L'innalzamento del livello del mare potrebbe essere peggiore del previsto

Secondo un nuovo studio, nello scenario peggiore gli oceani potrebbero alzarsi di due metri e costringere 187 milioni di persone a emigrare

(foto: Education Images/UIG via Getty Images)

In un futuro non troppo lontano, la realtà potrebbe rivelarsi persino peggiore degli scenari catastrofici dei film di fantascienza. Secondo un nuovo studio redatto da un team di ricercatori britannici, statunitensi e olandesi e pubblicato su Proceeding of the National Academy of Sciences of the United States, c'è una possibilità su venti che il livello del mare si alzi di due metri entro il 2100.

Lo studio smentisce in parte il report del 2013 del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, in base al quale il livello del mare sarebbe aumentato solo di un metro, e due paper pubblicati lo scorso febbraio sulla rivista Nature. Entrambi avevano ridimensionato le previsioni più negative e circoscritto l'innalzamento tra i 60 e i 90 centimetri “nel peggiore dei casi”.

Questa nuova revisione al rialzo sarebbe frutto di due fattori: un approccio diverso e la constatazione che il ghiaccio della Groenlandia e dell'Antartide si sta sciogliendo più in fretta del previsto.

I dettagli della nuova, allarmante ricerca

Lo studio si basa sul cosiddetto giudizio strutturato degli esperti, ovvero sulle previsioni di un numero ristretto di voci autorevoli (otto in questo caso). Secondo gli scienziati interpellati, è vero che il livello del mare si alzerà dai 7 ai 178 cm entro il 2100, come previsto da Nature; questa stima, però, tiene conto solo dello scioglimento delle calotte glaciali, ovvero di quelle masse di ghiacciai continentali con una superficie inferiore a 50mila km², come quelle della Groenlandia. Se, invece, si considera anche lo scioglimento delle cappe di ghiaccio, ovvero di quegli ammassi di ghiaccio con una superficie superiore ai 50mila km² come quelle dell'Antartide, si arriva “ben oltre i due metri”. Questo scenario, dicono gli esperti, è tanto più probabile quanto più aumenta la temperatura e, addirittura, realistico se si arriverà a un innalzamento di 5 °C.

Al momento, la possibilità che il clima cambi così tanto e si vada incontro a queste conseguenze è pari al 5%. Secondo gli scienziati, non bisogna però sottovalutare il rischio. “Se vi dicessi che c'è una possibilità su venti di essere investiti quando attraversate la strada, probabilmente non vi avvicinereste nemmeno”, ha detto Jonathan Bamber, uno degli autori dello studio e professore di Scienze Geografiche all'università di Bristol, commentando questa analisi.

Che cosa succederebbe

Il team di ricercatori che ha pubblicato lo studio ha provato anche ad immaginare cosa succederebbe se il livello del mare si alzasse di due metri. Una delle conseguenze più immediate sarebbe la perdita di terreni per 1,79 milioni di km², una superficie equivalente alle dimensioni della Libia. La scomparsa di queste superfici avrebbe effetti sia in ambito economico – con la sparizione di terreni fondamentali per la produzione alimentare – sia umano. A questo proposito, i ricercatori immaginano che circa 187 milioni di persone potrebbero essere costrette a emigrare: “Per farsi un'idea, basta pensare che la guerra siriana ha causato un milione di profughi. Se i mari si alzassero di due metri, il numero sarebbe 200 volte più alto”.