Stampa Pagina | Chiudi Finestra

altri piccoli Epitonidae

Stampato da: Natura Mediterraneo
URL Discussione: https://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=12066
Stampato il: 01 maggio 2024

Discussione:


Autore Discussione: Italo
Oggetto: altri piccoli Epitonidae
Inserito il: 08 maggio 2006 12:04:29
Messaggio:

Una delle mie insane passioni, almeno fra quelle confessabili, sono gli Epitonidae. E a giudicare dai commenti che hanno avuto gli E. algerianum di Angela, non sono il solo. Approfittando quindi del fatto che mia figlia si è comprata una nuova macchina fotografica, ovviamente migliore della mia, provo a presentare qualche foto di altri "piccoli Epitonidae". Come foto si può fare di meglio... ma sono agli inizi.
Cominciamo con una specie ben conosciuta e non troppo rara: E. aculeatum (= cantrainei). L'esemplare illustrato viene da Santa Marinella (Roma), - 15 m, e misura circa 7 mm.

Immagine:

51,35 KB

Andiamo poi sul pesante: Epitoniuum dendrophillae. Specie abbastanza rara e di recente istituzione. I 2 esemplari illustrati vengono da Marbella e sono stati raccolti viventi su Dendrophillia ramea, bellissimo madreporario arancione di grosse dimensioni. Misurano 5 e 8 mm.

Immagine:

85,44 KB


Immagine:

27,6 KB

Continuando abbiamo Epitonium pseudonanum (= nanum sensu AA non Jeffreys). Specie molto piccola, intorno ai 3 mm, ma non troppo rara. L'esemplare illustrato viene da Terracina (LT) da circa 100 m di profondità.

Immagine:

20,02 KB

Finiamo, per oggi, con Epitonium striatissimum, specie veramente introvabile. Viene da Haifa, - 15 m. La foto non è granché, ne farò una migliore.

Immagine:

37,05 KB

Continua...

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare

Risposte:


Autore Risposta: PS
Inserita il: 08 maggio 2006 12:09:26
Messaggio:

Caro Italo, credo che tutti siano "appassionati" di Epitonidae. Interessanti le specie che hai postato, se riesco cercherò di dare anche io un contributo fotografico.


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 08 maggio 2006 13:36:08
Messaggio:

Perfetto!
Le tue foto sono migliori delle mie e aiuteranno maggiormente nella determinazione. E poi io non ho tutte le specie... me ne mancano tante.

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: PS
Inserita il: 08 maggio 2006 13:50:23
Messaggio:

Anche a me mancano molti Epitonidae mediterranei, però qualche foto la posto volentieri.


Autore Risposta: squalo
Inserita il: 08 maggio 2006 14:06:56
Messaggio:

Fino ad ora sono riuscito a trovare solo i più comuni (communis, lamellosum, turtoni ed un solo pumiceum). Nonostante cerchi nel detrito ,che saltuariamente raccolgo anche a 50-60mt, non ne ho mai trovato nessuno di quelli piccoli e poco comuni o rari.
Ma dove devo cercare? Immagino nel detrito intorno ai cerianthus o sotto le pareti con attinie...

Ciao
squalo


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 08 maggio 2006 14:51:57
Messaggio:

Sì, gli ambienti che citi mi sembrano ideali, comunque credo che a livello di detriti ci siano grossi rimescolamenti, per cui ogni detrito che sembra "ricco" in generale può esserlo anche per gli Epitonidae.
Fino ad i 60 metri si possono trovare E.aculeatum, E. algerianum, Opalia ellenica; forse con un po' di fortuna (tanta) dedrophillae e striatissimum. Nella zona di Gibilterra si trova anche Opaliopsis atlantidis, E. jolyi (ammesso che sia specie valida) e candidissimum. Gli altri sono molto più profondi.
Preciso comunque, per chi non abbia mai raccolto detrito, che i campioni vanno fatti asciugare accuratamente all'ombra (il sole diretto rovina le conchiglie) poi setacciati per dividere la componente fine (< 1 mm) da quella più grossolana (> 1 mm); io uso un tulle con maglie appunto di poco più di 1 mm, ma esistono in commercio setacci calibrati di varie dimensioni.
Ciao, Italo

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: PS
Inserita il: 08 maggio 2006 14:52:18
Messaggio:

Prima di tutto i miei complimenti se vai a 50-60 m. con l'autorespiratore, non è da tutti.
Purtroppo non so darti una risposta esaustiva. Molti Epitonium mediterranei, si trovano a profondità più elevate, altri sono localizzati solo in alcune zone dl mediterraneo. Tempo fa ho postato sul forum la lista degli Epitonium e la loro rarità, la lista era la seguente:

Vicino ho messo la rarità ed il grado di reperibilità, giusto per farsi un’idea.

