L'INDICATORE MIRANDOLESE - Comune di Mirandola
L'INDICATORE MIRANDOLESE - Comune di Mirandola
L'INDICATORE MIRANDOLESE - Comune di Mirandola
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX<br />
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX<br />
NAZ/CT/22/2010<br />
Il Bilancio 2012<br />
a <strong>Mirandola</strong><br />
Il Sindaco <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Maino<br />
Benatti, spiega le linee del Bilancio<br />
comunale 2012. «Abbiamo tagliato<br />
il possibile senza intaccare i servizi<br />
essenziali. Ed ora bisogna tornare<br />
ad investire per far ripartire l'economia».<br />
Intervista a pag. 5<br />
Famiglia Pico:<br />
400 anni in mostra<br />
Si aprirà venerdì 16 <strong>di</strong>cembre al<br />
Castello Pico la mostra sui 400 anni<br />
della Signoria (nella foto, particolare<br />
del <strong>di</strong>pinto "Psiche trasportata<br />
sull'orlo del burrone" realizzato da<br />
Sante Peranda e conservato al Palazzo<br />
Ducale <strong>di</strong> Mantova, che sarà<br />
esposto nella mostra mirandolese).<br />
A pag. 21<br />
La banda larga<br />
a San Giacomo<br />
Un incontro a San Giacomo<br />
Roncole per presentare il servizio<br />
<strong>di</strong> banda larga <strong>di</strong> Acanto, mercoledì<br />
14 <strong>di</strong>cembre alle ore 20.30 da Saul,<br />
in occasione della presentazione del<br />
Bilancio preventivo 2012. «Big Band<br />
Evolution – spiega Mauro Gallo <strong>di</strong><br />
Achanto – è un servizio che permette<br />
<strong>di</strong> navigare su internet, telefonare<br />
e comunicare grazie ad una piccola<br />
antenna da collocare sul terrazzo, sul<br />
tetto <strong>di</strong> casa o dell'azienda». La tecnologia<br />
è a basso impatto ambientale<br />
e inquinamento elettromagnetico. I<br />
servizi sono già attivi con numerosi<br />
abbonati nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e<br />
nelle altre frazioni. Info e adesioni:<br />
Acantho numero verde 800/895000.<br />
Il 2 <strong>di</strong>cembre 1971 veniva approvata in Senato la legge 1044<br />
«I Ni<strong>di</strong>, una risorsa da <strong>di</strong>fendere»<br />
A 40 anni dalla loro istituzione i Comuni ne riba<strong>di</strong>scono l’importanza<br />
Riven<strong>di</strong>care con forza il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
tutti i bambini e le bambine a un servizio<br />
educativo <strong>di</strong> alta qualità. E' questo<br />
il senso dell'iniziativa che fa tappa<br />
anche a <strong>Mirandola</strong>, a 40 anni dall'avvio<br />
dell'esperienza moderna dei Ni<strong>di</strong>.<br />
L’approvazione definitiva in Senato<br />
della Legge 1044 istitutiva degli Asili<br />
Nido in Italia, il 2 <strong>di</strong>cembre 1971, ha significato<br />
l’avvio <strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong> riflessione<br />
sull’infanzia e <strong>di</strong> consolidamento<br />
<strong>di</strong> una cultura dei servizi educativi che<br />
ci ha portato oggi a risultati consolidati<br />
e riconosciuti anche al <strong>di</strong> fuori<br />
dell’Italia. L'appuntamento è motivo <strong>di</strong><br />
sod<strong>di</strong>sfazione e <strong>di</strong> compiacimento, ma è<br />
anche e soprattutto un invito a un nuovo<br />
impegno, soprattutto oggi che pesanti<br />
tagli economici e vincoli con<strong>di</strong>zionano<br />
le possibilità <strong>di</strong> manovra dei Comuni.<br />
continua a pag. 3<br />
Arriva il Centro <strong>di</strong> competenze<br />
per il biome<strong>di</strong>cale<br />
E’ de<strong>di</strong>cato alla<br />
presentazione dello<br />
stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità<br />
per un Centro<br />
<strong>di</strong> competenze a<br />
servizio del settore<br />
biome<strong>di</strong>cale, il convegno<br />
in programma<br />
lunedì 5 <strong>di</strong>cembre<br />
a <strong>Mirandola</strong> (ore<br />
9,15, Sala Granda<br />
del Municipio in<br />
piazza Costituente,<br />
1) promosso dalla<br />
Provincia <strong>di</strong> Modena,<br />
dall’Unione<br />
Comuni Modenesi Area Nord e dal<br />
Quality Center Network. L’iniziativa,<br />
dal titolo “Biome<strong>di</strong>cale: innovazione<br />
e sviluppo” sarà aperta dal saluto<br />
del Sindaco <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> Maino<br />
Perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> informazione del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> · Anno 17 · numero 23 · <strong>di</strong>cembre 2011<br />
MIRANDOLA<br />
Benatti e del Presidente<br />
della Provincia<br />
Emilio Sabattini per<br />
poi proseguire con<br />
gli interventi del Rettore<br />
dell’Università<br />
<strong>di</strong> Modena e Reggio<br />
Emilia Aldo Tomasi<br />
e dell’Assessore regionale<br />
alle Attività<br />
Produttive Giancarlo<br />
Muzzarelli. «Il Centro<br />
<strong>di</strong> competenze, il<br />
cui progetto <strong>di</strong> fattibilità<br />
sarà illustrato da<br />
Francesco Baruffi <strong>di</strong><br />
Democenter – Sipe, rappresenta uno<br />
strumento a servizio delle imprese<br />
– sottolinea l’Assessore provinciale<br />
alle Politiche Economiche Daniela<br />
Sirotti Mattioli (foto) – per migliorare<br />
ulteriormente il <strong>di</strong>alogo tra aziende,<br />
mondo della sanità e sistema della<br />
ricerca che è la chiave per affrontare<br />
le sfide dell’innovazione nella prospettiva<br />
<strong>di</strong> costruire le con<strong>di</strong>zioni per<br />
una nuova stagione <strong>di</strong> sviluppo per il<br />
settore». Uno strumento in più, quin<strong>di</strong>,<br />
per rafforzare la rete tra università,<br />
sanità e imprese per la valorizzazione<br />
della ricerca, la sperimentazione clinica<br />
e preclinica e la validazione <strong>di</strong><br />
nuovi prodotti e tecnologie biome<strong>di</strong>cali.<br />
Al convegno intervengono anche<br />
Paolo Bonaretti, Direttore generale<br />
<strong>di</strong> Aster (“Ricerca e innovazione nelle<br />
tecnologie per la salute, la Rete e la<br />
Piattaforma regionale”); Roberto<br />
Grilli, Direttore dell’Agenzia sanitaria<br />
e sociale della Regione Emilia<br />
Romagna (“Il futuro della me<strong>di</strong>cina<br />
e della sanità”); Stefano Rimon<strong>di</strong>,<br />
Presidente <strong>di</strong> Assobiome<strong>di</strong>ca (“L’innovazione<br />
nel settore biome<strong>di</strong>cale”).<br />
Le conclusioni sono affidate a Carlo<br />
Lusenti, Assessore alle Politiche<br />
della Salute della Regione Emilia<br />
Romagna. Per informazioni: www.<br />
qualitycenternetwork.it.<br />
La Tangenziale<br />
<strong>di</strong> Camposanto<br />
È stata inaugurata il 20 novembre<br />
