Gutierrezia

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Gutierrezia
* Gutierrezia_microcephala
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Astereae

North American lineage

Sottotribù Gutierreziinae
Genere Gutierrezia
Lag., 1816
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Astereae
Genere Gutierrezia
Specie
(Vedi testo)

Gutierrezia Lag., 1816 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Gutierreziinae.[1][2][3]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del genere (Gutierrezia ) è stato dato in onore del nobile spagnolo del XIX secolo Pedro Gutierrez de Salceda, botanico e farmacista presso il Giardino Botanico Reale di Madrid.[4]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Mariano Lagasca y Segura (1776-1839) nella pubblicazione " Genera et species plantarum, quae aut novae sunt aut nondum recte cognoscuntur" ( Gen. Sp. Pl. [Lagasca] 30) del 1816.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
* Gutierrezia wrightii
Le foglie
* Gutierrezia sarothrae
Infiorescenza
* Gutierrezia microcephala
I fiori
* Gutierrezia resinosa

Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo erbaceo annuale o perenne, anche piccolo-arbustivo.[6][7][8][9][10][2]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa.

Foglie. Le foglie, decorrenti lungo il caule, sono disposte in modo alternato, per lo più sessili. La lamina è semplice con forme da lineari a lanceolate o spatolate con 1 nervatura parallele. Sulla superficie possono essere presenti dei punti ghiandolari.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono sia scapose (capolini solitari) che composte da 3 - 6 capolini raccolti in formazioni varie. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, piatte e a consistenza erbacea (sono coriacee nella parte basale), sono disposte in modo più o meno embricato e scalato su 2 - 4 serie. Il ricettacolo possiede dei peli uncinati; la forma è piatta o colonnare.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono da 1 a 30 per capolino (possono essere assenti); sono femminili; la forma è ligulata (zigomorfa);
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi.
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [11]
  • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa, mentre all'apice è ligulata; la ligula, avvolta, può terminare con alcuni denti; il colore è giallo o bianco;
  • fiori del disco: la forma è tubulare-imbutiforme bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, eretti, hanno una forma deltata; il colore è giallo o bianco.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo con inserzione nella giunzione tra il tubo della corolla e il lembo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[10][12]

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, con forme da clavate a cilindriche, sono lateralmente compressi con diverse nervature; la superficie è setolosa. Il pappo è formato da 1 - 2 serie di scaglie connate alla base o, in alcune specie, fortemente ridotte.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questo genere sono distribuite nel Nuovo Mondo (zone temperate dal Canada all'Argentina).[3]

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]

  • Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
  • Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
  • Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
  • Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
  • North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.

Il genere Gutierrezia (insieme alla sottotribù Gutierreziinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage". [2] In precedenti trattazioni le specie di questo genere erano descritte all'interno della sottotribù Solidagininae.[10] In base a ricerche di tipo filogenetico il genere di questa voce, nell'ambito della sottotribù, occupa una posizione più o meno centrale insieme ai generi Amphiachyris, Euthamia e Gymnosperma.[17]

I caratteri distintivi del genere sono:[10]

  • i capolino sono terminali;
  • i fiori del raggio sono presenti e quelli del disco in genere sono più di 3;
  • il pappo è formato da scaglie disposte su 1 - 2 serie.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 8.[10]

Elenco delle specie[modifica | modifica wikitesto]

Questo genere ha 35 specie:[3]

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]

  • Brachyachyris Spreng.
  • Brachyris Nutt.
  • Greenella A.Gray
  • Hemiachyris DC.
  • Odontocarpha DC.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d Nesom 2020
  3. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 17 marzo 2024.
  4. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 15 marzo 2024.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 17 marzo 2024.
  6. ^ a b Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  8. ^ a b Judd 2007, pag.517
  9. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 589.
  10. ^ a b c d e f Kadereit & Jeffrey 2007, p. 284 e 323.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 15 febbraio 2012.
  13. ^ Judd 2007, pag. 522.
  14. ^ Judd 2007, pag. 520.
  15. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  16. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  17. ^ Beck et al. 2004

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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