critico” che
permetta di sconfiggere i pregiudizi e diventare attori di cambiamento.
DISCIPLINE:
• Educazione civica • Storia • Scienze • Arte e immagine • Tecnologia • Musica
Lezione digitale
e tutte le schede
DDI | MATERIALI EXTRA
• Video “DIY African Batik Art”
• Articolo “Dream Catcher”
• Gallery “Trasporti del mondo”
Particolare di un
batik africano.
72 21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 5 |
TUTTE LE
DISCIPLINE Sabrina Battista Speciale accoglienza Insegnante
MUSICA
EUROPA - GRECIA:
IL FLAUTO DI PAN
Procuriamoci un flauto di Pan (o una sua fotografia), mostriamolo alla classe e chiediamo
il suo nome e in che tipologia di strumento
lo classificherebbero (fiato, corda, percussione…).
Spieghiamo che secondo la mitologia greca
il creatore di questo strumento è stato il dio
Pan e raccontiamo brevemente il mito che ne
spiega l’origine.
Un giorno Pan si innamorò di una ninfa degli
alberi, Siringa, che per sfuggirgli si andò a rifugiare in un campo di canne.
Siringa chiese aiuto alla dea Artemide (o Diana), che la trasformò in una canna;
Pan, cercando di raggiungere la ninfa, si trovò
davanti a un fascio di canne che, mosse dal
vento, mandavano un dolce suono.
Allora il dio utilizzò le canne per costruire
uno strumento musicale: la siringa o flauto
di Pan.
Procuriamoci 8 cannucce per bambina/o, del
nastro adesivo, un pennarello e delle forbici e
distribuiamo la SCHEDA Costruiamo il flauto di Pan.
Una volta costruiti i nostri flauti, sperimentiamo i diversi suoni prodotti.
SCIENZE
ASIA - CINA:
LA PREPARAZIONE DEL TÈ
Introduciamo l’attività spiegando che la storia del tè ha origini molto antiche: la leggenda
ne colloca l’uso circa 5000 anni fa, ma i primi
riferimenti testuali registrano la sua scoperta
intorno al III secolo d.C.
La scoperta del tè avvenne in Cina, dove inizialmente era utilizzato come medicinale; in
seguito i monaci buddhisti contribuirono alla
sua diffusione, perché lo utilizzavano come
bevanda rituale.
Procuriamoci delle foglie di tè di varietà diverse (si trovano in erboristeria).
Per lavorare organizziamo la classe in quattro
gruppi e distribuiamo a ognuno una piccola
quantità di foglie di tè diversi. Invitiamo le
bambine e i bambini a osservare e a descriverne l’aspetto (colore, dimensione,
forma…), la consistenza, il
profumo.
Terminata l’analisi, prepariamoci alla degustazione:
seguiamo le indicazioni
della SCHEDA La preparazione del tè. Apprezziamo gli infusi
verbalizzandone i diversi colori, profumi,
sapori.
SCHEDA
MUSICA | Scheda Classe quinta
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
COSTRUIAMO IL FLAUTO DI PAN
• Segui le indicazioni per costruire un fl auto di Pan.
Costruire uno strumento musicale e riflettere sui diversi suoni
prodotti a seconda della lunghezza delle canne.
Che cosa serve
8 cannucce, nastro adesivo, un pennarello, forbici.
Come si fa
1. Taglia le cannucce con precisione secondo le seguenti misure:
do 16,4 cm – re 14,6 cm – mi 13,0 cm – fa 12,3 cm – sol 11,0
cm – la 9,8 cm – si 8,7 cm – do 8,2 cm.
2. Costruisci i distanziatori: taglia da una cannuccia 7 divisori da 2 cm.
3. Posiziona le cannucce in ordine decrescente, inserendo un distanziatore tra una e l’altra.
4. Ferma le cannucce, su entrambi i lati, col nastro adesivo.
5. Scrivi il nome delle note sul nastro adesivo.
SCHEDA
SCIENZE | Scheda Classe quinta
© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica
LA PREPARAZIONE DEL TÈ
• Segui le indicazioni per preparare un tè. Dopo aver assaggiato i
diversi tè descrivine i differenti sapori; poi indica quello che ti è
piaciuto di più.
Preparare un infuso di tè seguendo la procedura.
Materiale occorrente
Teiera, foglie di tè, bollitore, termometro da immersione, acqua, tazze,
bilancina elettronica.
Informazioni utili
• Per ogni tazza (200 ml) servono circa 3 grammi di tè.
• Temperatura di infusione
per il tè bianco: 70°
per il tè verde: 80°
per il tè nero: 90°
• Tempo di infusione
per il tè bianco: 6/7 minuti
per il tè verde: 3/4 minuti
per il tè nero: 3/4 minuti
Procedimento
• Metti il tè nella teiera, aggiungi l’acqua alla temperatura adatta. Aspetta il giusto tempo a seconda del tipo di tè.
Esploriamo
tradizioni
antiche
e lontane per
valorizzare
tutte le culture
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COMPITI
AUTENTICI E
VALUTAZIONE
DI FEDERICO
BATINI
COMPITI
AUTENTICI
Una didattica coinvolgente
che stimola l’apprendimento
dei bambini, da progettare
fi n dall’inizio dell’anno
a cura di Federico Batini,
con la collaborazione di Erika Pucci
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COMPITI AUTENTICI
PRESENTAZIONE DEL COMPITO
Classe Classe 1a
Compito Costruire e utilizzare un calendario per rilevare le presenze in classe e familiarizzare con la
successione numerica e la scansione temporale.
Consegna per
la motivazione
Insieme ogni giorno: costruiamo il calendario della classe.
Finalità
del compito
L’attività relativa al calendario fornisce un ambito ricco di esperienze nel settore matematico
rivolte ai vari nuclei tematici: numero, relazioni, dati e previsioni.
Inoltre, sono in gioco la padronanza del tempo, il susseguirsi dei giorni, delle settimane, dei
mesi e delle stagioni, l’approccio alla ciclicità. Il calendario sarà il modello in cui annotare le
esperienze significative del gruppo classe e dei singoli alunni e alunne. La successione del
numero dei giorni diventa un modello della linea dei numeri, mentre la griglia del calendario
aiuta a familiarizzare con le tabelle a doppia entrata. Entrambe sviluppano il pensiero riflessivo.
Traguardi
di competenza
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
SCIENZE
L’alunna/o:
• partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con
la classe e gli insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti,
in un registro il più possibile adeguato alla situazione;
• riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita;
• usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e per
individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni;
• ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni;
• sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze
significative che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad
utilizzare siano utili per operare nella realtà;
• sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a
cercare spiegazioni di quello che vede succedere;
• esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante e dei
compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande,
anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
CALENDARIO DI CLASSE
Un compito autentico per costruire un calendario per tutto l’anno del progetto
didattico dell’insegnante Nella Martini (Istituto Comprensivo “Melanzio - Parini”
Montefalco - Castel Ritaldi, Perugia), a cui va il nostro ringraziamento.
21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 77
CALENDARIO DI CLASSE / Classe 1
Obiettivi
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
SCIENZE
• Partecipare in modo pertinente e attivo a conversazioni di gruppo rispettandone scopi,
modi e tempi.