(foto) la Tangenziale <strong>di</strong> Camposanto<br />
(primo lotto).<br />
A pag. 33<br />
Gli eventi<br />
del Natale<br />
A <strong>Mirandola</strong> e Medolla tanti eventi<br />
per il Natale (nella foto <strong>di</strong> Antonio<br />
Buoli, il concerto <strong>di</strong> Natale 2010).<br />
Alle pagg. 22 e 30
2 · n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011<br />
Tribuna<br />
I lavori del Consiglio<br />
comunale <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
nell’opinione<br />
dei Capigruppo<br />
«Basta<br />
vitalizi agli<br />
immigrati»<br />
Pensioni sociali facili agli extracomunitari<br />
e casse vuote all’Inps.<br />
Cinquecentocinquata euro <strong>di</strong> vitalizio<br />
anche a chi non ha mai lavorato un<br />
giorno in Italia. È ora <strong>di</strong> <strong>di</strong>re basta.<br />
Dopo la denuncia nei giorni scorsi dei<br />
Consiglieri regionali Enrico Aimi e<br />
Alberto Vecchi, il gruppo Pdl ha deciso<br />
<strong>di</strong> iniziare una grande raccolta firme per<br />
bloccare i vitalizi a chi è ritornato nel<br />
proprio paese d’origine e, soprattutto<br />
a coloro che non ne hanno <strong>di</strong>ritto. In<br />
un momento <strong>di</strong>fficile come l’attuale<br />
non è più assolutamente tollerabile e<br />
sostenibile l’opportunità offerta agli<br />
stranieri che hanno compiuto i 65<br />
anni ed hanno un red<strong>di</strong>to minore a<br />
5.000 euro, <strong>di</strong> ottenere un vitalizio <strong>di</strong><br />
550,50 euro per ben tre<strong>di</strong>ci mensilità.<br />
Non stiamo <strong>di</strong>squisendo <strong>di</strong> pochi casi<br />
isolati, ma <strong>di</strong> ben 1.944 immigrati in<br />
regione che percepiscono oltre 7.000<br />
euro all’anno. Solamente a Modena e<br />
provincia ci costano 2.000.000 euro. In<br />
molti casi, una volta ottenuta la pensione,<br />
questi over 65enni tornano nel loro<br />
Paese d’origine, dove, con il vitalizio<br />
pagato dai citta<strong>di</strong>ni italiani, vivono da<br />
agiati, visto che in Tunisia, Marocco,<br />
Albania e Romania l’assegno <strong>di</strong> 550,50<br />
euro mensili corrisponde al doppio<br />
dello stipen<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>o. Il paradosso è<br />
frutto della politica dei ricongiungimenti<br />
familiari prevista dalle sinistre<br />
con la legge Amato, e che il Governo<br />
Berlusconi era riuscito a correggere<br />
chiedendo il requisito <strong>di</strong> almeno 10 anni<br />
<strong>di</strong> permanenza continuativa e legale in<br />
Italia. L’intervento del centro-destra si<br />
è rivelato efficace e provvidenziale per<br />
le casse dell’Inps, poiché mentre nel<br />
2008 gli assegni sociali liquidati agli<br />
stranieri in Emilia-Romagna erano il<br />
37% del totale, nel 2010 la percentuale<br />
è scesa al 22,1%. Organizzeremo una<br />
raccolta firma a <strong>Mirandola</strong>, ma non<br />
solo, per chiedere al Governo Monti<br />
<strong>di</strong> isolare quelle forze <strong>di</strong> Sinistra che<br />
hanno scaricato i vitalizzi agli stranieri<br />
sulle spalle dei contribuenti italiani pur<br />
<strong>di</strong> conquistare il consenso elettorale degli<br />
immigrati, aprendo una falla sempre<br />
più grande nel nostro debito pubblico.<br />
Chiederemo, attraverso la petizione,<br />
l’introduzione <strong>di</strong> una norma che stabilisca,<br />
se non il ritiro personale, la reale<br />
presenza fisica accertata sul nostro territorio<br />
del fruitore della pensione stessa,<br />
e che i requisiti per ottenerla vengano<br />
decisamente raddoppiati. Con buona<br />
pace della Sinistra e della Cgil. Babbo<br />
Natale non ha più regali.<br />
ANTONIO PLATIS<br />
CAPOGRUPPO PDL<br />
«<strong>Mirandola</strong>, 26 novembre<br />
Consiglio sul volontariato»<br />
Se provo a dare una definizione<br />
<strong>di</strong> volontariato mi<br />
verrebbe subito da <strong>di</strong>re che<br />
il volontariato è un inno ai<br />
piccoli, ma fondamentali<br />
gesti. È la riscoperta <strong>di</strong><br />
quanto con poco si può fare<br />
tanto. È l’uscita dalla cultura<br />
delle imprese plateali<br />
ed esibizioniste che hanno<br />
caratterizzato questo ultimo<br />
ventennio italiano. È il<br />
ritorno ad una vita <strong>di</strong>screta,<br />
solidale, aperta. Aperta, lo<br />
sottolineo, perché è un aggettivo<br />
fondamentale per<br />
la coesione sociale. Non c’è coesione<br />
e giustizia nella paura dell’altro. Ci<br />
sono parole che oggi, con la svolta del<br />
Governo Monti, riscopriamo come se<br />
fossero nuove, come se le sentissimo<br />
per la prima volta: maternità, lotta al<br />
precariato, cura agli anziani, conciliazione<br />
dei tempi tra lavoro e famiglia,<br />
ricerca, sviluppo economico. Parole che<br />
noi del Pd abbiamo pronunciato tante<br />
volte, ma che per un cortocircuito degli<br />
organi <strong>di</strong> informazione, cadevano nel<br />
vuoto, assorbite da altro. Assuefatti da<br />
una quarantina <strong>di</strong> leggi ad personam,<br />
oggi finalmente riscopriamo valori<br />
che il mondo del volontariato non ha<br />
mai sospeso, non ha mai rinunciato,<br />
nonostante sembrassero far parte <strong>di</strong> un<br />
vocabolario <strong>di</strong>verso da quello italiano.<br />
I valori del volontariato ora sono<br />
finalmente rimessi al centro, per un<br />
obiettivo non piccolo: salvare l’Italia<br />
e l’Europa. Dobbiamo tutti adoperarci<br />
per far emergere l’altra Italia, quella che<br />
oggi i volontari mirandolesi rappresentano<br />
così numerosi, quella delle persone<br />
che donano tempo e cure senza volere<br />
nulla in cambio. Che con un gesto sono<br />
in grado <strong>di</strong> spezzare quel circolo vizioso<br />
del dare e dell’avere, proponendo il<br />
modello virtuoso del dare senza esigere<br />
ad ogni costo una compensazione <strong>di</strong>retta.<br />
Nel volontariato il dono del tempo e<br />
delle cure è senza obbligo <strong>di</strong><br />
restituzione, è incon<strong>di</strong>zionato,<br />
gratuito, vero. È il ritorno<br />
ad un modello <strong>di</strong> integrità e<br />
autenticità del quale l’Italia<br />
ha una sete spaventosa.<br />
Volontariato come inno ai<br />
piccoli gesti, <strong>di</strong>cevo. I gesti<br />
che contano, quelli autentici<br />
<strong>di</strong> aiuto. È la solidarietà che<br />
non ha paura dell’altro, che<br />
non guarda chi ha <strong>di</strong> fronte<br />
come fosse un nemico da<br />
cacciare da casa propria.<br />
Il volontariato costruisce<br />
comunità aperte, plurali e<br />
solidali. Guarda alle nuove generazioni<br />
come risorse non come problemi, agli<br />
