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donna, ecco tuo figlio! - 3parrocchie

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“DONNA, ECCO TUO FIGLIO!”<br />

Gv.19, 25<br />

“DONNA ECCO TUO FIGLIO!”<br />

Prefazione:<br />

NELLA LUCE DI FATIMA Il titolo di queste riflessioni, è tratto dalle parole:<br />

“Donna, <strong>ecco</strong> <strong>tuo</strong> Figlio!” , “Ecco la tua Madre!”.<br />

Gesù, dalla Croce su cui era inchiodato, diede un<br />

mandato a sua Madre ed uno al discepolo che Egli amava,<br />

missione che non si limitava all’ ”ora” presente, ma che<br />

avrebbe abbracciato tutti i tempi.<br />

Cercherò di approfondire il senso di queste parole<br />

che sono uscite dalla bocca del Salvatore morente,<br />

sviluppando il loro rapporto con le apparizioni avvenute a<br />

Fatima nel 1917.<br />

Molto è stato scritto e detto, specialmente da Suor Lucia e<br />

da innumerevoli ed esperti teologi; la Chiesa cattolica, sotto<br />

il pontificato di Pio XII° , di Giovanni Paolo II e dell’attuale<br />

papa Benedetto XVI ha espresso il suo parere autorevole<br />

sull’intera vicenda.<br />

Fatima è senza dubbio la più profetica delle apparizioni<br />

moderne.( Cfr. Il Messaggio di Fatima 13 maggio 2010 a<br />

cura della la Congregazione per la dottrina della Fede).<br />

Il libro del Movimento Sacerdotale Mariano, fondato da don<br />

Stefano Gobbi l’8 maggio del 1972, è stato citato<br />

ampiamente nella stesura di queste riflessioni.<br />

Cercherò, pertanto, di raccontare la mia esperienza<br />

personale e di dare il mio modesto contributo alla causa di<br />

Fatima e a chi mediterà queste pagine.<br />

Marko Ivan Rupnik (430x348 - particolare)<br />

Don Rossano Carli.<br />

2


CAPITOLO I<br />

Sotto la croce, accettò, senza domande e senza segni, la<br />

sua interiore immolazione che l’univa al Sacrificio del Figlio.<br />

“DONNA, ECCO TUO FIGLIO” (Gv. 19, 25)<br />

Solo così poté rispondere alla sua nuova missione: “Tu sei<br />

la Madre di Dio, ma, da “Ora” e per sempre, sarai anche<br />

La Madre stava sotto la croce su cui il suo amato Gesù<br />

la Madre del discepolo”.<br />

era stato immobilizzato. La nuova maternità nacque dalla Morte del corpo del Cristo<br />

La testa del Signore era immersa in un fascio di spine<br />

e dall’immenso e perfetto dolore ed amore della Madre del<br />

lunghe e penetranti, i capelli intrisi di sangue, il volto<br />

“Verbo”.<br />

tumefatto, gli occhi gonfi di lacrime, la bocca e la gola riarse,<br />

L’ “ora” di Gesù fu anche l’ “ora “ della Madre. Fu l’”ora”<br />

le mani fissate al legno con lunghi chiodi ribaditi dal martello<br />

della sua nuova maternità.<br />

di un soldato, il corpo maciullato e strappato dai colpi dei<br />

Lo Spirito Santo fece della Vergine, la Madre di Dio; il Verbo<br />

flagelli, i piedi forati e inchiodati su un ceppo di pioppo, le<br />

giunture del corpo tutte slogate; un dolore atroce<br />

Fatto uomo, morente, rese universale la sua maternità.<br />

attraversava tutte le sue membra.<br />

LA SOLITUDINE DELLA MADRE NEL SABATO SANTO<br />

Il respiro affannoso non gli impedì di esprimere ancora, la<br />

sua parola. Alle tre del pomeriggio del Venerdì, Gesù disse: “E’<br />

Il Verbo sussisteva nel corpo assunto e crocifisso.<br />

compiuto!”.<br />

Maria, accompagnata dalle donne e dal discepolo, stava<br />

E, chinato il capo, consegnò lo spirito. (Gv.19, 30).<br />

con gli occhi umidi di pianto, con l’orecchio teso alla parola<br />

Gesù morì. Il silenzio divino avvolse l’umanità. Fu buio su<br />

del Figlio, col cuore affondato nel mare dell’amore e del<br />

tutta la terra.<br />

dolore, in atto di suprema umiliazione e di abbandono.<br />

Lo sguardo di Maria si fissò sul costato trafitto, da cui uscì<br />

Prima del “Consummatum est”, Gesù disse: “ Donna, <strong>ecco</strong><br />

sangue ed acqua. (Cfr. Gv. 19, 33)<br />

<strong>tuo</strong> <strong>figlio</strong>”.<br />

Una commozione profonda che scaturiva dal cuore amante<br />

Il “nuovo” <strong>figlio</strong> stava, con coraggio, sotto la Croce ed<br />

del Figlio, un cuore donato fino all’ultimo palpito,<br />

ascoltava; era mirabilmente e misteriosamente predisposto<br />

prosciugato fino all’ultima goccia di sangue, avvolse la<br />

dalla Provvidenza, che anche lui, fosse lì a ricevere un<br />

Madre; anche il Centurione che si trovava di fronte, vistolo<br />

mandato eccezionale dal suo divino Maestro ed a bere il<br />

morire in quel modo disse: “Davvero quest’uomo era Figlio<br />

fiele del male, confuso e smarrito in un’onda immensa di<br />

di Dio!” (Mc. 15, 28).<br />

solitudine paurosa ed oscura.<br />

Quel capo di una centuria romana, lui fu raggiunto<br />

Maria, addolorata, ascoltò, guardò, e, in silenzio, custodì<br />

nell’intimo del suo essere da un’emozione profonda che lo<br />

nel cuore le richieste. Ella obbedì.<br />

portò ad una sublime professione di fede.<br />

Non fu come al tempo dell’Annuncio dell’Angelo Gabriele:<br />

La Scrittura si compì: “Volgeranno lo sguardo a Colui che<br />

allora, Ella ascoltò, parlò e si donò.<br />

hanno trafitto”.<br />

San Bernardo di Chiaravalle ha scritto che il colpo di lancia<br />

trapassò il cuore della Madre, poiché lei patì nel suo cuore<br />

3<br />

4


quella trafittura che il Figlio non poté sperimentare nel suo<br />

corpo morto.<br />

Si avverò la profezia di Simeone: “Anche a te una spada<br />

trafiggerà l’anima” (Lc.2, 35).<br />

“Il martirio della Vergine viene celebrato tanto nella profezia<br />

di Simeone, quanto nella storia stessa della passione del<br />

Signore. Egli è posto, dice del bambino Gesù il santo<br />

vegliardo, quale segno di contraddizione, e una spada, dice<br />

poi rivolgendosi a Maria, trapasserà la tua stessa anima (cfr.<br />

Lc 2, 34-35).<br />

Una spada ha trapassato veramente la tua anima, o santa<br />

Madre nostra! Del resto non avrebbe raggiunto la carne del<br />

Figlio se non passando per l'anima della Madre. Certamente<br />

dopo che il <strong>tuo</strong> Gesù, che era di tutti, ma specialmente <strong>tuo</strong>,<br />

era spirato, la lancia crudele, non poté arrivare alla sua<br />

anima. Quando, infatti, non rispettando neppure la sua<br />

morte, gli aprì il costato, ormai non poteva più recare alcun<br />

danno al Figlio <strong>tuo</strong>. Ma a te sì. A te trapassò l'anima.<br />

L'anima di lui non era più là, ma la tua non se ne poteva<br />

assolutamente staccare.<br />

Perciò la forza del dolore trapassò la tua anima, e così non<br />

senza ragione ti possiamo chiamare più che martire, perché<br />

in te la partecipazione alla passione del Figlio, superò di<br />

molto, nell'intensità, le sofferenze fisiche del martirio.<br />

Non fu forse per te più che una spada quella parola che<br />

davvero trapassò l'anima ed arrivò fino a dividere anima e<br />

spirito? Ti fu detto infatti: «Donna, <strong>ecco</strong> il <strong>tuo</strong> <strong>figlio</strong>» (Gv 19,<br />

26). Quale scambio! Ti viene dato Giovanni al posto di<br />

Gesù, il servo al posto del Signore, il discepolo al posto del<br />

maestro, il <strong>figlio</strong> di Zebedeo al posto del Figlio di Dio, un<br />

semplice uomo al posto del Dio vero. Come l'ascolto di<br />

queste parole non avrebbe trapassato la tua anima tanto<br />

sensibile, quando il solo ricordo riesce a spezzare anche i<br />

nostri cuori, che pure sono di pietra e di ferro?”<br />

5<br />

Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate (Disc. nella<br />

domenica fra l'ottava dell'Assunzione 14-15; Opera omnia,<br />

Cisterc. 5 [1968] 273-274)<br />

Dal Cuore che la lama affilata squarciò, uscì la Sposa del<br />

Verbo: “la Chiesa”, e la “Madre della Chiesa” : “Maria”.<br />

Il discepolo prediletto era “figura” della Chiesa e riceveva il<br />

mandato di custodire Maria.<br />

Paolo VI il 7 dicembre 1965 nell’allocuzione<br />

all’ultima sessione pubblica del Concilio Vaticano II disse:<br />

“parimente e cordialmente imploriamo la protezione di Maria<br />

Santissima, Madre di Cristo e perciò da noi chiamata anche<br />

Madre della Chiesa”. Queste parole del servo di Dio,<br />

commossero i Padri conciliari i quali si alzarono in piedi ed<br />

applaudirono con grande gioia.<br />

Nel giorno che seguì la Parascève, colei che sarà la<br />

“Donna vestita di sole”, restò senza il Figlio.<br />

Nella solitudine, custodì questi eventi meditandoli nel<br />

suo Cuore.<br />

Sola, oppressa nella notte dello spirito, schiacciata sotto lo<br />

spessore della croce, offrì al Padre tutto il suo patire, nel<br />

più completo abbandono alla Sua volontà.<br />

Il suo grande amore cresceva all’infinito per la grazia e la<br />

missione affidatele dal Figlio giacente sulla pietra fredda,<br />

avvolto in un lenzuolo bianco.<br />

Attese, rivolta alla pietra che chiuse il sepolcro, pensando a<br />

Lui, vita della sua vita, trattato così da coloro per cui Egli si<br />

era offerto quale vittima perfetta.<br />

Lei aveva sentito il piccolo cuore pulsare fin dal seno<br />

verginale; lo aveva dato alla luce nella grotta povera e<br />

fredda di Betlemme; lo aveva visto crescere in età,<br />

sapienza e grazia, il più bello fra gli uomini, il più buono, il<br />

più puro, umile, mansueto e generoso, sincero, obbediente,<br />

casto e pieno d’ amore; Lei, rivisitò con la memoria la vita<br />

6


pubblica del Figlio che insegnava, annunziava la buona<br />

notizia della salvezza, sanava ogni sorta di malattie,<br />

ridonava la vista ai ciechi, l’udito ai sordi, la parola ai muti, la<br />

forza di camminare ai paralitici, il perdono ai peccatori, la<br />

speranza ai disperati, il conforto agli afflitti, il lieto messaggio<br />

ai poveri, la liberazione ai prigionieri del male, la vita ai<br />

morti.<br />

In quella solitudine della Veglia Pasquale ripensò al<br />

testamento del Figlio: “Donna! Ecco, coloro che mi<br />

percossero e mi uccisero, li affido a te”.<br />

” Ecco i <strong>tuo</strong>i figli”. Coloro che mi perseguitano saranno i <strong>tuo</strong>i<br />

figli e le tue figlie; tu sarai per loro la mamma più premurosa<br />

e più amorevole, la più paziente, la più dolce e sempre<br />

misericordiosa.<br />

Ti prenderai cura di loro e li riporterai a Me. Alcuni ti<br />

ascolteranno, altri si allontaneranno, ma tu andrai, senza<br />

sosta, a cercarli finché non li avrai ritrovati.<br />

C’erano con lei le pie donne ed il discepolo, ma in quel<br />

giorno, essi non poterono riempire la sua solitudine, fu,<br />

invece, lei a sostenere loro, smarriti e sconvolti.<br />

Maria, Iniziò a vivere la sua nuova maternità.<br />

DALLA TOMBA VUOTA ALLA RISURREZIONE<br />

I quattro evangelisti, sono concordi soprattutto su un<br />

fatto: che tutti coloro che andarono alla Tomba, la trovarono<br />

vuota.<br />

Gesù non era più lì.<br />

I Sinottici concordano anche su un altro evento: “alcuni<br />

angeli annunziarono” che Gesù era risorto.<br />

Agli apostoli, almeno da quanto si può capire dal Vangelo di<br />

Giovanni, Gesù si manifestò direttamente, senza<br />

intermediari.<br />

Giovanni è colui che affermerà nella prima delle sue lettere:<br />

7<br />

“Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito,<br />

quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che<br />

contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo<br />

della vita - 2 la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e<br />

di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna,<br />

che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che<br />

abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi,<br />

perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra<br />

comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo.<br />

4 Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia<br />

piena.”(1Gv. 1-4)<br />

Ecco i testi biblici sulla “Tomba vuota” e sul “Risorto”.<br />

Matteo (Mt. 28,1-ss.)<br />

“Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della<br />

settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a<br />

visitare la tomba. 2 Ed <strong>ecco</strong>, vi fu un gran terremoto. Un<br />

angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò<br />

la pietra e si pose a sedere su di essa. 3 Il suo aspetto era<br />

come folgore e il suo vestito bianco come neve. 4 Per lo<br />

spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e<br />

rimasero come morte. L'angelo disse alle donne: "Voi non<br />

abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. 6 Non è<br />

qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il<br />

luogo dove era stato deposto. 7 Presto, andate a dire ai suoi<br />

discepoli: "È risorto dai morti, ed <strong>ecco</strong>, vi precede in Galilea;<br />

là lo vedrete". Ecco, io ve l'ho detto".<br />

8<br />

Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande,<br />

le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. 9 Ed<br />

<strong>ecco</strong>, Gesù venne loro incontro e disse: "Salute a voi!". Ed<br />

esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo<br />

adorarono. 10 Allora Gesù disse loro: "Non temete; andate ad<br />

annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi<br />

vedranno".<br />

8


Mentre esse erano in cammino, <strong>ecco</strong>, alcune guardie<br />

giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto<br />

quanto era accaduto. 12 Questi allora si riunirono con gli<br />

anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona<br />

somma di denaro ai soldati, 13 dicendo: "Dite così: "I suoi<br />

discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi<br />

dormivamo". 14 E se mai la cosa venisse all'orecchio del<br />

governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni<br />

preoccupazione". 15 Quelli presero il denaro e fecero<br />

secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è<br />

divulgato fra i Giudei fino ad oggi.<br />

Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte<br />

che Gesù aveva loro indicato.<br />

Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.<br />

18 Gesù si avvicinò e disse loro: "A me è stato dato ogni<br />

potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli<br />

tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e<br />

dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutto ciò<br />

che vi ho comandato. Ed <strong>ecco</strong>, io sono con voi tutti i giorni,<br />

fino alla fine del mondo".<br />

Marco (16,1 – ss.)<br />

“Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di<br />

Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a<br />

ungerlo. 2 Di buon mattino, il primo giorno della settimana,<br />

vennero al sepolcro al levare del sole. 3 Dicevano tra loro:<br />

"Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?".<br />

4 Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata<br />

fatta rotolare, benché fosse molto grande. 5 Entrate nel<br />

sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito<br />

d'una veste bianca, ed ebbero paura. 6 Ma egli disse loro:<br />

"Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il<br />

crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano<br />

9<br />

7<br />

posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: "Egli vi<br />

precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto"".<br />

Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano<br />

piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a<br />

nessuno, perché erano impaurite.<br />

Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù<br />

apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva<br />

scacciato sette demòni. 10 Questa andò ad annunciarlo a<br />

quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. 11 Ma<br />

essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non<br />

credettero.<br />

Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro,<br />

mentre erano in cammino verso la campagna. 13 Anch'essi<br />

ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero<br />

neppure a loro.<br />

14<br />

Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola,<br />

e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore,<br />

perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto<br />

risorto. 15 E disse loro: "Andate in tutto il mondo e proclamate<br />

il Vangelo a ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato<br />

sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.”<br />

Luca (24, 1 – ss.)<br />

“Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse<br />

si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che<br />

avevano preparato. 2 Trovarono che la pietra era stata<br />

rimossa dal sepolcro 3 e, entrate, non trovarono il corpo del<br />

Signore Gesù. 4 Mentre si domandavano che senso avesse<br />

tutto questo, <strong>ecco</strong> due uomini presentarsi a loro in abito<br />

sfolgorante. 5 Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato<br />

a terra, ma quelli dissero loro: "Perché cercate tra i morti<br />

colui che è vivo? 6 Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi<br />

parlò quando era ancora in Galilea 7 e diceva: "Bisogna che<br />

il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia<br />

10


crocifisso e risorga il terzo giorno"". 8 Ed esse si ricordarono<br />

delle sue parole 9 e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto<br />

questo agli Undici e a tutti gli altri. 10 Erano Maria<br />

Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le<br />

altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli<br />

apostoli.<br />

11 Quelle parole parvero a loro come un<br />

vaneggiamento e non credevano ad esse. 12 Pietro tuttavia si<br />

alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E<br />

tornò indietro, pieno di stupore per l'accaduto.<br />

Ed <strong>ecco</strong>, in quello stesso giorno due di loro erano in<br />

cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa<br />

undici chilometri da Gerusalemme, 14 e conversavano tra<br />

loro di tutto quello che era accaduto. 15 Mentre conversavano<br />

e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e<br />

camminava con loro.<br />

Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. 17 Ed egli disse<br />

loro: "Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra<br />

voi lungo il cammino?". Si fermarono, col volto triste; 18 uno<br />

di loro, di nome Clèopa, gli rispose: "Solo tu sei forestiero a<br />

Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi<br />

giorni?". 19 Domandò loro: "Che cosa?". Gli risposero: "Ciò<br />

che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in<br />

opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20 come i<br />

capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato<br />

per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21 Noi<br />

speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele;<br />

con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose<br />

sono accadute. 22 Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno<br />

sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23 e, non<br />

avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver<br />

avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli<br />

è vivo. 24 Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno<br />

trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno<br />

visto". Disse loro: "Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò<br />

11<br />

26<br />

che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo<br />

patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". 27 E,<br />

cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte<br />

le Scritture ciò che si riferiva a lui.<br />

28<br />

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli<br />

fece come se dovesse andare più lontano. 29 Ma essi<br />

insistettero: "Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è<br />

ormai al tramonto". Egli entrò per rimanere con loro.<br />

Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la<br />

benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31 Allora si aprirono<br />

loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista.<br />

32<br />

Ed essi dissero l'un l'altro: "Non ardeva forse in noi il<br />

nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via,<br />

quando ci spiegava le Scritture?". 33 Partirono senza indugio<br />

e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli<br />

Undici e gli altri che erano con loro,<br />

i quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto ed è apparso<br />

a Simone!".<br />

Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come<br />

l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.<br />

Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona<br />

stette in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". 37 Sconvolti e<br />

pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38 Ma egli<br />

disse loro: "Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel<br />

vostro cuore? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi: sono<br />

proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne<br />

e ossa, come vedete che io ho". 40 Dicendo questo, mostrò<br />

loro le mani e i piedi. 41 Ma poiché per la gioia non<br />

credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: "Avete<br />

qui qualche cosa da mangiare?". 42 Gli offrirono una porzione<br />

di pesce arrostito; 43 egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.<br />

Poi disse: "Sono queste le parole che io vi dissi quando ero<br />

ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte<br />

su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi".<br />

12


Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46 e<br />

disse loro: "Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai<br />

morti il terzo giorno, 47 e nel suo nome saranno predicati a<br />

tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati,<br />

cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete<br />

testimoni. 49 Ed <strong>ecco</strong>, io mando su di voi colui che il Padre<br />

mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate<br />

rivestiti di potenza dall'alto".<br />

Giovanni (20, 1 – ss.)<br />

“Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si<br />

recò al sepolcro di mattino,quando era ancora buio, e vide<br />

che la pietra era stata tolta dal sepolcro.<br />

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo,<br />

quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il<br />

Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!".<br />

3 Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al<br />

sepolcro. 4 Correvano insieme tutti e due, ma l'altro<br />

discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al<br />

sepolcro. 5 Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.<br />

6 Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed<br />

entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7 e il sudario -<br />

che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma<br />

avvolto in un luogo a parte. 8 Allora entrò anche l'altro<br />

discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e<br />

credette. 9 Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura,<br />

che cioè egli doveva risorgere dai morti. 10 I discepoli perciò<br />

se ne tornarono di nuovo a casa.<br />

Maria invece stava all'esterno, vicino al sepolcro, e<br />

piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 12 e<br />

vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del<br />

capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.<br />

13 Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro:<br />

"Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno<br />

13<br />

14<br />

posto". Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi;<br />

ma non sapeva che fosse Gesù. 15 Le disse Gesù: "Donna,<br />

perché piangi? Chi cerchi?". Ella, pensando che fosse il<br />

custode del giardino, gli disse: "Signore, se l'hai portato via<br />

tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo".<br />

Gesù le disse: "Maria!". Ella si voltò e gli disse in ebraico:<br />

"Rabbunì!" - che significa: "Maestro!". 17 Gesù le disse: "Non<br />

mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma<br />

va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre<br />

vostro, Dio mio e Dio vostro"". 18 Maria di Màgdala andò ad<br />

annunciare ai discepoli: "Ho visto il Signore!" e ciò che le<br />

aveva detto.<br />

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre<br />

erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli<br />

per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse<br />

loro: "Pace a voi!".<br />

Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli<br />

gioirono al vedere il Signore. 21 Gesù disse loro di nuovo:<br />

"Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io<br />

mando voi".<br />

Detto questo, soffiò e disse loro: "Ricevete lo Spirito Santo.<br />

23<br />

A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a<br />

coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati".<br />

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con<br />

loro quando venne Gesù. 25 Gli dicevano gli altri discepoli:<br />

"Abbiamo visto il Signore!". Ma egli disse loro: "Se non vedo<br />

nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel<br />

segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io<br />

non credo".<br />

26<br />

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era<br />

con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse,<br />

stette in mezzo e disse: "Pace a voi!". 27 Poi disse a<br />

Tommaso: "Metti qui il <strong>tuo</strong> dito e guarda le mie mani; tendi<br />

la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo,<br />

14


ma credente!". 28 Gli rispose Tommaso: "Mio Signore e mio<br />

Dio!". 29 Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, tu hai<br />

creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!".<br />

Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni<br />

che non sono stati scritti in questo libro. 31 Ma questi sono<br />

stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di<br />

Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.<br />

Cap. 21<br />

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul<br />

mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2 si trovavano<br />

insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di<br />

Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli.<br />

3 Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero:<br />

"Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla<br />

barca; ma quella notte non presero nulla.<br />

4 Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli<br />

non si erano accorti che era Gesù. 5 Gesù disse loro:<br />

"Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No".<br />

6 Allora egli disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra<br />

della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a<br />

tirarla su per la grande quantità di pesci. 7 Allora quel<br />

discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "È il Signore!".<br />

Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la<br />

veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in<br />

mare. 8 Gli altri discepoli invece vennero con la barca,<br />

trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani<br />

da terra se non un centinaio di metri.<br />

9 Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del<br />

pesce sopra, e del pane. 10 Disse loro Gesù: "Portate un po'<br />

del pesce che avete preso ora".<br />

Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete<br />

piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero<br />

tanti, la rete non si squarciò. 12 Gesù disse loro: "Venite a<br />

mangiare". E nessuno dei discepoli osava domandargli: "Chi<br />

15<br />

13<br />

sei?", perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si<br />

avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.<br />

14<br />

Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli,<br />

dopo essere risorto dai morti.<br />

Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro:<br />

"Simone, <strong>figlio</strong> di Giovanni, mi ami più di costoro?". Gli<br />

rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli<br />

disse: "Pasci i miei agnelli". 16 Gli disse di nuovo, per la<br />

seconda volta: "Simone, <strong>figlio</strong> di Giovanni, mi ami?". Gli<br />

rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli<br />

disse: "Pascola le mie pecore". 17 Gli disse per la terza volta:<br />

"Simone, <strong>figlio</strong> di Giovanni, mi vuoi bene?". Pietro rimase<br />

addolorato che per la terza volta gli domandasse: "Mi vuoi<br />

bene?", e gli disse: "Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti<br />

voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecore. 18 In<br />

verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da<br />

solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai<br />

le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non<br />

vuoi". 19 Questo disse per indicare con quale morte egli<br />

avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse:<br />

"Seguimi".”<br />

MARIA MADRE DEL RISORTO<br />

E che dire della Madre del Risorto?<br />

Di lei, della sua presenza alle Apparizioni?<br />

I racconti della Risurrezione dei quattro evangelisti, non<br />

dicono niente.<br />

Il libro degli Atti degli Apostoli, scritto dall’ evangelista Luca,<br />

invece, ne parla: “Tutti questi erano perseveranti e concordi<br />

nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la<br />

madre di Gesù, e ai fratelli di lui. “(Atti 1, 14).<br />

Qui si comprende chiaramente che, “Maria la madre di<br />

Gesù” era unita al gruppo dei discepoli, in attesa della<br />

Pentecoste.<br />

16


Viene spontaneo pensare che Ella sia stata presente anche<br />

a tutti gli altri eventi, nello stile dell’umiltà, del<br />

nascondimento, con l’anima ricolma di spirituali<br />

consolazioni.<br />

Ella diventava maestra nella fede, vivendo ed imparando<br />

perfettamente tutto quanto Gesù le rivelava e le insegnava.<br />

Qualcuno afferma che Gesù risorto sia apparso a Lei per<br />

prima e l’abbia stretta al suo amabilissimo Cuore.<br />

La madre, ha, comunque, sentito parlare dell’evento della<br />

Risurrezione e delle Apparizioni dai figli a lei affidati e ha<br />

custodito queste stupende notizie conservandole e<br />

meditandole nel suo cuore.<br />

Viveva in modo ordinario le cose straordinarie e in modo<br />

straordinario le cose ordinarie.<br />

Maria fin dall’inizio educa i figli a guardare, a conoscere e a<br />

seguire suo Figlio.<br />

San Paolo, parlando di Lei, la chiama semplicemente<br />

“<strong>donna</strong>”. Si capisce l’importanza della mediazione di Lei,<br />

creatura umana (<strong>donna</strong>), nel dare al mondo Colui in vista<br />

del quale tutto è stato creato e redento.<br />

“Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo<br />

Figlio, nato da <strong>donna</strong>, nato sotto la Legge, per riscattare<br />

quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo<br />

l'adozione a figli.<br />

E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri<br />

cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: "Abbà! Padre!".<br />

Quindi non sei più schiavo, ma <strong>figlio</strong> e, se <strong>figlio</strong>, sei anche<br />

erede per grazia di Dio.”(Gal.4, 4).<br />

Maria è sempre presente, durante la vita terrena, nella<br />

storia della salvezza, in sintonia perfetta col volere del<br />

Padre, anche durante e dopo la Pentecoste.<br />

Assunta alla gloria del Cielo, Ella continua ad esercitare,<br />

nello stesso “modo”, la sua funzione materna.<br />

Nella fede ha atteso la sua “ora” di passare da questo<br />

17<br />

mondo al mondo del Figlio, in un’attesa arricchita da grandi<br />

opere di carità verso chiunque si rivolgeva a lei.<br />

Probabilmente ha vissuto col discepolo prediletto con un<br />

amore delicato, accogliente, premurosa, coraggiosa, fedele,<br />

attenta a tutto, sempre pronta e disponibile, capace di<br />

aiutare e di incoraggiare, protesa verso il Figlio suo, intenta<br />

ad indicare il Cielo a chi, come il diacono Stefano era<br />

chiamato a versare il sangue per il Vangelo.<br />

Chi ci dice che non abbia dovuto stare di persona anche<br />

sotto la croce di Stefano primo martire?<br />

Da subito Ella esercitò la sua azione missionaria, annunciò<br />

le meraviglie della salvezza, collaborò con i discepoli alla<br />

diffusione della Chiesa primitiva.<br />

Soltanto la tradizione ci racconta il transito della Vergine: l’<br />

“Assunzione” con cui fu portata dagli angeli in Cielo, sotto<br />

lo sguardo stupito, forse un po’ melanconico, ma anche<br />

fiducioso e ricco di speranza, degli Apostoli, dei discepoli e<br />

delle pie donne che, l’hanno sempre cercata, seguita, e<br />

servita con grande affetto.<br />

IL CULTO DELLA VERGINE<br />

Nei due millenni di storia dopo Cristo, il mondo si è arricchito<br />

di innumerevoli chiese e di Santuari, edificati in onore di<br />

Maria. Tutte le generazioni l’ hanno proclamata beata.<br />

La Chiesa ha ufficialmente e autorevolmente riconosciuto i<br />

privilegi di cui Dio l’ha ricolmata, presentandola ai credenti<br />

nella bellezza della sua persona, elevata ad un’altitudine<br />

ineffabile.<br />

ll concilio Vaticano II ricapitola così’ tutto quello che è stato<br />

detto di Maria:<br />

“ Infatti Maria vergine, la quale all'annunzio dell'angelo<br />

accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio e portò la vita<br />

al mondo, è riconosciuta e onorata come vera madre di Dio<br />

e Redentore. Redenta in modo eminente in vista dei meriti<br />

18


del Figlio suo e a lui unita da uno stretto e indissolubile<br />

vincolo, è insignita del sommo ufficio e dignità di madre del<br />

Figlio di Dio, ed è perciò figlia prediletta del Padre e tempio<br />

dello Spirito Santo; per il quale dono di grazia eccezionale<br />

precede di gran lunga tutte le altre creature, celesti e<br />

terrestri. Insieme però, quale discendente di Adamo, è<br />

congiunta con tutti gli uomini bisognosi di salvezza; anzi, è "<br />

veramente madre delle membra (di Cristo)... perché<br />

cooperò con la carità alla nascita dei fedeli della Chiesa, i<br />

quali di quel capo sono le membra ". Per questo è anche<br />

riconosciuta quale sovreminente e del tutto singolare<br />

membro della Chiesa, figura ed eccellentissimo modello per<br />

essa nella fede e nella carità; e la Chiesa cattolica, istruita<br />

dallo Spirito Santo, con affetto di pietà filiale la venera come<br />

madre amatissima”.(LG. 53)<br />

La presenza costante della beata Vergine Maria ha<br />

illuminato la vita di ogni creatura<br />

Ed anche nell’ “oggi”, La Vergine continua la sua opera e la<br />

sua missione in comunione con la Chiesa di cui Cristo è<br />

I sacerdoti ed i fedeli cristiani erano schiacciati sotto il peso<br />

di una violenza disumana.<br />

Trionfava l’odio e la disperazione.<br />

I potenti cercavano di distruggere anche la Chiesa.<br />

L’esortazione “DUM EUROPA”... non ebbe alcun effetto.<br />

L’Angelo del Portogallo chiamato “Angelo della Pace”,<br />

veniva ad annunciare la fine della guerra e a richiamare il<br />

popolo cristiano alla conversione, come mezzo<br />

indispensabile per ottenere una pace duratura.<br />

Preparò i bambini, attraverso una piccola catechesi sulla<br />

preghiera, a “vedere, con visione interiore”, la Ma<strong>donna</strong>.<br />

PRIMA APPARIZIONE: 13 MAGGIO 1917<br />

Il fulgore della Divina Rivelazione, lo splendore degli<br />

eventi tramandati dai Vangeli, raggiungeva quella povera<br />

terra, come un raggio luminoso dell’unica Fonte Rivelata,<br />

come un’esegesi biblica, mistica e reale, per illuminare i<br />

popoli dei nostri tempi .<br />

Capo e con cui Lei è Madre e Maestra. Il saluto del Risorto, durante le Sue apparizioni fu: “Pace a<br />