• Formulare domande.
• Rispondere a domande.
• Ordinare in successione gli eventi accaduti “prima – ora – dopo”.
• Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per
salti di due, tre.
• Eseguire mentalmente semplici addizioni e sottrazioni con i numeri naturali e verbalizzare
le procedure di calcolo.
• Leggere e rappresentare relazioni e dati con grafici e tabelle.
• Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici e con le stagioni.
Modalità
di lavoro
Tutto il gruppo classe, quindi a gruppi con rotazione dei ruoli.
Occorrente Cartellone predisposto del calendario, fogli, pennarelli, calendario convenzionale, linea dei
numeri, termometro.
Durata e tempo L’impegno orario previsto complesssivamente per le varie discipline è di circa 50 h così
distribuite:
• 20 matematica
• 10 scienze
• 10 storia
• 10 italiano
Documentazione Grafici e tabelle realizzati durante l’osservazione, video delle conversazioni, registrazione
dei dati rilevati, fotografie delle varie fasi e attività.
78 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it
COMPITI AUTENTICI
LE ATTIVITÀ DEL COMPITO
Attività 1
IMPOSTIAMO
IL NOSTRO
CALENDARIO
Che cosa fa l’insegnante Predispone un cartellone per il calendario di classe a doppia
entrata: per ogni mese si indica il nome del giorno, del mese, della stagione. Nella casella
di ogni giorno si inseriscono le etichette con il nome degli alunni presenti (colorate di
verde) e di quelli assenti (colorate di blu). Nella stessa casella si ricava uno spazio per
annotare con simboli grafici concordati le condizioni meteo e le temperature. L’insegnante
medierà nelle situazioni problematiche. Il calendario viene usato per il conteggio dei giorni
di presenza o di assenza e per i raggruppamenti dei giorni della settimana e del mese; si
può far notare che non tutti i mesi hanno la stessa durata e che non tutti iniziano sempre
di lunedì. Si osserva il passaggio dal numero codice (oggi è il giorno 5 del mese di…)
all’ordinale (oggi è il quinto giorno del mese di…) al cardinale (Marco ha fatto 5 giorni di
assenza nel mese di…). Alla fine di ogni mese verrà effettuata la registrazione con grafico
a colonne delle assenze e ordinamento delle stesse in base all’altezza delle colonne;
naturale sarà il confronto di maggiore e minore rispetto al numero di assenze, nonché il
riconoscimento del valore dello “0” qualora non vi fossero assenze mensili. Attenzione
verrà data alle relazioni di precedente e successivo per quanto riguarda le sequenze
dei giorni e dei mesi. Sarà necessario il passaggio alle prime operazioni aritmetiche.
L’insegnante fornisce “Il diario della settimana” per le annotazioni personali in cui ciascuno
registra la propria presenza.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Il primo giorno di scuola in classe disegnano il proprio
autoritratto e lo incollano sul cartellone già predisposto, registrano che è il primo giorno di
scuola, fanno disegni individuali o di gruppo sul significato di questa nuova esperienza.
Nei giorni successivi continuerà il lavoro di registrazione: presenze e assenze giornaliere
sia nel lavoro di gruppo sul calendario sia a livello individuale sul “diario della settimana”.
Attività 2
CALENDARIO
E CALCOLI
Che cosa fa l’insegnante Propone situazioni problematiche per attivare le varie
strategie di calcolo spontanee (es.: che giorno sarà tra 4 giorni? Il giorno che considero
come inizio della durata deve essere contato o no? Quando possiamo dire che è
trascorso un giorno?). Verbalizza la strategia di conteggio e condivide le forme di
rappresentazione grafica opportune.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Attraverso la conversazione guidata e l’osservazione
del calendario ricercano varie strategie di calcolo (es.: quante assenze ho fatto in una
settimana? Quanti giorni fa sono stato assente?) e rappresentano graficamente i conteggi
secondo le forme condivise con i compagni e l‘insegnante.
Attività 3
CALENDARIO E
TEMPERATURE
Che cosa fa l’insegnante In questa fase la classe si concentrerà sulla rilevazione
meteo e sul rilevamento della temperatura. L’insegnante crea le condizioni per una scelta
convenzionale rispetto all’orario e al simbolo da applicare. La rilevazione della temperatura
esterna tramite il termometro è un’esperienza che servirà a intuire l’esistenza di numeri
prima dello “0” e che la linea numerica, quindi, non inizia con lo “0”.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Osservano l’ambiente esterno per la rilevazione
metereologica, discutono insieme su quale simbolo utilizzare per rappresentare il meteo
del giorno, imparano a utilizzare lo strumento del termometro per la rilevazione della
temperatura esterna, formulano previsioni sul meteo dei giorni successivi.
21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 79
CALENDARIO DI CLASSE / Classe 1
VALUTAZIONE DEL COMPITO
Autovalutazione Attraverso “il diario della settimana” ciascuno/a annoterà autonomamente le statistiche
della settimana (quanti giorni sono stato presente, quanti giorni assente, quanti giorni di
pioggia ecc.). Al termine del diario un test con supporto iconografico (smile) e punteggio
da 1 a 3 favorirà l’autovalutazione.
Esempio: Compilare il mio diario è stato: 1) facile 2) abbastanza facile 3) difficile.
Valutazione
di competenza
Per ogni traguardo di competenza (Italiano, Storia, Matematica, Scienze) valutare
seguendo l’esempio:
• In via di prima acquisizione: utilizza conoscenze e abilità minime ed essenziali, se
correttamente guidato.
• Base: mostra di possedere conoscenze e abilità pregresse a livelli essenziali, sebbene
vengano recuperate e utilizzate con sforzo.
• Intermedio: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza.
• Avanzato: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza in modo
proficuo e con sicurezza.
Possiamo compilare una tabella valutativa per ciascun alunna/o nel corso delle varie
attività che tenga conto delle seguenti dimensioni: tipologia di situazione (nota/non nota);
risorse mobilitate (proprie dell’alunno/fornite dall’insegnante); ha lavorato in autonomia (sì/
no); c’è continuità nel suo lavoro (sì/no).
Valutazione
di prestazione
Esempi per
alcune attività
ATTIVITÀ 2
Prestazione: calcolare le proprie assenze e presenze in periodi indicati dall’insegnante e
rappresentare graficamente i conteggi.
Indicatore: sa calcolare le proprie assenze e presenze in periodi indicati dall’insegnante e
rappresentare graficamente i conteggi.
• Livello base: calcola le proprie assenze e presenze attraverso la conversazione guidata
dall’insegnante e rappresenta i conteggi in maniera semplice.
• Livello intermedio: calcola le proprie assenze e presenze e rappresenta graficamente i
conteggi secondo le forme condivise.
• Livello avanzato: calcola le proprie assenze e presenze con diverse strategie di calcolo e
rappresenta graficamente i conteggi secondo le forme condivise e in maniera originale.
ATTIVITÀ 3
Prestazione: rilevare la temperatura con il termometro e usare simboli per rappresentare il
meteo del giorno.
Indicatore: sa usare il termometro per rilevare la temperatura esterna e usa simboli
appropriati per rappresentare il meteo del giorno.
