Cepolidae (pesci)

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Cepolidae
Acanthocepola krusensternii
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Osteichthyes
Superordine Acanthopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Percoidei
Famiglia Cepolidae
Cepola macrophthalma
Cepola australis

I Cepolidae sono una famiglia di pesci ossei marini dell'ordine Perciformes.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa famiglia è diffusa nell'Oceano Atlantico orientale, nell'Oceano Indiano e nell'Oceano Pacifico occidentale, dove si trova il maggior numero di specie. Popolano soprattutto i mari tropicali e subtropicali, nel mar Mediterraneo è comune Cepola macrophthalma.

I Cepolidae sono strettamente legati ai fondali sabbiosi e fangosi a una certa profondità: si incontrano di solito nel piano circalitorale e nel piano batiale.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di Percoidea dal corpo molto allungato e compresso, in molte specie sottile come un nastro e appuntito all'estremità caudale. La pinna dorsale e la pinna anale sono allungate e terminano sul peduncolo caudale ma non sono unite alla caudale, che possiede dai 9 ai 10 raggi. La bocca, più o meno grande, è armata di senti acuti. Le scaglie sono presenti, molto piccole. La linea laterale decorre lungo il profilo dorsale del corpo, vicino alla base della pinna dorsale. Hanno un numero elevato di vertebre (65-100).

Il colore è rosso o rosa.

La misura massima è raggiunta da Cepola macrophthalma ed è di 80 cm (eccezionalmente).

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Vivono quasi tutti infossati nel sedimento fangoso o sabbioso tranne alcune specie che hanno assunto uno stile di vita semipelagico.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La dieta è carnivora, si cibano di invertebrati planctonici.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Uova e larve sono pelagiche.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Sono pescate comunemente con le reti a strascico ma non hanno grande valore commerciale. La specie mediterranea viene impiegata nella frittura di paranza.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia comprende le seguenti specie[1]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Tortonese, Osteichthyes, Bologna, Calderini, 1975.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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