Dadaismo, la più radicale tra le avanguardie del Novecento

L’incontro virtuale dedicato al Dadaismo ci permetterà di illustrare le mille sfaccettature della più rivoluzionaria e più radicale tra le avanguardie storiche sorte all’inizio del Novecento.

Da subito configuratosi come movimento artistico, letterario e culturale di rottura rispetto al passato, il movimento Dada ha il suo epicentro nella Svizzera neutrale della prima guerra mondiale, precisamente nella città di Zurigo, allora meta di emigrati politici, intellettuali pacifisti ed esuli poliglotti. Tra questi figuravano il poeta rumeno Tristan Tzara e l’imprenditore teatrale tedesco Hugo Ball, che aprì il celebre Cabaret Voltaire, destinato a diventare in breve tempo il ritrovo di giovani artisti anticonformisti.

Il movimento nacque ufficialmente nel 1916 quando il gruppo più attivo dei frequentatori del Cabaret Voltaire decise di utilizzare la parola “Dada” per definire la propria tendenza artistica. Termine indefinibile, dall’origine discussa, “Dada” evidenziava la centralità del caso nella produzione artista del gruppo. All’interno del Dadaismo di Zurigo emerge l’opera dell’alsaziano Hans Arp, autore di dipinti e sculture dal carattere biomorfo, mentre nelle città di Berlino e Colonia, centri tedeschi del Dadaismo, si diffusero soprattutto la tecnica del fotomontaggio e del collage.

Nel frattempo a New York prese piede un’esperienza artistica del tutto simile a quella europea, legata alla galleria “291” di Alfred Stieglitz, pioniere della fotografia moderna. Tra i frequentatori della galleria Man Ray, Francis Picabia e Marcel Duchamp, quest’ultimo capace di portare all’estremo la tendenza provocatoria del Dadaismo con i suoi celebri ready-made.

Durante la nostra Connessione Culturale dedicata al Dadaismo faremo un viaggio nell’Europa della Prima guerra mondiale per illustrare il contesto storico, sociale e culturale che portò alla nascita del movimento artistico più dirompente e dissacrante del Novecento.

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.