• Livello base: con il supporto del docente legge il termometro per rilevare la temperatura
esterna e usa simboli per rappresentare il meteo del giorno.
• Livello intermedio: usa il termometro per rilevare la temperatura esterna e simboli
appropriati per rappresentare il meteo del giorno.
• Livello avanzato: usa il termometro per rilevare la temperatura esterna e simboli appropriati
per rappresentare il meteo del giorno, e fa previsioni sul meteo dei giorni successivi.
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COMPITI AUTENTICI UNA MOSTRA PER RACCONTARCI / Classi 2-3
PRESENTAZIONE DEL COMPITO
Classe Classi 2a-3a
Compito Costruzione di una presentazione di sé, partendo da una serie di stimoli narrativi vari e
diversificati. Tutte le presentazioni saranno poi esposte in una mostra all’interno della scuola.
Consegna per
la motivazione
Scopriamoci! Raccontiamo di noi e impariamo a conoscere gli altri. Allestiamo una mostra
a scuola con tutte le presentazioni.
Finalità del
compito
Riflettere sulla propria identità e la propria personalità, incoraggiare a un atteggiamento di
ascolto e di osservazione nei confronti dell’altro per conoscersi meglio, familiarizzare con
modelli di narrazioni esistenti, identificare nella scrittura uno strumento per riflettere su di
sé e consolidare le relazioni interpersonali.
Traguardi
di competenza
ITALIANO
TECNOLOGIA
ARTE
E IMMAGINE
L’alunna/o:
• partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti rispettando il turno e
formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla
situazione;
• ascolta e comprende testi orali diretti o trasmessi dai media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo;
• legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso
globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi;
• legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia
in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali;
• scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli;
• riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del
lessico;
• conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di
descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento;
• utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie
di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e per rielaborare in
modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti.
UNA MOSTRA PER RACCONTARCI
In questa proposta, bambini e bambine realizzano una presentazione di sé,
sperimentando modelli e forme diverse, per poi esporre tutti i materiali in una mostra
scolastica.
21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 81
UNA MOSTRA PER RACCONTARCI / Classi 2-3
Obiettivi
ITALIANO
TECNOLOGIA
ARTE
E IMMAGINE
• Ascoltare e comprendere narrazioni e conversazioni relative agli argomenti affrontati.
• Interagire con un compagno per presentarsi.
• Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano per descrivere sé stessi.
• Gestire un testo con un programma di videoscrittura.
• Osservare e leggere immagini.
• Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni costruttive originali.
Modalità
di lavoro
Tutto il gruppo classe, attività a coppie e individuali.
Occorrente Libri di narrativa, pc, tablet, libri di arte, fogli da disegno, materiale per scrivere e
disegnare.
Durata e tempo 12 sessioni di lavoro di 2 ore ciascuna + il tempo da dedicare alla lettura di racconti.
Durante tutto l’anno.
Documentazione Testi scritti prodotti dagli alunni e dalle alunne, attività grafico-pittoriche, riprese video
delle conversazioni.
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COMPITI AUTENTICI UNA MOSTRA PER RACCONTARCI / Classi 2-3
LE ATTIVITÀ DEL COMPITO
Attività 1
LETTURA
DI RACCONTI
Che cosa fa l’insegnante Legge in classe alcuni racconti o estratti di romanzi
riguardanti la descrizione di un personaggio. Questa attività va svolta in più riprese,
dedicando un’ora al giorno per almeno 20 giorni.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Intervengono attraverso la conversazione guidata
confrontandosi sulla descrizione e le caratteristiche dei vari personaggi. Registrano su una
tabella i dati descrittivi rilevati (come viene descritto il fisico, il carattere, le azioni, ecc.).
Attività 2
LETTURA
DI QUADRI
Che cosa fa l’insegnante Propone un tour artistico fra varie tipologie di ritratti che
hanno caratterizzato la storia dell’arte, guidando la classe nell’osservazione.
Che cosa fanno gli/le alunni Intervengono attraverso la conversazione guidata
confrontandosi sulla descrizione e le caratteristiche dei vari personaggi ritratti. Registrano
i dati della conversazione (uso dei colori, del tratto, i dettagli del viso, ecc.).
Attività 3
BRAINSTORMING
SU UN
MODELLO DI
PRESENTAZIONE
Che cosa fa l’insegnante Offre alla classe una sintesi dei modelli testuali e artistici
osservati e discussi insieme, raccoglie le idee degli alunni e delle alunne per la
costruzione di un modello comune di descrizione di sé.
Che cosa fanno gli/le alunni/e A piccoli gruppi o a coppie, individuano gli elementi
per creare un modello di descrizione individuale, mettono a punto il modello che verrà
poi esposto alla classe. Attraverso il confronto con il brainstorming si medierà per la
costruzione di un modello comune.
Attività 4
IO ALLO
SPECCHIO, IO
NELLE PAROLE
Questa attività va
proposta a intervalli
temporali per
rilevare progressi,
cambiamenti o
persistenza delle
difficoltà.
Che cosa fa l’insegnante L’attività si svolge in due fasi:
1. L’autoritratto: l’insegnante mette a disposizione uno specchio idoneo agli ambienti
scolastici perché ciascuno si possa osservare meglio e possa realizzare il proprio ritratto.
2. La scrittura del testo individuale: l’insegnante ripercorre con la classe i punti
salienti del modello di presentazione condiviso; resta a disposizione per la consulenza
nella fase di stesura del testo individuale.
In entrambe le fasi l’insegnante socializza in ambiente avalutativo e non giudicante.
Fornisce feedback incoraggianti e migliorativi su elementi formali e di efficacia (dire
chiaramente come si può fare per fare meglio), non commenta, se non positivamente, i
contenuti.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Si osservano e realizzano un ritratto di sé; producono
poi il testo scritto, parlando di sé stessi e cercando di rispettare il modello dato.
Attività 5
GIOCHIAMO
CON I TESTI
Che cosa fa l’insegnante Propone giochi basati sui testi realizzati, come per esempio
le presentazioni incrociate (ogni alunna/o descrive una/un compagna/o), oppure legge
i testi descrittivi in modo anonimo cercando di riconoscere l’autore e il protagonista del
testo.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Rielaborano la descrizione secondo i giochi proposti
dall’insegnante, ascoltano le descrizioni dei compagni in modo attivo.
21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 83
Attività 6
COSTRUIAMO
UN ALBO
NARRATIVO
Che cosa fa l’insegnante Offre a ognuno l’occasione di riprendere in mano tutti i
testi prodotti e, mediante quelli, strutturare una propria presentazione finale che verrà
poi trascritta al pc e “impaginata” insieme a tutte le altre. Le presentazioni finali possono
costituire, stampandole e rilegandole in modo semplice, un ricordo per ciascuno.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Trascrivono il testo personale con un programma di
videoscrittura, corredato dall’autoritratto.
Attività 7
ALLESTIAMO
UNA MOSTRA
Che cosa fa l’insegnante Condivide con il gruppo classe il tour virtuale di una mostra
su internet per illustrare le caratteristiche dell’evento, predispone il materiale utile per
l’allestimento dei pannelli che ospiteranno i disegni, supporta nella stesura delle didascalie.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Fanno un elenco del materiale necessario per allestire
la mostra, collaborano per preparare i pannelli, redigono l’invito.