Epitonium algerianum (Weinkauff, 1866) Raro, ma si trova
Epitonium candidissimum (Monterosato, 1877) Rarissimo, quasi introvabile
Epitonium cantrainei (Weinkauff, 1866) abbastanza raro, si trova
Epitonium celesti (Aradas, 1854) Molto raro, con molta fortuna si trova
Epitonium clathratulum (Kanmacher, 1798) Raro, ma si trova
Epitonium commune (Lamarck, 1822) Come dice il nome
Epitonium dendrophylliae Bouchet & Warén, 1986 Molto raro, con molta fortuna si trova
Epitonium hispidulum (Monterosato, 1874) Molto raro, con molta fortuna si trova
Epitonium jolyi (Monterosato, 1878) Rarissimo, quasi introvabile
Epitonium linctum (De Boury & Monterosato, 1890) Molto raro, con molta fortuna si trova
Epitonium pseudonanum Bouchet & Warén, 1986 Raro, ma si trova
Epitonium pulchellum (Bivona Ant., 1832) non frequente, si trova
Epitonium striatissimum (Monterosato, 1878) Molto raro, con molta fortuna si trova
Epitonium tiberii (De Boury, 1890) Molto raro, ma si trova
Epitonium tryoni (De Boury, 1913) Rarissimo, quasi introvabile
Epitonium turtoni (Turton, 1819) Comune
Epitonium vittatum (Jeffreys, 1884) Molto raro, con molta fortuna si trova

Questo per dirti che a parte quelli da te già citati il per le altre specie è abbastanza dura. Diciamo che con pazienza e tenacia i meno difficili da trovare sono l'algerianum, pseudonanum, cantrainei e il clathratulum.


Autore Risposta: PS
Inserita il: 08 maggio 2006 14:54:13
Messaggio:

Messaggio originario di Italo:

Sì, gli ambienti che citi mi sembrano ideali, comunque credo che a livello di detriti ci siano grossi rimescolamenti, per cui ogni detrito che sembra "ricco" in generale può esserlo anche per gli Epitonidae.
Fino ad i 60 metri si possono trovare E.aculeatum, E. algerianum, Opalia ellenica; forse con un po' di fortuna (tanta) dedrophillae e striatissimum. Nella zona di Gibilterra si trova anche Opaliopsis atlantidis, E. jolyi (ammesso che sia specie valida) e candidissimum. Gli altri sono molto più profondi.
Preciso comunque, per chi non abbia mai raccolto detrito, che i campioni vanno fatti asciugare accuratamente all'ombra (il sole diretto rovina le conchiglie) poi setacciati per dividere la componente fine (< 1 mm) da quella più grossolana (> 1 mm); io uso un tulle con maglie appunto di poco più di 1 mm, ma esistono in commercio setacci calibrati di varie dimensioni.
Ciao, Italo

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Relativamente al detrito, aggiungerei solo che andrebbe anche lavato con l'acqua dolce.


Autore Risposta: PS
Inserita il: 08 maggio 2006 14:58:58
Messaggio:

Domanda per Italo:

se l'E. joly non è specie valida a quale altra specie si potrebbe attribuire?
non molto tempo fa ero in procinto di acquistare un E. joly, per diverse decine di €, però per sfortuna qualcuno è arrivato prima di me. Quando mi dici specie dubbia, mi metti in difficoltà, potresti darmi qualche chiarimento? Grazie.


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 08 maggio 2006 15:47:21
Messaggio:

Bravo Peter, m'ero dimenticato di precisare di lavare il detrito con acqua dolce... io veramente non lo faccio mai... ma sarebbe opportuno farlo per pulire le conchiglie dal sale.
Veramente la mia è una scelta: essiccandosi il sale svolge una funzione blandamente conservativa sulle parti molli di eventuali esemplari rinvenuti viventi e così mi consente di recuperare l'opercolo.
Epitonium jolyi è una lunga storia: nella Monterosato ho visto il materiale tipico ed è assolutamente uguale a E. communis "albini" o meglio "scoloriti". Ho anche trovato una lettera di De Boury (il maggior esperto di Epitonidae del 1800) indirizzata al Monterosato dove afferma appunto che il suo jolyi è solo un communis bianco.
Poi però ho visto che questo nome è comunemente utilizzato e accettato... Non so se sono stati trovati, magari in altri Musei, esemplari diversi e identificativi di una specie valida... Per me non esiste... e poi mi si dovrebbe spiegare che differenza sussiste rispetto a candidissimum... Di quest'ultimo, rarissimo in Med., ho 3 esemplari personalmente raccolti spiaggiati a Sud di Rabat (Marocco Atlantico).
SEmpre a Rabat ho rinvenuto spiaggiati decine di E. clathratulum che, secondo me, NON ESISTE IN MEDITERRANEO. Questa specie si rinviene in tutta Europa a livello di marea (Gran Bretagna ecc). Perché solo in Med. dovrebbe essere specie profonda? Semplice, perché è un'altra specie che MOnterosato battezzò "spirillus". Il nostro misura pochi mm, mentre quello di Rabat raggiunge le dimensioni di un E. pulchellum (anche questo abbondante a Rabat, ma ben DIVERSO da clathratulum).
... che ne pensate?
Ciao, Italo

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: PS
Inserita il: 08 maggio 2006 16:04:48
Messaggio:

Ciao Italo,
penso che il sale conservi meglio le parti molli, ma che sia più deleterio per il guscio, o forse sbaglio? personalmente nei detriti trovo pochissime conchiglie complete di parti molli, così preferisco togliere il sale. per salvare capra e cavoli si potrebbe lavare il detrito con l’alcol però avrebbe un certo costo.
Io in joly non lo conosco però per E. joly intendo questo:

Link

Secondo me nel Mediterraneo potrebbero esserci sia il clathratulum (ho visto esemplari superare il centimetro) e anche il “spirillus”, i clathratulum piccoli. La mia e solo un’opinione, anche perchè il “nostro” clathratulum è abbastanza raro, quindi fare degli studi certi non è molto facile.
Del candisissimum, ho trovato in un detrito spagnolo non molto profondo, se non ricordo male, 3 E. candidissimum (uno scambiato a suo tempo).


