In 5 punti, tutte le curiosità da sapere sulla sfilata di Ferragamo alla Milano Fashion Week: si parte da una fanzine per scoprire le ispirazioni di Maximilian Davis nell'autunno inverno 2024 2025.
Con un mirroring uomo-donna che ha preso vita in passerella, una solida collezione di Ferragamo ha ricordato il passato del brand infondendolo di nuova linfa vitale. Maximilian Davis ha portato a Milano per la fashion week un rigore all'incrocio con il surrealismo che si respirava nel primo dopoguerra. Per raccontarlo, oltre a far sfilare i suoi nuovi design, lo racchiude in un percorso visuale su carta: vediamo come.
#1 Cosa racchiude la fanzine Spirit?
A metà fra un magazine e un libro: fanzine è la risposta. Si chiama Spirit e, come racconta il suo nome, cela lo spirito del nuovo Ferragamo. «Qui, un portfolio di scoperte. Di risonanza senza tempo. Del Ferragamo di oggi» recita fra le sue pagine. Di Spirit ne esistono soltanto 100 copie in edizione limitata, ed è anche per questo che il valore delle sue pagine è molto alto. Al suo interno, le ispirazioni del designer, puntellate da qualche immagine di archivio che incornicia Salvatore Ferragamo.
#2 Colori e punti di rottura
La sfilata Ferragamo autunno inverno 2024 2025 si è aperta con un ensemble di 8 verdi oliva che, da capo a piedi, rivestivano di sartorialità i modelli. Dai revers slanciati e scultorei, in perfetto spirito surrealista, alle proporzioni distorte e forme che evocano i ritratti fotografici ottenuti con la rayografia - la tecnica che Man Ray utilizzava per i suoi fotogrammi. I cappotti e le cappe avvolgenti, elementi caratteristici dell'archivio Ferragamo, appaiono subito degli strati di protezione che si raccontano più profondamente nelle reference della collezione. Soltanto alla fine i colori desaturati vengono spezzati da un giallo canarino che ricorda le origini caraibiche di Maximilian Davis, indossato da Mona Tougaard.
#3 Di simboli e monogrammi
Negli accessori, che includevano versioni con piume e martellata dell’iconica Hug Bag, compare anche il nuovo monogramma Ferragamo realizzato a partire da alcuni dettagli metallici sul palazzo del brand a Firenze. La collezione introduce, inoltre, un nuovo modello di borsa dalla costruzione estremamente morbida, chiusa con un dettaglio Gancini e ispirata alla forma del giglio, simbolo della città toscana di origine di Ferragamo.
#4 Gli anni ‘20
«Negli anni Venti, in risposta al mondo che le circondava, le persone creavano i propri spazi nei luoghi clandestini» - ha raccontato il designer - «nascondevano ciò che indossavano finché non si sentivano al sicuro». Calze in lana pesante e spalline enfatizzate, abbinate a una vita scesa e dei tagli rilassati: i codici visivi di un'epoca di forte emancipazione sono stati condensati e raffinati nella collezione Ferragamo autunno inverno 2024 2025. Accanto agli abiti in organza laccata, le trasparenze iper-femminili, le finiture di piume e i ricami di paillette, l’estetica delle donne che scelsero di vestirsi con abiti maschili – come Joan Crawford e Greta Garbo – si riflette nelle divise del periodo e gli indumenti utilitaristici dei pescatori. Stivali alla coscia e giacche in pelle si scontrano con la fluidità dei drappeggi.
#5 Una sirena realizzata in 19 ore
L’eccellenza artigianale di Ferragamo si svela nelle 950 paillettes di pelle laminata interamente applicate a mano per 19 ore, a creare una texture che ricorda le squame di una sirena. Rosse, intense, scaglionate per diventare un'armatura che si ricollega perfettamente alle nozioni di protezione che Maximilian Davis ripesca dagli anni ‘20. E soprattutto, una serie di look che prestissimo arriveranno anche sul red carpet, opulenti di artigianalità estrinseca.
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