Indicazioni utili Nell’allestimento della mostra può essere utile descrivere le varie fasi operative del
percorso con dei pannelli illustrativi.
VALUTAZIONE DEL COMPITO
Autovalutazione Alla fine di ogni attività proponiamo un test di autovalutazione in cui ciascun alunna/o si
assegna un punteggio da 1 a 3 (anche con variante di rappresentazione simbolica) sugli
aspetti salienti del percorso (es.: 1. riesco a comprendere il testo letto dall’insegnante?
2. riesco a descrivermi con il disegno? 3. riesco a descrivermi con le parole? 4. riesco a
riconoscere i miei compagni nelle loro descrizioni?).
Possiamo alternare questa tipologia di autovalutazione con altre modalità, per esempio
l’intervista a coppie: 1. disegnare te stesso è stato: facile - abbastanza facile - complicato
2. descrivere te stesso è stato: facile - abbastanza facile - complicato 3. preferisci
raccontarti disegnando o scrivendo? Spiega perché.
Valutazione
di competenza
Per ogni traguardo di competenza (Italiano, Tecnologia, Arte e Immagine) valutare
seguendo l’esempio:
• In via di prima acquisizione: utilizza conoscenze e abilità minime ed essenziali, se
correttamente guidato.
• Base: mostra di possedere conoscenze e abilità pregresse a livelli essenziali, sebbene
vengano recuperate e utilizzate con sforzo.
• Intermedio: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza.
• Avanzato: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza in modo
proficuo e con sicurezza.
Possiamo compilare una tabella valutativa per ciascun alunna/o nel corso delle varie
attività che tenga conto delle seguenti dimensioni:
1. tipologia di situazione: nota/non nota;
2. risorse mobilitate: proprie dell’alunno/fornite dall’insegnante;
3. ha lavorato in autonomia: sì/no;
4. c’è continuità nel suo lavoro: sì/no.
UNA MOSTRA PER RACCONTARCI / Classi 2-3
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COMPITI AUTENTICI
Valutazione
di prestazione
Esempi per
alcune attività
ATTIVITÀ 1
Prestazione: registrare dati descrittivi e caratteristiche dei personaggi ricavandoli da
letture.
Indicatore: sa riconoscere e individuare in un testo dati descrittivi e caratteristiche dei
personaggi.
• Livello base: riconosce in un testo alcune descrizioni e/o caratteristiche essenziali dei
personaggi e li inserisce in una tabella già strutturata.
• Livello intermedio: riconosce in un testo i dati descrittivi e le caratteristiche dei
personaggi e li organizza autonomamente in modo comprensibile.
• Livello avanzato: individua in un testo tutti i principali dati descrittivi e le caratteristiche
principali dei personaggi, presentandoli in ordine logico e organizzandoli in maniera
autonoma e comprensibile.
ATTIVITÀ 2
Prestazione: fare una lettura formale e contenutistica di ritratti d’autore.
Indicatore: conosce e utilizza strumenti e strategie per la comprensione di un’immagine.
• Livello base: osserva un’immagine d’arte descrivendone alcuni elementi formali.
• Livello intermedio: osserva un’immagine d’arte descrivendone elementi formali e
individua il loro significato espressivo.
• Livello avanzato: osserva con consapevolezza un’immagine d’arte descrivendone
elementi formali e tecnici e individuando il loro significato espressivo.
ATTIVITÀ 4
Prestazione: produrre una descrizione di sé su un modello dato.
Indicatore: realizza la descrizione di sé in un testo scritto, rispettando la tipologia di testo.
• Livello base: scrive una semplice descrizione di sé adeguata al modello testuale dato.
• Livello intermedio: scrive una descrizione di sé completa e adeguata al modello testuale
dato.
• Livello avanzato: scrive una descrizione di sé chiara, completa e ricca, rispettando il
modello testuale dato.
ATTIVITÀ 5
Prestazione: partecipare a giochi e attività in modalità di ascolto attivo.
Indicatore: ascolta i compagni in modo attivo e partecipa alle attività rispettando regole
condivise.
• Livello base: partecipa alle attività rispettando turno di parola e regole condivise.
• Livello intermedio: partecipa attivamente alle attività rispettando turno di parola e regole
condivise.
• Livello avanzato: partecipa attivamente alle attività, proponendo pareri e spunti personali
e rispettando turno di parola e regole condivise.
ATTIVITÀ 6
Prestazione: impaginare con un programma di videoscrittura una descrizione personale
corredata di autoritratto.
Indicatore: sa utilizzare un programma di videoscrittura.
• Livello base: realizza un semplice testo corredato di autoritratto.
• Livello intermedio: realizza un testo curato nell’impaginazione integrato con autoritratto.
• Livello avanzato: realizza un testo curato nell’impaginazione e con soluzioni grafiche
originali, integrando la parte testuale con un autoritratto.
21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 85
IL SENTIERO DEGLI AROMI
PRESENTAZIONE DEL COMPITO
Classe Classe 3a
Compito Allestire un orto aromatico utilizzando il giardino della scuola o utilizzando vasi e cassette.
Consegna per
la motivazione
Prendiamoci cura delle piante per dare “sapore” ai nostri “saperi”.
Finalità del
compito
Collaborare insieme per riqualificare una parte del giardino scolastico finalizzando l’area
all’impianto e alla cura di erbe aromatiche.
Traguardi
di competenza
ITALIANO
TECNOLOGIA
SCIENZE
ARTE E
IMMAGINE
GEOGRAFIA
L’alunna/o:
• partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti rispettando il turno e
formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla
situazione;
• legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso
globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi;
• scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola offre;
• conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di
descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento;
• sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a
cercare spiegazioni di quello che vede succedere;
• esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei
compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula
domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti;
• utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie
di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e per rielaborare
in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali);
• individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura) con
particolare attenzione a quelli del proprio territorio.
In questo compito la classe allestisce un orto aromatico e realizza materiale per la
visita guidata.
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COMPITI AUTENTICI IL SENTIERO DEGLI AROMI / Classe 3
Obiettivi
ITALIANO
TECNOLOGIA
SCIENZE
ARTE
E IMMAGINE
GEOGRAFIA
• Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo
su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo
spiegazioni ed esempi.
• Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria
opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente.
• Produrre testi di diverse tipologie testuali con struttura organizzata, frasi sintatticamente
corrette e comunicative, con lessico pertinente, ortografia corretta.
• Ascoltare e comprendere narrazioni e conversazioni relative agli argomenti affrontati.
• Riconoscere l’utilità degli spazi online per la condivisione di informazioni.
• Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali.
• Osservare con uscite all’esterno porzioni di ambienti naturali vicini, individuandone gli
elementi che li caratterizzano.
• Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici
e multimediali.
• Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi con
particolare attenzione a quelli della propria regione.
Modalità di lavoro Tutto il gruppo classe, attività a piccoli gruppi e individuali.
Occorrente Attrezzi da giardinaggio (guanti, palette), semi di piante aromatiche (es.: menta, rosmarino,
salvia, origano, timo), fogli, strumenti per colorare, tablet o smartphone, articoli o libri sulle
piante.
