LA DIETA METABOLICA - DMSA
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D. M. S. A.<br />
La Doctors in Movement Science Association<br />
II° CONVEGNO NAZIONALE<br />
Corte Molon, Verona 2 OTTOBRE 2005<br />
Presenta<br />
<strong>LA</strong> <strong>DIETA</strong> <strong>METABOLICA</strong><br />
dell Dotttt.. Mauro Dii Pasqualle<br />
Relazione del Prof. Pasquale Cozza,<br />
Docente Educazione Fisica<br />
Docente Federale Nazionale F.I.P.C.F.<br />
Membro Centro Studi e Ricerche FIPCF/CONI sede centrale ROMA<br />
Tecnico Nazionale, Istruttore e Allenatore F.I.P.C.F./C.O.N.I.<br />
Relatore per il Veneto dei Corsi Formazione Istruttori F.I.P.C.F./C.O.N.I.<br />
Relatore unico FIPCF per il Veneto della Teoria dell’Allenamento Naturale<br />
Relatore <strong>DMSA</strong><br />
Socio Fondatore Accademia del Movimento<br />
Relatore DEFAV dal ’90 al 92 (Docenti Educazione Fisica Associati di Verona)<br />
FONTI E RINGRAZIAMENTI<br />
La presente trattazione è un particolare, e unico, mix creato grazie a queste fonti principali:<br />
-Il libro originale de “La Dieta Metabolica” del Dott. Mauro di Pasquale.<br />
-Il libro “La Soluzione Anabolica” dello stesso autore, considerato l’evoluzione specialistica della<br />
dieta verso il particolare settore della Cultura Fisica.<br />
-Domande fatte: personalmente da me all’autore (in circa due anni).<br />
-in un suo seminario, da altri colleghi e persone interessate.<br />
-sul suo sito e tramite una rivista di settore in oltre cinque anni.<br />
-Articoli dell’autore su varie riviste di settore.<br />
-La mia esperienza diretta e personale di circa cinque anni di uso della Dieta (su me e molte<br />
altre persone da me monitorate in tale periodo).<br />
Il tutto aggiornato fino a Giugno 2005.<br />
L’intero lavoro, inoltre, è stato letto, pazientemente, da un illustre personaggio della classe medica,<br />
il Prof. Giuseppe Maschio, Nefrologo di chiara fama internazionale da poco in pensione, già<br />
Primario di Nefrologia dell’Ospedale Maggiore di Verona -Borgo Trento e Direttore della cattedra<br />
di Nefrologia dell’Università di Verona, già Presidente dell’Ordine dei Nefrologi Italiani, che colgo<br />
qui l’occasione per ringraziare, anche per la grande disponibilità e la sua grande e sincera amicizia.
PREMESSA<br />
Prima di iniziare qualsiasi regime alimentare, o attività sportiva, sono consigliabili alcuni esami<br />
generali e del sangue. Se volete affrontare seriamente e con successo, in termini di salute e<br />
prestazione, questa dieta, parlatene col vostro Medico, meglio se Sportivo, di fiducia.<br />
Il Dott. Di Pasquale, l’autore di questa dieta, é un famosissimo Medico Sportivo, ricercatore,<br />
autore di numerosi studi, articoli e pubblicazioni, responsabile medico e promulgatore<br />
dell’antidoping di alcune federazioni sportive, tipo WBF, autore di numerosi libri scientifici sugli<br />
Integratori e sull’alimentazione, possessore egli stesso di una linea di Integratori Alimentari e tre<br />
volte campione del mondo di POWER LIFTING (sport dove è stato atleta detentore di Record<br />
mondiali per 15 anni). Lui, per meglio affrontare il suo regime dietetico, consiglia, da buon dottore,<br />
almeno i seguenti esami del sangue e delle urine, ulteriormente completati dal Prof. Maschio:<br />
-Conteggio completo cellule ematiche<br />
-Livelli di colesterolo (Totale, LDL, HDL)<br />
-TSH<br />
-Il BUN (Azotemia)<br />
-La creatininemia<br />
-Glicemia a digiuno<br />
-L’acido urico ematico<br />
-Il Potassio ematico<br />
-Funzionalità epatica<br />
-L’esame delle urine<br />
Premetto, comunque, che questa trattazione ha solo uno scopo informativo.<br />
Non posso io consigliare, o far seguire, nessuna dieta.<br />
Il mio ruolo di relatore è solo quello di relazionarVi e aggiornarVi sulle ultime nozioni e teorie<br />
alimentari ritenute più interessanti. Questa dieta pur essendo “nuova”(risale a circa 5 anni fa), è<br />
stata studiata, testata e provata dall’autore per circa trent’anni (su di lui e moltissimi suoi clienti,<br />
che vanno da atleti di alto livello fino alle persone comuni).<br />
Inoltre, la seguente trattazione, non può comprendere la complessità dell’intera dieta in tutti i<br />
suoi aspetti (raccolta in un volume di oltre 200 pg. e ripresa in un successivo e recentissimo libro<br />
“The Anabolic Solution”), e non è interessata alle patologie o alle persone non sportive, ma<br />
indirizzata, come approccio informativo, ai colleghi, o agli atleti del settore.<br />
Parlare degli effetti della Dieta prima della dieta stessa potrebbe risultare strano, ma lo farò perché<br />
mi sembra giusto e per assicurarmi la Vostra attenzione.<br />
Nel mio personalissimo caso (la seguo senza soste dall’Aprile del 2001), e di quello di moltissime<br />
persone che l’hanno seguita, i risultati sono stati davvero sconvolgenti per molti e diversi punti.<br />
Riassumibili, sinteticamente in:<br />
-Notevole velocità, nel perdere grasso (senza più riprenderlo) e non muscolo, mantenendo la<br />
forza fisica e la Massa Magra. Addirittura, in alcuni casi, cosa mai vista prima sotto dieta,<br />
aumentandole entrambe (anche con clima molto caldo che, notoriamente, incide sugli incrementi<br />
della Forza e sull’acquisizione di nuova massa muscolare).<br />
-Aumento della salute in generale. Nello specifico: in molti hanno guarito allergie vecchie di anni<br />
(io stesso ne avevo una da 20 anni, alle Parietarie e ai Pollini), per aumento delle difese del<br />
sistema immunitario. Per la regolarizzazione pressoria (anch’io ho sempre sofferto di pressione<br />
eccessivamente bassa, ereditaria; tale da darmi svenimenti quasi improvvisi ai cambi stagione. Mi si<br />
è normalizzata in un solo mese e non ho più preso farmaci per curarla da 5 anni!).<br />
-Miglioramento del carattere. Chi soffre per sbalzi d’umore, solo in parte caratteriali (infatti<br />
legati, e accentuati, al “rollercoaster” glicemico) e stati d’ansia, nervosismo e ipereccitabilità,<br />
troverà notevoli benefici. Perché vengono tutti ad essere regolarizzati o eliminati, trovando un<br />
nuovo equilibrio, maggior calma e, quindi, un nuovo modo d’essere. La frase più ricorrente, a
questo proposito, dei “soggetti metabolici” è che questa dieta “ti cambia la vita”…e non si<br />
riferiscono solo al punto vita, passatemi la battuta!<br />
-Energia inesauribile, visto che i GRASSI sono sempre presenti nel nostro corpo e danno più del<br />
doppio d’energia dei CARBOIDRATI, capirete meglio fra un po’.<br />
-Livelli di forma fisica mai raggiunti in precedenza in ogni tipo di prestazione atletica (Resistenza,<br />
Forza e crescita di Massa con massima definizione).<br />
Quindi vi auguro buona comprensione e buona “prova” se deciderete di fare la “Dieta Metabolica”.<br />
Mi preme anticipare che, pur non essendo “apparentemente” difficile, è una dieta di ricerca.<br />
Da monitorare e adattare in modo assolutamente personale.<br />
Per terminare l’introduzione: La Dieta metabolica è famosa, e osteggiata soprattutto in Italia, per<br />
essere una dieta senza Carboidrati e con moltissimi Grassi…Bè non è proprio così.<br />
Questa è una visione troppo semplicistica.<br />
ANTICIPAZIONE SINTETICA DELLE BASI DEL<strong>LA</strong> <strong>DIETA</strong><br />
Allora cos’è la <strong>METABOLICA</strong>?<br />
E’ una dieta che altera il metabolismo, mediante un cambio del carburante energetico<br />
principale del corpo:cioè si cambiano i CARBOIDRATI con i GRASSI per darci più energia!<br />
Si mantengono inalterate, o accentuate, le funzioni plastiche e ormonali con le PROTEINE.<br />
Per permettere tutto questo si riducono i CARBOIDRATI.<br />
Da qui la fama di dieta senza Carboidrati con molti Grassi.<br />
Diciamo, tuttavia, e ripetiamo che: parte senza i primi, per permettere l’uso migliore dei secondi<br />
per il nostro metabolismo, ed è la personale conoscenza dello sviluppo individuale, alla<br />
capacità, del sistema uomo (adattatosi nei millenni di evoluzione), di vivere meglio con un basso<br />
“set point” di Carboidrati.<br />
Ognuno di noi, quindi, farà la Dieta in maniera diversa per quanto riguarda l’uso e la quantità dei<br />
Carboidrati, non ostante le linee guida che ho stilato di seguito per Voi.<br />
Sia chiaro questo punto fin d’ora.<br />
Se questa dieta è priva di Carboidrati lo è, davvero, solo nella fase iniziale (che, comunque, può<br />
variare anch’essa dall’approccio radicale, da me qui proposto perché più rapido e valido per<br />
l’atleta). DiPasquale, invece, propone per iniziare, tre approcci appositamente diversi e progressivi<br />
(fino al lento e graduale abbassamento degli stessi, sicuramente più valido per adattare l’uomo<br />
comune). Poi verranno riammessi con i dovuti criteri.<br />
…Entriamo nel vivo.<br />
CONCETTI CHIAVE: <strong>LA</strong> TEORIA.<br />
Il tipo atavico di alimentazione, seguito per milioni di anni dai nostri antenati, vedremo fino a<br />
oltre diecimila anni fa (epoca in cui arriva, appunto, l’Agricoltura), era basato soprattutto sulla<br />
frutta, alcune radici, bacche, molta selvaggina, cacciagione e, in alcuni casi, anche molto pesce.<br />
Si consumavano così molti Grassi, soprattutto animali, e molte Proteine.<br />
Questo tipo di Alimentazione è attualmente osteggiato dai moderni Dietologi.<br />
Io li chiamo ironicamente: i Commercialisti delle Calorie (perché parlano solo del valore calorico<br />
dei cibi e fanno così la maggior parte delle loro diete, seguendo, quasi esclusivamente, questo unico<br />
corretto, ma non completo, principio).
