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Palazzo Rezzonico a Barlassina, sede del municipio

Palazzo Rezzonico a Barlassina

Affacciato sulla piazza centrale di Barlassina, Palazzo Rezzonico – oggi sede del municipio del paese – ha alle spalle una storia lunga e affascinante. Proseguendo la lettura, avrai modo di conoscere tutte le famiglie e le casate che ne hanno detenuto la proprietà nel corso dei secoli, e in più scoprirai come fare per vederlo da vicino.

La storia di Palazzo Rezzonico a Barlassina

A differenza di molte altre ville della Brianza, Palazzo Rezzonico a Barlassina non fu luogo di villeggiatura per nobili milanesi che cercavano quiete e svago in campagna; era, invece, la residenza di proprietari terrieri che soggiornavano qui in maniera stabile, durante i periodi più importanti del ciclo produttivo, per tenere sotto controllo terreni e colture.

Palazzo Rezzonico, infatti, sin dalle sue origini non era una villa isolata in mezzo ai campi, ma un fabbricato completamente integrato al borgo.

Fino alla prima metà del Novecento, quasi tutte le abitazioni di Barlassina si concentravano proprio intorno alla piazza che accoglie il palazzo, a dimostrazione della sua posizione di prestigio.

Barlassina, Palazzo Rezzonico: sede municipale
Palazzo Rezzonico visto dalla Chiesa di San Giulio

Come racconta Sabina Scaburri nel volume Palazzo Rezzonico luogo di memoria, la prima famiglia proprietaria del palazzo fu quella dei conti Porro, molto nota e attiva in paese, che entrò in possesso dell’edificio sin dalla prima metà del Cinquecento.

Per la precisione, Palazzo Rezzonico apparteneva al ramo Porro-Schiaffinati, che faceva parte della casata milanese dei Porro, famiglia oriunda di Lentate che in Lombardia aveva parecchi feudi e in Brianza possedeva beni immobili fra l’altro a Cermenate, Lentate, Asnago e Seveso.

L’Oratorio di Santo Stefano di Lentate fu edificato proprio per volere di un Porro, Stefano, uomo di fiducia di Gian Galeazzo Visconti.

I conti Della Torre di Rezzonico

Dopo circa due secoli di possesso da parte dei Porro, nel 1738 Palazzo Rezzonico venne ceduto ai conti Della Torre di Rezzonico, da cui avrebbe preso il nome.

Pochi anni più tardi, un membro del ramo veneziano della famiglia Rezzonico – Carlo, figlio di Giambattista – verrà eletto papa con il nome di Clemente XIII.

Fu il conte Pietro Francesco Alfonso Porro, figlio di Pietro Francesco Gaetano, residente nella parrocchia di San Nazaro in Brolo a Milano, a cedere l’edificio a Flaminio Della Torre di Rezzonico, conte e decurione della città di Como, figlio del conte Carlo Luigi della parrocchia di San Pietro in Campo Lodigiano di Milano.

Piazza Cavour a Barlassina
Palazzo Rezzonico

In seguito alla compravendita, i nuovi proprietari di Palazzo Rezzonico, che pure risiedevano a Milano, si ritrovarono a possedere circa un terzo di Barlassina.

Furono loro – tra l’altro – a trasformare l’edificio in una tipica villa milanese con impianto a U.

Dopo la morte del conte Flaminio, avvenuta nel 1761, i suoi successori furono il conte Alessandro Rezzonico (a partire dal 1762), il conte Abbondio e il cavaliere di Malta Aurelio Della Torre di Rezzonico (a partire dal 1793), il cavalier Aurelio Rezzonico (a partire dal 1809) e il conte Alessandro Rezzonico (a partire dal 1818; essendo egli minorenne, era tutelato dalla madre Carla Vitale).

Tuttavia, il giovane Alessandro non ebbe mai modo di occuparsi del palazzo, che fu venduto già nel novembre del 1819.

L’acquirente era Carlo Porro, figlio di Francesco, residente a Milano nella contrada de’ Fiori, che vinse l’asta pubblica del 10 agosto per la somma di 275.500 lire; in paese si raccontava che Carlo avesse ottenuto questo ingente patrimonio facendo fortuna in America.

