Quelli che vogliono “fari trasiri lu sceccu pi la cuda”
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Poi dicono, così tanto pour parler, è logica! Non è raro sentirsi affermare o apostrofare in questo modo. In genere accade dopo una discussione in cui, magari, ci si trova in netto contrasto, una delle due “teste” esordisce e conclude con la frase: “è logica”!
In verità anche noi abbiamo alcune volte fatto ricorso a questa interiezione, intendendola appunto più come un modo di dire che veramente un j’accuse; comunque a parte noi … alcuni spesso la utilizzano, ma sarebbe più opportuno la invocano, per far quadrare un discorso storto.
Andando a ritroso nella memoria ci pare di ricordare che la famosa logica sia quella branca di filosofia che si occupa di ragionamento, per essere più precisi di ragionamento esatto, senza errori.
La “logica” dunque sarebbe un pensiero, una riflessione dimostrabile e corretta, la deduzione perfetta, coerente e sensata.
Non stupiamoci allorquando ci scontriamo con qualcuno che adopera questo ritornello; spesso, purtroppo, si tratta di ragionamento illogico che ha la pretesa di diventare l’esatto contrario!
I professionisti della parola, ovvero chi di parole vive o chi di proclami si ciba, avrà almeno una volta nella vita tentato il giochetto della “logica”. Giochetto, si, perché si tratta di questo, ovvero si tenta, detto con parole nostrane, “di fari trasiri lu sceccu pi la cuda”; l’imbonitore tenta o avrà tentato di imbalsamare l’ignaro interlocutore in questo modo.
C’è chi vive di promesse, di aforismi, di slogan, di proverbi, e non solo i politicanti ma tutti quelli che per un motivo o per un altro si cibano con il popolo e grazie al popolo. In questa categoria includiamo coloro che “devono” usare la gentilezza, anche se faticano a trattenere i demoni con i quali combattono tutta la giornata. Anche questi … che per “amore o per sdegno” devono usare il sorriso e cucirselo addosso per vivere … ecco, questa gente che funziona a parole usa, ha usato o userà sempre questo stratagemma: la logica.
Peccato che questa logica corrisponda solo ed esclusivamente alla loro, alla propria e, guarda caso, mai quella degli altri. Peccato perché questi parolai, questi trafficanti della parola, questi commercianti del parlato, gli esercenti esclusivi … in fondo conoscono solo la propria convenienza e il proprio opportunismo e non hanno niente a che dividere con il semplice vocabolo logica.
Noi dubitiamo sempre di chi non si inca**a mai, dubitiamo sempre di chi ha sto sorriso stampato sul viso, dubitiamo si, perché li non c’è lealtà. A tutti capita di avere la giornata storta, a tutti … e la logica che viene sfoderata da questi personaggi il più delle volte è un imbroglio.
Noi diffidiamo della logica degli imperatori, dei sovrani, dei re e delle regine … c’è aristocrazia e aristocrazia … ci sono i padroni e i proprietari e ci sono i ricchi e gli arricchiti … ci sono, c’è l’aristocratica e l’elitaria e tutti approfittano della propria posizione … “logicamente”.
Noi abbiamo la nostra logica, essenzialmente diversa: ti comporti bene, ne parlo bene; ti comporti male non posso parlarne bene. Qual è la parte di concetto poco chiara?
Questa è la logica, quella nostra!
À bientôt!
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lu sceccu, penso che mai metafora rappresenti così realisticamente chi si fa … prendere per il culo?
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