CAPITOLO II<br />

FATIMA<br />

Il Risorto fu annunciato dagli Angeli. Poi apparve ai<br />

discepoli.<br />

Nostra Signora di Fatima fu preceduta dall’apparizione dell’<br />

l’Angelo della Pace a tre fanciulli: Giacinta, Francesco e<br />

Lucia.<br />

Infuriava la prima guerra mondiale; la fame, le malattie, la<br />

morte di soldati e di bambini devastavano i popoli.<br />

Dolore e lacrime trafiggevano il cuore dei buoni e del Santo<br />

Padre. San Pio X morì di dolore, nell’imminenza di una<br />

guerra dichiarata.<br />

19<br />

voi”.<br />

In quei momenti storici, così torbidi, in cui filosofi, letterati,<br />

scienziati e politicanti erano intrisi di intellettualismo ateo, di<br />

anticlericalismo, di divisioni nazionalistiche, di corsa al<br />

dominio di una nazione sull’altra, Gesù mandò sua Madre<br />

a spiegare, quelle stupende parole dette da Gesù ai suoi<br />

discepoli: “Pace a voi”.<br />

“Come il Padre ha mandato me, così Io mando voi”.<br />

La Vergine, Stella della Nuova Evangelizzazione, veniva<br />

mandata, quale straordinaria missionaria, ad insegnare al<br />

mondo, con parole comprensibili anche per i più umili, per i<br />

piccoli, la “Via della Pace”.<br />

Il suo Cuore circondato di spine, come vedremo in una<br />

delle apparizioni, simboleggia l’amore trafitto dai peccati,<br />

commessi contro questo Cuore Materno.<br />

20


Il Cuore è, per eccellenza, il simbolo della persona.<br />

La persona ama e soffre.<br />

Maria, in quella situazione storica, soffre tutto il dolore del<br />

mondo: quello causato dal male cercato e voluto e quello<br />

patito dai suoi figli innocenti.<br />

Come rimedio a tanto male, ella indicava il suo Cuore<br />

Immacolato e coronato di spine e veniva a chiedere il<br />

ritorno a Dio attraverso la preghiera e la penitenza.<br />

Scrive Suor Lucia nelle Memorie:<br />

- “Mentre con Giacinta e Francesco giocavamo<br />

sul pendio della Cova d’lria, facendo un muricciolo attorno a<br />

una macchia, vedemmo improvvisamente una specie di<br />

lampo.<br />

– È’ meglio che andiamo a casa – dissi ai miei cugini – sta<br />

lampeggiando, probabilmente viene un temporale.<br />

– Andiamo pure.<br />

Cominciammo a scendere il pendio, spingendo le pecore<br />

verso la strada. Arrivati più o meno a mezza costa, quasi<br />

presso un grande leccio che era in quel luogo, vedemmo un<br />

altro lampo e fatti alcuni passi, vedemmo sopra un leccio<br />

una Signora vestita tutta di bianco, più luminosa del sole,<br />

diffondendo una luce più chiara e intensa d’un bicchiere di<br />

cristallo pieno d’acqua cristallina attraversato dai raggi del<br />

sole più ardente.<br />

Ci fermammo, sorpresi per l’apparizione.<br />

Eravamo così vicini che restavamo immersi nella luce<br />

che La circondava, o che Lei diffondeva. Forse a un metro e<br />

Gesù durante la Trasfigurazione aveva le vesti candide<br />

come la neve, profezia del corpo risorto. Il volto più<br />

splendente del sole.<br />

Ella ha la veste bianca; diffonde la sua luce più potente di<br />

quella del sole, più chiara di quella che attraversa un<br />

bicchiere di cristallo pieno d’acqua cristallina.<br />

Che descrizione suggestiva! Che armonia di colori! Che<br />

esperienza coinvolgente! Che dono sorprendente! Che<br />

visione chiara! Che bellezza di Cielo! : “Vedemmo” sopra<br />

un leccio”.<br />

La luce che avvolge la Signora è la luce con cui Dio la<br />

illumina, di cui la ricolma e in cui Ella è immersa, anima e<br />

corpo.<br />

La “luce” soprannaturale avvolse anche i bambini<br />

come l’abbraccio amoroso della più tenera delle madri.<br />

Una Mamma tutta vestita di Dio, introduceva anche i tre<br />

piccoli in una esperienza tanto misteriosa, quanto vera, di<br />

unione con Dio.<br />

Dopo la visione, <strong>ecco</strong> la parola, ma non ancora il nome.<br />

Anche sull’Oreb, venne prima il Roveto ardente, poi il<br />

Nome di Dio.<br />

Possiamo, forse, azzardarci a dire, che la Donna è come il<br />

Roveto che arde e che prepara un appello di Dio stesso.<br />

Possiamo dire che Maria assomiglia a Mosé, poiché viene<br />

mandata a salvare il popolo cristiano dalla schiavitù di molti<br />

faraoni.<br />

Allora, la Ma<strong>donna</strong> ci disse:<br />

mezzo di distanza, più o meno”. - Non abbiate paura. Non vi faccio del male.<br />

La <strong>donna</strong> “vestita di sole” ci ricorda al libro<br />

Anche le donne di Gerusalemme si sentirono dire la<br />

dell’Apocalisse, in cui viene contemplata come “La Donna<br />

stessa cosa, presso la Tomba vuota: “Non abbiate paura”.<br />

vestita di sole che combatte contro il drago”. - Di dove è Lei? – le domandai.<br />

La Signora, vestita di bianco, appare, a Fatima.<br />

Lucia prese alla lettera l’incoraggiamento della Signora ed<br />

gloriosa nel suo corpo.<br />

iniziò, con Lei, il primo dialogo.<br />

21<br />

22


Poiché la Celeste Signora è una creatura, anche se ha già<br />

raggiunto la pienezza della redenzione e la sua risurrezione,<br />

comunicava, una grande fiducia; i piccoli veggenti, invece,<br />

avevano sperimentato il timore, durante l’apparizione dell’<br />

Angelo del Portogallo.<br />

- Sono del Cielo.<br />

Il Cielo non è quello tangibile e visibile ad occhio<br />

umano, ma il luogo da cui la Signora vestita di sole, è<br />

venuta e verso il quale scomparirà come attraversando una<br />

via luminosa che si apriva al suo passaggio, nel suo andare<br />

verso oriente. Verso il “Sole che sorge dall’alto.”<br />

- E cosa vuole da me?<br />

- Sono venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi<br />

consecutivi, il giorno 13, a questa stessa ora. Poi vi dirò chi<br />

sono e cosa voglio.<br />

Con quanta amabilità e con quanta verità la Vergine<br />

si rivolge ai fanciulli. Ella rispetta la loro libertà ed attende la<br />

loro decisione.<br />

Il primato è sempre di Dio, è Lui che chiama alla preghiera<br />

o ad una missione speciale; alla creatura spetta la risposta.<br />

- E anch’io andrò in Cielo?<br />

Nelle sua semplicità, Lucia ha capito che il cielo della<br />

Signora doveva essere bellissimo e più desiderabile di ogni<br />

altra cosa. Se è così bella Lei, sarà bello anche il suo Cielo.<br />

Che gioia si vivrà là, dove abita Lei!<br />

Questa visione straordinaria dava a Francesco, anche se<br />

così piccolo, una grande responsabilità.<br />

Alla fine quel che contava di più, fu la promessa sicura che<br />

anche lui sarebbe andato in Cielo.<br />

Il bambino, rimase un po’ mortificato per quella specie di<br />

rimprovero della Vergine, si impegnò, tuttavia, a dire tutti i<br />

rosari che Ella volesse.<br />

L’occhio della divina Sapienza coglie anche le più<br />

sottili sfumature delle colpe umane.<br />

Maria ci insegna a guardasi dentro l’anima: c’è in essa una<br />

profondità in cui è impossibile entrare e che solo Dio può<br />

scrutare sino in fondo. “Tu, o Signore, mi scruti e mi<br />

conosci, penetri da lontano i miei pensieri”.<br />

Leggiamo parte del salmo 138 -139 (Bibbia CEI 2008)<br />

Signore, tu mi scruti e mi conosci,<br />

tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,<br />

intendi da lontano i miei pensieri,<br />

3<br />

osservi il mio cammino e il mio riposo,<br />

ti sono note tutte le mie vie.<br />

4 La mia parola non è ancora sulla lingua<br />

ed <strong>ecco</strong>, Signore, già la conosci tutta.<br />

- Sì, ci andrai.<br />

Ed <strong>ecco</strong> la promessa per tutti e tre i bambini.<br />

5<br />

Alle spalle e di fronte mi circondi<br />

- E Giacinta? e poni su di me la tua mano.<br />

- Anche lei.<br />

- E Francesco?<br />

6<br />

Meravigliosa per me la tua conoscenza,<br />

- Anche, ma deve recitare molti rosari. troppo alta, per me inaccessibile.<br />

La condizione posta a Francesco fa un po’ pensare.<br />

Come mai, lui avrebbe dovuto recitare molti rosari?<br />

23<br />

7 Dove andare lontano dal <strong>tuo</strong> spirito?<br />

Dove fuggire dalla tua presenza?<br />

24


quanto grande il loro numero, o Dio!<br />

Se salgo in cielo, là tu sei;<br />

se scendo negli inferi, <strong>ecco</strong>ti.<br />

9<br />

Se prendo le ali dell'aurora<br />

18<br />

Se volessi contarli, sono più della sabbia.<br />

Mi risveglio e sono ancora con te.<br />

per abitare all'estremità del mare,<br />

E’ un richiamo a coloro che presumono di ottenere la<br />

salvezza a buon mercato.<br />

10<br />

anche là mi guida la tua mano E’ difficile trovare da soli, risposte giuste ai nostri perché.<br />

e mi afferra la tua destra.<br />

C’è sempre un “oltre” verso cui protendere la nostra<br />

speranza.<br />

11<br />

Se dico: "Almeno le tenebre mi avvolgano - Mi ricordai allora di chiederLe di due ragazze che erano<br />

e la luce intorno a me sia notte",<br />

morte da poco tempo. Erano mie amiche, e venivano a casa<br />

mia per imparare a tessere con la mia sorella maggiore.<br />

12<br />

nemmeno le tenebre per te sono tenebre - Maria das Neves è già in Cielo?<br />

e la notte è luminosa come il giorno;<br />

- Sì, è là.<br />

per te le tenebre sono come luce.<br />

Mi pare che doveva avere sui 16 anni.<br />

La Mamma del Cielo non si sottrae alla domanda,<br />

Sei tu che hai formato i miei reni<br />

poiché Ella sa la risposta. Maria das Neves è là.<br />

e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.<br />

Che gioia grande per Lucia! Ma era morta anche Amelia.<br />

- E Amelia?<br />

14<br />

Io ti rendo grazie: Resterà in Purgatorio fino alla fine del mondo.<br />

hai fatto di me una meraviglia stupenda;<br />

Mi pare che avesse tra i 18 e i 20 anni.<br />

meravigliose sono le tue opere,<br />

Questa risposta evoca le verità sulla morte, sul<br />

le riconosce pienamente l'anima mia.<br />

Giudizio particolare, sul Paradiso e sulla fine del mondo.<br />

Una risposta sorprendente, e inquietante.<br />

15<br />

Non ti erano nascoste le mie ossa Il Purgatorio è qualcosa di diverso dal Cielo.<br />

quando venivo formato nel segreto,<br />

E’ la destinazione di chi ha qualche conto in sospeso,<br />

ricamato nelle profondità della terra.<br />

qualche peccato da espiare, qualche vizio non vinto, un<br />

cuore non ancora tutto di Dio; è il luogo della preparazione<br />

16<br />

Ancora informe mi hanno visto i <strong>tuo</strong>i occhi;<br />

dell’anima all’incontro con Dio in Cielo.<br />

erano tutti scritti nel <strong>tuo</strong> libro i giorni che furono fissati<br />

Il rimorso ed il pentimento per aver amato poco Dio e la<br />

quando ancora non ne esisteva uno.<br />

17<br />

Quanto profondi per me i <strong>tuo</strong>i pensieri,<br />

consapevolezza di aver perduto, seppur temporaneamente,<br />

un bene infinito, si fondono con la gioia di un futuro felice.<br />

25<br />

26


L’ assicurazione di andare in Cielo predispone<br />

interiormente i fanciulli ad accettare le esigenti richieste:<br />

- Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che<br />

Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con<br />

cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei<br />

peccatori?<br />

- Sì, vogliamo.<br />

- Allora, dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il<br />

vostro conforto.<br />

Anche queste parole vanno meditate attentamente:<br />

così piccoli, possono fare l’offerta di sé a Dio, mettersi nelle<br />

sue mani, vivere l’infanzia spirituale fidandosi ciecamente di<br />

Lui, soffrire per Lui, dove, come, quando vuole;<br />

conoscendone, tuttavia, il motivo altissimo: “pagare il<br />

prezzo del riscatto per i peccati che offendono Dio”, unirsi<br />

all’offerta stessa di Gesù Crocifisso, come Maria, in favore<br />

dei peccatori, per la loro conversione, per il loro ritorno sulla<br />

strada della salvezza. Farsi carico del male degli altri, per un<br />

fine grande, rendere a Dio quella gloria che ogni peccatore<br />

Gli toglie. E la vocazione all’amore eroico di Dio e del<br />

prossimo.<br />

La sofferenza accettata e la preghiera hanno il potere di<br />

aiutare Dio a salvare i peccatori.<br />

Il loro sì viene accolto da Maria come un grande atto di<br />

La preghiera, unita al sacrificio è un atto di carità che<br />

commuove le viscere della misericordia di Dio e lo spinge a<br />

perdonare i peccatori.<br />

- Fu mentre pronunciava queste ultime parole (la grazia<br />

di Dio...)<br />

che aprì per la prima volta le mani, comunicandoci una luce<br />

così intensa, una specie di riflesso che da esse usciva e ci<br />

penetrava nel petto e nel più intimo dell’anima, facendoci<br />

vedere noi stessi in Dio, che era quella luce, più<br />

chiaramente di come ci vediamo nel migliore degli specchi.<br />

Maria agisce e parla a nome di Dio, le sue parole<br />

sono piene di senso, di verità, di forza, di bellezza, di pace,<br />

di santità, di luce, di profezia, di amore, di Grazia, di fedeltà,<br />

di purezza, di efficacia, di mansuetudine, di umiltà, di<br />

dolcezza.<br />

Aprì le mani, come quando si vuol donare qualcosa di<br />

importante, come quando la mamma ed il bambino se le<br />

protendono vicendevolmente.<br />

Ed il dono superò ogni attesa.<br />

Ella comunicò una luce intensa. Era la luce stessa di Dio da<br />

cui Ella è avvolta .<br />

L’Angelo Gabriele salutò Maria con le parole:<br />

"Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te". Lc. 1, 28).<br />

Grazia e Luce coincidono.<br />

amore. ” Dio è Luce”. (Gv.1)<br />

Dovranno soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il loro<br />

Una specie di riflesso che usciva da esse ci<br />

conforto.<br />

penetrava il petto e il più intimo dell’anima.<br />

Nel soffrire avranno una profonda pace del cuore, una vera<br />

Questa Luce, superiore ad ogni altra luce, penetrò il petto,<br />

unione con Dio, una forza intima e nascosta, accompagnate<br />

cioè raggiunse prima i sensi, poi il più intimo dell’anima.<br />

da carismi di sapienza. Due realtà che formano la persona umana: corpo ed anima,<br />

La grazia di Dio che li conforterà, è la vita divina, concessa<br />

intimamente unite e complementari.<br />

nella misura scelta sovranamente da Colui che la dona. La persona nella sua compiutezza è un prodigio, agli<br />

Scrive l’Apostolo Giacomo: “Pregate gli uni per gli altri<br />

per essere salvati” (Gc. 5, 16).<br />

occhi di Dio, e dovrebbe esserlo anche per ogni uomo!<br />

27<br />

28


L’uomo contemporaneo, ateo, crede solo in quello che<br />

può sperimentare con la scienza o con la sua ragione,<br />

escludendo qualsiasi altra possibilità, mettendo se stesso<br />

sullo stesso piano delle altre creature, sul piano degli<br />

animali, e si crea, senza avvedersene, delle convinzioni che<br />

non soddisfano la sete di cui egli soffre nel profondo del suo<br />

cuore.<br />

Nonostante la sua cecità, possiede in sé, per il fatto di<br />

Egli, alla fine della sua opera, nega “Cristo” offertosi per la<br />

salvezza del mondo, liquidando l’ “opera redentrice”. Infatti il<br />

suo pensiero è questo: “L’uomo è una passione inutile”.<br />

La cultura contemporanea, purtroppo, in tutte le sue forme<br />

più elevate e in quelle più popolari, è avvolta dal fumo di<br />

questa filosofia angosciosa ed asfissiante.<br />

Ne soffrono i giovani, assediati da slogan assurdi, attraverso<br />

la produzione letteraria, musicale, artistica e consumistica.<br />

essere persona, l’immagine stessa di Dio. La trasgressione diventa un “modus vivendi” con cui molti<br />

Non riconoscendola, si sente come, drammaticamente<br />

sospeso nel vuoto.<br />

Per lui tutto si riduce a materia, ad emozioni, al<br />

soddisfacimento dei suoi istinti e tutto vuol sottoporre ad una<br />

legge di cui si sente creatore e padrone.<br />

E’ Un atteggiamento di insensata presunzione.<br />

Come è possibile stabilire delle relazioni umane giuste e<br />

vere se non c’è un punto di riferimento che sia “verità per<br />

tutti”?<br />

Nel pensiero “debole” del non credente, la persona risulta<br />

annichilita o, comunque, incomprensibile.<br />

Le conseguenze di una simile visione della vita sono<br />

imprevedibili.<br />

Sfugge il senso ultimo dell’esistere.<br />

L’Universo è <strong>figlio</strong> del Caos.<br />

L’uomo non vale nulla.<br />

J.P.Sartre, noto filosofo esistenzialista francese, ha scritto,<br />

fra l’altro, un‘opera ampia con il titolo: “L’ essere e il nulla”.<br />

Nelle pagine di questa opera, egli manifesta la disperazione<br />

di chi pensa di esistere per il nulla, dal nulla venire ed al<br />

nulla ritornare.<br />

La sua filosofia si è diffusa a livello mondiale, anche se in<br />

pensieri diversificati, e trae in inganno molti.<br />

29<br />

tentano di emergere dal pantano nichilista delle nostre<br />

società fondate sul profitto, sulla ricerca forsennata del<br />

piacere ad ogni costo, senza valori, senza respiro, senza<br />

tempo. Viene a mancare la gioia di vivere. Non si cercano<br />

spazi di silenzio, non ci si guarda “dentro l’anima”, per cui,<br />

non si arriva a scoprire la bellezza di ciò che si possiede; si<br />

trascura la possibilità di ascoltarsi nell’intimo del proprio<br />

essere, di cercare la verità, di relazionarsi gli uni con gli altri<br />

nel rispetto reciproco e di crescere nella fraternità.<br />

Siamo di fronte al trionfo dell’ “io” con cui l’uomo diventa<br />

irrimediabilmente schiavo delle cose e di sé stesso.<br />

Nell’evento di Fatima c’è una risposta chiara a chi<br />

ha modi di pensare e di vivere così.<br />

Forse il grande filosofo francese aveva snobbato quei fatti<br />

straordinari come novelle di menti fantasiose, rifiutandosi di<br />

ammettere o di cercare qualcosa al di fuori del suo pensiero<br />

depresso, e di credere che l’uomo non possa comprendere<br />

se stesso, se non in una luce superiore.<br />

Dio stesso che, a più riprese e in più modi, ha parlato<br />

all’umanità, attraverso i profeti, ha detto la sua parola<br />

definitiva sull’uomo attraverso il suo Figlio Unigenito.<br />

Oggi, manda la Vergine, a chi si sente come<br />

affondato nel mare tenebroso dell’egoismo, avvolto dalla<br />

notte esistenziale, così lontano da Dio e smarrito nella<br />

giungla di vuoti ragionamenti, a spiegargli il Vangelo, la<br />

30


uona notizia, a richiamarlo all’unico ovile sicuro, a credere<br />

in quella Parola, a ricercare in quella Luce, di fronte a cui si<br />

è tappato le orecchie e ha chiuso gli occhi, Dio, attraverso<br />

un umile percorso a ritroso verso di Lui, convertendosi ed<br />

aprendosi all’ amore con cui Egli lo cerca senza mai<br />

stancarsi.<br />

Ogni <strong>figlio</strong>, ogni creatura umana, è unica, irrepetibile e<br />

non è massificabile.<br />

Dio ama una per una, ogni persona, come fosse l’unica e<br />

allo stesso modo, l’intera comunità umana.<br />

Dio dà la vita all’uomo, Lui solo, può salvarlo.<br />

Non c‘ è altro Nome dato agli uomini, sotto il cielo, in cui<br />

possiamo essere salvati.<br />

Si legge, nel libro degli Atti degli apostoli:<br />

“Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: "Capi del<br />

popolo e anziani, 9 visto che oggi veniamo interrogati sul<br />

beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi<br />

egli sia stato salvato, 10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo<br />

d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi<br />

avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi<br />

sta innanzi risanato.<br />

Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi,<br />

costruttori, e che è diventata la pietra d'angolo. 12 In nessun<br />

altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro<br />

nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi<br />

siamo salvati".(Atti degli Apostoli 4, 8-ss.)<br />

L’evento di Fatima ci dice quanto sia vivo ed attuale, il<br />

Vangelo.<br />

La Rivelazione pubblica di Gesù, che presenta e<br />

manifesta la sua forza negli scritti del Nuovo testamento, in<br />

cui i Vangeli eccellono, continua a diffondere la sua grande<br />

luce nel corso dei millenni e lo Spirito Santo ne accresce la<br />

comprensione attraverso la Chiesa, istituita per insegnare<br />

31<br />

“la verità tutta intera” e per rendere sempre più efficace nei<br />

fatti, la potenza della Parola rivelata.<br />

“Parole e fatti intimamente connessi” formano la Bibbia.<br />

Fatima è uno degli interventi in cui la Parola di Dio<br />

rivelata nel Libro Sacro, diventa fatto concreto e in cui<br />

lo Spirito Santo continua la sua opera di Maestro e di<br />

Santificatore.<br />

Dio dunque viene incontro al suo popolo sofferente e<br />

disperso. Viene a difendere e a sollevare la sua Chiesa<br />

crocifissa.<br />

Sotto la grande Croce su cui la Chiesa è appesa, “sta”<br />

la Madre.<br />

Dio, chiama attraverso Maria, alla preghiera e alla<br />

penitenza ed i tre fanciulli, piccoli agli occhi del mondo, ma<br />

grandi per Lui, accolgono l’invito; essi rispondono alla<br />

chiamata recitando le preghiere imparate dall’Angelo della<br />

Pace ed offrendo le loro sofferenze.<br />

Allora, per un impulso intimo pure comunicatoci,<br />

cademmo in ginocchio, e ripetevamo col cuore:<br />

- Santissima Trinità, io Vi adoro. Mio Dio, mio Dio, io Vi amo<br />

nel Santissimo Sacramento.<br />

E’ una preghiera ed una catechesi.<br />

I fanciulli si rivolgono a Dio che è uno solo in tre Persone.<br />

Si rivolgono a Lui con la preghiera del cuore: “vi amo”.<br />

Si testimonia la fede nella sua presenza reale<br />

nell’Eucaristia.<br />

In tutti i Tabernacoli della terra dove si conserva l’Eucaristia,<br />

c’è il Corpo ed il Sangue di nostro Signore che si offre al<br />

Padre in riparazione dei peccati di tutto il mondo.<br />

I bambini uniscono la loro offerta a quella del Santissimo<br />

Sacramento, per i meriti di Gesù e del Cuore Immacolato di<br />

Maria; adorazione, preghiera del cuore ed offerta unita a<br />

quella di Gesù e di Maria diventano il programma della loro<br />

vita.<br />

32


Passati i primi momenti, la Ma<strong>donna</strong> aggiunse:<br />

- Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel<br />

mondo e la fine della guerra. -<br />

La Ma<strong>donna</strong> fa la richiesta di pregare col Rosario,<br />

una preghiera semplice, ma molto efficace per ottenere la<br />

pace e la fine della guerra.<br />

In questa richiesta c’è un profondo significato: Maria media<br />

presso il Figlio le richieste di chi si affida a Lei e la invoca.<br />

La preghiera, posta nelle sue mani, acquista una potenza<br />

inimmaginabile. La nostra preghiera di poveri peccatori sarà<br />

trasformata dalla mediazione della Madre verso il Figlio.<br />

Il Figlio, come alle nozze di Canaan, non potrà che<br />

esaudirla.<br />

- Poi cominciò ad elevarsi serenamente, salendo in<br />

direzione dell’oriente, fino a sparire nell’immensità della<br />

distanza. -<br />

La luce che circondava la Vergine andava quasi aprendo<br />

un cammino nel folto degli astri, motivo per cui qualche volta<br />

dicemmo di aver visto il Cielo aprirsi. -<br />

Il corpo risorto di Maria non conosce le barriere del<br />

tempo e dello spazio, come il suo sarà il nostro , quando il<br />

Signore ritornerà nella gloria.<br />

Maria si sottrae alla visione spazio temporale per rientrare<br />

nella dimensione invisibile del Cielo.<br />

- Mi pare di aver già esposto, nello scritto su Giacinta o in<br />

qualche lettera, che la nostra non fu propriamente paura<br />

della Ma<strong>donna</strong>, ma piuttosto del temporale che credevamo<br />

in arrivo; e da quello, dal temporale, volevamo fuggire.<br />

Le apparizioni della Ma<strong>donna</strong> non incutono paura o timore,<br />

ma sorpresa, sì.<br />

Quando mi chiedevano se avevo provato paura e dicevo di<br />

sì, mi riferivo alla paura dei lampi e del temporale, che<br />

credevo vicino; ed era da questo che volevamo fuggire,<br />

33<br />

poiché eravamo abituati a vedere lampi soltanto quando<br />

<strong>tuo</strong>nava.<br />

I lampi veramente non erano veri lampi, ma piuttosto il<br />

riflesso d’una luce che si avvicinava. Era vedendo questa<br />

luce, che noi dicevamo alle volte di veder venire la Ma<strong>donna</strong><br />

ma propriamente, la Ma<strong>donna</strong> La distinguevamo in quella<br />

luce, soltanto quando stava già sul leccio. Il fatto di non<br />

saperci spiegare e di voler evitar domande, fece sì che<br />

alcune volte dicessimo di vederLa venire; altre volte, no.<br />

Quando dicevamo di sì, che La vedevamo venire, ci<br />

riferivamo al fatto di veder avvicinarsi quella luce, che poi<br />

era Lei. E quando dicevamo che non La vedevamo venire,<br />

volevamo dire che la Ma<strong>donna</strong> La vedevamo solo quando<br />

stava già sul leccio. -<br />

13 GIUGNO 1917: SECONDA APPARIZIONE<br />

- Vorrei chiederLe di portarci in Cielo.<br />

- Sì; Giacinta e Francesco, li porto fra poco, ma tu resti qui<br />

ancora per qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per<br />

farMi conoscere e amare.<br />

Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore<br />

Immacolato.<br />

- Resterò qui da sola? – domandai addolorata.<br />

- No, figlia. E tu ne soffri molto? Non ti scoraggiare. Io non ti<br />

lascerò mai. Il Mio Cuore Immacolato sarà il <strong>tuo</strong> rifugio e<br />

il cammino che ti condurrà fino a Dio.<br />

Fu nel pronunciare queste ultime parole, che aprì le mani e<br />

ci comunicò, per la seconda volta, il riflesso di quella<br />

luce immensa, nella quale ci vedevamo come immersi in<br />

Dio. Giacinta e Francesco sembravano stare in quella parte<br />

di luce che si alzava verso il Cielo, io in quella che si<br />

diffondeva sulla terra.<br />

Davanti alla palma della mano destra della Ma<strong>donna</strong>, c’era<br />

un cuore coronato di spine che vi sembravano confitte.<br />

34


Capimmo che era il Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato<br />

dai peccati dell’umanità, che voleva riparazione. -<br />

Maria porterà in Cielo Francesco e Giacinta,<br />

mentre Lucia vivrà una missione particolare nella Chiesa.<br />

Come mamma buona assisterà i due fanciulli durante la loro<br />

malattia, conducendoli ad una grande santità attraverso<br />

l’amore, la preghiera e la sofferenza vissuta e offerta<br />

sempre alla perfezione, con una commovente fedeltà ed un<br />

premuroso affetto al “Santo Padre”.(Cfr. Scritti su Giacinta<br />

di Suor Lucia dos Santos).<br />

Li aiuterà a vivere il disegno di Dio su di loro con totale<br />

abbandono, nella più genuina infanzia spirituale.<br />

In Cielo saranno con Lei: “li porterò con Me”.<br />

La dimensione spirituale in cui i fanciulli si vedono proiettati,<br />

fa loro capire e , di riflesso, anche a noi, che l’ ”essere<br />

umano, nella sua verità, rimane nascosto all’arroganza<br />

della ragione, mentre acquista chiarezza nella visione della<br />

fede.<br />

Ai bambini, viene mostrato alla ragione a alla fede, per pura<br />

grazia ed in poco tempo. Infatti, la loro esperienza mistica li<br />

ammaestra.<br />

I dotti arrivano all’ esperienza delle verità rivelate, dopo<br />

lunghi anni di fatiche e di studi. I tre fanciulli, illuminati dallo<br />

Spirito Santo in pochissimo tempo e senza fatica, sono stati<br />

portati a comprendere le stesse verità.<br />

Gli esperti di qualsiasi ramo del sapere umano, storico,<br />

sociologico, filosofico, scientifico, politico, tutta la cultura<br />

sulle cose e sull’uomo, hanno la possibilità di attingere idee<br />

valide, non fasulle, dagli avvenimenti di Fatima.<br />

Non sono fatti inventati, non sono favole.<br />

La natura stessa sembra esserne testimone, come si evince<br />

dalla prodigiosa “danza del sole”.<br />

Il grande miracolo, visto da circa sessantamila persone,<br />

fornisce il materiale per una riflessione sull’esistenza di<br />

35<br />

“qualcosa” di reale, che sfugge all’osservazione puramente<br />

scientifica.<br />

C’è una potenza, superiore a quella dell’universo, da cui<br />

l’universo riceve la sua esistenza e armonia.<br />

I grandi ricercatori, non scopriranno nulla sull’essere,<br />

sull’esistenza, se non guardandosi dentro sé stessi.<br />

Ognuno ha la capacità di guardare ciò che esiste al di fuori<br />

di sé, ma può guardarsi anche dentro, nel “luogo del cuore”.<br />

Nessuno può conoscere l’uomo se non ha imparato a<br />

conoscere sé stesso.<br />

Gesù ci ha rivelato la strada per capire chi siamo<br />

veramente; e a chi cerca, Egli non negherà mai la sua<br />

Luce.<br />

Sant’ Agostino esprime così la sua ricerca:<br />

“Tardi ti ho amato, Bellezza così antica e tanto nuova, tardi<br />

ti ho amato. Sì, perché tu eri dentro di me ed io fuori: lì ti<br />

cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle sembianze delle<br />

tue creature. Eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano<br />

lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero<br />

in te. Mi chiamasti, e il <strong>tuo</strong> grido sfondò la mia sordità;<br />

balenasti, e il <strong>tuo</strong> splendore dissipò la mia cecità; diffondesti<br />

la tua fragranza, respirai ed ora anelo verso di te; ti gustai<br />

ed ora ho fame e sete di te; mi toccasti, e arsi dal desiderio<br />

della tua pace.” (Confessioni X, 27.36)<br />

Nell’ evento di Fatima, l’universo appare come<br />

governato da un Essere Superiore, da un Amore grande che<br />

tutto muove, tutto ordina, tutto conosce, tutto spiega, tutto<br />

orienta verso un fine luminoso, verso la pienezza della Vita.<br />

L’universo si china ai piedi della Santa Vergine.<br />

L’uomo, a cui Dio ha sottomesso, in una certa misura, il<br />

Creato, viene aiutato a conoscere il “fine” della vita e le<br />

ragioni della speranza.<br />

Il racconto di Lucia prosegue: “ma tu resti qui ancora<br />

per qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per farMi<br />

36


conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la<br />

devozione al Mio Cuore Immacolato”.<br />

Suor Lucia, monaca carmelitana, chiuderà la sua missione<br />

Una Luce divina informò l’intelligenza, la volontà ed il<br />

cuore, mostrando alle tre creature il loro valore, la loro realtà<br />

di essere “l’immagine di Dio”.<br />

sulla terra il 13 febbraio 2005. Creati per amore dovevano corrispondere a questo amore,<br />