anziani per aiutarli a invecchiare con<br />
<strong>di</strong>gnità, ai <strong>di</strong>sabili per attrezzarli alle<br />
<strong>di</strong>fficoltà del mondo. A <strong>Mirandola</strong> le<br />
tante preziose persone impegnate nel<br />
volontariato fanno questo in silenzio,<br />
senza palcoscenici, nella quoti<strong>di</strong>anità,<br />
donando tempo e cure. E lo fanno senza<br />
rendersi nemmeno conto <strong>di</strong> quanto il<br />
loro lavoro sia fondamentale per l’intera<br />
comunità, specialmente <strong>di</strong> questi tempi<br />
dove il livello <strong>di</strong> welfare raggiunto nella<br />
nostra regione fatica a reggersi in pie<strong>di</strong><br />
senza la rete fondamentale del Terzo<br />
settore. Un paracadute per non cadere,<br />
dopo la miopia <strong>di</strong> governanti che hanno<br />
tagliato in<strong>di</strong>scriminatamente in cultura<br />
e salute. Le fondamenta della nostra<br />
casa insomma. Nietzsche scriveva:<br />
«É prerogativa della grandezza, recare<br />
grande felicità con piccoli doni». Un<br />
inno ai gesti <strong>di</strong>screti e autentici che il<br />
volontariato interpreta con riservatezza.<br />
E un augurio che l’esempio solidale<br />
dell’ associazionismo <strong>di</strong>venti il modello,<br />
la chiave <strong>di</strong> volta, per una Italia<br />
migliore <strong>di</strong> questa, che tutti noi, nessuno<br />
ne è escluso, dobbiamo contribuire a<br />
costruire per i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> domani.<br />
CRISTINA CERETTI<br />
CAPOGRUPPO PD<br />
«Il nostro no<br />
ai governi ammucchiata»<br />
A coloro che criticano la scelta della<br />
Lega <strong>di</strong> andare all'opposizione facciamo<br />
notare come l'operazione che ha portato<br />
al cambio in corsa <strong>di</strong> Governo e Premier<br />
sia stata fatta in fretta e furia, senza che<br />
Monti ci abbia, se non in minima parte,<br />
detto cosa vorrà fare; si è solo sentito<br />
parlare <strong>di</strong> sacrifici e provve<strong>di</strong>menti<br />
equi all’interno e <strong>di</strong> una finanziaria da<br />
15 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro, che sarà pronta l’8<br />
<strong>di</strong>cembre (un’annunciazione insomma),<br />
basata sulla reintroduzione della famigerata<br />
Ici (imposta applicata su <strong>di</strong> un<br />
<strong>di</strong>ritto fondamentale sancito nella Costituzione<br />
e cioè il <strong>di</strong>ritto alla casa) e della<br />
patrimoniale, <strong>di</strong> un ulteriore aumento<br />
dell’Iva e <strong>di</strong> una mo<strong>di</strong>fica delle pensioni<br />
<strong>di</strong> anzianità, cioè <strong>di</strong> quelle legate a 40<br />
anni <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> contributi. Nonostante<br />
ciò i miglioramenti sull'andamento del<br />
mercato borsistico e sul fronte dello<br />
Spread non si vedono e sembra d'essere<br />
ancora al tempo <strong>di</strong> Berlusconi.<br />
Nessuno <strong>di</strong>ce che siamo lo Stato con la<br />
terza pressione fiscale più alta d’Europa<br />
(<strong>di</strong>etro a Svezia e Danimarca), paghiamo<br />
le autostrade e in alcuni casi le tangenziali,<br />
il prezzo dei carburanti è dato per<br />
un 50% da imposte e l’unica cosa <strong>di</strong><br />
cui si sente parlare in questi giorni è <strong>di</strong><br />
aumentare ulteriormente le entrate. Il<br />
vero problema, è che una parte d’Italia<br />
spende troppo, non paga nulla e deprime<br />
la crescita. Ne sono un esempio la spesa<br />
per il personale della Sicilia che con lo<br />
stesso numero <strong>di</strong> abitanti del Veneto,<br />
spende 1.782 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro contro i<br />
151 milioni <strong>di</strong> euro della regione padana,<br />
oppure il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Comitini (Ag) con<br />
960 abitanti e 64 <strong>di</strong>pendenti comunali, o<br />
la Calabria con 11.000 forestali contri i<br />
meno <strong>di</strong> 600 della Lombar<strong>di</strong>a.<br />
Questo Stato ha bisogno <strong>di</strong> riforme,<br />
<strong>di</strong> lasciare a casa i <strong>di</strong>pendenti pubblici<br />
in eccesso, <strong>di</strong> una lotta all’evasione<br />
concentrata dove il 93% delle aziende<br />
evadono l’Irap (Calabria) e non <strong>di</strong> nuove<br />
tasse, che sarebbero una toppa ad una<br />
botte che perde acqua da tutte le parti.<br />
Saluti Padani,<br />
GUGLIELMO GOLINELLI<br />
CAPOGRUPPO LEGA NORD PADANIA<br />
«That’s all, folks!<br />
Questo è tutto, gente...»<br />
That's all, folks: questo<br />
è tutto, gente. Così titola un<br />
articolo pubblicato qualche<br />
giorno fa da un importante<br />
settimanale inglese<br />
(The Economist) de<strong>di</strong>cato<br />
alle <strong>di</strong>missioni del nostro<br />
ex-premier, definito come<br />
“l’uomo che ha mandato a<br />
rotoli un’intera valuta”. Nelle<br />
ultime settimane abbiamo<br />
assistito a qualcosa che non<br />
era mai accaduto nella storia<br />
d'Italia. Giornali e televisioni<br />
<strong>di</strong> tutto il mondo hanno<br />
puntato gli occhi sul nostro<br />
Paese in<strong>di</strong>candoci come quel “fattore<br />
<strong>di</strong> contagio” che insieme alla propria<br />
economia rischiava <strong>di</strong> trascinare con<br />
sé tutta Europa.<br />
Per colpa <strong>di</strong> un Governo che per<br />
anni ha fatto solo il proprio interesse,<br />
che non ha saputo gestire la crisi e<br />
che anzi l'ha negata fino all'ultimo<br />
– ricordate la faccenda dei ristoranti<br />
pieni? –, l'Unione Europea è dovuta<br />
intervenire per assicurarsi che il nostro<br />
Paese facesse qualcosa per uscire dallo<br />
stallo in cui si trovava da troppi mesi.<br />
Il tempo che doveva essere usato per<br />
intervenire lo si è sprecato a parlare <strong>di</strong><br />
escort, <strong>di</strong> processi, <strong>di</strong> bunga bunga, e<br />
<strong>di</strong> tutto quanto ci ha reso ri<strong>di</strong>coli agli<br />
occhi del mondo. Mentre la <strong>di</strong>soccupazione<br />
giovanile toccava picchi mai<br />
visti, mentre le piccole imprese non<br />
Abbiamo presentato<br />
un or<strong>di</strong>ne<br />
del giorno nel Consiglio<br />
dell’Unione<br />
dei Comuni per<br />
impegnare gli enti<br />
locali del nostro<br />
territorio a promuovere<br />
e riconoscere<br />
il merito,<br />
la creatività ed i<br />
valori nei giovani.<br />
Analoga iniziativa<br />
era stata intrapresa<br />
dal Consigliere<br />
Provinciale Giorgio<br />
Siena.<br />
Partendo dal<br />
presupposto che:<br />
• i messaggi<br />
provenienti dalla televisione, purtroppo<br />