Come se una caloria equivalesse ad un'altra, senza mai considerare da dove essa derivi e,<br />
quindi, cosa questa combini (a livello biochimico e ormonale) all’interno del corpo umano.<br />
Il quale è una struttura molto diversa, e complessa, rispetto ad una “semplice” bomba calorimetrica.<br />
La razza umana, dunque all’origine, seguendo ciò che la NATURA aveva predisposto per lei, ed<br />
essendo nomade e cacciatrice, si alimentava prevalentemente con i prodotti della caccia e della<br />
pesca (quindi Grassi e Proteine animali), ma senza alcun tipo di CARBOIDRATI elaborati, ma solo<br />
con ciò che la terra offriva (radici, bacche, molta frutta…).<br />
Cioè assolutamente nessuna modifica, se escludiamo la cottura, a ciò che l’ambiente offriva.<br />
Col passare degli anni però, parlo di milioni di anni come già accennato, con l’introduzione<br />
dell’Agricoltura (ripeto avvenuta circa 10/15.000 anni fa), vennero introdotti cibi “nuovi” che<br />
divennero più facili da reperire, coltivare, difendere, tutto nei pressi della propria dimora.<br />
Cibi comodi anche da conservare il più a lungo possibile.<br />
Questi nuovi alimenti, frutto della terra, permettevano anche i primi scambi e la diffusione del<br />
baratto.<br />
Era l’inizio della nostra cultura, anche sociale, con il senso dell’appartenenza ad un luogo fisso, il<br />
concetto dei terreni, della proprietà e di tutto ciò che ci va dietro.<br />
Inizia, insomma, la storia come noi la conosciamo, prima era il buio animale e l’uomo andava<br />
avanti seguendo soltanto l’istinto e la legge di natura della sopravvivenza del più forte!<br />
Tolta la paura della fame e non avendo più bisogno di un cibo che saziasse, e desse forza ed<br />
energia a lungo (tanto era sempre là nell’orto ad aspettarci o conservato da qualche altra parte), la<br />
nuova alimentazione divenne sempre più ricca di cibi elaborati, per soddisfare il palato (che, nei<br />
millenni a seguire, diventa, giustamente, sempre più esigente).<br />
Ecco, quindi, che se il cibo parte dalla notte dei tempi per farci vivere e sopravvivere meglio,<br />
passando milioni di anni, cambia completamente la sua principale, e indispensabile, funzione.<br />
Vero promotore dell’introduzione del cibo che, abbiamo visto, perde sempre più il valore di<br />
nutrimento ed acquista, invece, quello di godimento e benessere, diventa allora il gusto (e il<br />
piacere, per niente atavico, di dividerlo con gli altri), si sviluppa così la socialità da tavola.<br />
Ai nostri giorni, infatti, non si mangia quasi più per fame, ma per soddisfazione, istinto sociale e<br />
piacere (e per lavoro, la compagnia a volte o per festeggiare, niente di male, ma…).<br />
Oppure ciò che si può mangiare in fretta e portare via con comodità (senza problemi di<br />
conservazione).<br />
Certo noi, amanti della salute e sportivoni impenitenti siamo forse esclusi dal discorso, ma,<br />
diciamolo, anche a noi farebbe piacere uno strappetto una volta a settimana o due (e non una volta<br />
ogni due mesi o più). Anche a noi piacerebbe uscire con la ragazza e gli amici al Sabato sera, senza<br />
che loro si sentano in colpa o ci guardino male o ci insultino per la nostra eccessiva rigidità<br />
salutistica alimentare.<br />
Non esiste, allora, una dieta che sia sana e possibilmente sociale al tempo stesso?<br />
Che mi faccia avere il meglio dei miei antenati lontani senza essere considerato un folle eremita<br />
asociale? Un fissato della forma fisica ad oltranza.<br />
Forse quella che state per leggere è il santo Graal delle diete.<br />
Forse è l’anello di congiunzione mancante fra l’uomo (sociale) e la bestia (possente) da cui<br />
deriva. Forse è la soluzione.<br />
Torniamo ai concetti base.<br />
Ovvio che solo poche centinaia di anni fa non esisteva niente di cui, oggi, si fa largo uso e cioè:
PASTA, PANE, PIZZA, BISCOTTI, DOLCI e qualsiasi farinaceo o amidaceo (riso) derivato e<br />
trattato (macinato, cotto, lievitato, scorporato, separato, setacciato…), con zucchero aggiunto<br />
(N.B. ricordo che lo zucchero, non molto tempo fa era venduto solo in farmacia!).<br />
Questo permetteva, e permette a tutt’oggi in tutte le attuali società “primitive”, la possibilità di<br />
utilizzare la maggior fonte d’energia che madre natura ci ha messo a disposizione: I GRASSI.<br />
Questi, infatti, con 9 calorie per grammo, contro le 4 che fanno i CARBOIDRATI, sono per anni<br />
stati temuti come il “nemico N°1 dell’uomo” (che portano a vari rischi tumorali e cardiopatie, ma<br />
non è tutta la verità), che si accumula e non se ne va più.<br />
Questo solo perché usiamo troppi CARBOIDRATI (CA), i quali impediscono l’uso corretto dei<br />
GRASSI (GR), che vengono così “stoccati” in riserva provocando danni, per cattivo<br />
funzionamento, e accumulandosi in punti specifici detti ”zone recettoriali di riserva” (legate a<br />
caratteristiche sessuali e genetiche). Il secondo motivo è che usiamo, spesso, troppi GRASSI non<br />
sani, i famosi SATURI, che i nostri antenati, e contemporanei, primitivi riducono per motivi<br />
naturali (i loro animali, selvatici, sono meno grassi dei nostri, d’allevamento. Si stima il 4% di<br />
grassi dei loro animali, liberi e muscolosi, contro il 25% dei nostri, ingabbiati e deboli).<br />
La dieta è “innovativa” in quanto propone un modello antropologicamente e fisiologicamente<br />
corretto, ma atavico appunto.<br />
Un modello alimentare seguito dalla nostra razza per quasi 50 milioni di anni d’evoluzione<br />
(che portarono all’uomo circa 3.5 milioni di anni fa), che continua ad essere responsabile della<br />
salute delle attuali popolazioni primitive della terra.<br />
Un modello seguito, a tutt’oggi, da tutti noi, per molti mesi, i più importanti della nostra vita.<br />
Quando mai? Vi sento esclamare: non ho mai seguito la Metabolica!<br />
E invece si. TeneteVi forte:dalla nascita allo svezzamento!<br />
Certo, il neonato è in metabolica rigida, il latte materno è soprattutto grassi e proteine, senza<br />
troppi CARBOIDRATI e nessuno di tipo farinaceo… e il piccolo uomo, naturalmente, ha tutto e<br />
cresce parecchio, più che in qualsiasi altro periodo della sua vita… Insomma i CARBOIDRATI,<br />
tanto commercialmente lodati, non sono affatto così indispensabili, quanto hanno voluto farci<br />
credere.<br />
Biochimicamente possono essere ricavati da tutte le altre sostanze del corpo, GRASSI e<br />
PROTEINE comprese (es. la famosa Gluconeogenesi dalle Proteine).<br />
La controprova scientifica e fisiologica è, infatti, che non esistono CARBOIDRATI<br />
ESSENZIALI (cioè sostanze che non sono in grado di essere prodotte dall’organismo, e che<br />
necessitano di essere prelevate dagli alimenti per la nostra ottimale, e necessaria, condizione di<br />
vita).<br />
Viceversa esistono sia gli AMINOACIDI ESSENZIALI che i GRASSI ESSENZIALI,<br />
indispensabili per la vita, prova del fatto che devono essere presi dal cibo per incapacità del<br />
nostro corpo a produrne.<br />
Questo a detta delle conclusioni di moltissimi ricercatori chimici, medici, scienziati, antropologi.<br />
Il modello alimentare “in voga” attualmente (cioè CA come fonte principale d’energia), consigliato e studiato dalla<br />
maggior parte dei nutrizionisti, è invece “giovane” perché risale a circa 10.000 anni fa, appunto con l’avvento<br />
dell’Agricoltura (la nostra medicina ufficiale, “vecchia” di 2000 anni, non ha fatto altro che studiarlo e codificarlo,<br />
accettandolo come dato di fatto, senza verificare se fosse sempre stato così per noi, a livello fisiologico e naturale dalla<br />
notte dei tempi o in altre parti, meno evolute del pianeta…).<br />
Attenzione adesso: affinché un’intera razza, o specie, si adatti e cambi, evolvendosi<br />
completamente ad un cambio di abitudini (siano esse alimentari o climatiche), per accettarle al<br />
meglio, servono circa 100.000 anni.<br />
Noi, quindi, non ci siamo ancora interamente adattati al nuovo modello alimentare!
Ecco il perché, lo stato attuale della nostra alimentazione che propone, un modello “recente”, con<br />
sempre più CA e sempre meno GR, con poche PROTEINE ha causato:<br />
-uno scorretto e pericoloso stoccaggio dei GR (con relativi problemi estetici e salutistici<br />
tristemente noti e difficilmente risolvibili), se non con diete da fame!<br />
Le quali fanno perdere peso, ma non dimagrire!<br />
Questo perché toccano spesso le Calorie, ripeto considerate, appunto, dai Dietologi tutte “uguali”<br />
fra cibi diversi, togliendole soprattutto da Grassi e Proteine.<br />
Abbassando drammaticamente il Metabolismo Basale, al muscolo fortemente legato (1Kg di<br />
muscolo consuma 100 cal./die a riposo, quindi più Massa Magra abbiamo più alziamo il MB).<br />
Tutto ciò crea un aumento conseguente, mostruoso e dilagante, dell’obesità (a fronte del fatto che<br />
sono aumentati i prodotti a bassissima percentuale di GR, i dietetici dimagranti e moltissima gente<br />
va in Palestra…assurdo, no?), in Europa siamo obesi al 51%, in America al 61%… Come<br />
avrebbero dovuto essere i nostri antenati che mangiavano moltissimi GR e non facevano Palestra?<br />
Che siano tutti questi CARBOIDRATI, in continuo aumento (l’attuale trend è il 65-70% del tot<br />
calorico), a farci ingrassare? Noi, Italiani, abbiamo i bambini più grassi d’Europa (sarà certo<br />
colpa delle merendine, ma davvero ce la sentiamo di escludere anche la “nostra”pizza e la pasta o il<br />
mitico pane da questo dramma nostrano?!).<br />
-un aumento dei casi di DIABETE. La resistenza all’insulina è provocata dall’aumento degli<br />
zuccheri legata, al loro indice glicemico, che sbalza la glicemia, provocando un rapido aumento<br />
dell’insulina che, oltre ad esaurirsi, provoca lo stoccaggio degli zuccheri in Trigliceridi (il riso<br />
bianco, consigliato dai dietologi, ha un I.G. più alto del Croissant, che è sconsigliato!!!).<br />
-un aumento delle allergie generiche varie e da cibo in particolare (una indicativa è quella al<br />
Glutine nei neonati, in aumento, uno ogni 150! La nostra fisiologia si difende dall’eccesso di CA,<br />
fin dalla nascita), sintomo di abbassamento delle difese del sistema immunitario e di reazione<br />
all’ambiente, che non viene più riconosciuto come naturale, da cui il corpo tende a difendersi.<br />
Confrontate, per un attimo, tutte le popolazioni primitive delle terra che non usano i nostri<br />
Carboidrati elaborati, che si nutrono prevalentemente di Pesce e Carne con Frutta e Verdura.<br />
Come li vedete? Grassi e astenici o forti e instancabili? E noi come siamo in confronto a “loro”?<br />
Con tutte le nostre avanzate conoscenze in campo nutrizionale, medico e sportivo? Con tutti i nostri<br />
confort (a partire dal letto con le doghe)? Se pensate che “loro” sono diversi da noi per il loro stile<br />
di vita e il loro codice genetico, adesso rispondete a queste altre domande:<br />
“Loro” come diventano quando si “civilizzano” e mangiano come noi (avete presenti gli obesi<br />
neri americani nutriti a pizza, coca-cola e hotdog)? Pensateci un attimo.<br />
Visualizzate i popoli della terra “primitivi” e quelli “civilizzati”.In costume adamitico.<br />
Togliete i denutriti dai primi e i super atleti dai secondi (come eccezione alla regola).<br />
Guardate così tutto il resto della media. Cosa vedete? Vi basta?<br />
.<br />
Fra gli antropologi e i medici nutrizionisti, più accreditati e coraggiosi, che sanno opporsi alle<br />
grandi lobbi, c’è una vera riscoperta dell’atavica alimentazione a basso o zero tenore di<br />
Carboidrati. Oppure SOLO CON CERTI TIPI DI CARBOIDRATI.<br />
Cito, fra tutte, una ricerca fatta recentemente dalla PURDUE UNIVERSITY, negli USA, che ha scoperto che la<br />
selvaggina contiene Grassi “buoni”(paragonabili a quelli del pesce), oltre ad essere, ovviamente, molto più magra della<br />
carne d’allevamento.<br />
Anche fra tecnici e esperti di settore sono state proposte tante alternative alla classica dieta<br />
ricchissima in Carboidrati e scarsa in Grassi e Proteine.(Dieta Paleolitica, Protein Power, Hunting e<br />
Pig Out Cycle, Body Opus, Warrior Diet, La Zona…).<br />
Vediamola così allora: forse non è la Metabolica senza Carboidrati è l’Alimentazione classica<br />
popolare che ne ha troppi!<br />
Inoltre più gli animali sono selvatici più si nutrono in modo corretto e naturale, e non corrono<br />
rischi di assumere “invenzioni” umane (vedi effetto “mucca pazza”) o addittivi e sostanze più o<br />
meno pericolose (anabolizzanti negli allevamenti, mercurio nel pesce…).
