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Intercettazioni ambientali: cosa sono, come funzionano, come difendersi

Pubblicato il: 6 Luglio 2022
Intercettazioni ambientali effettuate tramite microspie e software spia

In epoca di dispositivi digitali sempre più pervasivi e apparati di controllo miniaturizzati, una delle preoccupazioni più diffuse riguarda le intercettazioni ambientali.

Per questo motivo, abbiamo pensato ad una semplice guida per orientarsi in questo ampio e variegato tema.

Cosa si intende per “intercettazione ambientale”? Come si effettua una attività di ascolto? Come fa la polizia a mettere le cimici? Come proteggersi dagli ascolti illegali?

Sei pronto? Buona lettura!

Cosa sono le intercettazioni ambientali?

Le intercettazioni ambientali, disciplinate dagli artt. 266 e seguenti del Codice di procedura penale, consistono nella captazione di conversazioni che si svolgono in luoghi chiusi, ad opera di organi di polizia giudiziaria.

La loro liceità è subordinata all’ottenimento di una autorizzazione da parte del giudice, motivata da gravi indizi di reato e dalla concreta impossibilità di acquisire le prove con altri mezzi.

Come “funzionano” le intercettazioni ambientali?

Le intercettazioni ambientali vengono effettuate su mandato di un giudice attraverso l’uso di dispositivi di controllo nascosti, come microspie o telecamere, posizionati in determinati luoghi.

Vediamo nel dettaglio la tecnologia impiegata.

  1. Cimici audio: piccoli dispositivi che catturano suoni e conversazioni, detti anche microspie. Possono essere nascosti in oggetti quotidiani come penne, sveglie, caricabatterie, interruttori della luce e altri dispositivi domestici. Trasmettono audio in tempo reale a distanza illimitata.
  2. Microfoni laser: utilizzati per intercettazioni da lunga distanza, questi dispositivi funzionano puntando un raggio laser su una superficie come una finestra. Le vibrazioni della superficie causate dai suoni all’interno dell’ambiente vengono rilevate e convertite in segnali audio.
  3. Registratori ambientali: piccoli registratori che possono essere nascosti all’interno di un ambiente per registrare audio su memoria interna o micro SD. Non trasmettono dati.
  4. Telecamere nascoste: le telecamere spia possono registrare o trasmettere audio e video in tempo reale. Possono essere occultate in sensori di movimento, rilevatori di fumo, orologi o in oggetti di uso comune per non suscitare sospetti.
  5. Software spia: software che possono essere installati su cellulari o computer per registrare attività e comunicazioni, come chiamate, messaggi e uso di Internet, o attivare il microfono e la fotocamera in tempo reale da remoto.

Per quali reati le forze di polizia possono intercettare?

Le intercettazioni ambientali (ma anche telefoniche o telematiche) possono essere autorizzate per una vasta gamma di reati, secondo quando descritto dal Codice penale.

  • delitti non colposi per i quali è prevista la pena dell’ergastolo o della reclusione superiore nel massimo a cinque anni determinata a norma dell’articolo 4;
  • delitti contro la pubblica amministrazione per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni determinata a norma dell’articolo 4;
  • delitti concernenti sostanze stupefacenti o psicotrope;
  • delitti concernenti le armi e le sostanze esplosive;
  • delitti di contrabbando;
  • reati di ingiuriaminacciausuraattività finanziaria abusivaabuso di informazioni privilegiatemanipolazione del mercatomolestia o disturbo alle persone col mezzo del telefono;
  • delitti di pedopornografia e adescamento di minorenni;
  • delitti di commercio di sostanze alimentari nocive; contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli o disegni; introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi; frode nell’esercizio del commercio; vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine; contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari;
  • delitto di stalking;
  • delitti legati alla criminalità organizzata di stampo mafioso.

L’intercettazione all’interno di una residenza privata o del domicilio di un individuo è permessa solo se esistono motivazioni concrete per credere che in tale luogo si stia svolgendo un’attività illecita.