anche quella <strong>di</strong> Stato, <strong>di</strong>ffondono,<br />
nella società e soprattutto nei giovani,<br />
il concetto <strong>di</strong> facili guadagni spesso<br />
senza qualità e valori;<br />
• la società spesso riconosce più le<br />
raccomandazioni che il merito, con un<br />
<strong>di</strong>ffuso familismo anche nel lavoro, sia<br />
nel settore privato che pubblico e nelle<br />
professioni;<br />
• i dati sulla <strong>di</strong>soccupazione giovanile<br />
sono seriamente negativi con un<br />
valore me<strong>di</strong>o del 30% valore così alto<br />
da creare situazioni talmente pericolose<br />
da lasciar intravedere il rischio della<br />
emarginazione;<br />
• la crescita del <strong>di</strong>sagio giovanile<br />
riuscivano ad andare avanti,<br />
i cortigiani <strong>di</strong> Berlusconi<br />
hanno fatto finta <strong>di</strong> niente.<br />
Non solo si è perso tempo,<br />
ma per anni le destre hanno<br />
lavorato ad<strong>di</strong>rittura per<br />
peggiorare la situazione.<br />
Hanno devastato la scuola,<br />
precarizzato il lavoro escludendo<br />
un adeguato sistema<br />
<strong>di</strong> ammortizzatori sociali.<br />
Hanno tagliato in ricerca e<br />
sviluppo <strong>di</strong>cendo che non<br />
c'erano sol<strong>di</strong>, ma mai che<br />
gli sia venuto in mente <strong>di</strong><br />
tagliare sprechi e privilegi.<br />
Il risultato <strong>di</strong> tutto questo è sotto gli occhi<br />
<strong>di</strong> tutti: i nostri titoli <strong>di</strong> Stato hanno<br />
rischiato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare carta straccia, e<br />
<strong>di</strong> trasformare l'Italia da Paese fondatore<br />
dell'Europa, a Paese “<strong>di</strong>struttore”<br />
dell'euro. Ci auguriamo che finalmente<br />
si sia all'inizio <strong>di</strong> una nuova fase, in<br />
cui la politica a tutti i livelli s'impegni<br />
a rime<strong>di</strong>are ad una situazione <strong>di</strong>venuta<br />
ormai insostenibile per i giovani e per<br />
le famiglie del nostro Paese. Per ora<br />
l'autorevolezza e l'intelligenza <strong>di</strong> un<br />
Presidente come Giorgio Napolitano<br />
hanno permesso <strong>di</strong> evitare il peggio,<br />
adesso però servono l'impegno e la consapevolezza<br />
<strong>di</strong> tutti per ricostruire sulle<br />
macerie del ventennio berlusconiano un<br />
impegno politico che guar<strong>di</strong> finalmente<br />
al bene del Paese.<br />
SINISTRA PER MIRANDOLA<br />
«Disagio giovanile:<br />
cosa possiamo fare»<br />
può manifestarsi<br />
in atteggiamenti<br />
estremi o nella<br />
cultura dello sballo,<br />
fenomeni che<br />
anche sul nostro<br />
territorio sono<br />
<strong>di</strong>ventati un problema<br />
non trascurabile.<br />
Riteniamo opportuno<br />
che, per<br />
cercare <strong>di</strong> alleviare<br />
il problema gli enti<br />
locali, debbano:<br />
• fare il<br />
possibile per contribuire<br />
a costruire<br />
una società che<br />
affermi valori positivi<br />
e contrasti la superficialità e<br />
l’egoismo;<br />
• aiutare la famiglia e la scuola<br />
nelle <strong>di</strong>fficili sfide educative;<br />
• coinvolgere le forze attive<br />
della società, del lavoro, della produzione<br />
e delle professioni per offrire<br />
prospettive e speranze per i giovani<br />
nelle forme oggi possibili: cre<strong>di</strong>to,<br />
opportunità <strong>di</strong> lavoro anche autonomo,<br />
sostegno alla impren<strong>di</strong>torialità, servizi<br />
<strong>di</strong> supporto, stage lavorativi, progetti<br />
mirati, e tutte le altre forme possibili<br />
<strong>di</strong> sostegno.<br />
Il Consiglio dell’Unione ha votato<br />
unanimemente la proposta.<br />
LISTA CIVICA “I MIRANDOLESI”<br />
Perio<strong>di</strong>co del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> fondato nel 1877<br />
Autoriz. del Tribunale <strong>di</strong> Modena n. 1247 del 30-08-95<br />
Tiratura: 25.000 copie - Distribuzione gra tui ta<br />
Dir. responsabile: Fabio Montella - Capo redattore: Luca Marchesi<br />
Hanno collaborato: Tiziano Aleotti, Cristina Arbizzani, Osiride Bastianelli, Alberto<br />
Bergamini, Cristina Ceretti, Antonio Castellana, Fabio Degiuli, Andrea Ferramola,<br />
Guido Ganzerli, Giorgio Goldoni, Guglielmo Golinelli, Silvia Golinelli, Nicoletta<br />
Magnoni, Lara Mantovani Uguzzoni, Quirino Mantovani, Giovanni Moi, Annarosa<br />
Paltrinieri, Emma Peliciar<strong>di</strong>, Sergio Piccinini, Antonio Platis, Paolo Pollastri, Remo<br />
Rinal<strong>di</strong>, Francesco Sgarbi, Edmondo Trionfini, Nino Vincenzi, Giampaolo Zirol<strong>di</strong>.<br />
Stampa: Centro Stampa E<strong>di</strong>toriale - Grisignano del Zocco (VI) tel. 0444.414303<br />
Pubblicità: New Millenium Srl - v. Pico 17 - <strong>Mirandola</strong> (MO)<br />
pubblicità tel. 334/6069932, ufficio tel. 0535/26853, fax: 0535/060139,<br />
Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno in<strong>di</strong>rizzate a<br />
L’In<strong>di</strong>catore Mirandolese, piazza Costituente 1, tel. 0535/29519,<br />
fax 0535/29541 e-mail: fabio.montella@comune.mirandola.mo.it<br />
Chiuso in redazione il 25 novembre 2011. Prossimo numero il 15 <strong>di</strong>cembre 2011
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 3<br />
DALLA PRIMA Lara Cavicchioli: «Un ambiente stimolante e rassicurante»<br />
I Ni<strong>di</strong>, investimento per il futuro<br />
L’Assessore: «Qui il bambino cresce e sperimenta l’autonomia»<br />
MIRANDOLA<br />
Laboratori<br />
per genitori<br />
e bimbi<br />
Due momenti dell'inaugurazione del Nido e della Scuola Materna <strong>di</strong><br />
via Poma, il 10 settembre 1978. Sotto, al centro, si riconosce il Sindaco<br />
Benito Secchi<br />
Va riba<strong>di</strong>to il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> tutti i bambini<br />
e le bambine a un servizio educativo<br />
<strong>di</strong> alta qualità. Oltretutto è riconosciuto<br />
da tutti che i servizi per l’infanzia sono<br />
il più serio investimento per una società<br />
non solo sul piano sociale e culturale,<br />
ma anche sul piano del ritorno economico.<br />
Nell’attuale situazione <strong>di</strong> tagli<br />
alle risorse e <strong>di</strong> minacce reali alla sopravvivenza<br />
dei servizi per l’infanzia,<br />
va quin<strong>di</strong> dato un segnale <strong>di</strong> presenza,<br />
chiedendo un rinnovato impegno<br />
e un rilancio dei Ni<strong>di</strong> d’infanzia in<br />
Italia, con un nuovo piano <strong>di</strong> sviluppo<br />
dei Ni<strong>di</strong>, un piano <strong>di</strong> finanziamento<br />
pluriennale per la loro gestione e per<br />
il loro incremento, una legislazione<br />
