La memoria di De Visiani

Lascito De Visiani

Bozza del testamento scritta da Roberto De Visiani nel 1877
"Testamento del Prof. Cav. De Visiani riguardante l'Orto". [Nota posteriore a redazione: dicembre 1877]. (Pdf sfogliabile).
"Visse senza famiglia ed i più caldi affetti suoi concentrò nell'Orto Botanico, ch'era la sua diletta creatura e volle per testamento fosse erede universale della modesta sua fortuna, de' suoi libri, delle sue collezioni scientifiche […] lasciò pure all'Orto, come speciale allegato, il proprio ritratto, perché desiderava di rimanervi sempre presente almeno in effige".

— Giulio Andrea Pirona, Della vita scientifica del Prof. Roberto De Visiani…, 1879.

Tra le carte presenti nell'Archivio dell'Orto botanico è conservato un documento che riporterebbe la parte del testamento riguardante esclusivamente le donazioni all'Orto.

De Visiani redige il suo testamento il 2 dicembre 1877, appena cinque mesi prima della sua morte.

L'illustre botanico dispone un lascito a favore dell' Università di Padova ed uno a varie istituzioni della sua città natale, Sebenico.

In particolare, all'Orto botanico di Padova dona una somma in denaro per l'arricchimento del materiale scientifico, la sua biblioteca, il suo ritratto e gran parte dei suoi averi.

Alla città di Sebenico lascia un altro suo ritratto, quello del suo amico Niccolò Tommaseo, una somma in denaro destinata all'ospedale di Sebenico e una per i poveri della sua parrocchia.

Commemorazioni

"La morte lo colse quasi all'improvviso la sera del 4 Maggio 1878 in Padova, nel mese che la natura tutta si ammanta riccamente di verde e di fiori".

— Paolo Mazzoleni; Luigi Zuliani, All'illustrissimo reverendissimo monsignor vescovo Antonio Giuseppe Fosco…, 1880.

L'importanza della figura di De Visiani traspare anche dai testi commemorativi scritti in occasione della sua morte e del centenario della sua nascita.

Giulio Andrea Pirona: Della vita scientifica del professore Roberto De Visiani. Commemorazione
Giulio Andrea Pirona, Della vita scientifica del professore Roberto De Visiani. Commemorazione, 1879. (Fonte: Phaidra).
Paolo Mazzoleni, Luigi Zuliani: All'illustrissimo reverendissimo monsignor vescovo Antonio Giuseppe Fosco questo ricordo dell'inaugurazione del monumento sepolcrale a Roberto De Visiani...
Paolo Mazzoleni; Luigi Zuliani, All'illustrissimo reverendissimo monsignor vescovo Antonio Giuseppe Fosco questo ricordo dell'inaugurazione del monumento sepolcrale a Roberto De Visiani..., 1880. (Fonte: Phaidra).
Paolo Mazzoleni:Il primo centenario della nascita del professore dott. Roberto De Visiani
Paolo Mazzoleni, Il primo centenario della nascita del professore dott. Roberto De Visiani, 1900. (Fonte: Phaidra).

Nelle carte d'Archivio sono presenti tre documenti celebrativi caratterizzati da una simile struttura.
I testi si sviluppano in ordine cronologico, descrivendo la biografia dello studioso dalmata con particolare attenzione al suo operato presso l'Orto botanico, le sue scoperte scientifiche, le sue pubblicazioni e onorificenze.

Ci sono tuttavia alcune differenze nel contenuto.
Nel testo scritto dal botanico Giulio Andrea Pirona si dà ampio spazio alla vita scientifica di De Visiani, descrivendo con dovizia di dettagli i processi e i risultati delle sue ricerche.
Nello scritto di Paolo Mazzoleni e Luigi Zuliani alla struttura precedentemente descritta si affiancano la presenza di un elogio funebre in versi, scritto da Zuliani, e l'iscrizione lapidaria "dettata da Padre Mauro Ricci delle Scuole Pie".
Nella commemorazione scritta da Paolo Mazzoleni per il centenario della nascita dello studioso dalmata compaiono invece citazioni dirette dai testi di De Visiani.