Ma torniamo ai Grassi speciali. Questi, come quelli del Pesce appunto, fra le altre cose abbassano<br />
il Colesterolo e, in generale, il rischio di malattie cardiovascolari per la pulizia delle arterie.<br />
.<br />
Per avere conferma di ciò sono andati a studiare alcune moderne popolazioni tribali (tipo i<br />
Nanamiut dell’Alaska, i primitivi delle Isole di tutto il mondo e gli Aborigeni australiani), che<br />
hanno abitudini alimentari identiche a quelle dei nostri antenati!<br />
E, indovinate cosa hanno riscontrato?<br />
Lo so, lo ripeterò più volte: fra loro l’incidenza di malattie cardiache, diabete e obesità è<br />
praticamente nulla!<br />
Ecco, sento il Vostro pensiero terrorizzato: non mangerò più pasta e pane?<br />
Tuttavia, vedrete che non dovrete dare addio a nessun alimento! Davvero! Anche pasta, pane e altri<br />
carboidrati compresi. Bisognerà solo limitarli molto e/o usarli in giorni precisi… Vediamo come.<br />
IN COSA CONSISTE <strong>LA</strong> <strong>DIETA</strong><br />
Per riportare il corpo al suo stato originale d’uso corretto del cibo, cioè energia dai GR, scorte e<br />
riserve dai Carboidrati, stabilito per milioni di anni da madre natura, e rielaborato, e stravolto, dalla<br />
“genialità” della sola razza umana civilizzata, si deve seguire il seguente modello:<br />
FASE I o di Valutazione o Metabolica<br />
Serve a capire come, e in quanto tempo, il nostro organismo, liberandosi dei Carboidrati, passa<br />
all’uso corretto dei Grassi. Preferisco l’approccio diretto, dei tre consigliati da Di Pasquale.<br />
Prevede le seguenti percentuali di suddivisione degli alimenti, a livello calorico, giornaliero:<br />
CARBOIDRATI: SOLO 30gr AL GIORNO (considerato come il limite massimo assumibile per<br />
non uscire dall’adattamento metabolico che auspichiamo) o IL 4-10% DELLE CALORIE totali<br />
GIORNALIERE (è possibile assumere, comunque, frutta e verdura, moderatamente all’inizio poi a<br />
volontà, in quanto non c’è interferenza eccessiva con la glicemia).<br />
GRASSI: prevalentemente insaturi (cioè dal PESCE e dagli olii vegetali) SONO IL 40-60%<br />
DELLE CALORIE GIORNALIERE. E’ possibile tenerli alti perché verranno metabolizzati e<br />
usati, stavolta non più stoccati, per dare energia a tutte le funzioni vitali (si accumuleranno solo se<br />
in eccesso, e faranno i loro danni se saranno SATURI oltre il 75% del totale).<br />
PROTEINE: AL 40-50% DELLE CALORIE (per mantenere la massa muscolare che è il tessuto<br />
più attivo metabolicamente del corpo, consuma, per Kg., 100 cal. al giorno, a riposo).<br />
Questa fase dura, solo all’inizio, 12 giorni, tempo indispensabile a far si che il corpo ricordi come<br />
funzionava milioni di anni fa e ricominci ad esser bravo ad utilizzare i GR come fonte principale e<br />
assoluta d’energia.<br />
Poi durerà solo 5-6 giorni ogni settimana.<br />
Per motivi sociali è consigliato iniziare la FASE I di LUNEDI’ (capirete il perché vedendo la FASE<br />
II).<br />
Il Dott. Di Pasquale, ripeto, consiglia vari moduli progressivi di adattamento a questa fase, in cui vengono ridotti i CA.<br />
(in modo, appunto, graduale o progressivo o ad onda).<br />
Tutto per evitare che il corpo subisca un forte stress da mancanza di CA e metabolizzi i GR, con una lenta progressione.<br />
Ritengo, per motivi di brevità della trattazione e per esperienza personale con centinaia di persone ascoltate, che sia un<br />
approccio utile solo con alcuni soggetti particolarmente ”intossicati” dai CA. e non sportivi.<br />
FASE II o Ricarica dei Carboidrati<br />
Prevede le seguenti percentuali di suddivisione degli alimenti a livello calorico giornaliero:
CARBOIDRATI: AL GIORNO IL 35-60% DELLE CALORIE. Questa fase viene chiamata di<br />
RICARICA ed è simile all’alimentazione consigliata da tutti i vari nutrizionisti. Serve per<br />
utilizzare l’ormone INSULINA al meglio, senza che accumuli GR, ma solo energia, dai CA, che<br />
non verranno più stoccati in TRIGLICERIDI, ma verranno messi nei muscoli, nel fegato e nel<br />
cervello (come GLICOGENO) e lì saranno ben utilizzati, e conservati, quasi fino al nuovo carico.<br />
GRASSI: prevalentemente insaturi (cioè dal PESCE e dagli olii vegetali) SONO RIDOTTI AL 20-<br />
40% DELLE CALORIE GIORNALIERE (per evitare che possano riaccumularsi in questa fase).<br />
L’ulteriore scopo è quello di stimolare l’aumento dell’Insulina, o meglio gli sbalzi della stessa.<br />
PROTEINE: AL 15-30% DELLE CALORIE (per mantenere la sensibilità recettoriale alle stesse e<br />
permettere che, dopo, i muscoli ne siano “affamati” e le trattengano meglio).<br />
Questa FASE II, comincia (se partite di LUNEDI’ come consigliato) esattamente il SABATO dopo<br />
il 12° giorno della FASE I, e va avanti massimo fino a DOMENICA (pomeriggio o, se avete molti<br />
muscoli da ricaricare di glicogeno, sera), la prima volta. Poi si intercala, ogni 5-6 giorni dopo la<br />
FASE I, consiglierei PER UN GIORNO SOLTANTO (o ripeto se avete molti muscoli, e vi allenate<br />
seriamente con i pesi, anche DUE).<br />
N.B.<br />
Ricordate che è molto importante che i GRASSI devono essere soprattutto presi dagli INSATURI (cioè, ripeto, olii vari<br />
vegetali e pesci).<br />
I nostri antenati, e le popolazioni primitive attuali, ripeto, non mangiano assolutamente animali d’allevamento<br />
(necessariamente mi ripeto: grassi al 25%, perché non si muovono e conducono una vita innaturale), ma selvaggina (con<br />
grassi al 4% circa molto simili alla categoria successiva) e pesce (i cui grassi non fanno male, ma appartengono alla<br />
categoria E.F.A.). Ecco, fra l’altro, perché stanno meglio di noi (non hanno diabete, allergie, artrosi, glaucoma e molte<br />
altre malattie legate ai nostri amici CA).<br />
ESEMPIO PRATICO: dieta tipo (con esempio delle due fasi).<br />
In pratica se siete in FASE I potete mangiare solo cibi proteici e grassi, i migliori sono:<br />
CO<strong>LA</strong>ZIONE/SPUNTINI<br />
Da fare a metà mattina o pomeriggio, se necessario (in ogni caso solo quando si ha fame, è<br />
questo l’altra innovazione fisiologica e naturale della dieta).<br />
Ecco le alternative PROTEICHE a scelta, da effettuare (SINGO<strong>LA</strong>RMENTE) a rotazione (il<br />
quantitativo in grammi, è solo consigliato per un atleta, maschio, medio, di una settantina di kg di<br />
muscoli, che vuole mantenersi muscoloso e/ o “tirarsi”. Per le donne, le porzioni vanno<br />
ulteriormente ridotte di un buon 20-15% o più, a seconda del peso e dell’attività).<br />
-2-3 UOVA (1-2 volte a settimana).<br />
-85-115 gr di TONNO/SALMONE/SARDINE/SGOMBRO/ SURIMI (attenzione allo zucchero<br />
che spesso vi si nasconde dentro o alla fecola di patate) o altro pesce a piacere (anche più volte al<br />
giorno tutti i giorni).<br />
-85-115 gr di CARNE (occhio alla CARNE SA<strong>LA</strong>’ perché zuccherata), anche IN SCATO<strong>LA</strong>, ma<br />
solo per praticità (1-2 volte a settimana).<br />
-85-115 gr di MORTADEL<strong>LA</strong>/PROSCIUTTO/ BRESAO<strong>LA</strong> o altro affettato a scelta (1-3<br />
volte a settimana, se la scelta ricade sui meno grassi e non zuccherati).<br />
-50-80gr di FORMAGGIO GRANA o PARMIGIANO o altri formaggi (1-2 volte a settimana).<br />
Alternative, poco ricche di CARBOIDRATI, qualora ce ne fosse la necessità, a scelta, da effettuare<br />
solo a CO<strong>LA</strong>ZIONE, una sola volta al giorno (MAI NEGLI SPUNTINI), e, rigorosamente, a<br />
rotazione:<br />
-30-45 gr di (scegliere una sola voce e, preferibilmente, evitarla dopo il 4° giorno dei primi 12<br />
giorni di FASE I, poi si potrà ri-immetterla nei successivi 5-6 giorni della stessa FASE):
-CEREALI INTEGRALI (senza zucchero)<br />
-MUESLI (senza zucchero)<br />
-ALL BRAN(senza zucchero)<br />
-BISCOTTI INTEGRALI (senza zucchero)<br />
-FETTE BISCOTTATE INTEGRALI (senza zucchero)<br />
Questi cibi, tutti, a questa grammatura, non dovrebbero superare il limite di percentuale (4-10%) dei<br />
CA pro die (nessun cibo è il 100% di CA).<br />
Oppure<br />
FRUTTA (più o meno a volontà, visto che è difficile superare il limite dei 30gr giornalieri di<br />
CARBOIDRATI con la sola frutta).<br />
PRANZO/CENA<br />
Da fare lontano dagli SPUNTINI (almeno 3 ore):<br />
Qualsiasi cibo PROTEICO, sempre dopo un’insalata cruda o cotta molto abbondante, a piacere:<br />
100-250 gr di PESCE (meglio Salmone, Sgombro, Sardine o altro Pesce Grasso) cucinato<br />
come volete o in scatola (se non temete il sale)<br />
o<br />
100-250 gr di CARNE (libera la scelta Rossa o Bianca) cucinata come volete<br />
o<br />
100-250 gr di AFFETTATI (dalla Mortadella alla Bresaola) preparati come volete<br />
o, se non ne usate durante il giorno:<br />
4-5 UOVA (a frittata o come volete)<br />
o<br />
100-150 gr di FORMAGGI (meglio Grana, Parmigiano, Emmenthal, Pecorino)<br />
o<br />
un’INSA<strong>LA</strong>TA AL<strong>LA</strong> GRECA (cioè senza riso o mais, ma con tonno o wurstel, uova, cubetti di<br />
prosciutto, funghetti, formaggio e quant’altro volete)<br />
o<br />
50-85 gr di SALSICCIA o INSACCATI (non troppo grassi) vari.<br />
In pratica, se siete, invece, in FASE II potete mangiare pochi cibi proteici e grassi, e molti<br />
CARBOIDRATI, come avete sempre fatto in pratica, tornate, quindi, alla vostra alimentazione di<br />
sempre, per questo non vi faccio esempi (ma vi dico CO<strong>LA</strong>ZIONE con biscotti, cereali o brioches,<br />
PRANZO o CENA con pasta, riso o pizza, in quantità moderata però).<br />
CONCLUSIONI E ULTIMI CONSIGLI<br />
Avete capito che d’ora in poi il vostro corpo consumerà GRASSI per fornirvi energia.<br />
Quindi, se volete dimagrire più rapidamente, potreste anche ridurli dopo un certo periodo di<br />
dieta.<br />
Tenendo bassi i GRASSI per un po’ non si altererà il meccanismo dei consumi, né il corretto<br />
assetto ormonale (cosa che succedeva con le vecchie diete culturistiche carne magra e acqua).<br />
Si accelererà soltanto il consumo degli stessi.<br />
Questi, meglio se prevalentemente INSATURI (ripeto da PESCE e OLII VEGETALI), si<br />
accumuleranno molto di meno e verranno prelevati proprio dalle vostre zone di riserva, finora<br />
ritenute intoccabili.<br />
Nel tempo vedrete l’ultimo miracolo della Metabolica: diminuire proprio gli ultimi punti che<br />
calavano e che vi riducevano dei cadaveri per riuscire ad eliminarli!