La misura del tempo nel linguaggio soprannaturale è<br />

con grande riconoscenza.<br />

diversa, in certo senso, dalla nostra”. Lucia eserciterà il<br />

La luce è immensa e riguarda l’Immensità di Dio.<br />

mandato di diffondere la devozione al Cuore Immacolato di<br />

Richiama uno dei termini della teologia classica che tenta di<br />

Maria per ottantotto anni, sotto il pontificato di sette Papi, da<br />

esprimere una verità su Dio: “Immensitas”.<br />

Benedetto XV a Giovanni Paolo II°.<br />

Il cuore circondato di spine faceva comprendere che<br />

La preghiera, la sofferenza, l’offerta dei sacrifici è stata il<br />

la risposta amabile e sincera dell’uomo al dono della vita<br />

suo pane quotidiano<br />

ricevuta non c’era; anzi, le offese allo stesso Amore<br />

Molto a lungo ed in vari modi, in piena comunione con la<br />

avevano passato la misura.<br />

Chiesa ed in particolare con tutti i pontefici e direi, in<br />

I veggenti, erano stati chiamati a riparare le offese<br />

particolare con Giovanni Paolo II°, per il quale ha offerto gli<br />

donandosi completamente per espiare le colpe dell’umanità.<br />

ultimi sacrifici, penitenze, dolori spirituali e fisici.<br />

A questa richiesta, simboleggiata dal Cuore circondato dalle<br />

Ora anche lei è in Cielo insieme alla Ma<strong>donna</strong> del Rosario;<br />

spine, avrebbero dovuto rispondere anche tutti coloro che<br />

nel suo Cuore Immacolato ha terminato la sua corsa.<br />

avrebbero fatto la Consacrazione richiesta dalla Regina del<br />

-... Aprì le mani e ci comunicò, per la seconda volta, il<br />

Rosario.<br />

riflesso di quella luce immensa, nella quale ci vedevamo<br />

Aprì le mani: fu come se si aprisse il Cielo di Dio, in<br />

come immersi in Dio.<br />

cui tutto ciò che esiste è presente.<br />

Giacinta e Francesco sembravano stare in quella parte di<br />

E ci comunicò: mise in comunione con i fanciulli un<br />

luce che si alzava verso il Cielo, io in quella che si<br />

mistero di grazia, si mise in relazione con loro per<br />

diffondeva sulla terra. -<br />

comunicare da vicino e personalmente un riflesso della<br />

Questa visione fu per i fanciulli più efficace di molti libri<br />

divina Verità.<br />

di teologia, di ermeneutica, di esegesi, di tendenze di<br />

Fu un incontro personale coinvolgente.<br />

pensiero filosofico e scientifico, di mille canzoni, poesie,<br />

Ci comunicò il riflesso di quella luce immensa.<br />

romanzi, letteratura, storia, pittura, arte, antropologia.<br />

Il riflesso!<br />

La Luce misteriosa di Dio li avvolse della sua perfetta<br />

“Che significa il riflesso? Come lo potremmo definire? E’<br />

Sapienza e Scienza, in pochi istanti.<br />

possibile dare una spiegazione almeno parziale?”<br />

La luce viene data per la via della “comunicazione”.<br />

Penso di poter dire che dalle mani della Santa Vergine partì<br />

La via della “comunicazione” attraverso cui Dio si fa<br />

una luce divina, ma mediata, che giungeva ai veggenti<br />

conoscere, ci rimanda alla teologia mistica.<br />

facendoli riflettere come in uno specchio, come quando la<br />

stessa luce penetrò il loro petto e il più intimo dell’ anima e<br />

si videro nella luce stessa di Dio.<br />

37<br />

38


Essi dunque, potevano guardarsi come quando ci si guarda<br />

in uno specchio perfetto.<br />

Vedersi in Dio significava, fare un’esperienza mistica<br />

eccezionale, riflettersi nella stessa bellezza di Dio in cui tutto<br />

è visibile e certo.<br />

Lo specchio era costituito dalla stessa Luce immensa che è<br />

Dio. Si sono visti in Dio per via di “comunicazione”,<br />

comprendendo la loro bellezza umana, immersi nella<br />

immensa Luce divina.<br />

Tale comunicazione raggiungeva intimamente, la fede,<br />

l’intelligenza, ed il cuore dei veggenti.<br />

Il fatto di “vedersi come immersi in Dio” riporta il nostro<br />

ragionamento alla Visione dei Beati in Paradiso.<br />

Una visione interiore e reale di un evento<br />

soprannaturale. Un vedere con gli occhi che implica la<br />

conoscenza di una condizione straordinaria ed umanamente<br />

predicabile, possibile, ma indimostrabile con la scienza e la<br />

ragione.<br />

La fede nella divina rivelazione è necessaria alla<br />

ragione, affinché si possa aderire e credere.<br />

La stessa fede è necessaria, anche ad un altro livello,<br />

ovvero, quando la divina rivelazione viene spiegata da un<br />

evento attuale.<br />

Il fatto che i cugini Francesco e Lucia si vedessero<br />

nella parte che si alzava verso il cielo, poteva significare la<br />

brevità della vita, con cui essi avrebbero portato a termine<br />

la loro missione di preghiera ininterrotta e di offerta<br />

riparatrice del loro patire; che Lucia, invece, si vedesse nella<br />

luce che si diffondeva sulla terra indicava il tempo che<br />

avrebbe dovuto passare lei, da sola, prima di andare in<br />

Cielo, diffondendo la devozione al Cuore Immacolato di<br />

Maria nella Chiesa e nel mondo intero.<br />

Quella immersione in Dio, tanto misteriosa per noi,<br />

quanto reale per loro, deve averli ricolmati di felicità<br />

39<br />

indicibile e di ardore apostolico, superiori a qualsiasi<br />

ostacolo e paura.<br />

Che gran dono fu quella immersione in Dio! In quello<br />

immenso Amore ed in quell’inesauribile gioia di Colui che li<br />

ha pensati dall’eternità e creati nel tempo con un atto di<br />

perfetto amore!<br />

Mistero nascosto, ma vero.<br />

La visione della Luce Immensa è interiore e vera.<br />

Tale Luce ci rimanda alla Risurrezione di Gesù, alla<br />

sua Ascensione gloriosa e all’attesa del Suo ritorno nella<br />

Gloria, in cui il la Redenzione si manifesterà col suo<br />

massimo splendore.<br />

Siamo di fronte al Vangelo della nostra salvezza, spiegato in<br />

modo comprensibile, all’uomo d’oggi.<br />

Un tocco di grazia, un dono ottenuto dall’intercessione della<br />

Madre alla Chiesa e all’umanità intera, che sperimentano la<br />

grande croce dell’incredulità e del loro stesso peccato.<br />

“ECCO TUO FIGLIO”.<br />

Molti giovani, ingannati dai piaceri, si chiudono in sé<br />

stessi a tal punto che non vedono più l’opera di Dio; e<br />

poiché i piaceri del mondo e della carne non li soddisfano,<br />

passano a sentimenti di odio e di morte anche verso gli<br />

altri.<br />

Ad un certo punto vorrebbero distruggere, uccidere,<br />

sacrificare, annichilire.<br />

Un atteggiamento di estrema violenza e di morte.<br />

Si ribellano contro un Dio che non conoscono, altrimenti lo<br />

amerebbero; talvolta si fanno ingannare e accalappiare da<br />

forme occulte di esoterismo.<br />

Fatima ci parla anche di loro. Anche loro sono attesi<br />

dall’amore Misericordioso di Gesù che va in cerca anche del<br />

più perverso dei peccatori per ricondurlo nel suo “ovile”.<br />

- Davanti alla palma della mano destra della Ma<strong>donna</strong><br />

40


c’ era un cuore coronato di spine che vi sembravano<br />

confitte. Capimmo che era il Cuore Immacolato di Maria. -<br />

La luce immensa che penetrò il petto e l’intimo dell’anima,<br />

fece capire ai bambini anche il significato del Cuore<br />

Immacolato coronato di spine: il fatto della corona di spine<br />

ci ricorda quella di Gesù schernito dai soldati romani.<br />

Mentre Gesù fu ferito nel corpo dalle spine della corona<br />

conficcatagli sulla testa fra grida di scherno, Maria viene<br />

oggi ferita nella sua persona, nella sua anima, nei suoi<br />

affetti, nel suo Cuore, sede dell’amore e bersaglio dei<br />

peccatori.<br />

Ma perché i peccati diventano spine nel Cuore della<br />

Chi vuol far parte del suo Regno deve viverne le<br />

caratteristiche: amore, gioia, pace, magnanimità,<br />

benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé.<br />

Per ottenere la capacità di vivere queste realtà deve<br />

mettersi alla scuola dello Spirito Santo. (Cfr., Gal. 5, 22 – 23<br />

e 1 Cor. 13, 1ss.). Chi non accetta l’amore di Dio viene<br />

escluso dal suo Regno. E’, perciò, necessario e giusto,<br />

coltivare il dono del santo Timore di Dio, che mi aiuti a<br />

amarlo con tutte le forze.<br />

Se capitasse una sventura di non ereditare il Regno, si<br />

renderebbe vano il Sangue di Gesù che è, per tutti, fonte<br />

sicura di redenzione.<br />

Mamma? Perché Lei ama tutti, e tutti sono suoi figli. E quindi accogliamo l’invito di pregare gli uni per gli altri per<br />

Qual dolore più grande ci potrebbe essere, per una mamma,<br />

essere salvati.<br />

di quello di venir offesa da un <strong>figlio</strong>? E quale colpa più<br />

Di fronte al rischio di perdere per sempre il Regno di Dio, è<br />

grande, potremmo addebitare ad un <strong>figlio</strong>, di quella di<br />

necessario moltiplicare le preghiere ed i sacrifici per<br />

offendere volontariamente la madre che gli ha dato la vita?<br />

La mamma che sperimenta la malvagità del <strong>figlio</strong> e lo vede<br />

ottenere Misericordia.<br />

precipitare in uno stato di abbandono e di tristezza, entrare<br />

nella notte del male ed esporsi a gravi pericoli per la sua<br />

13 LUGLIO 1917: TERZA APPARIZIONE<br />

anima, soffre pene indescrivibili.<br />

- Pochi minuti dopo che eravamo giunti alla<br />

Ecco perché Maria chiede riparazione: per poter intervenire<br />

Cova d’ lria, presso il leccio, tra la numerosa folla di popolo,<br />

in favore di questi figli più deboli e riportarli sulla via della<br />

mentre recitavamo il rosario, vedemmo il riflesso della solita<br />

Luce e della felicità.<br />

luce e subito dopo la Ma<strong>donna</strong> sul leccio.<br />

Dio non vuole che la sua Figlia prediletta, Madre<br />

- Cosa vuole da me? – domandai.<br />

dell’Unigenito, venga offesa nei privilegi di cui Egli l’ha<br />

- Voglio che veniate qui il 13 del mese prossimo, che<br />

adornata.<br />

continuiate a recitare il rosario tutti i giorni in onore della<br />

Lei è anche la Regina a cui si deve rispetto.<br />

Ma<strong>donna</strong> del Rosario, per ottenere la pace del mondo e la<br />

Tutti hanno il diritto di essere amati e rispettati, a maggior<br />

fine della guerra, perché soltanto Lei vi potrà aiutare.<br />

ragione Dio a cui appartiene la gloria . - Vorrei chiederLe di dirci Chi è; di fare un miracolo perché<br />

Dio non va offeso in nessuna delle sue opere come non va<br />

credano tutti che Lei ci appare.<br />

offeso nella sua Persona divina: Egli è Padre, ma anche<br />

- Continuate a venir qui tutti i mesi. A ottobre dirò Chi sono,<br />

Giusto Giudice.<br />

quel che voglio e farò un miracolo che tutti potranno vedere<br />

per credere.<br />

A questo punto feci alcune richieste, che non ricordo bene.<br />

41<br />

42


Quel che mi ricordo è che la Ma<strong>donna</strong> disse che bisognava<br />

Nella prima parte viene mostrata una verità della fede<br />

recitare il rosario per ottenere le grazie durante l’anno.<br />

cattolica.<br />

E continuò: Biblisti e teologi del nostro tempo non parlano più di questo<br />

- Sacrificatevi per i peccatori, e dite molte volte,<br />

argomento: “l’Inferno”, la Ma<strong>donna</strong>, invece, lo spiega in<br />

specialmente ogni volta che fate qualche sacrificio: O Gesù,<br />

modo visibile, nella sua terribile realtà, a tre piccoli bambini.<br />

è per amor Vostro, per la conversione dei peccatori e in<br />

E’ la spiegazione del Vangelo in cui Gesù rivela questa<br />

riparazione dei peccati commessi contro il Cuore<br />

verità, sul futuro delle anime di coloro che rifiutano la<br />

Immacolato di Maria.<br />

Salvezza.<br />

Dicendo queste ultime parole, aprì di nuovo le mani, come<br />

Prima di questa visione c’è il dialogo in cui Lucia chiede,<br />

nei due mesi precedenti.<br />

tra l’altro, un segno, un miracolo che rassicuri tutti<br />

Sembrò che il riflesso penetrasse la terra e vedemmo<br />

sull’autenticità della apparizioni di Fatima e la Vergine lo<br />

come un mare di fuoco. Immersi in quel fuoco, i demoni e<br />

promette.<br />

le anime, come se fossero brace trasparenti e nere, o<br />

Il miracolo sarà il 13 ottobre. Ecco le parole di Maria:<br />

bronzee, in forma umana, che fluttuavano nell’incendio,<br />

“Dirò chi sono e farò un miracolo che tutti potranno<br />

trasportate dalle fiamme che uscivano da loro stesse,<br />

vedere”.<br />

insieme a nuvole di fumo che cadevano da ogni parte,<br />

Viene rinnovata la richiesta di recitare il Rosario per ottenere<br />

uguali al cadere delle scintille nei grandi (incendi ), senza<br />

la fine della guerra e la Pace; ne segue un’altra: offrite<br />

peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione<br />

qualche sacrificio per la conversione dei peccatori ed in<br />

che suscitavano orrore e facevano tremar di paura.<br />

riparazione dei peccati contro il Cuore Immacolato.<br />

Questa nuova preghiera illustra l’invito biblico di pregare gli<br />

uni per gli altri per essere salvati: “Raccomando dunque,<br />

prima di tutto, che si facciano domande, suppliche,<br />

preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, 2 per i re e per<br />

tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre<br />

una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio.<br />

3<br />

Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro<br />

salvatore, 4 (Dev’esser stato dinanzi a questa visione che lasciai<br />

scappare quell’«ahi», che dicono di avermi sentito dire).<br />

I demoni si distinguevano per le forme orribili e schifose<br />

di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come<br />

neri carboni roventi.<br />

Spaventati e come per chiedere aiuto, alzammo gli occhi<br />

alla Ma<strong>donna</strong>, che ci disse con bontà e tristezza:<br />

- Avete visto l’ lnferno, dove cadono le anime dei poveri<br />

il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e<br />

peccatori.<br />

giungano alla conoscenza della verità.La preghiera diventa<br />

Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al<br />

una forza di intercessione per la conversione dei peccatori e<br />

Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che io vi dirò, molte<br />

di riparazione dei peccati commessi contro il Cuore<br />

anime si salveranno e avranno pace. -<br />

Immacolato di Maria.” (1 Tm. 2 1 – 3)<br />

L’apparizione del 13 del mese di Luglio 1917 ci<br />

Cerchiamo di comprendere il senso della seconda<br />

lascia col fiato sospeso.<br />

parte del “Segreto”.<br />

43<br />

44


Questa volta il riflesso delle mani della Vergine penetra la<br />

Gli Angeli ribelli continuano a tentare l’uomo a mettersi<br />

terra. Ed <strong>ecco</strong> la terribile visione: “Un mare di fuoco”; Il<br />

contro Dio attraverso il peccato.<br />

fuoco si estende a perdita d’occhio, come il mare.<br />

“<br />

Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da<br />

I bambini vedono immersi dentro questo mare di fuoco,<br />

principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il<br />

demoni e anime. Due realtà differenti: gli spiriti angelici<br />

Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.”(1Gv. 3,8)<br />

decaduti: “i demoni” e anime di uomini e donne, anime<br />

Là dove è pianto e stridore di denti, come si legge nei<br />

umane. Le due realtà si distinguono fra di loro: “le anime,<br />

Vangeli.<br />

come se fossero brace, trasparenti e nere, o bronzee, in<br />

Il desiderio di Dio è che nessuno vi cada, ma il rischio c’è, a<br />

forma umana, che fluttuavano nell’incendio, trasportate dalle<br />

causa dei peccati; tuttavia anche coloro che fanno peccati,<br />

fiamme che uscivano da loro stesse, insieme a nuvole di<br />

che non credono, non sperano, non adorano non amano<br />

fumo che cadevano da ogni parte, uguali al cadere delle<br />

Dio, possono salvarsi, se si trova chi prega e chi si sacrifica<br />

scintille nei grandi (incendi ), senza peso né equilibrio, tra<br />

per loro.<br />

grida e gemiti di dolore e disperazione che suscitavano<br />

Viene offerto un mezzo per raggiungere questo scopo:<br />

orrore e facevano tremar di paura.<br />

“Stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato<br />

Le anime che fluttuano nell’incendio, che cadono da<br />

di Maria.”<br />

ogni parte, senza peso né equilibrio, non sono più padrone<br />

Non c’è destino più tremendo di quello predetto dal<br />

di sé stesse, preda del fuoco inestinguibile che brucia senza<br />

Vangelo di Matteo nei confronti di coloro che stanno alla<br />

consumare, hanno perso tutto il bene, il Sommo Bene, e<br />

sinistra del Signore:<br />

subiscono un tremendo castigo da cui nessuno potrà<br />

“Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno,<br />

liberarle; nessuno le soccorrerà; non avranno più né riposo,<br />

preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto<br />

né pace, né felicità.<br />

fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non<br />

“I demoni si distinguevano per le forme orribili e schifose<br />

mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto,<br />

di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come<br />

nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi<br />

neri carboni roventi.”<br />

avete visitato". Anch'essi allora risponderanno: "Signore,<br />

I veggenti rimasero atterriti di fronte ad uno spettacolo che li<br />

quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o<br />

atterriva, ad una condizione di irrimediabile pena.<br />

nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?".<br />

La visione, che possiamo chiamare simbolica, parla<br />

Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello<br />

dell’esistenza dell’ Inferno, luogo dei dannati che gridano e<br />

che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non<br />

piangono di dolore e di disperazione, luogo dei demoni<br />

l'avete fatto a me". E se ne andranno: questi al supplizio<br />

riconoscibili dalle forme orribili e schifose di animali<br />

eterno, i giusti invece alla vita eterna". (Mt. 25, 41 – 45).<br />

spaventosi e sconosciuti. La Ma<strong>donna</strong> viene a richiamarci alla conversione per<br />

Gli angeli ribelli sono caduti dal Paradiso in un regno di<br />

non essere maledetti da Dio.<br />

paura, dove domina Lucifero l’angelo più bello che Dio<br />

Cosa ci potrebbe essere di più sconvolgente di questo: -<br />

aveva creato, ma che disse al suo Creatore: “Non serviam”.<br />

ricevere la maledizione da chi ci ha creato per amore e per<br />

45<br />

46


amore ha mandato il Figlio a dare la sua vita per la nostra<br />

salvezza, prendendo su di sé la maledizione del peccato,<br />

perché noi diventassimo gli eredi del suo Regno? -<br />

Il primo capitolo della lettera agli Efesini ci apre<br />

orizzonti commoventi che rivelano i disegni di Dio su<br />

Che pena per lei, la più buona fra le mamme, vedersi<br />

strappare un <strong>figlio</strong>; sentire il Padre pronunciare la<br />

maledizione su una creatura lavata dal Sangue di Gesù!<br />

Ci sono genitori che maledicono i loro figli, con motivi<br />

più o meno gravi.<br />

ciascuno di noi: Ma come è possibile maledire una persona a cui hai dato<br />

“Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,<br />

l’esistenza!<br />

che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli<br />

Cari genitori, benedite sempre i vostri figli, anche<br />

in Cristo.<br />

quando fossero degni di ogni castigo.<br />

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo<br />

Soltanto l’amore può trasformare la punizione in<br />

per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,<br />

benedizione ed aprire i segreti della gioia.<br />

predestinandoci a essere per lui figli adottivi<br />

I piccoli bambini hanno colto in pieno la trepidazione<br />

mediante Gesù Cristo,<br />

del Cuore Immacolato ed si sono detti pronti ad offrirsi in<br />

secondo il disegno d'amore della sua volontà,<br />

sacrificio per l’ anima altrui.<br />

a lode dello splendore della sua grazia,<br />

Hanno avuto una grande scuola di misericordia.<br />

di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.<br />

Hanno imparato a vivere la misericordia verso i fratelli.<br />

In lui, mediante il suo sangue,<br />

Anche una visione così spaventosa può diventare la<br />

abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,<br />

scuola dell’amore ed insegnarci a desiderare la felicità di<br />

secondo la ricchezza della sua grazia.<br />

tutti a gloria di Dio, come è, di fatto, avvenuto nel caso di<br />

Egli l'ha riversata in abbondanza su di noi<br />

Fatima.<br />

con ogni sapienza e intelligenza,<br />

Maria parlando dei peccatori, esposti al rischio della propria<br />

facendoci conoscere il mistero della sua volontà,<br />

perdizione eterna, non li maledice, anzi, li chiama “poveri<br />

secondo la benevolenza che in lui si era proposto<br />

peccatori”.<br />

per il governo della pienezza dei tempi:<br />

E’ una forma di materna indulgenza che dà a tutti la<br />

ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,<br />

speranza di poter essere salvati.<br />

quelle nei cieli e quelle sulla terra. Ma, nonostante questo, rimane il timore di non entrare<br />

In lui siamo stati fatti anche eredi,<br />

nel Regno di Dio, di non ereditarlo, come scrive<br />

predestinati - secondo il progetto di colui<br />

l’apostolo Paolo nel primo capitolo della lettera ai<br />

che tutto opera secondo la sua volontà -<br />

Romani.<br />

a essere lode della sua gloria,<br />

Inoltre, nella seconda lettera di San Pietro si legge:<br />

noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.”(Ef. 1, 1-ss.)<br />

“Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma<br />

Maria, con la sua intercessione materna vuole che<br />

li precipitò in abissi tenebrosi, tenendoli prigionieri per il<br />

ogni uomo riceva la benedizione di Dio.<br />

giudizio. Ugualmente non risparmiò il mondo antico, ma con<br />

altre sette persone salvò Noè, messaggero di giustizia,<br />

47<br />

48


inondando con il diluvio un mondo di malvagi. Così pure<br />

condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra,<br />

riducendole in cenere, lasciando un segno ammonitore a<br />

quelli che sarebbero vissuti senza Dio. Liberò invece Lot,<br />

uomo giusto, che era angustiato per la condotta immorale di<br />

uomini senza legge. Quel giusto infatti, per quello che<br />

vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, giorno dopo<br />

giorno si tormentava a motivo delle opere malvagie. Il<br />

Signore dunque sa liberare dalla prova chi gli è devoto,<br />

mentre riserva, per il castigo nel giorno del giudizio, gli<br />

iniqui, soprattutto coloro che vanno dietro alla carne con<br />

empie passioni e disprezzano il Signore.<br />

Temerari, arroganti, non temono d'insultare gli esseri<br />

gloriosi decaduti, mentre gli angeli, a loro superiori per forza<br />

e potenza, non portano davanti al Signore alcun giudizio<br />

offensivo contro di loro. Ma costoro, irragionevoli e istintivi,<br />

nati per essere presi e uccisi, bestemmiando quello che<br />

ignorano, andranno in perdizione per la loro condotta<br />

immorale, subendo il castigo della loro iniquità. Essi stimano<br />

felicità darsi ai bagordi in pieno giorno; scandalosi e<br />

vergognosi, godono dei loro inganni mentre fanno festa con<br />

voi, hanno gli occhi pieni di desideri disonesti e, insaziabili<br />

nel peccato, adescano le persone instabili, hanno il cuore<br />

assuefatto alla cupidigia, figli di maledizione!<br />

Abbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di<br />

Balaam <strong>figlio</strong> di Bosor, al quale piacevano ingiusti guadagni,<br />

ma per la sua malvagità fu punito: un'asina, sebbene muta,<br />

parlando con voce umana si oppose alla follia del profeta.<br />

Costoro sono come sorgenti senz'acqua e come nuvole<br />

agitate dalla tempesta, e a loro è riservata l'oscurità delle<br />

tenebre. Con discorsi arroganti e vuoti e mediante sfrenate<br />

passioni carnali adescano quelli che da poco si sono<br />

allontanati da chi vive nell'errore. Promettono loro libertà,<br />

49<br />

mentre sono essi stessi schiavi della corruzione. L'uomo<br />

infatti è schiavo di ciò che lo domina.”(Pt. 2,2-ss.)<br />

Anche queste parole della divina Scrittura trovano nel<br />

“segreto” di Fatima, un’ interpretazione attuale.<br />

L’uomo corrotto ed immorale può trovare il perdono,<br />

purché si converta dalla sua condotta malvagia. Se lo<br />

farà, Dio lo perdonerà, poiché Egli non vuole la morte del<br />

peccatore, ma che si converta e viva.<br />

“Di' loro: Com'è vero che io vivo - oracolo del Signore Dio ,<br />

io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si<br />

converta dalla sua malvagità e viva. Convertitevi dalla vostra<br />

condotta perversa!” (Ez. 33, 11)<br />

La preghiera dei santi aiuta i peccatori a ritornare,<br />

pentiti, sulla strada dei Comandamenti .<br />

Ognuno poi è atteso personalmente al cambiamento di<br />

rotta, dopo il pentimento per i peccati commessi, fino<br />

all’ultimo istante della propria vita, come il “buon ladrone”<br />

crocifisso alla destra di Gesù.<br />

"Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel <strong>tuo</strong> regno". 43 Gli<br />

rispose: "In verità io ti dico: oggi con me sarai nel<br />

paradiso".(Lc. 23, 42)<br />

Per cui, non c’è spazio per la disperazione in nessun caso,<br />

poiché il Signore è sempre pronto al perdono.<br />

Il Vangelo è un annunzio di gioia, non di tristezza, di<br />

perdono, non di condanna.<br />

Ogni cristiano, inoltre, dovrebbe giudicare chi pecca, con la<br />

misura di Dio e cioè aspettando la sua conversione e<br />

accogliendolo nel suo cuore come fa il Buon Pastore con la<br />

pecorella smarrita. D’altronde, le parole di Gesù agli scribi e<br />

ai farisei, riguardano anche ciascuno di noi:<br />

“Allora gli scribi e i farisei gli condussero una <strong>donna</strong><br />

sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero:<br />

"Maestro, questa <strong>donna</strong> è stata sorpresa in flagrante<br />

adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di<br />

50


lapidare donne come questa. Tu che ne dici?". Dicevano<br />

questo per metterlo alla prova e per avere motivo di<br />

accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per<br />

terra.<br />

Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse<br />

loro: "Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra<br />

contro di lei". (Gv. 8, 3 - ss.)<br />

Nessuno lo fece, andarono via perché erano consapevoli<br />

dei loro peccati.<br />

Gesù è il vero Liberatore.<br />

Molti si spacciano da liberatori, mentre schiavizzano<br />

bambini, giovani, vecchi secondo le loro condizioni e<br />

situazioni di vita, con proposte che conducono alla perdita<br />

della vera libertà.<br />

Fanno ciò conducendoli a vivere secondo il loro punto di<br />

vista, manipolando le loro coscienze, nascondendosi dietro<br />

il paravento della modernità, demolendo qualsiasi verità,<br />

affermando che ognuno possiede la propria verità, le proprie<br />

emozioni, i propri desideri. Alla fine affermano che non<br />

esiste alcuna verità.<br />

Spacciano come ricerca di libertà la lotta contro qualsiasi<br />

autorità, religione, cultura, morale, diritto.<br />

Anche la trasgressione sembra la strada della liberazione.<br />

Il piacere soddisfatto viene presentato come lo scopo<br />

essenziale del vivere.<br />

Alla fine del processo libertario, l’uomo si trova solo. Senza<br />

morale. Senza principi, senza risposte alla sua vita.<br />

Infelice, incapace di dare e ricevere amore, di essere fedele<br />

ad un ideale; incapace di relazioni umane vere, fondate e<br />

durature. La sua ragione si trastullerà nell’affermazione<br />

drammatica che Dio non esiste, che esiste solo questa vita,<br />

per cui, come i pagani romani, la miglior soluzione si trova<br />

51<br />

nelle parole latine di Orazio scritte nel 30 a.C.: “Carpe diem”<br />

“Cogli l’attimo”, mentre tutto passa, e si procede verso la<br />

morte. L’uomo è perduto.<br />

La sofferenza viene considerata un male assoluto da<br />

abbattere a tutti i costi.<br />

Il trionfo dell’ “io” conduce al trionfo del “male”.<br />

L’evento di Fatima ci risveglia e ci chiama a<br />

guardare al di là di noi stessi, al di là di questo mondo<br />

visibile; ad orientarci verso l’invisibile, a cercare Dio,<br />

consapevoli che Lui in persona ci viene incontro nel creato,<br />

nelle divine Scritture e nella storia del suo Popolo.<br />

Fatima dovrebbe, in certo modo, incuriosire gli scettici e<br />

stimolarli a prendere tra le mani la Bibbia.<br />

Il richiamo della Madre di Gesù è stato davvero straordinario<br />

e ricco di prove visibili.<br />

E’ vero, nonostante tutto, che anche vedendo e toccando,<br />

quando entra in gioco il Mistero, entra in gioco anche la<br />

fede. Senza la fede tutto diventa “come irreale” (Confronta i<br />

Diari di don Divo Barsotti.)<br />

Anche le realtà umane, visibili con gli occhi, sperimentabili<br />

con i mezzi della scienza, verificabili e reiterabili, tangibili,<br />

non possono essere comprese pienamente con la sola<br />

ragione; anche il “visibile” ha bisogno di esser guardato<br />

sotto la luce della fede oltre a quella della ragione.<br />

“Ecco <strong>tuo</strong> <strong>figlio</strong>”: le parole spiegano l’intervento di<br />

Maria in questa situazione di grave pericolo per la dignità<br />

dell’umanità.<br />

Il pericolo dell’autodistruzione attraverso le guerre, ed il<br />

pericolo ancor più grave della rivolta contro il Creatore.<br />

La rivolta contro il Creatore conduce all’Inferno.<br />

Per questo, la Madre si fa pellegrina in questo mondo che<br />

soffre, oppresso sotto la croce dei suoi peccati e della sua<br />

solitudine.<br />

52


Ella viene a chiamarci alla penitenza e alla preghiera, a<br />

incontrarci personalmente con Cristo ed ottenere, da Lui,<br />

la salvezza da ogni male ed il privilegio di essere suo<br />

popolo, suoi fratelli e degni figli del Padre Celeste.<br />

La libertà dei figli di Dio è l’unica libertà autentica.<br />

La libertà assoluta è una qualità di Dio solo.<br />

Affidandoci a Lui anche noi possiamo partecipare della vera<br />

libertà e cioè di essere liberati dalla nostra “finitezza” per<br />

essere configurati al Cristo risorto per andare in “Cielo”<br />

come i tre veggenti di Fatima.<br />

LA TERZA PARTE DEL SEGRETO RIVELATO IL 13<br />

LUGLIO 1917 NELLA COVA DI IRIA - FATIMA.<br />

- Scrivo in atto di obbedienza a Voi mio Dio, che me lo<br />

comandate per mezzo di sua Ecc.za Rev.ma il Signor<br />

Vescovo di Leiria e della Vostra e mia Santissima Madre.<br />

Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato<br />

sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con<br />

una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando<br />

emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il<br />

mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che<br />

Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui:<br />

l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce<br />

forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in<br />

una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si<br />

vedono le persone in uno specchio quando vi passano<br />

davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il<br />

presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi,<br />

Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in<br />

cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi<br />

come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre,<br />

prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in<br />

rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di<br />

53<br />

dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che<br />

incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte,<br />

prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne<br />

ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di<br />

arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni<br />

dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie<br />

persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni.<br />

Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno<br />

con un annaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali<br />

raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le<br />

anime che si avvicinavano a Dio. –<br />

L’ espressione “La luce immensa che è Dio” ritorna<br />

anche nella seconda parte del segreto. Questa luce<br />

immensa ci apre il cuore al ringraziamento. Ti ringraziamo,<br />

o Dio, di aver visitato la tua terra e il <strong>tuo</strong> popoli con<br />

abbondanza di prodigi e segni del tutto immeritati, ma così<br />

belli ed consolanti!<br />

E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa<br />

di simile a come si vedono le persone in uno specchio<br />

Questa parte del segreto di Fatima è stata spiegata<br />

splendidamente dal Card. Joseph Ratzinger, allora prefetto<br />

della Sacra Congregazione per la fede, attualmente papa<br />

Benedetto XVI.<br />

Trascrivo alcuni passi del documento redatto nel 2000.<br />

“Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate<br />

“private”, alcune delle quali sono state riconosciute<br />

dall'autorità della Chiesa... Il loro ruolo non è quello... di<br />

“completare” la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare<br />

a viverla più pienamente in una determinata epoca storica “.<br />

Questo messaggio può essere un valido aiuto per<br />

comprendere e vivere meglio il Vangelo nell'ora attuale,<br />

perciò non lo si deve trascurare.<br />

54


È un aiuto, che è offerto, ma del quale non è obbligatorio<br />

fare uso.<br />

Nelle rivelazioni private riconosciute dalla Chiesa - quindi<br />

anche in Fatima - si tratta di questo: aiutarci a comprendere<br />

i segni del tempo ed a trovare per essi la giusta risposta<br />

nella fede.<br />

Per quanto riguarda Fatima, si deve interpretare così:<br />

“Si tratta di Visione interiore”.<br />

La « visione interiore » non è fantasia, ma una vera e<br />

propria maniera di verificare, abbiamo detto. Ma comporta<br />

anche limitazioni. Già nella visione esteriore è sempre<br />

coinvolto anche il fattore soggettivo: non vediamo l'oggetto<br />

puro, ma esso giunge a noi attraverso il filtro dei nostri<br />

sensi, che devono compiere un processo di traduzione. Ciò<br />

è ancora più evidente nella visione interiore, soprattutto<br />

allorché si tratta di realtà, che oltrepassano in se stesse il<br />

nostro orizzonte. Il soggetto, il veggente, è coinvolto in<br />

modo ancora più forte.<br />

Ciò lo si può mostrare in tutte le grandi visioni dei santi;<br />

naturalmente vale anche per le visioni dei bambini di<br />

Fatima. Le immagini da essi delineate non sono affatto<br />

semplice espressione della loro fantasia, ma frutto di una<br />

reale percezione di origine superiore ed interiore, ma non<br />

sono neppure da immaginare come se per un attimo il velo<br />

dell'aldilà venisse tolto ed il cielo nella sua pura essenzialità<br />

apparisse, così come un giorno noi speriamo di vederlo<br />

nella definitiva unione con Dio. Le immagini sono piuttosto,<br />

per così dire, una sintesi dell'impulso proveniente dall'Alto e<br />

delle possibilità per questo disponibili del soggetto che<br />

percepisce, cioè dei bambini. Per questo motivo il<br />

linguaggio immaginifico di queste visioni è un<br />

linguaggio simbolico. Il Cardinal Sodano dice al riguardo:<br />

“Non descrivono in senso fotografico i dettagli degli<br />

avvenimenti futuri, ma sintetizzano e condensano su un<br />

55<br />

medesimo sfondo fatti che si distendono nel tempo in una<br />

successione e in una durata non precisate”. Questo<br />

addensamento di tempi e spazi in un'unica immagine è<br />

tipica per tali visioni, che per lo più possono essere decifrate<br />

solo a posteriori. Non ogni elemento visivo deve, al riguardo,<br />

avere un concreto senso storico. Conta la visione come<br />

insieme, e a partire dall'insieme delle immagini devono<br />

essere compresi i particolari. Quale sia il centro di<br />

un'immagine, si svela ultimamente a partire da ciò che è il<br />

centro della “ profezia“ cristiana in assoluto: il centro è là<br />

dove la visione diviene appello e guida verso la volontà di<br />

Dio.<br />

Nella visione anche il Papa viene ucciso sulla strada dei<br />

martiri. Non doveva il Santo Padre, quando dopo l'attentato<br />

del 13 maggio 1981 si fece portare il testo della terza parte<br />

del “segreto “, riconoscervi il suo proprio destino? Egli era<br />

stato molto vicino alla frontiera della morte ed egli stesso ha<br />

spiegato la sua salvezza con le seguenti parole: “... fu una<br />

mano materna a guidare la traiettoria della pallottola e il<br />

Papa agonizzante si fermò sulla soglia della morte“ (13<br />

maggio 1994). Che qui una « mano materna » abbia<br />

deviato la pallottola mortale, mostra solo ancora una<br />

volta che non esiste un destino immutabile, che fede e<br />

preghiera sono potenze, che possono influire nella storia e<br />

che alla fine la preghiera è più forte dei proiettili, la fede<br />

più potente delle divisioni.<br />

Dobbiamo dunque esser ben consapevoli che le visioni<br />

di Fatima tendono a far tornare l’uomo a Dio. In caso<br />

positivo, le sofferenze profetizzate possono esser mutate<br />

dalla benevolenza di Dio. Nel caso di Giovanni Paolo II<br />

l’intervento materno di Maria ha mutato la storia ed il papa<br />

non è morto, come si poteva pensare che accadesse,<br />

secondo la visione del terzo segreto. La visione predice non<br />

56


tragedie inevitabili, ma quello che potrebbe accadere se<br />

l’umanità proseguisse sulla strada del male.<br />

In tutti i casi la visione non è certo di poco conto.<br />

Essenzialmente ci vuol dire una parola di speranza: “La<br />

persecuzione della Chiesa ed il martirio di molti cristiani ha<br />

come risultato la salvezza delle anime”.<br />

Dunque coraggio! “<br />

Alla luce del magistero, riflettiamo su questa parte del<br />

Segreto di Fatima.<br />

Il libro dell’Apocalisse fu scritto per incoraggiare i<br />

cristiani perseguitati, dispersi, uccisi ed esposti allo<br />

scoraggiamento.<br />

In questo ultimo libro della Sacra Scrittura, Maria viene<br />

presentata come la Donna vestita di sole che combatte<br />

contro il dragone rosso. Nella lotta furibonda contro le<br />

potenze del male, la Chiesa non è sola, con lei, combatte la<br />

Donna vestita di Sole.<br />

“ Un segno grandioso apparve nel cielo: una <strong>donna</strong><br />

vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una<br />

corona di dodici stelle. 2 Era incinta, e gridava per le doglie e<br />

il travaglio del parto. 3 Allora apparve un altro segno nel<br />

cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e<br />

sulle teste sette diademi; 4 la sua coda trascinava un terzo<br />

delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si<br />

pose davanti alla <strong>donna</strong>, che stava per partorire, in modo da<br />

