Cerithium

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Cerithium
Cerithium coralium
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Mollusca
Subphylum Conchifera
Classe Gastropoda
Sottoclasse Caenogastropoda
Ordine non assegnato
Superfamiglia Cerithioidea
Famiglia Cerithiidae
Genere Cerithium
Bruguière, 1789
Serie tipo
Cerithium adansonii
Bruguière, 1792
Sinonimi

Bayericerithium
Petuch et al., 2001[1]

Specie
Cerithium adustum

Cerithium Bruguière, 1789 è un genere di molluschi gasteropodi della sottoclasse Caenogastropoda.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Cerithium comprende un ampio gruppo di specie marine morfologicamente molto variabili caratterizzate da gusci allungati con molte spirali e aperture ovate, canali anteriori leggermente riflessi e scultura costituita da nervature assiali, corde a spirale con perline e nodi e varici posizionate casualmente. Il bordo del mantello è bilobato in sezione trasversale e presenta piccole papille che sorgono dal lobo interno. L'osfradio è bipectinato e la ghiandola ipobranchiale ben sviluppata. La radula è taenioglossata, le ghiandole salivari accoppiate passano attraverso l'anello nervoso. È presente una ghiandola esofagea e nella parte anteriore dello stomaco si trova lo stiloforo che contiene uno stilo cristallino e uno scudo gastrico. Il sistema nervoso è epiatroide. I gonodotti palliali sono aperti; l'ovidotto palliale comprende una grande borsa spermatofora e due ricettacoli seminali. I maschi sono privi del pene e producono spermatozoi dimorfici, che vengono trasferiti dagli spermatofori. Le femmine hanno un solco ciliato per la deposizione delle uova sul lato destro del piede e la massa dell'uovo è costituita da corde gelatinose intrecciate.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di Cerithium abbracciano un'ampia varietà di habitat, sia riguardo al substrato che alla distribuzione in profondità. La grande maggioranza delle specie si trova a livello intertidale o in acque poco profonde su substrati di sabbia e detriti, dove strisciano sulla superficie o si rintanano parzialmente intorno alle rocce. Molte specie tendono a scavare parzialmente durante il giorno, ma sono attivi in superficie durante la notte. Le specie di Cerithium sono solo occasionalmente infaunali;[3] infatti, di tutte le specie di acque poco profonde, solo Cerithium salebrosum è un vero abitante della sabbia infaunale, sebbene Cerithium tenellum si trovi talvolta anche in questo habitat. Tutte e cinque le specie di acque profonde, Cerithium abditum, Cerithium flemischi, Cerithium gloriosum, Cerithium matukense e Cerithium ophioderma, sono scavatori parziali, ma non veramente infaunali. La maggior parte degli altri Ceritidi abitanti delle sabbie infaunali sono specie Rhinoclavis. Tra le specie di Cerithium dell'indo-pacifico, Cerithium rostratum è unico in quanto si trova spesso a vivere su fili di erbe marine angiosperme. Anche Cerithium columna e Cerithium zonatum si trovano nei letti di alghe, ma sono generalmente confinati nel substrato. Un certo numero di specie preferiscono substrati rocciosi solidi come grandi massi o piattaforme e banchine coralline rocciose. Le specie che si trovano comunemente in questo tipo di habitat sono Cerithium caeruleum, Cerithium echinatum, Cerithium nodulosum e Cerithium scabridum. Tra le specie più piccole, il Cerithium atromarginatum, il Cerithium egenum e il Cerithium punctatum sono limitati ai tappeti algali intertidali. Cerithium dialeucum, Cerithium interstriatum e Cerithium torresi prediligono ambienti sabbiosi limosi, mentre Cerithium coralium è unico nel trovarsi su sabbia fangosa nei substrati degli estuari intorno alle mangrovie.[4]

Tutte le specie di Cerithium si alimentano di detriti algali, ma la maggior parte sembra pascolare su diatomee e microalghe piuttosto che su pezzi più grandi di alghe.[4]

Il genere risale al tardo Cretaceo, ed era ricco di specie durante il Cenozoico: molte specie viventi sono note anche nella documentazione fossile del Cenozoico.[5]

Sebbene le specie di Cerithium siano distribuite in tutto il mondo, principalmente in habitat tropicali a temperati caldi, la maggior parte di specie (circa il 70%) sono specie indo-pacifiche. Del resto, il 15% comprende specie del Pacifico orientale, il 10% di specie dell'Atlantico occidentale e il 5% di specie dell'Atlantico orientale e del Mediterraneo; quindi, in confronto ad altre province zoogeografiche, non vi è dubbio che il Cerithium abbia subito un'ampia speciazione nell'Indo-Pacifico.[6]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Cerithium alutaceum
Cerithium atratum
Cerithium boeticum
Cerithium citrinum
Cerithium echinatum
Cerithium lividulum
Cerithium rostratum

Il genere Cerithium contiene 86 specie accettate.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) MolluscaBase eds. 2020, Cerithium, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 23 settembre 2020.
  2. ^ HoubrickOp. citata, pag. 4-14.
  3. ^ Organismi che vivono entro il sedimento, semplicemente infossati o in tane. Detti anche endobionti.
  4. ^ a b HoubrickOp. citata, pag. 13.
  5. ^ HoubrickOp. citata, pag. 11.
  6. ^ HoubrickOp. citata, pag. 15-16.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Cerithium, su Fossilworks.org. Modifica su Wikidata
  • Foto di Cerithium, su inaturalist.org.
  • Cerithium, su gbif.org, GBIF- Global Biodiversity Information Facility. URL consultato il 4 novembre 2020.
  • Cerithium, su eol.org, Encyclopedia of Life.
  • Des Beechey, Family Cerithiidae, su seashellsofnsw.org.au. URL consultato il 4 novembre 2020.
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