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“DONNA, ECCO TUO FIGLIO!”<br />
Gv.19, 25<br />
“DONNA ECCO TUO FIGLIO!”<br />
Prefazione:<br />
NELLA LUCE DI FATIMA Il titolo di queste riflessioni, è tratto dalle parole:<br />
“Donna, <strong>ecco</strong> <strong>tuo</strong> Figlio!” , “Ecco la tua Madre!”.<br />
Gesù, dalla Croce su cui era inchiodato, diede un<br />
mandato a sua Madre ed uno al discepolo che Egli amava,<br />
missione che non si limitava all’ ”ora” presente, ma che<br />
avrebbe abbracciato tutti i tempi.<br />
Cercherò di approfondire il senso di queste parole<br />
che sono uscite dalla bocca del Salvatore morente,<br />
sviluppando il loro rapporto con le apparizioni avvenute a<br />
Fatima nel 1917.<br />
Molto è stato scritto e detto, specialmente da Suor Lucia e<br />
da innumerevoli ed esperti teologi; la Chiesa cattolica, sotto<br />
il pontificato di Pio XII° , di Giovanni Paolo II e dell’attuale<br />
papa Benedetto XVI ha espresso il suo parere autorevole<br />
sull’intera vicenda.<br />
Fatima è senza dubbio la più profetica delle apparizioni<br />
moderne.( Cfr. Il Messaggio di Fatima 13 maggio 2010 a<br />
cura della la Congregazione per la dottrina della Fede).<br />
Il libro del Movimento Sacerdotale Mariano, fondato da don<br />
Stefano Gobbi l’8 maggio del 1972, è stato citato<br />
ampiamente nella stesura di queste riflessioni.<br />
Cercherò, pertanto, di raccontare la mia esperienza<br />
personale e di dare il mio modesto contributo alla causa di<br />
Fatima e a chi mediterà queste pagine.<br />
Marko Ivan Rupnik (430x348 - particolare)<br />
Don Rossano Carli.<br />
2
CAPITOLO I<br />
Sotto la croce, accettò, senza domande e senza segni, la<br />
sua interiore immolazione che l’univa al Sacrificio del Figlio.<br />
“DONNA, ECCO TUO FIGLIO” (Gv. 19, 25)<br />
Solo così poté rispondere alla sua nuova missione: “Tu sei<br />
la Madre di Dio, ma, da “Ora” e per sempre, sarai anche<br />
La Madre stava sotto la croce su cui il suo amato Gesù<br />
la Madre del discepolo”.<br />
era stato immobilizzato. La nuova maternità nacque dalla Morte del corpo del Cristo<br />
La testa del Signore era immersa in un fascio di spine<br />
e dall’immenso e perfetto dolore ed amore della Madre del<br />
lunghe e penetranti, i capelli intrisi di sangue, il volto<br />
“Verbo”.<br />
tumefatto, gli occhi gonfi di lacrime, la bocca e la gola riarse,<br />
L’ “ora” di Gesù fu anche l’ “ora “ della Madre. Fu l’”ora”<br />
le mani fissate al legno con lunghi chiodi ribaditi dal martello<br />
della sua nuova maternità.<br />
di un soldato, il corpo maciullato e strappato dai colpi dei<br />
Lo Spirito Santo fece della Vergine, la Madre di Dio; il Verbo<br />
flagelli, i piedi forati e inchiodati su un ceppo di pioppo, le<br />
giunture del corpo tutte slogate; un dolore atroce<br />
Fatto uomo, morente, rese universale la sua maternità.<br />
attraversava tutte le sue membra.<br />
LA SOLITUDINE DELLA MADRE NEL SABATO SANTO<br />
Il respiro affannoso non gli impedì di esprimere ancora, la<br />
sua parola. Alle tre del pomeriggio del Venerdì, Gesù disse: “E’<br />
Il Verbo sussisteva nel corpo assunto e crocifisso.<br />
compiuto!”.<br />
Maria, accompagnata dalle donne e dal discepolo, stava<br />
E, chinato il capo, consegnò lo spirito. (Gv.19, 30).<br />
con gli occhi umidi di pianto, con l’orecchio teso alla parola<br />
Gesù morì. Il silenzio divino avvolse l’umanità. Fu buio su<br />
del Figlio, col cuore affondato nel mare dell’amore e del<br />
tutta la terra.<br />
dolore, in atto di suprema umiliazione e di abbandono.<br />
Lo sguardo di Maria si fissò sul costato trafitto, da cui uscì<br />
Prima del “Consummatum est”, Gesù disse: “ Donna, <strong>ecco</strong><br />
sangue ed acqua. (Cfr. Gv. 19, 33)<br />
<strong>tuo</strong> <strong>figlio</strong>”.<br />
Una commozione profonda che scaturiva dal cuore amante<br />
Il “nuovo” <strong>figlio</strong> stava, con coraggio, sotto la Croce ed<br />
del Figlio, un cuore donato fino all’ultimo palpito,<br />
ascoltava; era mirabilmente e misteriosamente predisposto<br />
prosciugato fino all’ultima goccia di sangue, avvolse la<br />
dalla Provvidenza, che anche lui, fosse lì a ricevere un<br />
Madre; anche il Centurione che si trovava di fronte, vistolo<br />
mandato eccezionale dal suo divino Maestro ed a bere il<br />
morire in quel modo disse: “Davvero quest’uomo era Figlio<br />
fiele del male, confuso e smarrito in un’onda immensa di<br />
di Dio!” (Mc. 15, 28).<br />
solitudine paurosa ed oscura.<br />
Quel capo di una centuria romana, lui fu raggiunto<br />
Maria, addolorata, ascoltò, guardò, e, in silenzio, custodì<br />
nell’intimo del suo essere da un’emozione profonda che lo<br />
nel cuore le richieste. Ella obbedì.<br />
portò ad una sublime professione di fede.<br />
Non fu come al tempo dell’Annuncio dell’Angelo Gabriele:<br />
La Scrittura si compì: “Volgeranno lo sguardo a Colui che<br />
allora, Ella ascoltò, parlò e si donò.<br />
hanno trafitto”.<br />
San Bernardo di Chiaravalle ha scritto che il colpo di lancia<br />
trapassò il cuore della Madre, poiché lei patì nel suo cuore<br />
3<br />
4
quella trafittura che il Figlio non poté sperimentare nel suo<br />
corpo morto.<br />
Si avverò la profezia di Simeone: “Anche a te una spada<br />
trafiggerà l’anima” (Lc.2, 35).<br />
“Il martirio della Vergine viene celebrato tanto nella profezia<br />
di Simeone, quanto nella storia stessa della passione del<br />
Signore. Egli è posto, dice del bambino Gesù il santo<br />
vegliardo, quale segno di contraddizione, e una spada, dice<br />
poi rivolgendosi a Maria, trapasserà la tua stessa anima (cfr.<br />
Lc 2, 34-35).<br />
Una spada ha trapassato veramente la tua anima, o santa<br />
Madre nostra! Del resto non avrebbe raggiunto la carne del<br />
Figlio se non passando per l'anima della Madre. Certamente<br />
dopo che il <strong>tuo</strong> Gesù, che era di tutti, ma specialmente <strong>tuo</strong>,<br />
era spirato, la lancia crudele, non poté arrivare alla sua<br />
anima. Quando, infatti, non rispettando neppure la sua<br />
morte, gli aprì il costato, ormai non poteva più recare alcun<br />
danno al Figlio <strong>tuo</strong>. Ma a te sì. A te trapassò l'anima.<br />
L'anima di lui non era più là, ma la tua non se ne poteva<br />
assolutamente staccare.<br />
Perciò la forza del dolore trapassò la tua anima, e così non<br />
senza ragione ti possiamo chiamare più che martire, perché<br />
in te la partecipazione alla passione del Figlio, superò di<br />
molto, nell'intensità, le sofferenze fisiche del martirio.<br />
Non fu forse per te più che una spada quella parola che<br />
davvero trapassò l'anima ed arrivò fino a dividere anima e<br />
spirito? Ti fu detto infatti: «Donna, <strong>ecco</strong> il <strong>tuo</strong> <strong>figlio</strong>» (Gv 19,<br />
26). Quale scambio! Ti viene dato Giovanni al posto di<br />
Gesù, il servo al posto del Signore, il discepolo al posto del<br />
maestro, il <strong>figlio</strong> di Zebedeo al posto del Figlio di Dio, un<br />
semplice uomo al posto del Dio vero. Come l'ascolto di<br />
queste parole non avrebbe trapassato la tua anima tanto<br />
sensibile, quando il solo ricordo riesce a spezzare anche i<br />
nostri cuori, che pure sono di pietra e di ferro?”<br />
5<br />
Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate (Disc. nella<br />
domenica fra l'ottava dell'Assunzione 14-15; Opera omnia,<br />
Cisterc. 5 [1968] 273-274)<br />
Dal Cuore che la lama affilata squarciò, uscì la Sposa del<br />
Verbo: “la Chiesa”, e la “Madre della Chiesa” : “Maria”.<br />
Il discepolo prediletto era “figura” della Chiesa e riceveva il<br />
mandato di custodire Maria.<br />
Paolo VI il 7 dicembre 1965 nell’allocuzione<br />
all’ultima sessione pubblica del Concilio Vaticano II disse:<br />
“parimente e cordialmente imploriamo la protezione di Maria<br />
Santissima, Madre di Cristo e perciò da noi chiamata anche<br />
Madre della Chiesa”. Queste parole del servo di Dio,<br />
commossero i Padri conciliari i quali si alzarono in piedi ed<br />
applaudirono con grande gioia.<br />
Nel giorno che seguì la Parascève, colei che sarà la<br />
“Donna vestita di sole”, restò senza il Figlio.<br />
Nella solitudine, custodì questi eventi meditandoli nel<br />
suo Cuore.<br />
Sola, oppressa nella notte dello spirito, schiacciata sotto lo<br />
spessore della croce, offrì al Padre tutto il suo patire, nel<br />
più completo abbandono alla Sua volontà.<br />
Il suo grande amore cresceva all’infinito per la grazia e la<br />
missione affidatele dal Figlio giacente sulla pietra fredda,<br />
avvolto in un lenzuolo bianco.<br />
Attese, rivolta alla pietra che chiuse il sepolcro, pensando a<br />
Lui, vita della sua vita, trattato così da coloro per cui Egli si<br />
era offerto quale vittima perfetta.<br />
Lei aveva sentito il piccolo cuore pulsare fin dal seno<br />
verginale; lo aveva dato alla luce nella grotta povera e<br />
fredda di Betlemme; lo aveva visto crescere in età,<br />
sapienza e grazia, il più bello fra gli uomini, il più buono, il<br />
più puro, umile, mansueto e generoso, sincero, obbediente,<br />
casto e pieno d’ amore; Lei, rivisitò con la memoria la vita<br />
6
pubblica del Figlio che insegnava, annunziava la buona<br />
notizia della salvezza, sanava ogni sorta di malattie,<br />
ridonava la vista ai ciechi, l’udito ai sordi, la parola ai muti, la<br />
forza di camminare ai paralitici, il perdono ai peccatori, la<br />
speranza ai disperati, il conforto agli afflitti, il lieto messaggio<br />
ai poveri, la liberazione ai prigionieri del male, la vita ai<br />
morti.<br />
In quella solitudine della Veglia Pasquale ripensò al<br />
testamento del Figlio: “Donna! Ecco, coloro che mi<br />
percossero e mi uccisero, li affido a te”.<br />
” Ecco i <strong>tuo</strong>i figli”. Coloro che mi perseguitano saranno i <strong>tuo</strong>i<br />
figli e le tue figlie; tu sarai per loro la mamma più premurosa<br />
e più amorevole, la più paziente, la più dolce e sempre<br />
misericordiosa.<br />
Ti prenderai cura di loro e li riporterai a Me. Alcuni ti<br />
ascolteranno, altri si allontaneranno, ma tu andrai, senza<br />
sosta, a cercarli finché non li avrai ritrovati.<br />
C’erano con lei le pie donne ed il discepolo, ma in quel<br />
giorno, essi non poterono riempire la sua solitudine, fu,<br />
invece, lei a sostenere loro, smarriti e sconvolti.<br />
Maria, Iniziò a vivere la sua nuova maternità.<br />
DALLA TOMBA VUOTA ALLA RISURREZIONE<br />
I quattro evangelisti, sono concordi soprattutto su un<br />
fatto: che tutti coloro che andarono alla Tomba, la trovarono<br />
vuota.<br />
Gesù non era più lì.<br />
I Sinottici concordano anche su un altro evento: “alcuni<br />
angeli annunziarono” che Gesù era risorto.<br />
Agli apostoli, almeno da quanto si può capire dal Vangelo di<br />
Giovanni, Gesù si manifestò direttamente, senza<br />
intermediari.<br />
Giovanni è colui che affermerà nella prima delle sue lettere:<br />
7<br />
“Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito,<br />
quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che<br />
contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo<br />
della vita - 2 la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e<br />
di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna,<br />
che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che<br />
abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi,<br />
perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra<br />
comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo.<br />
4 Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia<br />
piena.”(1Gv. 1-4)<br />
Ecco i testi biblici sulla “Tomba vuota” e sul “Risorto”.<br />
Matteo (Mt. 28,1-ss.)<br />
“Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della<br />
settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a<br />
visitare la tomba. 2 Ed <strong>ecco</strong>, vi fu un gran terremoto. Un<br />
angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò<br />
la pietra e si pose a sedere su di essa. 3 Il suo aspetto era<br />
come folgore e il suo vestito bianco come neve. 4 Per lo<br />
spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e<br />
rimasero come morte. L'angelo disse alle donne: "Voi non<br />
abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. 6 Non è<br />
qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il<br />
luogo dove era stato deposto. 7 Presto, andate a dire ai suoi<br />
discepoli: "È risorto dai morti, ed <strong>ecco</strong>, vi precede in Galilea;<br />
là lo vedrete". Ecco, io ve l'ho detto".<br />
8<br />
Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande,<br />
le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. 9 Ed<br />
<strong>ecco</strong>, Gesù venne loro incontro e disse: "Salute a voi!". Ed<br />
esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo<br />
adorarono. 10 Allora Gesù disse loro: "Non temete; andate ad<br />
annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi<br />
vedranno".<br />
8
Mentre esse erano in cammino, <strong>ecco</strong>, alcune guardie<br />
giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto<br />
quanto era accaduto. 12 Questi allora si riunirono con gli<br />
anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona<br />
somma di denaro ai soldati, 13 dicendo: "Dite così: "I suoi<br />
discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi<br />
dormivamo". 14 E se mai la cosa venisse all'orecchio del<br />
governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni<br />
preoccupazione". 15 Quelli presero il denaro e fecero<br />
secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è<br />
divulgato fra i Giudei fino ad oggi.<br />
Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte<br />
che Gesù aveva loro indicato.<br />
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.<br />
18 Gesù si avvicinò e disse loro: "A me è stato dato ogni<br />
potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli<br />
tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e<br />
dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutto ciò<br />
che vi ho comandato. Ed <strong>ecco</strong>, io sono con voi tutti i giorni,<br />
fino alla fine del mondo".<br />
Marco (16,1 – ss.)<br />
“Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di<br />
Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a<br />
ungerlo. 2 Di buon mattino, il primo giorno della settimana,<br />
vennero al sepolcro al levare del sole. 3 Dicevano tra loro:<br />
"Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?".<br />
4 Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata<br />
fatta rotolare, benché fosse molto grande. 5 Entrate nel<br />
sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito<br />
d'una veste bianca, ed ebbero paura. 6 Ma egli disse loro:<br />
"Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il<br />
crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano<br />
9<br />
7<br />
posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: "Egli vi<br />
precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto"".<br />
Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano<br />
piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a<br />
nessuno, perché erano impaurite.<br />
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù<br />
apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva<br />
scacciato sette demòni. 10 Questa andò ad annunciarlo a<br />
quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. 11 Ma<br />
essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non<br />
credettero.<br />
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro,<br />
mentre erano in cammino verso la campagna. 13 Anch'essi<br />
ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero<br />
neppure a loro.<br />
14<br />
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola,<br />
e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore,<br />
perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto<br />
risorto. 15 E disse loro: "Andate in tutto il mondo e proclamate<br />
il Vangelo a ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato<br />
sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.”<br />
Luca (24, 1 – ss.)<br />
“Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse<br />
si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che<br />
avevano preparato. 2 Trovarono che la pietra era stata<br />
rimossa dal sepolcro 3 e, entrate, non trovarono il corpo del<br />
Signore Gesù. 4 Mentre si domandavano che senso avesse<br />
tutto questo, <strong>ecco</strong> due uomini presentarsi a loro in abito<br />
sfolgorante. 5 Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato<br />
a terra, ma quelli dissero loro: "Perché cercate tra i morti<br />
colui che è vivo? 6 Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi<br />
parlò quando era ancora in Galilea 7 e diceva: "Bisogna che<br />
il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia<br />
10
crocifisso e risorga il terzo giorno"". 8 Ed esse si ricordarono<br />
delle sue parole 9 e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto<br />
questo agli Undici e a tutti gli altri. 10 Erano Maria<br />
Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le<br />
altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli<br />
apostoli.<br />
11 Quelle parole parvero a loro come un<br />
vaneggiamento e non credevano ad esse. 12 Pietro tuttavia si<br />
alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E<br />
tornò indietro, pieno di stupore per l'accaduto.<br />
Ed <strong>ecco</strong>, in quello stesso giorno due di loro erano in<br />
cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa<br />
undici chilometri da Gerusalemme, 14 e conversavano tra<br />
loro di tutto quello che era accaduto. 15 Mentre conversavano<br />
e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e<br />
camminava con loro.<br />
Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. 17 Ed egli disse<br />
loro: "Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra<br />
voi lungo il cammino?". Si fermarono, col volto triste; 18 uno<br />
di loro, di nome Clèopa, gli rispose: "Solo tu sei forestiero a<br />
Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi<br />
giorni?". 19 Domandò loro: "Che cosa?". Gli risposero: "Ciò<br />
che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in<br />
opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20 come i<br />
capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato<br />
per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21 Noi<br />
speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele;<br />
con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose<br />
sono accadute. 22 Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno<br />
sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23 e, non<br />
avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver<br />
avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli<br />
è vivo. 24 Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno<br />
trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno<br />
visto". Disse loro: "Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò<br />
11<br />
26<br />
che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo<br />
patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". 27 E,<br />
cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte<br />
le Scritture ciò che si riferiva a lui.<br />
28<br />
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli<br />
fece come se dovesse andare più lontano. 29 Ma essi<br />
insistettero: "Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è<br />
ormai al tramonto". Egli entrò per rimanere con loro.<br />
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la<br />
benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31 Allora si aprirono<br />
loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista.<br />
32<br />
Ed essi dissero l'un l'altro: "Non ardeva forse in noi il<br />
nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via,<br />
quando ci spiegava le Scritture?". 33 Partirono senza indugio<br />
e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli<br />
Undici e gli altri che erano con loro,<br />
i quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto ed è apparso<br />
a Simone!".<br />
Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come<br />
l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.<br />
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona<br />
stette in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". 37 Sconvolti e<br />
pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38 Ma egli<br />
disse loro: "Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel<br />
vostro cuore? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi: sono<br />
proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne<br />
e ossa, come vedete che io ho". 40 Dicendo questo, mostrò<br />
loro le mani e i piedi. 41 Ma poiché per la gioia non<br />
credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: "Avete<br />
qui qualche cosa da mangiare?". 42 Gli offrirono una porzione<br />
di pesce arrostito; 43 egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.<br />
Poi disse: "Sono queste le parole che io vi dissi quando ero<br />
ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte<br />
su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi".<br />
12
Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46 e<br />
disse loro: "Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai<br />
morti il terzo giorno, 47 e nel suo nome saranno predicati a<br />
tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati,<br />
cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete<br />
testimoni. 49 Ed <strong>ecco</strong>, io mando su di voi colui che il Padre<br />
mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate<br />
rivestiti di potenza dall'alto".<br />
Giovanni (20, 1 – ss.)<br />
“Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si<br />
recò al sepolcro di mattino,quando era ancora buio, e vide<br />
che la pietra era stata tolta dal sepolcro.<br />
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo,<br />
quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il<br />
Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!".<br />
3 Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al<br />
sepolcro. 4 Correvano insieme tutti e due, ma l'altro<br />
discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al<br />
sepolcro. 5 Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.<br />
6 Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed<br />
entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7 e il sudario -<br />
che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma<br />
avvolto in un luogo a parte. 8 Allora entrò anche l'altro<br />
discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e<br />
credette. 9 Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura,<br />
che cioè egli doveva risorgere dai morti. 10 I discepoli perciò<br />
se ne tornarono di nuovo a casa.<br />
Maria invece stava all'esterno, vicino al sepolcro, e<br />
piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 12 e<br />
vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del<br />
capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.<br />
13 Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro:<br />
"Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno<br />
13<br />
14<br />
posto". Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi;<br />
ma non sapeva che fosse Gesù. 15 Le disse Gesù: "Donna,<br />
perché piangi? Chi cerchi?". Ella, pensando che fosse il<br />
custode del giardino, gli disse: "Signore, se l'hai portato via<br />
tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo".<br />
Gesù le disse: "Maria!". Ella si voltò e gli disse in ebraico:<br />
"Rabbunì!" - che significa: "Maestro!". 17 Gesù le disse: "Non<br />
mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma<br />
va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre<br />
vostro, Dio mio e Dio vostro"". 18 Maria di Màgdala andò ad<br />
annunciare ai discepoli: "Ho visto il Signore!" e ciò che le<br />
aveva detto.<br />
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre<br />
erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli<br />
per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse<br />
loro: "Pace a voi!".<br />
Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli<br />
gioirono al vedere il Signore. 21 Gesù disse loro di nuovo:<br />
"Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io<br />
mando voi".<br />
Detto questo, soffiò e disse loro: "Ricevete lo Spirito Santo.<br />
23<br />
A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a<br />
coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati".<br />
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con<br />
loro quando venne Gesù. 25 Gli dicevano gli altri discepoli:<br />
"Abbiamo visto il Signore!". Ma egli disse loro: "Se non vedo<br />
nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel<br />
segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io<br />
non credo".<br />
26<br />
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era<br />
con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse,<br />
stette in mezzo e disse: "Pace a voi!". 27 Poi disse a<br />
Tommaso: "Metti qui il <strong>tuo</strong> dito e guarda le mie mani; tendi<br />
la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo,<br />
14
ma credente!". 28 Gli rispose Tommaso: "Mio Signore e mio<br />
Dio!". 29 Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, tu hai<br />
creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!".<br />
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni<br />
che non sono stati scritti in questo libro. 31 Ma questi sono<br />
stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di<br />
Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.<br />
Cap. 21<br />
Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul<br />
mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2 si trovavano<br />
insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di<br />
Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli.<br />
3 Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero:<br />
"Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla<br />
barca; ma quella notte non presero nulla.<br />
4 Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli<br />
non si erano accorti che era Gesù. 5 Gesù disse loro:<br />
"Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No".<br />
6 Allora egli disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra<br />
della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a<br />
tirarla su per la grande quantità di pesci. 7 Allora quel<br />
discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "È il Signore!".<br />
Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la<br />
veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in<br />
mare. 8 Gli altri discepoli invece vennero con la barca,<br />
trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani<br />
da terra se non un centinaio di metri.<br />
9 Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del<br />
pesce sopra, e del pane. 10 Disse loro Gesù: "Portate un po'<br />
del pesce che avete preso ora".<br />
Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete<br />
piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero<br />
tanti, la rete non si squarciò. 12 Gesù disse loro: "Venite a<br />
mangiare". E nessuno dei discepoli osava domandargli: "Chi<br />
15<br />
13<br />
sei?", perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si<br />
avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.<br />
14<br />
Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli,<br />
dopo essere risorto dai morti.<br />
Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro:<br />
"Simone, <strong>figlio</strong> di Giovanni, mi ami più di costoro?". Gli<br />
rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli<br />
disse: "Pasci i miei agnelli". 16 Gli disse di nuovo, per la<br />
seconda volta: "Simone, <strong>figlio</strong> di Giovanni, mi ami?". Gli<br />
rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli<br />
disse: "Pascola le mie pecore". 17 Gli disse per la terza volta:<br />
"Simone, <strong>figlio</strong> di Giovanni, mi vuoi bene?". Pietro rimase<br />
addolorato che per la terza volta gli domandasse: "Mi vuoi<br />
bene?", e gli disse: "Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti<br />
voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecore. 18 In<br />
verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da<br />
solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai<br />
le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non<br />
vuoi". 19 Questo disse per indicare con quale morte egli<br />
avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse:<br />
"Seguimi".”<br />
MARIA MADRE DEL RISORTO<br />
E che dire della Madre del Risorto?<br />
Di lei, della sua presenza alle Apparizioni?<br />
I racconti della Risurrezione dei quattro evangelisti, non<br />
dicono niente.<br />
Il libro degli Atti degli Apostoli, scritto dall’ evangelista Luca,<br />
invece, ne parla: “Tutti questi erano perseveranti e concordi<br />
nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la<br />
madre di Gesù, e ai fratelli di lui. “(Atti 1, 14).<br />
Qui si comprende chiaramente che, “Maria la madre di<br />
Gesù” era unita al gruppo dei discepoli, in attesa della<br />
Pentecoste.<br />
16
Viene spontaneo pensare che Ella sia stata presente anche<br />
a tutti gli altri eventi, nello stile dell’umiltà, del<br />
nascondimento, con l’anima ricolma di spirituali<br />
consolazioni.<br />
Ella diventava maestra nella fede, vivendo ed imparando<br />
perfettamente tutto quanto Gesù le rivelava e le insegnava.<br />
Qualcuno afferma che Gesù risorto sia apparso a Lei per<br />
prima e l’abbia stretta al suo amabilissimo Cuore.<br />
La madre, ha, comunque, sentito parlare dell’evento della<br />
Risurrezione e delle Apparizioni dai figli a lei affidati e ha<br />
custodito queste stupende notizie conservandole e<br />
meditandole nel suo cuore.<br />
Viveva in modo ordinario le cose straordinarie e in modo<br />
straordinario le cose ordinarie.<br />
Maria fin dall’inizio educa i figli a guardare, a conoscere e a<br />
seguire suo Figlio.<br />
San Paolo, parlando di Lei, la chiama semplicemente<br />
“<strong>donna</strong>”. Si capisce l’importanza della mediazione di Lei,<br />
creatura umana (<strong>donna</strong>), nel dare al mondo Colui in vista<br />
del quale tutto è stato creato e redento.<br />
“Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo<br />
Figlio, nato da <strong>donna</strong>, nato sotto la Legge, per riscattare<br />
quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo<br />
l'adozione a figli.<br />
E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri<br />
cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: "Abbà! Padre!".<br />
Quindi non sei più schiavo, ma <strong>figlio</strong> e, se <strong>figlio</strong>, sei anche<br />
erede per grazia di Dio.”(Gal.4, 4).<br />
Maria è sempre presente, durante la vita terrena, nella<br />
storia della salvezza, in sintonia perfetta col volere del<br />
Padre, anche durante e dopo la Pentecoste.<br />
Assunta alla gloria del Cielo, Ella continua ad esercitare,<br />
nello stesso “modo”, la sua funzione materna.<br />
Nella fede ha atteso la sua “ora” di passare da questo<br />
17<br />
mondo al mondo del Figlio, in un’attesa arricchita da grandi<br />
opere di carità verso chiunque si rivolgeva a lei.<br />
Probabilmente ha vissuto col discepolo prediletto con un<br />
amore delicato, accogliente, premurosa, coraggiosa, fedele,<br />
attenta a tutto, sempre pronta e disponibile, capace di<br />
aiutare e di incoraggiare, protesa verso il Figlio suo, intenta<br />
ad indicare il Cielo a chi, come il diacono Stefano era<br />
chiamato a versare il sangue per il Vangelo.<br />
Chi ci dice che non abbia dovuto stare di persona anche<br />
sotto la croce di Stefano primo martire?<br />
Da subito Ella esercitò la sua azione missionaria, annunciò<br />