a livello nazionale su elementi qualitativi<br />
e quantitativi<br />
imprescin<strong>di</strong>bili. Nel<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
i servizi educativi per i<br />
bambini 0-3 anni sono<br />
cresciuti negli ultimi 8<br />
anni del 21%, Anche il<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>,<br />
il personale dei due Ni<strong>di</strong><br />
ed i genitori, aderiscono<br />
alla giornata <strong>di</strong> informazione<br />
e coinvolgimento<br />
della citta<strong>di</strong>nanza<br />
sul rilievo ed il valore<br />
sociale dei Ni<strong>di</strong> organizzando<br />
un momento<br />
<strong>di</strong> festa. «I genitori e<br />
tutti coloro che hanno<br />
Una lunga storia per aiutare<br />
le mamme lavoratrici ed i loro figli<br />
La storia degli Asili Nido comunali<br />
a <strong>Mirandola</strong> ha inizio il 7 aprile 1975,<br />
quando in un e<strong>di</strong>ficio al numero civico<br />
5 <strong>di</strong> via Filzi viene aperto questo<br />
nuovo servizio, in grado <strong>di</strong> ospitare<br />
25 bambini da 0 a 3 anni. L'iniziativa<br />
viene presa come risposta alla forte<br />
richiesta <strong>di</strong> tante mamme lavoratrici.<br />
All'inizio dell'anno scolastico 1974-<br />
1975 erano infatti oltre 50 le domande<br />
<strong>di</strong> ammissione al Nido <strong>di</strong> via Libertà<br />
(già attivo negli anni del fascismo<br />
soprattutto per dare assistenza ai figli<br />
delle mondariso e gestito, anche<br />
dopo la guerra, dall'Opera Nazionale<br />
Maternità e Infanzia e non ancora dal<br />
<strong>Comune</strong>) che non potevano essere accolte.<br />
La lunga lista d'attesa del Nido <strong>di</strong><br />
via Libertà metteva a rischio il lavoro<br />
<strong>di</strong> tante donne, in un momento peraltro<br />
<strong>di</strong>fficile per l'economia. I locali <strong>di</strong> via<br />
Filzi avevano già ospitato una sede<br />
scolastica. Nel 1970 il <strong>Comune</strong> aveva<br />
infatti preso in affitto ed adattato le<br />
stanze per una nuova Scuola Materna,<br />
che era stata pensata a servizio dell'area<br />
MIRANDOLA<br />
ovest dell'abitato, allora in grande<br />
espansione. La sede era stata scelta<br />
come provvisoria, in attesa della costruzione,<br />
avvenuta poi tra il 1972 e il<br />
1974, della Scuola Materna comunale<br />
<strong>di</strong> via Toti. Nel 1976 entrambi i Ni<strong>di</strong><br />
(via Filzi e via Libertà) sono gestiti dal<br />
<strong>Comune</strong> ed hanno una capacità complessiva<br />
<strong>di</strong> 85 bambini. La richiesta<br />
<strong>di</strong> accesso è però molto superiore e le<br />
famiglie <strong>di</strong> 24 bambini sono costrette<br />
a rinunciare al servizio.<br />
Il <strong>Comune</strong> sceglie <strong>di</strong> dare priorità<br />
a chi ha con<strong>di</strong>zioni economiche<br />
meno favorevoli. Per garantire la<br />
più ampia partecipazione alle scelte<br />
ed una gestione sociale del servizio<br />
viene promosso in ciascun Nido un<br />
Consiglio composto da rappresentanti<br />
dei genitori, del quartiere e del personale.<br />
Nella sede <strong>di</strong> via Filzi anche<br />
il Nido rimane appena 3 anni. Su<br />
progetto dell'architetto Kavur viene<br />
infatti realizzato in via Poma il nuovo<br />
fabbricato, inaugurato il 10 settembre<br />
1978. A tenere a battesimo i locali<br />
Sabato 3 <strong>di</strong>cembre<br />
dalle ore 10,30 alle 11,30<br />
sotto il portico del Municipio<br />
i bambini ed i<br />
genitori dei due Ni<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong> si faranno<br />
sentire per ricordare a<br />
tutti i citta<strong>di</strong>ni l’importanza<br />
dei Ni<strong>di</strong>. All'iniziativa<br />
interverrà il Sindaco<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> Maino<br />
Benatti. La festa sarà<br />
animata da Vittorio Cavallini<br />
<strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Pico e si<br />
concluderà con il taglio<br />
della torta ed il lancio dei<br />
palloncini.<br />
intervengono il Consigliere regionale<br />
Osanna Menabue, in sostituzione<br />
dell'Assessore Jone Bartoli, il Sindaco<br />
Benito Secchi, il Vicesindaco Clau<strong>di</strong>o<br />
Furini, il Presidente dell'Istituto Autonomo<br />
Case Popolari e numerose altre<br />
autorità citta<strong>di</strong>ne. La nuova struttura<br />
può ospitare 60 bambini tra i 3 mesi<br />
e i 2 anni, oltre ai 95 tra i 3 e i 5 anni<br />
dell'annessa Scuola Materna. Il costo<br />
è <strong>di</strong> 295 milioni <strong>di</strong> lire compresi gli<br />
arre<strong>di</strong>, a totale carico del <strong>Comune</strong>, se<br />
si eccettua un contributo <strong>di</strong> 40 milioni<br />
dello Iacp. Con un contributo della<br />
Regione viene inoltre sistemato l'Asilo<br />
avuto modo in questi<br />
anni <strong>di</strong> frequentare i<br />
Ni<strong>di</strong> per l’infanzia del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
– <strong>di</strong>ce l'Assessore ai<br />
Servizi per la Promozione<br />
della Persona,<br />
Lara Cavicchioli –<br />
hanno potuto constatare<br />
quanta cura vi sia<br />
nell’alimentazione,<br />
nell’igiene ma anche<br />
nell’arredo, nella scelta<br />
dei colori, nell’acquisto<br />
dei giochi. Tutto<br />
l’ambiente è stimolante<br />
ma nello stesso tempo<br />
rassicurante. Il bambino<br />
in questi spazi si sente avvolto<br />
dal benessere che trasmette ciò che<br />
gli sta intorno. Ha modo <strong>di</strong> stare con<br />
gli altri ma anche <strong>di</strong> sperimentare da<br />
solo un nuovo gioco, sente la premura<br />
delle educatrici e <strong>di</strong> tutto il personale<br />
che gli sta intorno, ha le giuste attenzioni<br />
e sollecitazioni per un graduale<br />
sviluppo dell’autonomia. Il bambino<br />
– prosegue Lara Cavicchioli – cresce<br />
e si fa grande, naturalmente favorito<br />
da stimoli adeguati e rispettosi del suo<br />
ritmo <strong>di</strong> maturazione. Tutto è pensato<br />
per lui ma questo non si sovrappone<br />
alla famiglia ed alla sua casa. Il Nido<br />
è un altro luogo, vi sono altre persone<br />
ma in sinergia con la famiglia per il<br />
benessere dei bambini».<br />
Nido dell'Omni <strong>di</strong> viale Libertà. Con<br />
questa nuova realizzazione il <strong>Comune</strong><br />
riesce così a superare (16%) lo standard<br />
previsto dall'allora Piano regionale, che<br />
prevedeva la costruzione entro il 1998<br />
<strong>di</strong> Asili Nido per coprire un'utenza pari<br />
al 15% dei bambini in età tra i 3 mesi<br />
e i 2 anni. Il resto è storia recente, con<br />
la costruzione del secondo Nido "La<br />
Civetta" da parte dell'Amministrazione<br />
