La Sultan Ahmet Camii, conosciuta più semplicemente come Moschea Blu, è uno dei principali luoghi di culto della capitale turca. Il soprannome di Moschea Blu è dettato dall’insolita colorazione che decora gli interni, le cupole principali e una parte degli alti minareti. Questi ultimi raggiungono i 64 metri di altezza, mentre la cupola principale si innalza sfiorando i 45 metri. Le enormi dimensioni della Moschea Blu assieme ai vasti interni che la caratterizzano ne fanno la seconda moschea più grande di Istanbul, dietro solo a Hagia Sophia. L’eleganza e la bellezza dei decori al suo interno fanno della Sultan Ahmet Camii un edificio di elevata valenza storico-artistica. Oggi è nella lista dei patrimoni dell’umanità stilata dall’UNESCO.

Moschea Blu: vicende e storia della costruzione

La Moschea Blu fu costruita tra il 1609 e il 1616 - anni che coincidono all’incirca con il periodo in cui il sultano Ahmet I fu al potere dell’Impero Ottomano. L’architetto Sedefkar Mehmed Agha ne fece uno dei principali esempi di architettura ottomana. Gli anni della costruzione della Moschea coincidono con la guerra tra Impero ottomano e la Persia safavide. Per tenere unita la popolazione dopo la sconfitta sul campo di battaglia, Ahmet I fece erigere una grande moschea, attingendo ai soldi del tesoro. Alla sua morte, a causa di tifo a soli 27 anni, il sultano Ahmet I fu seppellito nel kulliye della moschea, dove le sue spoglie riposano ancora oggi.

Le caratteristiche della Mosche di Istanbul

Composta da 5 cupole principali e ben 6 minareti, la Moschea riesce a incorporare elementi dellarte bizantina e caratteristiche dell’architettura ottomana del periodo classico. La Moschea Blu riesce dunque a esprimere al meglio il sincretismo tipico dell’arte classica ottomana, ritoccando la tradizione con elementi nuovi come il peculiare colore che adorna le cupole e gli interni scelto dall’architetto Sedefkar Mehmed Agha.

Nonostante la maestosità con cui si presenta la moschea dall’esterno, la bellezza del monumento eretto da Ahmet I si può osservare soprattutto negli eleganti interni: le pareti sono arricchite da ben 10.000 ceramiche fatte a mano provenienti da Iznik, la storica Nicea, che arricchiscono la moschea con disegni bucolici e floreali caratterizzati tutti da sfumature tendenti al blu. Sui soffitti è possibile osservare le eleganti iscrizioni coraniche realizzate da Seyyid Kasim Gubari, uno dei più importanti artisti e calligrafi del secolo. Le ante a livello del pavimento sono decorate in opus, mentre ogni esedra possiede cinque finestre anch’esse riccamente adornate. Le semicupole si caratterizzano con 14 finestre ciascuna e la cupola centrale 28: le finestre sono state realizzate con vetri di origine veneziana, frutto dei buoni rapporti commerciali tra la signoria di Venezia e l’Impero.

L'elemento più importante all'interno di ogni moschea è il mihrab: nicchia incastonata al centro della parete di fronte all'ingresso principale. Lo scopo del mihrab è quello di indicare la kible, la direzione della città santa della Mecca, verso la quale i fedeli si rivolgono quando pregano. Anche nella Moschea Blu questo elemento è tenuto in grande considerazione: marmo elegantemente intagliato e l’architrave dorata sono illuminati naturalmente dalle numerose finestre che attorniano il mihrab.

Visitare la Moschea Blu

La principale informazione da conoscere prima di visitare la moschea è rappresentata dagli orari di visita. La Moschea Blu è, infatti, una moschea ancora perfettamente attiva: per il turista l’ideale sarebbe dunque evitare i cinque momenti di preghiera giornaliera. L’entrata nella Moschea è gratuita e non necessita di biglietto, anche se esistono numerose possibilità di organizzare tour guidati in tutta Istanbul in cui è sempre presente, come tappa obbligatoria, la celebre moschea.