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 08 maggio 2006 16:22:26
Messaggio:

Il mio problema (uno dei tanti...) è: come si distingue da candidissimum?
I miei (presunti) candidissimum hanno le coste forse un po' più rade ed oblique, dimensioni un po' maggiori ... per il resto... Poi li fotograferò.
E comunque: esiste un "tipo" di jolyi che identifichi una specie precisa? Quelli che ho visto io alla MOnterosato erano SICURAMENTE communis.
Per clathratulum - spurillus mi sono sempre riproposto di confrontare le protoconche... prima o poi lo farò... Il fatto è che, preso da Alvanie e Pyramidellidae, trascuro questa famiglia da anni.


Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: myzar
Inserita il: 08 maggio 2006 16:23:57
Messaggio:

Messaggio originario di Italo:

....(Omissis) Epitonium jolyi è una lunga storia: nella Monterosato ho visto il materiale tipico ed è assolutamente uguale a E. communis "albini" o meglio "scoloriti". Ho anche trovato una lettera di De Boury (il maggior esperto di Epitonidae del 1800) indirizzata al Monterosato dove afferma appunto che il suo jolyi è solo un communis bianco.
Poi però ho visto che questo nome è comunemente utilizzato e accettato... Non so se sono stati trovati, magari in altri Musei, esemplari diversi e identificativi di una specie valida... Per me non esiste... e poi mi si dovrebbe spiegare che differenza sussiste rispetto a candidissimum... Di quest'ultimo, rarissimo in Med., ho 3 esemplari personalmente raccolti spiaggiati a Sud di Rabat (Marocco Atlantico).
SEmpre a Rabat ho rinvenuto spiaggiati decine di E. clathratulum che, secondo me, NON ESISTE IN MEDITERRANEO. Questa specie si rinviene in tutta Europa a livello di marea (Gran Bretagna ecc). Perché solo in Med. dovrebbe essere specie profonda? Semplice, perché è un'altra specie che MOnterosato battezzò "spirillus". Il nostro misura pochi mm, mentre quello di Rabat raggiunge le dimensioni di un E. pulchellum (anche questo abbondante a Rabat, ma ben DIVERSO da clathratulum).
... che ne pensate?
Ciao, Italo
Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare

Su E. joly concordo appieno con Italo: l'esemplare che compare sull'Atlante Malacologico di Giannuzzi et al come tipo della coll. Monterosato differisce da un E. commune essenzialmente per il basso numero di costole per giro rispetto allo standard: ne ho unpo molto simile di Trapani spiaggia, sul quale ho sempre avuto dubbi non tanto per la località (su quella spiaggia trovo un paio delle Setia di Getares) quanto perchè ...è un commune conmmeno costole.
Per il clathratulum pregherei Italo di darmi almeno loa referenza di Monterosato, prima di farmi passare alcune ore tra i libri.
myzar


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 08 maggio 2006 16:39:26
Messaggio:

Sono in ufficio e a memoria non ricordo... forse, come al solito, Nomenclatura generica e specifica... Domani te lo saprò dire.
Alla Monterosato vidi esemplari inglesi di clathratulum (spiaggiati) ed esemplari mediterranei e profondi dello spurillus (sintipi): mi sembrarono ben diversi. Poi i ritrovamenti fatti in Marocco, nell'ormai lontano 1985, mi convinsero ulteriormente.

Cambiando argomento: quali delle Setia di Getares?

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: myzar
Inserita il: 08 maggio 2006 17:09:32
Messaggio:

Messaggio originario di Italo:

Sono in ufficio e a memoria non ricordo... forse, come al solito, Nomenclatura generica e specifica... Domani te lo saprò dire.
Alla Monterosato vidi esemplari inglesi di clathratulum (spiaggiati) ed esemplari mediterranei e profondi dello spurillus (sintipi): mi sembrarono ben diversi. Poi i ritrovamenti fatti in Marocco, nell'ormai lontano 1985, mi convinsero ulteriormente.

Cambiando argomento: quali delle Setia di Getares?

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare

Se non ricordo male anzitutto la bruggeni ma per l'latra devo gurdare il materiale (se lo trovo nel mio perenne casotto).
myzar


Autore Risposta: S_Soccio
Inserita il: 08 maggio 2006 18:34:51
Messaggio:

Salve a tutti,
questi post sono particolarmente interessanti...
ne approfitto per chiedere una informazione: qualcuno possiede o conosce la pubblicazione originale in cui è descritto Epitonium aculeatum?
Grazie
ciao


Autore Risposta: squalo
Inserita il: 08 maggio 2006 18:37:56
Messaggio:

Grazie ad Italo e Peter per le preziose informazioni.
Intanto ho sempre fatto asciugare il detrito al sole...e mai sciacquato in acqua dolce.Con il tempo imparerò tutte le regole.
stranamente trovo specie rare come la Gilli o la Bursa Scrobilator ma gli epitonidi proprio no.