le meraviglie della salvezza, collaborò con i discepoli alla<br />
diffusione della Chiesa primitiva.<br />
Soltanto la tradizione ci racconta il transito della Vergine: l’<br />
“Assunzione” con cui fu portata dagli angeli in Cielo, sotto<br />
lo sguardo stupito, forse un po’ melanconico, ma anche<br />
fiducioso e ricco di speranza, degli Apostoli, dei discepoli e<br />
delle pie donne che, l’hanno sempre cercata, seguita, e<br />
servita con grande affetto.<br />
IL CULTO DELLA VERGINE<br />
Nei due millenni di storia dopo Cristo, il mondo si è arricchito<br />
di innumerevoli chiese e di Santuari, edificati in onore di<br />
Maria. Tutte le generazioni l’ hanno proclamata beata.<br />
La Chiesa ha ufficialmente e autorevolmente riconosciuto i<br />
privilegi di cui Dio l’ha ricolmata, presentandola ai credenti<br />
nella bellezza della sua persona, elevata ad un’altitudine<br />
ineffabile.<br />
ll concilio Vaticano II ricapitola così’ tutto quello che è stato<br />
detto di Maria:<br />
“ Infatti Maria vergine, la quale all'annunzio dell'angelo<br />
accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio e portò la vita<br />
al mondo, è riconosciuta e onorata come vera madre di Dio<br />
e Redentore. Redenta in modo eminente in vista dei meriti<br />
18
del Figlio suo e a lui unita da uno stretto e indissolubile<br />
vincolo, è insignita del sommo ufficio e dignità di madre del<br />
Figlio di Dio, ed è perciò figlia prediletta del Padre e tempio<br />
dello Spirito Santo; per il quale dono di grazia eccezionale<br />
precede di gran lunga tutte le altre creature, celesti e<br />
terrestri. Insieme però, quale discendente di Adamo, è<br />
congiunta con tutti gli uomini bisognosi di salvezza; anzi, è "<br />
veramente madre delle membra (di Cristo)... perché<br />
cooperò con la carità alla nascita dei fedeli della Chiesa, i<br />
quali di quel capo sono le membra ". Per questo è anche<br />
riconosciuta quale sovreminente e del tutto singolare<br />
membro della Chiesa, figura ed eccellentissimo modello per<br />
essa nella fede e nella carità; e la Chiesa cattolica, istruita<br />
dallo Spirito Santo, con affetto di pietà filiale la venera come<br />
madre amatissima”.(LG. 53)<br />
La presenza costante della beata Vergine Maria ha<br />
illuminato la vita di ogni creatura<br />
Ed anche nell’ “oggi”, La Vergine continua la sua opera e la<br />
sua missione in comunione con la Chiesa di cui Cristo è<br />
I sacerdoti ed i fedeli cristiani erano schiacciati sotto il peso<br />
di una violenza disumana.<br />
Trionfava l’odio e la disperazione.<br />
I potenti cercavano di distruggere anche la Chiesa.<br />
L’esortazione “DUM EUROPA”... non ebbe alcun effetto.<br />
L’Angelo del Portogallo chiamato “Angelo della Pace”,<br />
veniva ad annunciare la fine della guerra e a richiamare il<br />
popolo cristiano alla conversione, come mezzo<br />
indispensabile per ottenere una pace duratura.<br />
Preparò i bambini, attraverso una piccola catechesi sulla<br />
preghiera, a “vedere, con visione interiore”, la Ma<strong>donna</strong>.<br />
PRIMA APPARIZIONE: 13 MAGGIO 1917<br />
Il fulgore della Divina Rivelazione, lo splendore degli<br />
eventi tramandati dai Vangeli, raggiungeva quella povera<br />
terra, come un raggio luminoso dell’unica Fonte Rivelata,<br />
come un’esegesi biblica, mistica e reale, per illuminare i<br />
popoli dei nostri tempi .<br />
Capo e con cui Lei è Madre e Maestra. Il saluto del Risorto, durante le Sue apparizioni fu: “Pace a<br />
CAPITOLO II<br />
FATIMA<br />
Il Risorto fu annunciato dagli Angeli. Poi apparve ai<br />
discepoli.<br />
Nostra Signora di Fatima fu preceduta dall’apparizione dell’<br />
l’Angelo della Pace a tre fanciulli: Giacinta, Francesco e<br />
Lucia.<br />
Infuriava la prima guerra mondiale; la fame, le malattie, la<br />
morte di soldati e di bambini devastavano i popoli.<br />
Dolore e lacrime trafiggevano il cuore dei buoni e del Santo<br />
Padre. San Pio X morì di dolore, nell’imminenza di una<br />
guerra dichiarata.<br />
19<br />
voi”.<br />
In quei momenti storici, così torbidi, in cui filosofi, letterati,<br />
scienziati e politicanti erano intrisi di intellettualismo ateo, di<br />
anticlericalismo, di divisioni nazionalistiche, di corsa al<br />
dominio di una nazione sull’altra, Gesù mandò sua Madre<br />
a spiegare, quelle stupende parole dette da Gesù ai suoi<br />
discepoli: “Pace a voi”.<br />
“Come il Padre ha mandato me, così Io mando voi”.<br />
La Vergine, Stella della Nuova Evangelizzazione, veniva<br />
mandata, quale straordinaria missionaria, ad insegnare al<br />
mondo, con parole comprensibili anche per i più umili, per i<br />
piccoli, la “Via della Pace”.<br />
Il suo Cuore circondato di spine, come vedremo in una<br />
delle apparizioni, simboleggia l’amore trafitto dai peccati,<br />
commessi contro questo Cuore Materno.<br />
20
Il Cuore è, per eccellenza, il simbolo della persona.<br />
La persona ama e soffre.<br />
Maria, in quella situazione storica, soffre tutto il dolore del<br />
mondo: quello causato dal male cercato e voluto e quello<br />
patito dai suoi figli innocenti.<br />
Come rimedio a tanto male, ella indicava il suo Cuore<br />
Immacolato e coronato di spine e veniva a chiedere il<br />
ritorno a Dio attraverso la preghiera e la penitenza.<br />
Scrive Suor Lucia nelle Memorie:<br />
- “Mentre con Giacinta e Francesco giocavamo<br />
sul pendio della Cova d’lria, facendo un muricciolo attorno a<br />
una macchia, vedemmo improvvisamente una specie di<br />
lampo.<br />
– È’ meglio che andiamo a casa – dissi ai miei cugini – sta<br />
lampeggiando, probabilmente viene un temporale.<br />
– Andiamo pure.<br />
Cominciammo a scendere il pendio, spingendo le pecore<br />
verso la strada. Arrivati più o meno a mezza costa, quasi<br />
presso un grande leccio che era in quel luogo, vedemmo un<br />
altro lampo e fatti alcuni passi, vedemmo sopra un leccio<br />
una Signora vestita tutta di bianco, più luminosa del sole,<br />
diffondendo una luce più chiara e intensa d’un bicchiere di<br />
cristallo pieno d’acqua cristallina attraversato dai raggi del<br />
sole più ardente.<br />
Ci fermammo, sorpresi per l’apparizione.<br />
Eravamo così vicini che restavamo immersi nella luce<br />
che La circondava, o che Lei diffondeva. Forse a un metro e<br />
Gesù durante la Trasfigurazione aveva le vesti candide<br />
come la neve, profezia del corpo risorto. Il volto più<br />
splendente del sole.<br />
Ella ha la veste bianca; diffonde la sua luce più potente di<br />
quella del sole, più chiara di quella che attraversa un<br />
bicchiere di cristallo pieno d’acqua cristallina.<br />
Che descrizione suggestiva! Che armonia di colori! Che<br />
esperienza coinvolgente! Che dono sorprendente! Che<br />
visione chiara! Che bellezza di Cielo! : “Vedemmo” sopra<br />
un leccio”.<br />
La luce che avvolge la Signora è la luce con cui Dio la<br />
illumina, di cui la ricolma e in cui Ella è immersa, anima e<br />
corpo.<br />
La “luce” soprannaturale avvolse anche i bambini<br />
come l’abbraccio amoroso della più tenera delle madri.<br />
Una Mamma tutta vestita di Dio, introduceva anche i tre<br />
piccoli in una esperienza tanto misteriosa, quanto vera, di<br />
unione con Dio.<br />
Dopo la visione, <strong>ecco</strong> la parola, ma non ancora il nome.<br />
Anche sull’Oreb, venne prima il Roveto ardente, poi il<br />
Nome di Dio.<br />
Possiamo, forse, azzardarci a dire, che la Donna è come il<br />
Roveto che arde e che prepara un appello di Dio stesso.<br />
Possiamo dire che Maria assomiglia a Mosé, poiché viene<br />
mandata a salvare il popolo cristiano dalla schiavitù di molti<br />
faraoni.<br />
Allora, la Ma<strong>donna</strong> ci disse:<br />
mezzo di distanza, più o meno”. - Non abbiate paura. Non vi faccio del male.<br />
La <strong>donna</strong> “vestita di sole” ci ricorda al libro<br />
Anche le donne di Gerusalemme si sentirono dire la<br />
dell’Apocalisse, in cui viene contemplata come “La Donna<br />
stessa cosa, presso la Tomba vuota: “Non abbiate paura”.<br />
vestita di sole che combatte contro il drago”. - Di dove è Lei? – le domandai.<br />
La Signora, vestita di bianco, appare, a Fatima.<br />
Lucia prese alla lettera l’incoraggiamento della Signora ed<br />
gloriosa nel suo corpo.<br />
iniziò, con Lei, il primo dialogo.<br />
21<br />
22
Poiché la Celeste Signora è una creatura, anche se ha già<br />
raggiunto la pienezza della redenzione e la sua risurrezione,<br />
comunicava, una grande fiducia; i piccoli veggenti, invece,<br />
avevano sperimentato il timore, durante l’apparizione dell’<br />
Angelo del Portogallo.<br />
- Sono del Cielo.<br />
Il Cielo non è quello tangibile e visibile ad occhio<br />
umano, ma il luogo da cui la Signora vestita di sole, è<br />
venuta e verso il quale scomparirà come attraversando una<br />
via luminosa che si apriva al suo passaggio, nel suo andare<br />
verso oriente. Verso il “Sole che sorge dall’alto.”<br />
- E cosa vuole da me?<br />
- Sono venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi<br />
consecutivi, il giorno 13, a questa stessa ora. Poi vi dirò chi<br />
sono e cosa voglio.<br />
Con quanta amabilità e con quanta verità la Vergine<br />
si rivolge ai fanciulli. Ella rispetta la loro libertà ed attende la<br />
loro decisione.<br />
Il primato è sempre di Dio, è Lui che chiama alla preghiera<br />
o ad una missione speciale; alla creatura spetta la risposta.<br />
- E anch’io andrò in Cielo?<br />
Nelle sua semplicità, Lucia ha capito che il cielo della<br />
Signora doveva essere bellissimo e più desiderabile di ogni<br />
altra cosa. Se è così bella Lei, sarà bello anche il suo Cielo.<br />
Che gioia si vivrà là, dove abita Lei!<br />
Questa visione straordinaria dava a Francesco, anche se<br />
così piccolo, una grande responsabilità.<br />
Alla fine quel che contava di più, fu la promessa sicura che<br />
anche lui sarebbe andato in Cielo.<br />
Il bambino, rimase un po’ mortificato per quella specie di<br />
rimprovero della Vergine, si impegnò, tuttavia, a dire tutti i<br />
rosari che Ella volesse.<br />
L’occhio della divina Sapienza coglie anche le più<br />
sottili sfumature delle colpe umane.<br />
Maria ci insegna a guardasi dentro l’anima: c’è in essa una<br />
profondità in cui è impossibile entrare e che solo Dio può<br />
scrutare sino in fondo. “Tu, o Signore, mi scruti e mi<br />
conosci, penetri da lontano i miei pensieri”.<br />
Leggiamo parte del salmo 138 -139 (Bibbia CEI 2008)<br />
Signore, tu mi scruti e mi conosci,<br />
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,<br />
intendi da lontano i miei pensieri,<br />
3<br />
osservi il mio cammino e il mio riposo,<br />
ti sono note tutte le mie vie.<br />
4 La mia parola non è ancora sulla lingua<br />
ed <strong>ecco</strong>, Signore, già la conosci tutta.<br />
- Sì, ci andrai.<br />
Ed <strong>ecco</strong> la promessa per tutti e tre i bambini.<br />
5<br />
Alle spalle e di fronte mi circondi<br />
- E Giacinta? e poni su di me la tua mano.<br />
- Anche lei.<br />
- E Francesco?<br />
6<br />
Meravigliosa per me la tua conoscenza,<br />
- Anche, ma deve recitare molti rosari. troppo alta, per me inaccessibile.<br />
La condizione posta a Francesco fa un po’ pensare.<br />
Come mai, lui avrebbe dovuto recitare molti rosari?<br />
23<br />
7 Dove andare lontano dal <strong>tuo</strong> spirito?<br />
Dove fuggire dalla tua presenza?<br />
24
quanto grande il loro numero, o Dio!<br />
Se salgo in cielo, là tu sei;<br />
se scendo negli inferi, <strong>ecco</strong>ti.<br />
9<br />
Se prendo le ali dell'aurora<br />
18<br />
Se volessi contarli, sono più della sabbia.<br />
Mi risveglio e sono ancora con te.<br />
per abitare all'estremità del mare,<br />
E’ un richiamo a coloro che presumono di ottenere la<br />
salvezza a buon mercato.<br />
10<br />
anche là mi guida la tua mano E’ difficile trovare da soli, risposte giuste ai nostri perché.<br />
e mi afferra la tua destra.<br />
C’è sempre un “oltre” verso cui protendere la nostra<br />
speranza.<br />
11<br />
Se dico: "Almeno le tenebre mi avvolgano - Mi ricordai allora di chiederLe di due ragazze che erano<br />
e la luce intorno a me sia notte",<br />
morte da poco tempo. Erano mie amiche, e venivano a casa<br />
mia per imparare a tessere con la mia sorella maggiore.<br />
12<br />
nemmeno le tenebre per te sono tenebre - Maria das Neves è già in Cielo?<br />
e la notte è luminosa come il giorno;<br />
- Sì, è là.<br />
per te le tenebre sono come luce.<br />
Mi pare che doveva avere sui 16 anni.<br />
La Mamma del Cielo non si sottrae alla domanda,<br />
Sei tu che hai formato i miei reni<br />
poiché Ella sa la risposta. Maria das Neves è là.<br />
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.<br />
Che gioia grande per Lucia! Ma era morta anche Amelia.<br />
- E Amelia?<br />
14<br />
Io ti rendo grazie: Resterà in Purgatorio fino alla fine del mondo.<br />
hai fatto di me una meraviglia stupenda;<br />
Mi pare che avesse tra i 18 e i 20 anni.<br />
meravigliose sono le tue opere,<br />
Questa risposta evoca le verità sulla morte, sul<br />
le riconosce pienamente l'anima mia.<br />
Giudizio particolare, sul Paradiso e sulla fine del mondo.<br />
Una risposta sorprendente, e inquietante.<br />
15<br />
Non ti erano nascoste le mie ossa Il Purgatorio è qualcosa di diverso dal Cielo.<br />
quando venivo formato nel segreto,<br />
E’ la destinazione di chi ha qualche conto in sospeso,<br />
ricamato nelle profondità della terra.<br />
qualche peccato da espiare, qualche vizio non vinto, un<br />
cuore non ancora tutto di Dio; è il luogo della preparazione<br />
16<br />
Ancora informe mi hanno visto i <strong>tuo</strong>i occhi;<br />
dell’anima all’incontro con Dio in Cielo.<br />
erano tutti scritti nel <strong>tuo</strong> libro i giorni che furono fissati<br />
Il rimorso ed il pentimento per aver amato poco Dio e la<br />
quando ancora non ne esisteva uno.<br />
17<br />
Quanto profondi per me i <strong>tuo</strong>i pensieri,<br />
consapevolezza di aver perduto, seppur temporaneamente,<br />
un bene infinito, si fondono con la gioia di un futuro felice.<br />
25<br />
26
L’ assicurazione di andare in Cielo predispone<br />
interiormente i fanciulli ad accettare le esigenti richieste:<br />
- Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che<br />
Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con<br />
cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei<br />
peccatori?<br />
- Sì, vogliamo.<br />
- Allora, dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il<br />
vostro conforto.<br />
Anche queste parole vanno meditate attentamente:<br />
così piccoli, possono fare l’offerta di sé a Dio, mettersi nelle<br />
sue mani, vivere l’infanzia spirituale fidandosi ciecamente di<br />
Lui, soffrire per Lui, dove, come, quando vuole;<br />
conoscendone, tuttavia, il motivo altissimo: “pagare il<br />
prezzo del riscatto per i peccati che offendono Dio”, unirsi<br />
all’offerta stessa di Gesù Crocifisso, come Maria, in favore<br />
dei peccatori, per la loro conversione, per il loro ritorno sulla<br />
strada della salvezza. Farsi carico del male degli altri, per un<br />
fine grande, rendere a Dio quella gloria che ogni peccatore<br />
Gli toglie. E la vocazione all’amore eroico di Dio e del<br />
prossimo.<br />
La sofferenza accettata e la preghiera hanno il potere di<br />
aiutare Dio a salvare i peccatori.<br />
Il loro sì viene accolto da Maria come un grande atto di<br />
La preghiera, unita al sacrificio è un atto di carità che<br />
commuove le viscere della misericordia di Dio e lo spinge a<br />
perdonare i peccatori.<br />
- Fu mentre pronunciava queste ultime parole (la grazia<br />
di Dio...)<br />
che aprì per la prima volta le mani, comunicandoci una luce<br />
così intensa, una specie di riflesso che da esse usciva e ci<br />
penetrava nel petto e nel più intimo dell’anima, facendoci<br />
vedere noi stessi in Dio, che era quella luce, più<br />
chiaramente di come ci vediamo nel migliore degli specchi.<br />
Maria agisce e parla a nome di Dio, le sue parole<br />
sono piene di senso, di verità, di forza, di bellezza, di pace,<br />
di santità, di luce, di profezia, di amore, di Grazia, di fedeltà,<br />
di purezza, di efficacia, di mansuetudine, di umiltà, di<br />
dolcezza.<br />
Aprì le mani, come quando si vuol donare qualcosa di<br />
importante, come quando la mamma ed il bambino se le<br />
protendono vicendevolmente.<br />
Ed il dono superò ogni attesa.<br />
Ella comunicò una luce intensa. Era la luce stessa di Dio da<br />
cui Ella è avvolta .<br />
L’Angelo Gabriele salutò Maria con le parole:<br />
"Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te". Lc. 1, 28).<br />
Grazia e Luce coincidono.<br />
amore. ” Dio è Luce”. (Gv.1)<br />
Dovranno soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il loro<br />
Una specie di riflesso che usciva da esse ci<br />
conforto.<br />
penetrava il petto e il più intimo dell’anima.<br />
Nel soffrire avranno una profonda pace del cuore, una vera<br />
Questa Luce, superiore ad ogni altra luce, penetrò il petto,<br />
unione con Dio, una forza intima e nascosta, accompagnate<br />
cioè raggiunse prima i sensi, poi il più intimo dell’anima.<br />
da carismi di sapienza. Due realtà che formano la persona umana: corpo ed anima,<br />
La grazia di Dio che li conforterà, è la vita divina, concessa<br />
intimamente unite e complementari.<br />
nella misura scelta sovranamente da Colui che la dona. La persona nella sua compiutezza è un prodigio, agli<br />
Scrive l’Apostolo Giacomo: “Pregate gli uni per gli altri<br />
per essere salvati” (Gc. 5, 16).<br />
occhi di Dio, e dovrebbe esserlo anche per ogni uomo!<br />
27<br />
28
L’uomo contemporaneo, ateo, crede solo in quello che<br />
può sperimentare con la scienza o con la sua ragione,<br />
escludendo qualsiasi altra possibilità, mettendo se stesso<br />
sullo stesso piano delle altre creature, sul piano degli<br />
animali, e si crea, senza avvedersene, delle convinzioni che<br />
non soddisfano la sete di cui egli soffre nel profondo del suo<br />
cuore.<br />
Nonostante la sua cecità, possiede in sé, per il fatto di<br />
Egli, alla fine della sua opera, nega “Cristo” offertosi per la<br />
salvezza del mondo, liquidando l’ “opera redentrice”. Infatti il<br />
suo pensiero è questo: “L’uomo è una passione inutile”.<br />
La cultura contemporanea, purtroppo, in tutte le sue forme<br />
più elevate e in quelle più popolari, è avvolta dal fumo di<br />
questa filosofia angosciosa ed asfissiante.<br />
Ne soffrono i giovani, assediati da slogan assurdi, attraverso<br />
la produzione letteraria, musicale, artistica e consumistica.<br />
essere persona, l’immagine stessa di Dio. La trasgressione diventa un “modus vivendi” con cui molti<br />
Non riconoscendola, si sente come, drammaticamente<br />
sospeso nel vuoto.<br />
Per lui tutto si riduce a materia, ad emozioni, al<br />
soddisfacimento dei suoi istinti e tutto vuol sottoporre ad una<br />
legge di cui si sente creatore e padrone.<br />
E’ Un atteggiamento di insensata presunzione.<br />
Come è possibile stabilire delle relazioni umane giuste e<br />
vere se non c’è un punto di riferimento che sia “verità per<br />
tutti”?<br />
Nel pensiero “debole” del non credente, la persona risulta<br />
annichilita o, comunque, incomprensibile.<br />
Le conseguenze di una simile visione della vita sono<br />
imprevedibili.<br />
Sfugge il senso ultimo dell’esistere.<br />
L’Universo è <strong>figlio</strong> del Caos.<br />
L’uomo non vale nulla.<br />
J.P.Sartre, noto filosofo esistenzialista francese, ha scritto,<br />
fra l’altro, un‘opera ampia con il titolo: “L’ essere e il nulla”.<br />
Nelle pagine di questa opera, egli manifesta la disperazione<br />
di chi pensa di esistere per il nulla, dal nulla venire ed al<br />
nulla ritornare.<br />
La sua filosofia si è diffusa a livello mondiale, anche se in<br />
pensieri diversificati, e trae in inganno molti.<br />
29<br />
tentano di emergere dal pantano nichilista delle nostre<br />
società fondate sul profitto, sulla ricerca forsennata del<br />
piacere ad ogni costo, senza valori, senza respiro, senza<br />
tempo. Viene a mancare la gioia di vivere. Non si cercano<br />
spazi di silenzio, non ci si guarda “dentro l’anima”, per cui,<br />
non si arriva a scoprire la bellezza di ciò che si possiede; si<br />
trascura la possibilità di ascoltarsi nell’intimo del proprio<br />
essere, di cercare la verità, di relazionarsi gli uni con gli altri<br />
nel rispetto reciproco e di crescere nella fraternità.<br />
Siamo di fronte al trionfo dell’ “io” con cui l’uomo diventa<br />
irrimediabilmente schiavo delle cose e di sé stesso.<br />
Nell’evento di Fatima c’è una risposta chiara a chi<br />
ha modi di pensare e di vivere così.<br />
Forse il grande filosofo francese aveva snobbato quei fatti<br />
straordinari come novelle di menti fantasiose, rifiutandosi di<br />
ammettere o di cercare qualcosa al di fuori del suo pensiero<br />
depresso, e di credere che l’uomo non possa comprendere<br />
se stesso, se non in una luce superiore.<br />
Dio stesso che, a più riprese e in più modi, ha parlato<br />
all’umanità, attraverso i profeti, ha detto la sua parola<br />
definitiva sull’uomo attraverso il suo Figlio Unigenito.<br />
Oggi, manda la Vergine, a chi si sente come<br />
affondato nel mare tenebroso dell’egoismo, avvolto dalla<br />
notte esistenziale, così lontano da Dio e smarrito nella<br />
giungla di vuoti ragionamenti, a spiegargli il Vangelo, la<br />
30
uona notizia, a richiamarlo all’unico ovile sicuro, a credere<br />
in quella Parola, a ricercare in quella Luce, di fronte a cui si<br />
è tappato le orecchie e ha chiuso gli occhi, Dio, attraverso<br />
un umile percorso a ritroso verso di Lui, convertendosi ed<br />
aprendosi all’ amore con cui Egli lo cerca senza mai<br />
stancarsi.<br />
Ogni <strong>figlio</strong>, ogni creatura umana, è unica, irrepetibile e<br />
non è massificabile.<br />
Dio ama una per una, ogni persona, come fosse l’unica e<br />
allo stesso modo, l’intera comunità umana.<br />
Dio dà la vita all’uomo, Lui solo, può salvarlo.<br />
Non c‘ è altro Nome dato agli uomini, sotto il cielo, in cui<br />
possiamo essere salvati.<br />
Si legge, nel libro degli Atti degli apostoli:<br />
“Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: "Capi del<br />
popolo e anziani, 9 visto che oggi veniamo interrogati sul<br />
beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi<br />
egli sia stato salvato, 10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo<br />
d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi<br />
avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi<br />
sta innanzi risanato.<br />
Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi,<br />
costruttori, e che è diventata la pietra d'angolo. 12 In nessun<br />
altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro<br />
nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi<br />
siamo salvati".(Atti degli Apostoli 4, 8-ss.)<br />
L’evento di Fatima ci dice quanto sia vivo ed attuale, il<br />
Vangelo.<br />
La Rivelazione pubblica di Gesù, che presenta e<br />
manifesta la sua forza negli scritti del Nuovo testamento, in<br />
cui i Vangeli eccellono, continua a diffondere la sua grande<br />
luce nel corso dei millenni e lo Spirito Santo ne accresce la<br />
comprensione attraverso la Chiesa, istituita per insegnare<br />
31<br />
“la verità tutta intera” e per rendere sempre più efficace nei<br />
fatti, la potenza della Parola rivelata.<br />
“Parole e fatti intimamente connessi” formano la Bibbia.<br />
Fatima è uno degli interventi in cui la Parola di Dio<br />
rivelata nel Libro Sacro, diventa fatto concreto e in cui<br />
lo Spirito Santo continua la sua opera di Maestro e di<br />
Santificatore.<br />
Dio dunque viene incontro al suo popolo sofferente e<br />
disperso. Viene a difendere e a sollevare la sua Chiesa<br />
crocifissa.<br />
Sotto la grande Croce su cui la Chiesa è appesa, “sta”<br />
la Madre.<br />
Dio, chiama attraverso Maria, alla preghiera e alla<br />
penitenza ed i tre fanciulli, piccoli agli occhi del mondo, ma<br />
grandi per Lui, accolgono l’invito; essi rispondono alla<br />
chiamata recitando le preghiere imparate dall’Angelo della<br />
Pace ed offrendo le loro sofferenze.<br />
Allora, per un impulso intimo pure comunicatoci,<br />
cademmo in ginocchio, e ripetevamo col cuore:<br />
- Santissima Trinità, io Vi adoro. Mio Dio, mio Dio, io Vi amo<br />
nel Santissimo Sacramento.<br />
E’ una preghiera ed una catechesi.<br />
I fanciulli si rivolgono a Dio che è uno solo in tre Persone.<br />
Si rivolgono a Lui con la preghiera del cuore: “vi amo”.<br />
Si testimonia la fede nella sua presenza reale<br />
nell’Eucaristia.<br />
In tutti i Tabernacoli della terra dove si conserva l’Eucaristia,<br />
c’è il Corpo ed il Sangue di nostro Signore che si offre al<br />
Padre in riparazione dei peccati di tutto il mondo.<br />
I bambini uniscono la loro offerta a quella del Santissimo<br />
Sacramento, per i meriti di Gesù e del Cuore Immacolato di<br />
Maria; adorazione, preghiera del cuore ed offerta unita a<br />
quella di Gesù e di Maria diventano il programma della loro<br />
vita.<br />
32
Passati i primi momenti, la Ma<strong>donna</strong> aggiunse:<br />
- Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel<br />
mondo e la fine della guerra. -<br />
La Ma<strong>donna</strong> fa la richiesta di pregare col Rosario,<br />
una preghiera semplice, ma molto efficace per ottenere la<br />
pace e la fine della guerra.<br />
In questa richiesta c’è un profondo significato: Maria media<br />
presso il Figlio le richieste di chi si affida a Lei e la invoca.<br />
La preghiera, posta nelle sue mani, acquista una potenza<br />
inimmaginabile. La nostra preghiera di poveri peccatori sarà<br />
trasformata dalla mediazione della Madre verso il Figlio.<br />
Il Figlio, come alle nozze di Canaan, non potrà che<br />
esaudirla.<br />
- Poi cominciò ad elevarsi serenamente, salendo in<br />
direzione dell’oriente, fino a sparire nell’immensità della<br />
distanza. -<br />
La luce che circondava la Vergine andava quasi aprendo<br />
un cammino nel folto degli astri, motivo per cui qualche volta<br />
dicemmo di aver visto il Cielo aprirsi. -<br />
Il corpo risorto di Maria non conosce le barriere del<br />
tempo e dello spazio, come il suo sarà il nostro , quando il<br />
Signore ritornerà nella gloria.<br />
Maria si sottrae alla visione spazio temporale per rientrare<br />
nella dimensione invisibile del Cielo.<br />
- Mi pare di aver già esposto, nello scritto su Giacinta o in<br />
qualche lettera, che la nostra non fu propriamente paura<br />
della Ma<strong>donna</strong>, ma piuttosto del temporale che credevamo<br />
in arrivo; e da quello, dal temporale, volevamo fuggire.<br />
Le apparizioni della Ma<strong>donna</strong> non incutono paura o timore,<br />
ma sorpresa, sì.<br />
Quando mi chiedevano se avevo provato paura e dicevo di<br />
sì, mi riferivo alla paura dei lampi e del temporale, che<br />
credevo vicino; ed era da questo che volevamo fuggire,<br />
33<br />
poiché eravamo abituati a vedere lampi soltanto quando<br />
<strong>tuo</strong>nava.<br />
I lampi veramente non erano veri lampi, ma piuttosto il<br />
riflesso d’una luce che si avvicinava. Era vedendo questa<br />
luce, che noi dicevamo alle volte di veder venire la Ma<strong>donna</strong><br />
ma propriamente, la Ma<strong>donna</strong> La distinguevamo in quella<br />
luce, soltanto quando stava già sul leccio. Il fatto di non<br />
saperci spiegare e di voler evitar domande, fece sì che<br />
alcune volte dicessimo di vederLa venire; altre volte, no.<br />
Quando dicevamo di sì, che La vedevamo venire, ci<br />
riferivamo al fatto di veder avvicinarsi quella luce, che poi<br />
era Lei. E quando dicevamo che non La vedevamo venire,<br />
volevamo dire che la Ma<strong>donna</strong> La vedevamo solo quando<br />
stava già sul leccio. -<br />
13 GIUGNO 1917: SECONDA APPARIZIONE<br />
- Vorrei chiederLe di portarci in Cielo.<br />
- Sì; Giacinta e Francesco, li porto fra poco, ma tu resti qui<br />
ancora per qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per<br />
farMi conoscere e amare.<br />
Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore<br />
Immacolato.<br />
- Resterò qui da sola? – domandai addolorata.<br />
- No, figlia. E tu ne soffri molto? Non ti scoraggiare. Io non ti<br />
lascerò mai. Il Mio Cuore Immacolato sarà il <strong>tuo</strong> rifugio e<br />
il cammino che ti condurrà fino a Dio.<br />
Fu nel pronunciare queste ultime parole, che aprì le mani e<br />
ci comunicò, per la seconda volta, il riflesso di quella<br />
luce immensa, nella quale ci vedevamo come immersi in<br />
Dio. Giacinta e Francesco sembravano stare in quella parte<br />
di luce che si alzava verso il Cielo, io in quella che si<br />
diffondeva sulla terra.<br />
Davanti alla palma della mano destra della Ma<strong>donna</strong>, c’era<br />
un cuore coronato di spine che vi sembravano confitte.<br />
34
Capimmo che era il Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato<br />
dai peccati dell’umanità, che voleva riparazione. -<br />
Maria porterà in Cielo Francesco e Giacinta,<br />
mentre Lucia vivrà una missione particolare nella Chiesa.<br />
Come mamma buona assisterà i due fanciulli durante la loro<br />
malattia, conducendoli ad una grande santità attraverso<br />
l’amore, la preghiera e la sofferenza vissuta e offerta<br />
sempre alla perfezione, con una commovente fedeltà ed un<br />
premuroso affetto al “Santo Padre”.(Cfr. Scritti su Giacinta<br />
di Suor Lucia dos Santos).<br />
Li aiuterà a vivere il disegno di Dio su di loro con totale<br />
abbandono, nella più genuina infanzia spirituale.<br />
In Cielo saranno con Lei: “li porterò con Me”.<br />
La dimensione spirituale in cui i fanciulli si vedono proiettati,<br />
fa loro capire e , di riflesso, anche a noi, che l’ ”essere<br />
umano, nella sua verità, rimane nascosto all’arroganza<br />
della ragione, mentre acquista chiarezza nella visione della<br />
fede.<br />
Ai bambini, viene mostrato alla ragione a alla fede, per pura<br />
grazia ed in poco tempo. Infatti, la loro esperienza mistica li<br />
ammaestra.<br />
I dotti arrivano all’ esperienza delle verità rivelate, dopo<br />
lunghi anni di fatiche e di studi. I tre fanciulli, illuminati dallo<br />
Spirito Santo in pochissimo tempo e senza fatica, sono stati<br />
portati a comprendere le stesse verità.<br />
Gli esperti di qualsiasi ramo del sapere umano, storico,<br />
sociologico, filosofico, scientifico, politico, tutta la cultura<br />
sulle cose e sull’uomo, hanno la possibilità di attingere idee<br />
valide, non fasulle, dagli avvenimenti di Fatima.<br />
Non sono fatti inventati, non sono favole.<br />
La natura stessa sembra esserne testimone, come si evince<br />
dalla prodigiosa “danza del sole”.<br />
Il grande miracolo, visto da circa sessantamila persone,<br />
fornisce il materiale per una riflessione sull’esistenza di<br />
35<br />
“qualcosa” di reale, che sfugge all’osservazione puramente<br />
scientifica.<br />
C’è una potenza, superiore a quella dell’universo, da cui<br />
l’universo riceve la sua esistenza e armonia.<br />
I grandi ricercatori, non scopriranno nulla sull’essere,<br />
sull’esistenza, se non guardandosi dentro sé stessi.<br />
Ognuno ha la capacità di guardare ciò che esiste al di fuori<br />
di sé, ma può guardarsi anche dentro, nel “luogo del cuore”.<br />
Nessuno può conoscere l’uomo se non ha imparato a<br />
conoscere sé stesso.<br />
Gesù ci ha rivelato la strada per capire chi siamo<br />
veramente; e a chi cerca, Egli non negherà mai la sua<br />
Luce.<br />
Sant’ Agostino esprime così la sua ricerca:<br />
“Tardi ti ho amato, Bellezza così antica e tanto nuova, tardi<br />
ti ho amato. Sì, perché tu eri dentro di me ed io fuori: lì ti<br />
cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle sembianze delle<br />
tue creature. Eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano<br />
lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero<br />
in te. Mi chiamasti, e il <strong>tuo</strong> grido sfondò la mia sordità;<br />
balenasti, e il <strong>tuo</strong> splendore dissipò la mia cecità; diffondesti<br />
la tua fragranza, respirai ed ora anelo verso di te; ti gustai<br />
ed ora ho fame e sete di te; mi toccasti, e arsi dal desiderio<br />
