L’attrice Vanessa Gravina: “Da piccola sono stata discriminata anche dai docenti. Quella volta che la maestra disse a mia mamma che ero una ‘lecchina’”

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Lunga intervista al Corriere della Sera per l’attrice Vanessa Gravina che ricorda anche degli episodi di bullismo accaduti a scuola. 

L’attrice svela che non aveva amicizie strette a scuola e si sentiva incompresa e soffriva a causa di ciò. Nonostante le difficoltà, Gravina era una buona studentessa in italiano e latino, ma aveva difficoltà in matematica. I suoi compagni, però, le impedivano di copiare durante i compiti in classe.

“Adoravo una compagna di banco, che mi aveva dato la sua amicizia e non mi sembrava vero essere al centro delle sue gentili attenzioni. Però non so cosa accadde: forse era uscita un’altra copertina con la mia foto oppure stava andando in onda in tv qualcosa dove ero coinvolta… e lei, prima non volle più condividere il banco, poi, nelle gite scolastiche prendeva per mano un’altra bambina. Mi sono sentita un’incompresa, una poveraccia, ne ho sofferto immensamente”.

Sul rapporto con gli insegnanti: “Ho subito delle discriminazioni anche da loro. Alcuni mi apprezzavano perché capivano il mio impegno nello studio, anche nelle materie che non erano le mie preferite. Altri non tolleravano il mio lavoro extra scolastico. Dicevano: oddio, questa ragazzina ha degli atteggiamenti troppo da adulta… e ho patito delle ingiustizie”.

Poi aggiunge: “Ne racconto una che non riesco a dimenticare. Alle elementari adoravo la maestra e, durante le lezioni, alzavo sempre la mano quando sapevo rispondere a qualche sua domanda in classe. Proprio quella maestra, che per me era un mito, convocò i miei genitori: disse loro che ero una lecchina nei suoi confronti, che mi agitavo per dimostrare quanto ero brava, che volevo apparire la prima della classe, tutta “io, io, io”… Ci rimasi malissimo”.

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