Sempre che riusciate a far passare veramente il vostro corpo in fase metabolica.<br />
Allora, riassumendo, ecco tutti i vantaggi della Dieta che Vi permetterà di:<br />
-Avere molta più ENERGIA, in quantità e qualità (ricordate ben 9 Cal per grammo contro le 4 dei<br />
CA!).<br />
-Stabilizzare la vostra GLICEMIA, riducendo in maniera sensibile l’appetito, senza crearvi “fame<br />
nervosa” e oscillazioni d’energia e d’umore!<br />
-Mantenere e, addirittura,aumentare la massa muscolare, pur dimagrendo!<br />
-Aumentare la FORZA o mantenerla!<br />
-Migliorare le risposte del vostro sistema IMMUNITARIO (collegato agli EFA).<br />
-Togliere il grasso dai vostri punti critici e combattere la cellulite!<br />
-Stare a dieta, senza fatica, e con il gusto dei cibi saporiti e ritenuti vietati!<br />
-Praticità e velocità dei pasti, senza contare troppo la calorie, ma guardando lo specchio.<br />
-Nessuna esclusione di cibi, ma solo rotazione degli stessi.<br />
Questo, e addirittura altro, dipenderà da come sapete farla, ascoltando il vostro corpo.<br />
Per molti fare due giorni, o più pasti di ricarica di CA, è troppo!<br />
Il maggior dimagrimento, se oltre alla salute e al benessere, è questo il vostro scopo, dipenderà da:<br />
-QUANTITA’ DI CALORIE TOTALI INGERITE.<br />
-QUANTITA’ DI GRASSI TOTALI, E TIPO, INGERITI.<br />
-QUANTITA’, E TIPO, DI CARBOIDRATI TOTALI INGERITI.<br />
-NUMERO DI GIORNI IN FASE I E IN FASE II.<br />
-ATTIVITA’ FISICA SVOLTA (tipo e quantità: per esempio aerobica o anaerobica, poco o<br />
molto intensa).<br />
Giocare sulla manipolazione di questi parametri dipenderà dalla vostra abilità, anche nel vedervi, e<br />
dalle vostre conoscenze ed esperienze, ma sarà sempre più facile quanto più utilizzerete la dieta.<br />
Intendo dire che la sua difficoltà, come più volte sottolineato nel trattato, sta nel trovare il vostro<br />
modo di regolarla (“settarla” dice DiPasquale nel famoso “Set Point dei Carboidrati” cioè il livello<br />
minimo di Carboidrati a cui riuscite a stare bene) per non ingrassare e non uscire dalla Metabolica<br />
(che sostanzialmente è l’uso dei Grassi per quello che madre natura aveva stabilito essere, ossia<br />
fonte principale di energia e non solo riserva inattaccabile, oggi protetta dai Carboidrati).<br />
I critici delle diete Chetogeniche, a cui la Metabolica per molti versi appartiene (anche se per altri ne esce come<br />
un’evoluzione delle stesse), si preoccupano appunto dell’eccessiva produzione di chetoni nel corpo. Costoro pensano<br />
che causi una condizione dovuta al diabete di tipo I, mal gestito fra l’altro, chiamata chetoacidosi. I diabetici di tipo I, si<br />
sa, non riescono a produrre Insulina, ciò fa si che la produzione di chetoni aumenti oltre il normale, abbassando di<br />
conseguenza il PH del sangue.Ciò, tuttavia, non è stato riscontrato nelle persone non affette da diabete di tipo I,<br />
appunto.<br />
In ogni caso si evita un’alta acidità del sangue con piccole dosi di Bicarbonato di Sodio (o Potassio, se temete ritenzione<br />
liquida data dal primo dei due).<br />
PERSEVERATE, SPERIMENTATE INTELLIGENTEMENTE E RICORDATE CHE AVETE REAZIONI<br />
METABOLICHE DIVERSE DA ALTRI INDIVIDUI, IMPARATE A CONOSCERVI PER MIGLIORARVI<br />
COSTANTEMENTE. TUTTO DIPENDE DAL SET POINT PERSONALE SUI CARBOIDRATI, DAL TIPO<br />
DI GRASSO CHE UTILIZZATE E DA QUANTE PROTEINE METABOLIZZATE.<br />
BUONA MESSA IN PRATICA E BUON NUOVO CORPO.
<strong>LA</strong> <strong>DIETA</strong> <strong>METABOLICA</strong><br />
dell Dotttt.. Mauro Dii Pasqualle<br />
Relazione del Prof. Pasquale Cozza,<br />
Docente Educazione Fisica<br />
Docente Federale Nazionale F.I.P.C.F.<br />
Membro Centro Studi e Ricerche FIPCF/CONI sede centrale ROMA<br />
Tecnico Nazionale, Istruttore e Allenatore F.I.P.C.F./C.O.N.I.<br />
Relatore per il Veneto dei corsi formazione Istruttori F.I.P.C.F./C.O.N.I.<br />
Relatore <strong>DMSA</strong> (Doctors Movement Science Association)<br />
Socio Fondatore Accademia del Movimento<br />
Consulente e Relatore DEFAV (Docenti Educazione Fisica Associati di Verona)<br />
FONTI E RINGRAZIAMENTI<br />
La presente trattazione è un particolare, e unico, mix creato grazie a queste fonti principali:<br />
-Il libro originale de “La Dieta Metabolica” del Dott. Mauro di Pasquale<br />
-Il libro “La Soluzione Anabolica” dello stesso autore, considerato l’evoluzione specialistica della<br />
dieta verso il particolare settore del Body Building<br />
-Domande e risposte fatte personalmente da me all’autore (in circa due anni)<br />
- all’autore, in un suo seminario, da altri (colleghi e persone interessate)<br />
- all’autore sul suo sito e tramite una rivista di settore<br />
- articoli dell’autore<br />
-La mia esperienza personale di circa quattro anni (su me e molte altre persone da me<br />
monitorate in tale periodo)<br />
Il tutto corredato da mie personali considerazioni, affermazioni e consigli.<br />
L’intero lavoro, inoltre, è stato letto, pazientemente, da un illustre personaggio della classe medica,<br />
il Prof. Giuseppe Maschio, Nefrologo di chiara fama internazionale, Primario di Nefrologia<br />
dell’Ospedale Maggiore di Verona -Borgo Trento e Direttore della cattedra di Nefrologia<br />
dell’Università di Verona, già Presidente dell’Ordine dei Nefrologi Italiani, che colgo qui<br />
l’occasione per ringraziare, anche per la grande disponibilità e la sua grande e sincera amicizia.<br />
PREMESSA<br />
Prima di iniziare qualsiasi regime alimentare, o attività sportiva, sono consigliabili alcuni esami<br />
generali e del sangue.<br />
Se volete affrontare seriamente e con successo, in termini di salute e prestazione, questa dieta (che<br />
io ritengo la migliore mai apparsa finora), parlatene col vostro medico di fiducia.<br />
Se fosse giovane, magro e magari un medico sportivo sarebbe ancora meglio.<br />
Inutile negare che, non solo nel nostro settore, ma anche in campo medico, l’abito fa il monaco!<br />
Il Dott. Di Pasquale, l’autore di questa dieta (nonché famosissimo medico sportivo, ricercatore,<br />
autore di numerosi studi, articoli e pubblicazioni, responsabile medico e promulgatore<br />
dell’antidoping di alcune federazioni sportive, tipo WBF, autore di numerosi libri scientifici sugli<br />
Integratori e sull’alimentazione, possessore egli stesso di una linea di integratori e tre volte
campione del mondo di POWER LIFTING, sport dove è stato atleta per 15 anni), fra l’altro è il<br />
monaco per eccellenza!<br />
Lui, per meglio affrontare il suo regime dietetico, consiglia, da buon dottore, almeno i seguenti<br />
esami del sangue e delle urine, ulteriormente completati dal prof. Maschio:<br />
-Conteggio completo cellule ematiche<br />
-Livelli di colesterolo (Totale, LDL, HDL)<br />
-TSH<br />
-Il BUN (Azotemia)<br />
-La creatininemia<br />
-Glicemia a digiuno<br />
-L’acido urico ematico<br />
-Il Potassio ematico<br />
-Funzionalità epatica<br />
-L’esame delle urine<br />
Premetto, comunque, che questa trattazione ha solo uno scopo informativo.<br />
Non posso io consigliare, o far seguire, nessuna dieta, perché il mio ruolo di relatore (responsabile<br />
dei corsi di formazione Istruttori e Allenatori della Regione Veneto) per la FIPCF del CONI, è solo<br />
questo, quello di relazionarVi e aggiornarVi sulle ultime nozioni e teorie alimentari e, quindi,<br />
sull’Allenamento più produttivo e, assolutamente, naturale.<br />
Inoltre, la seguente trattazione, non può comprendere la complessità dell’intera dieta in tutti i suoi<br />
aspetti (raccolta in un volume di oltre 200 pg e ripresa in un successivo e recentissimo libro “The<br />
Anabolic Solution”), e non è interessata alle patologie o alle persone non sportive, ma indirizzata,<br />