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Tuttavia questa famiglia Porro non aveva niente a che fare con quella che aveva posseduto il palazzo a partire dal XVI secolo, essendo originaria di Moltrasio.

La sua presenza a Barlassina non durò per più di due generazioni: la prima con Carlo e la moglie Maria, che morirono rispettivamente nel 1842 e nel 1876; la seconda con i loro figli Carlo, Antonio e Luigi, che morirono tutti celibi e senza eredi.

L’ultimo esponente della famiglia, Luigi Porro, perì all’età di 69 anni nel 1901.

Palazzo Rezzonico a Barlassina e l’Opera Pia Porro

Così, tutti i beni di famiglia – incluso appunto Palazzo Rezzonico – vennero lasciati all’erigenda Opera Pia Porro, che secondo il volere di Luigi si sarebbe dovuta occupare dell’assistenza ai poveri e ai malati, costruendo e gestendo un asilo infantile per i bambini bisognosi.

Il patrimonio lasciato comprendeva, insieme con Palazzo Rezzonico, immobili e terreni distribuiti tra Meda, Cogliate, Lentate, Birago, Seveso e – ovviamente – Barlassina, dove il capitale includeva fra l’altro il Fabricun, la corte della Paolina, la Cascina Santa Maria, la Cascina Ronco e la Cascina Bertolera.

Palazzo Rezzonico divenne dunque la sede dell’Opera Pia, che ne mantenne la proprietà tra il 1901 e il 1998.

Con il passare degli anni, l’edificio accolse fra l’altro le aule provvisorie dell’asilo, il primo ambulatorio dei barlassinesi e gli alloggi per le suore educatrici, per il segretario comunale e per i più bisognosi.

Non solo: Palazzo Rezzonico nel Novecento ha ospitato anche alcune aule della scuola elementare, la casa del medico cittadino, l’Opera Nazionale Balilla, l’Opera Nazionale Dopolavoro, il Comando della Centuria Avanguardisti, l’Opera Nazionale Maternità ed Infanzia, l’Associazione Nazionale Combattenti, la farmacia, la biblioteca e l’ufficio postale.

Alla fine degli anni Novanta, infine, il Comune di Barlassina ha comprato Palazzo Rezzonico trasformandolo nella sede municipale.

Pochi anni prima, l’edificio era “apparso” anche al cinema: la piazza su cui si affaccia, infatti, nel 1982 era stata scelta come location per le riprese di alcune scene del film di Franco Brusati Il buon soldato, con protagonista Mariangela Melato.

Palazzo Rezzonico a Barlassina: come arrivare

Palazzo Rezzonico a Barlassina si trova in piazza Cavour.

Palazzo Rezzonico a Barlassina, sede del municipio
L’ingresso di Palazzo Rezzonico

Se desideri vederlo da vicino e decidi di arrivare a Barlassina in auto, puoi trovare parcheggio in via Marconi.

Preferisci arrivare a Barlassina in treno? Allora ti conviene fare riferimento alla stazione di Seveso. Uscito dalla stazione, gira a destra in via Zeuner e, arrivato al passaggio a livello, vai a sinistra in corso Montello. Prosegui sempre dritto e allo stop continua in via XXV Aprile. Arrivato in fondo a questa strada, svolta a sinistra in corso Marconi: al termine della salita sarai in piazza Cavour.

Infine, qualora tu scelga di arrivare a Barlassina in autobus, ti basta utilizzare la linea Z165 e scendere alla fermata di via Colombo/Banca di Credito Cooperativo. Tenendo la banca sulla destra, raggiungi lo stop e svolta a destra in corso Marconi: prosegui dritto e al termine della salita vedrai il palazzo alla tua sinistra. In alternativa puoi sfruttare la linea Z150 e scendere alla fermata di corso Milano 25. Di fronte a te trovi via Roma: percorrila e in pochi passi sarai giunto a destinazione.

Ovviamente non dimenticare di controllare orari e percorso!

Che cosa vedere a Barlassina

Partire da Palazzo Rezzonico potrebbe essere una buona idea per una passeggiata a Barlassina. Ti piacerebbe sapere quali posti puoi visitare nei dintorni? Allora leggi il post qui sotto, che ti svela che cosa vedere a Barlassina e dove puoi fermarti a mangiare.

Che cosa fare a Barlassina: guida per turisti





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