La Lettonia torna in lockdown: solo metà della popolazione è vaccinata

di Claudio Del Frate

L’annuncio del governo di Riga: restrizioni fino al 15 novembre. Il Paese baltico ha gli stessi casi e morti dell’Italia ma ha meno di 2 milioni di abitanti (e il 51% di immunizzati con due dosi)

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La Lettonia torna in lockdown per quasi un mese a causa dell’aumento di casi di coronavirus. A partire dal prossimo giovedì, infatti, e fino al 15 novembre, la gran parte dei negozi resteranno chiusi e gli assembramenti, all’interno e all’esterno, vietati. Mentre verrà introdotto un coprifuoco in vigore dalle 20 alle 5 del mattino. Con soltanto la metà della popolazione vaccinata, la Lettonia ha uno dei più bassi tassi di vaccinazione nell’Unione Europea. E il governo fa mea culpa: «Noi, il governo e la società intera non siamo riusciti a raggiungere una copertura vaccinale sufficiente. Per cui dobbiamo chiedervi di sospendere le vostre vite per alcune settimane per evitare lo scenario peggiore possibile», ha detto il ministro lettone della salute Daniels Pavuts. La stragrande maggioranza della popolazione attiva dovrà lavorare a distanza, esclusi i settori delle costruzioni, dei trasporti e pochi altri. Lezioni a distanza nelle scuole tranne per le classi fino alla terza elementare.

Il Paese baltico è alle prese con una vera e propria terza ondata di casi: a luglio registrava una media di 37 nuovi contagi giornalieri e zero morti; il 18 ottobre la curva in vertiginosa impennata segnalava 2084 nuovi contagiati e 33 morti; numeri simili a quelli dell’Italia (volendo fare un paragone) ma in un Paese con meno di 2 milioni di abitanti. A differenza della Gran Bretagna (altro Stato dove il Covid ha ripreso vigore) dove il governo non ha adottato alcuna restrizione, il governo di Riga sta cercando di correre ai ripari. Ma al momento, secondo un dato fornito dall’ambasciata d’Italia in Lettonia, nel Paese solo il 51,3% degli abitanti è vaccinato con due dosi e il 56% con una dose.

Secondo una statistica aggiornata da Agenas (agenzia del ministero della salute italiano) aggiornata al 19 ottobre, nell’Unione Europea una serie di Stati, tutti concentrati nell’Est Europa sono molto in ritardo nella campagna di immunizzazione. Peggio della Lettonia fanno infatti Slovenia, Polonia, Slovacchia, Romania e Bulgaria, quest’ultima con appena il 20,3% degli abitanti che ha ricevuto almeno una dose.

19 ottobre 2021 (modifica il 19 ottobre 2021 | 22:53)