guidata da Alberto Morselli, che<br />
inaugura il 4 ottobre 1998. segnando<br />
un altro importante passo avanti nelle<br />
politiche per l'infanzia e le famiglie.<br />
F.M.<br />
“Genitori ai primi passi” e “Laboratori<br />
pomeri<strong>di</strong>ani bambini e genitori”<br />
sono le proposte per le famiglie residenti<br />
nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, con<br />
bambini da 0 a 3 anni per estendere<br />
l’offerta educativa caratteristica del<br />
Nido. Le due iniziative, nate dalla<br />
collaborazione dell’Assessorato alla<br />
Promozione della Persona con la<br />
Cooperativa Gulliver, si rivolgono<br />
sia alle famiglie che già frequentano<br />
il Nido, sia a quelle che non lo conoscono.<br />
I percorsi inizieranno dal mese<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre ed intendono sostenere la<br />
genitorialità, far socializzare bambini e<br />
genitori e rispondere alle esigenze delle<br />
nuove famiglie. “Genitori ai primi<br />
passi” offre la possibilità ai neogenitori<br />
con bambini nel primo anno <strong>di</strong> vita<br />
<strong>di</strong> trascorrere alcune ore all’interno<br />
<strong>di</strong> uno spazio strutturato (il Nido) per<br />
affrontare i temi legati ai cambiamenti<br />
del primo anno <strong>di</strong> vita sia del bambino<br />
che all’interno della coppia. Si tratta <strong>di</strong><br />
sei incontri, uno ogni mese, a partire<br />
da quello iniziale che è fissato per<br />
mercoledì 14 <strong>di</strong>cembre e che ha come<br />
argomento “Incontro <strong>di</strong> benvenuto.<br />
Una merenda per conoscerci!”. Tutti<br />
gli incontri si terranno dalle 16.30<br />
alle 18.30 ed è previsto un massimo<br />
<strong>di</strong> 10 iscritti. “Laboratori pomeri<strong>di</strong>ani<br />
bambini e genitori” si rivolge invece<br />
ai bambini dai 12 ai 36 mesi ed ai loro<br />
genitori (o nonni), coinvolgendoli in<br />
attività grafico pittoriche, in giochi<br />
e laboratori specifici. Si tratta <strong>di</strong> due<br />
pomeriggi al mese sempre il lunedì<br />
dalle 16.30 alle 18. Il primo laboratorio<br />
partirà lunedì 5 <strong>di</strong>cembre ed è<br />
previsto un massimo <strong>di</strong> 15 iscritti. Le<br />
iniziative sono completamente gratuite<br />
e sono aperte a tutte le famiglie<br />
residenti a <strong>Mirandola</strong>, si svolgono<br />
presso il “Nido della Civetta” <strong>di</strong> Via<br />
Gobetti 2. E’ necessaria l’iscrizione<br />
alla proposta a cui si è interessati per<br />
poter organizzare al meglio gli spazi<br />
e l’accoglienza dei bambini e dei<br />
genitori. Per ulteriori informazioni e<br />
iscrizioni contattare l’Ufficio Ni<strong>di</strong> al<br />
numero 0535/29773.
L’INTERVISTA «Abbiamo tagliato il possibile senza ridurre i servizi»<br />
«Torniamo ad investire su <strong>Mirandola</strong>»<br />
Il Sindaco Maino Benatti parla del bilancio <strong>di</strong> previsione 2012<br />
Sarà presentato nei prossimi giorni,<br />
in un nutrito programma <strong>di</strong> incontri<br />
(ve<strong>di</strong> sotto), il Bilancio preventivo 2012<br />
del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. A questo<br />
proposito abbiamo intervistato il Sindaco,<br />
Maino Benatti (foto).<br />
A livello nazionale si sono aperti<br />
nuovi scenari. Come possono incidere<br />
sul bilancio del <strong>Comune</strong>?<br />
«Il 2011 è stato un anno duro per<br />
tutti e dobbiamo partire da questa premessa.<br />
Due decenni <strong>di</strong> liberismo sfrenato<br />
e <strong>di</strong> speculazione finanziaria hanno<br />
costruito le con<strong>di</strong>zioni della crisi che<br />
ha investito tutto il sistema economico<br />
e finanziario dell’occidente. L’Italia<br />
è tra i Paesi più esposti alla bufera ed<br />
oggi, dopo 17 anni <strong>di</strong> “ubriacatura”<br />
populistica e demagogica, dobbiamo<br />
riprendere un’idea <strong>di</strong> progetto comune,<br />
al fine <strong>di</strong> costruire il dopo-Berlusconi.<br />
In questo contesto anche le Amministrazioni<br />
locali devono fare la loro<br />
parte, ma devono anche essere messe<br />
in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> dare il loro contributo.<br />
Gli Enti locali non possono accettare e<br />
sopportare ulteriori tagli, ma devono<br />
essere messi in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> investire<br />
ed essere i primi soggetti che aiutano<br />
le famiglie e le imprese. Abbiamo già<br />
fatto tre anni <strong>di</strong> sacrifici e abbiamo <strong>di</strong><br />
fronte due anni durissimi<br />
per le nostre<br />
comunità».<br />
Quest’anno<br />
avete incontrato<br />
particolari<br />
<strong>di</strong>fficoltà per<br />
far “quadrare<br />
i conti” del <strong>Comune</strong>?<br />
«Sì. Abbiamo<br />
tagliato tutto il possibile<br />
e lo faremo<br />
ancora, compresi<br />
i cosiddetti “costi<br />
della politica”, anche<br />
intervenendo<br />
sulla Giunta; allo<br />
stesso tempo però<br />
abbiamo voluto salvare<br />
la qualità dei<br />
servizi. Ora però<br />
dobbiamo avere il<br />
coraggio <strong>di</strong> andare<br />
oltre, tornando ad<br />
investire. Vogliamo<br />
confermare il programma e gli impegni<br />
che avevamo assunto con i citta<strong>di</strong>ni al<br />
momento delle elezioni. L’aumento<br />
dell’aliquota Irpef serve proprio a far<br />
ripartire gli investimenti: sarà la nostra<br />
MIRANDOLA<br />
Via per Concor<strong>di</strong>a si allarga<br />
per garantire più sicurezza<br />
Proseguono a <strong>Mirandola</strong> i lavori <strong>di</strong><br />
adeguamento e riqualificazione della<br />
strada comunale via per Concor<strong>di</strong>a<br />
che sarà allargata e permetterà uno<br />
scorrimento più agevole del traffico<br />
veicolare. Sul lato nord della via verrà<br />
realizzata una pista ciclabile in sede<br />
protetta, in continuità all’esistente ed<br />
in sicurezza per ciclisti e pedoni. La<br />
ciclabile consentirà il collegamento<br />
“tassa <strong>di</strong> scopo”».<br />
Per fare che cosa?<br />
«Cito quattro capitoli principali,<br />
che senza risorse aggiuntive non potremmo<br />
finanziare: la nuova Palestra<br />
al centro dell’intero quartiere senza<br />
utilizzare la sede stradale. Il progetto<br />
prevede anche la realizzazione <strong>di</strong> una<br />
rotatoria sull’innesto via per Concor<strong>di</strong>a<br />
- Statale 12 così da rendere più<br />
fluida la circolazione in transito e<br />
l’immissione ed il <strong>di</strong>sinnesto da e per<br />
Concor<strong>di</strong>a. La conclusione dei lavori<br />
è prevista entro giugno 2012. A cura<br />
<strong>di</strong> Anas verrà invece realizzata una<br />
