Crash. Public art
Il profondo senso di catastrofe che aveva gravato come i fanali sospesi sulle mie precedenti escursioni autostradali, si era affievolito. La presenza di Vaughan, aleggiante intorno a me lungo le sopraelevate affollate di traffico, mi convinceva che una qualche chiave all'imminente conflagrazione automobilistica finale fosse pur possibile trovarla. J.G. Ballard, Crash

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James Ballard, in Crash , individua l'incidente come “metafora estrema per una situazione estrema”, dove l'uomo in automobile, oltre che potente simbolo sessuale, è metafora delle condizioni della società tecnologizzata; simbiosi di organico e di inorganico, naturale e artificiale, fisiologico e macchinale, pulsionale e inanimato. Ballard vede nella quantità smisurata di incidenti d'auto la forma del “cataclisma pandemico istituzionalizzato in tutte le società industriali”. Per questo, Crash è una sorta di atlante immaginario di Eros e Tanathos in automobile, e ne contiene tutte le ebbrezze.
Automobile : i milioni di auto su questo pianeta sono statici e il loro moto apparente costituisce il più grande sogno collettivo dell'umanità e la principale causa di morte.

Nasce da questa metafora l'ultima installazione di Raoul Gilioli, artista torinese già autore di una trilogia fotografico-installativa su identità e metamorfosi nella sopravvivenza sociale.

Nel Cortile della Farmacia del Museo di Scienze Naturali di Torino creerà, la sera del 18 maggio 2011 un' installazione di corpi e auto incidentate intitolata 'Crash'.

Le auto e i corpi di 6 giovani modelli, saranno collocate sotto il grande schermo dove verranno proiettate immagini del film Crash di Cronemberg sonorizzate da Black Sun.

Gilioli crea un' installazione che si addentra in modo estetico e cinematografico in uno dei più grandi tabù del modernismo.

La 'vita' nella sua espressione più pura e vitale, rappresentata da giovani corpi caduti, è interrotta dalla collisione e collasso di quello strumento-simbolo creato dall'uomo per infrangere le barriere spazio temporali del suo quotidiano, l'auto, nel tentativo futuristico di velocizzare e così sconfiggere il trascorrere scandito del tempo e quindi la morte.

Crash, l'incidente, infrange in un lunghissimo sospeso istante quel sogno, lasciando lo sguardo dell' osservatore dinnanzi all' impotente solitudine del modernismo.
Solo dopo aver superato e riconosciuto in sè tale vuoto, tale stasi potrà nuovamente percepire un 'movimento' non già come fallace ideale, ma come sintesi e frammento reale di vita, la sua.

Il progetto 'Crash' è sostenuto dalla nota azienda torinese 'Il Giubileo' specializzata in servizi funebri che in quest'occasione, in linea con la piu innovativa e intelligente comunicazione-progresso, affianca un progetto artistico finalizzato ad un'importante rifllessione sulla vita.