come approccio informativo, ai colleghi, o agli atleti del settore, che, solo con il consiglio del<br />
proprio medico sportivo, potranno decidere se intraprenderla o consigliarla per il dimagrimento (per<br />
un breve periodo) o per la salute (per un periodo molto più lungo) e la vita (ad alcuni soggetti<br />
potrebbe piacere tenerla per sempre, il dott. Di Pasquale non esclude anche questa possibilità).<br />
Nel mio personalissimo caso (la seguo dall’Aprile del 2001 e non ho intenzione di uscirne), e di<br />
quello di moltissime persone che l’hanno seguita, i risultati sono stati davvero sconvolgenti per<br />
molti e diversi punti. Riassumibili, sinteticamente in:<br />
-Velocità, nel perdere grasso (senza più riprenderlo) e non muscolo, mantenendo la forza fisica e<br />
addirittura, cosa mai vista prima sotto dieta, aumentandola (anche con clima molto caldo).<br />
-Salute, in molti hanno guarito allergie vecchie di anni (io stesso ne avevo una da 20 anni, alle<br />
Parietarie e ai Pollini), per aumento delle difese del sistema immunitario. Per la regolarizzazione<br />
pressoria (io stesso, ho sempre sofferto di pressione eccessivamente bassa ereditaria, da svenimenti<br />
improvvisi ai cambi stagione, e mi si è normalizzata in un solo mese!). Per sbalzi d’umore<br />
caratteriali (legati al “rollercoaster” glicemico), e stati d’ansia, nervosismo e ipereccitabilità, che<br />
vengono tutti ad essere regolarizzati, trovando una nuova calma e un nuovo modo d’essere.<br />
La frase più ricorrente dei “soggetti metabolici” è che questa dieta “ti cambia la vita”…e non si<br />
riferiscono solo al punto vita, passatemi la battuta!<br />
-Energia inesauribile, visto che i GRASSI sono sempre presenti nel nostro corpo e danno più del<br />
doppio d’energia dei CARBOIDRATI, capirete fra un po’.<br />
-Livelli di forma fisica mai raggiunti in precedenza in ogni tipo di prestazione atletica.<br />
Quindi vi auguro buona lettura e buona “prova” se deciderete di fare la “Dieta Metabolica”.<br />
Mi preme sottolineare che, pur non essendo “apparentemente” difficile, è una dieta di ricerca.<br />
Intendo dire che la sua difficoltà, come più volte sottolineato nel trattato, sta nel trovare il vostro<br />
modo di regolarla (“settarla” dice DiPasquale nel famoso “Set Point dei Carboidrati” cioè il livello<br />
minimo di Carboidrati a cui riuscite a stare bene), per non ingrassare e non uscire dalla Metabolica<br />
(cioè dall’uso dei Grassi per quello che madre natura aveva stabilito essere, ossia fonte principale di<br />
energia e non solo riserva inattaccabile, protetta dai Carboidrati).<br />
Un’ultima mia considerazione: se il vostro gruppo sanguigno appartiene allo “0” questa è, quasi<br />
sicuramente, la vostra dieta!<br />
Questa è una mia libertà di pensiero, Di Pasquale non è concorde, se non al 10/15%, su<br />
quest’affermazione. E’ questo quello che lui crede sia il legame con i gruppi sanguigni ed il cibo ( il<br />
Dott. Peter D’Adamo sostiene, invece, che il legame è il 100%). Ho avuto modo di “intervistarlo” ai
suoi seminari, e di parlare, più volte con Di Pasquale e posso dire che ormai conosco, abbastanza, il<br />
suo pensiero. Io, invece, ritengo, dalla mia modesta esperienza, che esiste una percentuale più alta<br />
di successo nel tenere il “set point” dei Carboidrati basso nei soggetti appartenenti al Gruppo “0” e<br />
via via più alto quanto più la razza è recente (“A”, “B”, “AB”). Provate.<br />
Un’altra mia idea (confermata però nell’Aprile 2005 da NELSON AYOTTE, braccio destro di<br />
CHARLES POLIQUIN) è che ci sia, dopo un certo periodo come in tutte le diete, diverso da<br />
persona a persona, un certo adattamento (anche in tempi molto lunghi, anni addirittura per soggetti<br />
di gruppo O)…che non permetta più di mantenersi “tirato” come all’inizio.<br />
Ma su quest’ultima considerazione devo aspettare ancora altre conferme.<br />
Per terminare l’introduzione: La Dieta metabolica è famosa, e osteggiata soprattutto in Italia, per<br />
essere una dieta senza Carboidrati e con moltissimi Grassi…Bè non è proprio così.<br />
Diciamo, e ripetiamo, che: parte senza i primi, per permettere l’uso migliore dei secondi per il<br />
nostro metabolismo, ed è la personale conoscenza dello sviluppo individuale, alla capacità, del<br />
sistema uomo (adattatosi nei millenni di evoluzione), di vivere meglio con un basso “set point”<br />
di Carboidrati. Ognuno di noi, farà la Dieta in maniera diversa per quanto riguarda l’uso e la<br />
quantità dei Carboidrati, sia chiaro. Se questa dieta è priva di Carboidrati lo è, forse, solo<br />
nella fase iniziale (che, comunque, può variare anch’essa dall’approccio radicale, da me<br />
proposto perché più rapido e valido per l’atleta, fino al lento e graduale abbassamento degli<br />
stessi).<br />
Confrontate, per un attimo, tutte le popolazioni primitive delle terra che non usano i nostri<br />
Carboidrati elaborati, che si nutrono prevalentemente di Pesce e Carne con Frutta e Verdura.<br />
Come li vedete? Grassi e astenici o forti e instancabili? E noi come siamo in confronto a “loro”?<br />
Con tutte le nostre avanzate conoscenze in campo nutrizionale, medico e sportivo? Con tutti i nostri<br />
confort (a partire dal letto con le doghe)? Se pensate che “loro” sono diversi da noi per il loro stile<br />
di vita e il loro codice genetico, adesso rispondete a queste altre domande.<br />
“Loro” come diventano quando si “civilizzano” e mangiano come noi (avete presenti gli obesi neri<br />
americani nutriti a pizza, coca-cola e hotdog)? Io ho conosciuto molti africani (Marocchini, Tunisini<br />
e Nigeriani) modificati dopo pochi mesi di salubre dieta mediterranea (che, comunque,<br />
storicamente non sarebbe a base di tanta pasta e pizza, ma di pesce, carne, alcuni cereali e olio di<br />
oliva…) Pensateci un attimo. Visualizzate i popoli della terra “primitivi” e quelli “civilizzati”.<br />
Togliete i denutriti dai primi e i super atleti dai secondi (come eccezione alla regola). Guardate così<br />
tutto il resto della media. Cosa vedete? Vi basta?<br />
…Entriamo nel vivo.<br />
CONCETTI CHIAVE: la teoria.<br />
Il tipo atavico di alimentazione, seguito per milioni di anni dai nostri antenati, vedremo fino a oltre<br />
diecimila anni fa (epoca in cui arriva, appunto, l’Agricoltura), era basato soprattutto sulla frutta,<br />
alcune radici, bacche, molta selvaggina e, in alcuni casi, anche pesce. Si consumavano così<br />
moltissimi Grassi, soprattutto animali, e Proteine. Questo tipo di Alimentazione è attualmente molto<br />
osteggiato dai moderni Dietologi, che io chiamo ironicamente: i Commercialisti delle Calorie<br />
(perché parlano solo del valore calorico dei cibi e fanno così, seguendo quasi esclusivamente questo<br />
unico principio, la maggior parte delle loro diete. Come se una calorie equivalesse ad un'altra, senza<br />
mai considerare da dove esse derivano e, quindi, cosa queste combinano all’interno del corpo<br />
umano, che è una struttura molto diversa, e complessa, rispetto ad una bomba calorimetrica).<br />
La razza umana, all’origine, seguendo ciò che la NATURA aveva predisposto per lei, ed essendo<br />
nomade e cacciatrice, si alimentava così prevalentemente con i prodotti della caccia e della pesca<br />
(quindi Grassi e Proteine animali), ma senza alcun tipo di CARBOIDRATI elaborati, ma solo con<br />
ciò che la terra offriva (radici, bacche, molta frutta…).<br />
Cioè assolutamente nessuna modifica, se escludiamo la cottura, a ciò che l’ambiente offriva.<br />
Ma Vi pare che l’uomo, che deve complicare, cambiare, elaborare, modificare, stravolgere e<br />
manomettere tutto, potesse accettare, supinamente, un’offerta così semplice fatta, per il suo bene,<br />
dalla natura? E comunque, un problema c’era.