Francesco Marzolo: Commemorazione del socio emerito P.re Roberto De Visiani...
Francesco Marzolo, Commemorazione del socio emerito P.re Roberto De Visiani. Letta all'Accademia di scienze, lettere ed arti di Padova nella tornata del 30 maggio 1878, 1878. (Fonte: Phaidra).

Oltre alle commemorazioni presenti in Archivio si ricorda anche quella di Giovanni Canestrini, illustre professore di zoologia e anatomia comparata all'Università di Padova, e quella di Francesco Marzolo, chirurgo e accademico padovano. Entrambi i testi hanno una struttura che ricalca quella delle commemorazioni già citate. In particolare il manoscritto di Canestrini si sofferma sulla vita scientifica di De Visiani, elencandone la produzione scritta in ordine cronologico; non trascura però né la produzione letteraria né le onorificenze ottenute da De Visiani. È interessante inoltre la presenza di una ricca descrizione fisica e morale del botanico dalmata e un riferimento alla sua figura durante i moti del '48 a Padova.

D'altro canto lo scritto di Marzolo definisce la botanica di De Visiani come uno studio di tipo descrittivo, incentrato sulla fitografia, a causa dell'assenza di strumenti adeguati. All'interno del testo si fa riferimento anche al ruolo unificatore dei congressi scientifici, alle donazioni sia a Padova che a Sebenico e alla flora nominata in onore di De Visiani.

Centenario della morte

Professori jugoslavi in visita all'Orto botanico di Padova per preparazione celebrazioni De Visiani
Professori jugoslavi in visita all'Orto botanico di Padova per preparazione celebrazioni De Visiani, fotografia, 1978. (Fonte: Phaidra).

La figura di De Visiani è stata celebrata in varie occasioni dopo la sua morte. L'evento in merito più documentato dai materiali d'archivio dell'Orto botanico è senza dubbio il congresso per il centenario della morte di De Visiani, corredato di eventi collaterali.

Si tiene dal 5 all'8 ottobre del 1987 nella città di Sebenico e raccoglie botanici di varie parti d'Europa. Ovviamente sono presenti anche figure di rappresentanza dell'Università di Padova.

Il giorno d'apertura del congresso si svolge l'inaugurazione della mostra "La vita e le opere di De Visiani" presso il Museo Civico di Sebenico.

Dalle copie del programma presenti in archivio sappiamo inoltre che le ultime giornate del congresso sono state organizzate alcune uscite sul campo per visitare luoghi naturalistici suggestivi nel territorio di Sebenico.

Programma del Congresso Scientifico in occasione del centenario delle morte

Frontespizio programma del congresso scientifico in occasione del centenario della morte di Roberto De Visiani
Prima stesura del programma del congresso scientifico, 1978. (Pdf sfogliabile).

Esistono varie copie del programma conservate nell'Archivio dell'Orto botanico, alcune sono in lingua italiana altre in croato. Da questi documenti si evincono alcune informazioni d'interesse, tra queste la lista dei collaboratori, del comitato onorario e di quello organizzatore.

Il programma stabilisce l'inizio del congresso il giorno 5 ottobre; in questa data si svolgono l'inaugurazione della mostra sulla vita e le opere di De Visiani e l'esposizione floreale, entrambe tenute al Museo Civico di Sebenico, e lo scoprimento della lapide sulla casa natale di Roberto De Visiani. Nel pomeriggio dello stesso giorno vi sono vari interventi tra cui quello di Luigino Curti, allora direttore dell'Istituto di Botanica.

Il secondo giorno, 6 ottobre, proseguono gli interventi tra i quali quello di Carlo Cappelletti, prefetto dell'Orto botanico. Gli ultimi due giorni, 7 e 8 ottobre, si svolgono due escursioni, una alle cascate del Krka ed una alle isole Kornati.

La rappresentanza dell'Università di Padova al Congresso Scientifico

Durante il Congresso Scientifico l'Università di Padova viene rappresentata da Luigino Curti e da Carlo Cappelletti. I loro interventi sono di natura molto differente.