divorare il bambino appena lo avesse partorito. 5<br />

Essa partorì un <strong>figlio</strong> maschio, destinato a governare tutte le<br />

nazioni con scettro di ferro,e suo <strong>figlio</strong> fu rapito verso Dio e<br />

verso il suo trono.” (Apocalisse 12, 1)<br />

L’ evento di Fatima è come lo sviluppo, nel tempo<br />

che stiamo vivendo, della rivelazione apocalittica. La<br />

Chiesa sta vivendo momenti gravi per la fede e per la pace,<br />

come 2000 anni fa. Situazioni di grande sofferenza e di<br />

57<br />

martirio, in cui tutte le membra, papa, vescovi, sacerdoti,<br />

religiosi e laici avanzano verso una croce nuda e sono<br />

chiamati a salire quel calvario dove è piantata la croce, sotto<br />

la quale gli Angeli raccolgono il sangue sparso a causa<br />

delle guerre e delle persecuzioni, per riversarlo sulle anime<br />

e presentarle a Dio con la veste nuziale.<br />

Il XX° secolo è stata un’epoca di guerre e di dolore, di<br />

malvagità e di eroismo, di grandi peccatori e di grandi santi.<br />

La Storia di quel secolo, simboleggiata dal terzo segreto è la<br />

storia di una Chiesa crocifissa . La visione dell’Inferno e<br />

quella della Chiesa nella grande città in rovina sono<br />

strettamente legati. Infatti, per salvare le anime dalla loro<br />

perdizione è stato offerto il sangue di numerosissimi martiri<br />

lungo tutto il secolo.<br />

Le guerre sono state la conseguenza della malvagità<br />

umana, ma anche un mezzo di cui Dio si è servito per<br />

castigare e salvare una moltitudine immensa di anime.<br />

Sotto la Chiesa crocifissa “Ecco tua Madre”.<br />

La visione della Chiesa percossa e umiliata riguarda<br />

in particolare il secolo XX, ma, penso che nella visione ci sia<br />

come un aiuto a prepararsi ad un tempo ancora difficile ed<br />

austero, in cui la Chiesa sarà il bersaglio da colpire ad ogni<br />

costo. Queste conseguenze possono esser dedotte anche<br />

da un’attenta valutazione degli avvenimenti passati e attuali.<br />

Quello che lo studio non può darci è l’aiuto ed il coraggio<br />

che la Ma<strong>donna</strong> di Fatima è venuta ad infonderci per<br />

affrontare serenamente la vita.<br />

La spada scintillante e le sue fiamme che sembravano<br />

incendiare la terra viene fermata dallo splendore che<br />

emanava della mano destra della Ma<strong>donna</strong>, ma <strong>ecco</strong><br />

l’Angelo che indicando la terra con la mano destra gridava:<br />

“penitenza, penitenza, penitenza.”<br />

Poi la visione della Chiesa che sale la montagna ripida che<br />

porta verso la Croce, sembra voler dire che soltanto la<br />

58


penitenza della Chiesa riuscirà ad evitare la distruzione<br />

della terra. La terza parte del segreto ha spiegato, dunque,<br />

il senso della storia del XX secolo. Tuttavia rimane un<br />

ammonimento per noi e per i nostri figli.<br />

E’ proprio necessario che la Chiesa sia sottoposta a vivere<br />

sempre tra le rovine della grande città e il martirio<br />

consumato sotto i colpi di arma da fuoco e frecce? Non ci<br />

saranno mai giorni di pace, come nel tempo dell’Imperatore<br />

Augusto, quando nacque Gesù ?<br />

Il documento esplicativo di Ratzinger dice: “Montagna e<br />

città simboleggiano il luogo della storia umana: la storia<br />

come faticosa ascesa verso l'alto, la storia come luogo<br />

dell'umana creatività e convivenza, ma allo stesso tempo<br />

come luogo delle distruzioni, nelle quali l'uomo annienta<br />

l'opera del suo proprio lavoro. La città può essere luogo di<br />

comunione e di progresso, ma anche luogo del pericolo e<br />

della minaccia più estrema. Sulla montagna sta la croce —<br />

meta e punto di orientamento della storia. Nella croce la<br />

distruzione è trasformata in salvezza; si erge come segno<br />

della miseria della storia e come promessa per essa.”<br />

Appaiono, poi qui, delle persone umane: il vescovo vestito di<br />

bianco (« abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo<br />

Padre »), altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose e<br />

finalmente uomini e donne di tutte le classi e gli strati sociali.<br />

Il Papa sembra precedere gli altri, tremando e soffrendo per<br />

tutti gli orrori, che lo circondano. Non solo le case della città<br />

giacciono mezze in rovina — il suo cammino passa in<br />

mezzo ai cadaveri dei morti. La via della Chiesa viene così<br />

descritta come una Via Crucis, come un cammino in un<br />

tempo di violenza, di distruzioni e di persecuzioni. Si può<br />

trovare raffigurata in questa immagine la storia di un intero<br />

secolo. Come i luoghi della terra sono sinteticamente<br />

raffigurati nelle due immagini della montagna e della città e<br />

sono orientati alla croce, così anche i tempi sono presentati<br />

59<br />

in modo contratto: nella visione noi possiamo riconoscere il<br />

secolo trascorso come secolo dei martiri, come secolo delle<br />

sofferenze e delle persecuzioni della Chiesa, come il secolo<br />

delle guerre mondiali e di molte guerre locali, che ne hanno<br />

riempito tutta la seconda metà ed hanno fatto sperimentare<br />

nuove forme di crudeltà. Nello « specchio » di questa<br />

visione vediamo passare i testimoni della fede di decenni. Al<br />

riguardo sembra opportuno menzionare una frase della<br />

lettera che Suor Lucia scrisse al Santo Padre il 12 maggio<br />

1982: « la terza parte del “segreto” si riferisce alle parole di<br />

Nostra Signora: “Se no (la Russia) spargerà i suoi errori per<br />

il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I<br />

buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da<br />

soffrire, varie nazioni saranno distrutte” .<br />

Giuseppe De Carli ha scritto, sull’argomento, per<br />

difendere le tesi del Cardinal Bertone riguardanti l’autenticità<br />

e la completezza del segreto, così come commentato dalla<br />

Congregazione per la Fede, mentre Antonio Socci, nel suo<br />

libro “Il quarto segreto di Fatima” sostiene che una parte del<br />

segreto non è stata pubblicata. I commenti, le<br />

interpretazioni, le critiche, sono di vario genere, ma, a me<br />

pare che i due autori, affrontino un po’ tutte le<br />

problematiche. Queste pubblicazioni sono libri interessanti,<br />

tuttavia, a mio parere, non aggiungono, né tolgono nulla<br />

alla drammaticità ed alla novità della terza parte del segreto<br />

di Fatima.<br />

La settantina di righe del testo manoscritto di Suor Lucia,<br />

pubblicate, sono sufficienti a dire molto di più di quanto si<br />

pensi.<br />

Può essere utile leggere i libri sull’argomento, ma,<br />

soprattutto, sara di giovamento spirituale, fare una bella<br />

meditazione sulla vicenda di Fatima nel suo insieme.<br />

Ogni polemica risulta inutile.<br />

60


La Chiesa ha esposto in modo chiaro e coraggioso<br />

l’interpretazione dell’evento straordinario ed i sommi<br />

Pontefici hanno posto un autorevole sigillo su Fatima<br />

manifestando la loro sincera devozione al Cuore<br />

Immacolato di Maria, per cui molti che erano indifferenti<br />

hanno capito l’importanza dell’appello di Dio al mondo, fatto<br />

attraverso Cuore Immacolato di Maria.<br />

19 AGOSTO: QUARTA APPARIZIONE<br />

Tredici agosto 1917: I bambini sono in carcere 13 settembre 1917<br />

Lucia sbaglia nell’affermare che l’Apparizione sia stata nello<br />

stesso giorno in cui tornarono dal carcere di Vila Nova de<br />

Ourém. L’Apparizione avvenne la domenica successiva, il<br />

19 agosto.<br />

- Nel frattempo vidi, con Francesco, il riflesso della luce<br />

che noi chiamavamo lampo e, arrivata Giacinta, un istante<br />

dopo, vedemmo la Ma<strong>donna</strong> sopra un leccio.<br />

- Cosa vuole da me?<br />

- Voglio che continuiate a venire alla Cova d’lria il 13; che<br />

continuiate<br />

a recitare il Rosario tutti i giorni. Nell’ultimo mese, farò il<br />

miracolo, affinché tutti credano.<br />

- Cosa vuole che si faccia dei soldi che la gente lascia nella<br />

Cova d’lria?<br />

- Facciano due portantine: una, portala tu con Giacinta e<br />

altre due bambine vestite di bianco; I’altra, la porti<br />

Francesco con altri tre bambini. I soldi delle portantine sono<br />

per la festa della Ma<strong>donna</strong> del Rosario; e quel che avanza è<br />

per la costruzione d’una cappella, che faranno fare.<br />

- Vorrei chiederLe la guarigione di alcuni malati.<br />

- Sì; alcuni li guarirò entro l’anno.<br />

E prendendo un aspetto più triste:<br />

61<br />

- Pregate, pregate molto; e fate sacrifici per i peccatori,<br />

perché molte anime vanno all’inferno, perché non c’è<br />

chi si sacrifichi e interceda per loro.<br />

E, come al solito, cominciò a elevarsi verso oriente.-<br />

Preghiera, sacrifici, recita quotidiana del Rosario,<br />

la costruzione d’una cappella sono le richieste della<br />

Ma<strong>donna</strong> nel mese di Agosto.<br />

TREDICI SETTEMBRE: QUINTA APPARIZIONE<br />

- Avvicinandosi l’ora, m’incamminai con<br />

Giacinta e Francesco, in mezzo a molta gente, che ci<br />

lasciava avanzare con difficoltà. Le strade erano affollate di<br />

gente.<br />

Tutti ci volevano vedere e parlare. Là non c’era rispetto<br />

umano.<br />

Numerose persone, perfino signore e signori, riuscendo ad<br />

aprirsi un varco tra la folla che si stringeva attorno a noi,<br />

venivano a gettarsi in ginocchio davanti a noi, chiedendoci<br />

di presentare alla Ma<strong>donna</strong> le loro necessità. Altri, non<br />

riuscendo ad arrivare vicino a noi, gridavano da lontano:<br />

- Per amor di Dio! Chiedete alla Ma<strong>donna</strong> che guarisca mio<br />

<strong>figlio</strong>, ch’è un povero sciancato!<br />

Un altro: - Che guarisca mio <strong>figlio</strong>, ch’è cieco!<br />

Un altro: - Il mio, ch’è sordo!<br />

- Che riporti a casa mio marito...<br />

- Mio <strong>figlio</strong> che è in guerra!<br />

- Che mi converta un peccatore!<br />

- Che mi dia salute, perché son tubercoloso!<br />

Ecc., ecc. Là si vedevano tutte (le) miserie della povera<br />

umanità; alcuni gridavano perfino da sopra gli alberi e i<br />

muri, ove salivano per vederci passare. Dicendo agli uni di<br />

sì, stringendo la mano ad altri per aiutarli a levarsi dalla<br />

62


polvere della terra, avanzammo adagio adagio, con l’aiuto di<br />

alcuni signori che ci facevano strada tra la folla.<br />

Adesso, quando leggo nel Nuovo Testamento quelle<br />

scene incantevoli del passaggio di Gesù attraverso la<br />

Palestina, mi ricordo di queste a cui il Signore, benché<br />

ancor così piccola, mi fece assistere nei poveri sentieri<br />

e strade da Aljustrel a Fatima e alla Cova d’lria. E ne<br />

ringrazio Dio, offrendoGli la fede del nostro buon<br />

popolo portoghese. E penso: se questa gente si prostra<br />

così davanti a tre poveri bambini, soltanto perché a loro<br />

è concessa misericordiosamente la grazia di parlare<br />

con (la) Madre di Dio, cosa non farebbero se vedessero<br />

davanti a loro Gesù Cristo stesso?<br />

Bene, ma questo non c’entra per niente. Qui è stata ancora<br />

una distrazione della penna, che mi è scappata dove io non<br />

Nella descrizione che precede l’apparizione Lucia ci<br />

commuove, raccontando lo stato d’animo, la fede e le<br />

richieste di grazie fatte da tanta povera gente accorsa<br />

all’appuntamento dell’ apparizione.<br />

L’apparizione è simile alle altre con una novità: la promessa<br />

della Ma<strong>donna</strong> di farsi vedere nelle vesti dell’Addolorata, e<br />

della Ma<strong>donna</strong> del Carmine. L’Addolorata ce la ricorda<br />

come colei che sta sotto la Croce del Figlio, la Ma<strong>donna</strong> del<br />

Carmine racchiude nella sua spiritualità tutte le altre<br />

devozioni alla Vergine; rappresenta la somma, l’insieme, di<br />

tutti i suoi privilegi. La venuta di san Giuseppe col Bambino<br />

Gesù avrebbe richiamato all’importanza della sua<br />

partecipazione all’opera della salvezza, il modello della<br />

Famiglia sdi Nazaret, l’invito a tutti di tenere fra le braccia i<br />

loro bambini come se fossero altri Gesù.<br />

volevo. Poila Ma<strong>donna</strong> esorta i piccoli a fare sacrifici, ma non<br />

Pazienza! Ancora una cosa inutile; ma non la tolgo, per non<br />

inutilizzare il quaderno.<br />

Arrivammo, infine, alla Cova d’lria, presso il leccio e<br />

cominciammo a recitare il rosario insieme alla gente. Poco<br />

dopo, vedemmo il riflesso della luce e subito dopo la<br />

Ma<strong>donna</strong> sopra il leccio.<br />

- Continuate a recitare il rosario per ottenere la fine della<br />

guerra.<br />

In ottobre verrà anche il Signore, la Ma<strong>donna</strong> Addolorata, la<br />

Ma<strong>donna</strong> del Carmine, S. Giuseppe col Bambino Gesù, per<br />

benedire il Mondo. Dio è contento dei vostri sacrifici, ma non<br />

vuole che dormiate con la corda. Portatela soltanto di<br />

giorno.<br />

- Mi hanno pregato di chiederLe molte cose: la guarigione di<br />

alcuni malati, d’un sordomuto.<br />

- Sì, qualcuno lo guarirò. Altri, no. In ottobre farò il<br />

miracolo, affinché tutti credano.<br />

E cominciando ad elevarsi, sparì come le altre volte.-<br />

63<br />

esagerati: Dio non vuole che dormiate con la corda (una<br />

specie di cilizio che i bambini si erano costruito per<br />

aumentare le sofferenze fisiche).<br />

La promessa di alcune guarigioni , sì, altre no,ci pone degli<br />

interrogativi. La risposta più giusta è questa: le guarigioni<br />

fisiche sono soltanto un segno della guarigione dell’anima e<br />

Dio è sovrano, giusto ed infallibile, volendo ed attuando,<br />

nella sua infinita bontà, la cosa migliore per ognuno.<br />

TREDICI OTTOBRE 1917 - ORE 12:00<br />

SESTA APPARIZIONE<br />

-Uscimmo di casa molto presto, prevedendo<br />

già i ritardi del cammino. C’era una gran folla e la pioggia<br />

cadeva torrenziale. Mia madre, temendo che fosse quello<br />

l’ultimo giorno della mia vita, col cuore spezzato<br />

dall’incertezza per quanto sarebbe successo, volle<br />

accompagnarmi. Lungo la strada, le scene del mese<br />

precedente, più numerose e commoventi. Neppure la<br />

64


fanghiglia dei sentieri impediva a quella gente<br />

d’inginocchiarsi nell’attitudine più umile e supplichevole.<br />

Arrivati alla Cova d’lria, presso il leccio, spinta da un impulso<br />

interiore domandai alla gente che chiudesse gli ombrelli, per<br />

recitare il rosario. Poco dopo, vedemmo il riflesso di luce e<br />

subito la Ma<strong>donna</strong> sopra il leccio.<br />

- Cosa vuole da me?<br />

- Voglio dirti che facciano qui una cappella in Mio onore;<br />

che sono la Ma<strong>donna</strong> del Rosario; che continuino sempre<br />

a dire il rosario tutti i giorni. La guerra finirà e i soldati<br />

torneranno presto alle loro case.<br />

- lo avrei molte cose da chiederLe: se cura dei malati e se<br />

converte alcuni peccatori, ecc.<br />

- Alcuni, sì; altri, no. Devono emendarsi; chiedano perdono<br />

dei loro peccati.<br />

E prendendo un aspetto più triste:<br />

- Non offendano più Dio Nostro Signore, che è già molto<br />

offeso.<br />

E aprendo le mani, le fece riflettere nel sole; e mentre si<br />

elevava, il riflesso della Sua stessa luce continuava a<br />

proiettarsi nel sole.<br />

Ecco, Ecc. Rev.ma, il motivo per il quale gridai che<br />

guardassero il sole. Il mio intento non era di richiamare<br />

l’attenzione della gente verso il sole, dato che non avevo<br />

neppur coscienza della loro presenza.<br />

Lo feci soltanto mossa da una ispirazione interiore che a ciò<br />

mi spinse. Sparita la Ma<strong>donna</strong> nell’immensa distanza del<br />

firmamento vedemmo, accanto al sole, S. Giuseppe col<br />

Bambino e la Ma<strong>donna</strong>, vestita di bianco, con un manto<br />

azzurro. San Giuseppe e il Bambino sembravano benedire il<br />

mondo, con alcuni gesti in forma di croce tracciati con la<br />

mano. Poco dopo, svanita quest’apparizione, vidi il Signore<br />

e la Ma<strong>donna</strong>, che mi pareva la Ma<strong>donna</strong> Addolorata. Il<br />

65<br />

Signore sembrava benedire il mondo, nello stesso modo di<br />

S. Giuseppe.<br />

Sparì questa visione, e mi parve di veder di nuovo la<br />

Ma<strong>donna</strong>, con aspetto simile alla Ma<strong>donna</strong> del Carmine.<br />

Ecco, la Beata Vergine proiettò nel sole il riflesso<br />

delle sue mani, continuando ad emanare la sua luce, più<br />

potente di quella del Sole, mentre saliva verso il Cielo.<br />

Ed il sole si piegò agli ordini di Maria dando origine ad<br />

uno spettacolo mai visto fino ad allora.<br />

I veggenti vedevano i personaggi del Cielo, ma non il<br />

miracolo del sole.<br />

Le circa 60.000 persone presenti vedevano il miracolo del<br />

sole, mentre non potevano vedere la visione dei tre fanciulli.<br />

Dice il documento di Ratzinger: “L'antropologia<br />

teologica distingue in questo ambito tre forme di<br />

percezione o « visione »: la visione con i sensi, quindi la<br />

percezione esterna corporea, la percezione interiore e la<br />

visione spirituale (visio sensibilis - imaginativa -<br />

intellectualis).<br />

Penso che il miracolo del sole si accosti al tipo di<br />

visione con i sensi. I fanciulli infatti stavano in un’altra<br />

dimensione in cui il sensibile era come scomparso per loro e<br />

gli altri vedevano l’impressionante fenomeno del sole, che<br />

giungeva a toccare la punta degli alberi.<br />

Ma non so capire se questo vedere appartenga soltanto<br />

alla sfera dei sensi o anche a quella dell’immaginazione e<br />

dell’intelletto.<br />

Sta di fatto che l’evento ha una somiglianza con i grandi<br />

eventi veterotestamentari. Tenuto conto, s’intende, delle<br />

differenze nell’ordine della fede e della Rivelazione.<br />

A Fatima siamo nell’ambito delle rivelazioni private e non<br />

le paragoniamo alla rivelazione pubblica la quale è l’unico<br />

unico oggetto della fede. Si può pensare ad una<br />

66


somiglianza, ad una spiegazione degli eventi biblici e ad un<br />

aiuto a credere più profondamente in quelli.<br />

Si potrebbe chiamare anche progresso nella comprensione<br />

degli atti che Dio ha compiuto nella storia Sacra, uno<br />

sviluppo nella comprensione della Verità rivelata. Possiamo<br />

dire che questo evento miracoloso è, comunque, un<br />

intervento di Dio nella storia umana contemporanea.<br />

Vorrei dire in poche parole, che gli ortodossi sono fermi,<br />

come ingessati sulla tradizione antica, i riformati cambiano<br />

la Verità in un’altra, i cattolici, invece affermano che c’è uno<br />

sviluppo nella comprensione delle Verità rivelate.<br />

Per fare un esempio concreto: se un bambino rimane<br />

bambino, muore, se cambia aspetto si deforma, se cresce<br />

armoniosamente vive.(Cfr. V. di Lerins: “Tradizione e novità<br />

nel cristianesimo - Borla 1994 e J.H.Newman: “Lo sviluppo<br />

della dottrina cristiana ed Jaka Book 2003)<br />

Non mi meraviglio che gli scettici mettano in dubbio<br />

anche il miracolo di Fatima. Per loro, infatti, non esiste<br />

alcuna realtà al di fuori del dubbio.<br />

E il giornale ‘O Seculo’, per la penna di Averlino de Almeida,<br />

dà questa descrizione: "Sulla strada s’incontrano i primi<br />

gruppi di pellegrini che vanno verso il luogo santo, distante<br />

ben più di venti chilometri. Uomini e donne sono quasi tutti<br />

scalzi.<br />

Al sorger dell’alba, nuovi gruppi si avviano intrepidi e<br />

attraversano l’abitato, il cui silenzio viene rotto dall’armonia<br />

dei loro canti. Il sole nasce, ma la volta del cielo minaccia la<br />

pioggia. Le nubi nere si ammucchiano proprio verso Fatima,<br />

ma nulla può arrestare coloro che, da tutte le strade e con<br />

tutti i mezzi di locomozione, confluiscono al paese.<br />

A mezzogiorno del 13 Ottobre 1917 la vallata era un mare di<br />

gente: era piovuto durante tutta la notte e continuava a<br />

piovere, ma l’attesa era grande…, anche se qualcuno era<br />

venuto per deridere e assistere allo spettacolo del grande<br />

fiasco".<br />

Il momento fissato era il mezzogiorno solare. La pioggia<br />

cessò e alcuni istanti dopo i tre bambini vedono il lampo e<br />

Lucia grida: "Silenzio! Silenzio! Viene la Ma<strong>donna</strong>, viene la<br />

IL MIRACOLO DEL SOLE IN UN ARTICOLO DEL<br />

Ma<strong>donna</strong>!".<br />

E la Ma<strong>donna</strong>, per l’ultima volta, viene a posare i suoi piedi<br />

CARDINALE ANGELO COMASTRI<br />

verginali sopra l’elce dei giorni precedenti.<br />

(SULLA RIVISTA MADRE DI DIO) Lucia entra in comunicazione diretta con lei e non sente la<br />

mamma che le dice: "Guarda bene, figlia; guarda di non<br />

La Ma<strong>donna</strong>, per il 13 Ottobre, aveva promesso ai<br />

veggenti di Fatima un grande miracolo, affinché tutti<br />

credessero: man mano che si avvicinava il giorno fatidico,<br />

l’attesa diventava sempre più impaziente e mobilitava folle<br />

mai viste precedentemente.<br />

Riferisce il giornale portoghese ‘O Dia’ in un reportage del<br />

19 Ottobre 1917, che oggi sappiamo essere stato citato da<br />

Dona Madalena de Martel Patricio: "Si erano spopolati<br />

paesi, villaggi e città vicine. Fin dalla vigilia, sulle strade<br />

gruppi di pellegrini si avviavano a Fatima…".<br />

ingannarti!".<br />

Una nube argentea avvolge il candido gruppo come una<br />

tenue voluta di incenso.<br />

Lucia si rivolge con la semplicità di sempre alla Vergine che<br />

le appare: "Che volete da me?" – "Voglio dirti che si<br />

costruisca qui una Cappella in mio onore. Io sono la<br />

Ma<strong>donna</strong> del Rosario. Continuate a recitare il Rosario tutti i<br />

giorni. La guerra sta per finire e i soldati torneranno presto<br />

alle proprie case" – "Ho molte grazie da chiederVi. Le<br />

esaudirete?", esclama Lucia. – "Alcune sì, altre no",<br />

67<br />

68


isponde la Vergine. E aggiunge: "È necessario che i<br />

peccatori si convertano, che chiedano perdono dei loro<br />

peccati".<br />

E, assumendo un’aria di tristezza, continua: "Non offendano<br />

più Gesù che è già troppo offeso". – "Non volete più niente<br />

da me?", domanda infine Lucia. – "Non voglio altro",<br />

risponde la bianca Signora. – "Io pure non Vi chiedo più<br />

nulla", conclude Lucia.<br />

E la Ma<strong>donna</strong> del Rosario si accomiata, per l’ultima volta,<br />

dai suoi tre confidenti.<br />

La visione è più splendente del sole! Mentre i fanciulli<br />

contemplavano estatici, ha inizio il miracolo annunziato:<br />

stupendo come nessuno avrebbe osato sperare.<br />

E furono testimoni del "miracolo del sole" circa sessantamila<br />

persone.<br />

IL "MIRACOLO DEL SOLE" RACCONTATO DA<br />

TESTIMONI.<br />

Una visione grandiosa e tremenda conferma il fatto<br />

dell’apparizione della Vergine ai tre pastorelli e la serietà del<br />

messaggio loro affidato.<br />

Riprendendo il discorso del numero precedente sul<br />

"miracolo del sole" a Fatima, il 13 Ottobre 1917, ascoltiamo<br />

la narrazione di alcuni testimoni oculari.<br />

"Noi guardavamo senza difficoltà il sole – ci racconta il<br />

padre di Giacinta - e non accecava. Pareva che si<br />

spegnesse e si accendesse un po’ in un modo, un po’ in un<br />

altro. Gettava raggi di luce da un lato e dall’altro e colorava<br />

ogni cosa di differenti colori: gli alberi e il popolo, la terra e<br />

l’aria. Ma la cosa più stupefacente è che il sole non faceva<br />

male alla vista.<br />

Tutto era quieto e tranquillo. Tutti tenevano gli occhi rivolti<br />

verso il cielo, quando ad un certo punto il sole si fermò e poi<br />

cominciò a danzare e a saltare: si fermò un’altra volta e<br />

69<br />

un’altra volta cominciò a danzare, fino al punto che sembrò<br />

staccarsi dal cielo e venire sopra di noi. Fu un momento<br />

terribile!…".<br />

Maria da Capelinha ha dichiarato: "Il sole assumeva diversi<br />

colori: giallo, azzurro, bianco; e tremava, tremava tanto che<br />

pareva una ruota di fuoco che venisse a cadere sul popolo!<br />

Tutti gridavano: ‘Ahi, Gesù, qui moriamo tutti! Gesù, qui<br />

moriamo tutti!’.<br />

Altri urlavano: ‘O Ma<strong>donna</strong>, aiuto!’ – e recitavano l’atto di<br />

contrizione. Ci fu persino una signora che fece la<br />

confessione generale, e ad alta voce diceva: ‘Io ho fatto<br />

questo e quest’altro peccato…’.<br />

Infine, il sole si fermò e tutti diedero un gran sospiro di<br />

sollievo. Erano ancora vivi ed era quello il miracolo che i tre<br />

fanciulli avevano annunziato: sessantamila persone là<br />

radunate, credenti e non credenti, testimoniavano il fatto<br />

singolare".<br />

L’incredulo che se la rideva.<br />

Interessantissima è pure la descrizione rilasciata da P.<br />

Ignazio Lourenco: "Avevo allora appena nove anni e<br />

requentavo la Scuola elementare del mio paese, che dista<br />

da Fatima 18 o 19 chilometri. Si era verso mezzogiorno,<br />

quando fummo sorpresi dalle grida ed esclamazioni di<br />

uomini e donne che passavano per la strada, davanti alla<br />

Scuola. La maestra fu la prima a correre sulla strada, senza<br />

poter impedire che noi ragazzi le corressimo dietro. Nella<br />

strada il popolo piangeva e gridava, indicando il sole: era il<br />

miracolo, il grande miracolo che si vedeva distintamente<br />

dall’alto del monte, ove è posto il mio paese. Mi sento<br />

incapace di descriverlo come anch’io lo vidi e sentii allora<br />

[…].<br />

Vicino a me stava un incredulo che aveva passato la<br />

mattinata a ridersi dei creduloni che facevano tutto quel<br />

viaggio a Fatima ‘per vedere una ragazza’. Lo guardai: era<br />

70


come paralizzato, assorto, spaventato, con gli occhi fissi al<br />

sole. Poi lo vidi tremare da capo a piedi e, levando le mani<br />

al cielo, cadere in ginocchio nel fango, gridando: ‘Nostra<br />

Signora! Nostra Signora!’ […].<br />

Passati dieci minuti di fenomeni straordinari e terribili, il sole<br />

tornò al suo posto, nello stesso modo con cui era disceso,<br />

pallido e quasi senza splendore… Quando la gente si<br />

persuase che il pericolo era scampato, fu un’esplosione di<br />

gioia. Tutti proruppero in un coro di ringraziamento:<br />

‘Miracolo, miracolo! Sia benedetta la Ma<strong>donna</strong>!’ ".<br />

Terminato il fenomeno solare, avvenne un fatto<br />

naturalmente inspiegabile: tutta quella gente, inzuppata<br />

d’acqua com’era, si ritrovò completamente asciutta.<br />

La Vergine Santa aveva moltiplicato i suoi prodigi per<br />

confermare la verità delle affermazioni dei piccoli veggenti e,<br />

in definitiva, la verità del Vangelo di Gesù. Perché la<br />

preoccupazione di Maria è una sola: farci capire che quel<br />

che ha detto Gesù è tutto vero, anzi: è la Verità!<br />

CAPITOLO III<br />

1. ECCO TUA MADRE<br />

Davvero la Madre di Gesù è anche la nostra Madre.<br />

Ella ci viene in soccorso in questi tempi di grande sofferenza<br />

per la Chiesa e per l’intera umanità.<br />

Abbiamo detto e lo crediamo, che la sua missione è<br />

disposta da Dio in ogni particolare.<br />

Colei che vive, nella pienezza, l’unione con la Trinità non<br />

prende decisioni personali. Ella agisce secondo i disegni di<br />

Dio perfettamente unita a Lui.<br />

La sua opera è prima di tutto opera di Dio.<br />

Nell’opera di Dio Ella è chiamata ad essere Madre, a<br />

collaborare al Suo progetto, a portare continuamente Gesù<br />

alle anime e le anime a Gesù, come individui e come<br />

71<br />

popolo; accompagna ciascuno dei figli affidati a Lei, dal loro<br />

concepimento al loro transito al Cielo; accompagna la<br />

Chiesa, pellegrina sulla terra, ad orientarsi alla<br />

“Gerusalemme Celeste”, fino al ritorno di Gesù nella gloria.<br />

Come ogni mamma concepisce, dà alla luce e fa crescere<br />

sano e ben educato il proprio bambino, così la Madre di<br />

Gesù aiuta i credenti a rinascere alla vita nuova ricevuta col<br />

Battesimo, a crescere in età, sapienza e grazia davanti a<br />

Dio e davanti agli uomini, ad incontrarsi con il Signore in un<br />

rapporto di profonda amicizia. Ella desidera che si realizzi il<br />

disegno di Dio su di noi e rispettando la nostra libertà in<br />

modo, direi, eccezionale, ci propone la strada che ci porta<br />

alla pienezza della vita. E’ paziente e misericordiosa, per<br />

cui persevera nel richiamarci sulla strada giusta, sulle vie<br />

del Vangelo, per far regnare il Signore anche sulla terra, nel<br />

cuore di coloro che attendono di entrare nella visione<br />

beatifica di Dio.<br />

Ci mostra i peccati da cui Dio è, oggi,offeso.<br />

La luce di Fatima illumina l’ inizio terzo millennio, in cui<br />

gli uomini sono immersi in una marea di fango a causa degli<br />

innumerevoli peccati che continuano a commettere.<br />

Anzitutto si è perso il senso del peccato.<br />

Tutto è ritenuto moralmente lecito.<br />

E si agisce di conseguenza, sia credenti che atei, di ogni<br />

età.<br />

Come ha scritto papa Giovanni Paolo II, nella lettera<br />

apostolica “Rosarium Virginis Mariae” (12 ottobre 2002), la<br />

necessità della recita del Rosario, come chiesto a Fatima,<br />

è attualissima.<br />

Vi si legge:”Numerosi segni dimostrano quanto la Vergine<br />

Santa voglia anche oggi esercitare, proprio attraverso<br />

questa preghiera, la premura materna alla quale il<br />

Redentore moribondo affidò, nella persona del discepolo<br />

prediletto, tutti i figli della Chiesa: “Donna, <strong>ecco</strong> il <strong>tuo</strong> <strong>figlio</strong>! “<br />