Però ne ho trovato uno morto ad Ustica, quasi fossile forse, rotto purtroppo ma doveva essere enorme (forse era il communis)da integro, probabilmente oltre i 50mm. Appena posso lo posto

Ciao
squalo


Autore Risposta: myzar
Inserita il: 08 maggio 2006 18:55:19
Messaggio:

Messaggio originario di S_Soccio:

Salve a tutti,
questi post sono particolarmente interessanti...
ne approfitto per chiedere una informazione: qualcuno possiede o conosce la pubblicazione originale in cui è descritto Epitonium aculeatum?
Grazie
ciao


Su questo nome esistono problemi di nomenclatura: Turbo aculeatus Allan, 1818 è descritto in Brown, 1818, ma non può essere usato perchè preoccupato da Turbo aculeatus Gmelin, 1791, che è altra specie, credo Indo-Pacifica. La prima descrizione che conosco è quindi quella di Epitonium cantrainei(Weinkauff, 1866) in:
Weinkauff H. C., 1866:
Nouveau supplément au catalogue des coquilles marines recueillies sur les côtes de l'Algérie
Journal de Conchyliologie 14: 227-248
Van Aartsen ha suggerito che esso sia sinonimo juniore di Epitonium muricatum (Risso, 1826), che tuttavia è fossile; inoltre sarebbe da studiare se piuttosto la specie attuale non sia identica all'altra specie fossile Epitonium spiniferum (Seguenza, 1876).
Personalmente, se non altro per affetto io preferisco il buon vecchio Epitonium cantrainei, descritto nel lavoro di cui sopra.
myzar


Autore Risposta: myzar
Inserita il: 08 maggio 2006 19:51:44
Messaggio:

Messaggio originario di Italo:

Sono in ufficio e a memoria non ricordo... forse, come al solito, Nomenclatura generica e specifica... Domani te lo saprò dire.
Alla Monterosato vidi esemplari inglesi di clathratulum (spiaggiati) ed esemplari mediterranei e profondi dello spurillus (sintipi): mi sembrarono ben diversi. Poi i ritrovamenti fatti in Marocco, nell'ormai lontano 1985, mi convinsero ulteriormente.
....
Ho trovato il riferimento alla Hyaloscala spirilla, è inn Conchiglie della profondità del mare di Palermo, 1890, subito dopo la H. clatratula. Viene citata come specie piccola di 5-6 mm con coste fitte, che ricorda una miniatura di clathratula.
Ora monterosato riusciva benissimo a distinguere tra loro due specie e mi sembra stano che nello stesso lavoro citi come diverse due forme della stessa specie. Quindi...
myzar


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 08 maggio 2006 20:46:10
Messaggio:

Mi sembra anche di ricordare che qualcuno (già, ma chi...?) ha posto, o proposto, di collocare E. vittatum nella sinonimia di aculeatum/cantrainei.. ricordo male?
Domani posto la foto dei miei clathratulum atlantici. Se qualcuno può postare un "clathratulum mediterraneo" sarebbe l'ideale, i miei sono molto piccoli e vengono male.
Ciao, Italo

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: myzar
Inserita il: 08 maggio 2006 21:05:56
Messaggio:

Messaggio originario di Italo:

Mi sembra anche di ricordare che qualcuno (già, ma chi...?) ha posto, o proposto, di collocare E. vittatum nella sinonimia di aculeatum/cantrainei.. ricordo male?
Domani posto la foto dei miei clathratulum atlantici. Se qualcuno può postare un "clathratulum mediterraneo" sarebbe l'ideale, i miei sono molto piccoli e vengono male.
Ciao, Italo

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare

Non ricordo questa scelta o proposta che dice Italo; certo è che la descrizione di Jeffreys sembra lasciare pochi dubbi quando parla di una striatura spirale degli interspazi tra le coste assiali, decussata da un numero dopiio circa di linee assiali microscopiche; sunito dopo, come specie successiva, riporta proprio la Scalaria cantrainei (tra l'altro confutando l'ipotesi, mi pare di Tiberi, che questa sia sinonimo di muricatum Risso); occorrerebbe dunque che questo carattere di scultura fosse graduabile sino alla scomparsa esaminando molti individui, cosa peraltro non banale vista ...l'abbondanza della specie.
myzar


Autore Risposta: S_Soccio
Inserita il: 08 maggio 2006 21:17:58
Messaggio:

Grazie a tutti,
avevo intuito che la situazione di aculeatum fosse complessa...
quindi, secondo voi, è opportuno usare Epitonium cantrainei (Weinkauff, 1866) per evitare problemi, dato che comunque Epitonium spiniferum (Seguenza, 1876) è successivo?


Autore Risposta: myzar
Inserita il: 08 maggio 2006 21:36:53
Messaggio:

Secondo me è la scelta migliore.
myzar


Autore Risposta: PS
Inserita il: 09 maggio 2006 09:03:43
Messaggio:

Come promesso ecco alcune foto di Epitonium.

Epitoniuum dendrophillae, Mare di Alboran, 9 mm.



Immagine:

121,23 KB


Autore Risposta: PS
Inserita il: 09 maggio 2006 09:04:32
Messaggio:

Epitonium clathratulum, Catania 9/10 mm.