Durata e tempo 14 sessioni di lavoro di 2 ore ciascuna.
Durante tutto l’anno.
Documentazione Documentazione fotografica delle uscite, carte di identità delle piantine (vedi Attività 6),
libro “Il ricettario degli aromi”.
LE ATTIVITÀ DEL COMPITO
Attività 1
BRAINSTORMING:
UN MONDO
DI AROMI
Che cosa fa l’insegnante Mostra alla LIM alcune piante aromatiche e invita gli alunni e le
alunne a indovinarne il nome e a pensare a quale utilizzo se ne faccia nella vita quotidiana.
Illustra alla classe l’idea di ricavare un orto aromatico nel giardino scolastico oppure
utilizzando cassette e vasi come negli orti cittadini. Attraverso una votazione propone al
gruppo di scegliere quali piante inserire nell’orto della scuola.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Intervengono nella conversazione e condividono
esperienze e conoscenze. Esprimono la propria preferenza sulle piante da inserire nell’orto.
21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 87
IL SENTIERO DEGLI AROMI / Classe 3
Attività 2
RICERCA
SCIENTIFICA
DI GRUPPO
Che cosa fa l’insegnante Suddivide la classe in gruppi e assegna a ciascun
gruppo una ricerca da svolgere a scuola su una delle piante scelte per allestire l’orto.
Dà indicazioni su come articolare l’elaborato e quali elementi prevedere (es: nome,
caratteristiche fisiche, particolarità, zone in cui cresce, utilizzo da parte dell’uomo...).
Che cosa fanno gli/le alunni/e Ricavano dai testi le informazioni richieste, annotano
appunti, elaborano schizzi e scelgono foto che possono essere utili per conoscere
meglio le piante di cui avranno cura. Cercano informazioni utili sull’idoneità della propria
realtà geografica per la coltivazione delle piante scelte. Al termine della ricerca, le
informazioni vengono condivise con tutta la classe.
Attività 3
VISITA
ALLA SERRA
Che cosa fa l’insegnante Predispone una visita di istruzione presso una serra o un
orto, prevedendo anche l’interazione tra il gruppo classe e specialisti.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Preparano le domande da rivolgere allo specialista,
annotano le informazioni rilevanti emerse dalla visita alla serra, documentano con
fotografie l’uscita.
Attività 4
CON LE MANI
ESPLORIAMO
E COLTIVIAMO
Che cosa fa l’insegnante Predispone il terreno del giardino o i vasi destinati alla
costruzione dell’orto, fornisce i semi da coltivare, mette a disposizione gli strumenti,
guida il gruppo nell’impianto delle semenze. Suddivide la classe in gruppi per la
turnazione utile per la cura dell’orto (irrigazione, ecc.).
Che cosa fanno gli/le alunni/e Seguendo le indicazioni del docente, coltivano le
piante e se ne prendono cura, annotano con appunti e fotografie la loro evoluzione.
Attività 5
DALL’ORTO
ALLA TAVOLA
Che cosa fa l’insegnante Coinvolge le famiglie per partecipare a un incontro con
la classe in cui condividere ricette basate sull’utilizzo delle erbe aromatiche, organizza
gli incontri. Dà suggerimenti su come scrivere un testo regolativo fornendo esempi di
ricette.
Che cosa fanno gli/le alunni/e
Durante l’incontro con le famiglie: prendono appunti. Dopo l’incontro:
rielaborano le ricette in testi regolativi che nelle prossime fasi verranno condivisi online.
Attività 6
ARRICCHIAMO
IL SENTIERO
DEGLI AROMI
Che cosa fa l’insegnante Suddivide la classe in 4 gruppi con compiti diversi:
GRUPPO 1 sistemazione delle ricette in un unico file “Il ricettario degli aromi”;
GRUPPO 2 elaborazione di carte di identità delle piantine utilizzate da mettere online;
GRUPPO 3 elaborazione di segnaletica con indicazioni delle piante da mettere nell’orto;
GRUPPO 4 scelta delle foto più significative del percorso.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Attraverso il materiale raccolto elaborano i compiti
assegnati al gruppo di appartenenza chiedendo, se necessario, la consulenza dei
docenti.
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COMPITI AUTENTICI IL SENTIERO DEGLI AROMI / Classe 3
Attività 7
CONDIVIDIAMO
ONLINE
Che cosa fa l’insegnante Illustra l’utilità del web per condividere il materiale elaborato
e con la classe inserisce sul sito di istituto gli elaborati dei vari gruppi. Condivide l’utilizzo
del QR code come strumento di navigazione e accesso alle informazioni online.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Discutono sulla disposizione del materiale e con
l’insegnante elaborano piccoli cartelloni in cui verrà inserito il QR code sul materiale
relativo a schede delle piante, ricettario aromatico, photo gallery dell’esperienza da
sistemare nell’orto.
Attività 8
FESTA DI
INAUGURAZIONE
Che cosa fa l’insegnante Guida gli alunni e le alunne nell’organizzazione della festa di
inaugurazione de “Il sentiero degli aromi”. Si scelgono la data, l’orario, come illustrare il
percorso e il funzionamento dei QR code, si decide chi invitare.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Elaborano gli inviti in base alle decisioni prese,
preparano il discorso inaugurale e le spiegazioni dei QR code, si assegnano ruoli per la
festa (chi introduce, chi spiega, chi guida nella visita, ecc.).
Indicazioni utili In questo percorso è utile stimolare la collaborazione con le famiglie per raccogliere
esperienze da condividere in classe.
VALUTAZIONE DEL COMPITO
Autovalutazione Alla fine di ogni attività proponiamo in modo ricorrente l’autovalutazione su alcuni aspetti
importanti, per esempio: 1. Collaborare con gli altri 2. Proporre soluzioni e idee originali
3. Organizzare il lavoro 4. Chiedere aiuto. Per ogni aspetto possiamo proporre quattro
opzioni: facilissimo – facile – non sempre facile – per niente facile.
Valutazione di
competenza
Per ogni traguardo di competenza (Italiano, Tecnologia, Scienze, Arte e Immagine,
Geografia) valutare seguendo l’esempio:
• In via di prima acquisizione: utilizza conoscenze e abilità minime ed essenziali, se
correttamente guidato.
• Base: mostra di possedere conoscenze e abilità pregresse a livelli essenziali, sebbene
vengano recuperate e utilizzate con sforzo.
• Intermedio: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza.
• Avanzato: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza in modo
proficuo e con sicurezza.
Possiamo compilare una tabella valutativa per ciascun alunna/o nel corso delle varie
attività che tenga conto delle seguenti dimensioni:
1. tipologia di situazione: nota/non nota;
2. risorse mobilitate: proprie dell’alunno/fornite dall’insegnante;
3. ha lavorato in autonomia: sì/no;
4. c’è continuità nel suo lavoro: sì/no.
21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 89
IL SENTIERO DEGLI AROMI / Classe 3
Valutazione
di prestazione
Esempi per
alcune attività
ATTIVITÀ 1
Prestazione: partecipare a una conversazione collettiva condividendo conoscenze sulle
piante ed esprimendo opinioni e preferenze.
Indicatore: prende parte attiva in un brainstorming, condividendo conoscenze ed
esprimendo preferenze.