La procedura per richiedere una intercettazione

La procedura per le intercettazioni ambientali e non è regolata per legge per assicurare sia l‘efficacia delle indagini sia il rispetto dei diritti fondamentali. .

Importante: per i privati, eseguire intercettazioni ambientali in casa, in auto o in altri luoghi senza il consenso esplicito del soggetto spiato è vietato. Si tratta di un reato penalmente perseguibile, ovvero interferenze illecite nella vita privata (art. 615 bis Codice penale).

Richiesta di autorizzazione

Il Pubblico Ministero sottopone al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) una richiesta di autorizzazione per le intercettazioni, come previsto dall’articolo 266 del Codice Penale.

Questa viene concessa mediante un decreto motivato solo in presenza di gravi indizi di reato e quando l’intercettazione risulta assolutamente indispensabile per la prosecuzione delle indagini.

In situazioni urgenti, dove il ritardo potrebbe causare un grave pregiudizio alle indagini, il Pubblico Ministero può ordinare l’intercettazione con un decreto motivato. Questo deve essere immediatamente comunicato al GIP, che ha quarantotto ore per decidere sulla sua convalida.

Senza convalida entro i termini, l’intercettazione deve essere interrotta e i dati raccolti non possono essere utilizzati.

Modalità e durata delle intercettazioni

Il decreto specifica le modalità e la durata dell’intercettazione, che non può eccedere i 15 giorni. Questo periodo può essere prorogato di ulteriori 15 giorni dal GIP, mediante un nuovo decreto motivato, se persistono i requisiti iniziali.

Le intercettazioni per i reati in materia di criminalità organizzata possono durare fino a 40 giorni, prorogabili di ulteriori 20 sempre dal GIP.

Esecuzione

Le operazioni di intercettazione sono condotte dal Pubblico Ministero o da un ufficiale di polizia giudiziaria designato, seguendo le procedure dettagliate nell’articolo 268 del Codice penale. L’ufficiale di polizia giudiziaria, in particolare, si occupa delle operazioni informando preventivamente il Pubblico Ministero.

Registrazione delle operazioni

Tutti i decreti che dispongono, autorizzano, convalidano o prorogano le intercettazioni sono annotati in un registro riservato, gestito sotto la direzione e la sorveglianza del Procuratore della Repubblica.

Questo registro, organizzato cronologicamente, include anche le date di inizio e fine di ciascuna operazione di intercettazione.

Trascrizione dei contenuti

Le comunicazioni intercettate vengono registrate e, una volta terminata l’intercettazione, trasmesse al pubblico ministero. Entro un periodo di 5 giorni dal termine delle operazioni di ascolto, vanno depositati gli atti di disposizione e di convalida, i quali saranno consultabili dal difensore e delle altre parti.

Il giudice acquisisce solo le conversazioni e le comunicazioni informatiche e telematiche indicate dalle parti che non appaiono manifestamente irrilevanti. Le parti irrilevanti vengono stralciate d’ufficio.

Come fa la polizia a mettere le cimici e dove vengono piazzate?

L’installazione di cimici da parte della polizia è un processo meticoloso che richiede precisione, discrezione e una certa dose di astuzia.

Le tecniche di installazione delle cimici

Anzitutto, gli investigatori conducono una analisi approfondita per determinare il miglior luogo e momento per l’installazione delle cimici, minimizzando il rischio di essere scoperti. Ciò può includere la valutazione delle abitudini della persona sorvegliata e l’identificazione di possibili nascondigli per i dispositivi.

Ma quando piazzare i dispositivi di controllo?

1. Durante le perquisizioni

La polizia, munita di un mandato giudiziario, può legalmente entrare in una proprietà privata per effettuare perquisizioni.

In queste occasioni, approfittando dell’assenza o della distrazione degli occupanti, gli agenti di polizia possono installare cimici in punti strategici senza che gli occupanti ne siano consapevoli.