della tua pace.” (Confessioni X, 27.36)<br />
Nell’ evento di Fatima, l’universo appare come<br />
governato da un Essere Superiore, da un Amore grande che<br />
tutto muove, tutto ordina, tutto conosce, tutto spiega, tutto<br />
orienta verso un fine luminoso, verso la pienezza della Vita.<br />
L’universo si china ai piedi della Santa Vergine.<br />
L’uomo, a cui Dio ha sottomesso, in una certa misura, il<br />
Creato, viene aiutato a conoscere il “fine” della vita e le<br />
ragioni della speranza.<br />
Il racconto di Lucia prosegue: “ma tu resti qui ancora<br />
per qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per farMi<br />
36
conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la<br />
devozione al Mio Cuore Immacolato”.<br />
Suor Lucia, monaca carmelitana, chiuderà la sua missione<br />
Una Luce divina informò l’intelligenza, la volontà ed il<br />
cuore, mostrando alle tre creature il loro valore, la loro realtà<br />
di essere “l’immagine di Dio”.<br />
sulla terra il 13 febbraio 2005. Creati per amore dovevano corrispondere a questo amore,<br />
La misura del tempo nel linguaggio soprannaturale è<br />
con grande riconoscenza.<br />
diversa, in certo senso, dalla nostra”. Lucia eserciterà il<br />
La luce è immensa e riguarda l’Immensità di Dio.<br />
mandato di diffondere la devozione al Cuore Immacolato di<br />
Richiama uno dei termini della teologia classica che tenta di<br />
Maria per ottantotto anni, sotto il pontificato di sette Papi, da<br />
esprimere una verità su Dio: “Immensitas”.<br />
Benedetto XV a Giovanni Paolo II°.<br />
Il cuore circondato di spine faceva comprendere che<br />
La preghiera, la sofferenza, l’offerta dei sacrifici è stata il<br />
la risposta amabile e sincera dell’uomo al dono della vita<br />
suo pane quotidiano<br />
ricevuta non c’era; anzi, le offese allo stesso Amore<br />
Molto a lungo ed in vari modi, in piena comunione con la<br />
avevano passato la misura.<br />
Chiesa ed in particolare con tutti i pontefici e direi, in<br />
I veggenti, erano stati chiamati a riparare le offese<br />
particolare con Giovanni Paolo II°, per il quale ha offerto gli<br />
donandosi completamente per espiare le colpe dell’umanità.<br />
ultimi sacrifici, penitenze, dolori spirituali e fisici.<br />
A questa richiesta, simboleggiata dal Cuore circondato dalle<br />
Ora anche lei è in Cielo insieme alla Ma<strong>donna</strong> del Rosario;<br />
spine, avrebbero dovuto rispondere anche tutti coloro che<br />
nel suo Cuore Immacolato ha terminato la sua corsa.<br />
avrebbero fatto la Consacrazione richiesta dalla Regina del<br />
-... Aprì le mani e ci comunicò, per la seconda volta, il<br />
Rosario.<br />
riflesso di quella luce immensa, nella quale ci vedevamo<br />
Aprì le mani: fu come se si aprisse il Cielo di Dio, in<br />
come immersi in Dio.<br />
cui tutto ciò che esiste è presente.<br />
Giacinta e Francesco sembravano stare in quella parte di<br />
E ci comunicò: mise in comunione con i fanciulli un<br />
luce che si alzava verso il Cielo, io in quella che si<br />
mistero di grazia, si mise in relazione con loro per<br />
diffondeva sulla terra. -<br />
comunicare da vicino e personalmente un riflesso della<br />
Questa visione fu per i fanciulli più efficace di molti libri<br />
divina Verità.<br />
di teologia, di ermeneutica, di esegesi, di tendenze di<br />
Fu un incontro personale coinvolgente.<br />
pensiero filosofico e scientifico, di mille canzoni, poesie,<br />
Ci comunicò il riflesso di quella luce immensa.<br />
romanzi, letteratura, storia, pittura, arte, antropologia.<br />
Il riflesso!<br />
La Luce misteriosa di Dio li avvolse della sua perfetta<br />
“Che significa il riflesso? Come lo potremmo definire? E’<br />
Sapienza e Scienza, in pochi istanti.<br />
possibile dare una spiegazione almeno parziale?”<br />
La luce viene data per la via della “comunicazione”.<br />
Penso di poter dire che dalle mani della Santa Vergine partì<br />
La via della “comunicazione” attraverso cui Dio si fa<br />
una luce divina, ma mediata, che giungeva ai veggenti<br />
conoscere, ci rimanda alla teologia mistica.<br />
facendoli riflettere come in uno specchio, come quando la<br />
stessa luce penetrò il loro petto e il più intimo dell’ anima e<br />
si videro nella luce stessa di Dio.<br />
37<br />
38
Essi dunque, potevano guardarsi come quando ci si guarda<br />
in uno specchio perfetto.<br />
Vedersi in Dio significava, fare un’esperienza mistica<br />
eccezionale, riflettersi nella stessa bellezza di Dio in cui tutto<br />
è visibile e certo.<br />
Lo specchio era costituito dalla stessa Luce immensa che è<br />
Dio. Si sono visti in Dio per via di “comunicazione”,<br />
comprendendo la loro bellezza umana, immersi nella<br />
immensa Luce divina.<br />
Tale comunicazione raggiungeva intimamente, la fede,<br />
l’intelligenza, ed il cuore dei veggenti.<br />
Il fatto di “vedersi come immersi in Dio” riporta il nostro<br />
ragionamento alla Visione dei Beati in Paradiso.<br />
Una visione interiore e reale di un evento<br />
soprannaturale. Un vedere con gli occhi che implica la<br />
conoscenza di una condizione straordinaria ed umanamente<br />
predicabile, possibile, ma indimostrabile con la scienza e la<br />
ragione.<br />
La fede nella divina rivelazione è necessaria alla<br />
ragione, affinché si possa aderire e credere.<br />
La stessa fede è necessaria, anche ad un altro livello,<br />
ovvero, quando la divina rivelazione viene spiegata da un<br />
evento attuale.<br />
Il fatto che i cugini Francesco e Lucia si vedessero<br />
nella parte che si alzava verso il cielo, poteva significare la<br />
brevità della vita, con cui essi avrebbero portato a termine<br />
la loro missione di preghiera ininterrotta e di offerta<br />
riparatrice del loro patire; che Lucia, invece, si vedesse nella<br />
luce che si diffondeva sulla terra indicava il tempo che<br />
avrebbe dovuto passare lei, da sola, prima di andare in<br />
Cielo, diffondendo la devozione al Cuore Immacolato di<br />
Maria nella Chiesa e nel mondo intero.<br />
Quella immersione in Dio, tanto misteriosa per noi,<br />
quanto reale per loro, deve averli ricolmati di felicità<br />
39<br />
indicibile e di ardore apostolico, superiori a qualsiasi<br />
ostacolo e paura.<br />
Che gran dono fu quella immersione in Dio! In quello<br />
immenso Amore ed in quell’inesauribile gioia di Colui che li<br />
ha pensati dall’eternità e creati nel tempo con un atto di<br />
perfetto amore!<br />
Mistero nascosto, ma vero.<br />
La visione della Luce Immensa è interiore e vera.<br />
Tale Luce ci rimanda alla Risurrezione di Gesù, alla<br />
sua Ascensione gloriosa e all’attesa del Suo ritorno nella<br />
Gloria, in cui il la Redenzione si manifesterà col suo<br />
massimo splendore.<br />
Siamo di fronte al Vangelo della nostra salvezza, spiegato in<br />
modo comprensibile, all’uomo d’oggi.<br />
Un tocco di grazia, un dono ottenuto dall’intercessione della<br />
Madre alla Chiesa e all’umanità intera, che sperimentano la<br />
grande croce dell’incredulità e del loro stesso peccato.<br />
“ECCO TUO FIGLIO”.<br />
Molti giovani, ingannati dai piaceri, si chiudono in sé<br />
stessi a tal punto che non vedono più l’opera di Dio; e<br />
poiché i piaceri del mondo e della carne non li soddisfano,<br />
passano a sentimenti di odio e di morte anche verso gli<br />
altri.<br />
Ad un certo punto vorrebbero distruggere, uccidere,<br />
sacrificare, annichilire.<br />
Un atteggiamento di estrema violenza e di morte.<br />
Si ribellano contro un Dio che non conoscono, altrimenti lo<br />
amerebbero; talvolta si fanno ingannare e accalappiare da<br />
forme occulte di esoterismo.<br />
Fatima ci parla anche di loro. Anche loro sono attesi<br />
dall’amore Misericordioso di Gesù che va in cerca anche del<br />
più perverso dei peccatori per ricondurlo nel suo “ovile”.<br />
- Davanti alla palma della mano destra della Ma<strong>donna</strong><br />
40
c’ era un cuore coronato di spine che vi sembravano<br />
confitte. Capimmo che era il Cuore Immacolato di Maria. -<br />
La luce immensa che penetrò il petto e l’intimo dell’anima,<br />
fece capire ai bambini anche il significato del Cuore<br />
Immacolato coronato di spine: il fatto della corona di spine<br />
ci ricorda quella di Gesù schernito dai soldati romani.<br />
Mentre Gesù fu ferito nel corpo dalle spine della corona<br />
conficcatagli sulla testa fra grida di scherno, Maria viene<br />
oggi ferita nella sua persona, nella sua anima, nei suoi<br />
affetti, nel suo Cuore, sede dell’amore e bersaglio dei<br />
peccatori.<br />
Ma perché i peccati diventano spine nel Cuore della<br />
Chi vuol far parte del suo Regno deve viverne le<br />
caratteristiche: amore, gioia, pace, magnanimità,<br />
benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé.<br />
Per ottenere la capacità di vivere queste realtà deve<br />
mettersi alla scuola dello Spirito Santo. (Cfr., Gal. 5, 22 – 23<br />
e 1 Cor. 13, 1ss.). Chi non accetta l’amore di Dio viene<br />
escluso dal suo Regno. E’, perciò, necessario e giusto,<br />
coltivare il dono del santo Timore di Dio, che mi aiuti a<br />
amarlo con tutte le forze.<br />
Se capitasse una sventura di non ereditare il Regno, si<br />
renderebbe vano il Sangue di Gesù che è, per tutti, fonte<br />
sicura di redenzione.<br />
Mamma? Perché Lei ama tutti, e tutti sono suoi figli. E quindi accogliamo l’invito di pregare gli uni per gli altri per<br />
Qual dolore più grande ci potrebbe essere, per una mamma,<br />
essere salvati.<br />
di quello di venir offesa da un <strong>figlio</strong>? E quale colpa più<br />
Di fronte al rischio di perdere per sempre il Regno di Dio, è<br />
grande, potremmo addebitare ad un <strong>figlio</strong>, di quella di<br />
necessario moltiplicare le preghiere ed i sacrifici per<br />
offendere volontariamente la madre che gli ha dato la vita?<br />
La mamma che sperimenta la malvagità del <strong>figlio</strong> e lo vede<br />
ottenere Misericordia.<br />
precipitare in uno stato di abbandono e di tristezza, entrare<br />
nella notte del male ed esporsi a gravi pericoli per la sua<br />
13 LUGLIO 1917: TERZA APPARIZIONE<br />
anima, soffre pene indescrivibili.<br />
- Pochi minuti dopo che eravamo giunti alla<br />
Ecco perché Maria chiede riparazione: per poter intervenire<br />
Cova d’ lria, presso il leccio, tra la numerosa folla di popolo,<br />
in favore di questi figli più deboli e riportarli sulla via della<br />
mentre recitavamo il rosario, vedemmo il riflesso della solita<br />
Luce e della felicità.<br />
luce e subito dopo la Ma<strong>donna</strong> sul leccio.<br />
Dio non vuole che la sua Figlia prediletta, Madre<br />
- Cosa vuole da me? – domandai.<br />
dell’Unigenito, venga offesa nei privilegi di cui Egli l’ha<br />
- Voglio che veniate qui il 13 del mese prossimo, che<br />
adornata.<br />
continuiate a recitare il rosario tutti i giorni in onore della<br />
Lei è anche la Regina a cui si deve rispetto.<br />
Ma<strong>donna</strong> del Rosario, per ottenere la pace del mondo e la<br />
Tutti hanno il diritto di essere amati e rispettati, a maggior<br />
fine della guerra, perché soltanto Lei vi potrà aiutare.<br />
ragione Dio a cui appartiene la gloria . - Vorrei chiederLe di dirci Chi è; di fare un miracolo perché<br />
Dio non va offeso in nessuna delle sue opere come non va<br />
credano tutti che Lei ci appare.<br />
offeso nella sua Persona divina: Egli è Padre, ma anche<br />
- Continuate a venir qui tutti i mesi. A ottobre dirò Chi sono,<br />
Giusto Giudice.<br />
quel che voglio e farò un miracolo che tutti potranno vedere<br />
per credere.<br />
A questo punto feci alcune richieste, che non ricordo bene.<br />
41<br />
42
Quel che mi ricordo è che la Ma<strong>donna</strong> disse che bisognava<br />
Nella prima parte viene mostrata una verità della fede<br />
recitare il rosario per ottenere le grazie durante l’anno.<br />
cattolica.<br />
E continuò: Biblisti e teologi del nostro tempo non parlano più di questo<br />
- Sacrificatevi per i peccatori, e dite molte volte,<br />
argomento: “l’Inferno”, la Ma<strong>donna</strong>, invece, lo spiega in<br />
specialmente ogni volta che fate qualche sacrificio: O Gesù,<br />
modo visibile, nella sua terribile realtà, a tre piccoli bambini.<br />
è per amor Vostro, per la conversione dei peccatori e in<br />
E’ la spiegazione del Vangelo in cui Gesù rivela questa<br />
riparazione dei peccati commessi contro il Cuore<br />
verità, sul futuro delle anime di coloro che rifiutano la<br />
Immacolato di Maria.<br />
Salvezza.<br />
Dicendo queste ultime parole, aprì di nuovo le mani, come<br />
Prima di questa visione c’è il dialogo in cui Lucia chiede,<br />
nei due mesi precedenti.<br />
tra l’altro, un segno, un miracolo che rassicuri tutti<br />
Sembrò che il riflesso penetrasse la terra e vedemmo<br />
sull’autenticità della apparizioni di Fatima e la Vergine lo<br />
come un mare di fuoco. Immersi in quel fuoco, i demoni e<br />
promette.<br />
le anime, come se fossero brace trasparenti e nere, o<br />
Il miracolo sarà il 13 ottobre. Ecco le parole di Maria:<br />
bronzee, in forma umana, che fluttuavano nell’incendio,<br />
“Dirò chi sono e farò un miracolo che tutti potranno<br />
trasportate dalle fiamme che uscivano da loro stesse,<br />
vedere”.<br />
insieme a nuvole di fumo che cadevano da ogni parte,<br />
Viene rinnovata la richiesta di recitare il Rosario per ottenere<br />
uguali al cadere delle scintille nei grandi (incendi ), senza<br />
la fine della guerra e la Pace; ne segue un’altra: offrite<br />
peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione<br />
qualche sacrificio per la conversione dei peccatori ed in<br />
che suscitavano orrore e facevano tremar di paura.<br />
riparazione dei peccati contro il Cuore Immacolato.<br />
Questa nuova preghiera illustra l’invito biblico di pregare gli<br />
uni per gli altri per essere salvati: “Raccomando dunque,<br />
prima di tutto, che si facciano domande, suppliche,<br />
preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, 2 per i re e per<br />
tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre<br />
una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio.<br />
3<br />
Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro<br />
salvatore, 4 (Dev’esser stato dinanzi a questa visione che lasciai<br />
scappare quell’«ahi», che dicono di avermi sentito dire).<br />
I demoni si distinguevano per le forme orribili e schifose<br />
di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come<br />
neri carboni roventi.<br />
Spaventati e come per chiedere aiuto, alzammo gli occhi<br />
alla Ma<strong>donna</strong>, che ci disse con bontà e tristezza:<br />
- Avete visto l’ lnferno, dove cadono le anime dei poveri<br />
il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e<br />
peccatori.<br />
giungano alla conoscenza della verità.La preghiera diventa<br />
Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al<br />
una forza di intercessione per la conversione dei peccatori e<br />
Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che io vi dirò, molte<br />
di riparazione dei peccati commessi contro il Cuore<br />
anime si salveranno e avranno pace. -<br />
Immacolato di Maria.” (1 Tm. 2 1 – 3)<br />
L’apparizione del 13 del mese di Luglio 1917 ci<br />
Cerchiamo di comprendere il senso della seconda<br />
lascia col fiato sospeso.<br />
parte del “Segreto”.<br />
43<br />
44
Questa volta il riflesso delle mani della Vergine penetra la<br />
Gli Angeli ribelli continuano a tentare l’uomo a mettersi<br />
terra. Ed <strong>ecco</strong> la terribile visione: “Un mare di fuoco”; Il<br />
contro Dio attraverso il peccato.<br />
fuoco si estende a perdita d’occhio, come il mare.<br />
“<br />
Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da<br />
I bambini vedono immersi dentro questo mare di fuoco,<br />
principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il<br />
demoni e anime. Due realtà differenti: gli spiriti angelici<br />
Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.”(1Gv. 3,8)<br />
decaduti: “i demoni” e anime di uomini e donne, anime<br />
Là dove è pianto e stridore di denti, come si legge nei<br />
umane. Le due realtà si distinguono fra di loro: “le anime,<br />
Vangeli.<br />
come se fossero brace, trasparenti e nere, o bronzee, in<br />
Il desiderio di Dio è che nessuno vi cada, ma il rischio c’è, a<br />
forma umana, che fluttuavano nell’incendio, trasportate dalle<br />
causa dei peccati; tuttavia anche coloro che fanno peccati,<br />
fiamme che uscivano da loro stesse, insieme a nuvole di<br />
che non credono, non sperano, non adorano non amano<br />
fumo che cadevano da ogni parte, uguali al cadere delle<br />
Dio, possono salvarsi, se si trova chi prega e chi si sacrifica<br />
scintille nei grandi (incendi ), senza peso né equilibrio, tra<br />
per loro.<br />
grida e gemiti di dolore e disperazione che suscitavano<br />
Viene offerto un mezzo per raggiungere questo scopo:<br />
orrore e facevano tremar di paura.<br />
“Stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato<br />
Le anime che fluttuano nell’incendio, che cadono da<br />
di Maria.”<br />
ogni parte, senza peso né equilibrio, non sono più padrone<br />
Non c’è destino più tremendo di quello predetto dal<br />
di sé stesse, preda del fuoco inestinguibile che brucia senza<br />
Vangelo di Matteo nei confronti di coloro che stanno alla<br />
consumare, hanno perso tutto il bene, il Sommo Bene, e<br />
sinistra del Signore:<br />
subiscono un tremendo castigo da cui nessuno potrà<br />
“Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno,<br />
liberarle; nessuno le soccorrerà; non avranno più né riposo,<br />
preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto<br />
né pace, né felicità.<br />
fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non<br />
“I demoni si distinguevano per le forme orribili e schifose<br />
mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto,<br />
di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come<br />
nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi<br />
neri carboni roventi.”<br />
avete visitato". Anch'essi allora risponderanno: "Signore,<br />
I veggenti rimasero atterriti di fronte ad uno spettacolo che li<br />
quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o<br />
atterriva, ad una condizione di irrimediabile pena.<br />
nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?".<br />
La visione, che possiamo chiamare simbolica, parla<br />
Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello<br />
dell’esistenza dell’ Inferno, luogo dei dannati che gridano e<br />
che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non<br />
piangono di dolore e di disperazione, luogo dei demoni<br />
l'avete fatto a me". E se ne andranno: questi al supplizio<br />
riconoscibili dalle forme orribili e schifose di animali<br />
eterno, i giusti invece alla vita eterna". (Mt. 25, 41 – 45).<br />
spaventosi e sconosciuti. La Ma<strong>donna</strong> viene a richiamarci alla conversione per<br />
Gli angeli ribelli sono caduti dal Paradiso in un regno di<br />
non essere maledetti da Dio.<br />
paura, dove domina Lucifero l’angelo più bello che Dio<br />
Cosa ci potrebbe essere di più sconvolgente di questo: -<br />
aveva creato, ma che disse al suo Creatore: “Non serviam”.<br />
ricevere la maledizione da chi ci ha creato per amore e per<br />
45<br />
46
amore ha mandato il Figlio a dare la sua vita per la nostra<br />
salvezza, prendendo su di sé la maledizione del peccato,<br />
perché noi diventassimo gli eredi del suo Regno? -<br />
Il primo capitolo della lettera agli Efesini ci apre<br />
orizzonti commoventi che rivelano i disegni di Dio su<br />
Che pena per lei, la più buona fra le mamme, vedersi<br />
strappare un <strong>figlio</strong>; sentire il Padre pronunciare la<br />
maledizione su una creatura lavata dal Sangue di Gesù!<br />
Ci sono genitori che maledicono i loro figli, con motivi<br />
più o meno gravi.<br />
ciascuno di noi: Ma come è possibile maledire una persona a cui hai dato<br />
“Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,<br />
l’esistenza!<br />
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli<br />
Cari genitori, benedite sempre i vostri figli, anche<br />
in Cristo.<br />
quando fossero degni di ogni castigo.<br />
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo<br />
Soltanto l’amore può trasformare la punizione in<br />
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,<br />
benedizione ed aprire i segreti della gioia.<br />
predestinandoci a essere per lui figli adottivi<br />
I piccoli bambini hanno colto in pieno la trepidazione<br />
mediante Gesù Cristo,<br />
del Cuore Immacolato ed si sono detti pronti ad offrirsi in<br />
secondo il disegno d'amore della sua volontà,<br />
sacrificio per l’ anima altrui.<br />
a lode dello splendore della sua grazia,<br />
Hanno avuto una grande scuola di misericordia.<br />
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.<br />
Hanno imparato a vivere la misericordia verso i fratelli.<br />
In lui, mediante il suo sangue,<br />
Anche una visione così spaventosa può diventare la<br />
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,<br />
scuola dell’amore ed insegnarci a desiderare la felicità di<br />
secondo la ricchezza della sua grazia.<br />
tutti a gloria di Dio, come è, di fatto, avvenuto nel caso di<br />
Egli l'ha riversata in abbondanza su di noi<br />
Fatima.<br />
con ogni sapienza e intelligenza,<br />
Maria parlando dei peccatori, esposti al rischio della propria<br />
facendoci conoscere il mistero della sua volontà,<br />
perdizione eterna, non li maledice, anzi, li chiama “poveri<br />
secondo la benevolenza che in lui si era proposto<br />
peccatori”.<br />
per il governo della pienezza dei tempi:<br />
E’ una forma di materna indulgenza che dà a tutti la<br />
ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,<br />
speranza di poter essere salvati.<br />
quelle nei cieli e quelle sulla terra. Ma, nonostante questo, rimane il timore di non entrare<br />
In lui siamo stati fatti anche eredi,<br />
nel Regno di Dio, di non ereditarlo, come scrive<br />
predestinati - secondo il progetto di colui<br />
l’apostolo Paolo nel primo capitolo della lettera ai<br />
che tutto opera secondo la sua volontà -<br />
Romani.<br />
a essere lode della sua gloria,<br />
Inoltre, nella seconda lettera di San Pietro si legge:<br />
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.”(Ef. 1, 1-ss.)<br />
“Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma<br />
Maria, con la sua intercessione materna vuole che<br />
li precipitò in abissi tenebrosi, tenendoli prigionieri per il<br />
ogni uomo riceva la benedizione di Dio.<br />
giudizio. Ugualmente non risparmiò il mondo antico, ma con<br />
altre sette persone salvò Noè, messaggero di giustizia,<br />
47<br />
48
inondando con il diluvio un mondo di malvagi. Così pure<br />
condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra,<br />
riducendole in cenere, lasciando un segno ammonitore a<br />
quelli che sarebbero vissuti senza Dio. Liberò invece Lot,<br />
uomo giusto, che era angustiato per la condotta immorale di<br />
uomini senza legge. Quel giusto infatti, per quello che<br />
vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, giorno dopo<br />
giorno si tormentava a motivo delle opere malvagie. Il<br />
Signore dunque sa liberare dalla prova chi gli è devoto,<br />
mentre riserva, per il castigo nel giorno del giudizio, gli<br />
iniqui, soprattutto coloro che vanno dietro alla carne con<br />
empie passioni e disprezzano il Signore.<br />
Temerari, arroganti, non temono d'insultare gli esseri<br />
gloriosi decaduti, mentre gli angeli, a loro superiori per forza<br />
e potenza, non portano davanti al Signore alcun giudizio<br />
offensivo contro di loro. Ma costoro, irragionevoli e istintivi,<br />
nati per essere presi e uccisi, bestemmiando quello che<br />
ignorano, andranno in perdizione per la loro condotta<br />
immorale, subendo il castigo della loro iniquità. Essi stimano<br />
felicità darsi ai bagordi in pieno giorno; scandalosi e<br />
vergognosi, godono dei loro inganni mentre fanno festa con<br />
voi, hanno gli occhi pieni di desideri disonesti e, insaziabili<br />
nel peccato, adescano le persone instabili, hanno il cuore<br />
assuefatto alla cupidigia, figli di maledizione!<br />
Abbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di<br />
Balaam <strong>figlio</strong> di Bosor, al quale piacevano ingiusti guadagni,<br />
ma per la sua malvagità fu punito: un'asina, sebbene muta,<br />
parlando con voce umana si oppose alla follia del profeta.<br />
Costoro sono come sorgenti senz'acqua e come nuvole<br />
agitate dalla tempesta, e a loro è riservata l'oscurità delle<br />
tenebre. Con discorsi arroganti e vuoti e mediante sfrenate<br />
passioni carnali adescano quelli che da poco si sono<br />
allontanati da chi vive nell'errore. Promettono loro libertà,<br />
49<br />
mentre sono essi stessi schiavi della corruzione. L'uomo<br />
infatti è schiavo di ciò che lo domina.”(Pt. 2,2-ss.)<br />
Anche queste parole della divina Scrittura trovano nel<br />
“segreto” di Fatima, un’ interpretazione attuale.<br />
L’uomo corrotto ed immorale può trovare il perdono,<br />
purché si converta dalla sua condotta malvagia. Se lo<br />
farà, Dio lo perdonerà, poiché Egli non vuole la morte del<br />
peccatore, ma che si converta e viva.<br />
“Di' loro: Com'è vero che io vivo - oracolo del Signore Dio ,<br />
io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si<br />
converta dalla sua malvagità e viva. Convertitevi dalla vostra<br />
condotta perversa!” (Ez. 33, 11)<br />
La preghiera dei santi aiuta i peccatori a ritornare,<br />
pentiti, sulla strada dei Comandamenti .<br />
Ognuno poi è atteso personalmente al cambiamento di<br />
rotta, dopo il pentimento per i peccati commessi, fino<br />
all’ultimo istante della propria vita, come il “buon ladrone”<br />
crocifisso alla destra di Gesù.<br />
"Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel <strong>tuo</strong> regno". 43 Gli<br />
rispose: "In verità io ti dico: oggi con me sarai nel<br />
paradiso".(Lc. 23, 42)<br />
Per cui, non c’è spazio per la disperazione in nessun caso,<br />
poiché il Signore è sempre pronto al perdono.<br />
Il Vangelo è un annunzio di gioia, non di tristezza, di<br />
perdono, non di condanna.<br />
Ogni cristiano, inoltre, dovrebbe giudicare chi pecca, con la<br />
misura di Dio e cioè aspettando la sua conversione e<br />
accogliendolo nel suo cuore come fa il Buon Pastore con la<br />
pecorella smarrita. D’altronde, le parole di Gesù agli scribi e<br />
ai farisei, riguardano anche ciascuno di noi:<br />
“Allora gli scribi e i farisei gli condussero una <strong>donna</strong><br />
sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero:<br />
"Maestro, questa <strong>donna</strong> è stata sorpresa in flagrante<br />
adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di<br />
50
lapidare donne come questa. Tu che ne dici?". Dicevano<br />
questo per metterlo alla prova e per avere motivo di<br />
accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per<br />
terra.<br />
Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse<br />
loro: "Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra<br />
contro di lei". (Gv. 8, 3 - ss.)<br />
Nessuno lo fece, andarono via perché erano consapevoli<br />
dei loro peccati.<br />
Gesù è il vero Liberatore.<br />
Molti si spacciano da liberatori, mentre schiavizzano<br />
bambini, giovani, vecchi secondo le loro condizioni e<br />
situazioni di vita, con proposte che conducono alla perdita<br />
della vera libertà.<br />
Fanno ciò conducendoli a vivere secondo il loro punto di<br />
vista, manipolando le loro coscienze, nascondendosi dietro<br />
il paravento della modernità, demolendo qualsiasi verità,<br />
affermando che ognuno possiede la propria verità, le proprie<br />
emozioni, i propri desideri. Alla fine affermano che non<br />
esiste alcuna verità.<br />
Spacciano come ricerca di libertà la lotta contro qualsiasi<br />
autorità, religione, cultura, morale, diritto.<br />
Anche la trasgressione sembra la strada della liberazione.<br />
Il piacere soddisfatto viene presentato come lo scopo<br />
essenziale del vivere.<br />
Alla fine del processo libertario, l’uomo si trova solo. Senza<br />
morale. Senza principi, senza risposte alla sua vita.<br />
Infelice, incapace di dare e ricevere amore, di essere fedele<br />
ad un ideale; incapace di relazioni umane vere, fondate e<br />
durature. La sua ragione si trastullerà nell’affermazione<br />
drammatica che Dio non esiste, che esiste solo questa vita,<br />
per cui, come i pagani romani, la miglior soluzione si trova<br />
51<br />
nelle parole latine di Orazio scritte nel 30 a.C.: “Carpe diem”<br />
“Cogli l’attimo”, mentre tutto passa, e si procede verso la<br />
morte. L’uomo è perduto.<br />
La sofferenza viene considerata un male assoluto da<br />
abbattere a tutti i costi.<br />
Il trionfo dell’ “io” conduce al trionfo del “male”.<br />
L’evento di Fatima ci risveglia e ci chiama a<br />
guardare al di là di noi stessi, al di là di questo mondo<br />
visibile; ad orientarci verso l’invisibile, a cercare Dio,<br />
consapevoli che Lui in persona ci viene incontro nel creato,<br />
nelle divine Scritture e nella storia del suo Popolo.<br />
Fatima dovrebbe, in certo modo, incuriosire gli scettici e<br />
stimolarli a prendere tra le mani la Bibbia.<br />
Il richiamo della Madre di Gesù è stato davvero straordinario<br />
e ricco di prove visibili.<br />
E’ vero, nonostante tutto, che anche vedendo e toccando,<br />
quando entra in gioco il Mistero, entra in gioco anche la<br />
fede. Senza la fede tutto diventa “come irreale” (Confronta i<br />
Diari di don Divo Barsotti.)<br />
Anche le realtà umane, visibili con gli occhi, sperimentabili<br />
con i mezzi della scienza, verificabili e reiterabili, tangibili,<br />
non possono essere comprese pienamente con la sola<br />
ragione; anche il “visibile” ha bisogno di esser guardato<br />
sotto la luce della fede oltre a quella della ragione.<br />
“Ecco <strong>tuo</strong> <strong>figlio</strong>”: le parole spiegano l’intervento di<br />
Maria in questa situazione di grave pericolo per la dignità<br />
dell’umanità.<br />
Il pericolo dell’autodistruzione attraverso le guerre, ed il<br />
pericolo ancor più grave della rivolta contro il Creatore.<br />
La rivolta contro il Creatore conduce all’Inferno.<br />
Per questo, la Madre si fa pellegrina in questo mondo che<br />
soffre, oppresso sotto la croce dei suoi peccati e della sua<br />
solitudine.<br />
52
Ella viene a chiamarci alla penitenza e alla preghiera, a<br />
incontrarci personalmente con Cristo ed ottenere, da Lui,<br />
la salvezza da ogni male ed il privilegio di essere suo<br />
popolo, suoi fratelli e degni figli del Padre Celeste.<br />
La libertà dei figli di Dio è l’unica libertà autentica.<br />
La libertà assoluta è una qualità di Dio solo.<br />
Affidandoci a Lui anche noi possiamo partecipare della vera<br />
libertà e cioè di essere liberati dalla nostra “finitezza” per<br />
essere configurati al Cristo risorto per andare in “Cielo”<br />
come i tre veggenti di Fatima.<br />
LA TERZA PARTE DEL SEGRETO RIVELATO IL 13<br />
LUGLIO 1917 NELLA COVA DI IRIA - FATIMA.<br />
- Scrivo in atto di obbedienza a Voi mio Dio, che me lo<br />
comandate per mezzo di sua Ecc.za Rev.ma il Signor<br />
Vescovo di Leiria e della Vostra e mia Santissima Madre.<br />
Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato<br />
sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con<br />
una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando<br />
emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il<br />
mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che<br />
Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui:<br />
l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce<br />
forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in<br />
una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si<br />
vedono le persone in uno specchio quando vi passano<br />
davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il<br />
presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi,<br />
Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in<br />
cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi<br />
