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Isabella Manzini

Tamara de Lempicka

Tamara de Lempicka nata col nome di Maria Gurwik-Gorska, è una pittrice di origine polacca nata nel 1898. Tamara si trasferì a Parigi come disegnatrice di cappelli e si iscrive a corsi di pittura. Qui affinò il suo stile personale fortemente influenzato dall' Art deco. Dopo aver viaggiato per l'Europa si trasferì in vari posti dell' America per poi finire col vivere in Messico nel 1978. Morì nel sonno nel 1980.

L' ARTE DEL DECO L' arte del deco è stato un fenomeno che interessò il periodo fra il 1919 e il 1930 in Europa, mentre in America, in particolare negli Stati Uniti, si prolungò fino al 1940: riguardò le arti decorative, le arti visive, l' architettura e la moda. Parigi rimase il centro maggiore del Art déco. Il termine "Art Deco" non ebbe un ampio uso fino a che quel gusto non fu rivalutato negli anni sessanta.

CURIOSITÀ La cantante Madonna, affascinata dalla biografia della pittrice, è divenuta una delle principali collezioniste e ne ha prestate alcune a musei e per l'organizzazione di eventi. Ciò ha contribuito nei recenti anni alla riscoperta e alla rivalutazione di Lempicka. Madonna ha presentato le opere della Lempicka nei video musicali di alcuni dei suoi grandi successi,

Opere

Le opere di Tamara Lempicka sono tante tra qui:

Il cinese (1921)Strada nella notte (1922-1923)La bohèmienne (1923)Donna in gonna nera (1923)

Il cinese

The musican

Ragazza coi guanti

Strada nella notte

Lo stile

I dipinti di Tamara de Lempicka sono profondamente connessi con il suo stile di vita, restituendo un’immagine sfavillante degli anni Venti a Parigi. In particolare, furono molto celebri i suoi ritratti in pieno stile Art Déco di varie personalità dell’aristocrazia e dell’alta borghesia parigina, tra uomini in abiti eleganti e donne ricoperte di gioielli e adornate con cappelli, guanti e foulard. Il lusso e lo sfarzo venivano spesso accompagnati anche dalla sensualità e dal fascino, che permeavano le opere di Tamara de Lempicka fino a virare verso l’erotismo. Le scene venivano costruite con linee pulite e colori vividi stesi con pennellate compatte, che andavano ad accentuare la plasticità delle forme. De Lempicka non usava molte tonalità cromatiche, nelle sue opere ricorrono infatti più o meno gli stessi colori.

La prima opera presentata al Salon del 1922, dal titolo Le due amiche, iniziano a comparire questi elementi caratterizzanti. Le protagoniste sono due giovani donne che sembrano quasi dei manichini, in quanto gli sguardi risultano inespressivi, distaccati, e le linee sono molto dure e nette. Il dipinto tuttavia non incontrò il favore del pubblico per la mancanza di espressività.

Il grande cambiamento