• Livello base: partecipa al brainstorming, riconoscendo solo alcune piante ed
esprimendo la propria preferenza solo se sollecitato.
• Livello intermedio: partecipa attivamente al brainstorming, riconoscendo diverse piante
ed esprimendo la propria preferenza.
• Livello avanzato: partecipa attivamente al brainstorming, riconoscendo diverse piante e
suggerendone di nuove, esprime la propria preferenza con motivazioni personali e articolate.
ATTIVITÀ 2
Prestazione: fare una ricerca collettiva su una pianta scelta.
Indicatore: saper ricercare, raccogliere e organizzare informazioni su una pianta.
• Livello base: ricerca alcune informazioni generiche e le organizza in modo semplice e chiaro.
• Livello intermedio: ricerca diverse informazioni anche su canali diversi e le organizza in
un elaborato curato e corredato di testo e immagini.
• Livello avanzato: ricerca informazioni complete e pertinenti utilizzando diversi canali, e le
elabora in un prodotto finale curato e ricco.
ATTIVITÀ 3
Prestazione: fare domande pertinenti a un esperto di piante e raccogliere informazioni.
Indicatore: sa porre domande pertinenti e utili al fine della ricerca e sa raccogliere le
informazioni.
• Livello base: pone domande semplici e pertinenti e raccoglie le informazioni di base.
• Livello intermedio: pone domande pertinenti e raccoglie tutte le informazioni utili.
• Livello avanzato: pone domande pertinenti e originali, e raccoglie tutte le informazioni
utili organizzandole in modo chiaro e creativo.
ATTIVITÀ 4
Prestazione: coltivare le piante nell’orto di classe e prendersene cura.
Indicatore: segue le indicazioni per coltivare le piante e se ne prende cura.
• Livello base: coltiva le piante seguendo parte delle indicazioni e se ne prende cura con
l’aiuto dell’insegnante.
• Livello intermedio: coltiva le piante seguendo gran parte delle indicazioni e se ne prende
cura in autonomia.
• Livello avanzato: coltiva le piante seguendo tutte le indicazioni e se ne prende cura
costantemente, prendendo iniziative autonome.
ATTIVITÀ 7
Prestazione: elaborare materiale guida per la visita all’orto (schede delle piante, ricettario
aromatico e photo gallery).
Indicatore: prepara tutto il materiale, usando un linguaggio chiaro e funzionale e
realizzando una grafica gradevole.
• Livello base: prepara un materiale semplice e chiaro utile allo scopo.
• Livello intermedio: prepara un materiale chiaro ed efficace nella forma e graficamente
efficace.
• Livello avanzato: prepara un materiale chiaro e ricco, con una forma appropriata e
graficamente originale.
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COMPITI AUTENTICI UN CANALE YOUTUBE SULLA LETTURA / Classi 4-5
UN CANALE YOUTUBE
SULLA LETTURA
PRESENTAZIONE DEL COMPITO
Classe Classi 4a-5a
Compito Costruzione di un canale YouTube di consigli letterari/inviti alla lettura per bambine e
bambini: il canale sarà popolato da vari video che promuovono una o più storie.
Consegna per
la motivazione
Il nostro obiettivo è costruire un canale YouTube divertente e interessante con inviti alla
lettura per i nostri coetanei e/o bambine e bambini più piccoli. Guardaci, ascoltaci e leggi:
come far venire voglia di leggere ai bambini costruendo un canale YouTube.
Finalità
del compito
Incrementare le letture; favorire la discussione su un testo letto; sviluppare competenze
informatiche; sviluppare competenze di ideazione, realizzazione e postproduzione video;
ideare, costruire e gestire un canale social; comprendere testi; formulare inviti alla lettura;
sviluppare abilità di produzione orale nel contesto di un video rivolto ai pari; comprendere
le diversità di stili comunicativi in relazione ai contesti.
Traguardi
di competenza
ITALIANO
TECNOLOGIA
ARTE
E IMMAGINE
L’alunna/o:
• legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso
globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi;
• legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia
in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali;
• partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti rispettando il turno e
formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più adeguato possibile;
• ascolta e comprende testi orali, cogliendone il senso, le informazioni principali e lo
scopo;
• scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti; applica diverse forme di
rielaborazione dei testi;
• individua problemi e cerca soluzioni in ambito tecnologico, progettando e realizzando
artefatti funzionali al proprio scopo;
• elabora strategie per eseguire compiti operativi complessi, anche collaborando e
cooperando con i compagni;
• utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie
di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo
creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi,
pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
Un compito che stimola la voglia di leggere attraverso la creazione di un canale YouTube.
SEGUI
IL PROGETTO
Leggimi
ancora
21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 91
UN CANALE YOUTUBE SULLA LETTURA / Classi 4-5
Obiettivi
ITALIANO
TECNOLOGIA
ARTE
E IMMAGINE
• Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto.
• Porsi domande all’inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi
della comprensione.
• Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi
un’idea del testo che si intende leggere.
• Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un
argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.
• Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di
utilità.
• Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici,
le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati.
Modalità
di lavoro
Tutto il gruppo classe, quindi a gruppi con rotazione dei ruoli.
Occorrente Libri di narrativa, cellulare per ripresa video, pc, tablet.
Durata e tempo 12 sessioni di lavoro di 2 ore ciascuna + il tempo da dedicare alla lettura di racconti.
Durante tutto l’anno.
Documentazione Schede di lettura, scaletta della puntata, fotografie per il setting scenografico e video,
appunti sulla conversazione guidata.
LE ATTIVITÀ DEL COMPITO
Attività 1
LETTURA
DI RACCONTI
Che cosa fa l’insegnante Legge in classe alcuni racconti (e/o romanzi): questa attività
va svolta in più riprese, dedicando un’ora al giorno per almeno 20 giorni.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Intervengono con domande di approfondimento e poi
si intervistano a coppie sui punti nodali della narrazione (trama complessiva, personaggi
principali, gradimento e relative motivazioni, spunti di immedesimazione nei personaggi,
collegamento con la propria esperienza, ecc.).
Attività 2
BRAINSTORMING
SULLE STORIE
ASCOLTATE
Che cosa fa l’insegnante Si avvia in classe un confronto sulle storie ascoltate: quale
racconto/romanzo è piaciuto di più e perché? Quali passaggi hanno incuriosito? Quali
emozioni hanno suscitato? Chiediamo ai bambini e alle bambine di indicare cosa vogliono
raccontare nel video per stimolare la curiosità di lettura. Cosa ci attrae in una storia?
Che cosa fanno gli/le alunni/e Prima individualmente dovranno scrivere le proprie
preferenze e le motivazioni, per poi realizzare, a gruppi, una scheda di invito alla lettura
sulla storia preferita. Successivamente tutti insieme discuteranno i lavori dei vari gruppi e
sceglieranno le storie su cui realizzare i vari video.
92 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it
COMPITI AUTENTICI UN CANALE YOUTUBE SULLA LETTURA / Classi 4-5
Attività 3
PREPARAZIONE
DEI VIDEO
Questa attività
si ripete per
tutti i video che
saranno realizzati
per popolare il
canale. Prima di
procedere con le
riprese, assicurarsi
di aver raccolto
le autorizzazioni
delle famiglie in
conformità alle
norme sulla privacy
di ogni singolo
istituto.
