Xenicus longipes

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Scricciolo del bush
Stato di conservazione
Estinto (1972)[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Ordine Passeriformes
Famiglia Acanthisittidae
Genere Xenicus
Specie X. longipes
Nomenclatura binomiale
Xenicus longipes
(Gmelin, 1789)

Lo scricciolo del bush (Xenicus longipes (Gmelin, 1789)) è un uccello passeriforme estinto della famiglia degli Acanthisittidae[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare impagliato.
Esemplare impagliato.

Il nome scientifico della specie, longipes, deriva dal latino e significa "dai piedi lunghi", in riferimento alle lunghe zampe.
Il nome comune della specie in lingua māori era mātuhituhi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misurava 9–10 cm di lunghezza, per 16 g di peso[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si trattava di uccelli dall'aspetto paffuto e arrotondato, muniti di grossa testa allungata che sembra incassata direttamente nel resto del corpo, lungo becco sottile e appuntito, ali corte e arrotondate, corta coda squadrata e lunghe e forti zampe dalle lunghe dita e dagli artigli ben sviluppati (in particolar modo quello del dito rivolto all'indietro).

Il piumaggio presentava dicromatismo sessuale: nei maschi fronte, vertice e mascherina facciale erano di colore bruno, mentre nuca, dorso, ali e coda erano di colore verde oliva (queste ultime due parti più scure e tendenti al nerastro) e sopracciglio, gola, petto e ventre erano di colore bianco-grigiastro.
Nelle femmine il verde dorsale era sostituito dal bruno, e sfumature grigio-brunastre erano presenti anche nel bianco ventrale.

In ambedue i sessi il becco era nerastro e le zampe di color carnicino, mentre gli occhi erano di color bruno scuro.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Gli scriccioli del bush erano uccelletti diurni e perlopiù terricoli, che volavano raramente ed in quelle occasioni si dimostravano volatori molto mediocri, percorrendo modestissime distanze. Tendenzialmente solitari, le coppie rimanevano assieme per molto tempo, coi due partner che si spostavano assieme, passando la maggior parte del tempo al suolo o fra i cespugli alla ricerca di cibo.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si trattava di uccelli insettivori, la cui dieta consisteva soprattutto degli invertebrati catturati correndo lungo i rami degli alberi.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare all'entrata del nido.
Due uova.

Gli scriccioli del bush erano uccelletti monogami, le cui coppie collaboravano in tutte le fasi dell'evento riproduttivo.
La specie era solita nidificare al suolo o nelle sue vicinanze, costruendo nidi globosi fra i cespugli o le rocce, all'interno dei quali la femmina deponeva 2-5 uova. La maggior parte delle uova sono state osservate in novembre e dicembre[3].

Si conosce poco circa la riproduzione di questi uccelli, tuttavia si ha motivo di credere che essa non differisse in maniera significativa per modalità e tempistica da quanto osservabile nell'affine scricciolo dell'Isola del Sud.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Lo scricciolo del bush era endemico della Nuova Zelanda, della quale popolava le due isole maggiori e parte di quelle minori circonvicine, specialmente nel sud.

L'habitat di questi uccelli era rappresentato dalle aree boschive a predominanza di faggio australe e podocarpi.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

In alto X. l. longipes
In basso X. l. stokesi.

Se ne riconoscono tre sottospecie[2]:

Estinzione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare della sottospecie nominale fotografato nel 1911.

In passato diffusa e comune in tutta la Nuova Zelanda, la specie iniziò inesorabilmente a declinare verso la fine del XIX secolo, quando sulle isole vennero introdotti mustelidi e ratti, che si nutrivano di uova, giovani e adulti, trovando gioco facile nel cibarsi di uccelli quasi inetti al volo che nidificavano in prossimità del suolo.

Lo scricciolo del bush scomparve dall'Isola del Nord nella prima metà del XX secolo, con gli ultimi avvistamenti certi nel 1918 nei Monti Rimutaka e nel parco nazionale di Te Urewera nel 1955.
La sottospecie di Stewart Island sparì dall'isola principale attorno al 1951 (anno di introduzione dei gatti sull'isola): l'ultima popolazione naturale rimasta, a Taukihepa, venne spazzata via dall'arrivo accidentale dei ratti neri nel 1964.
Nell'Isola del Sud gli ultimi avvistamenti risalgono al 1966 ed al 1968, rispettivamente ad Arthur's Pass e nel parco nazionale dei Laghi Nelson: avvistamenti non confermati sono stati fatti nel Fiordland.
L'ultimo esemplare di scricciolo del bush, appartenente alla sottospecie variabilis e facente parte di una piccola colonia proveniente da Taukihepa e trasferita sull'isolotto di Kaimohu in un ultimo disperato tentativo di salvare la specie, scomparve nel 1972: da allora, la specie viene considerata ufficialmente estinta dall'IUCN[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) BirdLife International 2008, Xenicus longipes, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Acanthisittidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.
  3. ^ a b (EN) Bushwren (Xenicus longipes), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 24 febbraio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dawson, E. W. (1951): Bird Notes from Stewart Island. Notornis 4(6): 146-150. PDF fulltext Archiviato il 17 ottobre 2008 in Internet Archive.
  • Edgar, A. T. (1949): Winter Notes on N.Z. Birds. New Zealand Bird Notes 3(7): 170-174. PDF fulltext
  • Miskelly, Colin (2003): An historical record of bush wren (Xenicus longipes) on Kapiti Island. Notornis 50(2): 113–114. PDF fulltext
  • St. Paul, R. & McKenzie, H. R. (1977): A bushman's seventeen years of noting birds. Part F (Conclusion of series) - Notes on other native birds. Notornis 24(2): 65–74. PDF fulltext

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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