come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre,<br />
prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in<br />
rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di<br />
53<br />
dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che<br />
incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte,<br />
prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne<br />
ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di<br />
arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni<br />
dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie<br />
persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni.<br />
Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno<br />
con un annaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali<br />
raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le<br />
anime che si avvicinavano a Dio. –<br />
L’ espressione “La luce immensa che è Dio” ritorna<br />
anche nella seconda parte del segreto. Questa luce<br />
immensa ci apre il cuore al ringraziamento. Ti ringraziamo,<br />
o Dio, di aver visitato la tua terra e il <strong>tuo</strong> popoli con<br />
abbondanza di prodigi e segni del tutto immeritati, ma così<br />
belli ed consolanti!<br />
E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa<br />
di simile a come si vedono le persone in uno specchio<br />
Questa parte del segreto di Fatima è stata spiegata<br />
splendidamente dal Card. Joseph Ratzinger, allora prefetto<br />
della Sacra Congregazione per la fede, attualmente papa<br />
Benedetto XVI.<br />
Trascrivo alcuni passi del documento redatto nel 2000.<br />
“Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate<br />
“private”, alcune delle quali sono state riconosciute<br />
dall'autorità della Chiesa... Il loro ruolo non è quello... di<br />
“completare” la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare<br />
a viverla più pienamente in una determinata epoca storica “.<br />
Questo messaggio può essere un valido aiuto per<br />
comprendere e vivere meglio il Vangelo nell'ora attuale,<br />
perciò non lo si deve trascurare.<br />
54
È un aiuto, che è offerto, ma del quale non è obbligatorio<br />
fare uso.<br />
Nelle rivelazioni private riconosciute dalla Chiesa - quindi<br />
anche in Fatima - si tratta di questo: aiutarci a comprendere<br />
i segni del tempo ed a trovare per essi la giusta risposta<br />
nella fede.<br />
Per quanto riguarda Fatima, si deve interpretare così:<br />
“Si tratta di Visione interiore”.<br />
La « visione interiore » non è fantasia, ma una vera e<br />
propria maniera di verificare, abbiamo detto. Ma comporta<br />
anche limitazioni. Già nella visione esteriore è sempre<br />
coinvolto anche il fattore soggettivo: non vediamo l'oggetto<br />
puro, ma esso giunge a noi attraverso il filtro dei nostri<br />
sensi, che devono compiere un processo di traduzione. Ciò<br />
è ancora più evidente nella visione interiore, soprattutto<br />
allorché si tratta di realtà, che oltrepassano in se stesse il<br />
nostro orizzonte. Il soggetto, il veggente, è coinvolto in<br />
modo ancora più forte.<br />
Ciò lo si può mostrare in tutte le grandi visioni dei santi;<br />
naturalmente vale anche per le visioni dei bambini di<br />
Fatima. Le immagini da essi delineate non sono affatto<br />
semplice espressione della loro fantasia, ma frutto di una<br />
reale percezione di origine superiore ed interiore, ma non<br />
sono neppure da immaginare come se per un attimo il velo<br />
dell'aldilà venisse tolto ed il cielo nella sua pura essenzialità<br />
apparisse, così come un giorno noi speriamo di vederlo<br />
nella definitiva unione con Dio. Le immagini sono piuttosto,<br />
per così dire, una sintesi dell'impulso proveniente dall'Alto e<br />
delle possibilità per questo disponibili del soggetto che<br />
percepisce, cioè dei bambini. Per questo motivo il<br />
linguaggio immaginifico di queste visioni è un<br />
linguaggio simbolico. Il Cardinal Sodano dice al riguardo:<br />
“Non descrivono in senso fotografico i dettagli degli<br />
avvenimenti futuri, ma sintetizzano e condensano su un<br />
55<br />
medesimo sfondo fatti che si distendono nel tempo in una<br />
successione e in una durata non precisate”. Questo<br />
addensamento di tempi e spazi in un'unica immagine è<br />
tipica per tali visioni, che per lo più possono essere decifrate<br />
solo a posteriori. Non ogni elemento visivo deve, al riguardo,<br />
avere un concreto senso storico. Conta la visione come<br />
insieme, e a partire dall'insieme delle immagini devono<br />
essere compresi i particolari. Quale sia il centro di<br />
un'immagine, si svela ultimamente a partire da ciò che è il<br />
centro della “ profezia“ cristiana in assoluto: il centro è là<br />
dove la visione diviene appello e guida verso la volontà di<br />
Dio.<br />
Nella visione anche il Papa viene ucciso sulla strada dei<br />
martiri. Non doveva il Santo Padre, quando dopo l'attentato<br />
del 13 maggio 1981 si fece portare il testo della terza parte<br />
del “segreto “, riconoscervi il suo proprio destino? Egli era<br />
stato molto vicino alla frontiera della morte ed egli stesso ha<br />
spiegato la sua salvezza con le seguenti parole: “... fu una<br />
mano materna a guidare la traiettoria della pallottola e il<br />
Papa agonizzante si fermò sulla soglia della morte“ (13<br />
maggio 1994). Che qui una « mano materna » abbia<br />
deviato la pallottola mortale, mostra solo ancora una<br />
volta che non esiste un destino immutabile, che fede e<br />
preghiera sono potenze, che possono influire nella storia e<br />
che alla fine la preghiera è più forte dei proiettili, la fede<br />
più potente delle divisioni.<br />
Dobbiamo dunque esser ben consapevoli che le visioni<br />
di Fatima tendono a far tornare l’uomo a Dio. In caso<br />
positivo, le sofferenze profetizzate possono esser mutate<br />
dalla benevolenza di Dio. Nel caso di Giovanni Paolo II<br />
l’intervento materno di Maria ha mutato la storia ed il papa<br />
non è morto, come si poteva pensare che accadesse,<br />
secondo la visione del terzo segreto. La visione predice non<br />
56
tragedie inevitabili, ma quello che potrebbe accadere se<br />
l’umanità proseguisse sulla strada del male.<br />
In tutti i casi la visione non è certo di poco conto.<br />
Essenzialmente ci vuol dire una parola di speranza: “La<br />
persecuzione della Chiesa ed il martirio di molti cristiani ha<br />
come risultato la salvezza delle anime”.<br />
Dunque coraggio! “<br />
Alla luce del magistero, riflettiamo su questa parte del<br />
Segreto di Fatima.<br />
Il libro dell’Apocalisse fu scritto per incoraggiare i<br />
cristiani perseguitati, dispersi, uccisi ed esposti allo<br />
scoraggiamento.<br />
In questo ultimo libro della Sacra Scrittura, Maria viene<br />
presentata come la Donna vestita di sole che combatte<br />
contro il dragone rosso. Nella lotta furibonda contro le<br />
potenze del male, la Chiesa non è sola, con lei, combatte la<br />
Donna vestita di Sole.<br />
“ Un segno grandioso apparve nel cielo: una <strong>donna</strong><br />
vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una<br />
corona di dodici stelle. 2 Era incinta, e gridava per le doglie e<br />
il travaglio del parto. 3 Allora apparve un altro segno nel<br />
cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e<br />
sulle teste sette diademi; 4 la sua coda trascinava un terzo<br />
delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si<br />
pose davanti alla <strong>donna</strong>, che stava per partorire, in modo da<br />
divorare il bambino appena lo avesse partorito. 5<br />
Essa partorì un <strong>figlio</strong> maschio, destinato a governare tutte le<br />
nazioni con scettro di ferro,e suo <strong>figlio</strong> fu rapito verso Dio e<br />
verso il suo trono.” (Apocalisse 12, 1)<br />
L’ evento di Fatima è come lo sviluppo, nel tempo<br />
che stiamo vivendo, della rivelazione apocalittica. La<br />
Chiesa sta vivendo momenti gravi per la fede e per la pace,<br />
come 2000 anni fa. Situazioni di grande sofferenza e di<br />
57<br />
martirio, in cui tutte le membra, papa, vescovi, sacerdoti,<br />
religiosi e laici avanzano verso una croce nuda e sono<br />
chiamati a salire quel calvario dove è piantata la croce, sotto<br />
la quale gli Angeli raccolgono il sangue sparso a causa<br />
delle guerre e delle persecuzioni, per riversarlo sulle anime<br />
e presentarle a Dio con la veste nuziale.<br />
Il XX° secolo è stata un’epoca di guerre e di dolore, di<br />
malvagità e di eroismo, di grandi peccatori e di grandi santi.<br />
La Storia di quel secolo, simboleggiata dal terzo segreto è la<br />
storia di una Chiesa crocifissa . La visione dell’Inferno e<br />
quella della Chiesa nella grande città in rovina sono<br />
strettamente legati. Infatti, per salvare le anime dalla loro<br />
perdizione è stato offerto il sangue di numerosissimi martiri<br />
lungo tutto il secolo.<br />
Le guerre sono state la conseguenza della malvagità<br />
umana, ma anche un mezzo di cui Dio si è servito per<br />
castigare e salvare una moltitudine immensa di anime.<br />
Sotto la Chiesa crocifissa “Ecco tua Madre”.<br />
La visione della Chiesa percossa e umiliata riguarda<br />
in particolare il secolo XX, ma, penso che nella visione ci sia<br />
come un aiuto a prepararsi ad un tempo ancora difficile ed<br />
austero, in cui la Chiesa sarà il bersaglio da colpire ad ogni<br />
costo. Queste conseguenze possono esser dedotte anche<br />
da un’attenta valutazione degli avvenimenti passati e attuali.<br />
Quello che lo studio non può darci è l’aiuto ed il coraggio<br />
che la Ma<strong>donna</strong> di Fatima è venuta ad infonderci per<br />
affrontare serenamente la vita.<br />
La spada scintillante e le sue fiamme che sembravano<br />
incendiare la terra viene fermata dallo splendore che<br />
emanava della mano destra della Ma<strong>donna</strong>, ma <strong>ecco</strong><br />
l’Angelo che indicando la terra con la mano destra gridava:<br />
“penitenza, penitenza, penitenza.”<br />
Poi la visione della Chiesa che sale la montagna ripida che<br />
porta verso la Croce, sembra voler dire che soltanto la<br />
58
penitenza della Chiesa riuscirà ad evitare la distruzione<br />
della terra. La terza parte del segreto ha spiegato, dunque,<br />
il senso della storia del XX secolo. Tuttavia rimane un<br />
ammonimento per noi e per i nostri figli.<br />
E’ proprio necessario che la Chiesa sia sottoposta a vivere<br />
sempre tra le rovine della grande città e il martirio<br />
consumato sotto i colpi di arma da fuoco e frecce? Non ci<br />
saranno mai giorni di pace, come nel tempo dell’Imperatore<br />
Augusto, quando nacque Gesù ?<br />
Il documento esplicativo di Ratzinger dice: “Montagna e<br />
città simboleggiano il luogo della storia umana: la storia<br />
come faticosa ascesa verso l'alto, la storia come luogo<br />
dell'umana creatività e convivenza, ma allo stesso tempo<br />
come luogo delle distruzioni, nelle quali l'uomo annienta<br />
l'opera del suo proprio lavoro. La città può essere luogo di<br />
comunione e di progresso, ma anche luogo del pericolo e<br />
della minaccia più estrema. Sulla montagna sta la croce —<br />
meta e punto di orientamento della storia. Nella croce la<br />
distruzione è trasformata in salvezza; si erge come segno<br />
della miseria della storia e come promessa per essa.”<br />
Appaiono, poi qui, delle persone umane: il vescovo vestito di<br />
bianco (« abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo<br />
Padre »), altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose e<br />
finalmente uomini e donne di tutte le classi e gli strati sociali.<br />
Il Papa sembra precedere gli altri, tremando e soffrendo per<br />
tutti gli orrori, che lo circondano. Non solo le case della città<br />
giacciono mezze in rovina — il suo cammino passa in<br />
mezzo ai cadaveri dei morti. La via della Chiesa viene così<br />
descritta come una Via Crucis, come un cammino in un<br />
tempo di violenza, di distruzioni e di persecuzioni. Si può<br />
trovare raffigurata in questa immagine la storia di un intero<br />
secolo. Come i luoghi della terra sono sinteticamente<br />
raffigurati nelle due immagini della montagna e della città e<br />
sono orientati alla croce, così anche i tempi sono presentati<br />
59<br />
in modo contratto: nella visione noi possiamo riconoscere il<br />
secolo trascorso come secolo dei martiri, come secolo delle<br />
sofferenze e delle persecuzioni della Chiesa, come il secolo<br />
delle guerre mondiali e di molte guerre locali, che ne hanno<br />
riempito tutta la seconda metà ed hanno fatto sperimentare<br />
nuove forme di crudeltà. Nello « specchio » di questa<br />
visione vediamo passare i testimoni della fede di decenni. Al<br />
riguardo sembra opportuno menzionare una frase della<br />
lettera che Suor Lucia scrisse al Santo Padre il 12 maggio<br />
1982: « la terza parte del “segreto” si riferisce alle parole di<br />
Nostra Signora: “Se no (la Russia) spargerà i suoi errori per<br />
il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I<br />
buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da<br />
soffrire, varie nazioni saranno distrutte” .<br />
Giuseppe De Carli ha scritto, sull’argomento, per<br />
difendere le tesi del Cardinal Bertone riguardanti l’autenticità<br />
e la completezza del segreto, così come commentato dalla<br />
Congregazione per la Fede, mentre Antonio Socci, nel suo<br />
libro “Il quarto segreto di Fatima” sostiene che una parte del<br />
segreto non è stata pubblicata. I commenti, le<br />
interpretazioni, le critiche, sono di vario genere, ma, a me<br />
pare che i due autori, affrontino un po’ tutte le<br />
problematiche. Queste pubblicazioni sono libri interessanti,<br />
tuttavia, a mio parere, non aggiungono, né tolgono nulla<br />
alla drammaticità ed alla novità della terza parte del segreto<br />
di Fatima.<br />
La settantina di righe del testo manoscritto di Suor Lucia,<br />
pubblicate, sono sufficienti a dire molto di più di quanto si<br />
pensi.<br />
Può essere utile leggere i libri sull’argomento, ma,<br />
soprattutto, sara di giovamento spirituale, fare una bella<br />
meditazione sulla vicenda di Fatima nel suo insieme.<br />
Ogni polemica risulta inutile.<br />
60
La Chiesa ha esposto in modo chiaro e coraggioso<br />
l’interpretazione dell’evento straordinario ed i sommi<br />
Pontefici hanno posto un autorevole sigillo su Fatima<br />
manifestando la loro sincera devozione al Cuore<br />
Immacolato di Maria, per cui molti che erano indifferenti<br />
hanno capito l’importanza dell’appello di Dio al mondo, fatto<br />
attraverso Cuore Immacolato di Maria.<br />
19 AGOSTO: QUARTA APPARIZIONE<br />
Tredici agosto 1917: I bambini sono in carcere 13 settembre 1917<br />
Lucia sbaglia nell’affermare che l’Apparizione sia stata nello<br />
stesso giorno in cui tornarono dal carcere di Vila Nova de<br />
Ourém. L’Apparizione avvenne la domenica successiva, il<br />
19 agosto.<br />
- Nel frattempo vidi, con Francesco, il riflesso della luce<br />
che noi chiamavamo lampo e, arrivata Giacinta, un istante<br />
dopo, vedemmo la Ma<strong>donna</strong> sopra un leccio.<br />
- Cosa vuole da me?<br />
- Voglio che continuiate a venire alla Cova d’lria il 13; che<br />
continuiate<br />
a recitare il Rosario tutti i giorni. Nell’ultimo mese, farò il<br />
miracolo, affinché tutti credano.<br />
- Cosa vuole che si faccia dei soldi che la gente lascia nella<br />
Cova d’lria?<br />
- Facciano due portantine: una, portala tu con Giacinta e<br />
altre due bambine vestite di bianco; I’altra, la porti<br />
Francesco con altri tre bambini. I soldi delle portantine sono<br />
per la festa della Ma<strong>donna</strong> del Rosario; e quel che avanza è<br />
per la costruzione d’una cappella, che faranno fare.<br />
- Vorrei chiederLe la guarigione di alcuni malati.<br />
- Sì; alcuni li guarirò entro l’anno.<br />
E prendendo un aspetto più triste:<br />
61<br />
- Pregate, pregate molto; e fate sacrifici per i peccatori,<br />
perché molte anime vanno all’inferno, perché non c’è<br />
chi si sacrifichi e interceda per loro.<br />
E, come al solito, cominciò a elevarsi verso oriente.-<br />
Preghiera, sacrifici, recita quotidiana del Rosario,<br />
la costruzione d’una cappella sono le richieste della<br />
Ma<strong>donna</strong> nel mese di Agosto.<br />
TREDICI SETTEMBRE: QUINTA APPARIZIONE<br />
- Avvicinandosi l’ora, m’incamminai con<br />
Giacinta e Francesco, in mezzo a molta gente, che ci<br />
lasciava avanzare con difficoltà. Le strade erano affollate di<br />
gente.<br />
Tutti ci volevano vedere e parlare. Là non c’era rispetto<br />
umano.<br />
Numerose persone, perfino signore e signori, riuscendo ad<br />
aprirsi un varco tra la folla che si stringeva attorno a noi,<br />
venivano a gettarsi in ginocchio davanti a noi, chiedendoci<br />
di presentare alla Ma<strong>donna</strong> le loro necessità. Altri, non<br />
riuscendo ad arrivare vicino a noi, gridavano da lontano:<br />
- Per amor di Dio! Chiedete alla Ma<strong>donna</strong> che guarisca mio<br />
<strong>figlio</strong>, ch’è un povero sciancato!<br />
Un altro: - Che guarisca mio <strong>figlio</strong>, ch’è cieco!<br />
Un altro: - Il mio, ch’è sordo!<br />
- Che riporti a casa mio marito...<br />
- Mio <strong>figlio</strong> che è in guerra!<br />
- Che mi converta un peccatore!<br />
- Che mi dia salute, perché son tubercoloso!<br />
Ecc., ecc. Là si vedevano tutte (le) miserie della povera<br />
umanità; alcuni gridavano perfino da sopra gli alberi e i<br />
muri, ove salivano per vederci passare. Dicendo agli uni di<br />
sì, stringendo la mano ad altri per aiutarli a levarsi dalla<br />
62
polvere della terra, avanzammo adagio adagio, con l’aiuto di<br />
alcuni signori che ci facevano strada tra la folla.<br />
Adesso, quando leggo nel Nuovo Testamento quelle<br />
scene incantevoli del passaggio di Gesù attraverso la<br />
Palestina, mi ricordo di queste a cui il Signore, benché<br />
ancor così piccola, mi fece assistere nei poveri sentieri<br />
e strade da Aljustrel a Fatima e alla Cova d’lria. E ne<br />
ringrazio Dio, offrendoGli la fede del nostro buon<br />
popolo portoghese. E penso: se questa gente si prostra<br />
così davanti a tre poveri bambini, soltanto perché a loro<br />
è concessa misericordiosamente la grazia di parlare<br />
con (la) Madre di Dio, cosa non farebbero se vedessero<br />
davanti a loro Gesù Cristo stesso?<br />
Bene, ma questo non c’entra per niente. Qui è stata ancora<br />
una distrazione della penna, che mi è scappata dove io non<br />
Nella descrizione che precede l’apparizione Lucia ci<br />
commuove, raccontando lo stato d’animo, la fede e le<br />
richieste di grazie fatte da tanta povera gente accorsa<br />
all’appuntamento dell’ apparizione.<br />
L’apparizione è simile alle altre con una novità: la promessa<br />
della Ma<strong>donna</strong> di farsi vedere nelle vesti dell’Addolorata, e<br />
della Ma<strong>donna</strong> del Carmine. L’Addolorata ce la ricorda<br />
come colei che sta sotto la Croce del Figlio, la Ma<strong>donna</strong> del<br />
Carmine racchiude nella sua spiritualità tutte le altre<br />
devozioni alla Vergine; rappresenta la somma, l’insieme, di<br />
tutti i suoi privilegi. La venuta di san Giuseppe col Bambino<br />
Gesù avrebbe richiamato all’importanza della sua<br />
partecipazione all’opera della salvezza, il modello della<br />
Famiglia sdi Nazaret, l’invito a tutti di tenere fra le braccia i<br />
loro bambini come se fossero altri Gesù.<br />
volevo. Poila Ma<strong>donna</strong> esorta i piccoli a fare sacrifici, ma non<br />
Pazienza! Ancora una cosa inutile; ma non la tolgo, per non<br />
inutilizzare il quaderno.<br />
Arrivammo, infine, alla Cova d’lria, presso il leccio e<br />
cominciammo a recitare il rosario insieme alla gente. Poco<br />
dopo, vedemmo il riflesso della luce e subito dopo la<br />
Ma<strong>donna</strong> sopra il leccio.<br />
- Continuate a recitare il rosario per ottenere la fine della<br />
guerra.<br />
In ottobre verrà anche il Signore, la Ma<strong>donna</strong> Addolorata, la<br />
Ma<strong>donna</strong> del Carmine, S. Giuseppe col Bambino Gesù, per<br />
benedire il Mondo. Dio è contento dei vostri sacrifici, ma non<br />
vuole che dormiate con la corda. Portatela soltanto di<br />
giorno.<br />
- Mi hanno pregato di chiederLe molte cose: la guarigione di<br />
alcuni malati, d’un sordomuto.<br />
- Sì, qualcuno lo guarirò. Altri, no. In ottobre farò il<br />
miracolo, affinché tutti credano.<br />
E cominciando ad elevarsi, sparì come le altre volte.-<br />
63<br />
esagerati: Dio non vuole che dormiate con la corda (una<br />
specie di cilizio che i bambini si erano costruito per<br />
aumentare le sofferenze fisiche).<br />
La promessa di alcune guarigioni , sì, altre no,ci pone degli<br />
interrogativi. La risposta più giusta è questa: le guarigioni<br />
fisiche sono soltanto un segno della guarigione dell’anima e<br />
Dio è sovrano, giusto ed infallibile, volendo ed attuando,<br />
nella sua infinita bontà, la cosa migliore per ognuno.<br />
TREDICI OTTOBRE 1917 - ORE 12:00<br />
SESTA APPARIZIONE<br />
-Uscimmo di casa molto presto, prevedendo<br />
già i ritardi del cammino. C’era una gran folla e la pioggia<br />
cadeva torrenziale. Mia madre, temendo che fosse quello<br />
l’ultimo giorno della mia vita, col cuore spezzato<br />
dall’incertezza per quanto sarebbe successo, volle<br />
accompagnarmi. Lungo la strada, le scene del mese<br />
precedente, più numerose e commoventi. Neppure la<br />
64
fanghiglia dei sentieri impediva a quella gente<br />
d’inginocchiarsi nell’attitudine più umile e supplichevole.<br />
Arrivati alla Cova d’lria, presso il leccio, spinta da un impulso<br />
interiore domandai alla gente che chiudesse gli ombrelli, per<br />
recitare il rosario. Poco dopo, vedemmo il riflesso di luce e<br />
subito la Ma<strong>donna</strong> sopra il leccio.<br />
- Cosa vuole da me?<br />
- Voglio dirti che facciano qui una cappella in Mio onore;<br />
che sono la Ma<strong>donna</strong> del Rosario; che continuino sempre<br />
a dire il rosario tutti i giorni. La guerra finirà e i soldati<br />
torneranno presto alle loro case.<br />
- lo avrei molte cose da chiederLe: se cura dei malati e se<br />
converte alcuni peccatori, ecc.<br />
- Alcuni, sì; altri, no. Devono emendarsi; chiedano perdono<br />
dei loro peccati.<br />
E prendendo un aspetto più triste:<br />
- Non offendano più Dio Nostro Signore, che è già molto<br />
offeso.<br />
E aprendo le mani, le fece riflettere nel sole; e mentre si<br />
elevava, il riflesso della Sua stessa luce continuava a<br />
proiettarsi nel sole.<br />
Ecco, Ecc. Rev.ma, il motivo per il quale gridai che<br />
guardassero il sole. Il mio intento non era di richiamare<br />
l’attenzione della gente verso il sole, dato che non avevo<br />
neppur coscienza della loro presenza.<br />
Lo feci soltanto mossa da una ispirazione interiore che a ciò<br />
mi spinse. Sparita la Ma<strong>donna</strong> nell’immensa distanza del<br />
firmamento vedemmo, accanto al sole, S. Giuseppe col<br />
Bambino e la Ma<strong>donna</strong>, vestita di bianco, con un manto<br />
azzurro. San Giuseppe e il Bambino sembravano benedire il<br />
mondo, con alcuni gesti in forma di croce tracciati con la<br />
mano. Poco dopo, svanita quest’apparizione, vidi il Signore<br />
e la Ma<strong>donna</strong>, che mi pareva la Ma<strong>donna</strong> Addolorata. Il<br />
65<br />
Signore sembrava benedire il mondo, nello stesso modo di<br />
S. Giuseppe.<br />
Sparì questa visione, e mi parve di veder di nuovo la<br />
Ma<strong>donna</strong>, con aspetto simile alla Ma<strong>donna</strong> del Carmine.<br />
Ecco, la Beata Vergine proiettò nel sole il riflesso<br />
delle sue mani, continuando ad emanare la sua luce, più<br />
potente di quella del Sole, mentre saliva verso il Cielo.<br />
Ed il sole si piegò agli ordini di Maria dando origine ad<br />
uno spettacolo mai visto fino ad allora.<br />
I veggenti vedevano i personaggi del Cielo, ma non il<br />
miracolo del sole.<br />
Le circa 60.000 persone presenti vedevano il miracolo del<br />
sole, mentre non potevano vedere la visione dei tre fanciulli.<br />
Dice il documento di Ratzinger: “L'antropologia<br />
teologica distingue in questo ambito tre forme di<br />
percezione o « visione »: la visione con i sensi, quindi la<br />
percezione esterna corporea, la percezione interiore e la<br />
visione spirituale (visio sensibilis - imaginativa -<br />
intellectualis).<br />
Penso che il miracolo del sole si accosti al tipo di<br />
visione con i sensi. I fanciulli infatti stavano in un’altra<br />
dimensione in cui il sensibile era come scomparso per loro e<br />
gli altri vedevano l’impressionante fenomeno del sole, che<br />
giungeva a toccare la punta degli alberi.<br />
Ma non so capire se questo vedere appartenga soltanto<br />
alla sfera dei sensi o anche a quella dell’immaginazione e<br />
dell’intelletto.<br />
Sta di fatto che l’evento ha una somiglianza con i grandi<br />
eventi veterotestamentari. Tenuto conto, s’intende, delle<br />
differenze nell’ordine della fede e della Rivelazione.<br />
A Fatima siamo nell’ambito delle rivelazioni private e non<br />
le paragoniamo alla rivelazione pubblica la quale è l’unico<br />
unico oggetto della fede. Si può pensare ad una<br />
66
somiglianza, ad una spiegazione degli eventi biblici e ad un<br />
aiuto a credere più profondamente in quelli.<br />
Si potrebbe chiamare anche progresso nella comprensione<br />
degli atti che Dio ha compiuto nella storia Sacra, uno<br />
sviluppo nella comprensione della Verità rivelata. Possiamo<br />
dire che questo evento miracoloso è, comunque, un<br />
intervento di Dio nella storia umana contemporanea.<br />
Vorrei dire in poche parole, che gli ortodossi sono fermi,<br />
come ingessati sulla tradizione antica, i riformati cambiano<br />
la Verità in un’altra, i cattolici, invece affermano che c’è uno<br />
sviluppo nella comprensione delle Verità rivelate.<br />
Per fare un esempio concreto: se un bambino rimane<br />
bambino, muore, se cambia aspetto si deforma, se cresce<br />
armoniosamente vive.(Cfr. V. di Lerins: “Tradizione e novità<br />
nel cristianesimo - Borla 1994 e J.H.Newman: “Lo sviluppo<br />
della dottrina cristiana ed Jaka Book 2003)<br />
Non mi meraviglio che gli scettici mettano in dubbio<br />
anche il miracolo di Fatima. Per loro, infatti, non esiste<br />
alcuna realtà al di fuori del dubbio.<br />
E il giornale ‘O Seculo’, per la penna di Averlino de Almeida,<br />
dà questa descrizione: "Sulla strada s’incontrano i primi<br />
gruppi di pellegrini che vanno verso il luogo santo, distante<br />
ben più di venti chilometri. Uomini e donne sono quasi tutti<br />
scalzi.<br />
Al sorger dell’alba, nuovi gruppi si avviano intrepidi e<br />
attraversano l’abitato, il cui silenzio viene rotto dall’armonia<br />
dei loro canti. Il sole nasce, ma la volta del cielo minaccia la<br />
pioggia. Le nubi nere si ammucchiano proprio verso Fatima,<br />
ma nulla può arrestare coloro che, da tutte le strade e con<br />
tutti i mezzi di locomozione, confluiscono al paese.<br />
A mezzogiorno del 13 Ottobre 1917 la vallata era un mare di<br />
gente: era piovuto durante tutta la notte e continuava a<br />
piovere, ma l’attesa era grande…, anche se qualcuno era<br />
venuto per deridere e assistere allo spettacolo del grande<br />
fiasco".<br />
Il momento fissato era il mezzogiorno solare. La pioggia<br />
cessò e alcuni istanti dopo i tre bambini vedono il lampo e<br />
Lucia grida: "Silenzio! Silenzio! Viene la Ma<strong>donna</strong>, viene la<br />
IL MIRACOLO DEL SOLE IN UN ARTICOLO DEL<br />
Ma<strong>donna</strong>!".<br />
E la Ma<strong>donna</strong>, per l’ultima volta, viene a posare i suoi piedi<br />
CARDINALE ANGELO COMASTRI<br />
verginali sopra l’elce dei giorni precedenti.<br />
(SULLA RIVISTA MADRE DI DIO) Lucia entra in comunicazione diretta con lei e non sente la<br />
mamma che le dice: "Guarda bene, figlia; guarda di non<br />
La Ma<strong>donna</strong>, per il 13 Ottobre, aveva promesso ai<br />
veggenti di Fatima un grande miracolo, affinché tutti<br />
credessero: man mano che si avvicinava il giorno fatidico,<br />
l’attesa diventava sempre più impaziente e mobilitava folle<br />
mai viste precedentemente.<br />
Riferisce il giornale portoghese ‘O Dia’ in un reportage del<br />
19 Ottobre 1917, che oggi sappiamo essere stato citato da<br />
Dona Madalena de Martel Patricio: "Si erano spopolati<br />
paesi, villaggi e città vicine. Fin dalla vigilia, sulle strade<br />
gruppi di pellegrini si avviavano a Fatima…".<br />
ingannarti!".<br />
Una nube argentea avvolge il candido gruppo come una<br />
tenue voluta di incenso.<br />
Lucia si rivolge con la semplicità di sempre alla Vergine che<br />
le appare: "Che volete da me?" – "Voglio dirti che si<br />
costruisca qui una Cappella in mio onore. Io sono la<br />
Ma<strong>donna</strong> del Rosario. Continuate a recitare il Rosario tutti i<br />
giorni. La guerra sta per finire e i soldati torneranno presto<br />
alle proprie case" – "Ho molte grazie da chiederVi. Le<br />
esaudirete?", esclama Lucia. – "Alcune sì, altre no",<br />
67<br />
68
isponde la Vergine. E aggiunge: "È necessario che i<br />
peccatori si convertano, che chiedano perdono dei loro<br />
peccati".<br />
E, assumendo un’aria di tristezza, continua: "Non offendano<br />
più Gesù che è già troppo offeso". – "Non volete più niente<br />
da me?", domanda infine Lucia. – "Non voglio altro",<br />
risponde la bianca Signora. – "Io pure non Vi chiedo più<br />
nulla", conclude Lucia.<br />
E la Ma<strong>donna</strong> del Rosario si accomiata, per l’ultima volta,<br />
dai suoi tre confidenti.<br />
La visione è più splendente del sole! Mentre i fanciulli<br />
contemplavano estatici, ha inizio il miracolo annunziato:<br />
stupendo come nessuno avrebbe osato sperare.<br />
E furono testimoni del "miracolo del sole" circa sessantamila<br />
persone.<br />
IL "MIRACOLO DEL SOLE" RACCONTATO DA<br />
TESTIMONI.<br />
Una visione grandiosa e tremenda conferma il fatto<br />
dell’apparizione della Vergine ai tre pastorelli e la serietà del<br />
messaggio loro affidato.<br />
Riprendendo il discorso del numero precedente sul<br />
"miracolo del sole" a Fatima, il 13 Ottobre 1917, ascoltiamo<br />
la narrazione di alcuni testimoni oculari.<br />
"Noi guardavamo senza difficoltà il sole – ci racconta il<br />
padre di Giacinta - e non accecava. Pareva che si<br />
spegnesse e si accendesse un po’ in un modo, un po’ in un<br />
altro. Gettava raggi di luce da un lato e dall’altro e colorava<br />
ogni cosa di differenti colori: gli alberi e il popolo, la terra e<br />
l’aria. Ma la cosa più stupefacente è che il sole non faceva<br />
male alla vista.<br />
Tutto era quieto e tranquillo. Tutti tenevano gli occhi rivolti<br />
verso il cielo, quando ad un certo punto il sole si fermò e poi<br />
cominciò a danzare e a saltare: si fermò un’altra volta e<br />
69<br />
un’altra volta cominciò a danzare, fino al punto che sembrò<br />
staccarsi dal cielo e venire sopra di noi. Fu un momento<br />
terribile!…".<br />
Maria da Capelinha ha dichiarato: "Il sole assumeva diversi<br />
colori: giallo, azzurro, bianco; e tremava, tremava tanto che<br />
pareva una ruota di fuoco che venisse a cadere sul popolo!<br />
Tutti gridavano: ‘Ahi, Gesù, qui moriamo tutti! Gesù, qui<br />
moriamo tutti!’.<br />
Altri urlavano: ‘O Ma<strong>donna</strong>, aiuto!’ – e recitavano l’atto di<br />
contrizione. Ci fu persino una signora che fece la<br />
confessione generale, e ad alta voce diceva: ‘Io ho fatto<br />
questo e quest’altro peccato…’.<br />
Infine, il sole si fermò e tutti diedero un gran sospiro di<br />
sollievo. Erano ancora vivi ed era quello il miracolo che i tre<br />
fanciulli avevano annunziato: sessantamila persone là<br />
radunate, credenti e non credenti, testimoniavano il fatto<br />
singolare".<br />
L’incredulo che se la rideva.<br />
Interessantissima è pure la descrizione rilasciata da P.<br />
Ignazio Lourenco: "Avevo allora appena nove anni e<br />
requentavo la Scuola elementare del mio paese, che dista<br />
da Fatima 18 o 19 chilometri. Si era verso mezzogiorno,<br />
quando fummo sorpresi dalle grida ed esclamazioni di<br />
uomini e donne che passavano per la strada, davanti alla<br />
Scuola. La maestra fu la prima a correre sulla strada, senza<br />
