Dieta a tutte coste per dire addio ai chili di troppo

Di motivi per mangiarle ce n'è ben più di uno. Ipocaloriche e ricche di fibre, sono perfette per chi segue un regime ipocalorico, oltre ad essere reperibili per buona parte dell'anno e facili da cucinare
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Le coste, note anche come bietole da costa, sono perfette per chi ha deciso di mettersi a dieta. Il motivo è semplice: il basso contenuto calorico di questa verdura, sia cruda che cotta. Questo ortaggio potrebbe persino rientrare nella categoria dei superfood, anche se magari alla narrativa gastronomica non risulta così interessante come, invece, molti altri “cibi speciali” più esotici e per questo più accattivanti.

Le migliori a inizio inverno o in primavera

Il segreto delle coste sta nelle loro proprietà nutritive oltre che nella facile reperibilità in tutta Italia per buona parte dell'anno. La Beta vulgaris è, infatti, una varietà a ciclo biennale. Dove il clima è mite si può coltivare per tutto l’anno, mentre dove fa più freddo solo tra aprile e ottobre o al massimo novembre. Il miglior raccolto si ha all’inizio dell’inverno e in primavera. La pianta ha foglie grosse e gambi carnosi per lo più bianchi, ma esistono anche varietà a coste rosse o gialle. La bieta da costa, inoltre, non va confusa con quella da taglio chiamata anche erbetta, della quale si utilizzano principalmente le foglie, che sono più piccole e con nervature più marcate.

Coste, quante calorie hanno e come si cucinano?

Le coste, oltre ad essere ipocaloriche, e quindi adatte per chi vuole perdere qualche chilo di troppo, sono anche molto ricche di fibre. Un etto di verdura cruda contiene solo 17 kcal, mentre su 100 grammi ben 7 sono di fibre. Anche una volta cotta il contenuto calorico è comunque basso, 36 kcal per 100 grammi, di cui 4,4 grammi sono fibre. Il modo migliore per cucinarle è al vapore o bollite. Per insaporirle meglio ripassarle in padella con uno spicchio di aglio. Oppure si può fare un Gratin di coste o una Vellutata di coste. Ma sono buone anche crude, condite con un filo di olio. L'unica accortezza, in questo caso, è di non esagerare, specialmente per chi ha problemi renali o soffre di ipertensione perché contengono un’elevata quantità di acido ossalico, sostanza che si lega con il calcio per formare l’ossalato di calcio, che è un sale insolubile e quindi difficile da smaltire per il corpo.