Immagine:

105,56 KB


Autore Risposta: PS
Inserita il: 09 maggio 2006 09:05:34
Messaggio:

Epitonium hispidulum, Isola di Capraia, 3 mm.



Immagine:

58,7 KB


Autore Risposta: PS
Inserita il: 09 maggio 2006 09:07:17
Messaggio:

Epitonim tiberi Arcipelago Toscano 4 mm., purtroppo si vede male la protoconca per distinguerlo dall'algerianum.



Immagine:

133,28 KB


Autore Risposta: PS
Inserita il: 09 maggio 2006 09:08:14
Messaggio:

Epitonium vittatum, Mare di Alboran 11/12 mm.



Immagine:

164,79 KB


Autore Risposta: PS
Inserita il: 09 maggio 2006 09:11:06
Messaggio:

Epitonium candidissimum, detrito dei pescatori di Valencia, Spagna.
prima foto 8/9 mm.
seconda foto 10/11 mm.



Immagine:

90,36 KB

Immagine:

131,1 KB


Autore Risposta: PS
Inserita il: 09 maggio 2006 09:12:17
Messaggio:

Epitonium linctum, Tirreno centrale 9 mm.



Immagine:

174,23 KB


Autore Risposta: PS
Inserita il: 09 maggio 2006 09:13:25
Messaggio:

Epitonium striatissimum, Tirreno centrale 8 mm.



Immagine:

173,38 KB


Autore Risposta: Mathilda
Inserita il: 09 maggio 2006 10:27:38
Messaggio:

.... queste conchiglie sono da brivido ...... meravigliose

Angela P


Autore Risposta: argonauta
Inserita il: 09 maggio 2006 10:39:23
Messaggio:

A Peter i tuoi Epitonium mi hanno fatto strabuzzare gli occhi!!!!!



Mario

Pensa come se non dovessi morire mai. Vivi come se dovessi morire oggi


Autore Risposta: S_Soccio
Inserita il: 09 maggio 2006 10:40:29
Messaggio:

Foto fantastiche complimenti!
Mi aspetto di vedere questo thread in rilievo!


Autore Risposta: argonauta
Inserita il: 09 maggio 2006 10:41:30
Messaggio:


Ho dimenticato di inserire l'immagine

Immagine:

50,76 KB

Mario

Pensa come se non dovessi morire mai. Vivi come se dovessi morire oggi


Autore Risposta: PS
Inserita il: 09 maggio 2006 11:08:19
Messaggio:

Grazie ragazzi, la buaona qualità fotografica è ben altra, ad ogni modo la cosa importante e che gli esperti di questo forum ci aiutino a chiarire qualche dubbio.


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 09 maggio 2006 12:11:13
Messaggio:

Complimenti Peter: bellissime foto ma veramente mitici esemplari.
Ora vedo che abbiamo idee diverse nei confronti di candidissimum: i tuoi mi sembra che corrispondano ai miei clathratulum atlantici. Eccoli

Immagine:

64,99 KB

Come detto vengono da una trentina di Km a Sud di Rabat, Marocco Atlantico, spiaggiati; il più grande misura 14 mm.
A questo punto chi ha ragione?
Quindi l'altra specie che ho trovato a Rabat, farò le foto, sarebbe il "presunto jolyi" o altra specie simile.
Il problema si complica...
Ciao, Italo

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: PS
Inserita il: 09 maggio 2006 12:36:35
Messaggio:

Ciao Italo, direi che i tuoi clathratulum atlantici, sono uguali ai mie candidissimum. Sulla provenienza sono abbastanza sicuro, perchè in quel detrito non ho trovato specie extra mediterranee però ho trovato anche un Cerithiopsis valeriae, che se non erro dovrebbe essere solo mediterraneo. (a meno che qualcuno non abbia messo nel detrito tre Epitonidi atlantici ).
Io nel mio piccolo per la determinazione mi sono basato un po' sul solito Atlante, ma soprattutto su un articolo di Stefano Chiarelli, pubblicato su "La Conchiglia" di qualche anno fa, dove tra l'altro si parla anche del joly e del clathratulum, ma su quest'ultimo potrei sbagliarmi.
Personalmente non ho i "mezzi" per sbrogliare questa matassa, così ogni tuo aiuto/chiarimento sarà ben accetto.


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 09 maggio 2006 12:50:42
Messaggio:

Non ricordo il lavoro di Chiarelli, dovrò rileggerlo. Dovrò anche rivedere la descrizione di Monterosato. Non ricordo di aver mai visto il tipo di candidissimum, anzi, credo proprio che non ci sia.
Cerithiopsis valeriae è noto, se ben ricordo, per la zona di Gibilterra (Getares, Tarifa), le Isole Chafarinas (Marocco Mediterraneo), l'Isola di Alboran. Mi sembra strano che arrivi fino a Valencia, anche se non posso escluderlo.
In ogni caso, cambia poco, il problema è soprattutto identificativo.

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: PS
Inserita il: 09 maggio 2006 13:04:36
Messaggio:

Intanto mi sbagliavo sulla distribuzione del C. valeriae, ma poi il detrito dei pescatori di Valencia è facile che sia stato prelevato ben lontano da Valencia.
Dovrò anche io andare a rivedere l'articolo di Chiarelli.