poter impedire che noi ragazzi le corressimo dietro. Nella<br />
strada il popolo piangeva e gridava, indicando il sole: era il<br />
miracolo, il grande miracolo che si vedeva distintamente<br />
dall’alto del monte, ove è posto il mio paese. Mi sento<br />
incapace di descriverlo come anch’io lo vidi e sentii allora<br />
[…].<br />
Vicino a me stava un incredulo che aveva passato la<br />
mattinata a ridersi dei creduloni che facevano tutto quel<br />
viaggio a Fatima ‘per vedere una ragazza’. Lo guardai: era<br />
70
come paralizzato, assorto, spaventato, con gli occhi fissi al<br />
sole. Poi lo vidi tremare da capo a piedi e, levando le mani<br />
al cielo, cadere in ginocchio nel fango, gridando: ‘Nostra<br />
Signora! Nostra Signora!’ […].<br />
Passati dieci minuti di fenomeni straordinari e terribili, il sole<br />
tornò al suo posto, nello stesso modo con cui era disceso,<br />
pallido e quasi senza splendore… Quando la gente si<br />
persuase che il pericolo era scampato, fu un’esplosione di<br />
gioia. Tutti proruppero in un coro di ringraziamento:<br />
‘Miracolo, miracolo! Sia benedetta la Ma<strong>donna</strong>!’ ".<br />
Terminato il fenomeno solare, avvenne un fatto<br />
naturalmente inspiegabile: tutta quella gente, inzuppata<br />
d’acqua com’era, si ritrovò completamente asciutta.<br />
La Vergine Santa aveva moltiplicato i suoi prodigi per<br />
confermare la verità delle affermazioni dei piccoli veggenti e,<br />
in definitiva, la verità del Vangelo di Gesù. Perché la<br />
preoccupazione di Maria è una sola: farci capire che quel<br />
che ha detto Gesù è tutto vero, anzi: è la Verità!<br />
CAPITOLO III<br />
1. ECCO TUA MADRE<br />
Davvero la Madre di Gesù è anche la nostra Madre.<br />
Ella ci viene in soccorso in questi tempi di grande sofferenza<br />
per la Chiesa e per l’intera umanità.<br />
Abbiamo detto e lo crediamo, che la sua missione è<br />
disposta da Dio in ogni particolare.<br />
Colei che vive, nella pienezza, l’unione con la Trinità non<br />
prende decisioni personali. Ella agisce secondo i disegni di<br />
Dio perfettamente unita a Lui.<br />
La sua opera è prima di tutto opera di Dio.<br />
Nell’opera di Dio Ella è chiamata ad essere Madre, a<br />
collaborare al Suo progetto, a portare continuamente Gesù<br />
alle anime e le anime a Gesù, come individui e come<br />
71<br />
popolo; accompagna ciascuno dei figli affidati a Lei, dal loro<br />
concepimento al loro transito al Cielo; accompagna la<br />
Chiesa, pellegrina sulla terra, ad orientarsi alla<br />
“Gerusalemme Celeste”, fino al ritorno di Gesù nella gloria.<br />
Come ogni mamma concepisce, dà alla luce e fa crescere<br />
sano e ben educato il proprio bambino, così la Madre di<br />
Gesù aiuta i credenti a rinascere alla vita nuova ricevuta col<br />
Battesimo, a crescere in età, sapienza e grazia davanti a<br />
Dio e davanti agli uomini, ad incontrarsi con il Signore in un<br />
rapporto di profonda amicizia. Ella desidera che si realizzi il<br />
disegno di Dio su di noi e rispettando la nostra libertà in<br />
modo, direi, eccezionale, ci propone la strada che ci porta<br />
alla pienezza della vita. E’ paziente e misericordiosa, per<br />
cui persevera nel richiamarci sulla strada giusta, sulle vie<br />
del Vangelo, per far regnare il Signore anche sulla terra, nel<br />
cuore di coloro che attendono di entrare nella visione<br />
beatifica di Dio.<br />
Ci mostra i peccati da cui Dio è, oggi,offeso.<br />
La luce di Fatima illumina l’ inizio terzo millennio, in cui<br />
gli uomini sono immersi in una marea di fango a causa degli<br />
innumerevoli peccati che continuano a commettere.<br />
Anzitutto si è perso il senso del peccato.<br />
Tutto è ritenuto moralmente lecito.<br />
E si agisce di conseguenza, sia credenti che atei, di ogni<br />
età.<br />
Come ha scritto papa Giovanni Paolo II, nella lettera<br />
apostolica “Rosarium Virginis Mariae” (12 ottobre 2002), la<br />
necessità della recita del Rosario, come chiesto a Fatima,<br />
è attualissima.<br />
Vi si legge:”Numerosi segni dimostrano quanto la Vergine<br />
Santa voglia anche oggi esercitare, proprio attraverso<br />
questa preghiera, la premura materna alla quale il<br />
Redentore moribondo affidò, nella persona del discepolo<br />
prediletto, tutti i figli della Chiesa: “Donna, <strong>ecco</strong> il <strong>tuo</strong> <strong>figlio</strong>! “<br />
72
(Gv 19, 26). Sono note le svariate circostanze, tra il<br />
diciannovesimo e il ventesimo secolo, nelle quali la Madre di<br />
Cristo ha fatto in qualche modo sentire la sua presenza e la<br />
sua voce per esortare il Popolo di Dio a questa forma di<br />
orazione contemplativa. Desidero in particolare ricordare,<br />
per l'incisiva influenza che conservano nella vita dei cristiani<br />
e per l'autorevole riconoscimento avuto dalla Chiesa, le<br />
apparizioni di Lourdes e di Fatima, i cui rispettivi santuari<br />
sono meta di numerosi pellegrini, in cerca di sollievo e di<br />
speranza.”(n. 7)<br />
“ Maria vive con gli occhi su Cristo e fa tesoro di ogni sua<br />
parola: “Serbava tutte queste cose meditandole nel suo<br />
cuore” (Lc 2, 19; cfr 2, 51). I ricordi di Gesù, impressi nel<br />
suo animo, l'hanno accompagnata in ogni circostanza,<br />
portandola a ripercorrere col pensiero i vari momenti della<br />
sua vita accanto al Figlio. Sono stati quei ricordi a costituire,<br />
in certo senso, il “rosario” che Ella stessa ha costantemente<br />
recitato nei giorni della sua vita terrena.<br />
Ed anche ora, tra i canti di gioia della Gerusalemme celeste,<br />
i motivi del suo grazie e della sua lode permangono<br />
immutati. Sono essi ad ispirare la sua materna premura<br />
verso la Chiesa pellegrinante, nella quale Ella continua a<br />
sviluppare la trama del suo 'racconto' di evangelizzatrice.<br />
Maria ripropone continuamente ai credenti i 'misteri' del suo<br />
Figlio, col desiderio che siano contemplati, affinché possano<br />
sprigionare tutta la loro forza salvifica. Quando recita il<br />
Rosario, la comunità cristiana si sintonizza col ricordo e con<br />
lo sguardo di Maria.”(11)<br />
Necessaria è anche la Consacrazione al Cuore<br />
Immacolato, come afferma lo stesso Pontefice nella Lettera<br />
apostolica “Novo millennio ineunte” del 6 gennaio 2001:<br />
”Maria è stata presente nella celebrazione giubilare non<br />
solo attraverso opportuni e qualificati Convegni, ma<br />
soprattutto attraverso il grande Atto di affidamento con<br />
73<br />
cui, affiancato da buona parte dell'Episcopato mondiale,<br />
ho consegnato alla sua premura materna la vita degli<br />
uomini e delle donne del nuovo millennio.”<br />
Il parere autorevole del Beato Giovanni Paolo II ci<br />
incoraggia a continuare sulla strada del grande Atto di<br />
affidamento. Inoltre ci incoraggia a recitare il Rosario anche<br />
nelle famiglie per ottenere al mondo una pace duratura<br />
basata sulla giustizia.<br />
L’attacco dell’11 settembre 2001 alle torri gemelle, nel cuore<br />
degli Stati Uniti d’America, ci richiama drammaticamente<br />
alla possibilità di una guerra senza fine.<br />
Arma importante contro ogni guerra è ancora oggi il<br />
Rosario.<br />
2. I PECCATI DI OGGI<br />
Il cardinal Ratzinger nella meditazione sulla IX<br />
stazione della Via Crucis al Colosseo scrive: “Che cosa può<br />
dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse<br />
ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale,<br />
all’ allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un<br />
secolarismo senza Dio. Ma non dobbiamo pensare anche a<br />
quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa? A<br />
quante volte si abusa del santo sacramento della sua<br />
presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli<br />
entra! Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza<br />
neanche renderci conto di lui! Quante volte la sua Parola<br />
viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante<br />
teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c’è nella<br />
Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio,<br />
dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta<br />
superbia, quanta autosufficienza! Quanto poco rispettiamo il<br />
sacramento della riconciliazione, nel quale egli ci aspetta,<br />
per rialzarci dalle nostre cadute! Tutto ciò è presente nella<br />
sua passione. Il tradimento dei discepoli, la ricezione<br />
74
indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più<br />
grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore.<br />
Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo<br />
dell’animo, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr. Mt<br />
8, 25).<br />
E questa è la preghiera:<br />
“Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta<br />
per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E<br />
anche nel <strong>tuo</strong> campo di grano vediamo più zizzania che<br />
grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci<br />
sgomentano.<br />
Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti<br />
ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi<br />
gesti. Abbi pietà della tua Chiesa: anche all’interno di essa,<br />
Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta ti<br />
trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che<br />
non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu,<br />
essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa,<br />
rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, ti rialzerai. Ti sei<br />
rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e<br />
santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.“<br />
Questa meditazione, seguita dalla preghiera è una<br />
sintesi dei mali e dei peccati che affliggono la Chiesa<br />
contemporanea.<br />
Allo stesso tempo è un grido di speranza. Come Gesù si è<br />
rialzato dalle cadute sotto la croce, prima di morire, ora<br />
risorto lo supplichiamo con fiducia di rialzare la sua Chiesa e<br />
di riportarla allo splendore della santità.<br />
Il mondo vive l’allontanamento da Dio e la<br />
trasgressione della sua Legge.<br />
I dieci Comandamenti sono la spiegazione del grande<br />
Comandamento dell’Amore di Dio e del prossimo.<br />
Vediamo quali sono le trasgressioni: molti non credono nel<br />
Dio della Bibbia, altri lo mettono alla pari con altre divinità<br />
75<br />
inesistenti dicendo che tutte le religioni sono uguali e tutte<br />
più o meno vere, altri negano la sua esistenza, altri credono<br />
un po’, ma ne parlano con grande superficialità o secondo il<br />
proprio punto di vista, altri si ribellano contro di Lui come se<br />
non li amasse, o non avesse un disegno di amore sulla loro<br />
vita, o non fosse il Creatore che ha fatto perfette tutte le<br />
creature nel loro ordine, o come uno che si disinteressa<br />
della storia tenendosi al di fuori, o come un Giudice severo e<br />
senza misericordia. Altri mettono al posto di Dio gli idoli: il<br />
politeismo, gli dei e i demoni, il potere, il piacere, la razza,<br />
gli antenati, lo Stato, il denaro, il sesso, il successo, il<br />
proprio “Io”, l’avarizia, l’egoismo, la lussuria, la<br />
superstizione, il disprezzo del Creato e delle creature; la<br />
derisione di ciò che esiste, la malizia, la malvagità, l’inedia,<br />
l’indifferenza, la pigrizia, l’accidia. La mancanza di<br />
compassione, la burla, la trivialità.<br />
Questi peccati si commettono e si testimoniano con il<br />
comportamento.<br />
Si è formato come un esercito di coloro che si ribellano ai<br />
primo comandamento e spingono altri a seguirli diventando<br />
una specie di “ministri” del peccato.<br />
Sovvertono l’insegnamento della Chiesa in questo modo:<br />
“al Comandamento del Signore - non avrai altro Dio fuori di<br />
me - costruiscono altri falsi idoli.<br />
“Al Comandamento - Non nominare il Nome di Dio invano -,<br />
spingono a bestemmiare Dio e il suo Cristo - in tanti modi<br />
subdoli e diabolici, fino a ridurre a un marchio di vendita<br />
indecoroso il suo Nome e a fare dei film sacrileghi sulla sua<br />
vita e sulla sua divina Persona.<br />
Al Comandamento :- “ricordati di santificare le feste”- si<br />
trasforma la Domenica in week end, nel giorno dello sport,<br />
delle gare, dei divertimenti.<br />
76
Al Comandamento:- “Onora il padre e la madre”- si<br />
contrappone un modello di famiglia fondata sulla<br />
convivenza, perfino tra omosessuali.<br />
Al Comandamento: -“non uccidere”- si legittimano l’aborto,<br />
l’eutanasia facendo quasi scomparire il rispetto dovuto alla<br />
vita umana.<br />
Al Comandamento. –“Non commettere atti impuri”-, essa<br />
giustifica, esalta ogni forma di impurità, fino alla<br />
giustificazione degli atti contro natura.<br />
Al Comandamento: -“Non rubare”- si diffondono i furti, la<br />
violenza, i sequestri, le rapine.<br />
Al Comandamento: -“non dire falsa testimonianza”- si<br />
propaga la legge dell’inganno, della menzogna e della<br />
doppiezza.<br />
Al Comandamento: “Non desiderare la <strong>donna</strong> e la roba di<br />
altri”- si vuol corrompere nel profondo la coscienza,<br />
ingannando la mente e il cuore dell’uomo.<br />
Alle sette Virtù teologali e Cardinali, si oppongono i sette vizi<br />
capitali.<br />
Alla Fede si oppone la superbia; alla speranza , la lussuria;<br />
alla carità l’avarizia; alla prudenza l’ira; alla fortezza<br />
l’accidia; alla giustizia l’invidia; alla temperanza la gola.<br />
Colui che diventa vittima dei vizi capitali viene gradualmente<br />
condotto a togliere il culto che si deve al solo Dio, per darlo<br />
a delle false divinità, che sono la personificazione stessa di<br />
questi vizi.<br />
Lo spirito di ribellione a Dio per cui l’ateismo ha spento ogni<br />
luce di amore e di fede,<br />
la moda sempre più provocante e sconveniente, la stampa,<br />
gli spettacoli, che propagano il male e lo giustificano, i luoghi<br />
di divertimento e di svago diventano i mezzi più efficaci per<br />
corrompere i giovani con la droga, l’alcolismo, l’impurità e la<br />
costruzione di rapporti umani e relazioni fra persone<br />
orientati a soddisfare il piacere sessuale e l’egoismo.<br />
77<br />
Di amore se ne parla, ma a sproposito.<br />
Tale comportamento si chiama più propriamente,<br />
perversione morale.<br />
Il Papa viene deriso, vilipeso, non amato, non seguito,<br />
calunniato, con l’infedeltà al suo magistero, con la<br />
negazione del suo carisma di fede e di carità nella Chiesa.<br />
Gesù ed il suo Vangelo sono traditi.<br />
La Chiesa è divisa.<br />
Anche i luoghi della cultura non sono immuni da questi<br />
peccati, anzi si predicano con forme intellettuali attraenti<br />
nascondendo con la massima cura l’insidia dell’inganno.<br />
Propagano le verità relative. Non esiste alcuna verità,<br />
poiché ce ne sono molte che si contraddicono tra loro.” (Cfr.<br />
La Ma<strong>donna</strong> ai sacerdoti suoi figli prediletti.)<br />
Nel campo della Medicina, si tenta di presentare i<br />
medici come i padroni della salute degli altri, anziché uomini<br />
al servizio dei fratelli sofferenti.<br />
Il lucro, la gloria, il proprio interesse, la freddezza del cuore,<br />
la corsa ai primi posti sono spesso messi al di sopra del<br />
sevizio, della cura che il medico dovrebbe nutrire verso i<br />
propri assistiti. Manca spesso il rispetto della persona e la<br />
pigrizia è molto spesso causa di molte sofferenze, altrimenti<br />
evitabili.<br />
Il commercio è sempre stato motivo di peccato, poiché il<br />
denaro viene messo al primo posto.<br />
La prima preghiera insegnata dall’Angelo ai fanciulli di<br />
Fatima è una preghiera di riparazione per questi peccati:<br />
- Mio Dio! lo credo, adoro, spero e Vi amo! Vi domando<br />
perdono per quelli che non credono, non adorano, non<br />
sperano, e non Vi amano.<br />
78
ALCUNI TESTI BIBLICI TRATTI DALLE LETTERE DEGLI<br />
APOSTOLI SUI PECCATI E LE VIRTU’:<br />
San Paolo apostolo:<br />
- “La carità è magnanima, benevola è la carità; non è<br />
invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, 5 non manca<br />
di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non<br />
tiene conto del male ricevuto, 6 non gode dell'ingiustizia ma<br />
si rallegra della verità. 7 Tutto scusa, tutto crede, tutto spera,<br />
tutto sopporta. (1Cor. 13, 4)”<br />
- “18Ma<br />
se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete<br />
sotto la Legge. 19 Del resto sono ben note le opere della<br />
20<br />
carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria,<br />
stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni,<br />
fazioni, 21 invidie, ubriachezze, orge e cose del genere.<br />
Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi<br />
le compie non erediterà il regno di Dio. 22 Il frutto dello Spirito<br />
invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza,<br />
bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; 23 contro queste cose<br />
non c'è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno<br />
crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri.<br />
25<br />
Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche<br />
26<br />
secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria,<br />
provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.” (Gal. 5 , 8ss.)<br />
- “Io dunque, prigioniero a motivo del Signore, vi<br />
esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che<br />
avete ricevuto, 2 con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità,<br />
sopportandovi a vicenda nell'amore, 3 avendo a cuore di<br />
conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della<br />
pace. 4 Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la<br />
speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra<br />
vocazione; 5 un solo Signore, una sola fede, un solo<br />
79<br />
6<br />
battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di<br />
tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti. “(Efes. 4,<br />
1ss.)<br />
- “Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di<br />
lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; 2 rivolgete il<br />
pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3 Voi<br />
infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in<br />
Dio! 4 Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora<br />
anche voi apparirete con lui nella gloria.<br />
5<br />
Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità,<br />
immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è<br />
idolatria; 6 a motivo di queste cose l'ira di Dio viene su coloro<br />
che gli disobbediscono. 7 Anche voi un tempo eravate così,<br />
quando vivevate in questi vizi. 8 Ora invece gettate via anche<br />
voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e<br />
discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca. 9 Non dite<br />
menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell'uomo vecchio<br />
con le sue azioni 10 e avete rivestito il nuovo, che si rinnova<br />
per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha<br />
creato.<br />
12<br />
Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti<br />
di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di<br />
magnanimità, 13 sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli<br />
uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei<br />
riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così<br />
fate anche voi. 14 Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della<br />
carità, che le unisce in modo perfetto. 15 E la pace di Cristo<br />
regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in<br />
un solo corpo. E rendete grazie!<br />
16<br />
La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.<br />
Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con<br />
salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio<br />
nei vostri cuori. 17 E qualunque cosa facciate, in parole e in<br />
80
opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo<br />
grazie per mezzo di lui a Dio Padre.” (Col, 3, 5ss.)<br />
- “ Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel<br />
Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo<br />
di comportarvi e di piacere a Dio - e così già vi comportate -,<br />
possiate progredire ancora di più. 2 Voi conoscete quali<br />
regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.<br />
3 Questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione: che<br />
vi asteniate dall'impurità, 4 che ciascuno di voi sappia trattare<br />
il proprio corpo con santità e rispetto, 5 senza lasciarsi<br />
dominare dalla passione, come i pagani che non conoscono<br />
Dio; 6 che nessuno in questo campo offenda o inganni il<br />
proprio fratello, perché il Signore punisce tutte queste cose,<br />
come vi abbiamo già detto e ribadito. 7 Dio non ci ha<br />
chiamati all'impurità, ma alla santificazione.”<br />
“Perciò chi disprezza queste cose non disprezza un uomo,<br />
ma Dio stesso, che vi dona il suo santo Spirito.” (Ts. 4, 1ss.)<br />
Giacomo:<br />
“Lo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto<br />
ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira. 20 Infatti l'ira<br />
dell'uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio.<br />
21 Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di<br />
malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata<br />
in voi e può portarvi alla salvezza. 22 Siate di quelli che<br />
mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto,<br />
illudendo voi stessi; 23 perché, se uno ascolta la Parola e non<br />
la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il<br />
proprio volto allo specchio: 24 appena si è guardato, se ne<br />
va, e subito dimentica come era.<br />
Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la<br />
legge della libertà, e le resta fedele, non come un<br />
81<br />
ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in<br />
pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.<br />
26 Se qualcuno ritiene di essere religioso, ma non<br />
frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione<br />
è vana. 27 Religione pura e senza macchia davanti a Dio<br />
Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle<br />
sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.”<br />
(Giac. 1- ss)<br />
Giovanni:<br />
“Quello che era da principio, quello che noi abbiamo<br />
udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello<br />
che contemplammo e che le nostre mani toccarono del<br />
Verbo della vita - 2 la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo<br />
veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita<br />
eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -,<br />
quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo<br />
anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E<br />
la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù<br />
Cristo. 4 Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia<br />
piena.<br />
Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi<br />
annunciamo: Dio è luce e in lui non c'è tenebra alcuna. 6 Se<br />
diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle<br />
tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità.<br />
7 Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce,<br />
siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù,<br />
il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.<br />
8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi<br />
e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli<br />
è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci<br />
da ogni iniquità. 10 Se diciamo di non avere peccato,<br />
facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.”<br />
(Lettera di Gv. 1, 1 ss.)<br />
82
3. LA CONVERSIONE E LA VITTORIA SUL PECCATO.<br />
L’uomo vince, quando si lascia vincere dall’ amore infinito<br />
del suo Dio. E così trova la pace del cuore.<br />
Gesù ha vinto il peccato dell’uomo una volta per<br />
La vittoria di Dio e dell’uomo sul peccato si intrecciano con<br />
sempre pagando personalmente il “prezzo del riscatto”.<br />
un vincolo meraviglioso e sorprendente.<br />
Ma l’uomo resta libero di accogliere il frutto del sangue<br />
Il Padre ama ogni creatura umana vedendo in lei l’immagine<br />
preziosissimo versato, o di rifiutarlo.<br />
del suo Figlio Unigenito.<br />
Infatti è libero di scegliere tra il bene ed il male. Egli stringe al suo Cuore i redenti del Figlio e li chiama alla<br />
Mi pare che una scelta contro Gesù ed il suo Vangelo di<br />
comunione con Sé, facendoli partecipi della sua natura<br />
salvezza sia un peccato più grave di quello compiuto dai<br />
divina.<br />
nostri progenitori nell’ Eden. La conversione vera richiede la conoscenza delle Sacre<br />
Se così determinante risulta la libera scelta dell’uomo,<br />
Scritture e della loro retta interpretazione.<br />
altrettanto determinante è la possibilità che egli ha ricevuto<br />
La misura del giusto comportamento morale si deve cercare<br />
di fare un cammino di conversione dopo il peccato.<br />
e trovare nella Parola di Dio.<br />
Attraverso un cammino di conversione ed il ritorno alla casa<br />
E’ bello leggere, amare, meditare, conoscere e vivere<br />
paterna, come si legge nella parabola del “ Figlio prodigo”,<br />
quanto Dio mi ha rivelato con parole e fatti intimamente<br />
l’ uomo trova sempre un Padre misericordioso che lo<br />
connessi.<br />
aspetta e lo abbraccia restituendogli la dignità perduta. La Storia della Salvezza trasmessa nei libri ispirati della<br />
Lo perdona e lo guarisce.<br />
Bibbia non si ferma, ma opera i suoi prodigi nella storia di<br />
Il primato ed merito sono sempre di Gesù.<br />
sempre, trasformando la cosiddetta “storia umana” in Storia<br />
L’ uomo ha risposto all’ invito a ritornare alla casa paterna, e<br />
della salvezza.<br />
soltanto questo è il suo merito. L’Economia di Dio va avanti nel tempo ed attraversa la vita<br />
I peccati commessi non li può perdonare nessun uomo, ma<br />
di ogni persona, nonostante le apparenze e nonostante<br />
solo Dio, nella sua onnipotenza.<br />
tutto, avanzando verso il suo compimento che avverrà col<br />
Il Padre, ricco di misericordia, anziché coprire con un velo<br />
Ritorno di Gesù nella “Gloria”.<br />
pietoso le colpe commesse dall’uomo peccatore, le cura,<br />
Gesù ci ha rivelato in pienezza l’amore misericordioso<br />
come si curano le ferite, le risana e le guarisce.<br />
del Padre.<br />
L’uomo perdonato ritorna nella condizione della Grazia<br />
Ha voluto fidarsi dei suoi discepoli, assistiti dal suo Spirito,<br />
battesimale. Le ferite dei suoi peccati scompaiono, in virtù<br />
per continuare la sua opera in tutti i tempi, fino alla fine del<br />
della divina potenza. Non resta neanche la cicatrice.<br />
mondo.<br />
Durante la vita si possono ripetere le condizioni<br />
Dal suo Cuore trafitto è nata la Chiesa, Madre e Maestra,<br />
dell’abbandono della fede e della testimonianza cristiana,<br />
Luce delle genti che Egli ha arricchita di tutti i doni e dei<br />
ma il Signore rimane fedele al suo progetto di salvezza ed è<br />
carismi necessari a custodire la fede di coloro che<br />
sempre pronto a perdonare di nuovo, per cui c’è sempre la<br />
speranza di una riconciliazione, per chi crede nell’amore<br />
giusto e misericordioso di Dio.<br />
avrebbero creduto in Lui.<br />
83<br />
84
Ha effuso lo Spirito Santo “Dono Amore” sulla “Sposa” per<br />
renderla feconda.<br />
Come lo Spirito rese fecondo il Seno Verginale di Maria,<br />
così, lo stesso Spirito feconda l’opera santificatrice della<br />
Chiesa.<br />
Parlando di peccato e di conversione non possiamo<br />
fare a meno di ricordarci che Gesù ha affidato ai suoi<br />
Apostoli il Sacramento della riconciliazione.<br />
Li ha resi partecipi del suo potere di perdonare i peccati, e<br />
ha conferito a loro l’autorità di riconciliare i peccatori con la<br />
Chiesa.<br />
Il Vangelo lo attesta: Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi!<br />
Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi".<br />
Detto questo, soffiò e disse loro: "Ricevete lo Spirito Santo.<br />
23 A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a<br />
coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati". (Gv.<br />
20, 21 - 23).<br />
Il significato di queste parole di Gesù è molto chiaro e<br />
comprensibile.<br />
La Chiesa, che ha come suo Capo visibile il Successore<br />
di Pietro, interpreta nel modo giusto questo mandato del<br />
Salvatore.<br />
Ogni sacerdote che ha ricevuto il Sacramento<br />
dell’Ordine riceve dalla Chiesa stessa il mandato di<br />
applicare questo Sacramento ai fedeli che ne fanno<br />
richiesta. La “Confessione”, si può ripetere tutte le volte<br />
che è necessario, durante la vita.<br />
Colui che amministra, sia papa, o vescovo, o sacerdote,<br />
agisce “In persona Christi” (nella Persona di Cristo), per cui<br />
quando egli assolve i peccati è Cristo stesso che assolve e<br />
perdona.<br />
E’ una grazia immensa poter confidare a Gesù, presente nel<br />
ministro, le nostre debolezze, il pentimento del peccato<br />
commesso, il proposito di crescere nella santità ed avere la<br />
85<br />
certezza di esser stato sollevato dal peso del peccato<br />
commesso.<br />
Mediante questo sacramento l’omo ritorna nella grazia di<br />
Dio, recupera la purezza battesimale, viene stretto al cuore<br />
dal Salvatore e fortificato da uno speciale dono dello Spirito<br />
Santo che lo rende più forte nella lotta contro il male.<br />
Se il mondo tornerà al Sacramento del perdono con cuore<br />
contrito ed umiliato, scoprirà un tesoro inimmaginabile, che<br />
lo condurrà ad un cambiamento vero nei rapporti con Dio e<br />
con i fratelli.<br />
L’ effetto si vedrà all’interno della famiglia ed anche a più<br />
vasto raggio; infatti, nelle nazioni e nel mondo tornerà a<br />
regnare Cristo, Principe della Pace.<br />
Il mondo è inquieto, insicuro, sofferente, senza pace.<br />
Dovunque si moltiplicano divisioni, odio, guerre ed ogni altro<br />
genere di mali.<br />
Tutto questo dipende dai nostri peccati, dal lasciarsi sedurre<br />
dal maligno, operatore di inquietudine, di divisioni, di lotte, di<br />
guerre. Il maligno vorrebbe distruggere le creature ed il<br />
creato, ma non lo potrà mai fare, fino a quando ci sarà la<br />
Chiesa che soffre, offre, prega e ripara.<br />
Al di sopra di ogni azione affidata alla Chiesa, incluso il<br />
Sacramento della Riconciliazione, eccelle la Celebrazione<br />
Eucaristica che Gesù istituì nella sera dell’ Ultima Cena.<br />
La riconciliazione, come Sacramento, ci predispone a vivere<br />
con frutto, la Celebrazione dell’ Eucaristia.<br />
4 . L’ EUCARESTIA COME RIMEDIO Al PECCATO<br />
NELLA STORIA DEI TRE VEGGENTI DI FATIMA .<br />
La seconda preghiera insegnata dall’Angelo della Pace ci<br />
introduce bene nell’ argomento:<br />
– Santissima Trinità, Padre, Figlio, Spirito Santo, (Vi<br />
adoro profundamente e) Vi offro il Preziosissimo Corpo,<br />
Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in<br />
86
tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli<br />
oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli stesso è<br />
offeso. E, per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e<br />
del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione<br />
dei poveri peccatori.<br />
I peccati sono rappresentati dagli oltraggi, sacrilegi e<br />
indifferenze.<br />
Come rimedio ai peccati è data la preghiera di riparazione;<br />
non una qualsiasi, ma quella per eccellenza, la stessa<br />
preghiera con cui Gesù offre se stesso al Padre in Sacrificio<br />
di soave odore.<br />
I fanciulli pregano appellandosi alla preghiera di Gesù<br />
Eucaristico, sempre pronto ad intercedere per i peccatori;<br />
essi capiscono che l’unica preghiera efficace è quella di<br />
Gesù che si dona al Padre.<br />
Soltanto l’offerta di quel Sacrificio, presentata alla Trinità,<br />
dal cuore adorante e puro dei tre bambini poteva ottenere il<br />
perdono dei tanti peccati ricordati nella preghiera insegnata<br />
dall’Angelo del Portogallo.<br />
I bambini pregavano offrendo a Dio gli stessi meriti del<br />
Signore, morto e risorto per la salvezza del mondo.<br />
La preghiera per la conversione dei peccatori si innesta nei<br />
