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Segnali di indicazione: quali sono e come riconoscerli

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Tra i segnali più frequenti che potete trovare mentre guidate quelli di indicazione sono tra i più facili da interpretare. E’ comunque utile un piccolo ripasso.

Come riconoscere i segnali di indicazione

I segnali di indicazione fanno parte della segnaletica stradale verticale e sono indispensabili per dare informazioni su svolte, utilizzo delle corsie, eccetera. A regolamentarli interviene l’articolo 39 del Codice della Strada, che li suddivide nelle seguenti categorie:

  • preavviso (intersezione e preselezione)
  • direzione
  • conferma
  • identificazione e progressive distanziometriche
  • itinerario e località
  • nome strada
  • turistici e di territorio

In totale i segnali d’indicazione sono ben 134 simboli (art. 125 Regolamento di Attuazione del Codice della Strada), e usano vari colori di sfondo:

  • Verde – autostrade
  • Blu – strade extraurbane
  • Bianco – strade urbane
  • Giallo – segnali temporanei per cantieri
  • Marrone – indicazioni di località o punti di interesse
  • Nero opaco – zone industriali, artigianali e commerciali

Confondere il colore di un cartello di indicazione con un altro potrebbe portarvi in autostrada per errore, per cui attenzione!

Quali sono i segnali di indicazione

Tra i più diffusi e famosi segnali di indicazione stradale ci sono quelli relativi ai sensi unici, alle diramazioni stradali e autostradali, alle intersezioni (anche con passaggi a livello).

Ogni automobilista esperto e coscienzioso conosce bene questi segnali, anche se qualche volta sceglie di ignorarli, in alcuni casi creando situazioni molto pericolose. Ma la difficoltà maggiore è quella relativa ai quiz della patente, veri e propri “rompicapo” che servono per insegnare ai futuri guidatori a tenere a mente le regole stradali.

In caso di dubbio sul valore di un segnale ripassate la teoria, prima di rischiare multe e incidenti!

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