"Da 'terrona' fuori sede amo la mia città, ma che delusione tutta questa sporcizia..."
Riceviamo e pubblichiamo un'altra lettera inviata alla redazione da una palermitana che ha lasciato Palermo ed è poi rientrata
Alla redazione di PalermoToday,
Credo sia importante raccogliere quante più testimonianze possibili, non per il puro gusto della lamentela ma per il grande amore che tutti noi "terroni fuori sede" proviamo nei confronti di una terra bella e dannata. Una volta tornata a Palermo, non ho potuto fare a meno di notare quanto la situazione non sia affatto cambiata. Mi riferisco non soltanto al degrado ambientale, come i cassonetti stracolmi di sacchi della spazzatura ma anche ai marciapiedi e alle strade stracolme di sacchi che il palermitano ripone sui marciapiedi, non trovando spazio all'interno dei cassonetti.
Ho avuto l'opportunità di rivedere oggetti di arredamento, come divani e poltrone, elettrodomestici, frigoriferi, ecc., il tutto riposto sui marciapiedi, impedendo anche il passaggio dei pedoni, anche diversamente abili. Oltretutto, è sempre emozionante notare come parecchi palermitani facciano letteralmente spiccare il volo a pacchetti di sigarette, plastica, carta e oggetti indefiniti dai finestrini delle loro auto.
Con immenso dispiacere, noto quanto questi atteggiamenti siano stati appresi anche dai bambini e ragazzini. Per non parlare delle spiagge, invase da bottiglie di vetro, alcune frantumate in mille pezzi (più volte ho corso il rischio di ferirmi). Dopo aver ricevuto dai turisti i complimenti sulla bellezza della nostra terra e sulla buona cucina, credo sia mortificante leggere nei loro occhi lo scontento e la rassegnazione sul degrado. Sono e sarò sempre fiera di essere palermitana, ma resterò delusa dai palermitani e dall'amministrazione della nostra terra fino al momento in cui questa situazione non cambierà.