L’uomo primitivo era un terribile predatore, che distruggeva tutto ciò che trovava.<br />
Non sarebbe sopravvissuto a lungo, e doveva, continuamente, cambiare luogo dopo averne esaurito<br />
le risorse e le possibilità naturali.<br />
Col passare degli anni però, parlo di milioni, come già accennato, con l’introduzione<br />
dell’Agricoltura (ripeto circa 10.000 anni fa), vennero introdotti cibi “nuovi” che divennero più<br />
facili da reperire, coltivare, difendere, tutto nei pressi della propria dimora e anche da conservare,<br />
più comodamente, il più a lungo possibile. Questi nuovi alimenti, frutto della terra, permettevano<br />
anche i primi scambi e la diffusione del baratto. Insomma l’inizio sociale della nostra cultura, con il<br />
senso dell’appartenenza ad un luogo fisso, il concetto dei terreni, della proprietà e di tutto ciò che ci<br />
va dietro. Inizia, insomma, la storia come noi la conosciamo, prima è il buio animale e l’uomo<br />
andava avanti seguendo soltanto l’istinto e la legge di natura della sopravvivenza del più forte!<br />
Tolta la paura della fame e non avendo più bisogno di un cibo che saziasse, e desse forza ed energia<br />
a lungo (tanto era sempre là nell’orto ad aspettarci o conservato da qualche altra parte), la nuova<br />
alimentazione divenne sempre più ricca di cibi elaborati, per soddisfare il palato (che, nei millenni a<br />
seguire, diventa sempre più esigente). Ecco, quindi, che se il cibo parte dalla notte dei tempi per<br />
farci vivere e sopravvivere meglio, passando i milioni di anni, cambia completamente la sua<br />
principale, e indispensabile, funzione.<br />
Vero promotore dell’introduzione del cibo che, abbiamo visto, perde sempre più il valore di<br />
nutrimento ed acquista, invece, quello di godimento e benessere, diventa allora il gusto (e il<br />
piacere, per niente atavico, di dividerlo con gli altri), si sviluppa così la socialità da tavola.<br />
E, noi, da esseri brutali, semplici, asociali, forti, magri, muscolosi e sani, lentamente ci<br />
trasformiamo in esseri educati, complicati, sociali, deboli, grassi, flaccidi e, persino, malati.<br />
Ai nostri giorni, infatti, non si mangia quasi più per fame, ma per soddisfazione, istinto sociale e<br />
piacere (e per lavoro, la compagnia a volte o per festeggiare, niente di male, ma…).<br />
La frase più ricorrente è “Il cibo è uno dei piaceri della vita” e quando qualcuno mangia qualcosa<br />
non gli si domanda, legittimamente, e salutisticamente, “Cos’è? Cosa contiene e di cosa è fatto?”,<br />
ma il felicissimo, da un punto di vista godereccio, “Com’è? E’ buono? Come lo hai fatto?”.<br />
Mangeremmo (e berremmo), ormai, qualsiasi cosa che soddisfi il nostro palato, anche se dovesse<br />
trasformarci in esseri deformi, pigri, doloranti, inattivi, malati (alcolizzati,diabetici e cardiopatici),<br />
per il piacere fino alla morte.<br />
Ho esagerato? Vi ho dato un quadro troppo triste?<br />
Ma è soltanto la pura verità per la maggior parte della popolazione socialmente ed economicamente<br />
evoluta della terra (non sempre e non per tutti, ovvio)!<br />
Ma è questo davvero il prezzo da pagare? Certo noi, amanti della Cultura Fisica, siamo esclusi dal<br />
discorso, ma, diciamolo, anche a noi farebbe piacere uno strappetto una volta a settimana o due (e<br />
non una volta ogni due mesi o più). Anche a noi piacerebbe uscire con la ragazza e gli amici al<br />
sabato sera, senza che loro si sentano in colpa o ci guardino male o ci insultino per la nostra<br />
eccessiva rigidità alimentare.<br />
Non esiste, allora, una dieta che sia sana e sociale al tempo stesso?<br />
Che mi faccia avere il meglio dei miei antenati lontani senza essere considerato un folle eremita<br />
asociale? Forse quella che state per leggere è il santo Graal delle diete.<br />
Forse è l’anello di congiunzione mancante fra l’uomo (sociale) e la bestia (possente) da cui deriva.<br />
Forse è la soluzione.<br />
Vi auguro che lo sia per voi come lo è stata per me.<br />
E per questo che vi invito a leggere tutto approfondendo, a provare a lungo, e bene, ed a considerare<br />
le sue varianti.<br />
La ricerca potrebbe essere lunga ed apparentemente, all’inizio, infruttuosa, potrebbero volerci anche<br />
anni a trovare la vostra personale soluzione, ma ne varrebbe assolutamente la pena.<br />
Ripeto assolutamente. Fidatevi<br />
Torniamo ai concetti base.<br />
Ovvio che solo poche centinaia di anni fa non esisteva niente di cui, oggi, si fa largo uso e cioè:<br />
PASTA, PANE, PIZZA, BISCOTTI, DOLCI e qualsiasi farinaceo o amidaceo (riso) derivato e<br />
trattato (macinato, cotto, lievitato, scorporato, separato, setacciato…), con zucchero aggiunto<br />
(N.B. ricordo che lo zucchero, non molto tempo fa era venduto solo in farmacia!).
Questo permetteva, e permette a tutt’oggi in tutte le attuali società “primitive”, la possibilità di<br />
utilizzare la maggior fonte d’energia che madre natura ci ha messo a disposizione: I GRASSI.<br />
Questi, infatti, con 9 calorie per grammo, contro le 4 che fanno i CARBOIDRATI, sono per anni<br />
stati temuti come il “nemico dell’uomo”(colesterolo e trigliceridi alti, che portano a vari rischi<br />
tumorali e cardiopatie, ma non è tutta la verità) che si accumula e non se ne va più. Questo solo<br />
perché usiamo troppi CARBOIDRATI (CA), i quali impediscono l’uso corretto dei GRASSI (GR),<br />
che vengono così “stoccati” in riserva provocando danni, per cattivo funzionamento, e<br />
accumulandosi in punti specifici detti ”zone recettoriali di riserva” (legate a caratteristiche sessuali<br />
e genetiche). Il secondo motivo è che usiamo, spesso, troppi GRASSI non sani, i famosi SATURI,<br />
che i nostri antenati, e contemporanei, primitivi riducono per motivi naturali (i loro animali,<br />
selvatici, sono meno grassi dei nostri, d’allevamento. Si stima il 4% di grassi dei loro animali, liberi<br />
e muscolosi, contro il 25% dei nostri, ingabbiati e deboli).<br />
La dieta è “innovativa” in quanto propone un modello antropologicamente e fisiologicamente<br />
corretto, ma atavico appunto. Un modello alimentare seguito dalla nostra razza per oltre 50 milioni<br />
di anni d’evoluzione (che portarono all’uomo circa 3.5 milioni di anni fa), che continua ad essere<br />
responsabile della salute delle attuali popolazioni primitive della terra. Un modello seguito, a<br />
tutt’oggi, da tutti noi, per molti mesi della nostra vita, dalla nascita, allo svezzamento!<br />
Certo, il neonato è in metabolica rigida, il latte materno è soprattutto grassi e proteine, senza<br />
CARBOIDRATI di tipo farinaceo… e il piccolo uomo, naturalmente, ha tutto e cresce parecchio,<br />
più che in qualsiasi altro periodo della sua vita… Insomma i CARBOIDRATI, tanto<br />
commercialmente lodati, non sono affatto così indispensabili, quanto hanno voluto farci credere.<br />
Biochimicamente possono essere ricavati da tutte le altre sostanze del corpo, GRASSI e<br />
PROTEINE comprese (es. la famosa Gluconeogenesi dalle Proteine).<br />
La controprova scientifica e fisiologica è, infatti, che non esistono CARBOIDRATI ESSENZIALI,<br />
cioè che non sono in grado di essere prodotti dall’organismo, e che necessitano di essere prelevati<br />
dagli alimenti per la nostra ottimale, e necessaria, condizione di vita.<br />
Viceversa esistono sia gli AMINOACIDI ESSENZIALI che i GRASSI ESSENZIALI, prova del<br />
fatto che devono essere presi dal cibo per incapacità del nostro corpo a produrne.<br />
Questo a detta delle conclusioni di moltissimi ricercatori chimici, medici, scienziati, antropologi.<br />
Il modello alimentare “in voga” attualmente (cioè CA come fonte principale d’energia), consigliato<br />
e studiato dalla maggior parte dei nutrizionisti, è invece “giovane” perché risale a circa 10.000 anni<br />
fa con l’avvento dell’Agricoltura (la nostra medicina ufficiale, “vecchia” di 2000 anni, non ha fatto<br />
altro che studiarlo e codificarlo, accettandolo come dato di fatto, senza verificare se fosse sempre<br />
stato così per noi, a livello fisiologico e naturale dalla notte dei tempi o in altre parti, meno evolute<br />
del pianeta…). Affinchè un’intera razza, o specie, si adatti e cambi, evolvendosi completamente ad<br />
un cambio di abitudini (siano esse alimentari o climatiche), per accettarle al meglio, servono circa<br />
100.000 anni. Ecco il perché, lo stato attuale della nostra alimentazione che propone, un modello<br />
“recente”, con sempre più CA e sempre meno GR, con poche PROTEINE ha causato:<br />
-uno scorretto e pericoloso stoccaggio dei GR (con relativi problemi estetici e salutistici tristemente<br />
noti e difficilmente risolvibili), se non con diete da fame! Le quali fanno perdere peso, ma non<br />
dimagrire! Questo perché toccano spesso le Calorie, considerate dai Dietologi tutte “uguali” fra cibi<br />
diversi, togliendole da Grassi e Proteine. Cioè è più il muscolo che se ne va, rispetto al grasso<br />
corporeo (si parla, in molti studi, del 65% di M.M:, cioè muscolo, perso contro il solo 25% di<br />
grasso, il resto è acqua). Abbassando drammaticamente il Metabolismo Basale, al muscolo<br />
fortemente legato (1Kg di muscolo consuma 100 cal. a riposo).<br />
-un aumento, mostruoso e dilagante, dell’obesità (a fronte del fatto che sono aumentati i prodotti a<br />
bassissima percentuale di GR, i dietetici dimagranti e moltissima gente va in Palestra…assurdo,<br />
no?), in Europa siamo obesi al 51%, in America al 61%… Come avrebbero dovuto essere i nostri<br />
antenati che mangiavano moltissimi GR e non facevano Palestra? Che siano tutti questi<br />
CARBOIDRATI, in continuo aumento (l’attuale trend è il 65-70% del tot calorico), a farci<br />
ingrassare? Noi, Italiani, abbiamo i bambini più grassi d’europa (sarà certo colpa delle merendine,<br />
ma davvero ce la sentiamo di escludere anche la pizza e la pasta o il mitico pane da questo dramma<br />
nostrano?!). In effetti la vecchia piramide alimentare sconsiglia in testa la stessa cosa che consiglia<br />
alla fine, come base, cioè i cari CARBOIDRATI! L’unica differenza starebbe nell’Indice
Glicemico, elevato quello in testa, perché zuccheri semplici, basso quello alla base, perché<br />
complessi.<br />
Ma la realtà non è proprio questa.<br />