rotatoria nell’innesto Tangenziale/<br />
via Agnini/via per Concor<strong>di</strong>a e strada<br />
Provinciale 8.<br />
della Scuola Me<strong>di</strong>a del capoluogo, la<br />
nuova Scuola <strong>di</strong> Musica, gli intereventi<br />
sui cimiteri e gli investimenti nelle<br />
frazioni. Questo, oltre a migliorare la<br />
qualità <strong>di</strong> vita della nostra comunità,<br />
servirà a dare fiato alle imprese».<br />
A metà della legislatura, come<br />
giu<strong>di</strong>ca il cammino fatto?<br />
«Considerando l’“uragano” economico<br />
che si è abbattuto, <strong>di</strong>rei buono.<br />
Del resto, è quanto emerso dalla verifica<br />
<strong>di</strong> metà legislatura voluta dalla maggioranza,<br />
dalla Giunta e dal sottoscritto.<br />
E’ stato il modo per confrontarci con<br />
la società civile attraverso una serie<br />
d’incontri e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>menti, che<br />
ci hanno fornito utilissimi riscontri e<br />
suggerimenti. La verifica è stata importante<br />
per riflettere sulle cose fatte,<br />
ma prima <strong>di</strong> tutto sullo scenario futuro:<br />
la possibile evoluzione del quadro politico<br />
e gli obiettivi programmatici dei<br />
prossimi tre anni, che devono tenere<br />
assieme da un lato sviluppo sostenibile<br />
e curiosità per l’innovazione, dall’altro<br />
coesione sociale e comunità aperta al<br />
mondo. Abbiamo poi riflettuto su cosa<br />
mettere in campo per migliorare ancora<br />
il rapporto con la città, che giu<strong>di</strong>co<br />
comunque già migliorato, e quali cambiamenti<br />
introdurre in Giunta».<br />
E qual è stato l’apporto della<br />
“macchina comunale”?<br />
«In questi due anni e mezzo dav-<br />
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 5<br />
vero <strong>di</strong>fficili, abbiamo potuto contare<br />
sulla serietà, la professionalità, la <strong>di</strong>sponibilità<br />
e il senso <strong>di</strong> appartenenza<br />
all’Amministrazione comunale <strong>di</strong> tutti<br />
i <strong>di</strong>pendenti, dai <strong>di</strong>rigenti ai capiufficio,<br />
dagli impiegati agli operai. Tutti hanno<br />
capito la situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà e sono<br />
stati importanti con il loro lavoro e con<br />
il loro atteggiamento positivo. Quelli<br />
del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> sono <strong>di</strong>pendenti<br />
pubblici seri e responsabili, anche<br />
se un qualunquismo becero ha voluto<br />
fare <strong>di</strong> tutte le erbe un fascio».<br />
Ed ora quali sono le vostre priorità?<br />
«Abbiamo deciso <strong>di</strong> affrontare questo<br />
<strong>di</strong>fficilissimo bilancio fondandoci<br />
su cinque concetti. Primo: il nostro<br />
impegno sarà massimo per dare il<br />
nostro contributo alla ricostruzione del<br />
Paese, sotto il profilo etico, <strong>di</strong> deficit<br />
democratico, economico, sociale, <strong>di</strong><br />
orgoglio nazionale e <strong>di</strong> speranza per<br />
il futuro. Secondo: cercheremo <strong>di</strong> fare<br />
argine alle risorse calanti per la crisi,<br />
privilegiando famiglie, scuole e imprese.<br />
Terzo, rivedremo tutto ciò che è possibile<br />
nella nostra organizzazione, pur<br />
<strong>di</strong> mantenere i servizi ai citta<strong>di</strong>ni nella<br />
loro eccellenza. Quarto: lavoreremo<br />
con caparbietà su idee strategiche che<br />
possono <strong>di</strong>ventare volani <strong>di</strong> sviluppo<br />
<strong>di</strong> qualità del nostro <strong>di</strong>stretto. Quinto,<br />
dobbiamo superare la fase “<strong>di</strong>fensiva”<br />
e andare in controtendenza, con qualche<br />
sacrificio, riprendendo a investire su<br />
servizi fondamentali».<br />
E l’Unione? Quale futuro per i<br />
nove Comuni?<br />
«Questo è un punto che non mi ha<br />
del tutto sod<strong>di</strong>sfatto. Occorre accelerare<br />
il trasferimento dei servizi comunali<br />
all’Unione, perché così si possono<br />
ottenere nuove razionalizzazioni ed<br />
economie. Tutti i Sindaci devono essere<br />
consapevoli che questa è ormai una<br />
necessità».<br />
«Il <strong>Comune</strong> sta lavorando<br />
per arrivare al cinema multisala»<br />
Sul cinema multisala <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
e sulla sospensiva presentata al<br />
Tar dalla <strong>di</strong>tta Coinvest interviene<br />
l’Assessore a Economia e Sviluppo<br />
Sostenibile Roberto Ganzerli: «In<br />
relazione alla costruzione del cinema<br />
multisala a <strong>Mirandola</strong>, il <strong>Comune</strong>,<br />
scegliendo tra i due progetti presentati,<br />
si è sempre mosso con coerenza,<br />
attenendosi ai principi e agli in<strong>di</strong>rizzi<br />
strategici del vecchio Prg e che stanno<br />
ispirando il nostro Psc. Ma non<br />
solo. Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> è stato<br />
l’unico della provincia <strong>di</strong> Modena<br />
che ha drasticamente ridotto le aree<br />
commerciali previste. Il progetto<br />
che non è stato accolto, presentato<br />
dalla <strong>di</strong>tta Coinvest, prospettava la<br />
realizzazione, assieme al multisala,<br />
<strong>di</strong> un’area commerciale e <strong>di</strong> servizi<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse migliaia <strong>di</strong> metri quadrati,<br />
e l'Amministrazione non aveva alcuna<br />
intenzione <strong>di</strong> classificare altre aree<br />
come commerciali, contrad<strong>di</strong>cendo<br />
MIRANDOLA<br />
<strong>di</strong> fatto una propria scelta precedente.<br />
E la bontà del nostro operato è stata<br />
riconosciuta anche dal fatto che i<br />
legali della Coinvest hanno ritirato<br />
la richiesta <strong>di</strong> sospensiva dell’opera<br />
in un primo tempo presentata al Tar.<br />
Altro punto determinante per la scelta<br />
del <strong>Comune</strong> è stata la viabilità. Il<br />
progetto approvato infatti ha garantito<br />
l’accesso dalla Tangenziale, cosa che<br />
non vale per l’altro. Vorrei comunque<br />
riba<strong>di</strong>re, ancora una volta, che per<br />
la costruzione del multisala non c’è<br />
stata nessuna gara d’appalto. Si è<br />
trattato invece <strong>di</strong> una scelta dell’Amministrazione,<br />
arrivata peraltro dopo<br />
un lungo percorso con<strong>di</strong>viso, anche<br />
dalla Regione e dalla Commissione<br />
Territorio e Ambiente del <strong>Comune</strong>,<br />
e concluso da un voto unanime del<br />
Consiglio comunale, che ha scelto il<br />
progetto meno impattante. Del resto<br />
la programmazione del territorio la fa<br />
il <strong>Comune</strong> e non il privato».