Autore Risposta: Calogero
Inserita il: 09 maggio 2006 17:01:12
Messaggio:

Ciao Italo,
complimenti per gli esemplari.
Ho visitato questo forum e sono rimasto molto attratto dalla ventata di freschezza e allegria del dialogo di tutti, che SALUTO IN MASSA.
Come neopartecipante spero di dare un piccolo contributo in futuro.
Ciao.
Carlo


Autore Risposta: PS
Inserita il: 09 maggio 2006 17:21:29
Messaggio:

Ciao Calogero, un caloroso ben venuto da parte mia, è un piacere e un onore averti con noi.
Il livello del forum continua a crescere...


Autore Risposta: argonauta
Inserita il: 09 maggio 2006 17:24:48
Messaggio:

Ciao Carlo un caloroso benvenuto. Con te i Plyplacophora non avranno più misteri per nessuno.



Mario

Pensa come se non dovessi morire mai. Vivi come se dovessi morire oggi


Autore Risposta: myzar
Inserita il: 09 maggio 2006 17:25:54
Messaggio:

Benvenuto Calogro! Piacere che questo Forum ti abbia interessato.
myzar


Autore Risposta: spanter
Inserita il: 09 maggio 2006 17:33:37
Messaggio:


Ciao Carlo,sapere che anche tu ora fai parte di questa " Allegra Brigata " di "Maniacologi" "Conchigliologi" e Malacologi è un vero piacere, per cui calorosamente ti dico :

Benvenuto fra noi

Spanter


Autore Risposta: Mathilda
Inserita il: 09 maggio 2006 18:45:07
Messaggio:

Mi associo: Benvenuto a Calogero

Angela P


Autore Risposta: giubit
Inserita il: 09 maggio 2006 18:51:03
Messaggio:

Ciao Calogero.
Ho letto in passato diversi tuoi articoli sulle conchiglie...
Benvenutissimo fra noi!


Autore Risposta: spanter
Inserita il: 09 maggio 2006 19:10:08
Messaggio:

cari amici e da ieri sera che tento disperatamente di fotografare i miei piccoli Epitonidi.Questo pomeriggio sono finalmente riuscita ad ottenere una foto che a me sembra passabile.
A questo punto vi chiedo:- Secondo voi questo è un clathratulum?



Immagine:

195,14 KB

Provenienza Alghero detrito -45m, dimensioni 4 mm.
Grazie

Spanter


Autore Risposta: argonauta
Inserita il: 09 maggio 2006 21:29:11
Messaggio:

Ciao Spanter così a prima vista mi sembra algerianum soprattutto per la presenza delle costoline anche sotto l'apertura della bocca, invece clathratulum è completamnte liscio. Certo la qualità della foto non aiuta.

Mario

Pensa come se non dovessi morire mai. Vivi come se dovessi morire oggi


Autore Risposta: pierlu
Inserita il: 09 maggio 2006 22:22:13
Messaggio:

Ciao Carlo un ben venuto anche da parte mia vedrai che ti troverai bene in questo mare di gusci.
Piter i tuoi esemplari sono da sballo complimenti anche per le foto
Ciao a tutti
PIERLU


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 10 maggio 2006 08:58:40
Messaggio:

Ciao Carlo e benvenuto!
Scommetto che i tuoi Epitonidae sono all'altezza di quelli di Peter... dai facci sognare.
Ciao, Italo


Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: PS
Inserita il: 10 maggio 2006 09:37:13
Messaggio:

Messaggio originario di Italo:

Ciao Carlo e benvenuto!
Scommetto che i tuoi Epitonidae sono all'altezza di quelli di Peter... dai facci sognare.
Ciao, Italo


Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Ciao Italo, mi stai sopravalutando, la collezione di Carlo è sicuramente molto più completa e importante della mia, pertanto anche gli Epitonidae di Carlo andranno di pari passo.
Vogliamo le foto!!!


Autore Risposta: Calogero
Inserita il: 10 maggio 2006 09:55:18
Messaggio:

Ringrazio tutti quanti per il gentile e caloroso benvenuto.
Cercherò di utilizzare la mia digitale fresca di acquisto, con un po di pazienza, per postare qualche esemplare significativo. Ma sinceri complimenti a tutti coloro che hanno postato immagini notevolmente interessanti.
Ciao.
Carlo

Carlo


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 10 maggio 2006 12:12:00
Messaggio:

Tornando agli Epitonidae, ho controllato la descrizione di Monterosato di candidissimum, ma non è di nessuna utilità; buona invece l'immagine che effettivamente riconduce ai due esemplari di Peter, direi soprattutto il primo che, apparentemente, ha le costicine un po' più inspessite. Anche il numero dei giri mi sembra un po' diverso, forse sono un po' più numerose nel primo, o forse dipende dal fatto che il secondo è un po' rovinato. Peter dovresti controllare.
Non ho avuto il tempo di leggere il lavoro del Chiarelli, su che fascicolo è uscito? Io gli ultimi numeri non li ho...
Ho poi consultato il libro Malacological Fauna from Cape Verde Archipelago di Emile Rolan (2005): al numero 384 ripporta candidissimum, un esemplare mutilato che si avvicina al primo di Peter, ma misura solo 2.9 mm con 4 giri di spira. Le costole sono prosocline e nella parte alta vanno molto a sinistra. Al numero 489 riporta Epitonium cfr jolyi, di 7.8 mm, con costole inspessite, collegate le une alle altre e nettamente prosocline; specie sicuramente valida, apparentemente identica a quella da me chiamata "candidissimum" da Rabat e che devo ancora fotografare. Per questa specie, secondo me, è da stabilire quale sia il nome utilizzabile.
Naturalmente quanto riportato nel libro non è garanzia di verità, anche perché nella stessa tavola ci sono almeno 2 errori evidenti.
Domani se ho tempo vi posto tutto.
La specie di Spanter a prima vista mi ricorda clathratulum... ma la foto non è chiara. Cara Spanter dovresti controllare se fra le coste c'è una striatura spirale evidente e se le coste sono taglienti o con il bordo "rovesciato" all'indietro.
Ciao, Italo


Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: PS
Inserita il: 10 maggio 2006 12:43:16
Messaggio:

Ciao Italo, ho proprio tra le mani l'articolo di Chiarelli, comparso su La Conchiglia. Nel pomeriggio cerco di fare una specie di riassunto, ad ogni modo si tratta del N° 280 Luglio-Settembre del 1996 a pagina 14.


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 10 maggio 2006 12:53:28
Messaggio:

Grazie Peter, stasera me lo leggo.

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: spanter
Inserita il: 10 maggio 2006 23:06:09
Messaggio:

Messaggio originario di Italo:


La specie di Spanter a prima vista mi ricorda clathratulum... ma la foto non è chiara. Cara Spanter dovresti controllare se fra le coste c'è una striatura spirale evidente e se le coste sono taglienti o con il bordo "rovesciato" all'indietro.
Ciao, Italo


Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Caro Italo, ho osservato la " graziosa conchiglietta" e posso dirti che non ha nessuna striatura spirale e che i bordi sono taglienti.

Ora posto altri due Epitonidae per una eventuale conferma
So che l'identificazione da una foto nebulosa e dove la protoconca non è molto visibile non è facile, però ci provo. Vedete un po'

Epitonium algerianum
Immagine:

270,14 KB
Provenienza Croazia, misura 5 mm


Epitonium tiberi
Immagine:

285,66 KB
Provenienza Croazia, misura 5,5 mm

Grazie
Spanter


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 11 maggio 2006 10:28:24
Messaggio:

Cara Spanter, posso confermarti allora che il primo esemplare è un "clathratulum mediterraneo".
Gli altri due appartengono al gruppo tiberi/algerianum, ma dalla foto è impossibile distinguerli (è quasi impossibile anche dal vero). Mi sorprende però la protoconca scura del secondo esemplare, non mi ricordo tale carattere.
Ho letto il lavoro di Chiarelli su jolyi e candidissimum, che peraltro cita alcuni miei esemplari di Rabat che regalai, illo tempore, all'amico Duilio di Massa di Trieste. Sono in totale accordo con l'autore per quanto attiene la morfologia, ovvero "clathratulum mediterraneo" è diverso da "candidissimum" (lamella taglienti e alte nel primo, basse e arrotondate nel secondo; forse anche la protoconca è diversa) e poi esiste una specie, detta "jolyi", piccola e bianca, diversa da communis.
Sono invece nel dubbio per i nome utilizzati: candidissimum potrebbe essere sinonimo di "clathratulum atlantico", e non so se il nome jolyi sia utilizzabile. Per quest'ultimo ci sono 3 possibilità:
1) esiste nella collezione Monterosato (forse fuori posto) o in un altro Museo, un sintipo che sia riconducibile alla specie in questione; allora tutto OK.
2) La descrizione di Monterosato si considera insufficiente, e di fatto lo è, jolyi diventa nomen nudum, e si attribuisce validità al jolyi di Pallary (1903) che gode di una descrizione chiara e completa.
3) Il nome jolyi viene inserito nella sinonimia di communis sulla base dei sintipi nella Monterosato, e alla specie piccola e bianca viene attribuito un altro nome, forse nuovo, o forse già esistente.
Altro non so...
Ciao, Italo

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: myzar
Inserita il: 12 maggio 2006 22:58:59
Messaggio:

Ho trovato questa foto:
Link
So che è quasi impossibile dire qualcosa, ma cosa ne dici Italo?
myzar


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 13 maggio 2006 23:40:15
Messaggio:

Bella domanda...
Direi che è più vicino a pulchellum che a "clathratulum mediterraneo"... Potrebbe corrispondere a candidissimum, vedo però troppe costole, ma non è detto...
Ciao, Italo


Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: spanter
Inserita il: 20 maggio 2006 18:25:26
Messaggio:

Mentre riguardavo i miei piccoli Epitonidae trovati spiaggiati ad Alghero,spiaggia Le Bombarde, mi sono imbattuta in questi due piccolini. Il più grande l'ho determinato come E.lamallosum albino perchè presenta il caratteristico callo basale anche se appena accennato, il secondo invece pur essendo abbastanza simile , manca però totalmente del callo basale. Che cosa può essere?