Aula Emiciclo
Andrea Tosini, Aula emiciclo dell'Orto botanico di Padova, illustrazione, 1854. (Fonte: Phaidra).

Il discorso tenuto da Curti si intitola "La cattedra di Botanica ai tempi del De Visiani" ed è strutturato in due parti; dopo una rapida carrellata storica sull'organizzazione della cattedra di botanica all'epoca di De Visiani segue la descrizione delle modifiche apportate alla didattica da De Visiani durante il periodo del suo insegnamento.

Tra i vari apporti del De Visiani, Curti segnala per prima cosa la costruzione di un teatro botanico per scopi didattici; De Visiani infatti riteneva fondamentale l'osservazione diretta anche attraverso la vicinanza degli spazi didattici all'Orto botanico.

Restando nell'ambito della didattica, Curti descrive l'impostazione di stampo naturalistico seguita da De Visiani che lo porta a distinguere nell'insegnamento della botanica tre diverse aree: teorica, pratica ed applicata. Nonostante il suo corso continuasse ad essere obbligatorio per gli studenti di Medicina e Farmacia, la categorizzazione di De Visiani segna la fine del legame culturale tra botanica e medicina.

Il discorso di Cappelletti si intitola "Visiani e Goethe" e propone un'interpretazione del pensiero di De Visiani sulla figura di Goethe.

"Una palma a ventaglio (Chamaerops humilis) si attrasse tutta la mia attenzione. Le prime foglie che sorgeano dal suolo erano semplici e fatte a lancia; poi andavano dividendosi sempre più, finchè apparivano spartite come le dita di una mano spiegata…".

— Roberto De Visiani, Di alcune piante storiche del giardino di Padova…, 1856.

Disegno della serra della Palma di Goethe. Orto botanico di Padova
Prospetto della serra della Palma di Goethe. Orto botanico di Padova, acquerello, 1873. (Fonte: Phaidra).

Gli elementi fondamentali di questo discorso sono il legame tra le due personalità e l'importanza della visita dell'illustre poeta all'Orto botanico di Padova.
Nel 1787 Goethe compie un viaggio in Italia in cui visita l'Orto botanico di Padova dove, osservando la morfologia fogliare di una palma nana, formula la sua teoria sulla metamorfosi delle piante con la quale sposa il concetto di evoluzione che si andava delineando in quel tempo.

Il pensiero scientifico di De Visiani, che secondo Cappelletti "vedeva in Linneo il faro unico della Botanica", mal si conciliava con l'evoluzionismo: per lui le teorie di Goethe non erano altro che un'estensione del pensiero linneano.

In seguito alla visita del poeta tedesco, De Visiani decide di costruire una serra protettiva per la Chamaerops humilis, oggi conosciuta come Palma di Goethe. Cappelletti sottolinea come la valorizzazione di questo cimelio vegetale, d'importanza fondamentale nella teoria di Goethe, aumentò il prestigio dell'Orto botanico di Padova.

Mostra sulla vita e le opere di Roberto De Visiani sebenicese

Vista Piazza Grande con la cattedrale di Sebenico
Jakob Alt, Piazza Grande con la cattedrale di Sebenico (vista), acquerello, 1841, Albertina, Vienna. (Fonte: Albertina).

La mostra Život i djelo roberta visiania šibenčanina (la vita e le opere di Roberto De Visiani sebenicese) è stata inaugurata nella prima giornata del Congresso, il 5 ottobre 1978, e si è tenuta al Museo Civico di Sebenico.

Dal materiale d'archivio emerge come l'organizzazione di questo evento abbia coinvolto alcune figure tra cui Slavo Grubisič, direttore del Museo Civico di Sebenico, il prefetto dell'Orto Luigino Curti e Fernanda Menegalle, allora bibliotecaria dell'Orto botanico di Padova.