2. Agenti in borghese e infiltrati

Agenti di polizia in borghese o infiltrati possono avere l’opportunità di accedere a luoghi di interesse durante la loro attività. In queste circostanze, possono piazzare cimici in ambienti chiave, come uffici, veicoli, o altri luoghi frequentati dall’indagato.

In alternativa, possono essere sfruttanti “ganci” interni o informatori.

3. Impiego di tecnologia avanzata

La tecnologia moderna offre strumenti innovativi per l’installazione di cimici.

Tra questi, dispositivi speciali che possono lanciare o posizionare cimici a distanza e micro-droni equipaggiati con piccole cimici che possono essere fatti volare in aree target per l’installazione discreta.

Dove la polizia nasconde le microspie

1. In ambienti interni

  • Oggetti di uso quotidiano, come orologi da parete, cornici per foto, dispositivi elettronici, e persino prese di corrente o lampade.
  • Mobili e strutture, dentro divani, sedie, tavoli, prese elettriche o persino all’interno di pareti e soffitti, sfruttando piccole aperture, nicchie o creando discretamente degli spazi ad hoc.

2. In veicoli

  • Parti nascoste del veicolo, ad esempio, sotto i sedili, dentro il cruscotto, nelle luci di cortesia.
  • Componenti elettronici, ovvero l’integrazione delle cimici in dispositivi elettronici del veicolo, come sistemi di navigazione o di intrattenimento, un’opzione utile per assicurare una fonte di alimentazione continua e ridurre le possibilità di rilevamento.

Tecniche di mascheramento

Il mascheramento delle cimici è una componente essenziale per garantire l’efficacia e la discrezione delle operazioni di sorveglianza. Ecco alcune tecniche:

  1. Integrazione in oggetti di uso quotidiano: ad esempio elettrodomestici, prese di corrente, orologi da tavolo, telecomandi, cornici, vasi ecc.
  2. Utilizzo di tecnologie mimetiche: alcuni dispositivi sono progettati per mimetizzarsi con l’ambiente circostante, adottando forme e texture simili a quelle degli oggetti nei quali vengono inseriti.
  3. Tecniche di camuffamento temporaneo: durante l’installazione, possono essere usati diversivi come lavori di manutenzione, ristrutturazioni o interventi di pulizia per giustificare la presenza di tecnici e attrezzature.
  4. Uso di materiali assorbenti o riflettenti: per ridurre la visibilità delle cimici, possono essere utilizzati materiali che assorbono o riflettono la luce in modo simile agli oggetti circostanti, per esempio vernici e rivestimenti specifici.

Dopo l’installazione, la polizia esegue controlli per assicurarsi che le cimici non siano solo funzionanti ma anche completamente invisibili.

Intercettazioni ambientali tramite cellulare

Le intercettazioni ambientali tramite cellulare rappresentano una metodologia avanzata di sorveglianza. Vengono realizzate attraverso l’uso di software che consente alle forze dell’ordine di attivare il microfono e la fotocamera a distanza, e in generale di accedere a tutti i contenuti del telefono.

Il software impiegato è un captatore informatico o spyware. Questi software possono essere installati sul cellulare di una persona senza che se ne accorga.

Tramite una interfaccia web, è possibile attivare a distanza microfoni e telecamere del dispositivo, permettendo l’ascolto e la registrazione di conversazioni e suoni ambientali anche quando il dispositivo sembra spento o inattivo.

Come difendersi dalle intercettazioni ambientali illegali

Come puoi sapere se è in corso una intercettazione abusiva ai tuoi danni? Come puoi difenderti e tutelare la tua privacy? Hai due possibilità:

  • acquistare un rilevatore di microspie professionale
  • eseguire una bonifica elettronica da microspie
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Eseguiamo inoltre bonifiche di auto e bonifiche su cellulari, tablet e PC, alla ricerca di software spia. Questi ultimi, infatti, possono essere eliminati solo attraverso una bonifica elettronica.