Immagine:

161,67 KB

Il più piccino è quello di sinistra e misura 3 mm, quello di destra misura 5 mm.
Spanter


Autore Risposta: myzar
Inserita il: 20 maggio 2006 18:38:28
Messaggio:

Visto così di schiena non me la sento di dire granchè, salvo che somiglia al mio esemplare di Trapani spiaggia, che via via mi fa stare in apprensione. Quante coste per giro ha? (controlla guardando dalla base, è piu facile)
myzar


Autore Risposta: spanter
Inserita il: 20 maggio 2006 18:46:21
Messaggio:

Messaggio originario di myzar:

Visto così di schiena non me la sento di dire granchè, salvo che somiglia al mio esemplare di Trapani spiaggia, che via via mi fa stare in apprensione. Quante coste per giro ha? (controlla guardando dalla base, è piu facile)
myzar

Caro Myzar , ho contato nove coste.
Spanter


Autore Risposta: myzar
Inserita il: 20 maggio 2006 18:50:43
Messaggio:

A questo punto penso che aspettiamo il giudizio anche di altri, ad esempio Peter o Italo. La località, tuttavia, fa pensare ad un commune albino.
myzar


Autore Risposta: pierlu
Inserita il: 20 maggio 2006 21:14:40
Messaggio:

Cosa dirvi sono fantastici,spero di trovarne qualcuno visto che mi stanno dando un po di detrito,a parte quelli postati non ho un gran chè ma visto che siamo parlando di epitoni vi posto un Acirsa subdecussata


EPITONIIDAE Acirsa subdecussata:

[size=1] 29,12 KB[/size=1
complimenti a tutti.
PIERLU


Autore Risposta: Italo
Inserita il: 21 maggio 2006 12:06:22
Messaggio:

Se vedo bene, le 2 costole in basso a sinistra presentano delle piccole macchioline... non è quindi del tutto bianco. Questo particolare, unito alla forma delle costole, abbastanza spesse, e alla località, mi fa pensare che sia un E. communis "quasi" albino, come sospetta anche Myzar.
Ciao, Italo

Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare


Autore Risposta: spanter
Inserita il: 21 maggio 2006 12:41:09
Messaggio:


Complimenti Italo, la tua vista è sempre ottima. In effetti qualche ombra di macchiolina c'è, ma personalmente le ho viste dopo averlo guardato più volte al microscopio.
Beh, comunque adesso so che ci sono anche i communis albini a saprò riconoscerli grazie a te e a Myzar.
Spanter


Autore Risposta: Fabiolino pecora nera
Inserita il: 10 febbraio 2010 10:53:13
Messaggio:

Una foto di un esemplare determinato jolyi

Link

Fabiolino pecora nera
...il vero, l'unico, l'originale...


Autore Risposta: oliv
Inserita il: 11 febbraio 2010 22:30:27
Messaggio:

Non conosco bene questa specie cosi' poco raffigurata .
Questo epitonide raccolto personalmente a profondita' tra 10/13 mt
a la Herradura "piedra del hombre" 9/2005 mi ha sempre insospettito
visto che è stato preso in esame E.joly posto la foto sperando che lo sia davvero.
Oliv.
Immagine:

61,5 KB


Autore Risposta: oliv
Inserita il: 11 febbraio 2010 22:32:30
Messaggio:

Dimenticavo misura 5 mm
Oliv


Autore Risposta: Fabiolino pecora nera
Inserita il: 11 febbraio 2010 23:55:32
Messaggio:

Secondo me è lui, e secondo me non è specie così rara, è solo che non lo sappiamo identficare con certezza...è facile che lo abbiamo in mezzo ai giovanili di commune e lamellosa (chi li prende e li conserva)...se c'è in spagna mediterranea è anche facile che ci sia, forse in metapopolazioni, in sardegna, sicilia e almeno basso tirreno...

Fabiolino pecora nera
...il vero, l'unico, l'originale...


Autore Risposta: cypman
Inserita il: 12 febbraio 2010 02:27:59
Messaggio:

pure io son dello stesso parere... comunque da g.lamellosa è semplice da distinguere tutto sommato a occhio perchè non presenta il cordone spirale nella porzione basale e ha delle lamelle più voluminose.

la mia anima in quell'universo sommerso rivestito di calcare...


Autore Risposta: PS
Inserita il: 12 febbraio 2010 08:04:56
Messaggio:

Anche secondo me la tua determinazione è corretta.


Autore Risposta: myzar
Inserita il: 12 febbraio 2010 10:04:43
Messaggio:

Penso comunque che il nome dovrebbe essere cambiato. Il tipo (apparso sull'Atlante) credo proprio sia un clathrus
myzar


Autore Risposta: Fabiolino pecora nera
Inserita il: 02 dicembre 2010 23:57:27
Messaggio:

Qualcuno ha notato che l'epiteto "turtoni" sul CLEMAM è stato convertito in "turtonis"?

Levatemi tutto ma non il mio mare...


Autore Risposta: myzar
Inserita il: 03 dicembre 2010 13:57:54
Messaggio:

Messaggio originario di Fabiolino pecora nera:

Qualcuno ha notato che l'epiteto "turtoni" sul CLEMAM è stato convertito in "turtonis"?

Levatemi tutto ma non il mio mare...

Era l'ora.Nel lavoro di Turton è così chiamato, dedicato alla di lui figlia.
myzar


Natura Mediterraneo : https://www.naturamediterraneo.com/forum/

© 2003-2020 Natura Mediterraneo

Chiudi Finestra