72


(Gv 19, 26). Sono note le svariate circostanze, tra il<br />

diciannovesimo e il ventesimo secolo, nelle quali la Madre di<br />

Cristo ha fatto in qualche modo sentire la sua presenza e la<br />

sua voce per esortare il Popolo di Dio a questa forma di<br />

orazione contemplativa. Desidero in particolare ricordare,<br />

per l'incisiva influenza che conservano nella vita dei cristiani<br />

e per l'autorevole riconoscimento avuto dalla Chiesa, le<br />

apparizioni di Lourdes e di Fatima, i cui rispettivi santuari<br />

sono meta di numerosi pellegrini, in cerca di sollievo e di<br />

speranza.”(n. 7)<br />

“ Maria vive con gli occhi su Cristo e fa tesoro di ogni sua<br />

parola: “Serbava tutte queste cose meditandole nel suo<br />

cuore” (Lc 2, 19; cfr 2, 51). I ricordi di Gesù, impressi nel<br />

suo animo, l'hanno accompagnata in ogni circostanza,<br />

portandola a ripercorrere col pensiero i vari momenti della<br />

sua vita accanto al Figlio. Sono stati quei ricordi a costituire,<br />

in certo senso, il “rosario” che Ella stessa ha costantemente<br />

recitato nei giorni della sua vita terrena.<br />

Ed anche ora, tra i canti di gioia della Gerusalemme celeste,<br />

i motivi del suo grazie e della sua lode permangono<br />

immutati. Sono essi ad ispirare la sua materna premura<br />

verso la Chiesa pellegrinante, nella quale Ella continua a<br />

sviluppare la trama del suo 'racconto' di evangelizzatrice.<br />

Maria ripropone continuamente ai credenti i 'misteri' del suo<br />

Figlio, col desiderio che siano contemplati, affinché possano<br />

sprigionare tutta la loro forza salvifica. Quando recita il<br />

Rosario, la comunità cristiana si sintonizza col ricordo e con<br />

lo sguardo di Maria.”(11)<br />

Necessaria è anche la Consacrazione al Cuore<br />

Immacolato, come afferma lo stesso Pontefice nella Lettera<br />

apostolica “Novo millennio ineunte” del 6 gennaio 2001:<br />

”Maria è stata presente nella celebrazione giubilare non<br />

solo attraverso opportuni e qualificati Convegni, ma<br />

soprattutto attraverso il grande Atto di affidamento con<br />

73<br />

cui, affiancato da buona parte dell'Episcopato mondiale,<br />

ho consegnato alla sua premura materna la vita degli<br />

uomini e delle donne del nuovo millennio.”<br />

Il parere autorevole del Beato Giovanni Paolo II ci<br />

incoraggia a continuare sulla strada del grande Atto di<br />

affidamento. Inoltre ci incoraggia a recitare il Rosario anche<br />

nelle famiglie per ottenere al mondo una pace duratura<br />

basata sulla giustizia.<br />

L’attacco dell’11 settembre 2001 alle torri gemelle, nel cuore<br />

degli Stati Uniti d’America, ci richiama drammaticamente<br />

alla possibilità di una guerra senza fine.<br />

Arma importante contro ogni guerra è ancora oggi il<br />

Rosario.<br />

2. I PECCATI DI OGGI<br />

Il cardinal Ratzinger nella meditazione sulla IX<br />

stazione della Via Crucis al Colosseo scrive: “Che cosa può<br />

dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse<br />

ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale,<br />

all’ allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un<br />

secolarismo senza Dio. Ma non dobbiamo pensare anche a<br />

quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa? A<br />

quante volte si abusa del santo sacramento della sua<br />

presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli<br />

entra! Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza<br />

neanche renderci conto di lui! Quante volte la sua Parola<br />

viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante<br />

teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c’è nella<br />

Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio,<br />

dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta<br />

superbia, quanta autosufficienza! Quanto poco rispettiamo il<br />

sacramento della riconciliazione, nel quale egli ci aspetta,<br />

per rialzarci dalle nostre cadute! Tutto ciò è presente nella<br />

sua passione. Il tradimento dei discepoli, la ricezione<br />

74


indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più<br />

grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore.<br />

Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo<br />

dell’animo, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr. Mt<br />

8, 25).<br />

E questa è la preghiera:<br />

“Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta<br />

per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E<br />

anche nel <strong>tuo</strong> campo di grano vediamo più zizzania che<br />

grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci<br />

sgomentano.<br />

Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti<br />

ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi<br />

gesti. Abbi pietà della tua Chiesa: anche all’interno di essa,<br />

Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta ti<br />

trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che<br />

non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu,<br />

essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa,<br />

rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, ti rialzerai. Ti sei<br />

rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e<br />

santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.“<br />

Questa meditazione, seguita dalla preghiera è una<br />

sintesi dei mali e dei peccati che affliggono la Chiesa<br />

contemporanea.<br />

Allo stesso tempo è un grido di speranza. Come Gesù si è<br />

rialzato dalle cadute sotto la croce, prima di morire, ora<br />

risorto lo supplichiamo con fiducia di rialzare la sua Chiesa e<br />

di riportarla allo splendore della santità.<br />

Il mondo vive l’allontanamento da Dio e la<br />

trasgressione della sua Legge.<br />

I dieci Comandamenti sono la spiegazione del grande<br />

Comandamento dell’Amore di Dio e del prossimo.<br />

Vediamo quali sono le trasgressioni: molti non credono nel<br />

Dio della Bibbia, altri lo mettono alla pari con altre divinità<br />

75<br />

inesistenti dicendo che tutte le religioni sono uguali e tutte<br />

più o meno vere, altri negano la sua esistenza, altri credono<br />

un po’, ma ne parlano con grande superficialità o secondo il<br />

proprio punto di vista, altri si ribellano contro di Lui come se<br />

non li amasse, o non avesse un disegno di amore sulla loro<br />

vita, o non fosse il Creatore che ha fatto perfette tutte le<br />

creature nel loro ordine, o come uno che si disinteressa<br />

della storia tenendosi al di fuori, o come un Giudice severo e<br />

senza misericordia. Altri mettono al posto di Dio gli idoli: il<br />

politeismo, gli dei e i demoni, il potere, il piacere, la razza,<br />

gli antenati, lo Stato, il denaro, il sesso, il successo, il<br />

proprio “Io”, l’avarizia, l’egoismo, la lussuria, la<br />

superstizione, il disprezzo del Creato e delle creature; la<br />

derisione di ciò che esiste, la malizia, la malvagità, l’inedia,<br />

l’indifferenza, la pigrizia, l’accidia. La mancanza di<br />

compassione, la burla, la trivialità.<br />

Questi peccati si commettono e si testimoniano con il<br />

comportamento.<br />

Si è formato come un esercito di coloro che si ribellano ai<br />

primo comandamento e spingono altri a seguirli diventando<br />

una specie di “ministri” del peccato.<br />

Sovvertono l’insegnamento della Chiesa in questo modo:<br />

“al Comandamento del Signore - non avrai altro Dio fuori di<br />

me - costruiscono altri falsi idoli.<br />

“Al Comandamento - Non nominare il Nome di Dio invano -,<br />

spingono a bestemmiare Dio e il suo Cristo - in tanti modi<br />

subdoli e diabolici, fino a ridurre a un marchio di vendita<br />

indecoroso il suo Nome e a fare dei film sacrileghi sulla sua<br />

vita e sulla sua divina Persona.<br />

Al Comandamento :- “ricordati di santificare le feste”- si<br />

trasforma la Domenica in week end, nel giorno dello sport,<br />

delle gare, dei divertimenti.<br />

76


Al Comandamento:- “Onora il padre e la madre”- si<br />

contrappone un modello di famiglia fondata sulla<br />

convivenza, perfino tra omosessuali.<br />

Al Comandamento: -“non uccidere”- si legittimano l’aborto,<br />

l’eutanasia facendo quasi scomparire il rispetto dovuto alla<br />

vita umana.<br />

Al Comandamento. –“Non commettere atti impuri”-, essa<br />

giustifica, esalta ogni forma di impurità, fino alla<br />

giustificazione degli atti contro natura.<br />

Al Comandamento: -“Non rubare”- si diffondono i furti, la<br />

violenza, i sequestri, le rapine.<br />

Al Comandamento: -“non dire falsa testimonianza”- si<br />

propaga la legge dell’inganno, della menzogna e della<br />

doppiezza.<br />

Al Comandamento: “Non desiderare la <strong>donna</strong> e la roba di<br />

altri”- si vuol corrompere nel profondo la coscienza,<br />

ingannando la mente e il cuore dell’uomo.<br />

Alle sette Virtù teologali e Cardinali, si oppongono i sette vizi<br />

capitali.<br />

Alla Fede si oppone la superbia; alla speranza , la lussuria;<br />

alla carità l’avarizia; alla prudenza l’ira; alla fortezza<br />

l’accidia; alla giustizia l’invidia; alla temperanza la gola.<br />

Colui che diventa vittima dei vizi capitali viene gradualmente<br />

condotto a togliere il culto che si deve al solo Dio, per darlo<br />

a delle false divinità, che sono la personificazione stessa di<br />

questi vizi.<br />

Lo spirito di ribellione a Dio per cui l’ateismo ha spento ogni<br />

luce di amore e di fede,<br />

la moda sempre più provocante e sconveniente, la stampa,<br />

gli spettacoli, che propagano il male e lo giustificano, i luoghi<br />

di divertimento e di svago diventano i mezzi più efficaci per<br />

corrompere i giovani con la droga, l’alcolismo, l’impurità e la<br />

costruzione di rapporti umani e relazioni fra persone<br />

orientati a soddisfare il piacere sessuale e l’egoismo.<br />

77<br />

Di amore se ne parla, ma a sproposito.<br />

Tale comportamento si chiama più propriamente,<br />

perversione morale.<br />

Il Papa viene deriso, vilipeso, non amato, non seguito,<br />

calunniato, con l’infedeltà al suo magistero, con la<br />

negazione del suo carisma di fede e di carità nella Chiesa.<br />

Gesù ed il suo Vangelo sono traditi.<br />

La Chiesa è divisa.<br />

Anche i luoghi della cultura non sono immuni da questi<br />

peccati, anzi si predicano con forme intellettuali attraenti<br />

nascondendo con la massima cura l’insidia dell’inganno.<br />

Propagano le verità relative. Non esiste alcuna verità,<br />

poiché ce ne sono molte che si contraddicono tra loro.” (Cfr.<br />

La Ma<strong>donna</strong> ai sacerdoti suoi figli prediletti.)<br />

Nel campo della Medicina, si tenta di presentare i<br />

medici come i padroni della salute degli altri, anziché uomini<br />

al servizio dei fratelli sofferenti.<br />

Il lucro, la gloria, il proprio interesse, la freddezza del cuore,<br />

la corsa ai primi posti sono spesso messi al di sopra del<br />

sevizio, della cura che il medico dovrebbe nutrire verso i<br />

propri assistiti. Manca spesso il rispetto della persona e la<br />

pigrizia è molto spesso causa di molte sofferenze, altrimenti<br />

evitabili.<br />

Il commercio è sempre stato motivo di peccato, poiché il<br />

denaro viene messo al primo posto.<br />

La prima preghiera insegnata dall’Angelo ai fanciulli di<br />

Fatima è una preghiera di riparazione per questi peccati:<br />

- Mio Dio! lo credo, adoro, spero e Vi amo! Vi domando<br />

perdono per quelli che non credono, non adorano, non<br />

sperano, e non Vi amano.<br />

78


ALCUNI TESTI BIBLICI TRATTI DALLE LETTERE DEGLI<br />

APOSTOLI SUI PECCATI E LE VIRTU’:<br />

San Paolo apostolo:<br />

- “La carità è magnanima, benevola è la carità; non è<br />

invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, 5 non manca<br />

di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non<br />

tiene conto del male ricevuto, 6 non gode dell'ingiustizia ma<br />

si rallegra della verità. 7 Tutto scusa, tutto crede, tutto spera,<br />

tutto sopporta. (1Cor. 13, 4)”<br />

- “18Ma<br />

se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete<br />

sotto la Legge. 19 Del resto sono ben note le opere della<br />

20<br />

carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria,<br />

stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni,<br />

fazioni, 21 invidie, ubriachezze, orge e cose del genere.<br />

Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi<br />

le compie non erediterà il regno di Dio. 22 Il frutto dello Spirito<br />

invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza,<br />

bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; 23 contro queste cose<br />

non c'è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno<br />

crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri.<br />

25<br />

Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche<br />

26<br />

secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria,<br />

provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.” (Gal. 5 , 8ss.)<br />

- “Io dunque, prigioniero a motivo del Signore, vi<br />

esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che<br />

avete ricevuto, 2 con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità,<br />

sopportandovi a vicenda nell'amore, 3 avendo a cuore di<br />

conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della<br />

pace. 4 Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la<br />

speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra<br />

vocazione; 5 un solo Signore, una sola fede, un solo<br />

79<br />

6<br />

battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di<br />

tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti. “(Efes. 4,<br />

1ss.)<br />

- “Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di<br />

lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; 2 rivolgete il<br />

pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3 Voi<br />

infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in<br />

Dio! 4 Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora<br />

anche voi apparirete con lui nella gloria.<br />

5<br />

Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità,<br />

immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è<br />

idolatria; 6 a motivo di queste cose l'ira di Dio viene su coloro<br />

che gli disobbediscono. 7 Anche voi un tempo eravate così,<br />

quando vivevate in questi vizi. 8 Ora invece gettate via anche<br />

voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e<br />

discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca. 9 Non dite<br />

menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell'uomo vecchio<br />

con le sue azioni 10 e avete rivestito il nuovo, che si rinnova<br />

per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha<br />

creato.<br />

12<br />

Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti<br />

di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di<br />

magnanimità, 13 sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli<br />

uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei<br />

riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così<br />

fate anche voi. 14 Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della<br />

carità, che le unisce in modo perfetto. 15 E la pace di Cristo<br />

regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in<br />

un solo corpo. E rendete grazie!<br />

16<br />

La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.<br />

Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con<br />

salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio<br />

nei vostri cuori. 17 E qualunque cosa facciate, in parole e in<br />

80


opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo<br />

grazie per mezzo di lui a Dio Padre.” (Col, 3, 5ss.)<br />

- “ Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel<br />

Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo<br />

di comportarvi e di piacere a Dio - e così già vi comportate -,<br />

possiate progredire ancora di più. 2 Voi conoscete quali<br />

regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.<br />

3 Questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione: che<br />

vi asteniate dall'impurità, 4 che ciascuno di voi sappia trattare<br />

il proprio corpo con santità e rispetto, 5 senza lasciarsi<br />

dominare dalla passione, come i pagani che non conoscono<br />

Dio; 6 che nessuno in questo campo offenda o inganni il<br />

proprio fratello, perché il Signore punisce tutte queste cose,<br />

come vi abbiamo già detto e ribadito. 7 Dio non ci ha<br />

chiamati all'impurità, ma alla santificazione.”<br />

“Perciò chi disprezza queste cose non disprezza un uomo,<br />

ma Dio stesso, che vi dona il suo santo Spirito.” (Ts. 4, 1ss.)<br />

Giacomo:<br />

“Lo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto<br />

ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira. 20 Infatti l'ira<br />

dell'uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio.<br />

21 Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di<br />

malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata<br />

in voi e può portarvi alla salvezza. 22 Siate di quelli che<br />

mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto,<br />

illudendo voi stessi; 23 perché, se uno ascolta la Parola e non<br />

la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il<br />

proprio volto allo specchio: 24 appena si è guardato, se ne<br />

va, e subito dimentica come era.<br />

Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la<br />

legge della libertà, e le resta fedele, non come un<br />

81<br />

ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in<br />

pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.<br />

26 Se qualcuno ritiene di essere religioso, ma non<br />

frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione<br />

è vana. 27 Religione pura e senza macchia davanti a Dio<br />

Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle<br />

sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.”<br />

(Giac. 1- ss)<br />

Giovanni:<br />

“Quello che era da principio, quello che noi abbiamo<br />

udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello<br />

che contemplammo e che le nostre mani toccarono del<br />

Verbo della vita - 2 la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo<br />

veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita<br />

eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -,<br />

quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo<br />

anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E<br />

la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù<br />

Cristo. 4 Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia<br />

piena.<br />

Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi<br />

annunciamo: Dio è luce e in lui non c'è tenebra alcuna. 6 Se<br />

diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle<br />

tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità.<br />

7 Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce,<br />

siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù,<br />

il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.<br />

8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi<br />

e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli<br />

è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci<br />

da ogni iniquità. 10 Se diciamo di non avere peccato,<br />

facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.”<br />

(Lettera di Gv. 1, 1 ss.)<br />

82


3. LA CONVERSIONE E LA VITTORIA SUL PECCATO.<br />

L’uomo vince, quando si lascia vincere dall’ amore infinito<br />

del suo Dio. E così trova la pace del cuore.<br />

Gesù ha vinto il peccato dell’uomo una volta per<br />

La vittoria di Dio e dell’uomo sul peccato si intrecciano con<br />

sempre pagando personalmente il “prezzo del riscatto”.<br />

un vincolo meraviglioso e sorprendente.<br />

Ma l’uomo resta libero di accogliere il frutto del sangue<br />

Il Padre ama ogni creatura umana vedendo in lei l’immagine<br />

preziosissimo versato, o di rifiutarlo.<br />

del suo Figlio Unigenito.<br />

Infatti è libero di scegliere tra il bene ed il male. Egli stringe al suo Cuore i redenti del Figlio e li chiama alla<br />

Mi pare che una scelta contro Gesù ed il suo Vangelo di<br />

comunione con Sé, facendoli partecipi della sua natura<br />

salvezza sia un peccato più grave di quello compiuto dai<br />

divina.<br />

nostri progenitori nell’ Eden. La conversione vera richiede la conoscenza delle Sacre<br />

Se così determinante risulta la libera scelta dell’uomo,<br />

Scritture e della loro retta interpretazione.<br />

altrettanto determinante è la possibilità che egli ha ricevuto<br />

La misura del giusto comportamento morale si deve cercare<br />

di fare un cammino di conversione dopo il peccato.<br />

e trovare nella Parola di Dio.<br />

Attraverso un cammino di conversione ed il ritorno alla casa<br />

E’ bello leggere, amare, meditare, conoscere e vivere<br />

paterna, come si legge nella parabola del “ Figlio prodigo”,<br />

quanto Dio mi ha rivelato con parole e fatti intimamente<br />

l’ uomo trova sempre un Padre misericordioso che lo<br />

connessi.<br />

aspetta e lo abbraccia restituendogli la dignità perduta. La Storia della Salvezza trasmessa nei libri ispirati della<br />

Lo perdona e lo guarisce.<br />

Bibbia non si ferma, ma opera i suoi prodigi nella storia di<br />

Il primato ed merito sono sempre di Gesù.<br />

sempre, trasformando la cosiddetta “storia umana” in Storia<br />

L’ uomo ha risposto all’ invito a ritornare alla casa paterna, e<br />

della salvezza.<br />

soltanto questo è il suo merito. L’Economia di Dio va avanti nel tempo ed attraversa la vita<br />

I peccati commessi non li può perdonare nessun uomo, ma<br />

di ogni persona, nonostante le apparenze e nonostante<br />

solo Dio, nella sua onnipotenza.<br />

tutto, avanzando verso il suo compimento che avverrà col<br />

Il Padre, ricco di misericordia, anziché coprire con un velo<br />

Ritorno di Gesù nella “Gloria”.<br />

pietoso le colpe commesse dall’uomo peccatore, le cura,<br />

Gesù ci ha rivelato in pienezza l’amore misericordioso<br />

come si curano le ferite, le risana e le guarisce.<br />

del Padre.<br />

L’uomo perdonato ritorna nella condizione della Grazia<br />

Ha voluto fidarsi dei suoi discepoli, assistiti dal suo Spirito,<br />

battesimale. Le ferite dei suoi peccati scompaiono, in virtù<br />

per continuare la sua opera in tutti i tempi, fino alla fine del<br />

della divina potenza. Non resta neanche la cicatrice.<br />

mondo.<br />

Durante la vita si possono ripetere le condizioni<br />

Dal suo Cuore trafitto è nata la Chiesa, Madre e Maestra,<br />

dell’abbandono della fede e della testimonianza cristiana,<br />

Luce delle genti che Egli ha arricchita di tutti i doni e dei<br />

ma il Signore rimane fedele al suo progetto di salvezza ed è<br />

carismi necessari a custodire la fede di coloro che<br />

sempre pronto a perdonare di nuovo, per cui c’è sempre la<br />

speranza di una riconciliazione, per chi crede nell’amore<br />

giusto e misericordioso di Dio.<br />

avrebbero creduto in Lui.<br />

83<br />

84


Ha effuso lo Spirito Santo “Dono Amore” sulla “Sposa” per<br />

renderla feconda.<br />

Come lo Spirito rese fecondo il Seno Verginale di Maria,<br />

così, lo stesso Spirito feconda l’opera santificatrice della<br />

Chiesa.<br />

Parlando di peccato e di conversione non possiamo<br />

fare a meno di ricordarci che Gesù ha affidato ai suoi<br />

Apostoli il Sacramento della riconciliazione.<br />

Li ha resi partecipi del suo potere di perdonare i peccati, e<br />

ha conferito a loro l’autorità di riconciliare i peccatori con la<br />

Chiesa.<br />

Il Vangelo lo attesta: Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi!<br />

Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi".<br />

Detto questo, soffiò e disse loro: "Ricevete lo Spirito Santo.<br />

23 A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a<br />

coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati". (Gv.<br />

20, 21 - 23).<br />

Il significato di queste parole di Gesù è molto chiaro e<br />

comprensibile.<br />

La Chiesa, che ha come suo Capo visibile il Successore<br />

di Pietro, interpreta nel modo giusto questo mandato del<br />

Salvatore.<br />

Ogni sacerdote che ha ricevuto il Sacramento<br />

dell’Ordine riceve dalla Chiesa stessa il mandato di<br />

applicare questo Sacramento ai fedeli che ne fanno<br />

richiesta. La “Confessione”, si può ripetere tutte le volte<br />

che è necessario, durante la vita.<br />

Colui che amministra, sia papa, o vescovo, o sacerdote,<br />

agisce “In persona Christi” (nella Persona di Cristo), per cui<br />

quando egli assolve i peccati è Cristo stesso che assolve e<br />

perdona.<br />

E’ una grazia immensa poter confidare a Gesù, presente nel<br />

ministro, le nostre debolezze, il pentimento del peccato<br />

commesso, il proposito di crescere nella santità ed avere la<br />

85<br />

certezza di esser stato sollevato dal peso del peccato<br />

commesso.<br />

Mediante questo sacramento l’omo ritorna nella grazia di<br />

Dio, recupera la purezza battesimale, viene stretto al cuore<br />

dal Salvatore e fortificato da uno speciale dono dello Spirito<br />

Santo che lo rende più forte nella lotta contro il male.<br />

Se il mondo tornerà al Sacramento del perdono con cuore<br />

contrito ed umiliato, scoprirà un tesoro inimmaginabile, che<br />

lo condurrà ad un cambiamento vero nei rapporti con Dio e<br />

con i fratelli.<br />

L’ effetto si vedrà all’interno della famiglia ed anche a più<br />

vasto raggio; infatti, nelle nazioni e nel mondo tornerà a<br />

regnare Cristo, Principe della Pace.<br />

Il mondo è inquieto, insicuro, sofferente, senza pace.<br />

Dovunque si moltiplicano divisioni, odio, guerre ed ogni altro<br />

genere di mali.<br />

Tutto questo dipende dai nostri peccati, dal lasciarsi sedurre<br />

dal maligno, operatore di inquietudine, di divisioni, di lotte, di<br />

guerre. Il maligno vorrebbe distruggere le creature ed il<br />

creato, ma non lo potrà mai fare, fino a quando ci sarà la<br />

Chiesa che soffre, offre, prega e ripara.<br />

Al di sopra di ogni azione affidata alla Chiesa, incluso il<br />

Sacramento della Riconciliazione, eccelle la Celebrazione<br />

Eucaristica che Gesù istituì nella sera dell’ Ultima Cena.<br />

La riconciliazione, come Sacramento, ci predispone a vivere<br />

con frutto, la Celebrazione dell’ Eucaristia.<br />

4 . L’ EUCARESTIA COME RIMEDIO Al PECCATO<br />

NELLA STORIA DEI TRE VEGGENTI DI FATIMA .<br />

La seconda preghiera insegnata dall’Angelo della Pace ci<br />

introduce bene nell’ argomento:<br />

– Santissima Trinità, Padre, Figlio, Spirito Santo, (Vi<br />

adoro profundamente e) Vi offro il Preziosissimo Corpo,<br />

Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in<br />

86


tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli<br />

oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli stesso è<br />

offeso. E, per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e<br />

del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione<br />

dei poveri peccatori.<br />

I peccati sono rappresentati dagli oltraggi, sacrilegi e<br />

indifferenze.<br />

Come rimedio ai peccati è data la preghiera di riparazione;<br />

non una qualsiasi, ma quella per eccellenza, la stessa<br />

preghiera con cui Gesù offre se stesso al Padre in Sacrificio<br />

di soave odore.<br />

I fanciulli pregano appellandosi alla preghiera di Gesù<br />

Eucaristico, sempre pronto ad intercedere per i peccatori;<br />

essi capiscono che l’unica preghiera efficace è quella di<br />

Gesù che si dona al Padre.<br />

Soltanto l’offerta di quel Sacrificio, presentata alla Trinità,<br />

dal cuore adorante e puro dei tre bambini poteva ottenere il<br />

perdono dei tanti peccati ricordati nella preghiera insegnata<br />

dall’Angelo del Portogallo.<br />

I bambini pregavano offrendo a Dio gli stessi meriti del<br />

Signore, morto e risorto per la salvezza del mondo.<br />

La preghiera per la conversione dei peccatori si innesta nei<br />

meriti infiniti del Cuore Santissimo di Gesù e nelle<br />

intercessioni del Cuore Immacolato di Maria.<br />

Il simbolo dei Cuori rimanda all’Amore.<br />

In quel tempo, in cui trionfava l’odio, era necessario ritornare<br />

a testimoniare il grande amore a Gesù e a sua Madre.<br />

Una Croce senza confini era piantata sulla terra a causa dei<br />

peccatori.<br />

Ma, dalla Croce, Gesù continuava ad offrire se stesso al<br />

Padre, e sotto la Croce, stava “la Madre”.<br />

La preghiera dell’Angelo prostrato davanti al Calice e<br />

all’ Ostia, sospesi nell’aria, unita a quella dei bambini ,<br />

prostrati con la testa che toccava la terra, ci ricordano la<br />

87<br />

verità della presenza reale del Corpo e del Sangue di Gesù<br />

sotto le specie del pane e del vino consacrati.<br />

Nella preghiera si parla di questa presenza in Corpo,<br />

Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo in tutti i Tabernacoli<br />