meriti infiniti del Cuore Santissimo di Gesù e nelle<br />
intercessioni del Cuore Immacolato di Maria.<br />
Il simbolo dei Cuori rimanda all’Amore.<br />
In quel tempo, in cui trionfava l’odio, era necessario ritornare<br />
a testimoniare il grande amore a Gesù e a sua Madre.<br />
Una Croce senza confini era piantata sulla terra a causa dei<br />
peccatori.<br />
Ma, dalla Croce, Gesù continuava ad offrire se stesso al<br />
Padre, e sotto la Croce, stava “la Madre”.<br />
La preghiera dell’Angelo prostrato davanti al Calice e<br />
all’ Ostia, sospesi nell’aria, unita a quella dei bambini ,<br />
prostrati con la testa che toccava la terra, ci ricordano la<br />
87<br />
verità della presenza reale del Corpo e del Sangue di Gesù<br />
sotto le specie del pane e del vino consacrati.<br />
Nella preghiera si parla di questa presenza in Corpo,<br />
Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo in tutti i Tabernacoli<br />
del mondo.<br />
Nel Calice e nell’Ostia sospesi in aria viene adorato Gesù<br />
vero.<br />
Dopo l’adorazione accade un fatto imprevisto:<br />
“l’Angelo dà la Comunione a Francesco e a Giacinta<br />
con ciò che era contenuto nel Calice e a Lucia con<br />
l’Ostia.”<br />
Suor Lucia nelle Memorie racconta:<br />
“Dopo si alzò, prese nelle sue mani il calice e l’Ostia. Diede<br />
a me la sacra Ostia, e divise il Sangue del calice tra<br />
Giacinta e Francesco dicendo nello stesso tempo:<br />
- Prendete e bevete il Corpo e Sangue di Gesù Cristo,<br />
orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro<br />
crimini e consolate il vostro Dio.”<br />
I bambini ricevono Gesù oltraggiato orribilmente<br />
dagli uomini ingrati.<br />
L’ingratitudine è già di per sé un oltraggio, ma qui si parla di<br />
oltraggi orribili commessi contro Gesù, presente realmente<br />
nel Sacramento dell’Altare.<br />
Queste parole dovevano infondere una grande pena nel<br />
cuore dei piccoli.<br />
Allo stesso tempo davano a loro anche un incoraggiamento;<br />
essi stessi avrebbero potuto riparare tali crimini e consolare<br />
Gesù.<br />
Di qui si capisce come Gesù associ l’offerta delle sue<br />
creature alla sua offerta sacrificale per la salvezza del<br />
mondo. Si può anche intendere che ogni cristiano può<br />
assumersi questo grande impegno di riparazione in unione<br />
al sacrificio del Crocifisso e riparare, con Gesù, il peccato<br />
umano.<br />
88
Per poter vivere questa dimensione spirituale ci vogliono<br />
anime generose ed umili.<br />
L’insistenza sulla presenza reale di Gesù nel Sacramento, ci<br />
fa comprendere quanto grave sia il dubbio, l’incredulità di<br />
molti cattolici, e quanti abusi e peccati contro l’Eucaristia si<br />
commettano da parte di chi nega la presenza reale di Gesù<br />
nelle specie consacrate, sia durante che dopo la<br />
Celebrazione dell’Eucaristia, oppure da chi riduce,<br />
addirittura, a puro simbolo quanto accade nella<br />
Consacrazione.<br />
L’apostolo Paolo si raccomanda di non ricevere<br />
indegnamente e cioè in stato di peccato, il Corpo e il<br />
Sangue di Cristo; dalle sue parole si capisce l’importanza e<br />
la necessità di una buona Confessione sacramentale, per<br />
ricevere la Santa Comunione in modo conveniente alla<br />
grandezza e alla bontà di Dio.<br />
Chi la riceve in peccato, mangia e beve la propria<br />
condanna; commette un sacrilegio; offende, quanto di più<br />
sacro e di più bello il Signore ci dona e cioè Sé stesso sotto<br />
le specie e le apparenze del pane e del vino.<br />
Si legge infatti, nella prima lettera ai Corinti:<br />
“Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi<br />
ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva<br />
tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò<br />
e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in<br />
memoria di me". 25 Allo stesso modo, dopo aver cenato,<br />
prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova<br />
alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne<br />
bevete, in memoria di me". 26 Ogni volta infatti che mangiate<br />
questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del<br />
Signore, finché egli venga. 27 Perciò chiunque mangia il pane<br />
o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà<br />
colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Ciascuno,<br />
dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva dal<br />
89<br />
29<br />
calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il<br />
corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. 30 È<br />
per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un<br />
buon numero sono morti. 31 Se però ci esaminassimo<br />
attentamente da noi stessi, non saremmo giudicati;<br />
32<br />
quando poi siamo giudicati dal Signore, siamo da lui<br />
ammoniti per non essere condannati insieme con il<br />
mondo. 33 Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la<br />
cena, aspettatevi gli uni gli altri. 34 E se qualcuno ha fame,<br />
mangi a casa, perché non vi raduniate a vostra condanna.<br />
Quanto alle altre cose, le sistemerò alla mia venuta.”(1Cor.<br />
11, 23 – 30)<br />
Molti cattolici dei nostri tempi, vanno a fare la<br />
Comunione senza confessarsi, talvolta venendo meno alle<br />
leggi della Chiesa e alla voce del Papa; con superficialità<br />
estrema, sì si moltiplicano le offese a Gesù che è tutto<br />
amore, con la nostra presunta giustizia, con la nostra<br />
superbia e la nostra disobbedienza all’autorità stabilita dal<br />
Signore,<br />
Molti dimenticano che la Chiesa è il prolungamento,<br />
nel tempo, del Mistero di Cristo; non si rendono conto della<br />
sua grandezza; non sanno, che la Chiesa ha Cristo stesso<br />
come suo Capo e che il successore di San Pietro lo<br />
rappresenta , autorevolmente davanti agli uomini.<br />
San Paolo definisce la Chiesa Corpo di Cristo, di cui<br />
Cristo stesso è il Capo e noi siamo le membra.<br />
“Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria<br />
parte, sue membra.” (1 Cor. 11, 27)<br />
“Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a<br />
offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a<br />
Dio; è questo il vostro culto spirituale.<br />
Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi<br />
trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter<br />
discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e<br />
90
perfetto. 3 Per la grazia che mi è stata data, io dico a<br />
ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto conviene, ma<br />
valutatevi in modo saggio e giusto, ciascuno secondo la<br />
misura di fede che Dio gli ha dato. 4 Poiché, come in un solo<br />
corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno<br />
tutte la medesima funzione, 5 così anche noi, pur essendo<br />
molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua<br />
parte, siamo membra gli uni degli altri. 6 Abbiamo doni<br />
diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi: chi ha il<br />
dono della profezia la eserciti secondo ciò che detta la fede;<br />
7 chi ha un ministero attenda al ministero; chi insegna si<br />
dedichi all'insegnamento;<br />
8 chi esorta si dedichi<br />
all'esortazione. Chi dona, lo faccia con semplicità; chi<br />
presiede, presieda con diligenza; chi fa opere di<br />
misericordia, le compia con gioia.La carità non sia ipocrita:<br />
detestate il male, attaccatevi al bene; 10 amatevi gli uni gli<br />
altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.<br />
11 Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello<br />
spirito; servite il Signore. 12 Siate lieti nella speranza, costanti<br />
nella tribolazione, perseveranti nella preghiera.<br />
13 Condividete le necessità dei santi; siate premurosi<br />
nell'ospitalità. 14 Benedite coloro che vi perseguitano,<br />
benedite e non maledite. 15 Rallegratevi con quelli che sono<br />
nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto.<br />
16 Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non<br />
nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è<br />
umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi. 17 Non rendete a<br />
nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti<br />
a tutti gli uomini. 18 Se possibile, per quanto dipende da voi,<br />
vivete in pace con tutti.” (Rm. 12, 1 – 18)<br />
“Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.<br />
Egli è principio,<br />
primogenito di quelli che risorgono dai morti,<br />
91<br />
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.<br />
È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza<br />
e che per mezzo di lui e in vista di lui<br />
siano riconciliate tutte le cose,<br />
avendo pacificato con il sangue della sua croce<br />
sia le cose che stanno sulla terra,<br />
sia quelle che stanno nei cieli. “Col. 1, 18 – 20)<br />
Chi non accetta la Chiesa, nega l’Incarnazione di<br />
Gesù.<br />
E’ in virtù dell’Incarnazione, che la Chiesa visibile riceve la<br />
sua verità sacramentale e la sua insostituibile forza.<br />
E’ Gesù che ha voluto la Chiesa ed è sempre Lui che la<br />
guida donandole lo Spirito continuamente.<br />
Il Concilio Vaticano II° afferma: “...la Chiesa è, in<br />
Cristo, in qualche modo il sacramento, ossia il segno e lo<br />
strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il<br />
genere umano.” (LG. n° 1).<br />
Ancora la “Lumen Gentium al n° 7 si esprime così:<br />
“Ma come tutte le membra del corpo umano, anche se<br />
numerose, non formano che un solo corpo così i fedeli in<br />
Cristo (cfr. 1 Cor 12,12). Anche nella struttura del corpo<br />
mistico di Cristo vige una diversità di membri e di uffici. Uno<br />
è lo Spirito, il quale per l'utilità della Chiesa distribuisce la<br />
varietà dei suoi doni con magnificenza proporzionata alla<br />
sua ricchezza e alle necessità dei ministeri (cfr. 1 Cor 12,1-<br />
11). Fra questi doni eccelle quello degli apostoli, alla cui<br />
autorità lo stesso Spirito sottomette anche i carismatici (cfr.<br />
1 Cor 14). Lo Spirito, unificando il corpo con la sua virtù e<br />
con l'interna connessione dei membri, produce e stimola la<br />
carità tra i fedeli. E quindi se un membro soffre, soffrono con<br />
esso tutte le altre membra; se un membro è onorato, ne<br />
gioiscono con esso tutte le altre membra (cfr. 1 Cor 12,26).<br />
Capo di questo corpo è Cristo. Egli è l'immagine<br />
dell'invisibile Dio, e in lui tutto è stato creato. Egli è anteriore<br />
92
a tutti, e tutte le cose sussistono in lui. È il capo del corpo,<br />
che è la Chiesa. È il principio, il primo nato di tra i morti,<br />
affinché abbia il primato in tutto (cfr. Col 1,15-18). Con la<br />
grandezza della sua potenza domina sulle cose celesti e<br />
terrestri, e con la sua perfezione e azione sovrana riempie<br />
delle ricchezze della sua gloria tutto il suo corpo (cfr. Ef<br />
1,18-23).<br />
Tutti i membri devono a lui conformarsi, fino a che Cristo<br />
non sia in essi formato (cfr. Gal 4,19). Per ciò siamo<br />
collegati ai misteri della sua vita, resi conformi a lui, morti e<br />
resuscitati con lui, finché con lui regneremo (cfr. Fil 3,21; 2<br />
Tm 2,11; Ef 2,6). Ancora peregrinanti in terra, mentre<br />
seguiamo le sue orme nella tribolazione e nella<br />
persecuzione, veniamo associati alle sue sofferenze, come<br />
il corpo al capo e soffriamo con lui per essere con lui<br />
glorificati (cfr. Rm 8,17). Da lui « tutto il corpo ben fornito e<br />
ben compaginato, per mezzo di giunture e di legamenti,<br />
riceve l'aumento voluto da Dio » (Col 2,19). Nel suo corpo,<br />
che è la Chiesa, egli continuamente dispensa i doni dei<br />
ministeri, con i quali, per virtù sua, ci aiutiamo<br />
vicendevolmente a salvarci e, operando nella carità<br />
conforme a verità, andiamo in ogni modo crescendo verso<br />
colui, che è il nostro capo (cfr. Ef 5,11-16 gr.) (LG. n° 7)<br />
La Chiesa durerà e non sarà mai sopraffatta.<br />
Gesù disse a Pietro: "Beato sei tu, Simone, <strong>figlio</strong> di Giona,<br />
perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre<br />
mio che è nei cieli.<br />
E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la<br />
mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di<br />
essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che<br />
legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che<br />
scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli". Allora ordinò ai<br />
discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.(Cfr. Mt.<br />
16 – 18).<br />
93<br />
19. Il Signore Gesù, dopo aver pregato il Padre, chiamò a<br />
sé quelli che egli volle, e ne costituì dodici perché stessero<br />
con lui e per mandarli a predicare il regno di Dio (cfr. Mc<br />
3,13-19; Mt 10,1-42); ne fece i suoi apostoli (cfr. Lc 6,13)<br />
dando loro la forma di collegio, cioè di un gruppo stabile, del<br />
quale mise a capo Pietro, scelto di mezzo a loro (cfr. Gv 21<br />
15-17). Li mandò prima ai figli d'Israele e poi a tutte le genti<br />
(cfr. Rm 1,16) affinché, partecipi del suo potere, rendessero<br />
tutti i popoli suoi discepoli, li santificassero e governassero<br />
(cfr. Mt 28,16-20; Mc 16,15; Lc 24,45-48), diffondendo così<br />
la Chiesa e, sotto la guida del Signore, ne fossero i ministri<br />
e i pastori, tutti i giorni sino alla fine del mondo (cfr. Mt<br />
28,20). In questa missione furono pienamente confermati il<br />
giorno di Pentecoste (cfr. At 2,1-36) secondo la promessa<br />
del Signore: « Riceverete una forza, quella dello Spirito<br />
Santo che discenderà su di voi, e mi sarete testimoni a<br />
Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria, e sino alle<br />
estremità della terra » (At 1,8). Gli apostoli, quindi,<br />
predicando dovunque il Vangelo (cfr. Mc 16,20), accolto<br />
dagli uditori grazie all'azione dello Spirito Santo, radunano la<br />
Chiesa universale che il Signore ha fondato su di essi e<br />
edificato sul beato Pietro, loro capo, con Gesù Cristo stesso<br />
come pietra maestra angolare (cfr. Ap 21,14; Mt 16,18; Ef<br />
2,20). (LG. 20).<br />
Ritorniamo al tema dell’Eucaristia.<br />
La Chiesa fa l’Eucaristia e l’Eucaristia fa la Chiesa.<br />
Gesù ha istituito prima il Sacerdozio e poi l’Eucaristia.<br />
Infatti è necessario un Sacerdote per fare l’Eucaristia, e non<br />
esiste Chiesa se non si fa l’Eucaristia.<br />
Sacerdozio ed Eucaristia sono inseparabili.<br />
L’Ostia ed il Calice sospesi nell’aria rimandano alla<br />
Celebrazione del Mistero Eucaristico.<br />
94
Un Sacerdote ha celebrato l’Eucaristia in cui Gesù,<br />
attraverso l’azione liturgica del ministro, ha rinnovato il<br />
Mistero Pasquale della Redenzione.<br />
Il pane ed il vino da semplici elementi naturali, sono<br />
cambiati.<br />
La sostanza, dopo la consacrazione, è realmente Corpo e<br />
Sangue di Gesù.<br />
Il celebrante ha offerto al Padre la più grande preghiera, il<br />
Sacrificio perfetto e da quell’atto è scesa sull’umanità<br />
peccatrice, la Misericordia infinita di Dio.<br />
Il Padre accetta l’Immolazione del Figlio Unigenito che<br />
rende attuale nella storia di ogni tempo, l’unico e medesimo<br />
Sacrificio del Calvario.<br />
Non sono i meriti umani a guadagnare il favore di Dio, ma i<br />
meriti di Cristo.<br />
Il sacerdote è ministro di questa “Azione di Grazie” ed i<br />
fedeli partecipano attivamente a questa offerta.<br />
E’ un dono veramente ineffabile!<br />
Pensi il sacerdote a quanto grande sia la sua responsabilità!<br />
Ma anche il fedele laico impari a cercare e a vivere questi<br />
momenti di grande misericordia nella Chiesa!<br />
Il mondo non potrebbe sopravvivere se mancasse la<br />
Celebrazione di questo immenso Mistero.<br />
Il primo insegnamento di Fatima riguarda dunque<br />
l’Eucaristia.<br />
I bambini devono prima imparare il valore di<br />
questo Sacramento: nella sua Celebrazione, nella<br />
ricezione della Comunione, nell’ adorazione del Santissimo<br />
Sacramento presente in tutti i tabernacoli della terra, nel<br />
valore della preghiera riparatrice.<br />
Infine c’è la preghiera di domanda al Cuore di Gesù e di<br />
Maria per ottenere la conversione dei peccatori.<br />
95<br />
Francesco sentiva così forte, nel suo cuore, questo impegno<br />
di preghiera, che spesso veniva trovato in chiesa a far<br />
compagnia a Gesù nascosto.<br />
5. LA RECITA QUOTIDIANA DEL ROSARIO COME VIA<br />
DELLA CONVERSIONE E DELLA PACE.<br />
Come ultima preghiera, la più umile, la più semplice, la<br />
più accessibile sia alle persone colte, che a quelle meno<br />
colte, la Vergine chiese ai veggenti la recita del Rosario.<br />
Giovanni Paolo II° scriveva nell’introduzione alla lettera<br />
apostolica “Rosarium Virginis Mariae: - Il Rosario della<br />
Vergine Maria, sviluppatosi gradualmente nel secondo<br />
Millennio al soffio dello Spirito di Dio, è preghiera amata da<br />
numerosi Santi e incoraggiata dal Magistero. Nella sua<br />
semplicità e profondità, rimane, anche in questo terzo<br />
Millennio appena iniziato, una preghiera di grande<br />
significato, destinata a portare frutti di santità. Essa ben<br />
s'inquadra nel cammino spirituale di un cristianesimo che,<br />
dopo duemila anni, non ha perso nulla della freschezza<br />
delle origini, e si sente spinto dallo Spirito di Dio a “prendere<br />
il largo“ (« duc in altum! ») per ridire, anzi “gridare” Cristo al<br />
mondo come Signore e Salvatore, come “la Via, la Verità e<br />
la Vita“ (Gv 14, 6), come “ traguardo della storia umana, il<br />
fulcro nel quale convergono gli ideali della storia e della<br />
civiltà “.<br />
Il Rosario, infatti, pur caratterizzato dalla sua fisionomia<br />
mariana, è preghiera dal cuore cristologico. Nella sobrietà<br />
dei suoi elementi, concentra in sé la profondità dell'intero<br />
messaggio evangelico, di cui è quasi un compendio. In esso<br />
riecheggia la preghiera di Maria, il suo perenne Magnificat<br />
per l'opera dell'Incarnazione redentrice iniziata nel suo<br />
grembo verginale. Con esso il popolo cristiano si mette alla<br />
scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione<br />
della bellezza del volto di Cristo e all'esperienza della<br />
96
profondità del suo amore. Mediante il Rosario il credente<br />
attinge abbondanza di grazia, quasi ricevendola dalle mani<br />
stesse della Madre del Redentore.”<br />
La Regina del Rosario ci ha fatto l’onore di consegnarci il<br />
Rosario e di poterlo offrire alle sue mani materne, affinché<br />
Ella lo possa presentare a Dio, con la sua intercessione<br />
potente, per ottenere la conversione dei peccatori e la pace<br />
del mondo.<br />
Questa preghiera è il regalo della Mamma ai figli più umili e<br />
disponibili che con grande fiducia si affidano al suo Cuore.<br />
E’ un mezzo con cui si può vincere la battaglia contro le<br />
potenze del male e con cui l’umiltà dei piccoli si oppone<br />
all’azione devastatrice dei superbi.<br />
6 . LA PREGHIERA COMUNITARIA E LA PREGHIERA<br />
PERSONALE.<br />
La preghiera comunitaria per eccellenza è la preghiera<br />
liturgica, preghiera del Capo e del Corpo, di Cristo e delle<br />
Membra, la preghiera della Chiesa.<br />
La preghiera comunitaria è necessaria. L’ha istituita Gesù.<br />
La preghiera per eccellenza, come abbiamo scritto, è<br />
quella liturgica al cui vertice è la Celebrazione<br />
dell’Eucarestia.<br />
Il popolo di Dio vive la preghiera come Chiesa radunata nel<br />
Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.<br />
Tutte le azioni liturgiche sono di rilevante importanza.<br />
C’è anche una forma devozionale di preghiera comunitaria: i<br />
“pii esercizi”, come la Via Crucis, molto amata e praticata<br />
nelle giornate Mondiali della Gioventù e fatta al Colosseo<br />
dai Pontefici ogni Venerdì Santo, e come il Rosario.<br />
La pietà popolare devozionale è molto vasta e per questo va<br />
soggetta al vaglio della Chiesa.<br />
97<br />
Il Concilio Vaticano II° dice sulla Preghiera personale:<br />
“La vita spirituale tuttavia non si esaurisce nella<br />
partecipazione alla sola liturgia. Il cristiano, infatti, benché<br />
chiamato alla preghiera in comune, è sempre tenuto a<br />
entrare nella propria stanza per pregare il Padre in segreto ;<br />
anzi, secondo l'insegnamento dell'Apostolo, è tenuto a<br />
pregare incessantemente. L'Apostolo ci insegna anche a<br />
portare continuamente nel nostro corpo i patimenti di Gesù<br />
morente, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella<br />
nostra carne mortale. Per questo nel sacrificio della messa<br />
preghiamo il Signore che, “ accettando l'offerta del sacrificio<br />
spirituale “, faccia “ di noi stessi un'offerta eterna”. (Cfr.<br />
SC.12).<br />
Il Padre nostro è la misura di ogni preghiera, anche di quella<br />
personale.<br />
7. COME PREGARE?<br />
A nessuno è dato di imparare la preghiera se qualcuno<br />
non gliela insegna.<br />
C’è chi ha il dono della “contemplazione infusa”, chi impara<br />
per un dono straordinario, come nel caso dei veggenti di<br />
Fatima o di altri personaggi privilegiati.<br />
Ordinariamente dobbiamo imparare da altri e lasciarsi<br />
guidare dal “Maestro interiore”, “Lo Spirito Santo”,<br />
mettendosi in ascolto delle sue mozioni, ascoltando e<br />
meditando frequentemente la Parola di Dio.<br />
E’ dunque necessario imparare facendo tesoro<br />
dell’esperienza e seguendo prima di tutto l ’esempio di<br />
Gesù, di Maria e dei Santi, di coloro che hanno testimoniato<br />
la loro fede con un’intensa vita di preghiera e facendo un<br />
metodico lavoro personale di ricerca; infine ascoltando di<br />
persona gli esperti che hanno il dono di insegnare, i<br />
cosiddetti “padri spirituali” che non necessariamente sono<br />
santi con la maiuscola, ma che sono dotti in materia.<br />
98
Quando ci sono queste disposizioni, Dio che ha sempre<br />
l’iniziativa della preghiera e quindi chiama per primo a<br />
pregare, viene incontro con un aiuto particolare.<br />
Dio chiama la persona alla comunione con sé e la persona<br />
chiamata risponde.<br />
Chiamata di Dio e risposta umana formano la preghiera.(Cfr.<br />
CCC 2567)<br />
Nella preghiera sono coinvolte le cosiddette “potenze”:<br />
l’intelletto, la memoria, la volontà, di chi ha un cuore docile,<br />
di chi si dispone come una pagina bianca o una “tabula<br />
rasa” su cui Dio possa scrivere i suoi “progetti”.<br />
E’ necessario e indispensabile che si mettano in pratica le<br />
virtù teologali e cardinali e le virtù morali .<br />
L’anima che si sforza di vivere come dicono le pagine<br />
bibliche, qui sotto riportate, sarà pronto per la preghiera e<br />
potrà per mezzo della preghiera camminare verso la<br />
santità.<br />
Questo cammino interiore dovrà durare tutta la vita.<br />
Quindi, senza scoraggiarsi, intraprendiamo il viaggio<br />
interiore che ci porta a trasformare i nostri anni in Vangelo<br />
vissuto per conformarci a Cristo!<br />
8. PREGHIERA DEL CUORE (Cfr. CCC. Cap. IV)<br />
Preghiera di benedizione<br />
Nel primo capitolo della lettera agli Efesini San Paolo scrive:<br />
“Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo<br />
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli<br />
in Cristo.”<br />
Questo versetto biblico ci fa capire come la creatura<br />
benedica il suo Creatore perché da Lui, sorgente di ogni<br />
benedizione, è stata benedetta con ogni benedizione.<br />
Ogni credente può far sua questa preghiera di benedizione<br />
esprimendola anche con altre parole.<br />
Preghiera di Adorazione<br />
E’ la preghiera di chi conosce la sua piccolezza e si prostra<br />
davanti alla Grandezza del suo Creatore con umiltà e<br />
rispetto, sapendo di trovare in Lui la roccia che sostiene e il<br />
rifugio sicuro.<br />
Preghiera di domanda e di intercessione<br />
Prima di tutto è giusto domandare che venga il Regno di Dio<br />
in tutto il creato ed in tutte le creature. Domandiamo il<br />
perdono delle nostre colpe e di quelle dei nostri fratelli,<br />
domandiamo l’intervento di Dio in ogni necessità e in tutte le<br />
circostanze avverse che fanno parte del nostro limite<br />
creaturale.<br />
L’Intercessore unico, è Gesù, ma lui stesso ci chiama a<br />
partecipare alla sua potenza di intercessione mettendo nelle<br />
sue mani tutte le nostre necessità, le necessità della Chiesa<br />
e dell’intera comunità umana, affinché Egli venga in aiuto.<br />
Preghiera di ringraziamento<br />
La preghiera di ringraziamento per eccellenza è la<br />
Celebrazione Eucaristica in cui Cristo si fa voce per<br />
ringraziare il Padre ed in cui i fedeli partecipano allo stesso<br />
rendimento di grazie.<br />
Il ringraziamento si prolunga in tutti i momenti della vita.<br />
Ogni palpito del cuore può essere un grazie a Dio per<br />
quanto ha operato ed opera in noi.<br />
“In ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di<br />
Dio in Cristo Gesù verso di voi”(1Ts, 5 -18)<br />
Anche quando soffriamo dobbiamo ringraziare Dio, poiché<br />
la sofferenza è la nostra partecipazione al mistero del Cristo<br />
Sofferente.<br />
99 100
Preghiera di lode<br />
La lode è la forma di preghiera che più immediatamente<br />
riconosce che Dio è Dio! Lo canta per se stesso, gli rende<br />
gloria perché EGLI E', a prescindere da ciò che fa. E' una<br />
partecipazione alla beatitudine dei cuori puri, che amano Dio<br />
nella fede prima di vederlo nella Gloria. Per suo mezzo, lo<br />
Spirito si unisce al nostro spirito per testimoniare che siamo<br />
figli di Dio, [Cf. Rm 8,16 ] rende testimonianza al Figlio<br />
Unigenito nel quale siamo adottati e per mezzo del quale<br />
glorifichiamo il Padre. La lode integra le altre forme di<br />
preghiera e le porta verso colui che ne è la sorgente e il<br />
termine: il “solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi<br />
siamo per lui” (1Cor 8,6 ). (Cfr. CCC,2639)<br />
L'Eucaristia contiene ed esprime tutte le forme di preghiera:<br />
è “l'oblazione pura” di tutto il Corpo di Cristo a gloria del suo<br />
Nome [Cf. Ml 1,11 ]. Secondo le tradizioni d'Oriente e<br />
d'Occidente, essa è “ il sacrificio di lode”.(CCC 2643)<br />
Preghiera come lavoro del cristiano<br />
Il teologo mistico don Divo Barsotti, ha scritto una<br />
piccola opera, in cui egli afferma che la preghiera è un<br />
lavoro vero e proprio, il lavoro del cristiano.<br />
E’ bello impostare tutta la giornata pensando a Dio, quando<br />
mi alzo, quando vado a riposare, quando faccio le attività<br />
casalinghe, quando lavoro nella fabbrica o nell’ufficio,<br />
quando creo un’opera d’arte, una pittura, una poesia, un<br />
canto, quando faccio lo scienziato o il filosofo, lo studente o<br />
l’insegnante, quando mi svago. Essere sempre orientati al<br />
Cuore di Dio che ci conosce e ci scruta in ogni istante e direi<br />
in ogni respiro. Respirare Dio, lasciarsi riempire di Lui che è<br />
Amore.<br />
Nel tempo della salute e della malattia. Ad ogni età della<br />
vita.<br />
101<br />
Il tempo speso nella preghiera non è mai tempo perso, ma<br />
un accumulare tesori per il Cielo.<br />
Pregando vivo la fede. Sto in comunione con Dio e col<br />
Paradiso intero.<br />
La preghiera fatta con Maria<br />
Gesù è l’unico Intercessore presso il Padre; Maria partecipa<br />
alla missione di Gesù ed intercede per noi con il Figlio.<br />
Ogni cristiano è chiamato anche a questa forma di preghiera<br />
con Gesù e con sua Madre.<br />
A Fatima risulta chiaro il potere di intercessione che<br />
Dio ha dato alla Ma<strong>donna</strong> del Rosario.<br />
Il nostro ringraziamento va alla Trinità che ha dato al Cuore<br />
Immacolato un così grande potere di intercessione.<br />
Si legge nel Libro “Ai Sacerdoti figli prediletti della Ma<strong>donna</strong>”<br />
(31 – 12 1982”): “...Per questo diventeranno sempre più<br />
numerosi, straordinari e miracolosi gli interventi del mio<br />
Cuore Immacolato. Per questo con Me ringraziate la<br />
Santissima Trinità che si serve di Me – sua piccola serva –<br />
per condurre tutto il creato alla perfetta glorificazione di Dio.”<br />
La Ma<strong>donna</strong> ci invita a pregare con Lei.<br />
Noi abbiamo questo onore di pregare insieme a Lei e lo<br />
possiamo far sempre. Pregando con Lei e affidandole la<br />
nostra preghiera, daremo a Maria, maggior forza di<br />
intercessione presso il Padre, per ottenere al mondo il dono<br />
della divina Misericordia e della Pace.<br />
102
CAPITOLO IV<br />
“Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà”.<br />
La Ma<strong>donna</strong> disse queste parole il 13 luglio 1917, dopo<br />
aver predetto la seconda guerra mondiale, evitabile soltanto<br />
se la Russia si fosse convertita e si fosse consacrata al<br />
Suo Cuore Immacolato.<br />
La Russia non fu consacrata a Maria e venne il flagello della<br />
dittatura comunista con terribili conseguenze per l’intero<br />
pianeta.<br />
Se fosse stata accolta la richiesta, non avrebbe preso il<br />
potere neanche il totalitarismo nazista. Lo deduco dalla<br />
promessa della pace fatta da Maria nel caso che la Russia<br />
avesse fatto la Consacrazione al suo Cuore. E’ un pensiero,<br />
comunque, molto personale.<br />
Per questo motivo, la seconda parte del ”Segreto” ebbe la<br />
sua terribile attuazione.<br />
Dal peccato umano derivò il dolore del mondo e l’inutile<br />
Il terzo “segreto” si è già realizzato, oppure siamo<br />
ancora dentro? Queste domande ce le poniamo non tanto<br />
per fare i profeti di sventura, ma per leggere, nei segni della<br />
storia, se siamo ritornati a Dio, o se, invece, ce ne siamo<br />
allontanati. Se stiamo camminando sul sentiero di Isaia, sul<br />
sentiero della pace, o se stiamo percorrendo altri sentieri<br />
più miserevoli.<br />
Ognuno faccia il proprio esame di coscienza. Si guardi nel<br />
profondo della sua anima dove gli può parlare Dio e ascolti<br />
la Sua voce! Poi risponda a sé stesso.<br />
Le risposte più vere vengono dal nostro dialogo con Dio che<br />
avviene a livello della coscienza.<br />
Lui ci dà le risposte giuste.<br />
Dio si incontra con l’uomo nella coscienza stessa dell’uomo.<br />
La coscienza è veramente il luogo privilegiato dell’incontro<br />
fra Dio e l’uomo.<br />
IL “TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA<br />
strage della seconda guerra mondiale.<br />
Quante sofferenze! Quanta fame! Quante lacrime! Quante<br />
La Vergine, cosa intendeva dire con le parole: “Alla<br />
famiglie devastate! Quanto sangue fraterno sparso per la<br />
fine il mio Cuore Immacolato trionferà”?<br />
terra, come il sangue di Abele! Quanti morti! Credo che con questa affermazione Ella abbia voluto<br />
Di questa pagina della storia macchiata di peccati orribili e di<br />
infondere nel cuore dei veggenti e di tutta la loro posterità,<br />
sangue innocente, ci restano molte testimonianze scritte e<br />
la speranza che, nonostante tutto, la vittoria appartiene a<br />
filmate.<br />
Gesù, il quale, una volta per sempre ha vinto le potenze del<br />
Ci sono ancora tanti superstiti che possono raccontare<br />
male e siede alla destra del Padre, mentre noi lo<br />
come, con la guerra, tutto sia stato perduto.<br />
attendiamo nella sua venuta nella Gloria.<br />
Si dice che la storia sia la “magistra vitae”, ma lo abbiamo<br />
La liturgia riprende questo argomento quando per bocca dei<br />
capito l’insegnamento che viene dalle due Grandi Guerre<br />
credenti dice: ”Annunziamo la tua morte, Signore,<br />
del ventesimo secolo?<br />
proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua<br />
Ci siamo resi conto che quegli eventi erano la conseguenza<br />
Venuta”.<br />
dei nostri peccati?: - L’esaltazione dei nostri vizi, la<br />
Gesù Tornerà per la vittoria definitiva alla fine dei tempi.<br />
soddisfazione dei desiderio sfrenato di potenza, la<br />
Adesso, i fedeli vivono, nella speranza, l’attesa del ritorno<br />
negazione del Vangelo e di Dio, Il disprezzo della vita<br />
umana? -<br />
glorioso del Signore. Non sappiamo l’ora, ma il ritorno ci<br />
103<br />
104
sarà ed allora la sua vittoria su tutte le potenze del male si<br />
compirà e il suo Regno avrà la sua piena attuazione.<br />
Nel tempo della storia, le venute di Gesù, cosiddette<br />
Questi frutti indicano la vittoria del Cuore Immacolato di<br />
Maria sul peccato del mondo e su Satana, descritto come il<br />
dragone rosso nel libro dell’ Apocalisse.<br />
