Menisco e lesione

Il ginocchio è formato da 3 elementi ossei:
  1. Piatto Tibiale: estemità prossima della tibia che si articola con il femore;
  2. Condili femorali: estremità distale del femore;
  3. Rotula: un osso sesamoide (mobile) situato nella regione anteriore.

Questi tre elementi ossei si articolano tra loro mediante 2 articolazioni:

  • Articolazione femoro-tibiale: tra i condili del femore e il piatto tibiale;
  • Articolazione femoro-rotulea: tra femore e rotula.

L’articolazione ha bisogno di essere stabile e qui entrano in gioco i legamenti che sono 3:

  1. Legamento rotuleo: è la prosecuzione del tendine del quadricipite;
  2. Legamenti collaterali: sono due e si trovano uno lateralmente (leg. Col. Laterale) e uno nella parte interna o mediale (leg. col. Mediale).
  3. Legamenti crociati: si estendono dal femore al piatto tibiale, si chiamano così perché più o meno a metà del loro decorso si incrociano e assumono una forma ad X. L’azione di questi legamenti è quella di contenere i movimenti di rotazione e traslazione tra tibia e femore.

I muscoli giocano invece un ruolo fondamentale per permettere il movimento di questa articolazione e sono:

  • Muscolo quadricipite;
  • Muscolo sartorio;
  • Muscolo tensore della fascia lata;
  • Muscolo bicipite femorale;
  • Muscolo semitendinoso;
  • Muscolo semimembranoso;
  • Muscolo gracile;
  • Muscolo popliteo;
  • Muscolo gastrocnemio.

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Rottura del menisco: come avviene

 

La lesione del menisco avviene a causa di traumi acuti oppure per alterazioni degenerative (come ad esempio l’artrosi).

In ambito sportivo possiamo avere un lesione del menisco quando un atleta ruota o gira la parte superiore della gamba mentre il piede è piantato e il ginocchio è piegato.

Gli sport che possono aumentare il rischio di lesioni del menisco sono quelli che richiedono svolte e arresti improvvisi come:

  • calcio;
  • padel;
  • pallacanestro;
  • rugby;
  • tennis.

 

In caso di artrosi, invece, si è a maggior rischio di lacerazioni del menisco. L’artrosi è un disturbo articolare comune che coinvolge dolore e rigidità articolare causati dall’invecchiamento e dall’usura.

Quando una lesione del menisco interessa una persona anziana, è più probabile che sia correlata alla degenerazione. La cartilagine del ginocchio diventa più debole e sottile. Di conseguenza, è più incline a strapparsi.

 

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Come capire se hai il menisco rotto?

 

Il quadro sintomatico della lesione meniscale ha delle caratteristiche specifiche a seconda del livello in cui avviene la lesione e in base al tipo di menisco colpito (laterale o mediale).

Ad ogni modo in ogni importante lesione meniscale abbiamo:

  • Dolore nella parte mediale o laterale del ginocchio;
  • Blocco dell’articolazione del ginocchio;
  • Gonfiore al ginocchio;
  • Zoppia;
  • Incapacità di stendere o piegare completamente l’articolazione del ginocchio.

 

Dott. Del Citerna Massimiliano | Ortopedico

Dott. Del Citerna Massimiliano | Ortopedico

 

Diagnosi

 

Dopo aver discusso i sintomi, il medico esamina il ginocchio del paziente, testando la gamma di movimento.

Uno dei test principali per le lesioni meniscali è il test di McMurray: il paziente deve stare in posizione supina, il medico piegherà il ginocchio, quindi lo raddrizzerà e lo ruoterà. Questo movimento indotto metterà in tensione il menisco. Se è presente una lesione del menisco causerà dolore o un click all’interno dell’articolazione.

 

Inoltre si ricorrerà a esami diagnostici di imagin come:

  1. Raggi X.
  2. Risonanza magnetica.

 

Fisioterapia

 

Il lavoro del fisioterapista mira a:

  • Ridurre il dolore e l’infiammazione;
  • Rafforzare il ginocchio, specialmente i muscoli posteriori della coscia;
  • Rafforzare l’arto inferiore: polpacci, muscoli dell’anca e del bacino;
  • Migliorare l’allineamento femoro-rotuleo;
  • Migliorare la propriocezione e l’equilibrio;
  • Migliorare la tecnica e la funzione, ad es. camminare, correre, accovacciarsi, saltare e atterrare;
  • Ridurre al minimo le possibilità d’infortunio.

 

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La fisioterapia conservativa si avvale dell’integrazione di:

  • Mezzi fisici ad alta tecnologia: come laserterapiatecarterapia, correnti antalgiche , ultrasuoni, crioterapia: hanno lo scopo di ridurre dolore e infiammazione;
  • Tecniche manuali: che hanno l’obbiettivo di migliorare il movimento articolare e dei tessuti molli;
  • Ginnastica posturale: ha lo scopo di recuperare la forza muscolare, e soprattutto, il controllo motorio dell’articolazione, che nei casi di lesione legamentosa risulta essere uno dei fattori più delicati da riabilitare.

In caso di lesioni del menisco più gravi la chirurgia è, in genere, il miglior trattamento. L’obiettivo della chirurgia è preservare il menisco riparando o rimuovendo la parte lacerata.

La fisioterapia post-operatoria utilizza gli stessi elementi (ad eccezione di alcuni mezzi fisici che potrebbero essere controindicati) in modalità differenti.

Risulta, inoltre, essere importantissimo eseguire un ciclo di fisioterapia pre-operatoria, per due motivi:

  • Riduce i tempi di recupero post-operatorio;
  • Prepara il paziente non solo all’operazione, ma al percorso terapeutico che dovrà effettuare subito dopo.

 

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