Che cosa fa l’insegnante Predispone una scaletta di lavoro per la sceneggiatura,
il setting del video, la preparazione degli attori e divide la classe in gruppi con compiti
distinti da sviluppare. Attraverso il brainstorming e la conversazione guidata è opportuno
definire il format di ogni singola puntata/video che poi si ripeterà. Esempio 1) introduzione
e saluti di benvenuto 2) presentazione del libro da proporre 3) racconto della trama in
breve (senza svelare il finale) 4) motivazioni del consiglio dei bambini e delle bambine:
questo libro te lo suggeriamo perché…
In base alla scaletta del format si individuano i ruoli dei protagonisti del video
(presentatore, speaker, ecc.), i compiti per realizzarlo (regia, allestimento della
scenografia, riprese video, ecc.) e gli oggetti da reperire o costruire.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Un gruppo si occuperà della sceneggiatura, un altro
preparerà il setting per il video, altri saranno gli attori che dovranno prepararsi alle riprese.
In linea di massima, la scansione temporale potrebbe essere: 1) costruzione del set e
preparazione del materiale tecnico occorrente 2) prova della puntata 3) riprese 4) messa
online e pubblicizzazione.
Attività 4
RIPRESE VIDEO
Questa attività si
ripete per tutti i
video che saranno
realizzati per
popolare il canale.
Che cosa fa l’insegnante Insegna alla classe a utilizzare i dispositivi tecnologici
di ripresa a disposizione (smartphone, tablet, ecc.) e illustra il significato delle varie
inquadrature di ripresa.
Che cosa fanno gli/le alunni/e La classe è divisa in tre gruppi: un gruppo si occupa
delle riprese, un gruppo sarà costituito dagli attori, un gruppo avrà cura del materiale
occorrente nelle riprese; tutti collaborano alla realizzazione del prodotto finale nelle varie
fasi operative.
Attività 5
VIDEO ONLINE
Che cosa fa l’insegnante Condivide con la classe la procedura di messa online dei
video, l’importanza delle didascalie di accompagnamento sul canale YouTube, gli aspetti
legati alle autorizzazioni, ecc.
Che cosa fanno gli/le alunni/e Completano la scheda del filmato predisposta
da YouTube individuando pubblico, tipologia di video, ecc., stilano la didascalia di
accompagnamento, individuano gli hashtag da utilizzare.
Indicazioni utili Stabilire in anticipo timing dei video, numero di versioni minime, ruolo del gruppo;
diffondere sul sito di istituto e le piattaforme delle classi il link del video e invitare alla
visione.
Per approfondimenti sulla lettura ad alta voce, si vedano Leggimi ancora, Leggere ad alta
voce e Ad alta voce, di Federico Batini, editi da Giunti Scuola.
21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 93
UN CANALE YOUTUBE SULLA LETTURA / Classi 4-5
VALUTAZIONE DEL COMPITO
Autovalutazione Invitiamo i bambini e le bambine a indicare (con un punteggio da 1 a 3) punti di forza
e punti deboli del progetto nelle seguenti aree: A. Capacità di collaborare con gli altri;
B. Utilizzo di software specifici; C. Creatività nell’ideazione; D. Comprensione del testo
scritto; E. Condivisione delle proprie idee e impressioni nel gruppo.
Valutazione
di competenza
Per ogni traguardo di competenza (Italiano, Tecnologia, Arte e Immagine) valutare
seguendo l’esempio:
• In via di prima acquisizione: utilizza conoscenze e abilità minime ed essenziali, se
correttamente guidato.
• Base: mostra di possedere conoscenze e abilità pregresse a livelli essenziali, sebbene
vengano recuperate e utilizzate con sforzo.
• Intermedio: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza.
• Avanzato: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza in modo
proficuo e con sicurezza.
Possiamo compilare una tabella valutativa per ciascun alunno nel corso delle varie attività
che tenga conto delle seguenti dimensioni: tipologia di situazione (nota/non nota); risorse
mobilitate (proprie dell’alunno/fornite dall’insegnante); ha lavorato in autonomia (sì/no);
c’è continuità nel suo lavoro (sì/no).
Valutazione
di prestazione
Esempi per
alcune attività
ATTIVITÀ 1
Prestazione: intervistarsi a coppie sulla comprensione di racconti ascoltati.
Indicatore: sa intervistare un compagno su elementi di comprensione del testo ascoltato.
• Livello base: formula semplici domande sul senso globale e sulle caratteristiche
principali di un racconto con linguaggio semplice e chiaro.
• Livello intermedio: formula domande sul senso globale e sulle caratteristiche di un
racconto con linguaggio, forma e tono adeguati.
• Livello avanzato: formula domande sul senso globale e sulle caratteristiche più analitiche
di un racconto usando linguaggio e forma accurati e un tono adeguato al contesto.
ATTIVITÀ 2
Prestazione: realizzare una scheda di invito alla lettura su una storia preferita.
Indicatore: sa realizzare una scheda di lettura con tutte le informazioni necessarie.
• Livello base: realizza una semplice scheda di lettura con tutte le informazioni necessarie.
• Livello intermedio: realizza una scheda di lettura ben strutturata con tutte le informazioni
sul libro e un commento personale.
• Livello avanzato: realizza una scheda di lettura ben strutturata con tutte le informazioni
sul libro, completa di analisi testuale e commento personale.
ATTIVITÀ 4
Prestazione: 1) realizzare le riprese di un video. 2) Recitare una parte stabilita in un video.
3) Predisporre il materiale per le riprese.
Indicatore: 1) sa realizzare le riprese di un video. 2) Sa recitare una parte stabilita in un
video. 3) Sa predisporre il materiale occorrente per le riprese di un video.
• Livello base: realizza il compito con il supporto dell’insegnante.
• Livello intermedio: realizza il compito in piena autonomia.
• Livello avanzato: realizza il compito in piena autonomia e con spunti personali e originali.
Il 25 settembre è la Giornata mondiale dei sogni. L’idea
di partire da una tematica tanto coinvolgente e suggestiva
ritengo sia fondamentale soprattutto per le tre parole chiave con le quali viene celebrata: creatività, collaborazione,
ispirazione.
Creatività per gli aspetti fantasiosi e fantastici che supportano e stimolano il pensiero e l’inventiva personale di
ciascuno. Collaborazione per la possibilità di cooperare e
partecipare insieme ad accogliere e condividere i sogni di
ognuno. Ispirazione per l’eventualità di veder aprirsi scenari e orizzonti nuovi dai sogni di tutti.
In classe, questa tematica di carattere trasversale offre l’opportunità di essere integrata con percorsi di Arte e Immagine, di Musica e di Italiano sia a livello di attività individuale che in piccolo e grande gruppo.