intermedie, sono molte e diverse. I segni del trionfo si vedono, crescono e cresceranno, se il<br />
Penso che il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria<br />
rappresenti una di queste venute intermedie.<br />
Questo trionfo non indica eventi eclatanti, stupefacenti,<br />
che attraggano forzatamente l’attenzione delle folle, oppure<br />
sconvolgimenti dell’universo, o miracoli sensazionali mai<br />
visti. Consiste, invece, in una forma di cambiamento<br />
spirituale, che trasformerà il cuore di ogni uomo.<br />
Avverrà a livello interiore e gradualmente. Si può pensare<br />
che il Trionfo sia già in divenire, già cominciato e proceda<br />
verso la sua realizzazione.<br />
In questi tempi si esperimentano i frutti del peccato:<br />
disobbedienza alla Chiesa e al Papa, divisione della<br />
famiglia, guerre, omicidi, odio, perversione, occultismo,<br />
orge, indifferenza, negazione di Dio, mancanza di amore,<br />
litigi, angoscia, disperazione, scoraggiamento, dubbio,<br />
orgoglio, disprezzo della vita e delle persone, scherno,<br />
oppressione, ingiustizia, avidità e avarizia, ribellione e<br />
bestemmia, tradimenti della vita coniugale, corruzione dei<br />
giovani e dei bambini, sfruttamento degli operai e dei<br />
minori, spettacoli, mode e stampa offensivi del pudore,<br />
invidie, gelosie, ira, gola, droga, accidia, furto, inganno,<br />
calunnia, abbandono della fede, trascuratezza<br />
nell’educazione dei piccoli e dei giovani, mancanza di<br />
rispetto verso i genitori, verso gli insegnanti, verso l’autorità<br />
costituita, mormorazioni e maldicenze, giuramenti falsi,<br />
assenza di preghiera e di misericordia e molte altre<br />
malvagità del genere.<br />
Accanto ai frutti dolorosi del peccato ci sono e si<br />
esperimentano anche frutti dello Spirito.<br />
105<br />
cuore umano ritornerà ad essere il Tempio dello Spirito<br />
Santo.<br />
2. SEGNI DEL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI<br />
MARIA<br />
1. La Consacrazione fatta e vissuta al Cuore<br />
Immacolato, come chiesto dalla Ma<strong>donna</strong> a Fatima.<br />
La prima volta fu Pio XII° a farla il 31 ottobre 1942:<br />
" A voi, al vostro Cuore Immacolato, noi, in quest'ora<br />
tragica della storia umana, affidiamo, rimettiamo,<br />
consacriamo non solo la Santa Chiesa... ma anche tutto<br />
il mondo straziato da feroci discordie..."<br />
Giovanni Paolo II° l’ha rinnovata solennemente in Piazza<br />
San Pietro, per tutto il mondo, il 25 marzo del 1984.<br />
Benedetto XVI° l’ha pronunciata per tutti i sacerdoti, a<br />
Fatima, durante “l’anno sacerdotale” .<br />
In un articolo del giornale “Avvenire” si legge: “È diventato<br />
via via più chiaro, sulla "strada" di Fatima, perché Papa<br />
Ratzinger abbia voluto così strettamente ed esplicitamente<br />
legare questa sua "Visita" all’"Anno Sacerdotale". Perché<br />
la "Chiesa" “ha profondo bisogno di "reimparare" la<br />
"penitenza", accettare la "purificazione", imparare il<br />
"perdono" ma anche la necessità della "giustizia". Questo<br />
già accade, ma deve continuare ad accadere attraverso<br />
"Preti" autenticamente convinti della grandezza del<br />
"Ministero" a cui sono stati chiamati. E’ per questo che<br />
Benedetto ha voluto affidare alla Vergine di Fatima i<br />
106
400 mila "Sacerdoti" del mondo, perché essi “rinnovino la<br />
Chiesa"... trasfigurati dalla "grazia" di Colui che fa "nuove"<br />
tutte le cose”.<br />
Questo "Pellegrinaggio" in "terra portoghese", in un<br />
momento delicato e difficile, s’è così fatto "porta", una<br />
"porta" spalancata sul "futuro" della "Chiesa", che, ogni<br />
giorno, avrà bisogno del sostegno della "Madre del<br />
Signore" per far «rifiorire il deserto delle nostre "solitudini" e<br />
brillare il sole sulle nostre "oscurità"... tornare la calma dopo<br />
la "tempesta", affinché ogni uomo veda la "salvezza" del<br />
Signore, che ha il nome e il volto di Gesù” (Cfr. Avvenire 15<br />
maggio 2010).<br />
2. La diffusione della spiritualità di Fatima.<br />
Fatima è stata accolta dalla Chiesa e da un numero<br />
immenso di fedeli.<br />
Nel mondo c’è un vivo desiderio di una Chiesa obbediente,<br />
penitente, purificata, rinnovata, povera, unita, ricolma di<br />
ardore apostolico, tutta di Gesù, impegnata nella “Nuova<br />
Evangelizzazione” di cui Maria viene detta “la Stella”.<br />
Maria, “Stella della nuova Evangelizzazione”, una<br />
evangelizzazione sotto il suo Segno , sotto la sua<br />
protezione, con la sua intercessione, la sua materna carità,<br />
3, - Una rinnovata attenzione alla famiglia, fondata sul<br />
Sacramento del matrimonio.<br />
In questo momento, l’istituto familiare soffre una crisi<br />
profonda. Molti genitori vivono superficialmente i loro<br />
compiti di sposi cristiani, tante famiglie si sfasciano a causa<br />
dei tradimenti, degli egoismi, della ricerca di se stessi,<br />
dell’assenza di una fede vissuta, della carestia della Parola<br />
di Dio, della perdita del senso del peccato, dell’incertezza<br />
sui valori da trasmettere, del poco tempo disponibile per il<br />
dialogo fra coniugi, fra genitori e figli, della scarsa<br />
credibilità nel loro impegno educativo nei confronti dei figli.<br />
La parola di genitori così poveri interiormente, non<br />
arriva al cuore dei figli, perché non c’è convinzione, non c’è<br />
autorevolezza, non c’è autentica testimonianza, manca la<br />
Grazia di Dio, si prega poco e male, si vive lontani da Dio,<br />
che viene all’ ultimo posto nella graduatoria delle cose da<br />
fare, se un “ultimo posto “c’è.<br />
Anche la famiglia sente la necessità e l’urgenza di una<br />
riconciliazione con Dio, di una fede vissuta, dell’ascolto e<br />
della meditazione della Bibbia, della preghiera quotidiana,<br />
di un amore forte, di coraggio nelle scelte, d’ un amoroso<br />
impegno educativo, di consacrasi al Cuore Immacolato di<br />
Maria, vivendone gli impegni.<br />
la sua dolcezza, il suo splendore, la sua fedeltà. Il desiderio preannuncia un cambiamento.<br />
Una Chiesa fatta Vangelo vissuto. Quando questo avverrà, scenderà una grande luce dal<br />
Orientata all’amore per Gesù e alla salvezza delle anime.<br />
Cielo che farà brillare la famiglia come una “piccola<br />
Una Chiesa che offre, soffre, prega, tace, ripara e dà la sua<br />
Chiesa”, “santuario della vita”, “Chiesa domestica” “culla<br />
testimonianza alla Verità, una Chiesa giusta e operatrice di<br />
dell’amore”, luogo privilegiato dell’educazione e della<br />
pace.<br />
evangelizzazione, e ci sarà tanta gioia e tanta speranza sia<br />
nei momenti facili che in quelli difficili.<br />
Nel cuore di Maria la famiglia potrà trovare il suo rifugio in<br />
cui essere custodita ed aiutata in ogni circostanza.<br />
I genitori saranno ottimi educatori, i figli rispetteranno i<br />
genitori e così Dio sarà amato e glorificato.<br />
107 108
Poiché la famiglia è il cuore della società umana, la<br />
cellula principale, la sorgente di nuova vita, <strong>ecco</strong> che la<br />
sua trasformazione secondo il progetto di Dio, sarà alla<br />
base della trasformazione dell’intera società.<br />
La comunità umana, vivificata dalle famiglie cristiane<br />
sarà solidale, giusta e fraterna e, come frutto, otterrà il dono<br />
della pace.<br />
Ciò non vuol dire che si esaurisca la lotta fra il bene<br />
ed il male, ma che il bene trionferà sul male.<br />
La Chiesa e la Famiglia che vivono il progetto di Dio<br />
sono e saranno segni visibili del Trionfo del Cuore<br />
Immacolato.<br />
4 - Il ritorno all’Eucaristia, all’Adorazione Eucaristica<br />
rappresenta un grande segno del Trionfo.<br />
La Chiesa diventerà sempre più povera, evangelica,<br />
casta, spoglia di tutti gli appoggi in cui confida, santa, bella,<br />
senza macchie e senza rughe, ad imitazione della Mamma<br />
Celeste. Perché nell’Eucaristia è la sorgente d’acqua viva<br />
che purificherà la sua aridità e rinnoverà il deserto in cui è<br />
ridotta; solo lì è il segreto della Vita e la fonte della sua<br />
rinnovata santità.<br />
Il popolo di Dio metterà al primo posto, nel giorno della<br />
Domenica, la partecipazione all’Eucaristia e ritornerà a fare<br />
l’Adorazione nelle chiese dove si conservano le Sacre<br />
Specie.<br />
Nel Santissimo Sacramento c’è la presenza reale di Gesù,<br />
nell’atto della sua offerta al Padre per la salvezza del<br />
mondo. Al tabernacolo attingerà forza, coraggio e grazia<br />
per vivere nella verità il progetto di Dio e glorificare la<br />
Santissima Trinità.<br />
L’Adorazione Eucaristica riporterà al centro della fede, il<br />
Cristo nel suo mistero pasquale e, nella sua presenza<br />
109<br />
sacramentale, ognuno avrà luce per attuare nel quotidiano<br />
il Comandamento dell’amore gratuito.<br />
Ricordiamo l’insegnamento contenuto nella preghiera<br />
insegnata dall’Angelo del Portogallo!<br />
Lo Spirito santo verrà donato in abbondanza e tutto<br />
rifiorirà.<br />
Nell’ Ostia Consacrata c’è Gesù e con Lui la Trinità , il<br />
Paradiso con Maria, le schiere degli Angeli, dei Santi e<br />
delle anime ancora in via di purificazione e infine la Chiesa<br />
di questa terra che prega adorando, amando, ringraziando,<br />
offrendo e soffrendo per la gloria di Dio e per la propria<br />
salvezza.<br />
5 - Un forte desiderio della Parola di Dio muoverà i<br />
cristiani a conoscere, amare ed approfondire la divina<br />
Rivelazione contenuta nella Sacra Scrittura.<br />
In ogni casa si leggerà il Vangelo; nelle chiese, nelle<br />
celebrazioni liturgiche, nelle assemblee, nei gruppi si<br />
ascolterà la spiegazione, per conoscere con esattezza ciò<br />
che Dio ha detto, e che vuol continuare a comunicarci<br />
attraverso la Sua Parola, eterna e sempre attuale.<br />
L’opera dello Spirito Santo accompagnerà chi insegna<br />
e chi ascolta e darà la luce per accogliere in un cuore ben<br />
disposto e di attuare nella vita, la volontà di Dio racchiusa<br />
nella Parola.<br />
6 - La Fede ritrovata.<br />
Dalla fede scaturirà una nuova volontà di vivere la Carità<br />
fraterna, la capacità di vedere Gesù in ogni persona,<br />
specialmente la più umile, povera, malata ed emarginata.<br />
7 - Maria è Il più grande segno della vittoria di Dio.<br />
110
Dio vincerà su ogni forma di ateismo teorico e pratico, del<br />
bene su ogni forma di male e di peccato, dell’Amore su ogni<br />
forma di violenza e di odio, della Verità su ogni forma di<br />
errore e di falsità.<br />
8 - Lo Spirito Santo mostrerà al mondo il suo peccato.<br />
Alla luce della Sua Verità, tutta l’umanità comprenderà<br />
l’abisso in cui si è lasciata condurre da Satana, che, in lei e<br />
per mezzo di lei, ha voluto ripetere il gesto orgoglioso del<br />
suo rifiuto di Dio e della sua Legge. E’ arrivata a costruire<br />
una civiltà senza Dio, si è data una morale contraria alla<br />
sua Legge, ha giustificato ogni forma di male e di peccato,<br />
si è lasciata sedurre dal materialismo, dall’odio, dalla<br />
violenza e dalla impurità.<br />
Dal Fuoco dello Spirito Santo essa verrà<br />
completamente purificata, perché possa tornare quel nuovo<br />
giardino in cui la Santissima Trinità riceverà la sua gloria<br />
più grande.<br />
E’ la testimonianza dello Spirito che rinnoverà<br />
profondamente la Chiesa.<br />
Alla luce della sua Verità, la Chiesa vedrà se stessa in tutta<br />
la sua umana debolezza e verrà guarita dalla sua crisi di<br />
fede, sarà liberata dalle insidie degli errori, che hanno<br />
diffuso in lei la piaga profonda dell’apostasia e della<br />
infedeltà.<br />
Rinnovata dal fuoco dello Spirito Santo, tutta la Chiesa<br />
rifletterà la gloria del suo Signore e tornerà sposa fedele e<br />
casta, tutta bella. Alla luce della sua Verità, a tutti apparirà<br />
la forza salvifica del Vangelo di Gesù, che diffonderà<br />
ovunque il suo divino splendore. E così Gesù sarà ascoltato<br />
nella sua Parola, seguito sulla via da Lui tracciata, imitato<br />
nella sua vita, glorificato nella sua Persona.<br />
L’umanità riconoscerà Gesù Cristo come suo<br />
Redentore e come suo unico Salvatore.<br />
111<br />
Allora lo Spirito Santo aprirà i cuori e le anime ad<br />
accogliere Cristo che ritornerà nella Gloria.<br />
Questo Ritorno è nella Gloria, poiché Gesù ha sofferto una<br />
volta per tutte la sua Passione e adesso vive nella Gloria.<br />
E’ sicuro il suo Ritorno alla fine dei tempi, ma non ne<br />
conosciamo la data. Gesù non l’ha rivelata.<br />
Si intende indicare un ritorno che coincide con il Trionfo del<br />
Cuore Immacolato di Maria e non la seconda Venuta con la<br />
fine del mondo.<br />
Poiché il ritorno di Gesù nella gloria, col suo corpo glorioso,<br />
è vicino, il credente è chiamato a vivere nella speranza,<br />
nella pace del cuore e nella preghiera; nella fede e nella<br />
gioia; nella Grazia e nella purezza; nell’amore e nella<br />
santità.<br />
Egli è nostro Redentore, Salvatore e Re.<br />
9 - Il Trionfo del Cuore Immacolato avverrà nel Trionfo<br />
della divina Misericordia.<br />
Gesù si è offerto quale vittima di espiazione, perché<br />
l’amore misericordioso del Padre potesse accogliere, nella<br />
sua comunione di vita, questa umanità ormai redenta e<br />
salvata.<br />
Il trionfo della divina misericordia si compie nella vittoria del<br />
bene sul male, della Grazia sul peccato, dell’amore<br />
sull’odio, della vita sulla morte. Il trionfo della divina<br />
misericordia si compie su Satana e su tutti gli spiriti maligni,<br />
perché questo segna il momento della loro più grande<br />
sconfitta.<br />
10 – La nuova civiltà dell’Amore<br />
Con Il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria si attuerà<br />
la nuova civiltà dell’Amore di cui ha tanto detto e scritto e<br />
scritto il venerabile papa Paolo VI.<br />
112
Gesù crocifisso è, ancora segno di speranza e di sicura<br />
vittoria, è la salvezza per la Chiesa, suo mistico Corpo, che<br />
vive ora le stesse vicende della sua Passione e della sua<br />
Immolazione. E’ nella sua Chiesa che Gesù rinnova il<br />
Sacrificio della Redenzione, comunica il dono della sua<br />
Grazia e toglie, col suo perdono, tutto il peccato e il male<br />
del mondo. In Lui crocifisso sono le radici della civiltà<br />
dell’amore. Ed è’ nella Chiesa crocifissa che Gesù diventa<br />
salvezza per l’umanità di questi ultimi tempi della<br />
purificazione e della grande tribolazione.<br />
IN SINTESI<br />
Come sintesi dei segni del trionfo cito il messaggio<br />
del 7 ottobre 1995 tratto dal libro “Ai sacerdoti figli<br />
prediletti della Ma<strong>donna</strong> “.<br />
Le anime dei miei figli, illuminate dalla Grazia, possedute<br />
dalla vita divina cantano con Me il Magnificat perenne della<br />
perfetta gloria alla Santissima Trinità<br />
.La mia vittoria si compie nella Chiesa, che Io illumino<br />
della mia fede, assisto con la mia presenza, conforto con la<br />
mia tenerezza materna. Io stessa la conduco per mano in<br />
questo tempo della purificazione, verso il suo più grande<br />
splendore, che la rivestirà, facendo di essa la più grande<br />
luce per tutte le nazioni della terra.<br />
La mia vittoria, avviene ogni giorno su questa povera<br />
umanità tanto ammalata e lontano da Dio e che ha voluto<br />
costruire una nuova civiltà senza di Lui. Io apro vie nuove<br />
per il suo ritorno al Signore, che l’attende con l’amore di un<br />
Padre. Chiamo i miei piccoli figli a diventare strumenti di<br />
salvezza per tutti e così, nel silenzio e nel nascondimento,<br />
ogni giorno preparo e diffondo il Regno di Dio.<br />
“Sono la Regina del santo Rosario. La mia completa vittoria avverrà con il Trionfo del mio<br />
Sono la Regina delle vittorie. Il compito che mi è stato<br />
affidato dalla Santissima Trinità è di guidare la battaglia e di<br />
condurre alla vittoria la schiera dei figli di Dio che combatte<br />
contro il potente esercito degli schiavi di Satana e degli<br />
spiriti del male. “Io porrò inimicizia tra te e la <strong>donna</strong>, tra la<br />
tua discendenza e la sua discendenza: essa ti schiaccerà la<br />
testa e tu le insidierai il calcagno” (Gn. 3,15). Ogni giorno Io<br />
porto avanti questa lotta ed ottengo la mia vittoria.<br />
La mia vittoria avviene nei cuori di tutti i miei figli, che si<br />
consacrano al mio Cuore Immacolato e si lasciano formare<br />
e condurre da me come bambini.<br />
Io apro questi cuori alla purezza dell’amore e così posso<br />
ottenere la vittoria su ogni forma di egoismo, di odio, di<br />
violenza e diffondere ovunque il soave profumo della divina<br />
carità.<br />
La mia vittoria è ottenuta sulle anime che sono da Me<br />
aiutate a combattere e a vincere ogni forma di peccato.<br />
113<br />
Cuore Immacolato nel mondo. Allora il miracolo della divina<br />
Misericordia, nella potenza dello Spirito Santo, rinnoverà la<br />
faccia della terra ed essa tornerà un giardino profumato e<br />
prezioso, in cui la Santissima Trinità si rifletterà compiaciuta<br />
e riceverà da tutto l’universo creato la sua gloria più<br />
grande.”<br />
CAPITOLO V<br />
IL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA<br />
ATTRAVERSO LA VIA DELL’INFANZIA SPIRITUALE.<br />
L’infanzia spirituale nel Vangelo.<br />
"Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo<br />
impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio.<br />
15 In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo<br />
accoglie un bambino, non entrerà in esso". 16 E, prendendoli<br />
114
tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro”.<br />
(Mc. 10,15)<br />
“In quel tempo Gesù disse: "Ti rendo lode, Padre,<br />
Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste<br />
cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26 Sì, o<br />
Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.<br />
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il<br />
Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il<br />
Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.<br />
28<br />
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi<br />
darò ristoro.<br />
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che<br />
sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra<br />
vita.<br />
Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero". (Mt. 11, 25<br />
– 28)<br />
“ In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito<br />
Santo e disse: "Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e<br />
della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e<br />
ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così<br />
hai deciso nella tua benevolenza.” (Lc. 10 – 21)<br />
"In verità io vi dico: se non vi convertirete e non<br />
diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei<br />
cieli. 4 Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino,<br />
costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un<br />
solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.Chi<br />
invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono<br />
in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una<br />
macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. 7 Guai<br />
al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano<br />
scandali, ma guai all'uomo a causa del quale viene lo<br />
scandalo!”(Mt. 18, 3 – 7)<br />
115<br />
Gesù è modello di questa virtù.<br />
Davanti al Padre Egli si fa piccolo e in questo modo si<br />
relaziona con Lui: Gesù chiama Dio: Abbà, che in ebraico<br />
significa: papino. E' diminutivo di "Ab", che è come dire : -<br />
Padre -.<br />
Gesù era affascinato da suo Padre, come un bambino che<br />
confida, che ama, che si rifugia e sente sicurezza. Per lui il<br />
padre è sempre il più grande. Nel Vangelo possiamo vedere<br />
questa virtù nella vita di Gesù. Nell'ultimo momento, nella<br />
maggiore disperazione, nella notte totale, Egli si consegna<br />
ciecamente nelle braccia del Padre: "Nelle tue mani<br />
consegno il mio spirito" (Lc 23,46). Dal fondo del pozzo,<br />
vede le braccia del Padre. Abbiamo bisogno di imparare a<br />
confidare con semplicità nelle cure e nell'amore paterno di<br />
Dio, affinché siamo da Lui accolti. Egli ci fa sentire sicuri in<br />
tutte le necessità, anche nelle turbolenze. Tutta la spiritualità<br />
deve strutturarsi a partire da questa virtù. Ma noi non<br />
abbiamo questo tipo di relazione con il Padre. Siamo<br />
diventati complicati, tesi, stressati”. (Cfr. P.L.C. De Oliveira<br />
Redentorista)<br />
La piccolezza in Maria e in chi a Lei si affida.<br />
Maria, l’umile serva del Signore, è la prima creatura in<br />
assoluto che ha vissuto la via dell’ ”infanzia spirituale”<br />
La via dell’infanzia spirituale è anche la via di coloro che si<br />
lasciano condurre da Maria per essere trasformati ad<br />
immagine di Gesù, per imparare ad abbandonarsi<br />
totalmente a Dio, per vivere come figli fiduciosi nella divina<br />
misericordia la quale guarisce tutti i difetti e i peccati,<br />
sentendosi vuoti, emarginati, non considerati, nel lasciarsi<br />
116
cambiare il cuore affinché la Mamma Celeste metta il suo<br />
Cuore e quello di Gesù al posto del loro cuore, per riflettere<br />
nel mondo l’Amore invincibile e perfetto di Dio.<br />
Chi è piccolo è anche umile, povero, obbediente, paziente,<br />
perseverante, fiducioso, dedito alla preghiera ed alle opere<br />
di carità anche nelle più piccole cose di tutti i giorni, quelle<br />
che sembrano insignificanti, senza valore, nascoste agli<br />
In questa nostra epoca di grandi cambiamenti, di<br />
grandi opportunità e di grandi incertezze, la Ma<strong>donna</strong> di<br />
Fatima ci insegna a pregare, offrire, soffrire, riparare, tacere,<br />
mentre un diluvio di parole inutili, sommerge il mondo che si<br />
è allontanato da Dio, a causa del suo orgoglio, della sua<br />
superbia, della sua autosufficienza; un mondo che presume<br />
di poter espellere Dio dalla vita.<br />
occhi di tutti. Gli umili, i poveri, i semplici, i piccoli, gli emarginati,<br />
Maria è stata la piccola serva del Signore e per questo<br />
pienamente abbandonati ai disegni che Dio porta avanti<br />
ha potuto dare un Corpo a Gesù.<br />
attraverso sua Madre, formano come il calcagno di Maria.<br />
A Gesù Maria ha dato le cose piccole agli occhi dei potenti.<br />
Il calcagno di Maria schiaccerà la testa del serpente antico<br />
Lo ha generato in una grotta umile, povera, fredda, isolata<br />
della Genesi, colui che continua a tentare l’uomo ed a<br />
da tutto.<br />
tentarlo di mettersi contro Dio per portarlo alla perdizione<br />
Per prima ha vissuto la nudità della fede, ma quel vuoto lo<br />
eterna.<br />
ha riempito amando con tutta se stessa il piccolo Gesù,<br />
Nel calcagno di Maria ci sono tutti coloro che vivono<br />
adagiato nella mangiatoia di Betlemme.<br />
fedelmente la Consacrazione come chiesto a Fatima.<br />
Nella sua piccolezza ha potuto rispondere alla volontà del<br />
La lotta fra il grande drago dell’Apocalisse e la Donna<br />
Padre e per opera dello Spirito Santo concepire l’Unigenito<br />
vestita di sole è in atto anche nel nostro oggi e le creature<br />
di Dio.<br />
sono coinvolte, anche se non possono afferrare il mistero di<br />
Nella sua piccolezza, nella sua umiltà ha accolto il Creatore<br />
tale combattimento. Questa lotta, infatti, avviene ad un<br />
fattosi in Lei, creatura; con generosità splendida ha dato al<br />
livello superiore alla nostra comprensione, a livello di spiriti.<br />
mondo il suo Gesù.<br />
Tutto il male che soffre l’uomo trova la sua causa<br />
Sotto la Croce ha ricevuto il testamento dal Figlio di essere<br />
principale nel fatto che in questa battaglia, non si affida<br />
la Madre dei credenti.<br />
totalmente alla misericordia di Dio.<br />
Da allora Ella, che ha portato Gesù all’umanità, ha ricevuto<br />
Portandoci alla fiducia piena nella volontà di Dio, la<br />
la missione di riportare l’umanità al Figlio.<br />
Vergine Immacolata, tutta pura e santa, senza macchia di<br />
Affidandosi alla Beata Vergine, ogni cristiano si lascia<br />
peccato, ricolma di carità e di Grazia, ci fa vincere la<br />
da Lei condurre a compiere la volontà di Dio con tutto se<br />
battaglia, fa sì che a regnare ritorni l’unico che ne ha il<br />
stesso, confidando nel suo grande amore, nella sua grande<br />
diritto, il vero Re, il vero Sovrano: “Gesù”. Nel Regno di<br />
misericordia nella sua opera di salvezza. Chi si consacra al<br />
Gesù trionfa sempre l’amore ed il bene.<br />
Cuore Immacolato di Maria, lascia che sia Lei a rivivere in<br />
“ Chi è veramente umile sa che Gesù Cristo è Re,<br />
lui, con tutte le sue alte virtù. Con Lei, per mezzo suo,<br />
perché è il Verbo eterno, l’unigenito Figlio del Padre,<br />
imitandola, invocandola, confidando come fa il bambino in<br />
collo alla mamma, accoglie la sua mediazione materna.<br />
Immagine della sua sostanza, Splendore della sua gloria.<br />
117<br />
118
Per mezzo di Lui tutto è stato creato e dunque, ogni cosa<br />
che esiste al di fuori di Dio, è soggetta al suo regale ed<br />
universale dominio.<br />
“Oracolo del Signore al mio signore:<br />
"Siedi alla mia destra<br />
finché io ponga i <strong>tuo</strong>i nemici<br />
a sgabello dei <strong>tuo</strong>i piedi".<br />
2<br />
Lo scettro del <strong>tuo</strong> potere<br />
stende il Signore da Sion:<br />
domina in mezzo ai <strong>tuo</strong>i nemici!<br />
A te il principato<br />
nel giorno della tua potenza<br />
tra santi splendori;<br />
dal seno dell'aurora,<br />
come rugiada, io ti ho generato.<br />
Il Signore ha giurato e non si pente:<br />
"Tu sei sacerdote per sempre<br />
al modo di Melchìsedek".<br />
5<br />
Il Signore è alla tua destra!<br />
Egli abbatterà i re nel giorno della sua ira,<br />
6 sarà giudice fra le genti,<br />
ammucchierà cadaveri,<br />
abbatterà teste su vasta terra;<br />
7 lungo il cammino si disseta al torrente,<br />
perciò solleva alta la testa. “<br />
SALMO 110 (109)<br />
119<br />
Gesù Cristo è Re anche a motivo della sua conquista.<br />
Infatti, nel momento dell’Incarnazione, il Verbo assume,<br />
nella sua Persona divina, la natura umana e, in questa<br />
Unione Ipostatica, l’umanità viene elevata ad una personale<br />
comunione con la stessa divinità.<br />
Con l’opera della redenzione compiuta sul Calvario, Gesù<br />
libera l’universo creato, dalla schiavitù di Satana a cui è<br />
stato sottomesso a causa del peccato di Adamo, pagandone<br />
Lui stesso, sulla Croce, il prezzo dovuto alla divina Giustizia.<br />
Così tutto l’universo, redento e liberato dal maligno,<br />
ricondotto ad una piena comunione di vita col Padre<br />
Celeste, appartiene al dominio regale di Cristo e partecipa al<br />
suo stesso disegno di vincitore del peccato e della morte, di<br />
<strong>figlio</strong> di Dio e di cittadino della Gerusalemme Celeste.<br />
“Io sono il Primo e l’Ultimo, il Vivente. Io ero morto,<br />
ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra<br />
gli inferi. Al vincitore, che persevera fino alla fine nelle mie<br />
opere, darò autorità sopra le nazioni; le pascolerà con<br />
bastone di ferro e le frantumerà come vasi di argilla, con la<br />
stessa autorità che a me fu data dal Padre mio. E darò a Lui<br />
la stella del mattino.<br />
Non cancellerò il suo nome dal libro della vita ma lo<br />
riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi Angeli.<br />
Il Vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio<br />
Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del<br />
mio Dio e della Città Santa, della nuova Gerusalemme, che<br />
discende dal Cielo, da presso il mio Dio, insieme con il mio<br />
nome nuovo”.(Cfr.Apocalisse, cap. 21).<br />
Gesù Cristo è Re, perché appartiene alla sua divina<br />
missione riportare l’universo creato alla perfetta<br />
glorificazione del Padre, purificandolo con il fuoco bruciante<br />
dello Spirito Santo, in modo che venga completamente<br />
liberato da ogni Spirito del male, da ogni ombra di peccato,<br />
120
e possa così aprirsi all’incanto di un nuovo Paradiso<br />
terrestre.<br />
Allora il Padre verrà glorificato ed il suo Nome sarà<br />
Sono diventati, per partecipazione, mediatori nel Cuore della<br />
Mediatrice di Tutte le Grazie, in unione con Gesù<br />
Eucaristico, unico Mediatore.<br />
santificato da tutto il Creato. Nella via della piccolezza sono stati anime eucaristiche.<br />
In questa creazione, rinnovata da una perfetta comunione<br />
Lucia ha vissuto la sua Infanzia spirituale per altri 88<br />
di vita col Padre, Gesù Cristo instaurerà il suo Regno di<br />
anni.<br />
Gloria, perché l’opera della sua divina Redenzione, possa<br />
Per tutta la vita non è mai venuta meno alle richieste della<br />
avere il suo perfetto compimento.<br />
Ma<strong>donna</strong> e da Lei si è lasciata guidare, fino al giorno della<br />
Lo Spirito Santo aprirà i cuori e le menti, in modo che<br />
sua nascita al Cielo, il 13 febbraio 2005.<br />
tutti possano adempiere il Volere del Padre e del Figlio, così<br />
Nel Cuore Immacolato, suo rifugio, ha vissuto la via<br />
che, come in cielo, anche sulla terra sia perfettamente<br />
dell’infanzia spirituale.<br />
compiuta la Divina Volontà.<br />
La sua sottomissione a Dio, a Maria e alla Chiesa è stata<br />
A Cristo Re rendiamo l’omaggio di una fede eroica, di<br />
esemplare.<br />
una sicura speranza, di una ardente carità.” ( Ai Sacerdoti...<br />
Obbedire a Dio è meraviglioso, ma non facile; obbedire alla<br />
22 novembre 1992).<br />
Chiesa è un onore, ma anche un autentico sacrificio.<br />
A questo Regno si partecipa vivendo la via dell’<br />
“infanzia spirituale”.<br />
La via dell’infanzia spirituale come scelta di vita<br />
cristiana viene chiaramente indicata dalla Vergine nelle<br />
apparizioni di Fatima.<br />
La Regina del Rosario ha scelto i piccoli per manifestarsi.<br />
Ha chiesto il loro consenso. Attraverso i piccoli ha portato<br />
nel mondo una speranza nuova.<br />
I tre fanciulli hanno saputo vivere il loro affidamento a Maria<br />
con tanto amore, con tanta sollecitudine, senza ritardi.<br />
Francesco e Giacinta hanno accolto la sofferenza e la<br />
morte, quando erano ancora bambini; hanno offerto senza<br />
lamentarsi, tacendo, riparando, per la salvezza dei poveri<br />
peccatori. Hanno vissuto la malattia sempre immersi nel<br />
GIACINTA - LUCIA - FRANCESCO<br />
Cuore della Regina del Rosario che stava premurosa sotto<br />
la loro croce.<br />
Padre Stefano Gobbi, che è stato l’apostolo di Fatima<br />
Hanno offerto al Padre Celeste il loro commovente<br />
per i sacerdoti di tutto il mondo, a cominciare dall’8 maggio<br />
sacrificio.<br />
1972, nelle sue meditazioni, diceva sempre a sacerdoti e a<br />
Disprezzati dai potenti, esaltati da Dio.<br />
vescovi di tutti i continenti: “Voglio essere come un bambino<br />
di due mesi in braccio alla Mamma celeste”.<br />
121<br />
122
Quanto diceva, lo ha vissuto fino al giorno in cui è finito il<br />
suo compito in questo mondo, il 29 giugno 2011.<br />
Nel Biglietto di ricordo del 40° della sua ordinazione<br />
sacerdotale riportava le parole scritte per la sua prima<br />
Messa, celebrata a Roma il 19 dicembre 1964:<br />
“ PER UN CAMMINO LUNGO E DOLOROSO<br />
MA ILLUMINATO DAL TUO SGUARDO<br />
VERGINE MARIA<br />
OGGI MI HAI PORTATO ALL’ALTARE<br />
AL TUO CUORE IMMACOLATO<br />
CONSACRO IL MIO SACRDOZIO<br />
PER ESSO<br />
I PECCATORI TROVINO SALVEZZA<br />
GLI SMARRITI LA STRADA<br />
I DELUSI GLI STANCHI GLI AFFLITTI<br />
LA BEATITUDINE DELLA SPERANZA<br />
I POVERI L’ANNUNZIO DEL TUO REGNO<br />
TUTTI IL TUO AMORE DI MAMMA”<br />
Si è speso, senza risparmiarsi per portare i lontani, gli<br />
affaticati, i peccatori, gli afflitti, i dubbiosi, nel sicuro rifugio<br />
del Cuore Immacolato di Maria.<br />
Un “vagabondo” che ha visitato tutte le nazioni, sconosciuto<br />
ai potenti.<br />
E’ morto spoglio di tutte le sicurezze umane, tanto da fargli<br />
dire, dopo l’ arresto cardiaco che lo avrebbe portato alla<br />
morte: “morirò come Giacinta, solo”.<br />
Non ha mai fatto pesare le sue fatiche, le ha vissute con la<br />
gioia di chi sapeva che sotto la sua croce c’era la Madre:<br />
“Donna <strong>ecco</strong> <strong>tuo</strong> <strong>figlio</strong>”, crescendo giorno dopo giorno, nella<br />
piccolezza evangelica e nella conformazione alle virtù di<br />
