Perché non bisogna stare seduti con le gambe incrociate

Perché non bisogna stare seduti con le gambe incrociate
Ultima modifica 28.04.2023
INDICE
  1. Introduzione
  2. I rischi principali
  3. Dolori e gonfiori alle gambe
  4. Vene varicose
  5. Flebite
  6. Trombosi
  7. Alterazioni muscolo-scheletriche
  8. Sofferenza del nervo fibulare
  9. Infertilità maschile
  10. Problemi alle ginocchia
  11. La posizione ideale

Introduzione

Che sia su una sedia, su un divano, in poltrona, su un seggiolino della metropolitana o un sedile del bus, non fa differenza: moltissime persone amano stare seduti con le gambe incrociate. Se un'abitudine è diffusa, però, non vuole dire che sia benefica, e infatti questa non lo è affatto: si tratta, infatti, di una posizione che nasconde diverse insidie per la salute, specialmente se mantenuta a lungo e protratta nel tempo.

I rischi principali

Dolori e gonfiori alle gambe

Tenere le gambe incrociate quando si è seduti può compromettere la corretta circolazione delle gambe e la risalita del sangue dalla periferia al cuore. Infatti, questa posizione può creare una compressione a livello dei vasi sanguigni e, dunque, ostacolare il flusso sanguigno.

Il risultato? Possono subentrare problemi come gonfiori e dolori alle gambe, formicolii, crampi, bruciori ai polpacci, ritenzione idrica, cellulite, tutti collegati a una circolazione sanguigna non ottimale. In alcuni casi, poi, i rischi sono ancora più seri poiché se il sangue ristagna e si accumula a livello delle gambe può aumentare il pericolo di patologie come vene varicose, trombosi e flebiti.

Dolore e indolenzimento alle gambe possono anche essere causati dall'uso prolungato delle infradito.

Vene varicose

Le vene varicose, dette anche varici, sono dilatazioni permanenti delle vene del circolo superficiale: si tratta di alterazioni brutte da vedere, e anche pericolose poiché sono indice di una sofferenza a livello del sistema venoso che deve essere indagata a fondo. In genere, le varici hanno una colorazione marcatamente blu oppure viola scuro e possono diventare sporgenti e ben visibili.

Inoltre, appaiono molto più dilatate del normale, hanno un percorso tortuoso e presentano dei nodi. Possono comparire anche sintomi come senso di pesantezza, indolenzimento e/o fastidio, bruciore, gonfiore, rossore, sensazione di caldo, crampi notturni, formicolii, prurito locale.

Flebite

Per flebite si intende l'infiammazione di uno o più tratti di una vena superficiale oppure profonda: nel primo caso si parla di flebite superficiale, nel secondo di flebite profonda. Se l'infiammazione si associa allo sfiancamento della vena e alla presenza di un coagulo di sangue (trombo) all'interno del lume, che ostruisce la vena stessa, esercita un'eccessiva pressione sulle sue pareti e ostacola il deflusso sanguigno si parla di tromboflebite.

Il sintomo principale è il dolore lungo il decorso di una vena, spesso accompagnato da rossore, senso di tensione della pelle, indurimento della vena interessata e sensazione localizzata di calore.

Trombosi

Per trombosi si intende la formazione di pericolosi trombi all'interno dei vasi: se non si interviene, il trombo può spostarsi verso il cuore, occupando spazi sempre più grandi e provocando sintomi più gravi; inoltre, potrebbe dare origine a un'embolia polmonare. Ecco perché questa problematica non va assolutamente sottovalutata.

A volte si manifesta con un gonfiore evidente, spesso associato a calore, dolore e arrossamento. A volte, però, possono comparire segnali più sfumati, come un leggero gonfiore, un dolore appena accennato e/o una lieve differenza di circonferenza tra una gamba e l'altra.

Alterazioni muscolo-scheletriche

Stare seduti con le gambe incrociate non mette a rischio solamente l'apparato cardiocircolatorio, ma anche quello muscolo-scheletrico. Infatti, nel tempo può arrivare a causare cambiamenti nella dislocazione delle ossa del bacino e della lunghezza dei muscoli, causando un disallineamento di strutture quali spalle, collo, testa, colonna vertebrale e/o un indebolimento di un lato del corpo rispetto all'altro.

Questo può aumentare il rischio di indolenzimenti, fastidi o dolori ossei o muscolari e anche di scoliosi.

Sofferenza del nervo fibulare

Le alterazioni che si verificano a livello di ossa e muscoli potrebbero arrivare a causare una sofferenza del nervo peroneo o nervo fibulare, uno dei due rami terminali del nervo sciatico. Si tratta del nervo della gamba che permette la dorsiflessione del piede e dell'alluce. Se viene compresso può causare una debolezza e una sensazione fastidiosa al piede.

Infertilità maschile

Addirittura la posizione a gambe incrociate potrebbe avere effetti negativi sulla fertilità maschile. Infatti, aumenta la temperatura a livello dei testicoli, che invece non dovrebbe essere troppo elevata per non alterare la qualità e la quantità degli spermatozoi: l'ideale è che sia fra i 2°C e 6 °C al di sotto della temperatura corporea generale.

Problemi alle ginocchia

Stare seduti con le gambe incrociate rischia di creare disallineamenti e squilibri anche a livello delle ginocchia. Quello della gamba che sta sotto, infatti, è costretto a sopportare un peso, che alla lunga potrebbe dare origine a dolori e ad altri disturbi articolari.

La posizione ideale

Incrociare le gambe per pochi minuti al giorno, anche se quotidianamente, non è pericoloso: i rischi, infatti, sono direttamente proporzionali al tempo che si passa stando seduti con le gambe incrociate. Se non si esagera, dunque, non bisogna allarmarsi: come spesso accade, se si usano buon senso e moderazione i danni sono tendenzialmente più limitati.

Tuttavia, è vero che la posizione ideale è un'altra. Quando si è davanti a una scrivania, si consiglia di appoggiare tutte le cosce sulla seduta, portando i glutei bene all'indietro, con i piedi sul pavimento. Si possono anche appoggiare i piedi su un piccolo rialzo. Tenere il busto eretto, con la zona dorsale (la parte centrale della schiena) a contatto con lo schienale mentre quella lombare (la parte bassa) staccata, e raddrizzare le spalle, portandole leggermente indietro e verso il basso. La testa va centrata sopra la colonna, che deve essere ben allungata.