Intanto, perché qualsiasi cibo cambia Indice Glicemico se cucinato o abbinato ad altre sostanze<br />
(grassi o proteine, o, semplicemente, il succo di limone), poi perché comunque verrà stoccato ogni<br />
CARBOIDRATO in eccesso e trasformato in GRASSO, bloccando comunque il corretto uso di<br />
quest’ultimo.<br />
-un aumento dei casi di DIABETE. La resistenza all’insulina è provocata dall’aumento degli<br />
zuccheri legata, come visto, al loro indice glicemico, che sbalza la glicemia, provocando un rapido<br />
aumento dell’insulina che, oltre ad esaurirsi, provoca lo stoccaggio degli zuccheri in Trigliceridi (il<br />
riso bianco, consigliato dai dietologi, ha un I.G. più alto del Croissant, che è sconsigliato!!!).<br />
-un aumento delle allergie (una indicativa è quella al Glutine nei neonati, uno ogni 150! La nostra<br />
fisiologia si difende dall’eccesso di CA, fin dalla nascita), sintomo di abbassamento delle difese del<br />
sistema immunitario e di reazione all’ambiente, che non viene più riconosciuto come naturale, da<br />
cui il corpo tende a difendersi.<br />
Tuttavia, lasciatemi fare una piccola considerazione di carattere socio politico economico.<br />
Provate a pensare cosa avverrebbe se tale dieta prendesse piede… Pensate alla nostra colazione,<br />
cappuccino e brioche, oppure cereali o corn flakes, o fette biscottate o torta della nonna.<br />
Pensate al pranzo con la pasta o alla nostra cena con la pizza o al dolce. E la merendina, tutta<br />
dolcetti e biscotti, dove la mettiamo? Vedo l’economia italiana che andrebbe, rapidamente, a gambe<br />
all’aria… Non credo che, questa dieta, potrà mai uscire da un certo ambiente, limitato e di nicchia,<br />
per ovvi motivi d’interesse socioeconomicoculturale.<br />
Ho iniziato dicendo che l’Alimentazione primitiva, troppo ricca di grassi animali, è osteggiata dai<br />
dietisti. Ora sappiamo anche perché.<br />
Eppure fra gli antropologi e i nutrizionisti, più accreditati e coraggiosi, che sanno opporsi alle<br />
grandi lobbi, c’è una vera riscoperta dell’atavica alimentazione.<br />
Cito, fra tutte, una ricerca fatta recentemente dalle due categorie della PURDUE UNIVERSITY,<br />
negli USA, che ha scoperto che la selvaggina contiene Grassi “buoni”(paragonabili a quelli del<br />
pesce), oltre ad essere, ovviamente, molto più magra della carne d’allevamento. Inoltre gli animali<br />
si nutrono in modo corretto e naturale, e non corrono rischi di assumere “invenzioni” umane (vedi<br />
effetto mucca pazza) o addittivi e sostanze più o meno pericolose.<br />
Ma torniamo ai Grassi speciali. Questi, come quelli del Pesce appunto, abbassano il Colesterolo e,<br />
in generale, il rischio di malattie cardiovascolari per la pulizia delle arterie.<br />
Per avere conferma di ciò sono andati a studiare alcune moderne popolazioni tribali (tipo i<br />
Nanamiut dell’Alaska e gli Aborigeni australiani), che hanno abitudini alimentari identiche a<br />
quelle dei nostri antenati! E, indovinate cosa hanno riscontrato? Lo so, lo ripeterò più volte: fra loro<br />
l’incidenza di malattie cardiache, diabete e obesità è praticamente nulla!<br />
Ecco, sento il Vostro pensiero terrorizzato: non mangerò più pasta e pane?<br />
Tuttavia, vedrete che non dovrete dare addio a nessun alimento! Davvero! Anche pasta, pane e altri<br />
carboidrati compresi. Bisognerà solo limitarli molto e/o usarli in giorni precisi… Vediamo come.<br />
IN COSA CONSISTE <strong>LA</strong> <strong>DIETA</strong><br />
Per riportare il corpo al suo stato originale d’uso corretto del cibo, cioè energia dai GR, scorte e<br />
riserve dai Carboidrati, stabilito per milioni di anni da madre natura, e rielaborato, e stravolto, dalla<br />
“genialità” della sola razza umana civilizzata, si deve seguire il seguente modello:<br />
FASE I o di Valutazione o Metabolica<br />
Serve a capire come, e in quanto tempo, il nostro organismo, liberandosi dei Carboidrati, passa<br />
all’uso corretto dei Grassi.<br />
Prevede le seguenti percentuali di suddivisione degli alimenti, a livello calorico, giornaliero:
CARBOIDRATI: SOLO 30gr AL GIORNO (considerato come il limite massimo assumibile per<br />
non uscire dall’adattamento metabolico che auspichiamo) o IL 4-10% DELLE CALORIE totali<br />
GIORNALIERE (è possibile assumere, comunque, frutta e verdura a volontà, in quanto non c’è<br />
interferenza eccessiva con la glicemia).<br />
GRASSI: prevalentemente insaturi (cioè dal PESCE e dagli olii vegetali) SONO IL 40-60%<br />
DELLE CALORIE GIORNALIERE. E’ possibile tenerli alti perché verranno metabolizzati e<br />
usati, stavolta non più stoccati, per dare energia a tutte le funzioni vitali (si accumuleranno solo se<br />
in eccesso, e faranno i loro danni se saranno SATURI oltre il 75% del totale).<br />
PROTEINE: AL 40-50% DELLE CALORIE (per mantenere la massa muscolare che è il tessuto<br />
più attivo metabolicamente del corpo, consuma, per Kg., 100 cal. al giorno, a riposo).<br />
Questa fase dura, solo all’inizio, 12 giorni, tempo indispensabile a far si che il corpo ricordi come<br />
funzionava milioni di anni fa e ricominci ad esser bravo ad utilizzare i GR come fonte principale e<br />
assoluta d’energia. Poi durerà solo 5-6 giorni ogni settimana. Per motivi sociali è consigliato<br />
iniziare la FASE I di LUNEDI’ (capirete il perché).<br />
Il Dott. Di Pasquale, consiglia vari moduli progressivi di adattamento a questa fase, in cui vengono<br />
ridotti i CA. (in modo, appunto, graduale o progressivo o ad onda).<br />
Tutto per evitare che il corpo subisca un forte stress da mancanza di CA e metabolizzi i GR, con<br />
una lenta progressione.<br />
Ritengo, per motivi di brevità della trattazione e per esperienza personale con centinaia di persone<br />
ascoltate, che sia un approccio utile solo con alcuni soggetti particolarmente ”intossicati” dai CA. e<br />
non sportivi. Questa trattazione, lo ricordo ancora una volta, non è specificatamente rivolta a tali<br />
soggetti, che presentano appunto, magari, anche patologie o semplicemente gravi livelli d’obesità<br />
(una malattia a tutti gli effetti).<br />
FASE II o Ricarica dei Carboidrati<br />
Prevede le seguenti percentuali di suddivisione degli alimenti a livello calorico giornaliero:<br />
CARBOIDRATI: AL GIORNO IL 35-60% DELLE CALORIE. Questa fase viene chiamata di<br />
ricarica ed è simile all’alimentazione consigliata da tutti i vari nutrizionisti. Serve per utilizzare<br />
l’ormone INSULINA al meglio, senza che accumuli GR, ma solo energia, dai CA, che non<br />
verranno più stoccati in TRIGLICERIDI, ma verranno messi nei muscoli, nel fegato e nel cervello<br />
(come GLICOGENO) e lì saranno ben utilizzati, e conservati, quasi fino al nuovo carico.<br />
GRASSI: prevalentemente insaturi (cioè dal PESCE e dagli olii vegetali) SONO RIDOTTI AL 20-<br />
40% DELLE CALORIE GIORNALIERE (per evitare che possano riaccumularsi in questa fase).<br />
L’ulteriore scopo è quello di stimolare l’aumento dell’Insulina, o meglio gli sbalzi della stessa.<br />
PROTEINE: AL 15-30% DELLE CALORIE (per mantenere la sensibilità recettoriale alle stesse e<br />
permettere che, dopo, i muscoli ne siano “affamati” e le trattengano meglio).<br />
Questa FASE II, comincia (se partite di LUNEDI’ come consigliato) esattamente il SABATO dopo<br />
il 12° giorno della FASE I, e va avanti massimo fino a DOMENICA (pomeriggio o, se avete molti<br />
muscoli da ricaricare di glicogeno, sera), la prima volta. Poi si intercala, ogni 5-6 giorni dopo la<br />
FASE I, consiglierei PER UN GIORNO SOLTANTO (o ripeto se avete molti muscoli, e vi allenate<br />
seriamente con i pesi, anche DUE).<br />
N.B.<br />
Ricordate che è molto importante che i GRASSI devono essere soprattutto presi dagli INSATURI<br />
(cioè, ripeto, olii vari vegetali e pesci) quindi almeno al 25% del totale, che sono più sani, e solo al<br />
restante 75%, o meno, dai SATURI (cioè provenienti da carne, latte e derivati, uova), decisamente<br />
meno salubri.<br />
Personalmente ho invertito la percentuale dei rapporti fra i GRASSI e sono meno aggressivo, più<br />
calmo, elastico muscolarmente e, mi sembra di stare ancora meglio, ma è una mia personale<br />
variante.
I nostri antenati, e le popolazioni primitive attuali, ripeto, non mangiano animali d’allevamento<br />
(necessariamente mi ripeto: grassi al 25%, perché non si muovono e conducono una vita innaturale),<br />
ma selvaggina (con grassa al 4% circa molto simili alla categoria successiva) e pesce (i cui grassi<br />
non fanno male, ma appartengono alla categoria E.F.A., vedere alla fine il GLOSSARIO per gli<br />
effetti di questi sull’uomo). Ecco, fra l’altro, perché stanno meglio di noi (non hanno diabete,<br />
allergie, artrosi, glaucoma e molte altre malattie legate ai nostri amici CA).<br />
ESEMPIO PRATICO: dieta tipo (con esempio delle due fasi).<br />
In pratica se siete in FASE I potete mangiare solo cibi proteici e grassi, i migliori sono:<br />
CO<strong>LA</strong>ZIONE/SPUNTINI<br />
Da fare a metà mattina o pomeriggio, se necessario (in ogni caso solo quando si ha fame, è<br />
questo l’altra innovazione fisiologica e naturale della dieta):<br />
Alternative PROTEICHE a scelta, da effettuare (SINGO<strong>LA</strong>RMENTE) a rotazione (il quantitativo<br />
in grammi, è solo consigliato per un atleta, maschio, medio, di una settantina di kg di muscoli, che<br />
vuole mantenersi muscoloso e/ o “tirarsi”. Per le donne, le porzioni vanno ulteriormente ridotte di<br />
un buon 20-15% o più, a seconda del peso e dell’attività).<br />
-2-3 UOVA (1-2 volte a settimana).<br />
-85-115 gr di TONNO/SALMONE/SARDINE/SGOMBRO/ SURIMI (attenzione allo zucchero<br />
che spesso vi si nasconde dentro) o altro pesce a piacere (anche più volte al giorno tutti i giorni).<br />
-85-115 gr di CARNE, anche IN SCATO<strong>LA</strong>, ma solo per praticità (1-2 volte a settimana).<br />
-85-115 gr di MORTADEL<strong>LA</strong>/PROSCIUTTO/ BRESAO<strong>LA</strong> o altro affettato a scelta (1-3<br />
volte a settimana, se la scelta ricade sui meno grassi e non zuccherati).<br />
-50-80gr di FORMAGGIO GRANA o PARMIGIANO o altri formaggi (1-2 volte a settimana).<br />
Alternative, poco ricche di CARBOIDRATI, qualora ce ne fosse la necessità, a scelta, da effettuare<br />