Maria.<br />
La Messa esequiale fu celebrata, presente il suo corpo<br />
morto, a Collevalenza, nella Basilica dell’Amore<br />
123<br />
Misericordioso, il giovedì 30 giugno, da 16 vescovi sotto la<br />
presidenza del Cardinale Ivan Diaz e da 270 sacerdoti<br />
provenienti da ogni nazione dei cinque Continenti.<br />
Erano in corso gli Esercizi spirituali internazionali del<br />
Movimento Sacerdotale Mariano; purtroppo, lui non poté<br />
dirigerli.<br />
Un gruppo di giovani equadoregni appartenenti al<br />
Movimento mariano, erano venuti, eccezionalmente, per<br />
poterlo incontrare vivo, ma hanno potuto soltanto cantare<br />
una canzone “Nos semos los soldados de Maria”, accanto<br />
alla sua bara, tra la commozione generale.<br />
Anche i Vescovi piangevano.<br />
Alcuni vescovi e sacerdoti di tutto il mondo hanno espresso<br />
in questo modo la loro riconoscenza ed il loro affetto a chi<br />
ha loro indicato, nell’arco di quattro decenni, la via luminosa<br />
della Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.<br />
Con la sua morte, questo sacerdote ci ha dato una<br />
splendida lezione di fede e di fedeltà al Vangelo e alla<br />
Chiesa.<br />
La grande Concelebrazione si è conclusa con il canto del<br />
Magnificat, il cantico della Vergine, il cantico dell’umile serva<br />
del Signore che ha accolto sotto il suo manto glorioso<br />
questo suo piccolo <strong>figlio</strong>.<br />
Il Santo padre Benedetto XVI, il giorno dopo, appresa la<br />
notizia della morte di don Gobbi, dal Cardinal Ivan Diaz, ha<br />
detto di lui : “E’ andato dritto in Paradiso”.<br />
Chi vive l’infanzia dello spirito, ha riposto il suo cuore<br />
nel Cuore di Gesù; come Lui, si è abbandonato in Dio, con<br />
tutte le forze e con una fiducia totale. Tutto il suo essere<br />
vive di Lui, a Lui completamente configurato, da Lui nutrito e<br />
guidato, nel suo agire quotidiano.<br />
L’infanzia spirituale è, tuttavia, un punto di arrivo, una meta<br />
verso cui tendere.<br />
E’ prima di tutto, un dono ed una chiamata di Dio.<br />
124
Per raggiungere la meta sono necessarie una risposta<br />
perfetta ed una tensione verso l’incontro con Dio, che duri<br />
tutta la vita.<br />
Dio chiama continuamente l’uomo peccatore a convertirsi e<br />
a staccarsi dal suo “io”.<br />
L’uomo, libero di scegliere, procederà verso Dio e lo<br />
incontrerà quando la sua volontà e la Volontà divina<br />
saranno fuse insieme.<br />
La via dell’infanzia esige anche la piena adesione a Maria.<br />
La Vergine è l’ Icona della vita cristiana. E’ modello per chi<br />
vuol percorrere la via della piccolezza. E’ anche la<br />
Mediatrice di ogni percorso spirituale dei battezzati.<br />
Ella aiuta, con la tenerezza della migliore delle madri, i figli<br />
ad andare verso il Padre come.<br />
Il modello da imitare per camminare nella piccolezza è Lei<br />
con le sue mirabili virtù.<br />
Siamo chiamati a vivere questa via dello spirito con Lei.<br />
Pensare con Lei, agire come Lei, guardare con i suoi occhi,<br />
amare col suo Cuore, camminare con i suoi piedi, lavorare<br />
con le sue mani, ascoltare con le sue orecchie.<br />
Affidandoci al suo Cuore, la troveremo sempre attenta al<br />
nostro progresso nella fede e nelle opere dell’amore<br />
fraterno.<br />
Madre della Chiesa, ci insegnerà ad essere Chiesa, ad<br />
amare la Chiesa, ad obbedire alla Chiesa, a credere la<br />
Chiesa come prolungamento del Cristo nella storia.<br />
La fedeltà alla Chiesa è il segno tangibile della fedeltà a<br />
Cristo. La Chiesa, mossa dallo Spirito Santo, ci farà<br />
progredire nella conoscenza della verità, senza errori, come<br />
vuole Gesù.<br />
In tempi in cui ci troviamo di fronte a grandi<br />
rinnovamenti e rivolgimenti, la Chiesa è la l”uce delle genti “<br />
che indica, nel dubbio, qual è la decisione da prendere, o la<br />
strada da seguire.<br />
125<br />
Leggiamo due salmi due passi profetici che ci dicono,<br />
come questa “via della piccolezza”, sia stata rivelata da Dio<br />
al popolo eletto, già prima di Cristo:<br />
“O Signore, Signore nostro,<br />
quanto è mirabile il <strong>tuo</strong> nome su tutta la terra!<br />
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,<br />
3<br />
con la bocca di bambini e di lattanti:<br />
hai posto una difesa contro i <strong>tuo</strong>i avversari,<br />
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.<br />
4<br />
Quando vedo i <strong>tuo</strong>i cieli, opera delle tue dita,<br />
la luna e le stelle che tu hai fissato,<br />
5 che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,<br />
il <strong>figlio</strong> dell'uomo, perché te ne curi?<br />
Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,<br />
di gloria e di onore lo hai coronato.<br />
7 Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,<br />
tutto hai posto sotto i suoi piedi:<br />
8 tutte le greggi e gli armenti<br />
e anche le bestie della campagna,<br />
9 gli uccelli del cielo e i pesci del mare,<br />
ogni essere che percorre le vie dei mari.<br />
10<br />
O Signore, Signore nostro,<br />
quanto è mirabile il <strong>tuo</strong> nome su tutta la terra!”<br />
(Salmo 8)<br />
126
“Signore, non si esalta il mio cuore<br />
né i miei occhi guardano in alto;<br />
non vado cercando cose grandi<br />
né meraviglie più alte di me.<br />
Io invece resto quieto e sereno:<br />
come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,<br />
come un bimbo svezzato è in me l'anima mia.<br />
Israele attenda il Signore,<br />
ora e sempre.”<br />
Salmo 130<br />
PENSIERI SCRITTI SULL’INFANZIA SPIRITUALE.<br />
Santa Teresa di Lisieux<br />
Santa Teresa di Lisieux nella sua autobiografia scrive:<br />
« voglio cercare il mezzo di andare in Cielo per una via<br />
ben diritta, molto breve, una piccola via tutta nuova. Siamo<br />
in un secolo d' invenzioni, non vale più la pena di salire gli<br />
scalini, nelle case dei ricchi un ascensore li sostituisce<br />
vantaggiosamente. Vorrei anch'io trovare un ascensore per<br />
innalzarmi fino a Gesù, perché sono troppo piccola per<br />
salire la dura scala della perfezione. »<br />
“11<br />
Così sarete allattati e vi sazierete<br />
al seno delle sue consolazioni;<br />
succhierete e vi delizierete<br />
al petto della sua gloria.<br />
12<br />
Perché così dice il Signore:<br />
"Ecco, io farò scorrere verso di essa,<br />
come un fiume, la pace;<br />
come un torrente in piena, la gloria delle genti.<br />
Voi sarete allattati e portati in braccio,<br />
e sulle ginocchia sarete accarezzati.<br />
13<br />
Come una madre consola un <strong>figlio</strong>,<br />
così io vi consolerò;<br />
a Gerusalemme sarete consolati.” Isaia ( 66, 11-13)<br />
Teresa si abbandona totalmente alla divina misericordia:<br />
“La piccola via di Teresa è l’abbandono, che porta<br />
sicuramente fra le braccia di Dio. La monaca carmelitana<br />
non ha altro desiderio che nascondersi fra le braccia di Dio,<br />
per lasciarsi accarezzare da Lui, per lasciarsi inondare<br />
dall’oceano della sua Misericordia. L’abbandono è il gesto di<br />
fiducia più definitivo ed autentico, perché è la rinuncia<br />
completa alla propria volontà ed è la sottomissione totale<br />
alla volontà del Padre.”<br />
Santa Teresa continua:<br />
“Allora ho cercato nei libri santi l'indicazione<br />
dell'ascensore, oggetto del mio desiderio e ho letto queste<br />
parole uscite dalla bocca della Sapienza Eterna: “Se<br />
“ 4<br />
Io li traevo con legami di bontà,<br />
con vincoli d'amore,<br />
ero per loro<br />
come chi solleva un bimbo alla sua guancia,<br />
mi chinavo su di lui<br />
per dargli da mangiare.” Osea (11, 4)<br />
qualcuno è molto piccolo, venga a me”. Così sono arrivata<br />
ad intuire che avevo trovato quello che cercavo. E volendo<br />
sapere, o mio Dio, che cosa faresti al molto piccolo che<br />
rispondesse alla tua chiamata, ho continuato le mie ricerche<br />
ed <strong>ecco</strong> quello che ho trovato: "Come una madre accarezza<br />
il <strong>figlio</strong>, così io vi consolerò: vi porterò in braccio e vi cullerò<br />
sulle mie ginocchia!". Ah, mai parole più tenere, più<br />
melodiose hanno rallegrato la mia anima! L'ascensore che<br />
127<br />
128
mi deve innalzare fino al Cielo sono le tue braccia, o Gesù!<br />
Per questo non ho bisogno di crescere, anzi bisogna che io<br />
resti piccola, che lo diventi sempre di più. O mio Dio, hai<br />
superato ogni mia aspettativa e io voglio cantare le tue<br />
misericordie. (Manoscritto C 2v-3r)<br />
“Restare una bambina piccola davanti al buon Dio è<br />
riconoscere il proprio nulla, aspettare tutto da Lui, come un<br />
bambino piccolo aspetta tutto da suo padre; è non<br />
inquietarsi di nulla, non guadagnare ricchezze. Anche fra i<br />
poveri si dà al bambino quel che gli è necessario, ma<br />
appena diventa grande suo padre non vuole più mantenerlo<br />
e gli dice: Adesso lavora, puoi bastare a te stesso.<br />
E' per non sentirmi dire così che non ho voluto crescere,<br />
sentendomi incapace di guadagnarmi la vita, la vita eterna<br />
del Cielo. Quindi sono sempre rimasta piccola, non avendo<br />
altra occupazione che quella di cogliere fiori, i fiori<br />
dell'amore e del sacrificio, e di offrirli al buon Dio per suo<br />
piacere.<br />
Essere piccolo vuol dire anche non attribuirsi affatto le virtù<br />
che si praticano, credendosi capaci di qualcosa, ma<br />
riconoscere che il buon Dio pone questo tesoro nella mano<br />
del suo piccolo bambino perché se ne serva quando ne ha<br />
bisogno; ma il tesoro è sempre del buon Dio. Infine è non<br />
scoraggiarsi affatto delle proprie colpe, perché i bambini<br />
cadono spesso, ma sono troppo piccoli per farsi molto<br />
male.”<br />
(Ultimi colloqui, 6 agosto)<br />
Beata Elisabetta della Trinità'<br />
“ Egli ha messo nel mio cuore una sete infinita e un<br />
grandissimo bisogno d’amare che Lui solo può saziare.<br />
Allora io vado a Lui come il bambino va dalla madre perché<br />
Egli colmi e invada tutto e mi prenda in braccio. Bisogna<br />
essere semplici così col buon Dio.<br />
129<br />
- Mio Dio, Trinità che adoro,<br />
aiutami a dimenticarmi completamente, per fissarmi in Te,<br />
immobile e tranquilla, come se la mia anima fosse già<br />
nell'eternità.<br />
Nulla possa turbare la mia pace, né farmi uscire da Te, o<br />
mio Immutabile,<br />
ma che ogni istante m'immerga sempre più nella profondità<br />
del <strong>tuo</strong> mistero.<br />
Pacifica la mia anima, rendila <strong>tuo</strong> cielo, tua dimora prediletta<br />
e luogo del <strong>tuo</strong> riposo.<br />
Che non ti ci lasci mai solo, ma che io sia tutta là,<br />
completamente desta nella mia fede,<br />
tutta adorante, tutta consegnata alla tua azione creatrice.<br />
O mio Cristo amato, crocifisso per amore,<br />
vorrei essere una sposa per il <strong>tuo</strong> Cuore.<br />
vorrei coprirti di gloria, vorrei amarti... fino a morirne!<br />
Ma sento la mia impotenza e ti chiedo di "rivestirmi di te",<br />
di identificare la mia anima a tutti i movimenti della tua<br />
anima,<br />
di sommergermi, di invadermi, di sostituirti a me,<br />
affinché la mia vita non sia che un'irradiazione della tua Vita.<br />
Vieni in me come Adoratore, come Riparatore e come<br />
Salvatore.<br />
O Verbo eterno, Parola del mio Dio,<br />
voglio passare la mia vita ad ascoltarti,<br />
voglio rendermi perfettamente docile per imparare tutto da<br />
Te.<br />
Poi, attraverso tutte le notti, tutti i vuoti, tutte le impotenze,<br />
voglio fissare sempre Te e rimanere sotto la tua grande<br />
luce.<br />
O mio Astro amato,<br />
affascinami perché non possa più uscire dalla tua<br />
irradiazione.<br />
130
O Fuoco consumante, Spirito d'amore, "discendi in me",<br />
affinché si faccia nella mia anima come una incarnazione<br />
del Verbo:<br />
che io sia per Lui un'aggiunta di umanità<br />
nella quale Egli rinnovi tutto il suo mistero.<br />
E Tu, o Padre, chinati sulla tua povera piccola creatura,<br />
"coprila della tua ombra",<br />
non vedere in lei che il "Diletto nel quale hai posto<br />
tutte le tue compiacenze".<br />
O miei Tre, mio Tutto, mia Beatitudine,<br />
Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo,<br />
mi consegno a voi come una preda.<br />
Seppellitevi in me perché io mi seppellisca in Voi,<br />
in attesa di venire a contemplare<br />
nella vostra luce l'abisso delle vostre grandezze. “<br />
Santa Bernadette Soubirous<br />
“Io amo tutto ciò che è piccolo”.<br />
R. Voillaume<br />
E’ necessario che la croce generi in noi, anno dopo anno, il<br />
piccolo bambino, il solo ammesso a varcare con Gesù le<br />
porte del Regno dei cieli.<br />
Il filosofo E. Mounier<br />
Sai tu cos’è l’infanzia spirituale? E’, molto semplicemente,<br />
l’avere un’anima toccata dalla grazia, che può non aver fatto<br />
nulla nella vita, ma che ha ricevuto da Dio il dono di uno<br />
sguardo semplice rivolto a Lui e quella freschezza dove a<br />
Dio deve esser tanto caro riposarsi, visto che non vi sono<br />
più se non uomini preoccupati, tesi, inaspriti dal lavoro e<br />
dalla serietà. Dio non vuole gente che abbia della virtù, ma<br />
131<br />
fanciulli che Egli possa prendere come si solleva un<br />
bambino, in un momento, perché è leggero e ha dei grandi<br />
occhi; poi, è un’altra questione, che ci sollevi più o meno in<br />
basso, più o meno in alto.<br />
Lo scrittore G. Bernanos<br />
Ho perso l’infanzia e non la potrò riconquistare se non<br />
attraverso la santità.<br />
LA VIA DELL’ INFANZIA SPIRITUALE DI FRONTE ALLE<br />
SFIDE NEL TERZO MILLENNIO<br />
La Vergine ci viene in soccorso in questi nostri tempi<br />
così complessi.<br />
La terra è diventata piccola. Le distanze sono quasi<br />
annullate. O perlomeno si procede verso una prossimità<br />
sempre maggiore, poiché tutto è diventato più visibile,<br />
udibile e veloce.<br />
La tecnica ha fatto progressi inimmaginabili.<br />
Gli strumenti di morte sono più ricercati ed efficaci degli<br />
strumenti in favore della vita.<br />
A questo punto non è in gioco l’arte, la letteratura, la<br />
filosofia o la teologia, ma il bene primario dell’uomo: “la sua<br />
stessa vita.”<br />
Gli stati si sono dotati di arsenali bellici potentissimi e<br />
distruttivi.<br />
L’uomo contemporaneo ha la possibilità e la libertà di<br />
distruggere il pianeta in pochi minuti.<br />
Soltanto la fede può venire in soccorso a questa umanità.<br />
Solo il Vangelo di Gesù è la speranza di un mondo nuovo.<br />
L’assenza della fede, blocca la storia nel vuoto e fa<br />
stagnare i singoli e i popoli nell’ angoscia.<br />
Chi predica e vive l’ateismo, distrugge la vita.<br />
132
L’ateo professo ha sete di grandezza, di prestigio, di plauso<br />
ed è accecato dalla superbia.<br />
Egli, ponendosi consapevolmente contro Dio sfida l’uomo e<br />
la sua dignità.<br />
L’ateo in ricerca , invece, si distingue dall’ateo sicuro di sé;<br />
egli è disposto ad accogliere la verità, scosso com’è, dal<br />
dramma esistenziale, tuttavia, amante della vita, ma anche<br />
così incalzato dalla realtà della propria fine.<br />
Chi è onesto nel suo animo, , anche se si trova nel buio<br />
dell’ignoranza, non è lontano da Dio.<br />
Pur non avvertendola, la luce di Dio l’ha già sfiorato.<br />
Manca il passo successivo di una ricerca più approfondita<br />
In ogni caso, a tutti è data la grazia di potersi ravvedere.<br />
Riflettendo alla superbia della scienza e del pensiero, alla<br />
voglia di dominio e di malintesa libertà, alla violenza e<br />
all’odio, alla ricerca esasperata del piacere che sembrano<br />
padroni di tutto, si può concludere che il cuore umano è<br />
gravemente inquinato e partorisce tristezza. La via<br />
dell’infanzia spirituale mi pare la più necessaria ed attuale<br />
per combattere e vincere su ogni forma di maledella verità<br />
del Vangelo. .<br />
Con la preghiera hanno potuto oltrepassare la barriera del<br />
proprio “io”, la muraglia dell’ateismo, l’oscurità del “non<br />
senso”. La loro conversione, è passata attraverso la<br />
mediazione della Vergine Maria.<br />
Oggi, è necessario ripartire da Lei, per ottenere da Dio<br />
il rimedio ai peccati.<br />
La sua presenza, si è fatta particolarmente forte perché<br />
l’umanità sta precipitando nel vuoto della fede.<br />
Senza la fede è diventata indifferente, incapace di amare, di<br />
reagire al male e di affrontare la vita con i suoi innumerevoli<br />
problemi.<br />
Dio stesso ci ha dato il “Cuore Immacolato” come rifugio<br />
nella battaglia che si combatte nei cuori, e che in molti paesi<br />
del mondo si trasforma in guerra armata e sanguinosa tra<br />
fratelli.<br />
La Madre può fermare le guerre, se noi la invochiamo con<br />
fiducia.<br />
Ella custodisce nel suo Cuore ogni famiglia a Lei<br />
consacrata.<br />
Molte famiglie soffrono la divisione; Maria intercede per le<br />
famiglie che la invocano ed ottiene la loro unità.<br />
Riporta la pace e provvede a tutte le loro necessità.<br />
CAPITOLO VI I genitori trovano difficoltà ad educare i figli.<br />
Anche in questo loro insostituibile compito otterranno , con<br />
IL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO NELLA TRAMA<br />
DEI GIORNI.<br />
la preghiera, la luce necessaria.<br />
Talvolta si sentono oppressi dalle responsabilità; affidandosi<br />
Ogni creatura può pregare, anzi, è chiamata alla<br />
preghiera. Questa vocazione alla preghiera è una splendida<br />
iniziativa con cui Dio stesso ci pone nella sua presenza.<br />
Illustri protagonisti della storia, della filosofia, della<br />
letteratura, dell’arte, della scienza e dello spettacolo<br />
aprendosi alla preghiera, hanno trovato, in Dio, la risposta<br />
alla loro profonda inquietudine.<br />
a Maria saranno sorretti e sostenuti, vinceranno le paure e<br />
lo scoraggiamento.<br />
Nessuno è dispensato dalla fatica del vivere quotidiano, ma<br />
con l’aiuto che viene dall’alto, sarà tutto, non solo<br />
sopportabile, ma gratificante, poiché il frutto buono verrà.<br />
133<br />
134
I figli sono un dono inestimabile, l’oggetto principale<br />
dell’amore dei genitori, li vorremmo vedere crescere felici,<br />
raggiungere la meta dei loro sogni, ma non è semplice,<br />
l’amore è esigente.<br />
Senza sacrificio non otteniamo nulla di buono.<br />
Donare significa distaccarsi dai propri comodi per andare<br />
incontro alle esigenze dell’altro.<br />
Cercare il bene ad ogni costo è il programma più bello.<br />
Nel costo c’è il prezzo della preghiera, anche la preghiera<br />
che è sacrificio, è indispensabile per educare alla fede.<br />
Dalla fede vissuta nasce l’amore come dono, nasce il<br />
perdono.<br />
Dobbiamo amare e fare con amore il lavoro quotidiano,<br />
come se dovessimo farlo per noi stessi. Qualsiasi<br />
occupazione io abbia scelto o sia costretto a fare per<br />
bisogno.<br />
Amare la casa e il luogo dove abito, eseguire con impegno i<br />
miei obblighi, esercitare con scrupolo ed onestà la mia<br />
Nel tempo della salute ci viene dato l’entusiasmo per<br />
operare il bene, in quello del dolore, la forza della<br />
consolazione, nella malattia l’aiuto per guardare a Gesù<br />
sofferente, a Maria che sta sotto la croce, e, così associare<br />
il nostro al loro patire; nel momento ultimo della vita, la<br />
speranza di incontrare e di vedere Dio, nel suo Regno<br />
glorioso, nella beatitudine senza fine.<br />
Quando passeremo dal mondo all’eternità, se avremo<br />
amato, saremo introdotti nella visione beatifica della<br />
Santissima Trinità, in compagnia della Regina del Cielo e<br />
della terra, dei Cori infiniti degli Angeli, della moltitudine dei<br />
santi e di tutti i nostri familiari e fratelli che abitano il<br />
Paradiso.<br />
La vita va, comunque, vissuta in tutta la sua bellezza e<br />
ampiezza, nella gioia e nel dolore; è dono di Dio, è dono<br />
d’amore, non possiamo sprecarla.<br />
Non dobbiamo disprezzare nulla e nessuno, ma<br />
soltanto il male morale ed il peccato.<br />
professione. Tutto ciò che esiste ha un perché più grande di quanto<br />
Preghiera e azione fatti con amore, cambiano la società ed i<br />
possiamo capire.<br />
rapporti umani. Tutto è mirabilmente ordinato dalla Provvidenza.<br />
Maria ci è maestra di vita anche in questo.<br />
Questa visuale della vita si raggiunge con la Grazia di<br />
Guardiamo a Lei, ed imitiamola anche nelle circostanza<br />
Dio e con la fede in Gesù, aderendo alla Verità espressa<br />
concrete del vivere quotidiano!<br />
dalla Chiesa unita al Papa.<br />
Maria intercede secondo le nostre necessità,<br />
Il Santo Padre è rappresentato dal “Vescovo<br />
invochiamola come Madre e Sorella!<br />
vestito di bianco” della terza parte del “segreto” di<br />
Maria è la “Stella della nuova evangelizzazione”, diventiamo<br />
Fatima.<br />
anche noi testimoni del Vangelo! Potremmo scrivere tante storie di famiglie e personalità<br />
Non c’e situazione che Lei non possa aiutarci a risolvere<br />
straordinarie, per offrire un esempio a tutti, ma l’evento di<br />
secondo i disegni divini.<br />
Fatima mi suggerisce e mi impone un’altra convinzione: “le<br />
famiglie che si impegnano a vivere la fede nella trama<br />
135<br />
136
ordinaria dei giorni, sono chiamate ad essere la vera<br />
Voglio gustare il <strong>tuo</strong> dolce sorriso,<br />
opera straordinaria del Cuore Immacolato, in questi tempi di<br />
la tua ineffabile umiltà<br />
crisi”. Le famiglie dei veggenti ed i veggenti stessi<br />
ed il profumo delle tua purezza!<br />
hanno vissuto la loro vita con una semplicità ed un’umiltà<br />
Tu sei davvero umile,<br />
commoventi; così, come loro, sono chiamate ad essere le<br />
il <strong>tuo</strong> sguardo non ferisce,<br />
nostre famiglie, quando fanno la Consacrazione al Cuore<br />
il <strong>tuo</strong> sorriso consola e intenerisce.<br />
Immacolato di Maria.<br />
Sei tanto pura e piccola, o Mamma,<br />
Nelle famiglie che faranno l’ “affidamento”, si<br />
che sto davanti a Te,<br />
realizzerà il Trionfo del Cuore Immacolato. confuso.<br />
Lo stesso trionfo si realizzerà anche nel cuore di<br />
Nel <strong>tuo</strong> Cuore c’è il Paradiso,<br />
coloro che vivono una speciale consacrazione, come i<br />
lì, voglio vivere con te.<br />
“religiosi” e in chi è partecipe del “sacramento dell’Ordine”<br />
Se vuoi, Tu puoi esaudirmi!<br />
di ogni grado.<br />
Prendimi come sono!<br />
Non c’è da aspettarsi qualcosa di sconvolgente, di<br />
Grazie!<br />
eclatante, di sorprendente, di appariscente, ma che, nella<br />
Tanti peccati si affacciano alla mente: -<br />
trama dei giorni, ognuno, sia fedele alla propria vocazione e<br />
Il bene non fatto e trascurato,<br />
alla propria missione.<br />
miserie su miserie,<br />
Il miracolo del Trionfo del Cuore Immacolato<br />
nell’ozio delle ore.avverrà<br />
nel segreto del cuore, nel nascondimento,<br />
Ma, Gesù mi perdona;<br />
nell’umiltà.<br />
vivo di nuovo,<br />
risanato dalla sua misericordia.<br />
CAPITOLO VII<br />
Che gioia esser con Lui,<br />
alla sua mensa,<br />
VIVERE CON MARIA MADRE DI DIO E MADRE NOSTRA<br />
rinato,<br />
mentre, la scia del male ormai svanisce, al suo comando.<br />
Preghiera:<br />
La tua mano, o Maria,<br />
mi porta al <strong>tuo</strong> Figlio divino,<br />
Vergine di Fatima,<br />
Il <strong>tuo</strong> passo sicuro mi conduce,<br />
Ma<strong>donna</strong> del Rosario,<br />
il <strong>tuo</strong> amore caldo mi solleva,<br />
Madre di Dio e Madre mia,<br />
come fa la mamma col bambino<br />
che stai sotto la mia croce,<br />
che tende a lei, le sue piccole braccia.<br />
Ti accolgo nei volger dei miei giorni,<br />
Grazie,<br />
ti guardo con gli occhi dell’anima,<br />
per trovare nei <strong>tuo</strong>i, la bellezza di Dio.<br />
Ma<strong>donna</strong> del Rosario!<br />
137<br />
138
CONSIGLI PER VIVERE LA VITA QUOTIDIANA CON<br />
Illuminate, insegnate, correggete!.<br />
MARIA: Il tempo vissuto in famiglia è prezioso.<br />
Come sarebbe bella un po’ di preghiera insieme,<br />
Vorrei dire a voi che leggete: anche il Rosario,<br />
come ha chiesto la Ma<strong>donna</strong> di Fatima.<br />
“Quando vi alzate, guardate il cielo,<br />
Dio l’ha creato per voi!<br />
Parlate con Dio!, Lui vi ascolta.<br />
Mettete nel suo Cuore le vostre ansie, il dolore,<br />
il presente ed il futuro!<br />
Il giorno vi è dato come un tempo di semina,<br />
iniziatelo con una preghiera,<br />
quella che il cuore vi detta ,<br />
o quella che sapete,<br />
con fiducia, abbandono filiale e con pazienza!.<br />
Egli sa di che cosa avete bisogno.<br />
Lasciate che i cattivi pensieri si sciolgano<br />
nel fuoco del suo amore!.<br />
Leggete la Bibbia: un salmo o un brano di Vangelo!<br />
Affidatevi a Maria!<br />
Il vostro posto di lavoro o di studio vi aspetta,<br />
partite senza farvi troppe domande!.<br />
Quando farete ritorno nella vostra casa,<br />
portate un sorriso, come frutto della fatica!<br />
Poi la notte fa calare il silenzio.<br />
Non dimenticate il colloquio con Dio, la sua Parola,<br />
non addormentatevi senza aver invocato “la Vergine Maria”<br />
e l’Angelo Custode!<br />
Nel silenzio riflettete, domandate perdono,<br />
chiedete la grazia di restare fedeli all’Amore<br />
e di perseverare nel bene!.<br />
Beneditevi a vicenda,<br />
siano benedetti i figli che Dio vi ha affidato!.<br />
Voi, figli, benedite i genitori e pregate con loro e per loro!.<br />
Preparate con cura, nell’arco della settimana,<br />
la santificazione della Festa.<br />
Alla Santa Messa, partecipate sempre, senza ritardi,<br />
consapevoli del dono immenso offertovi!<br />
La vostra famiglia, “piccola Chiesa” si unisca alle altre<br />
“piccole chiese” dei fedeli,<br />
per vivere il mistero eucaristico,<br />
l’offerta di Gesù al Padre per la salvezza del mondo!”.<br />
Fate fiorire la gioia in famiglia,<br />
il cibo necessario vi sazi e l’affetto reciproco<br />
CON MARIA TUTTO E’ POSSIBILE<br />
vi riempia di pace!. E’ possibile ai coniugi restare uniti, vivere<br />
Nella “chiesa domestica” che vi appartiene,<br />
gioiosamente il sacramento del loro matrimonio.<br />
Dio e Maria sono con voi. Con l’aiuto di Maria, l’amore dei coniugi non può finire. La<br />
C’è anche il tempo per gli interessi culturali, per i notiziari,<br />
Mamma difende i suoi figli, soprattutto si prende cura della<br />
per il gioco, lo svago e le gioie più semplici e umane.<br />
I vostri figli piccoli, o grandi, guardateli negli occhi<br />
e parlate con loro!<br />
Essi vi aspettano, vi credono, vi seguono.<br />
Date spazio al dialogo!<br />
famiglia “culla dell’amore e santuario della vita”.<br />
139<br />
140
La famiglia occupa un posto importantissimo nella Chiesa;<br />
ha nella Chiesa, popolo di Dio, un punto di riferimento<br />
indispensabile e necessario. Il popolo di Dio è stato affidato<br />
al Papa, successore dell’apostolo Pietro e a tutti i vescovi<br />
che sono in comunione con lui.<br />
I ministri che hanno ricevuto il sacramento dell”Ordine” sono<br />
preposti alle comunità cristiane, come amministratori della<br />
Grazia di Dio.<br />
La famiglia si può servire di queste persone scelte da Dio,<br />
per affrontare tutti i problemi che possano presentarsi al suo<br />
interno.<br />
La Chiesa, famiglia di famiglie, è un grande appoggio per i<br />
fedeli laici, un grande aiuto a cui ciascuno può ricorrere. La<br />
Chiesa venera Maria come sua Madre, quindi Maria è<br />
Madre anche di ogni singola famiglia, “piccola chiesa”.<br />
Fare le cose con Maria significa, dunque, farle in unione con<br />
la Chiesa.<br />
Nella Chiesa, Maria Santissima agisce a tutti i livelli. La<br />
Chiesa la vedi, puoi fare esperienza della sua azione nella<br />
tua vita. La Chiesa prolunga nel tempo, l’Incarnazione del<br />
Verbo. Gesù è il Capo della sua Chiesa . Attraverso l’aiuto<br />
della Chiesa tu ricevi l’aiuto dello stesso Gesù e di sua<br />
Madre. Seguendo la Chiesa sarà più facile stare sulla strada<br />
giusta.<br />
E’ possibile attraversare la crisi attuale e salvare la famiglia,<br />
poiché nulla è impossibile a Gesù. Maria, sua e nostra<br />
Madre, conduce la famiglia, dolcemente e fermamente,<br />
sulle strade del Figlio, sulle strade del Vangelo, della sua<br />
eterna Parola. In questo modo la salva dai pericoli che<br />
incombono.<br />
141<br />
Per rivivere Maria ci vuole il coraggio della fiducia. Quando<br />
la invoco, mi intrattengo con Lei viva, che ascolta, che<br />
sente, che comprende.<br />
Le sue immagini sono importanti come segno ed mezzo per<br />
aiutare la preghiera e favorire l’incontro personale, ma devo<br />
saper guardare oltre, la Vergine è una Persona viva.<br />
La fiducia spinge ad una invocazione forte, fatta con tutto il<br />
cuore. La fiducia aspetta con la speranza di ottenere le<br />
grazie richieste.<br />
Alcune volte saremo esauditi, altre, non lo saremo. Così<br />
avvenne anche quando Lucia , durante le apparizioni chiese<br />
la guarigione di alcuni malati: alcuni li avrebbe guariti, altri<br />
no. Anche se non ottengo quello che vorrei, non significa<br />
che il colloquio con Maria sia stato inutile, ma che significa<br />
è un invito all’insistenza, alla perseveranza, alla vigilanza,<br />
alla crescita nella preghiera, alla conversione del cuore, a<br />
cercare, prima di tutto, il Regno di Dio.<br />
Con Maria è possibile mantenere la fede, la speranza, la<br />
carità in tutte le attività che si svolgono e a tutte le età e<br />
condizioni di vita.<br />
E’ possibile affrontare le malattie con rassegnazione,<br />
superare stati d’animo resi complessi dalla depressione,<br />
dalla sfiducia, dallo scoraggiamento. Imitandola,<br />
diventeremo più forti nelle virtù Teologali ed in quelle morali;<br />
più attenti alla parola di Dio; più fermi nei buoni propositi, più<br />
umili nell’accettare la volontà di Dio su di noi.<br />
Con Maria sarà più facile scoprire i disegni di Dio sulla<br />
nostra storia e sulla storia umana.<br />
Se a Fatima tutto questo è avvenuto in modo straordinario,<br />
nella vita quotidiana avverrà in modo ordinario, attraverso<br />
una luce che Lei ci ottiene continuamente dallo Spirito Santo<br />
di cui è la Sposa castissima.<br />
142
CONCLUSIONE.<br />
L’evento delle apparizioni di Fatima è stato e resta un<br />
momento di Grazia immensa per il Popolo di Dio in generale<br />
e per ciascuno in particolare; per ogni persona di qualsiasi<br />
età e condizione sociale, dal concepimento alla fine.<br />
Chi ama la vita, ama Colui che l’ha creata. La Ma<strong>donna</strong> ha<br />
fatto vedere ai bambini la bellezza della vita nella luce di<br />
Dio.<br />
Francesco è morto dopo una grave e dolorosa malattia,<br />
durante la quale non si è mai lamentato, aveva dieci anni.<br />
Giacinta è morta con una malattia sconosciuta e da sola.<br />
Quando morì i suoi genitori non erano accanto a Lei.<br />
Lucia è rimasta “un altro poco”, perché doveva diffondere<br />
nel mondo la devozione al Cuore Immacolato, è morta<br />
serenamente nel 2005, all’età di 98 anni, offrendo le sue<br />
ultime sofferenze per il Santo Padre Giovanni Paolo II°.<br />
Tutti e tre hanno amato, nella sofferenza offerta per i<br />
peccatori, il loro Dio; Maria è venuta a prenderli nel loro<br />
ultimo respiro per portarli in Cielo con sé, secondo la<br />
promessa.<br />
Sono tre esempi da seguire.<br />
Chi disprezza la vita, specialmente quando è dura e<br />
disperata, disprezza il Creatore.<br />
Non ha capito la grandezza del suo Creatore e neanche la<br />
sua grandezza di <strong>figlio</strong> di Dio.<br />
Questo è il peccato più grave dell’epoca in cui viviamo.<br />
Da questo peccato ci vuol salvare il Signore, attraverso<br />
l’azione potente e materna di Maria.<br />
Da questo peccato e dalle sue terribili conseguenze.<br />
Affretta, o Ma<strong>donna</strong> del Rosario il Trionfo del <strong>tuo</strong> Cuore<br />
Immacolato!<br />
Siamo <strong>tuo</strong>i figli, Tu sei la nostra Madre. E’ Gesù che ti ha<br />
affidato questa povera umanità.<br />
“Donna, <strong>ecco</strong> <strong>tuo</strong> <strong>figlio</strong>!” , “ <strong>figlio</strong>, Ecco tua Madre!”.<br />
Ugnano, Firenze 6 gennaio 2012<br />
Ma<strong>donna</strong> di Fatima<br />
Fatima è un invito ad una rinnovata speranza. Particolare pittura ad olio su tela di<br />
“Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà”. .Cifariello.Chiesa di Uugnano<br />
143<br />
144