del mondo.<br />

Nel Calice e nell’Ostia sospesi in aria viene adorato Gesù<br />

vero.<br />

Dopo l’adorazione accade un fatto imprevisto:<br />

“l’Angelo dà la Comunione a Francesco e a Giacinta<br />

con ciò che era contenuto nel Calice e a Lucia con<br />

l’Ostia.”<br />

Suor Lucia nelle Memorie racconta:<br />

“Dopo si alzò, prese nelle sue mani il calice e l’Ostia. Diede<br />

a me la sacra Ostia, e divise il Sangue del calice tra<br />

Giacinta e Francesco dicendo nello stesso tempo:<br />

- Prendete e bevete il Corpo e Sangue di Gesù Cristo,<br />

orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro<br />

crimini e consolate il vostro Dio.”<br />

I bambini ricevono Gesù oltraggiato orribilmente<br />

dagli uomini ingrati.<br />

L’ingratitudine è già di per sé un oltraggio, ma qui si parla di<br />

oltraggi orribili commessi contro Gesù, presente realmente<br />

nel Sacramento dell’Altare.<br />

Queste parole dovevano infondere una grande pena nel<br />

cuore dei piccoli.<br />

Allo stesso tempo davano a loro anche un incoraggiamento;<br />

essi stessi avrebbero potuto riparare tali crimini e consolare<br />

Gesù.<br />

Di qui si capisce come Gesù associ l’offerta delle sue<br />

creature alla sua offerta sacrificale per la salvezza del<br />

mondo. Si può anche intendere che ogni cristiano può<br />

assumersi questo grande impegno di riparazione in unione<br />

al sacrificio del Crocifisso e riparare, con Gesù, il peccato<br />

umano.<br />

88


Per poter vivere questa dimensione spirituale ci vogliono<br />

anime generose ed umili.<br />

L’insistenza sulla presenza reale di Gesù nel Sacramento, ci<br />

fa comprendere quanto grave sia il dubbio, l’incredulità di<br />

molti cattolici, e quanti abusi e peccati contro l’Eucaristia si<br />

commettano da parte di chi nega la presenza reale di Gesù<br />

nelle specie consacrate, sia durante che dopo la<br />

Celebrazione dell’Eucaristia, oppure da chi riduce,<br />

addirittura, a puro simbolo quanto accade nella<br />

Consacrazione.<br />

L’apostolo Paolo si raccomanda di non ricevere<br />

indegnamente e cioè in stato di peccato, il Corpo e il<br />

Sangue di Cristo; dalle sue parole si capisce l’importanza e<br />

la necessità di una buona Confessione sacramentale, per<br />

ricevere la Santa Comunione in modo conveniente alla<br />

grandezza e alla bontà di Dio.<br />

Chi la riceve in peccato, mangia e beve la propria<br />

condanna; commette un sacrilegio; offende, quanto di più<br />

sacro e di più bello il Signore ci dona e cioè Sé stesso sotto<br />

le specie e le apparenze del pane e del vino.<br />

Si legge infatti, nella prima lettera ai Corinti:<br />

“Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi<br />

ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva<br />

tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò<br />

e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in<br />

memoria di me". 25 Allo stesso modo, dopo aver cenato,<br />

prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova<br />

alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne<br />

bevete, in memoria di me". 26 Ogni volta infatti che mangiate<br />

questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del<br />

Signore, finché egli venga. 27 Perciò chiunque mangia il pane<br />

o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà<br />

colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Ciascuno,<br />

dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva dal<br />

89<br />

29<br />

calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il<br />

corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. 30 È<br />

per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un<br />

buon numero sono morti. 31 Se però ci esaminassimo<br />

attentamente da noi stessi, non saremmo giudicati;<br />

32<br />

quando poi siamo giudicati dal Signore, siamo da lui<br />

ammoniti per non essere condannati insieme con il<br />

mondo. 33 Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la<br />

cena, aspettatevi gli uni gli altri. 34 E se qualcuno ha fame,<br />

mangi a casa, perché non vi raduniate a vostra condanna.<br />

Quanto alle altre cose, le sistemerò alla mia venuta.”(1Cor.<br />

11, 23 – 30)<br />

Molti cattolici dei nostri tempi, vanno a fare la<br />

Comunione senza confessarsi, talvolta venendo meno alle<br />

leggi della Chiesa e alla voce del Papa; con superficialità<br />

estrema, sì si moltiplicano le offese a Gesù che è tutto<br />

amore, con la nostra presunta giustizia, con la nostra<br />

superbia e la nostra disobbedienza all’autorità stabilita dal<br />

Signore,<br />

Molti dimenticano che la Chiesa è il prolungamento,<br />

nel tempo, del Mistero di Cristo; non si rendono conto della<br />

sua grandezza; non sanno, che la Chiesa ha Cristo stesso<br />

come suo Capo e che il successore di San Pietro lo<br />

rappresenta , autorevolmente davanti agli uomini.<br />

San Paolo definisce la Chiesa Corpo di Cristo, di cui<br />

Cristo stesso è il Capo e noi siamo le membra.<br />

“Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria<br />

parte, sue membra.” (1 Cor. 11, 27)<br />

“Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a<br />

offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a<br />

Dio; è questo il vostro culto spirituale.<br />

Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi<br />

trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter<br />

discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e<br />

90


perfetto. 3 Per la grazia che mi è stata data, io dico a<br />

ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto conviene, ma<br />

valutatevi in modo saggio e giusto, ciascuno secondo la<br />

misura di fede che Dio gli ha dato. 4 Poiché, come in un solo<br />

corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno<br />

tutte la medesima funzione, 5 così anche noi, pur essendo<br />

molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua<br />

parte, siamo membra gli uni degli altri. 6 Abbiamo doni<br />

diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi: chi ha il<br />

dono della profezia la eserciti secondo ciò che detta la fede;<br />

7 chi ha un ministero attenda al ministero; chi insegna si<br />

dedichi all'insegnamento;<br />

8 chi esorta si dedichi<br />

all'esortazione. Chi dona, lo faccia con semplicità; chi<br />

presiede, presieda con diligenza; chi fa opere di<br />

misericordia, le compia con gioia.La carità non sia ipocrita:<br />

detestate il male, attaccatevi al bene; 10 amatevi gli uni gli<br />

altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.<br />

11 Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello<br />

spirito; servite il Signore. 12 Siate lieti nella speranza, costanti<br />

nella tribolazione, perseveranti nella preghiera.<br />

13 Condividete le necessità dei santi; siate premurosi<br />

nell'ospitalità. 14 Benedite coloro che vi perseguitano,<br />

benedite e non maledite. 15 Rallegratevi con quelli che sono<br />

nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto.<br />

16 Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non<br />

nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è<br />

umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi. 17 Non rendete a<br />

nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti<br />

a tutti gli uomini. 18 Se possibile, per quanto dipende da voi,<br />

vivete in pace con tutti.” (Rm. 12, 1 – 18)<br />

“Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.<br />

Egli è principio,<br />

primogenito di quelli che risorgono dai morti,<br />

91<br />

perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.<br />

È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza<br />

e che per mezzo di lui e in vista di lui<br />

siano riconciliate tutte le cose,<br />

avendo pacificato con il sangue della sua croce<br />

sia le cose che stanno sulla terra,<br />

sia quelle che stanno nei cieli. “Col. 1, 18 – 20)<br />

Chi non accetta la Chiesa, nega l’Incarnazione di<br />

Gesù.<br />

E’ in virtù dell’Incarnazione, che la Chiesa visibile riceve la<br />

sua verità sacramentale e la sua insostituibile forza.<br />

E’ Gesù che ha voluto la Chiesa ed è sempre Lui che la<br />

guida donandole lo Spirito continuamente.<br />

Il Concilio Vaticano II° afferma: “...la Chiesa è, in<br />

Cristo, in qualche modo il sacramento, ossia il segno e lo<br />

strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il<br />

genere umano.” (LG. n° 1).<br />

Ancora la “Lumen Gentium al n° 7 si esprime così:<br />

“Ma come tutte le membra del corpo umano, anche se<br />

numerose, non formano che un solo corpo così i fedeli in<br />

Cristo (cfr. 1 Cor 12,12). Anche nella struttura del corpo<br />

mistico di Cristo vige una diversità di membri e di uffici. Uno<br />

è lo Spirito, il quale per l'utilità della Chiesa distribuisce la<br />

varietà dei suoi doni con magnificenza proporzionata alla<br />

sua ricchezza e alle necessità dei ministeri (cfr. 1 Cor 12,1-<br />

11). Fra questi doni eccelle quello degli apostoli, alla cui<br />

autorità lo stesso Spirito sottomette anche i carismatici (cfr.<br />

1 Cor 14). Lo Spirito, unificando il corpo con la sua virtù e<br />

con l'interna connessione dei membri, produce e stimola la<br />

carità tra i fedeli. E quindi se un membro soffre, soffrono con<br />

esso tutte le altre membra; se un membro è onorato, ne<br />

gioiscono con esso tutte le altre membra (cfr. 1 Cor 12,26).<br />

Capo di questo corpo è Cristo. Egli è l'immagine<br />

dell'invisibile Dio, e in lui tutto è stato creato. Egli è anteriore<br />

92


a tutti, e tutte le cose sussistono in lui. È il capo del corpo,<br />

che è la Chiesa. È il principio, il primo nato di tra i morti,<br />

affinché abbia il primato in tutto (cfr. Col 1,15-18). Con la<br />

grandezza della sua potenza domina sulle cose celesti e<br />

terrestri, e con la sua perfezione e azione sovrana riempie<br />

delle ricchezze della sua gloria tutto il suo corpo (cfr. Ef<br />

1,18-23).<br />

Tutti i membri devono a lui conformarsi, fino a che Cristo<br />

non sia in essi formato (cfr. Gal 4,19). Per ciò siamo<br />

collegati ai misteri della sua vita, resi conformi a lui, morti e<br />

resuscitati con lui, finché con lui regneremo (cfr. Fil 3,21; 2<br />

Tm 2,11; Ef 2,6). Ancora peregrinanti in terra, mentre<br />

seguiamo le sue orme nella tribolazione e nella<br />

persecuzione, veniamo associati alle sue sofferenze, come<br />

il corpo al capo e soffriamo con lui per essere con lui<br />

glorificati (cfr. Rm 8,17). Da lui « tutto il corpo ben fornito e<br />

ben compaginato, per mezzo di giunture e di legamenti,<br />

riceve l'aumento voluto da Dio » (Col 2,19). Nel suo corpo,<br />

che è la Chiesa, egli continuamente dispensa i doni dei<br />

ministeri, con i quali, per virtù sua, ci aiutiamo<br />

vicendevolmente a salvarci e, operando nella carità<br />

conforme a verità, andiamo in ogni modo crescendo verso<br />

colui, che è il nostro capo (cfr. Ef 5,11-16 gr.) (LG. n° 7)<br />

La Chiesa durerà e non sarà mai sopraffatta.<br />

Gesù disse a Pietro: "Beato sei tu, Simone, <strong>figlio</strong> di Giona,<br />

perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre<br />

mio che è nei cieli.<br />

E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la<br />

mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di<br />

essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che<br />

legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che<br />

scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli". Allora ordinò ai<br />

discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.(Cfr. Mt.<br />

16 – 18).<br />

93<br />

19. Il Signore Gesù, dopo aver pregato il Padre, chiamò a<br />

sé quelli che egli volle, e ne costituì dodici perché stessero<br />

con lui e per mandarli a predicare il regno di Dio (cfr. Mc<br />

3,13-19; Mt 10,1-42); ne fece i suoi apostoli (cfr. Lc 6,13)<br />

dando loro la forma di collegio, cioè di un gruppo stabile, del<br />

quale mise a capo Pietro, scelto di mezzo a loro (cfr. Gv 21<br />

15-17). Li mandò prima ai figli d'Israele e poi a tutte le genti<br />

(cfr. Rm 1,16) affinché, partecipi del suo potere, rendessero<br />

tutti i popoli suoi discepoli, li santificassero e governassero<br />

(cfr. Mt 28,16-20; Mc 16,15; Lc 24,45-48), diffondendo così<br />

la Chiesa e, sotto la guida del Signore, ne fossero i ministri<br />

e i pastori, tutti i giorni sino alla fine del mondo (cfr. Mt<br />

28,20). In questa missione furono pienamente confermati il<br />

giorno di Pentecoste (cfr. At 2,1-36) secondo la promessa<br />

del Signore: « Riceverete una forza, quella dello Spirito<br />

Santo che discenderà su di voi, e mi sarete testimoni a<br />

Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria, e sino alle<br />

estremità della terra » (At 1,8). Gli apostoli, quindi,<br />

predicando dovunque il Vangelo (cfr. Mc 16,20), accolto<br />

dagli uditori grazie all'azione dello Spirito Santo, radunano la<br />

Chiesa universale che il Signore ha fondato su di essi e<br />

edificato sul beato Pietro, loro capo, con Gesù Cristo stesso<br />

come pietra maestra angolare (cfr. Ap 21,14; Mt 16,18; Ef<br />

2,20). (LG. 20).<br />

Ritorniamo al tema dell’Eucaristia.<br />

La Chiesa fa l’Eucaristia e l’Eucaristia fa la Chiesa.<br />

Gesù ha istituito prima il Sacerdozio e poi l’Eucaristia.<br />

Infatti è necessario un Sacerdote per fare l’Eucaristia, e non<br />

esiste Chiesa se non si fa l’Eucaristia.<br />

Sacerdozio ed Eucaristia sono inseparabili.<br />

L’Ostia ed il Calice sospesi nell’aria rimandano alla<br />

Celebrazione del Mistero Eucaristico.<br />

94


Un Sacerdote ha celebrato l’Eucaristia in cui Gesù,<br />

attraverso l’azione liturgica del ministro, ha rinnovato il<br />

Mistero Pasquale della Redenzione.<br />

Il pane ed il vino da semplici elementi naturali, sono<br />

cambiati.<br />

La sostanza, dopo la consacrazione, è realmente Corpo e<br />

Sangue di Gesù.<br />

Il celebrante ha offerto al Padre la più grande preghiera, il<br />

Sacrificio perfetto e da quell’atto è scesa sull’umanità<br />

peccatrice, la Misericordia infinita di Dio.<br />

Il Padre accetta l’Immolazione del Figlio Unigenito che<br />

rende attuale nella storia di ogni tempo, l’unico e medesimo<br />

Sacrificio del Calvario.<br />

Non sono i meriti umani a guadagnare il favore di Dio, ma i<br />

meriti di Cristo.<br />

Il sacerdote è ministro di questa “Azione di Grazie” ed i<br />

fedeli partecipano attivamente a questa offerta.<br />

E’ un dono veramente ineffabile!<br />

Pensi il sacerdote a quanto grande sia la sua responsabilità!<br />

Ma anche il fedele laico impari a cercare e a vivere questi<br />

momenti di grande misericordia nella Chiesa!<br />

Il mondo non potrebbe sopravvivere se mancasse la<br />

Celebrazione di questo immenso Mistero.<br />

Il primo insegnamento di Fatima riguarda dunque<br />

l’Eucaristia.<br />

I bambini devono prima imparare il valore di<br />

questo Sacramento: nella sua Celebrazione, nella<br />

ricezione della Comunione, nell’ adorazione del Santissimo<br />

Sacramento presente in tutti i tabernacoli della terra, nel<br />

valore della preghiera riparatrice.<br />

Infine c’è la preghiera di domanda al Cuore di Gesù e di<br />

Maria per ottenere la conversione dei peccatori.<br />

95<br />

Francesco sentiva così forte, nel suo cuore, questo impegno<br />

di preghiera, che spesso veniva trovato in chiesa a far<br />

compagnia a Gesù nascosto.<br />

5. LA RECITA QUOTIDIANA DEL ROSARIO COME VIA<br />

DELLA CONVERSIONE E DELLA PACE.<br />

Come ultima preghiera, la più umile, la più semplice, la<br />

più accessibile sia alle persone colte, che a quelle meno<br />

colte, la Vergine chiese ai veggenti la recita del Rosario.<br />

Giovanni Paolo II° scriveva nell’introduzione alla lettera<br />

apostolica “Rosarium Virginis Mariae: - Il Rosario della<br />

Vergine Maria, sviluppatosi gradualmente nel secondo<br />

Millennio al soffio dello Spirito di Dio, è preghiera amata da<br />

numerosi Santi e incoraggiata dal Magistero. Nella sua<br />

semplicità e profondità, rimane, anche in questo terzo<br />

Millennio appena iniziato, una preghiera di grande<br />

significato, destinata a portare frutti di santità. Essa ben<br />

s'inquadra nel cammino spirituale di un cristianesimo che,<br />

dopo duemila anni, non ha perso nulla della freschezza<br />

delle origini, e si sente spinto dallo Spirito di Dio a “prendere<br />

il largo“ (« duc in altum! ») per ridire, anzi “gridare” Cristo al<br />

mondo come Signore e Salvatore, come “la Via, la Verità e<br />

la Vita“ (Gv 14, 6), come “ traguardo della storia umana, il<br />

fulcro nel quale convergono gli ideali della storia e della<br />

civiltà “.<br />

Il Rosario, infatti, pur caratterizzato dalla sua fisionomia<br />

mariana, è preghiera dal cuore cristologico. Nella sobrietà<br />

dei suoi elementi, concentra in sé la profondità dell'intero<br />

messaggio evangelico, di cui è quasi un compendio. In esso<br />

riecheggia la preghiera di Maria, il suo perenne Magnificat<br />

per l'opera dell'Incarnazione redentrice iniziata nel suo<br />

grembo verginale. Con esso il popolo cristiano si mette alla<br />

scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione<br />

della bellezza del volto di Cristo e all'esperienza della<br />

96


profondità del suo amore. Mediante il Rosario il credente<br />

attinge abbondanza di grazia, quasi ricevendola dalle mani<br />

stesse della Madre del Redentore.”<br />

La Regina del Rosario ci ha fatto l’onore di consegnarci il<br />

Rosario e di poterlo offrire alle sue mani materne, affinché<br />

Ella lo possa presentare a Dio, con la sua intercessione<br />

potente, per ottenere la conversione dei peccatori e la pace<br />

del mondo.<br />

Questa preghiera è il regalo della Mamma ai figli più umili e<br />

disponibili che con grande fiducia si affidano al suo Cuore.<br />

E’ un mezzo con cui si può vincere la battaglia contro le<br />

potenze del male e con cui l’umiltà dei piccoli si oppone<br />

all’azione devastatrice dei superbi.<br />

6 . LA PREGHIERA COMUNITARIA E LA PREGHIERA<br />

PERSONALE.<br />

La preghiera comunitaria per eccellenza è la preghiera<br />

liturgica, preghiera del Capo e del Corpo, di Cristo e delle<br />

Membra, la preghiera della Chiesa.<br />

La preghiera comunitaria è necessaria. L’ha istituita Gesù.<br />

La preghiera per eccellenza, come abbiamo scritto, è<br />

quella liturgica al cui vertice è la Celebrazione<br />

dell’Eucarestia.<br />

Il popolo di Dio vive la preghiera come Chiesa radunata nel<br />

Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.<br />

Tutte le azioni liturgiche sono di rilevante importanza.<br />

C’è anche una forma devozionale di preghiera comunitaria: i<br />

“pii esercizi”, come la Via Crucis, molto amata e praticata<br />

nelle giornate Mondiali della Gioventù e fatta al Colosseo<br />

dai Pontefici ogni Venerdì Santo, e come il Rosario.<br />

La pietà popolare devozionale è molto vasta e per questo va<br />

soggetta al vaglio della Chiesa.<br />

97<br />

Il Concilio Vaticano II° dice sulla Preghiera personale:<br />

“La vita spirituale tuttavia non si esaurisce nella<br />

partecipazione alla sola liturgia. Il cristiano, infatti, benché<br />

chiamato alla preghiera in comune, è sempre tenuto a<br />

entrare nella propria stanza per pregare il Padre in segreto ;<br />

anzi, secondo l'insegnamento dell'Apostolo, è tenuto a<br />

pregare incessantemente. L'Apostolo ci insegna anche a<br />

portare continuamente nel nostro corpo i patimenti di Gesù<br />

morente, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella<br />

nostra carne mortale. Per questo nel sacrificio della messa<br />

preghiamo il Signore che, “ accettando l'offerta del sacrificio<br />

spirituale “, faccia “ di noi stessi un'offerta eterna”. (Cfr.<br />

SC.12).<br />

Il Padre nostro è la misura di ogni preghiera, anche di quella<br />

personale.<br />

7. COME PREGARE?<br />

A nessuno è dato di imparare la preghiera se qualcuno<br />

non gliela insegna.<br />

C’è chi ha il dono della “contemplazione infusa”, chi impara<br />

per un dono straordinario, come nel caso dei veggenti di<br />

Fatima o di altri personaggi privilegiati.<br />

Ordinariamente dobbiamo imparare da altri e lasciarsi<br />

guidare dal “Maestro interiore”, “Lo Spirito Santo”,<br />

mettendosi in ascolto delle sue mozioni, ascoltando e<br />

meditando frequentemente la Parola di Dio.<br />

E’ dunque necessario imparare facendo tesoro<br />

dell’esperienza e seguendo prima di tutto l ’esempio di<br />

Gesù, di Maria e dei Santi, di coloro che hanno testimoniato<br />

la loro fede con un’intensa vita di preghiera e facendo un<br />

metodico lavoro personale di ricerca; infine ascoltando di<br />

persona gli esperti che hanno il dono di insegnare, i<br />

cosiddetti “padri spirituali” che non necessariamente sono<br />

santi con la maiuscola, ma che sono dotti in materia.<br />

98


Quando ci sono queste disposizioni, Dio che ha sempre<br />

l’iniziativa della preghiera e quindi chiama per primo a<br />

pregare, viene incontro con un aiuto particolare.<br />

Dio chiama la persona alla comunione con sé e la persona<br />

chiamata risponde.<br />

Chiamata di Dio e risposta umana formano la preghiera.(Cfr.<br />

CCC 2567)<br />

Nella preghiera sono coinvolte le cosiddette “potenze”:<br />

l’intelletto, la memoria, la volontà, di chi ha un cuore docile,<br />

di chi si dispone come una pagina bianca o una “tabula<br />

rasa” su cui Dio possa scrivere i suoi “progetti”.<br />

E’ necessario e indispensabile che si mettano in pratica le<br />

virtù teologali e cardinali e le virtù morali .<br />

L’anima che si sforza di vivere come dicono le pagine<br />

bibliche, qui sotto riportate, sarà pronto per la preghiera e<br />

potrà per mezzo della preghiera camminare verso la<br />

santità.<br />

Questo cammino interiore dovrà durare tutta la vita.<br />

Quindi, senza scoraggiarsi, intraprendiamo il viaggio<br />

interiore che ci porta a trasformare i nostri anni in Vangelo<br />

vissuto per conformarci a Cristo!<br />

8. PREGHIERA DEL CUORE (Cfr. CCC. Cap. IV)<br />

Preghiera di benedizione<br />

Nel primo capitolo della lettera agli Efesini San Paolo scrive:<br />

“Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo<br />

che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli<br />

in Cristo.”<br />

Questo versetto biblico ci fa capire come la creatura<br />

benedica il suo Creatore perché da Lui, sorgente di ogni<br />

benedizione, è stata benedetta con ogni benedizione.<br />

Ogni credente può far sua questa preghiera di benedizione<br />

esprimendola anche con altre parole.<br />

Preghiera di Adorazione<br />

E’ la preghiera di chi conosce la sua piccolezza e si prostra<br />

davanti alla Grandezza del suo Creatore con umiltà e<br />

rispetto, sapendo di trovare in Lui la roccia che sostiene e il<br />

rifugio sicuro.<br />

Preghiera di domanda e di intercessione<br />

Prima di tutto è giusto domandare che venga il Regno di Dio<br />

in tutto il creato ed in tutte le creature. Domandiamo il<br />

perdono delle nostre colpe e di quelle dei nostri fratelli,<br />

domandiamo l’intervento di Dio in ogni necessità e in tutte le<br />

circostanze avverse che fanno parte del nostro limite<br />

creaturale.<br />

L’Intercessore unico, è Gesù, ma lui stesso ci chiama a<br />

partecipare alla sua potenza di intercessione mettendo nelle<br />

sue mani tutte le nostre necessità, le necessità della Chiesa<br />

e dell’intera comunità umana, affinché Egli venga in aiuto.<br />

Preghiera di ringraziamento<br />

La preghiera di ringraziamento per eccellenza è la<br />

Celebrazione Eucaristica in cui Cristo si fa voce per<br />

ringraziare il Padre ed in cui i fedeli partecipano allo stesso<br />

rendimento di grazie.<br />

Il ringraziamento si prolunga in tutti i momenti della vita.<br />

Ogni palpito del cuore può essere un grazie a Dio per<br />

quanto ha operato ed opera in noi.<br />

“In ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di<br />

Dio in Cristo Gesù verso di voi”(1Ts, 5 -18)<br />

Anche quando soffriamo dobbiamo ringraziare Dio, poiché<br />

la sofferenza è la nostra partecipazione al mistero del Cristo<br />

Sofferente.<br />

99 100


Preghiera di lode<br />

La lode è la forma di preghiera che più immediatamente<br />

riconosce che Dio è Dio! Lo canta per se stesso, gli rende<br />

gloria perché EGLI E', a prescindere da ciò che fa. E' una<br />

partecipazione alla beatitudine dei cuori puri, che amano Dio<br />

nella fede prima di vederlo nella Gloria. Per suo mezzo, lo<br />

Spirito si unisce al nostro spirito per testimoniare che siamo<br />

figli di Dio, [Cf. Rm 8,16 ] rende testimonianza al Figlio<br />

Unigenito nel quale siamo adottati e per mezzo del quale<br />

glorifichiamo il Padre. La lode integra le altre forme di<br />

preghiera e le porta verso colui che ne è la sorgente e il<br />

termine: il “solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi<br />

siamo per lui” (1Cor 8,6 ). (Cfr. CCC,2639)<br />

L'Eucaristia contiene ed esprime tutte le forme di preghiera:<br />

è “l'oblazione pura” di tutto il Corpo di Cristo a gloria del suo<br />

Nome [Cf. Ml 1,11 ]. Secondo le tradizioni d'Oriente e<br />

d'Occidente, essa è “ il sacrificio di lode”.(CCC 2643)<br />

Preghiera come lavoro del cristiano<br />

Il teologo mistico don Divo Barsotti, ha scritto una<br />

piccola opera, in cui egli afferma che la preghiera è un<br />

lavoro vero e proprio, il lavoro del cristiano.<br />

E’ bello impostare tutta la giornata pensando a Dio, quando<br />

mi alzo, quando vado a riposare, quando faccio le attività<br />

casalinghe, quando lavoro nella fabbrica o nell’ufficio,<br />

quando creo un’opera d’arte, una pittura, una poesia, un<br />

canto, quando faccio lo scienziato o il filosofo, lo studente o<br />

l’insegnante, quando mi svago. Essere sempre orientati al<br />

Cuore di Dio che ci conosce e ci scruta in ogni istante e direi<br />

in ogni respiro. Respirare Dio, lasciarsi riempire di Lui che è<br />

Amore.<br />

Nel tempo della salute e della malattia. Ad ogni età della<br />

vita.<br />

101<br />

Il tempo speso nella preghiera non è mai tempo perso, ma<br />

un accumulare tesori per il Cielo.<br />

Pregando vivo la fede. Sto in comunione con Dio e col<br />

Paradiso intero.<br />

La preghiera fatta con Maria<br />

Gesù è l’unico Intercessore presso il Padre; Maria partecipa<br />

alla missione di Gesù ed intercede per noi con il Figlio.<br />

Ogni cristiano è chiamato anche a questa forma di preghiera<br />

con Gesù e con sua Madre.<br />

A Fatima risulta chiaro il potere di intercessione che<br />

Dio ha dato alla Ma<strong>donna</strong> del Rosario.<br />

Il nostro ringraziamento va alla Trinità che ha dato al Cuore<br />

Immacolato un così grande potere di intercessione.<br />

Si legge nel Libro “Ai Sacerdoti figli prediletti della Ma<strong>donna</strong>”<br />

(31 – 12 1982”): “...Per questo diventeranno sempre più<br />

numerosi, straordinari e miracolosi gli interventi del mio<br />

Cuore Immacolato. Per questo con Me ringraziate la<br />

Santissima Trinità che si serve di Me – sua piccola serva –<br />

per condurre tutto il creato alla perfetta glorificazione di Dio.”<br />

La Ma<strong>donna</strong> ci invita a pregare con Lei.<br />

Noi abbiamo questo onore di pregare insieme a Lei e lo<br />

possiamo far sempre. Pregando con Lei e affidandole la<br />

nostra preghiera, daremo a Maria, maggior forza di<br />

intercessione presso il Padre, per ottenere al mondo il dono<br />

della divina Misericordia e della Pace.<br />

102


CAPITOLO IV<br />

“Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà”.<br />

La Ma<strong>donna</strong> disse queste parole il 13 luglio 1917, dopo<br />

aver predetto la seconda guerra mondiale, evitabile soltanto<br />

se la Russia si fosse convertita e si fosse consacrata al<br />

Suo Cuore Immacolato.<br />

La Russia non fu consacrata a Maria e venne il flagello della<br />

dittatura comunista con terribili conseguenze per l’intero<br />

pianeta.<br />

Se fosse stata accolta la richiesta, non avrebbe preso il<br />

potere neanche il totalitarismo nazista. Lo deduco dalla<br />

promessa della pace fatta da Maria nel caso che la Russia<br />

avesse fatto la Consacrazione al suo Cuore. E’ un pensiero,<br />

comunque, molto personale.<br />

Per questo motivo, la seconda parte del ”Segreto” ebbe la<br />

sua terribile attuazione.<br />

Dal peccato umano derivò il dolore del mondo e l’inutile<br />

Il terzo “segreto” si è già realizzato, oppure siamo<br />

ancora dentro? Queste domande ce le poniamo non tanto<br />

per fare i profeti di sventura, ma per leggere, nei segni della<br />

storia, se siamo ritornati a Dio, o se, invece, ce ne siamo<br />

allontanati. Se stiamo camminando sul sentiero di Isaia, sul<br />

sentiero della pace, o se stiamo percorrendo altri sentieri<br />

più miserevoli.<br />

Ognuno faccia il proprio esame di coscienza. Si guardi nel<br />

profondo della sua anima dove gli può parlare Dio e ascolti<br />

la Sua voce! Poi risponda a sé stesso.<br />

Le risposte più vere vengono dal nostro dialogo con Dio che<br />

avviene a livello della coscienza.<br />

Lui ci dà le risposte giuste.<br />

Dio si incontra con l’uomo nella coscienza stessa dell’uomo.<br />

La coscienza è veramente il luogo privilegiato dell’incontro<br />

fra Dio e l’uomo.<br />

IL “TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA<br />

strage della seconda guerra mondiale.<br />

Quante sofferenze! Quanta fame! Quante lacrime! Quante<br />

La Vergine, cosa intendeva dire con le parole: “Alla<br />

famiglie devastate! Quanto sangue fraterno sparso per la<br />

fine il mio Cuore Immacolato trionferà”?<br />

terra, come il sangue di Abele! Quanti morti! Credo che con questa affermazione Ella abbia voluto<br />

Di questa pagina della storia macchiata di peccati orribili e di<br />

infondere nel cuore dei veggenti e di tutta la loro posterità,<br />

sangue innocente, ci restano molte testimonianze scritte e<br />

la speranza che, nonostante tutto, la vittoria appartiene a<br />

filmate.<br />

Gesù, il quale, una volta per sempre ha vinto le potenze del<br />

Ci sono ancora tanti superstiti che possono raccontare<br />

male e siede alla destra del Padre, mentre noi lo<br />

come, con la guerra, tutto sia stato perduto.<br />

attendiamo nella sua venuta nella Gloria.<br />

Si dice che la storia sia la “magistra vitae”, ma lo abbiamo<br />

La liturgia riprende questo argomento quando per bocca dei<br />

capito l’insegnamento che viene dalle due Grandi Guerre<br />

credenti dice: ”Annunziamo la tua morte, Signore,<br />

del ventesimo secolo?<br />

proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua<br />

Ci siamo resi conto che quegli eventi erano la conseguenza<br />

Venuta”.<br />

dei nostri peccati?: - L’esaltazione dei nostri vizi, la<br />

Gesù Tornerà per la vittoria definitiva alla fine dei tempi.<br />

soddisfazione dei desiderio sfrenato di potenza, la<br />

Adesso, i fedeli vivono, nella speranza, l’attesa del ritorno<br />

negazione del Vangelo e di Dio, Il disprezzo della vita<br />

umana? -<br />

glorioso del Signore. Non sappiamo l’ora, ma il ritorno ci<br />

103<br />

104


sarà ed allora la sua vittoria su tutte le potenze del male si<br />

compirà e il suo Regno avrà la sua piena attuazione.<br />

Nel tempo della storia, le venute di Gesù, cosiddette<br />

Questi frutti indicano la vittoria del Cuore Immacolato di<br />

Maria sul peccato del mondo e su Satana, descritto come il<br />

dragone rosso nel libro dell’ Apocalisse.<br />

intermedie, sono molte e diverse. I segni del trionfo si vedono, crescono e cresceranno, se il<br />

Penso che il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria<br />

rappresenti una di queste venute intermedie.<br />

Questo trionfo non indica eventi eclatanti, stupefacenti,<br />

che attraggano forzatamente l’attenzione delle folle, oppure<br />

sconvolgimenti dell’universo, o miracoli sensazionali mai<br />

visti. Consiste, invece, in una forma di cambiamento<br />

spirituale, che trasformerà il cuore di ogni uomo.<br />

Avverrà a livello interiore e gradualmente. Si può pensare<br />

che il Trionfo sia già in divenire, già cominciato e proceda<br />

verso la sua realizzazione.<br />

In questi tempi si esperimentano i frutti del peccato:<br />

disobbedienza alla Chiesa e al Papa, divisione della<br />

famiglia, guerre, omicidi, odio, perversione, occultismo,<br />

orge, indifferenza, negazione di Dio, mancanza di amore,<br />

litigi, angoscia, disperazione, scoraggiamento, dubbio,<br />

orgoglio, disprezzo della vita e delle persone, scherno,<br />

oppressione, ingiustizia, avidità e avarizia, ribellione e<br />

bestemmia, tradimenti della vita coniugale, corruzione dei<br />

giovani e dei bambini, sfruttamento degli operai e dei<br />

minori, spettacoli, mode e stampa offensivi del pudore,<br />

invidie, gelosie, ira, gola, droga, accidia, furto, inganno,<br />

calunnia, abbandono della fede, trascuratezza<br />

nell’educazione dei piccoli e dei giovani, mancanza di<br />

rispetto verso i genitori, verso gli insegnanti, verso l’autorità<br />

costituita, mormorazioni e maldicenze, giuramenti falsi,<br />

assenza di preghiera e di misericordia e molte altre<br />

malvagità del genere.<br />

Accanto ai frutti dolorosi del peccato ci sono e si<br />

esperimentano anche frutti dello Spirito.<br />

105<br />

cuore umano ritornerà ad essere il Tempio dello Spirito<br />

Santo.<br />

2. SEGNI DEL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI<br />

MARIA<br />

1. La Consacrazione fatta e vissuta al Cuore<br />

Immacolato, come chiesto dalla Ma<strong>donna</strong> a Fatima.<br />

La prima volta fu Pio XII° a farla il 31 ottobre 1942:<br />

" A voi, al vostro Cuore Immacolato, noi, in quest'ora<br />

tragica della storia umana, affidiamo, rimettiamo,<br />

consacriamo non solo la Santa Chiesa... ma anche tutto<br />

il mondo straziato da feroci discordie..."<br />

Giovanni Paolo II° l’ha rinnovata solennemente in Piazza<br />

San Pietro, per tutto il mondo, il 25 marzo del 1984.<br />

Benedetto XVI° l’ha pronunciata per tutti i sacerdoti, a<br />

Fatima, durante “l’anno sacerdotale” .<br />

In un articolo del giornale “Avvenire” si legge: “È diventato<br />

via via più chiaro, sulla "strada" di Fatima, perché Papa<br />

Ratzinger abbia voluto così strettamente ed esplicitamente<br />

legare questa sua "Visita" all’"Anno Sacerdotale". Perché<br />

la "Chiesa" “ha profondo bisogno di "reimparare" la<br />

"penitenza", accettare la "purificazione", imparare il<br />

"perdono" ma anche la necessità della "giustizia". Questo<br />

già accade, ma deve continuare ad accadere attraverso<br />

"Preti" autenticamente convinti della grandezza del<br />

"Ministero" a cui sono stati chiamati. E’ per questo che<br />

Benedetto ha voluto affidare alla Vergine di Fatima i<br />

106


400 mila "Sacerdoti" del mondo, perché essi “rinnovino la<br />

Chiesa"... trasfigurati dalla "grazia" di Colui che fa "nuove"<br />

tutte le cose”.<br />

Questo "Pellegrinaggio" in "terra portoghese", in un<br />

momento delicato e difficile, s’è così fatto "porta", una<br />

"porta" spalancata sul "futuro" della "Chiesa", che, ogni<br />

giorno, avrà bisogno del sostegno della "Madre del<br />

Signore" per far «rifiorire il deserto delle nostre "solitudini" e<br />

brillare il sole sulle nostre "oscurità"... tornare la calma dopo<br />

la "tempesta", affinché ogni uomo veda la "salvezza" del<br />

Signore, che ha il nome e il volto di Gesù” (Cfr. Avvenire 15<br />

maggio 2010).<br />

2. La diffusione della spiritualità di Fatima.<br />

Fatima è stata accolta dalla Chiesa e da un numero<br />

immenso di fedeli.<br />

Nel mondo c’è un vivo desiderio di una Chiesa obbediente,<br />

penitente, purificata, rinnovata, povera, unita, ricolma di<br />

ardore apostolico, tutta di Gesù, impegnata nella “Nuova<br />

Evangelizzazione” di cui Maria viene detta “la Stella”.<br />

Maria, “Stella della nuova Evangelizzazione”, una<br />

evangelizzazione sotto il suo Segno , sotto la sua<br />

protezione, con la sua intercessione, la sua materna carità,<br />

3, - Una rinnovata attenzione alla famiglia, fondata sul<br />

Sacramento del matrimonio.<br />

In questo momento, l’istituto familiare soffre una crisi<br />

profonda. Molti genitori vivono superficialmente i loro<br />

compiti di sposi cristiani, tante famiglie si sfasciano a causa<br />

dei tradimenti, degli egoismi, della ricerca di se stessi,<br />

dell’assenza di una fede vissuta, della carestia della Parola<br />

di Dio, della perdita del senso del peccato, dell’incertezza<br />

sui valori da trasmettere, del poco tempo disponibile per il<br />

dialogo fra coniugi, fra genitori e figli, della scarsa<br />

credibilità nel loro impegno educativo nei confronti dei figli.<br />

La parola di genitori così poveri interiormente, non<br />

arriva al cuore dei figli, perché non c’è convinzione, non c’è<br />

autorevolezza, non c’è autentica testimonianza, manca la<br />

Grazia di Dio, si prega poco e male, si vive lontani da Dio,<br />

che viene all’ ultimo posto nella graduatoria delle cose da<br />

fare, se un “ultimo posto “c’è.<br />

Anche la famiglia sente la necessità e l’urgenza di una<br />

riconciliazione con Dio, di una fede vissuta, dell’ascolto e<br />

della meditazione della Bibbia, della preghiera quotidiana,<br />

di un amore forte, di coraggio nelle scelte, d’ un amoroso<br />

impegno educativo, di consacrasi al Cuore Immacolato di<br />

Maria, vivendone gli impegni.<br />

la sua dolcezza, il suo splendore, la sua fedeltà. Il desiderio preannuncia un cambiamento.<br />