solo a CO<strong>LA</strong>ZIONE, una sola volta al giorno(MAI NEGLI SPUNTINI), e, rigorosamente, a<br />
rotazione:<br />
-30-45 gr di (scegliere una sola voce e, preferibilmente, evitarla dopo il 4° giorno dei primi 12<br />
giorni di FASE I, poi si potrà ri-immetterla nei successivi 5-6 giorni della stessa FASE):<br />
-CEREALI INTEGRALI (senza zucchero)<br />
-MUESLI (senza zucchero)<br />
-ALL BRAN(senza zucchero)<br />
-BISCOTTI INTEGRALI (senza zucchero)<br />
-FETTE BISCOTTATE INTEGRALI (senza zucchero)<br />
Questi cibi, tutti, a questa grammatura, non dovrebbero superare il limite di percentuale (4-10%) dei<br />
CA pro die (nessun cibo è il 100% di CA).<br />
Oppure<br />
FRUTTA (più o meno a volontà, visto che è difficile superare il limite dei 30gr giornalieri di<br />
CARBOIDRATI con la sola frutta).<br />
PRANZO/CENA<br />
Da fare lontano dagli SPUNTINI (almeno 3 ore):<br />
Qualsiasi cibo PROTEICO, sempre dopo un’insalata cruda o cotta molto abbondante, a piacere:<br />
100-250 gr di PESCE (meglio Salmone, Sgombro, Sardine o altro Pesce Grasso) cucinato<br />
come volete o in scatola (se non temete il sale)<br />
o
100-250 gr di CARNE (libera la scelta Rossa o Bianca) cucinata come volete<br />
o<br />
100-250 gr di AFFETTATI (dalla Mortadella alla Bresaola) preparati come volete<br />
o, se non ne usate durante il giorno:<br />
4-5 UOVA (a frittata o come volete)<br />
o<br />
100-150 gr di FORMAGGI (meglio Grana, Parmigiano, Emmenthal, Pecorino)<br />
o<br />
un’INSA<strong>LA</strong>TA AL<strong>LA</strong> GRECA (cioè senza riso o mais, ma con tonno o wurstel, uova, cubetti di<br />
prosciutto, funghetti, formaggio e quant’altro volete)<br />
o<br />
50-85 gr di SALSICCIA o INSACCATI (non troppo grassi) vari.<br />
In pratica, se siete, invece, in FASE II potete mangiare pochi cibi proteici e grassi, e molti<br />
CARBOIDRATI, come avete sempre fatto in pratica, tornate, quindi, alla vostra alimentazione di<br />
sempre, per questo non vi faccio esempi (ma vi dico CO<strong>LA</strong>ZIONE con biscotti, cereali o brioches,<br />
PRANZO o CENA con pasta, riso o pizza, in quantità moderata però).<br />
CONCLUSIONI E ULTIMI CONSIGLI<br />
Avete capito che d’ora in poi il vostro corpo consumerà GRASSI per fornirvi energia.<br />
Questi, per me meglio se prevalentemente INSATURI (ripeto da PESCE e OLII VEGETALI), si<br />
accumuleranno molto di meno e verranno prelevati proprio dalle vostre zone di riserva, finora<br />
ritenute intoccabili. Sempre che riusciate a far passare il vostro corpo in fase metabolica.<br />
Inoltre vi permetteranno di:<br />
-Avere molta più ENERGIA, in quantità e qualità (ricordate ben 9 Cal per grammo contro le 4 dei<br />
CA!).<br />
-Stabilizzare la vostra GLICEMIA, riducendo in maniera sensibile l’appetito, senza crearvi “fame<br />
nervosa” e oscillazioni d’energia e d’umore!<br />
-Mantenere e, addirittura,aumentare la massa muscolare, pur dimagrendo!<br />
-Aumentare la FORZA o mantenerla!<br />
-Migliorare le risposte del vostro sistema IMMUNITARIO (collegato agli EFA).<br />
-Togliere il grasso dai vostri punti critici e combattere la cellulite!<br />
-Stare a dieta, senza fatica, e con il gusto dei cibi saporiti e ritenuti vietati!<br />
-Praticità e velocità dei pasti, senza contare troppo la calorie, ma guardando lo specchio.<br />
Questo, e addirittura altro, dipenderà da come sapete farla, ascoltando il vostro corpo.<br />
Per molti fare due giorni, o più pasti di ricarica di CA, è troppo!<br />
Il maggior dimagrimento, se oltre alla salute e al benessere, è questo il vostro scopo, dipenderà da:<br />
-QUANTITA’ DI CALORIE TOTALI INGERITE.<br />
-QUANTITA’ DI GRASSI TOTALI, E TIPO, INGERITI.<br />
-QUANTITA’, E TIPO, DI CARBOIDRATI TOTALI INGERITI.<br />
-NUMERO DI GIORNI IN FASE I E IN FASE II.<br />
-ATTIVITA’ FISICA SVOLTA ( tipo e quantità: per esempio aerobica o anaerobica, poco o<br />
molto intensa).<br />
Giocare sulla manipolazione di questi parametri dipenderà dalla vostra abilità, anche nel vedervi, e<br />
dalle vostre conoscenze ed esperienze, ma sarà sempre più facile quanto più utilizzerete la dieta.<br />
I critici delle diete Chetogeniche, a cui la Metabolica per molti versi appartiene (anche se per altri<br />
ne esce come un’evoluzione delle stesse), si preoccupano appunto dell’eccessiva produzione di<br />
chetoni nel corpo. Costoro pensano che causi una condizione dovuta al diabete di tipo I, mal gestito<br />
fra l’altro, chiamata chetoacidosi. I diabetici di tipo I, si sa, non riescono a produrre Insulina, ciò fa
si che la produzione di chetoni aumenti oltre il normale, abbassando di conseguenza il PH del<br />
sangue.Ciò, tuttavia, non è stato riscontrato nelle persone non affette da diabete di tipo I, appunto.<br />
In ogni caso si evita un’alta acidità del sangue con piccole dosi di Bicarbonato di Sodio (o Potassio,<br />
se temete ritenzione liquida data dal primo dei due).<br />
Un’ultima serie di raccomandazioni frutto della mia personale esperienza:<br />
- Bevete quanta più acqua vi è possibile. Vi aiuterà a purificarvi e a saziarvi.<br />
- Se volete tirarvi al massimo, eliminate i grassi per gli ultimi 10-15 giorni prima di una data<br />
importante (gara o servizio fotografico).<br />
- Usate pochissimi affettati, possono mandarvi fuori dalla metabolica o dalla forma ottimale<br />
perché troppo ricchi di zuccheri nascosti (e spesso incalcolabili), oltre che di sale e altre<br />
sostanze tutt’altro che sane (nitriti, nitrati,glutammato, conservanti e quant’altro).<br />
- Se fate fatica a stare lontano dai Carboidrati, non siete in metabolica, oppure ne avete un<br />
maggior bisogno. Valutate le due cose e cambiate strategia. Se, però, fate fatica ad eliminare i<br />
dolci (o cadete in tentazione) usate i limoni, mangiati interi o spremuti, anche quelli<br />
confezionati, sono ottimi per resistere alle “dolci” tentazioni (dopo un bel succo di limone<br />
sparato nel gargarozzo vi passa la voglia di dolce…garantito al limone!).<br />
Fatevi, inoltre, le analisi ogni sei mesi circa e se volete saperne di più sulla vostra, e altrui, salute e<br />
reale composizione corporea, e molto altro, usate un regolare controllo BIA con sistemi seri (i<br />
migliori del mondo sono quelli della Akern). Buona dieta.<br />
PERSEVERATE, SPERIMENTATE INTELLIGENTEMENTE E CON <strong>LA</strong> MIA SUPERVISIONE,<br />
RICORDATE CHE AVETE REAZIONI METABOLICHE DIVERSE DA ALTRI INDIVIDUI, IMPARATE A<br />
CONOSCERVI PER MIGLIORARVI COSTANTEMENTE. TUTTO DIPENDE DAL SET POINT<br />
PERSONALE SUI CARBOIDRATI, DAL TIPO DI GRASSO CHE UTILIZZATE E DA QUANTE PROTEINE<br />
METABOLIZZATE. BUONA MESSA IN PRATICA E BUON NUOVO CORPO.
APPENDICE<br />
Attenzione. Ho appreso, da un noto programma televisivo (QUARK di Piero Angela), la seguente<br />
notizia che Vi passo come è stata data:<br />
“Tutti gli studi che riguardano le cardiopatie e le relazioni che queste hanno con i grassi<br />
alimentari nocivi (Colesterolo, saturi ecc…), le scorrette abitudini di vita e quello che sono gli<br />
effetti collaterali delle stesse (fumo, ipocinesia, alcool, ecc…), sono partite dal famoso studio di<br />
FRAMINGHAM (U.S.A., Massachuttes). Uno studio ad ampio spettro su tutte le abitudini di vita<br />
di questo paesino americano che ha sottoposto, finora, circa 15000 persone ad un indagine su<br />
ogni loro abitudine di vita, e che dura (coinvolgendo varie generazioni) da 56 anni. Fino a che<br />
questo studio non venne esaminato, la prima volta, i medici non mettevano in alcuna relazione le<br />
cardiopatie e il consumo eccessivo di grassi o consideravano normale l’ipertensione ad una certa<br />
età, senza relazionarla col cibo o altre cause.”<br />
Si può dire, quindi, che le conclusioni a cui è arrivata la classe medica sul problema grassi è<br />
estremamente circoscritta e limitata come visione?<br />
Insomma, mi chiedo:<br />
Sono più i mangiatori di Carboidrati elaborati (pasta, pane, pizza, dolci ecc.) sull’intero pianeta o<br />
meno? Gli studi vanno fatti sull’uomo come è in natura o su come è diventato grazie al suo<br />
snaturarla in ogni senso?<br />
Forse la classe medica nutrizionistica, a livello generale, trae conclusioni del tipo:<br />
“Stando così le cose la via meno peggio è questa…”<br />
Ma non sarebbe il caso di dettare vecchie leggi di natura come la strada corretta da seguire?<br />
Non sono mai stati ampiamente monitorati le conseguenze di un’alimentazione ricchissima in grassi<br />
(omega 3 soprattutto, cioè del pesce) degli Inuit o dei moltissimi popoli pescatori o cacciatori di<br />
ogni parte del globo. I pochi studiosi che l’hanno fatto non fanno quasi testo, ma dicono che costoro<br />
sono molto corretti con i livelli di Colesterolo e altro, e non hanno alcuna conseguenza negativa,<br />
anzi, dalla loro dieta “primitiva” e “sbilanciata”.<br />
Come mai? E’ affrettato trarre conclusioni apparentemente logiche come:<br />
“Tutti costoro non mangiando Carboidrati non subiscono molti effetti nocivi dal Grasso?”.<br />
Forse, i nostri medici, non studiano modi molto diversi di alimentarci, perché sanno che abbiamo<br />
perso l’uso del cibo per quello che realmente è la Fonte naturale di noi stessi.<br />
Forse sanno che la battaglia della salute è una guerra persa contro il gusto e i piaceri della vita?<br />
Forse non conoscono fonti alternative di alimentazione o forse hanno paura di scatenare un caos<br />
economico? Forse tutto questo e ancora di più insieme? A Voi le fin troppo logiche conclusioni.<br />
Grazie.<br />
PROF.PASQUALE COZZA<br />
Diplomato I.S.E.F. con lode nel 1987<br />
Abilitato all’insegnamento alle scuole Medie e Superiori (con 78/80 nel 1991).<br />
Prof. di Educazione Fisica, attualmente presso quattro scuole superiori.<br />
Tecnico di Pesistica e Cultura Fisica FILPJK/CONI dal 1985.<br />
Relatore unico del Veneto per la Teoria dell’Allenamento Natural per la FIPCF/CONI dal 1991<br />
Istruttore e Allenatore di Cultura Fisica Natural con oltre 20 anni di esperienza.<br />
Consulente Programmi d’allenamento personalizzati delle migliori palestre di Verona.<br />
Docente Federale Nazionale FIPCF/CONI<br />
Membro del Centro Studi e Ricerche della FIPCF<br />
Membro e Socio Fondatore dell’Accademia del Movimento<br />
Istruttore e Allenatore di Atletica Leggera dal 1985.