Un corposo scambio epistolario documenta le richieste avanzate da Grubisič e la loro gestione, effettuata dalla bibliotecaria, al fine del reperimento di tutte le opere necessarie.

cartolina commemorativa in onore del centenario della morte di Roberto De Visiani
Cartolina commemorativa in onore del centenario della morte di Roberto De Visiani.
biglietto per la mostra in onore del centenario della morte di Roberto De Visiani
Biglietto per la mostra in onore del centenario della morte di Roberto De Visiani.

All'interno della corrispondenza conservata in Archivio è presente anche la lista del materiale prestato dall'Orto botanico di Padova e il documento assicurativo per il trasporto dello stesso, che prevedeva il rientro entro due mesi dalla data di prestito. Dai successivi carteggi si evince però che le opere non saranno restituite prima del 13 marzo 1979.

Il materiale padovano usato per la mostra consta di una serie di diplomi e medaglie, corrispondenza varia, nomine, una planimetria dell'Orto botanico di Padova del 1837 e vari manoscritti. Di questi ultimi citiamo Il salice, 1827, Trattato di virtù morali, 1865 e la prima parte di Stirpium dalmaticarum specimen, 1826.

Flora in onore di De Visiani

La stima nei confronti di De Visiani è tale che numerosi tra i più eminenti botanici gli dedicarono diverse specie e un genere vegetale. Alphonse De Candolle nominò il genere Visiania per un arbusto della famiglia delle Oleacee.

Tra le specie citiamo invece:

Acer visianii Nyman
Acer visianii Nyman – The Trustees of the Natural History Museum, Londra. (Fonte: Europeana, CC-BY).


Colchicum visianii Parl.
Colchicum visianii Parl. – Biologiezentrum der Oberoesterreichischen Landesmuseen, Austria. (Fonte: Europeana, CC-BY-SA).


Onosma visianii Clementi
Onosma visianii Clementi – Biologiezentrum der Oberoesterreichischen Landesmuseen, Austria. (Fonte: Europeana, CC-BY-SA).
  • Acer visianii Nyman
  • Achillea visianii Dalla Torre
  • Adiantum visianii Schloss & Vuk.
  • Anthemis visianii Weiss ex Boiss.
  • Asperula visianii Korica
  • Bilimbia visianica Beltr.
  • Blastenia visianica A.Massal.
  • Centaurea visianiana Plazibat
  • Centaurea visianii Rouy
  • Chara visianii Blazenčić & V. Randjel.
  • Chrysanthemum visianii Gjurašin
  • Cineraria visianiana Nyman
  • Colchicum visianii Parl.
  • Crocus visianicus Herb.
  • Cymbalaria visianii Kümmerle
  • Cytisus visianii H.Lindb.
  • Eryngium visianii Teyber
  • Gypsophila visianii Bég.
  • Hesperis visianii E.Fourn.
  • Inula visianii Rouy
  • Knautia visianii Szabó
  • Lactuca visianii Bornm.
  • Leontodon visianii Fritsch
  • Onobrychis visianii Borbás ex Nyman
  • Onosma visianii Clementi
  • Ornithogalum visianicum Tomm.
  • Ozanonia visianii Gand.
  • Pilosella visianii F.W.Schultz & Sch.Bip.
  • Potentilla visianii Pančić
  • Pulmonaria visianii Degen & Lengyel
  • Radula visianica C.Massal.
  • Ripatria visianii Gand.
  • Satureja visianii Šilić
  • Scleranthus visianii Rchb. ex Vis.
  • Senecio visianianus Papaf. ex Vis.
  • Stigmella visianica Sacc.
  • Trifolium visianii Gand.
  • Verbascum visianianum Rchb.f.

A De Visiani vengono intitolate anche alcune specie fossili:

  • Andromeda visianii Massalongo
  • Dichopteris visianica Zigno
  • Phyllites de-visianii Sismonda
  • Sargassites visianii Massalongo
  • Silphidium visianicum Massalongo
  • Silphidium visianicum denticulatum Massalongo
  • una Palmacites da parte di Eugenio Sismonda
  • una Radiolites da parte di Giulio Andrea Pirona