Una Chiesa fatta Vangelo vissuto. Quando questo avverrà, scenderà una grande luce dal<br />

Orientata all’amore per Gesù e alla salvezza delle anime.<br />

Cielo che farà brillare la famiglia come una “piccola<br />

Una Chiesa che offre, soffre, prega, tace, ripara e dà la sua<br />

Chiesa”, “santuario della vita”, “Chiesa domestica” “culla<br />

testimonianza alla Verità, una Chiesa giusta e operatrice di<br />

dell’amore”, luogo privilegiato dell’educazione e della<br />

pace.<br />

evangelizzazione, e ci sarà tanta gioia e tanta speranza sia<br />

nei momenti facili che in quelli difficili.<br />

Nel cuore di Maria la famiglia potrà trovare il suo rifugio in<br />

cui essere custodita ed aiutata in ogni circostanza.<br />

I genitori saranno ottimi educatori, i figli rispetteranno i<br />

genitori e così Dio sarà amato e glorificato.<br />

107 108


Poiché la famiglia è il cuore della società umana, la<br />

cellula principale, la sorgente di nuova vita, <strong>ecco</strong> che la<br />

sua trasformazione secondo il progetto di Dio, sarà alla<br />

base della trasformazione dell’intera società.<br />

La comunità umana, vivificata dalle famiglie cristiane<br />

sarà solidale, giusta e fraterna e, come frutto, otterrà il dono<br />

della pace.<br />

Ciò non vuol dire che si esaurisca la lotta fra il bene<br />

ed il male, ma che il bene trionferà sul male.<br />

La Chiesa e la Famiglia che vivono il progetto di Dio<br />

sono e saranno segni visibili del Trionfo del Cuore<br />

Immacolato.<br />

4 - Il ritorno all’Eucaristia, all’Adorazione Eucaristica<br />

rappresenta un grande segno del Trionfo.<br />

La Chiesa diventerà sempre più povera, evangelica,<br />

casta, spoglia di tutti gli appoggi in cui confida, santa, bella,<br />

senza macchie e senza rughe, ad imitazione della Mamma<br />

Celeste. Perché nell’Eucaristia è la sorgente d’acqua viva<br />

che purificherà la sua aridità e rinnoverà il deserto in cui è<br />

ridotta; solo lì è il segreto della Vita e la fonte della sua<br />

rinnovata santità.<br />

Il popolo di Dio metterà al primo posto, nel giorno della<br />

Domenica, la partecipazione all’Eucaristia e ritornerà a fare<br />

l’Adorazione nelle chiese dove si conservano le Sacre<br />

Specie.<br />

Nel Santissimo Sacramento c’è la presenza reale di Gesù,<br />

nell’atto della sua offerta al Padre per la salvezza del<br />

mondo. Al tabernacolo attingerà forza, coraggio e grazia<br />

per vivere nella verità il progetto di Dio e glorificare la<br />

Santissima Trinità.<br />

L’Adorazione Eucaristica riporterà al centro della fede, il<br />

Cristo nel suo mistero pasquale e, nella sua presenza<br />

109<br />

sacramentale, ognuno avrà luce per attuare nel quotidiano<br />

il Comandamento dell’amore gratuito.<br />

Ricordiamo l’insegnamento contenuto nella preghiera<br />

insegnata dall’Angelo del Portogallo!<br />

Lo Spirito santo verrà donato in abbondanza e tutto<br />

rifiorirà.<br />

Nell’ Ostia Consacrata c’è Gesù e con Lui la Trinità , il<br />

Paradiso con Maria, le schiere degli Angeli, dei Santi e<br />

delle anime ancora in via di purificazione e infine la Chiesa<br />

di questa terra che prega adorando, amando, ringraziando,<br />

offrendo e soffrendo per la gloria di Dio e per la propria<br />

salvezza.<br />

5 - Un forte desiderio della Parola di Dio muoverà i<br />

cristiani a conoscere, amare ed approfondire la divina<br />

Rivelazione contenuta nella Sacra Scrittura.<br />

In ogni casa si leggerà il Vangelo; nelle chiese, nelle<br />

celebrazioni liturgiche, nelle assemblee, nei gruppi si<br />

ascolterà la spiegazione, per conoscere con esattezza ciò<br />

che Dio ha detto, e che vuol continuare a comunicarci<br />

attraverso la Sua Parola, eterna e sempre attuale.<br />

L’opera dello Spirito Santo accompagnerà chi insegna<br />

e chi ascolta e darà la luce per accogliere in un cuore ben<br />

disposto e di attuare nella vita, la volontà di Dio racchiusa<br />

nella Parola.<br />

6 - La Fede ritrovata.<br />

Dalla fede scaturirà una nuova volontà di vivere la Carità<br />

fraterna, la capacità di vedere Gesù in ogni persona,<br />

specialmente la più umile, povera, malata ed emarginata.<br />

7 - Maria è Il più grande segno della vittoria di Dio.<br />

110


Dio vincerà su ogni forma di ateismo teorico e pratico, del<br />

bene su ogni forma di male e di peccato, dell’Amore su ogni<br />

forma di violenza e di odio, della Verità su ogni forma di<br />

errore e di falsità.<br />

8 - Lo Spirito Santo mostrerà al mondo il suo peccato.<br />

Alla luce della Sua Verità, tutta l’umanità comprenderà<br />

l’abisso in cui si è lasciata condurre da Satana, che, in lei e<br />

per mezzo di lei, ha voluto ripetere il gesto orgoglioso del<br />

suo rifiuto di Dio e della sua Legge. E’ arrivata a costruire<br />

una civiltà senza Dio, si è data una morale contraria alla<br />

sua Legge, ha giustificato ogni forma di male e di peccato,<br />

si è lasciata sedurre dal materialismo, dall’odio, dalla<br />

violenza e dalla impurità.<br />

Dal Fuoco dello Spirito Santo essa verrà<br />

completamente purificata, perché possa tornare quel nuovo<br />

giardino in cui la Santissima Trinità riceverà la sua gloria<br />

più grande.<br />

E’ la testimonianza dello Spirito che rinnoverà<br />

profondamente la Chiesa.<br />

Alla luce della sua Verità, la Chiesa vedrà se stessa in tutta<br />

la sua umana debolezza e verrà guarita dalla sua crisi di<br />

fede, sarà liberata dalle insidie degli errori, che hanno<br />

diffuso in lei la piaga profonda dell’apostasia e della<br />

infedeltà.<br />

Rinnovata dal fuoco dello Spirito Santo, tutta la Chiesa<br />

rifletterà la gloria del suo Signore e tornerà sposa fedele e<br />

casta, tutta bella. Alla luce della sua Verità, a tutti apparirà<br />

la forza salvifica del Vangelo di Gesù, che diffonderà<br />

ovunque il suo divino splendore. E così Gesù sarà ascoltato<br />

nella sua Parola, seguito sulla via da Lui tracciata, imitato<br />

nella sua vita, glorificato nella sua Persona.<br />

L’umanità riconoscerà Gesù Cristo come suo<br />

Redentore e come suo unico Salvatore.<br />

111<br />

Allora lo Spirito Santo aprirà i cuori e le anime ad<br />

accogliere Cristo che ritornerà nella Gloria.<br />

Questo Ritorno è nella Gloria, poiché Gesù ha sofferto una<br />

volta per tutte la sua Passione e adesso vive nella Gloria.<br />

E’ sicuro il suo Ritorno alla fine dei tempi, ma non ne<br />

conosciamo la data. Gesù non l’ha rivelata.<br />

Si intende indicare un ritorno che coincide con il Trionfo del<br />

Cuore Immacolato di Maria e non la seconda Venuta con la<br />

fine del mondo.<br />

Poiché il ritorno di Gesù nella gloria, col suo corpo glorioso,<br />

è vicino, il credente è chiamato a vivere nella speranza,<br />

nella pace del cuore e nella preghiera; nella fede e nella<br />

gioia; nella Grazia e nella purezza; nell’amore e nella<br />

santità.<br />

Egli è nostro Redentore, Salvatore e Re.<br />

9 - Il Trionfo del Cuore Immacolato avverrà nel Trionfo<br />

della divina Misericordia.<br />

Gesù si è offerto quale vittima di espiazione, perché<br />

l’amore misericordioso del Padre potesse accogliere, nella<br />

sua comunione di vita, questa umanità ormai redenta e<br />

salvata.<br />

Il trionfo della divina misericordia si compie nella vittoria del<br />

bene sul male, della Grazia sul peccato, dell’amore<br />

sull’odio, della vita sulla morte. Il trionfo della divina<br />

misericordia si compie su Satana e su tutti gli spiriti maligni,<br />

perché questo segna il momento della loro più grande<br />

sconfitta.<br />

10 – La nuova civiltà dell’Amore<br />

Con Il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria si attuerà<br />

la nuova civiltà dell’Amore di cui ha tanto detto e scritto e<br />

scritto il venerabile papa Paolo VI.<br />

112


Gesù crocifisso è, ancora segno di speranza e di sicura<br />

vittoria, è la salvezza per la Chiesa, suo mistico Corpo, che<br />

vive ora le stesse vicende della sua Passione e della sua<br />

Immolazione. E’ nella sua Chiesa che Gesù rinnova il<br />

Sacrificio della Redenzione, comunica il dono della sua<br />

Grazia e toglie, col suo perdono, tutto il peccato e il male<br />

del mondo. In Lui crocifisso sono le radici della civiltà<br />

dell’amore. Ed è’ nella Chiesa crocifissa che Gesù diventa<br />

salvezza per l’umanità di questi ultimi tempi della<br />

purificazione e della grande tribolazione.<br />

IN SINTESI<br />

Come sintesi dei segni del trionfo cito il messaggio<br />

del 7 ottobre 1995 tratto dal libro “Ai sacerdoti figli<br />

prediletti della Ma<strong>donna</strong> “.<br />

Le anime dei miei figli, illuminate dalla Grazia, possedute<br />

dalla vita divina cantano con Me il Magnificat perenne della<br />

perfetta gloria alla Santissima Trinità<br />

.La mia vittoria si compie nella Chiesa, che Io illumino<br />

della mia fede, assisto con la mia presenza, conforto con la<br />

mia tenerezza materna. Io stessa la conduco per mano in<br />

questo tempo della purificazione, verso il suo più grande<br />

splendore, che la rivestirà, facendo di essa la più grande<br />

luce per tutte le nazioni della terra.<br />

La mia vittoria, avviene ogni giorno su questa povera<br />

umanità tanto ammalata e lontano da Dio e che ha voluto<br />

costruire una nuova civiltà senza di Lui. Io apro vie nuove<br />

per il suo ritorno al Signore, che l’attende con l’amore di un<br />

Padre. Chiamo i miei piccoli figli a diventare strumenti di<br />

salvezza per tutti e così, nel silenzio e nel nascondimento,<br />

ogni giorno preparo e diffondo il Regno di Dio.<br />

“Sono la Regina del santo Rosario. La mia completa vittoria avverrà con il Trionfo del mio<br />

Sono la Regina delle vittorie. Il compito che mi è stato<br />

affidato dalla Santissima Trinità è di guidare la battaglia e di<br />

condurre alla vittoria la schiera dei figli di Dio che combatte<br />

contro il potente esercito degli schiavi di Satana e degli<br />

spiriti del male. “Io porrò inimicizia tra te e la <strong>donna</strong>, tra la<br />

tua discendenza e la sua discendenza: essa ti schiaccerà la<br />

testa e tu le insidierai il calcagno” (Gn. 3,15). Ogni giorno Io<br />

porto avanti questa lotta ed ottengo la mia vittoria.<br />

La mia vittoria avviene nei cuori di tutti i miei figli, che si<br />

consacrano al mio Cuore Immacolato e si lasciano formare<br />

e condurre da me come bambini.<br />

Io apro questi cuori alla purezza dell’amore e così posso<br />

ottenere la vittoria su ogni forma di egoismo, di odio, di<br />

violenza e diffondere ovunque il soave profumo della divina<br />

carità.<br />

La mia vittoria è ottenuta sulle anime che sono da Me<br />

aiutate a combattere e a vincere ogni forma di peccato.<br />

113<br />

Cuore Immacolato nel mondo. Allora il miracolo della divina<br />

Misericordia, nella potenza dello Spirito Santo, rinnoverà la<br />

faccia della terra ed essa tornerà un giardino profumato e<br />

prezioso, in cui la Santissima Trinità si rifletterà compiaciuta<br />

e riceverà da tutto l’universo creato la sua gloria più<br />

grande.”<br />

CAPITOLO V<br />

IL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA<br />

ATTRAVERSO LA VIA DELL’INFANZIA SPIRITUALE.<br />

L’infanzia spirituale nel Vangelo.<br />

"Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo<br />

impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio.<br />

15 In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo<br />

accoglie un bambino, non entrerà in esso". 16 E, prendendoli<br />

114


tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro”.<br />

(Mc. 10,15)<br />

“In quel tempo Gesù disse: "Ti rendo lode, Padre,<br />

Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste<br />

cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26 Sì, o<br />

Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.<br />

Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il<br />

Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il<br />

Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.<br />

28<br />

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi<br />

darò ristoro.<br />

Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che<br />

sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra<br />

vita.<br />

Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero". (Mt. 11, 25<br />

– 28)<br />

“ In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito<br />

Santo e disse: "Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e<br />

della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e<br />

ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così<br />

hai deciso nella tua benevolenza.” (Lc. 10 – 21)<br />

"In verità io vi dico: se non vi convertirete e non<br />

diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei<br />

cieli. 4 Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino,<br />

costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un<br />

solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.Chi<br />

invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono<br />

in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una<br />

macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. 7 Guai<br />

al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano<br />

scandali, ma guai all'uomo a causa del quale viene lo<br />

scandalo!”(Mt. 18, 3 – 7)<br />

115<br />

Gesù è modello di questa virtù.<br />

Davanti al Padre Egli si fa piccolo e in questo modo si<br />

relaziona con Lui: Gesù chiama Dio: Abbà, che in ebraico<br />

significa: papino. E' diminutivo di "Ab", che è come dire : -<br />

Padre -.<br />

Gesù era affascinato da suo Padre, come un bambino che<br />

confida, che ama, che si rifugia e sente sicurezza. Per lui il<br />

padre è sempre il più grande. Nel Vangelo possiamo vedere<br />

questa virtù nella vita di Gesù. Nell'ultimo momento, nella<br />

maggiore disperazione, nella notte totale, Egli si consegna<br />

ciecamente nelle braccia del Padre: "Nelle tue mani<br />

consegno il mio spirito" (Lc 23,46). Dal fondo del pozzo,<br />

vede le braccia del Padre. Abbiamo bisogno di imparare a<br />

confidare con semplicità nelle cure e nell'amore paterno di<br />

Dio, affinché siamo da Lui accolti. Egli ci fa sentire sicuri in<br />

tutte le necessità, anche nelle turbolenze. Tutta la spiritualità<br />

deve strutturarsi a partire da questa virtù. Ma noi non<br />

abbiamo questo tipo di relazione con il Padre. Siamo<br />

diventati complicati, tesi, stressati”. (Cfr. P.L.C. De Oliveira<br />

Redentorista)<br />

La piccolezza in Maria e in chi a Lei si affida.<br />

Maria, l’umile serva del Signore, è la prima creatura in<br />

assoluto che ha vissuto la via dell’ ”infanzia spirituale”<br />

La via dell’infanzia spirituale è anche la via di coloro che si<br />

lasciano condurre da Maria per essere trasformati ad<br />

immagine di Gesù, per imparare ad abbandonarsi<br />

totalmente a Dio, per vivere come figli fiduciosi nella divina<br />

misericordia la quale guarisce tutti i difetti e i peccati,<br />

sentendosi vuoti, emarginati, non considerati, nel lasciarsi<br />

116


cambiare il cuore affinché la Mamma Celeste metta il suo<br />

Cuore e quello di Gesù al posto del loro cuore, per riflettere<br />

nel mondo l’Amore invincibile e perfetto di Dio.<br />

Chi è piccolo è anche umile, povero, obbediente, paziente,<br />

perseverante, fiducioso, dedito alla preghiera ed alle opere<br />

di carità anche nelle più piccole cose di tutti i giorni, quelle<br />

che sembrano insignificanti, senza valore, nascoste agli<br />

In questa nostra epoca di grandi cambiamenti, di<br />

grandi opportunità e di grandi incertezze, la Ma<strong>donna</strong> di<br />

Fatima ci insegna a pregare, offrire, soffrire, riparare, tacere,<br />

mentre un diluvio di parole inutili, sommerge il mondo che si<br />

è allontanato da Dio, a causa del suo orgoglio, della sua<br />

superbia, della sua autosufficienza; un mondo che presume<br />

di poter espellere Dio dalla vita.<br />

occhi di tutti. Gli umili, i poveri, i semplici, i piccoli, gli emarginati,<br />

Maria è stata la piccola serva del Signore e per questo<br />

pienamente abbandonati ai disegni che Dio porta avanti<br />

ha potuto dare un Corpo a Gesù.<br />

attraverso sua Madre, formano come il calcagno di Maria.<br />

A Gesù Maria ha dato le cose piccole agli occhi dei potenti.<br />

Il calcagno di Maria schiaccerà la testa del serpente antico<br />

Lo ha generato in una grotta umile, povera, fredda, isolata<br />

della Genesi, colui che continua a tentare l’uomo ed a<br />

da tutto.<br />

tentarlo di mettersi contro Dio per portarlo alla perdizione<br />

Per prima ha vissuto la nudità della fede, ma quel vuoto lo<br />

eterna.<br />

ha riempito amando con tutta se stessa il piccolo Gesù,<br />

Nel calcagno di Maria ci sono tutti coloro che vivono<br />

adagiato nella mangiatoia di Betlemme.<br />

fedelmente la Consacrazione come chiesto a Fatima.<br />

Nella sua piccolezza ha potuto rispondere alla volontà del<br />

La lotta fra il grande drago dell’Apocalisse e la Donna<br />

Padre e per opera dello Spirito Santo concepire l’Unigenito<br />

vestita di sole è in atto anche nel nostro oggi e le creature<br />

di Dio.<br />

sono coinvolte, anche se non possono afferrare il mistero di<br />

Nella sua piccolezza, nella sua umiltà ha accolto il Creatore<br />

tale combattimento. Questa lotta, infatti, avviene ad un<br />

fattosi in Lei, creatura; con generosità splendida ha dato al<br />

livello superiore alla nostra comprensione, a livello di spiriti.<br />

mondo il suo Gesù.<br />

Tutto il male che soffre l’uomo trova la sua causa<br />

Sotto la Croce ha ricevuto il testamento dal Figlio di essere<br />

principale nel fatto che in questa battaglia, non si affida<br />

la Madre dei credenti.<br />

totalmente alla misericordia di Dio.<br />

Da allora Ella, che ha portato Gesù all’umanità, ha ricevuto<br />

Portandoci alla fiducia piena nella volontà di Dio, la<br />

la missione di riportare l’umanità al Figlio.<br />

Vergine Immacolata, tutta pura e santa, senza macchia di<br />

Affidandosi alla Beata Vergine, ogni cristiano si lascia<br />

peccato, ricolma di carità e di Grazia, ci fa vincere la<br />

da Lei condurre a compiere la volontà di Dio con tutto se<br />

battaglia, fa sì che a regnare ritorni l’unico che ne ha il<br />

stesso, confidando nel suo grande amore, nella sua grande<br />

diritto, il vero Re, il vero Sovrano: “Gesù”. Nel Regno di<br />

misericordia nella sua opera di salvezza. Chi si consacra al<br />

Gesù trionfa sempre l’amore ed il bene.<br />

Cuore Immacolato di Maria, lascia che sia Lei a rivivere in<br />

“ Chi è veramente umile sa che Gesù Cristo è Re,<br />

lui, con tutte le sue alte virtù. Con Lei, per mezzo suo,<br />

perché è il Verbo eterno, l’unigenito Figlio del Padre,<br />

imitandola, invocandola, confidando come fa il bambino in<br />

collo alla mamma, accoglie la sua mediazione materna.<br />

Immagine della sua sostanza, Splendore della sua gloria.<br />

117<br />

118


Per mezzo di Lui tutto è stato creato e dunque, ogni cosa<br />

che esiste al di fuori di Dio, è soggetta al suo regale ed<br />

universale dominio.<br />

“Oracolo del Signore al mio signore:<br />

"Siedi alla mia destra<br />

finché io ponga i <strong>tuo</strong>i nemici<br />

a sgabello dei <strong>tuo</strong>i piedi".<br />

2<br />

Lo scettro del <strong>tuo</strong> potere<br />

stende il Signore da Sion:<br />

domina in mezzo ai <strong>tuo</strong>i nemici!<br />

A te il principato<br />

nel giorno della tua potenza<br />

tra santi splendori;<br />

dal seno dell'aurora,<br />

come rugiada, io ti ho generato.<br />

Il Signore ha giurato e non si pente:<br />

"Tu sei sacerdote per sempre<br />

al modo di Melchìsedek".<br />

5<br />

Il Signore è alla tua destra!<br />

Egli abbatterà i re nel giorno della sua ira,<br />

6 sarà giudice fra le genti,<br />

ammucchierà cadaveri,<br />

abbatterà teste su vasta terra;<br />

7 lungo il cammino si disseta al torrente,<br />

perciò solleva alta la testa. “<br />

SALMO 110 (109)<br />

119<br />

Gesù Cristo è Re anche a motivo della sua conquista.<br />

Infatti, nel momento dell’Incarnazione, il Verbo assume,<br />

nella sua Persona divina, la natura umana e, in questa<br />

Unione Ipostatica, l’umanità viene elevata ad una personale<br />

comunione con la stessa divinità.<br />

Con l’opera della redenzione compiuta sul Calvario, Gesù<br />

libera l’universo creato, dalla schiavitù di Satana a cui è<br />

stato sottomesso a causa del peccato di Adamo, pagandone<br />

Lui stesso, sulla Croce, il prezzo dovuto alla divina Giustizia.<br />

Così tutto l’universo, redento e liberato dal maligno,<br />

ricondotto ad una piena comunione di vita col Padre<br />

Celeste, appartiene al dominio regale di Cristo e partecipa al<br />

suo stesso disegno di vincitore del peccato e della morte, di<br />

<strong>figlio</strong> di Dio e di cittadino della Gerusalemme Celeste.<br />

“Io sono il Primo e l’Ultimo, il Vivente. Io ero morto,<br />

ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra<br />

gli inferi. Al vincitore, che persevera fino alla fine nelle mie<br />

opere, darò autorità sopra le nazioni; le pascolerà con<br />

bastone di ferro e le frantumerà come vasi di argilla, con la<br />

stessa autorità che a me fu data dal Padre mio. E darò a Lui<br />

la stella del mattino.<br />

Non cancellerò il suo nome dal libro della vita ma lo<br />

riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi Angeli.<br />

Il Vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio<br />

Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del<br />

mio Dio e della Città Santa, della nuova Gerusalemme, che<br />

discende dal Cielo, da presso il mio Dio, insieme con il mio<br />

nome nuovo”.(Cfr.Apocalisse, cap. 21).<br />

Gesù Cristo è Re, perché appartiene alla sua divina<br />

missione riportare l’universo creato alla perfetta<br />

glorificazione del Padre, purificandolo con il fuoco bruciante<br />

dello Spirito Santo, in modo che venga completamente<br />

liberato da ogni Spirito del male, da ogni ombra di peccato,<br />

120


e possa così aprirsi all’incanto di un nuovo Paradiso<br />

terrestre.<br />

Allora il Padre verrà glorificato ed il suo Nome sarà<br />

Sono diventati, per partecipazione, mediatori nel Cuore della<br />

Mediatrice di Tutte le Grazie, in unione con Gesù<br />

Eucaristico, unico Mediatore.<br />

santificato da tutto il Creato. Nella via della piccolezza sono stati anime eucaristiche.<br />

In questa creazione, rinnovata da una perfetta comunione<br />

Lucia ha vissuto la sua Infanzia spirituale per altri 88<br />

di vita col Padre, Gesù Cristo instaurerà il suo Regno di<br />

anni.<br />

Gloria, perché l’opera della sua divina Redenzione, possa<br />

Per tutta la vita non è mai venuta meno alle richieste della<br />

avere il suo perfetto compimento.<br />

Ma<strong>donna</strong> e da Lei si è lasciata guidare, fino al giorno della<br />

Lo Spirito Santo aprirà i cuori e le menti, in modo che<br />

sua nascita al Cielo, il 13 febbraio 2005.<br />

tutti possano adempiere il Volere del Padre e del Figlio, così<br />

Nel Cuore Immacolato, suo rifugio, ha vissuto la via<br />

che, come in cielo, anche sulla terra sia perfettamente<br />

dell’infanzia spirituale.<br />

compiuta la Divina Volontà.<br />

La sua sottomissione a Dio, a Maria e alla Chiesa è stata<br />

A Cristo Re rendiamo l’omaggio di una fede eroica, di<br />

esemplare.<br />

una sicura speranza, di una ardente carità.” ( Ai Sacerdoti...<br />

Obbedire a Dio è meraviglioso, ma non facile; obbedire alla<br />

22 novembre 1992).<br />

Chiesa è un onore, ma anche un autentico sacrificio.<br />

A questo Regno si partecipa vivendo la via dell’<br />

“infanzia spirituale”.<br />

La via dell’infanzia spirituale come scelta di vita<br />

cristiana viene chiaramente indicata dalla Vergine nelle<br />

apparizioni di Fatima.<br />

La Regina del Rosario ha scelto i piccoli per manifestarsi.<br />

Ha chiesto il loro consenso. Attraverso i piccoli ha portato<br />

nel mondo una speranza nuova.<br />

I tre fanciulli hanno saputo vivere il loro affidamento a Maria<br />

con tanto amore, con tanta sollecitudine, senza ritardi.<br />

Francesco e Giacinta hanno accolto la sofferenza e la<br />

morte, quando erano ancora bambini; hanno offerto senza<br />

lamentarsi, tacendo, riparando, per la salvezza dei poveri<br />

peccatori. Hanno vissuto la malattia sempre immersi nel<br />

GIACINTA - LUCIA - FRANCESCO<br />

Cuore della Regina del Rosario che stava premurosa sotto<br />

la loro croce.<br />

Padre Stefano Gobbi, che è stato l’apostolo di Fatima<br />

Hanno offerto al Padre Celeste il loro commovente<br />

per i sacerdoti di tutto il mondo, a cominciare dall’8 maggio<br />

sacrificio.<br />

1972, nelle sue meditazioni, diceva sempre a sacerdoti e a<br />

Disprezzati dai potenti, esaltati da Dio.<br />

vescovi di tutti i continenti: “Voglio essere come un bambino<br />

di due mesi in braccio alla Mamma celeste”.<br />

121<br />

122


Quanto diceva, lo ha vissuto fino al giorno in cui è finito il<br />

suo compito in questo mondo, il 29 giugno 2011.<br />

Nel Biglietto di ricordo del 40° della sua ordinazione<br />

sacerdotale riportava le parole scritte per la sua prima<br />

Messa, celebrata a Roma il 19 dicembre 1964:<br />

“ PER UN CAMMINO LUNGO E DOLOROSO<br />

MA ILLUMINATO DAL TUO SGUARDO<br />

VERGINE MARIA<br />

OGGI MI HAI PORTATO ALL’ALTARE<br />

AL TUO CUORE IMMACOLATO<br />

CONSACRO IL MIO SACRDOZIO<br />

PER ESSO<br />

I PECCATORI TROVINO SALVEZZA<br />

GLI SMARRITI LA STRADA<br />

I DELUSI GLI STANCHI GLI AFFLITTI<br />

LA BEATITUDINE DELLA SPERANZA<br />

I POVERI L’ANNUNZIO DEL TUO REGNO<br />

TUTTI IL TUO AMORE DI MAMMA”<br />

Si è speso, senza risparmiarsi per portare i lontani, gli<br />

affaticati, i peccatori, gli afflitti, i dubbiosi, nel sicuro rifugio<br />

del Cuore Immacolato di Maria.<br />

Un “vagabondo” che ha visitato tutte le nazioni, sconosciuto<br />

ai potenti.<br />

E’ morto spoglio di tutte le sicurezze umane, tanto da fargli<br />

dire, dopo l’ arresto cardiaco che lo avrebbe portato alla<br />

morte: “morirò come Giacinta, solo”.<br />

Non ha mai fatto pesare le sue fatiche, le ha vissute con la<br />

gioia di chi sapeva che sotto la sua croce c’era la Madre:<br />

“Donna <strong>ecco</strong> <strong>tuo</strong> <strong>figlio</strong>”, crescendo giorno dopo giorno, nella<br />