25 settembre: SOGNI
di Paola Camiciottoli, insegnante e formatrice
CANZONI SUI SOGNI
• Ligabue - Sono sempre i sogni a dare forma al mondo
• Cenerentola - I sogni son desideri
• Edoardo Bennato - Sogni
• Negrita - Ho imparato a sognare
• Roberto Vecchioni – Sogna ragazzo sogna
• Whitney Houston, Mariah Carey - When You Believe
PLAYLIST
ASCOLTA
LE CANZONI
DIPINGERE
IL NOSTRO SOGNO
Attività di Arte e Immagine
Su una parete della classe o del corridoio dell’aula predisponiamo una serie di fogli di carta da pacchi bianca e mettiamo
a disposizione degli alunni colori a tempera e pennelli.
Invitiamo i bambini a disegnare il proprio sogno: “Se il sogno fosse un dipinto e tu un pittore, che cosa disegneresti?
Dipingete un grande sogno, cosa vi piacerebbe fare? Che
tipo di persona vorreste diventare?”
Lasciamo che i bambini si muovano liberamente tra colori
e segni senza intervenire se non per stimolare un approccio spontaneo giocando sul “come se tu fossi un pittore”,
poiché in questo genere di attività qualsiasi colore e segno
sono quelli giusti. Ad attività terminata suggeriamo di narrare il proprio sogno all’intero gruppo classe. Il condividere
l’attività incoraggia i bambini a non aver timore del giudizio
degli altri. Disegnare è bellissimo e disegnare i propri sogni
un’attività meravigliosa.
I bambini avvertono che la libertà che questa attività offre,
espressa attraverso i colori e i segni amati e favorita dall’espressione dei sentimenti e dei sogni, nasce nell’avere la
possibilità di creare il proprio sogno di vita come fosse un
capolavoro.
Nei sogni, entriamo in un mondo che è interamente nostro “
Dal film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
”
94 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it
LABORATORIO GIORNATE MONDIALI
Attività per tutte le classi
SEGUI
LA PAGINA
DIPINGERE SOGNI
“Dove dipingere il nostro sogno? Sulla parete altissima che vediamo davanti a noi.
Dipingere la nostra parete diventa una sfida che ha bisogno di azioni. La prima azione da fare
è prendere un colore, quello che ti piace [...] e lasciare che l’immaginazione corra libera dal pensiero alla nostra mano. Saremo
i pittori di noi stessi. E se questo può sembrare difficile possiamo sempre affidarci agli altri […] e farci aiutare… ringraziare chi
ci ha sostenuto e ha creduto in noi. Sarà il nostro capolavoro di vita.”
DAL PODCAST
ASCOLTA
IL PODCAST
TEATRO DEI SOGNI
Attività di drammatizzazione
Invitiamo bambini e bambine a scrivere il proprio sogno su
dei post it o su piccoli fogli di carta (1/4 di A4). Stimoliamo
l’attività chiedendo ai bambini se e quando sono affascinati da un paesaggio, da un’immagine, da un libro, da una
persona.
Tale conversazione può anche essere supportata dalla ricerca di immagini. Chiediamo: “Vi emoziona pensare ai
vostri sogni e a quello che sarà il vostro futuro? Provate a
scriverlo”. I foglietti verranno poi piegati e raccolti all’interno di un contenitore.
A turno, un bambino per volta, pesca un foglietto, lo legge
inizialmente in silenzio anche più di una volta e solo dopo
lo legge a voce alta, cercando di interpretarlo, agli altri.
Ciascun bambino riconoscerà così il proprio sogno che è
Fig. 1
diventato, con questa attività, patrimonio di tutti poiché
“se miriamo al cielo troveremo una stella brillante di speranza; e se collaboriamo possiamo arrivare a raggiungerla”
(Brian Wildsmith)
SOGNO IN IMMAGINE
Attività di scrittura
Proiettiamo sulla LIM la Fig. 1 e attraverso la sua lettura
accompagnata dai versi di Alda Merini, invitiamo i bambini a scrivere un breve testo o alcune frasi sulla suggestione
onirica suggerita dall’immagine. “Cosa ti suggerisce questa
immagine? Essa può rappresentare un sogno? E quale?”.
Lasciamo che ciascun bambino scriva dando libertà ai pensieri che l’immagine gli ispira.
Possiamo ripetere l’attività con la Fig. 2.
Fig. 2
“Ci sono fiori detti pensieri.
Ne ho raccolti alcuni che spingevano i miei sogni”
Alda Merini foto © Paola Camiciottoli
“Il grado di libertà di un uomo
si misura dall’intensità dei suoi sogni”
Alda Merini foto © Paola Camiciottoli
21 | 2022 LABORATORIO GIORNATE MONDIALI 95
25 SETTEMBRE: SOGNI
L’acqua è in grado di risalire spazi strettissimi, come degli
strettissimi tubicini: è come se le sue molecole si “arrampicassero” sulle pareti intorno.
Questo fenomeno si chiama “capillarità”: le piante hanno
sottili tubicini al loro interno (i vasi capillari) che aiutano
l’acqua a passare dal terreno alle foglie, passando per le radici e il fusto.
Sperimentiamo la capillarità con la carta assorbente da
cucina: infatti tra le sue fibre ci sono spazi strettissimi e
l’acqua è in grado di risalire attraverso questi spazi.
Con l’esperimento formiamo nuovi colori, partendo dai
colori primari, sfruttando proprio il fenomeno della capillarità.
Intrecci arcobaleno
di Agnese Sonato, divulgatrice scientifica
MATERIALE OCCORRENTE
Sei bicchieri di vetro trasparente; coloranti alimentari rosso,
giallo e blu; carta assorbente da cucina; acqua di rubinetto.
Durata dell’esperimento 40 minuti.
COME SI FA
1 Prendiamo tre bicchieri su sei e versiamo all’interno dell’acqua di rubinetto, in modo che si riempiano
fino a metà. Aggiungiamo anche
3-4 gocce di colorante alimentare,
in modo da avere un bicchiere con
acqua colorata di giallo, uno rosso e
uno di blu.
2 Negli altri tre bicchieri versiamo solo
dell’acqua, in modo che il livello finale
dell’acqua sia un po’ inferiore alla metà del bicchiere.
3 Disponiamo i sei bicchieri in
cerchio posti vicini, alternandone uno riempito con acqua colorata con uno che
contiene acqua
non colorata A .
4 Con delle strisce
di carta assorbente, realizziamo dei
“ponti” tra un bicchiere e l’altro. E…
aspettiamo un po’ B !
5 L’acqua inizia a “salire” sui ponti che si coloreranno
sempre di più: i ponti di carta che partono dal bicchiere giallo si colorano di giallo, quelli che partono dal bicchiere blu si colorano di blu e quelli che
partono dal bicchiere rosso si colorano di rosso.
E poi… nei bicchieri che contengono solo acqua
si formeranno nuovi colori: il verde tra il blu e il
giallo, il viola tra il rosso e il blu e l’arancione
tra il giallo e il rosso C .
ESPERIMENTO
PER SAPERNE DI PIÙ
• Agnese Sonato
Tanti esperimenti STEM,
Editoriale Scienza.
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attività di arte
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B
A
C
96 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it
LABORATORIO STEAM
Attività per tutte le classi
▲ Tanaka Atsuko, Senza titolo, 1964.
Rielaborazione
in classe ▶
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MATEMATICA classi 1•2•3•4•5
ITALIANO classi 1•2•3•4•5
STORIA
GEOGRAFIA classi 2•3
INGLESE classi 2•3•4