piccolezza evangelica e nella conformazione alle virtù di<br />

Maria.<br />

La Messa esequiale fu celebrata, presente il suo corpo<br />

morto, a Collevalenza, nella Basilica dell’Amore<br />

123<br />

Misericordioso, il giovedì 30 giugno, da 16 vescovi sotto la<br />

presidenza del Cardinale Ivan Diaz e da 270 sacerdoti<br />

provenienti da ogni nazione dei cinque Continenti.<br />

Erano in corso gli Esercizi spirituali internazionali del<br />

Movimento Sacerdotale Mariano; purtroppo, lui non poté<br />

dirigerli.<br />

Un gruppo di giovani equadoregni appartenenti al<br />

Movimento mariano, erano venuti, eccezionalmente, per<br />

poterlo incontrare vivo, ma hanno potuto soltanto cantare<br />

una canzone “Nos semos los soldados de Maria”, accanto<br />

alla sua bara, tra la commozione generale.<br />

Anche i Vescovi piangevano.<br />

Alcuni vescovi e sacerdoti di tutto il mondo hanno espresso<br />

in questo modo la loro riconoscenza ed il loro affetto a chi<br />

ha loro indicato, nell’arco di quattro decenni, la via luminosa<br />

della Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.<br />

Con la sua morte, questo sacerdote ci ha dato una<br />

splendida lezione di fede e di fedeltà al Vangelo e alla<br />

Chiesa.<br />

La grande Concelebrazione si è conclusa con il canto del<br />

Magnificat, il cantico della Vergine, il cantico dell’umile serva<br />

del Signore che ha accolto sotto il suo manto glorioso<br />

questo suo piccolo <strong>figlio</strong>.<br />

Il Santo padre Benedetto XVI, il giorno dopo, appresa la<br />

notizia della morte di don Gobbi, dal Cardinal Ivan Diaz, ha<br />

detto di lui : “E’ andato dritto in Paradiso”.<br />

Chi vive l’infanzia dello spirito, ha riposto il suo cuore<br />

nel Cuore di Gesù; come Lui, si è abbandonato in Dio, con<br />

tutte le forze e con una fiducia totale. Tutto il suo essere<br />

vive di Lui, a Lui completamente configurato, da Lui nutrito e<br />

guidato, nel suo agire quotidiano.<br />

L’infanzia spirituale è, tuttavia, un punto di arrivo, una meta<br />

verso cui tendere.<br />

E’ prima di tutto, un dono ed una chiamata di Dio.<br />

124


Per raggiungere la meta sono necessarie una risposta<br />

perfetta ed una tensione verso l’incontro con Dio, che duri<br />

tutta la vita.<br />

Dio chiama continuamente l’uomo peccatore a convertirsi e<br />

a staccarsi dal suo “io”.<br />

L’uomo, libero di scegliere, procederà verso Dio e lo<br />

incontrerà quando la sua volontà e la Volontà divina<br />

saranno fuse insieme.<br />

La via dell’infanzia esige anche la piena adesione a Maria.<br />

La Vergine è l’ Icona della vita cristiana. E’ modello per chi<br />

vuol percorrere la via della piccolezza. E’ anche la<br />

Mediatrice di ogni percorso spirituale dei battezzati.<br />

Ella aiuta, con la tenerezza della migliore delle madri, i figli<br />

ad andare verso il Padre come.<br />

Il modello da imitare per camminare nella piccolezza è Lei<br />

con le sue mirabili virtù.<br />

Siamo chiamati a vivere questa via dello spirito con Lei.<br />

Pensare con Lei, agire come Lei, guardare con i suoi occhi,<br />

amare col suo Cuore, camminare con i suoi piedi, lavorare<br />

con le sue mani, ascoltare con le sue orecchie.<br />

Affidandoci al suo Cuore, la troveremo sempre attenta al<br />

nostro progresso nella fede e nelle opere dell’amore<br />

fraterno.<br />

Madre della Chiesa, ci insegnerà ad essere Chiesa, ad<br />

amare la Chiesa, ad obbedire alla Chiesa, a credere la<br />

Chiesa come prolungamento del Cristo nella storia.<br />

La fedeltà alla Chiesa è il segno tangibile della fedeltà a<br />

Cristo. La Chiesa, mossa dallo Spirito Santo, ci farà<br />

progredire nella conoscenza della verità, senza errori, come<br />

vuole Gesù.<br />

In tempi in cui ci troviamo di fronte a grandi<br />

rinnovamenti e rivolgimenti, la Chiesa è la l”uce delle genti “<br />

che indica, nel dubbio, qual è la decisione da prendere, o la<br />

strada da seguire.<br />

125<br />

Leggiamo due salmi due passi profetici che ci dicono,<br />

come questa “via della piccolezza”, sia stata rivelata da Dio<br />

al popolo eletto, già prima di Cristo:<br />

“O Signore, Signore nostro,<br />

quanto è mirabile il <strong>tuo</strong> nome su tutta la terra!<br />

Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,<br />

3<br />

con la bocca di bambini e di lattanti:<br />

hai posto una difesa contro i <strong>tuo</strong>i avversari,<br />

per ridurre al silenzio nemici e ribelli.<br />

4<br />

Quando vedo i <strong>tuo</strong>i cieli, opera delle tue dita,<br />

la luna e le stelle che tu hai fissato,<br />

5 che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,<br />

il <strong>figlio</strong> dell'uomo, perché te ne curi?<br />

Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,<br />

di gloria e di onore lo hai coronato.<br />

7 Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,<br />

tutto hai posto sotto i suoi piedi:<br />

8 tutte le greggi e gli armenti<br />

e anche le bestie della campagna,<br />

9 gli uccelli del cielo e i pesci del mare,<br />

ogni essere che percorre le vie dei mari.<br />

10<br />

O Signore, Signore nostro,<br />

quanto è mirabile il <strong>tuo</strong> nome su tutta la terra!”<br />

(Salmo 8)<br />

126


“Signore, non si esalta il mio cuore<br />

né i miei occhi guardano in alto;<br />

non vado cercando cose grandi<br />

né meraviglie più alte di me.<br />

Io invece resto quieto e sereno:<br />

come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,<br />

come un bimbo svezzato è in me l'anima mia.<br />

Israele attenda il Signore,<br />

ora e sempre.”<br />

Salmo 130<br />

PENSIERI SCRITTI SULL’INFANZIA SPIRITUALE.<br />

Santa Teresa di Lisieux<br />

Santa Teresa di Lisieux nella sua autobiografia scrive:<br />

« voglio cercare il mezzo di andare in Cielo per una via<br />

ben diritta, molto breve, una piccola via tutta nuova. Siamo<br />

in un secolo d' invenzioni, non vale più la pena di salire gli<br />

scalini, nelle case dei ricchi un ascensore li sostituisce<br />

vantaggiosamente. Vorrei anch'io trovare un ascensore per<br />

innalzarmi fino a Gesù, perché sono troppo piccola per<br />

salire la dura scala della perfezione. »<br />

“11<br />

Così sarete allattati e vi sazierete<br />

al seno delle sue consolazioni;<br />

succhierete e vi delizierete<br />

al petto della sua gloria.<br />

12<br />

Perché così dice il Signore:<br />

"Ecco, io farò scorrere verso di essa,<br />

come un fiume, la pace;<br />

come un torrente in piena, la gloria delle genti.<br />

Voi sarete allattati e portati in braccio,<br />

e sulle ginocchia sarete accarezzati.<br />

13<br />

Come una madre consola un <strong>figlio</strong>,<br />

così io vi consolerò;<br />

a Gerusalemme sarete consolati.” Isaia ( 66, 11-13)<br />

Teresa si abbandona totalmente alla divina misericordia:<br />

“La piccola via di Teresa è l’abbandono, che porta<br />

sicuramente fra le braccia di Dio. La monaca carmelitana<br />

non ha altro desiderio che nascondersi fra le braccia di Dio,<br />

per lasciarsi accarezzare da Lui, per lasciarsi inondare<br />

dall’oceano della sua Misericordia. L’abbandono è il gesto di<br />

fiducia più definitivo ed autentico, perché è la rinuncia<br />

completa alla propria volontà ed è la sottomissione totale<br />

alla volontà del Padre.”<br />

Santa Teresa continua:<br />

“Allora ho cercato nei libri santi l'indicazione<br />

dell'ascensore, oggetto del mio desiderio e ho letto queste<br />

parole uscite dalla bocca della Sapienza Eterna: “Se<br />

“ 4<br />

Io li traevo con legami di bontà,<br />

con vincoli d'amore,<br />

ero per loro<br />

come chi solleva un bimbo alla sua guancia,<br />

mi chinavo su di lui<br />

per dargli da mangiare.” Osea (11, 4)<br />

qualcuno è molto piccolo, venga a me”. Così sono arrivata<br />

ad intuire che avevo trovato quello che cercavo. E volendo<br />

sapere, o mio Dio, che cosa faresti al molto piccolo che<br />

rispondesse alla tua chiamata, ho continuato le mie ricerche<br />

ed <strong>ecco</strong> quello che ho trovato: "Come una madre accarezza<br />

il <strong>figlio</strong>, così io vi consolerò: vi porterò in braccio e vi cullerò<br />

sulle mie ginocchia!". Ah, mai parole più tenere, più<br />

melodiose hanno rallegrato la mia anima! L'ascensore che<br />

127<br />

128


mi deve innalzare fino al Cielo sono le tue braccia, o Gesù!<br />

Per questo non ho bisogno di crescere, anzi bisogna che io<br />

resti piccola, che lo diventi sempre di più. O mio Dio, hai<br />

superato ogni mia aspettativa e io voglio cantare le tue<br />

misericordie. (Manoscritto C 2v-3r)<br />

“Restare una bambina piccola davanti al buon Dio è<br />

riconoscere il proprio nulla, aspettare tutto da Lui, come un<br />

bambino piccolo aspetta tutto da suo padre; è non<br />

inquietarsi di nulla, non guadagnare ricchezze. Anche fra i<br />

poveri si dà al bambino quel che gli è necessario, ma<br />

appena diventa grande suo padre non vuole più mantenerlo<br />

e gli dice: Adesso lavora, puoi bastare a te stesso.<br />

E' per non sentirmi dire così che non ho voluto crescere,<br />

sentendomi incapace di guadagnarmi la vita, la vita eterna<br />

del Cielo. Quindi sono sempre rimasta piccola, non avendo<br />

altra occupazione che quella di cogliere fiori, i fiori<br />

dell'amore e del sacrificio, e di offrirli al buon Dio per suo<br />

piacere.<br />

Essere piccolo vuol dire anche non attribuirsi affatto le virtù<br />

che si praticano, credendosi capaci di qualcosa, ma<br />

riconoscere che il buon Dio pone questo tesoro nella mano<br />

del suo piccolo bambino perché se ne serva quando ne ha<br />

bisogno; ma il tesoro è sempre del buon Dio. Infine è non<br />

scoraggiarsi affatto delle proprie colpe, perché i bambini<br />

cadono spesso, ma sono troppo piccoli per farsi molto<br />

male.”<br />

(Ultimi colloqui, 6 agosto)<br />

Beata Elisabetta della Trinità'<br />

“ Egli ha messo nel mio cuore una sete infinita e un<br />

grandissimo bisogno d’amare che Lui solo può saziare.<br />

Allora io vado a Lui come il bambino va dalla madre perché<br />

Egli colmi e invada tutto e mi prenda in braccio. Bisogna<br />

essere semplici così col buon Dio.<br />

129<br />

- Mio Dio, Trinità che adoro,<br />

aiutami a dimenticarmi completamente, per fissarmi in Te,<br />

immobile e tranquilla, come se la mia anima fosse già<br />

nell'eternità.<br />

Nulla possa turbare la mia pace, né farmi uscire da Te, o<br />

mio Immutabile,<br />

ma che ogni istante m'immerga sempre più nella profondità<br />

del <strong>tuo</strong> mistero.<br />

Pacifica la mia anima, rendila <strong>tuo</strong> cielo, tua dimora prediletta<br />

e luogo del <strong>tuo</strong> riposo.<br />

Che non ti ci lasci mai solo, ma che io sia tutta là,<br />

completamente desta nella mia fede,<br />

tutta adorante, tutta consegnata alla tua azione creatrice.<br />

O mio Cristo amato, crocifisso per amore,<br />

vorrei essere una sposa per il <strong>tuo</strong> Cuore.<br />

vorrei coprirti di gloria, vorrei amarti... fino a morirne!<br />

Ma sento la mia impotenza e ti chiedo di "rivestirmi di te",<br />

di identificare la mia anima a tutti i movimenti della tua<br />

anima,<br />

di sommergermi, di invadermi, di sostituirti a me,<br />

affinché la mia vita non sia che un'irradiazione della tua Vita.<br />

Vieni in me come Adoratore, come Riparatore e come<br />

Salvatore.<br />

O Verbo eterno, Parola del mio Dio,<br />

voglio passare la mia vita ad ascoltarti,<br />

voglio rendermi perfettamente docile per imparare tutto da<br />

Te.<br />

Poi, attraverso tutte le notti, tutti i vuoti, tutte le impotenze,<br />

voglio fissare sempre Te e rimanere sotto la tua grande<br />

luce.<br />

O mio Astro amato,<br />

affascinami perché non possa più uscire dalla tua<br />

irradiazione.<br />

130


O Fuoco consumante, Spirito d'amore, "discendi in me",<br />

affinché si faccia nella mia anima come una incarnazione<br />

del Verbo:<br />

che io sia per Lui un'aggiunta di umanità<br />

nella quale Egli rinnovi tutto il suo mistero.<br />

E Tu, o Padre, chinati sulla tua povera piccola creatura,<br />

"coprila della tua ombra",<br />

non vedere in lei che il "Diletto nel quale hai posto<br />

tutte le tue compiacenze".<br />

O miei Tre, mio Tutto, mia Beatitudine,<br />

Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo,<br />

mi consegno a voi come una preda.<br />

Seppellitevi in me perché io mi seppellisca in Voi,<br />

in attesa di venire a contemplare<br />

nella vostra luce l'abisso delle vostre grandezze. “<br />

Santa Bernadette Soubirous<br />

“Io amo tutto ciò che è piccolo”.<br />

R. Voillaume<br />

E’ necessario che la croce generi in noi, anno dopo anno, il<br />

piccolo bambino, il solo ammesso a varcare con Gesù le<br />

porte del Regno dei cieli.<br />

Il filosofo E. Mounier<br />

Sai tu cos’è l’infanzia spirituale? E’, molto semplicemente,<br />

l’avere un’anima toccata dalla grazia, che può non aver fatto<br />

nulla nella vita, ma che ha ricevuto da Dio il dono di uno<br />

sguardo semplice rivolto a Lui e quella freschezza dove a<br />

Dio deve esser tanto caro riposarsi, visto che non vi sono<br />

più se non uomini preoccupati, tesi, inaspriti dal lavoro e<br />

dalla serietà. Dio non vuole gente che abbia della virtù, ma<br />

131<br />

fanciulli che Egli possa prendere come si solleva un<br />

bambino, in un momento, perché è leggero e ha dei grandi<br />

occhi; poi, è un’altra questione, che ci sollevi più o meno in<br />

basso, più o meno in alto.<br />

Lo scrittore G. Bernanos<br />

Ho perso l’infanzia e non la potrò riconquistare se non<br />

attraverso la santità.<br />

LA VIA DELL’ INFANZIA SPIRITUALE DI FRONTE ALLE<br />

SFIDE NEL TERZO MILLENNIO<br />

La Vergine ci viene in soccorso in questi nostri tempi<br />

così complessi.<br />

La terra è diventata piccola. Le distanze sono quasi<br />

annullate. O perlomeno si procede verso una prossimità<br />

sempre maggiore, poiché tutto è diventato più visibile,<br />

udibile e veloce.<br />

La tecnica ha fatto progressi inimmaginabili.<br />

Gli strumenti di morte sono più ricercati ed efficaci degli<br />

strumenti in favore della vita.<br />

A questo punto non è in gioco l’arte, la letteratura, la<br />

filosofia o la teologia, ma il bene primario dell’uomo: “la sua<br />

stessa vita.”<br />

Gli stati si sono dotati di arsenali bellici potentissimi e<br />

distruttivi.<br />

L’uomo contemporaneo ha la possibilità e la libertà di<br />

distruggere il pianeta in pochi minuti.<br />

Soltanto la fede può venire in soccorso a questa umanità.<br />

Solo il Vangelo di Gesù è la speranza di un mondo nuovo.<br />

L’assenza della fede, blocca la storia nel vuoto e fa<br />

stagnare i singoli e i popoli nell’ angoscia.<br />

Chi predica e vive l’ateismo, distrugge la vita.<br />

132


L’ateo professo ha sete di grandezza, di prestigio, di plauso<br />

ed è accecato dalla superbia.<br />

Egli, ponendosi consapevolmente contro Dio sfida l’uomo e<br />

la sua dignità.<br />

L’ateo in ricerca , invece, si distingue dall’ateo sicuro di sé;<br />

egli è disposto ad accogliere la verità, scosso com’è, dal<br />

dramma esistenziale, tuttavia, amante della vita, ma anche<br />

così incalzato dalla realtà della propria fine.<br />

Chi è onesto nel suo animo, , anche se si trova nel buio<br />

dell’ignoranza, non è lontano da Dio.<br />

Pur non avvertendola, la luce di Dio l’ha già sfiorato.<br />

Manca il passo successivo di una ricerca più approfondita<br />

In ogni caso, a tutti è data la grazia di potersi ravvedere.<br />

Riflettendo alla superbia della scienza e del pensiero, alla<br />

voglia di dominio e di malintesa libertà, alla violenza e<br />

all’odio, alla ricerca esasperata del piacere che sembrano<br />

padroni di tutto, si può concludere che il cuore umano è<br />

gravemente inquinato e partorisce tristezza. La via<br />

dell’infanzia spirituale mi pare la più necessaria ed attuale<br />

per combattere e vincere su ogni forma di maledella verità<br />

del Vangelo. .<br />

Con la preghiera hanno potuto oltrepassare la barriera del<br />

proprio “io”, la muraglia dell’ateismo, l’oscurità del “non<br />

senso”. La loro conversione, è passata attraverso la<br />

mediazione della Vergine Maria.<br />

Oggi, è necessario ripartire da Lei, per ottenere da Dio<br />

il rimedio ai peccati.<br />

La sua presenza, si è fatta particolarmente forte perché<br />

l’umanità sta precipitando nel vuoto della fede.<br />

Senza la fede è diventata indifferente, incapace di amare, di<br />

reagire al male e di affrontare la vita con i suoi innumerevoli<br />

problemi.<br />

Dio stesso ci ha dato il “Cuore Immacolato” come rifugio<br />

nella battaglia che si combatte nei cuori, e che in molti paesi<br />

del mondo si trasforma in guerra armata e sanguinosa tra<br />

fratelli.<br />

La Madre può fermare le guerre, se noi la invochiamo con<br />

fiducia.<br />

Ella custodisce nel suo Cuore ogni famiglia a Lei<br />

consacrata.<br />

Molte famiglie soffrono la divisione; Maria intercede per le<br />

famiglie che la invocano ed ottiene la loro unità.<br />

Riporta la pace e provvede a tutte le loro necessità.<br />

CAPITOLO VI I genitori trovano difficoltà ad educare i figli.<br />

Anche in questo loro insostituibile compito otterranno , con<br />

IL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO NELLA TRAMA<br />

DEI GIORNI.<br />

la preghiera, la luce necessaria.<br />

Talvolta si sentono oppressi dalle responsabilità; affidandosi<br />

Ogni creatura può pregare, anzi, è chiamata alla<br />

preghiera. Questa vocazione alla preghiera è una splendida<br />

iniziativa con cui Dio stesso ci pone nella sua presenza.<br />

Illustri protagonisti della storia, della filosofia, della<br />

letteratura, dell’arte, della scienza e dello spettacolo<br />

aprendosi alla preghiera, hanno trovato, in Dio, la risposta<br />

alla loro profonda inquietudine.<br />

a Maria saranno sorretti e sostenuti, vinceranno le paure e<br />

lo scoraggiamento.<br />

Nessuno è dispensato dalla fatica del vivere quotidiano, ma<br />

con l’aiuto che viene dall’alto, sarà tutto, non solo<br />

sopportabile, ma gratificante, poiché il frutto buono verrà.<br />

133<br />

134


I figli sono un dono inestimabile, l’oggetto principale<br />

dell’amore dei genitori, li vorremmo vedere crescere felici,<br />

raggiungere la meta dei loro sogni, ma non è semplice,<br />

l’amore è esigente.<br />

Senza sacrificio non otteniamo nulla di buono.<br />

Donare significa distaccarsi dai propri comodi per andare<br />

incontro alle esigenze dell’altro.<br />

Cercare il bene ad ogni costo è il programma più bello.<br />

Nel costo c’è il prezzo della preghiera, anche la preghiera<br />

che è sacrificio, è indispensabile per educare alla fede.<br />

Dalla fede vissuta nasce l’amore come dono, nasce il<br />

perdono.<br />

Dobbiamo amare e fare con amore il lavoro quotidiano,<br />

come se dovessimo farlo per noi stessi. Qualsiasi<br />

occupazione io abbia scelto o sia costretto a fare per<br />

bisogno.<br />

Amare la casa e il luogo dove abito, eseguire con impegno i<br />

miei obblighi, esercitare con scrupolo ed onestà la mia<br />

Nel tempo della salute ci viene dato l’entusiasmo per<br />

operare il bene, in quello del dolore, la forza della<br />

consolazione, nella malattia l’aiuto per guardare a Gesù<br />

sofferente, a Maria che sta sotto la croce, e, così associare<br />

il nostro al loro patire; nel momento ultimo della vita, la<br />

speranza di incontrare e di vedere Dio, nel suo Regno<br />

glorioso, nella beatitudine senza fine.<br />

Quando passeremo dal mondo all’eternità, se avremo<br />

amato, saremo introdotti nella visione beatifica della<br />

Santissima Trinità, in compagnia della Regina del Cielo e<br />

della terra, dei Cori infiniti degli Angeli, della moltitudine dei<br />

santi e di tutti i nostri familiari e fratelli che abitano il<br />

Paradiso.<br />

La vita va, comunque, vissuta in tutta la sua bellezza e<br />

ampiezza, nella gioia e nel dolore; è dono di Dio, è dono<br />

d’amore, non possiamo sprecarla.<br />

Non dobbiamo disprezzare nulla e nessuno, ma<br />

soltanto il male morale ed il peccato.<br />

professione. Tutto ciò che esiste ha un perché più grande di quanto<br />

Preghiera e azione fatti con amore, cambiano la società ed i<br />

possiamo capire.<br />

rapporti umani. Tutto è mirabilmente ordinato dalla Provvidenza.<br />

Maria ci è maestra di vita anche in questo.<br />

Questa visuale della vita si raggiunge con la Grazia di<br />

Guardiamo a Lei, ed imitiamola anche nelle circostanza<br />

Dio e con la fede in Gesù, aderendo alla Verità espressa<br />

concrete del vivere quotidiano!<br />

dalla Chiesa unita al Papa.<br />

Maria intercede secondo le nostre necessità,<br />

Il Santo Padre è rappresentato dal “Vescovo<br />

invochiamola come Madre e Sorella!<br />

vestito di bianco” della terza parte del “segreto” di<br />

Maria è la “Stella della nuova evangelizzazione”, diventiamo<br />

Fatima.<br />

anche noi testimoni del Vangelo! Potremmo scrivere tante storie di famiglie e personalità<br />

Non c’e situazione che Lei non possa aiutarci a risolvere<br />

straordinarie, per offrire un esempio a tutti, ma l’evento di<br />

secondo i disegni divini.<br />

Fatima mi suggerisce e mi impone un’altra convinzione: “le<br />

famiglie che si impegnano a vivere la fede nella trama<br />

135<br />

136


ordinaria dei giorni, sono chiamate ad essere la vera<br />

Voglio gustare il <strong>tuo</strong> dolce sorriso,<br />

opera straordinaria del Cuore Immacolato, in questi tempi di<br />

la tua ineffabile umiltà<br />

crisi”. Le famiglie dei veggenti ed i veggenti stessi<br />

ed il profumo delle tua purezza!<br />

hanno vissuto la loro vita con una semplicità ed un’umiltà<br />

Tu sei davvero umile,<br />

commoventi; così, come loro, sono chiamate ad essere le<br />

il <strong>tuo</strong> sguardo non ferisce,<br />

nostre famiglie, quando fanno la Consacrazione al Cuore<br />

il <strong>tuo</strong> sorriso consola e intenerisce.<br />

Immacolato di Maria.<br />

Sei tanto pura e piccola, o Mamma,<br />

Nelle famiglie che faranno l’ “affidamento”, si<br />

che sto davanti a Te,<br />

realizzerà il Trionfo del Cuore Immacolato. confuso.<br />

Lo stesso trionfo si realizzerà anche nel cuore di<br />

Nel <strong>tuo</strong> Cuore c’è il Paradiso,<br />

coloro che vivono una speciale consacrazione, come i<br />

lì, voglio vivere con te.<br />

“religiosi” e in chi è partecipe del “sacramento dell’Ordine”<br />

Se vuoi, Tu puoi esaudirmi!<br />

di ogni grado.<br />

Prendimi come sono!<br />

Non c’è da aspettarsi qualcosa di sconvolgente, di<br />

Grazie!<br />

eclatante, di sorprendente, di appariscente, ma che, nella<br />

Tanti peccati si affacciano alla mente: -<br />

trama dei giorni, ognuno, sia fedele alla propria vocazione e<br />

Il bene non fatto e trascurato,<br />

alla propria missione.<br />

miserie su miserie,<br />

Il miracolo del Trionfo del Cuore Immacolato<br />

nell’ozio delle ore.avverrà<br />

nel segreto del cuore, nel nascondimento,<br />

Ma, Gesù mi perdona;<br />

nell’umiltà.<br />

vivo di nuovo,<br />

risanato dalla sua misericordia.<br />

CAPITOLO VII<br />

Che gioia esser con Lui,<br />

alla sua mensa,<br />

VIVERE CON MARIA MADRE DI DIO E MADRE NOSTRA<br />

rinato,<br />

mentre, la scia del male ormai svanisce, al suo comando.<br />

Preghiera:<br />

La tua mano, o Maria,<br />

mi porta al <strong>tuo</strong> Figlio divino,<br />

Vergine di Fatima,<br />

Il <strong>tuo</strong> passo sicuro mi conduce,<br />

Ma<strong>donna</strong> del Rosario,<br />

il <strong>tuo</strong> amore caldo mi solleva,<br />

Madre di Dio e Madre mia,<br />

come fa la mamma col bambino<br />

che stai sotto la mia croce,<br />

che tende a lei, le sue piccole braccia.<br />

Ti accolgo nei volger dei miei giorni,<br />

Grazie,<br />

ti guardo con gli occhi dell’anima,<br />

per trovare nei <strong>tuo</strong>i, la bellezza di Dio.<br />

Ma<strong>donna</strong> del Rosario!<br />

137<br />

138


CONSIGLI PER VIVERE LA VITA QUOTIDIANA CON<br />

Illuminate, insegnate, correggete!.<br />

MARIA: Il tempo vissuto in famiglia è prezioso.<br />

Come sarebbe bella un po’ di preghiera insieme,<br />

Vorrei dire a voi che leggete: anche il Rosario,<br />

come ha chiesto la Ma<strong>donna</strong> di Fatima.<br />

“Quando vi alzate, guardate il cielo,<br />

Dio l’ha creato per voi!<br />

Parlate con Dio!, Lui vi ascolta.<br />

Mettete nel suo Cuore le vostre ansie, il dolore,<br />

il presente ed il futuro!<br />

Il giorno vi è dato come un tempo di semina,<br />

iniziatelo con una preghiera,<br />

quella che il cuore vi detta ,<br />

o quella che sapete,<br />

con fiducia, abbandono filiale e con pazienza!.<br />

Egli sa di che cosa avete bisogno.<br />

Lasciate che i cattivi pensieri si sciolgano<br />

nel fuoco del suo amore!.<br />

Leggete la Bibbia: un salmo o un brano di Vangelo!<br />

Affidatevi a Maria!<br />

Il vostro posto di lavoro o di studio vi aspetta,<br />

partite senza farvi troppe domande!.<br />

Quando farete ritorno nella vostra casa,<br />

portate un sorriso, come frutto della fatica!<br />

Poi la notte fa calare il silenzio.<br />

Non dimenticate il colloquio con Dio, la sua Parola,<br />

non addormentatevi senza aver invocato “la Vergine Maria”<br />

e l’Angelo Custode!<br />

Nel silenzio riflettete, domandate perdono,<br />

chiedete la grazia di restare fedeli all’Amore<br />

e di perseverare nel bene!.<br />

Beneditevi a vicenda,<br />

siano benedetti i figli che Dio vi ha affidato!.<br />

Voi, figli, benedite i genitori e pregate con loro e per loro!.<br />

Preparate con cura, nell’arco della settimana,<br />

la santificazione della Festa.<br />

Alla Santa Messa, partecipate sempre, senza ritardi,<br />

consapevoli del dono immenso offertovi!<br />

La vostra famiglia, “piccola Chiesa” si unisca alle altre<br />

“piccole chiese” dei fedeli,<br />

per vivere il mistero eucaristico,<br />

l’offerta di Gesù al Padre per la salvezza del mondo!”.<br />

Fate fiorire la gioia in famiglia,<br />

il cibo necessario vi sazi e l’affetto reciproco<br />

CON MARIA TUTTO E’ POSSIBILE<br />

vi riempia di pace!. E’ possibile ai coniugi restare uniti, vivere<br />

Nella “chiesa domestica” che vi appartiene,<br />

gioiosamente il sacramento del loro matrimonio.<br />

Dio e Maria sono con voi. Con l’aiuto di Maria, l’amore dei coniugi non può finire. La<br />

C’è anche il tempo per gli interessi culturali, per i notiziari,<br />

Mamma difende i suoi figli, soprattutto si prende cura della<br />

per il gioco, lo svago e le gioie più semplici e umane.<br />

I vostri figli piccoli, o grandi, guardateli negli occhi<br />

e parlate con loro!<br />

Essi vi aspettano, vi credono, vi seguono.<br />

Date spazio al dialogo!<br />

famiglia “culla dell’amore e santuario della vita”.<br />

139<br />

140


La famiglia occupa un posto importantissimo nella Chiesa;<br />

ha nella Chiesa, popolo di Dio, un punto di riferimento<br />

indispensabile e necessario. Il popolo di Dio è stato affidato<br />

al Papa, successore dell’apostolo Pietro e a tutti i vescovi<br />

che sono in comunione con lui.<br />

I ministri che hanno ricevuto il sacramento dell”Ordine” sono<br />

preposti alle comunità cristiane, come amministratori della<br />

Grazia di Dio.<br />

La famiglia si può servire di queste persone scelte da Dio,<br />

per affrontare tutti i problemi che possano presentarsi al suo<br />

interno.<br />

La Chiesa, famiglia di famiglie, è un grande appoggio per i<br />

fedeli laici, un grande aiuto a cui ciascuno può ricorrere. La<br />

Chiesa venera Maria come sua Madre, quindi Maria è<br />

Madre anche di ogni singola famiglia, “piccola chiesa”.<br />

Fare le cose con Maria significa, dunque, farle in unione con<br />

la Chiesa.<br />

Nella Chiesa, Maria Santissima agisce a tutti i livelli. La<br />

Chiesa la vedi, puoi fare esperienza della sua azione nella<br />

tua vita. La Chiesa prolunga nel tempo, l’Incarnazione del<br />

Verbo. Gesù è il Capo della sua Chiesa . Attraverso l’aiuto<br />

della Chiesa tu ricevi l’aiuto dello stesso Gesù e di sua<br />

Madre. Seguendo la Chiesa sarà più facile stare sulla strada<br />

giusta.<br />

E’ possibile attraversare la crisi attuale e salvare la famiglia,<br />

poiché nulla è impossibile a Gesù. Maria, sua e nostra<br />

Madre, conduce la famiglia, dolcemente e fermamente,<br />

sulle strade del Figlio, sulle strade del Vangelo, della sua<br />

eterna Parola. In questo modo la salva dai pericoli che<br />

incombono.<br />

141<br />

Per rivivere Maria ci vuole il coraggio della fiducia. Quando<br />

la invoco, mi intrattengo con Lei viva, che ascolta, che<br />

sente, che comprende.<br />

Le sue immagini sono importanti come segno ed mezzo per<br />

aiutare la preghiera e favorire l’incontro personale, ma devo<br />

saper guardare oltre, la Vergine è una Persona viva.<br />

La fiducia spinge ad una invocazione forte, fatta con tutto il<br />

cuore. La fiducia aspetta con la speranza di ottenere le<br />

grazie richieste.<br />

Alcune volte saremo esauditi, altre, non lo saremo. Così<br />

avvenne anche quando Lucia , durante le apparizioni chiese<br />

la guarigione di alcuni malati: alcuni li avrebbe guariti, altri<br />

no. Anche se non ottengo quello che vorrei, non significa<br />

che il colloquio con Maria sia stato inutile, ma che significa<br />

è un invito all’insistenza, alla perseveranza, alla vigilanza,<br />

alla crescita nella preghiera, alla conversione del cuore, a<br />

cercare, prima di tutto, il Regno di Dio.<br />

Con Maria è possibile mantenere la fede, la speranza, la<br />

carità in tutte le attività che si svolgono e a tutte le età e<br />

condizioni di vita.<br />

E’ possibile affrontare le malattie con rassegnazione,<br />

superare stati d’animo resi complessi dalla depressione,<br />

dalla sfiducia, dallo scoraggiamento. Imitandola,<br />

diventeremo più forti nelle virtù Teologali ed in quelle morali;<br />

più attenti alla parola di Dio; più fermi nei buoni propositi, più<br />

umili nell’accettare la volontà di Dio su di noi.<br />

Con Maria sarà più facile scoprire i disegni di Dio sulla<br />

nostra storia e sulla storia umana.<br />

Se a Fatima tutto questo è avvenuto in modo straordinario,<br />

nella vita quotidiana avverrà in modo ordinario, attraverso<br />

una luce che Lei ci ottiene continuamente dallo Spirito Santo<br />

di cui è la Sposa castissima.<br />

142


CONCLUSIONE.<br />

L’evento delle apparizioni di Fatima è stato e resta un<br />

momento di Grazia immensa per il Popolo di Dio in generale<br />

e per ciascuno in particolare; per ogni persona di qualsiasi<br />

età e condizione sociale, dal concepimento alla fine.<br />

Chi ama la vita, ama Colui che l’ha creata. La Ma<strong>donna</strong> ha<br />

fatto vedere ai bambini la bellezza della vita nella luce di<br />

Dio.<br />

Francesco è morto dopo una grave e dolorosa malattia,<br />

durante la quale non si è mai lamentato, aveva dieci anni.<br />

Giacinta è morta con una malattia sconosciuta e da sola.<br />

Quando morì i suoi genitori non erano accanto a Lei.<br />

Lucia è rimasta “un altro poco”, perché doveva diffondere<br />

nel mondo la devozione al Cuore Immacolato, è morta<br />

serenamente nel 2005, all’età di 98 anni, offrendo le sue<br />

ultime sofferenze per il Santo Padre Giovanni Paolo II°.<br />

Tutti e tre hanno amato, nella sofferenza offerta per i<br />

peccatori, il loro Dio; Maria è venuta a prenderli nel loro<br />

ultimo respiro per portarli in Cielo con sé, secondo la<br />

promessa.<br />

Sono tre esempi da seguire.<br />

Chi disprezza la vita, specialmente quando è dura e<br />

disperata, disprezza il Creatore.<br />

Non ha capito la grandezza del suo Creatore e neanche la<br />

sua grandezza di <strong>figlio</strong> di Dio.<br />

Questo è il peccato più grave dell’epoca in cui viviamo.<br />

Da questo peccato ci vuol salvare il Signore, attraverso<br />

l’azione potente e materna di Maria.<br />

Da questo peccato e dalle sue terribili conseguenze.<br />

Affretta, o Ma<strong>donna</strong> del Rosario il Trionfo del <strong>tuo</strong> Cuore<br />

Immacolato!<br />

Siamo <strong>tuo</strong>i figli, Tu sei la nostra Madre. E’ Gesù che ti ha<br />

affidato questa povera umanità.<br />

“Donna, <strong>ecco</strong> <strong>tuo</strong> <strong>figlio</strong>!” , “ <strong>figlio</strong>, Ecco tua Madre!”.<br />

Ugnano, Firenze 6 gennaio 2012<br />

Ma<strong>donna</strong> di Fatima<br />

Fatima è un invito ad una rinnovata speranza. Particolare pittura ad olio su tela di<br />

“Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà”. .Cifariello.Chiesa di Uugnano<br />

143<br />

144

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