6 · n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011<br />
SCUOLA<br />
Il Luosi punta sull’innovazione<br />
Com'è iniziato l'anno<br />
scolastico?<br />
«In ritardo e con più<br />
<strong>di</strong>fficoltà degli scorsi anni<br />
per le immissioni in ruolo<br />
che hanno rallentato i tempi<br />
<strong>di</strong> completamento degli<br />
organici».<br />
Quali sono i principali<br />
problemi che ha dovuto<br />
fronteggiare?<br />
«Quelli soliti <strong>di</strong> natura<br />
logistica ed organizzativa:<br />
orari, aule e cattedre.<br />
Abbiamo in particolare<br />
problemi sulla capienza<br />
e sul numero delle aule:<br />
l’attuale situazione (aule<br />
del tecnico sono collocate<br />
provvisoriamente nella ex<br />
De Gasperi) non consente<br />
un’organizzazione ottimale.<br />
Dobbiamo trovare una<br />
soluzione tra Provincia e<br />
<strong>Comune</strong>».<br />
Quali opportunità può<br />
offrire il suo istituto<br />
per gli studenti che<br />
quest'anno frequentano<br />
la terza me<strong>di</strong>a?<br />
«Abbiamo puntato<br />
sull’innovazione e sull’arricchimento<br />
dell’offerta formativa,<br />
nonostante le minori<br />
risorse. Nel professionale è<br />
avviato con la Regione il<br />
percorso <strong>di</strong> qualifica triennale<br />
<strong>di</strong> “operatore amministrativo”<br />
e <strong>di</strong> “operatore del<br />
punto ven<strong>di</strong>ta” e il <strong>di</strong>ploma<br />
quinquennale dei “servizi<br />
per il commercio”. L’Istituto<br />
Tecnico Economico (uscito<br />
«Tante novità in cantiere nonostante le minori risorse»<br />
Il Dirigente Giorgio Siena: «Così arricchiamo l’offerta formativa»<br />
IL DIRIGENTE<br />
Giorgio Siena è Dirigente scolastico, per concorso<br />
nazionale, dal 1992.<br />
Dal 2001 al 2011 è stato <strong>di</strong>rigente dell’Istituto<br />
Calvi <strong>di</strong> Finale Emilia.<br />
Ha fatto parte del Gruppo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o regionale<br />
sulla integrazione degli studenti con han<strong>di</strong>cap ed<br />
è stato coor<strong>di</strong>natore del Centro Servizi Han<strong>di</strong>cap<br />
dell’Area Nord.<br />
Già membro della Commissione Regionale per<br />
l’Istruzione e la Formazione Professionale con<br />
funzioni <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e programmazione previste<br />
dalla LR n° 12/200 in ambito regionale.<br />
LA RICHIESTA<br />
«Servono due nuovi in<strong>di</strong>rizzi<br />
per Luosi e Galilei»<br />
<strong>Comune</strong> ed Associazioni <strong>di</strong> categoria<br />
(Cna, Confindustria e Lapam)<br />
si mobilitano per ottenere due<br />
nuovi in<strong>di</strong>rizzi scolastici superiori<br />
a <strong>Mirandola</strong>: “Chimica, materiali e<br />
biotecnologie” (tecnico dell’Istituto<br />
“Galilei”) e “Professioni socio sanitarie”<br />
(professionale dell’Istituto “Luosi”).<br />
«Vorremmo che i nuovi in<strong>di</strong>rizzi<br />
fossero attivati – spiega il Sindaco<br />
Maino Benatti – a partire dall’anno<br />
scolastico 2013-2014. Avevamo lavorato<br />
per attivarli già dal prossimo<br />
anno scolastico ma non ci sono state<br />
le con<strong>di</strong>zioni per farli partire. Ora<br />
vogliamo raggiungere questo risultato<br />
e stiamo cercando le soluzioni più<br />
adatte anche per garantire gli spazi».<br />
Nei giorni scorsi i due Consigli d’Istituto<br />
hanno dato il via libera ai progetti,<br />
giu<strong>di</strong>cati importanti per lo sbocco<br />
occupazionale degli studenti e con<br />
interessanti potenzialità. Nei prossimi<br />
giorni ci sarà un incontro operativo in<br />
Provincia. «In quella sede – prosegue<br />
Benatti – riba<strong>di</strong>remo l’importanza<br />
dell’attivazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzi così<br />
legati al tessuto produttivo locale e<br />
richiesti dalle aziende per lo sviluppo<br />
dell’Area Nord nei prossimi anni». La<br />
richiesta <strong>di</strong> attivazione <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>rizzo<br />
sociale-sanitario è stata approvata<br />
all'unanimità dal Collegio Docenti e<br />
dal Consiglio d'Istituto del Luosi lo<br />
scorso 11 novembre. Si caratterizza <strong>di</strong><br />
uno dei più innovativi fra gli in<strong>di</strong>rizzi<br />
professionali. Offre sbocchi professionali<br />
nel settore della cura delle persone<br />
in situazione <strong>di</strong> bisogno, che si trovano<br />
spesso in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza e<br />
<strong>di</strong> debolezza. L’in<strong>di</strong>rizzo professionale<br />
rappresenta un orientamento <strong>di</strong><br />
impiego imme<strong>di</strong>ato o un possibile<br />
orientamento verso la continuazione<br />
degli stu<strong>di</strong> (laurea infermieristica,<br />
altre parame<strong>di</strong>che e formazione post<br />
<strong>di</strong>ploma del settore sociale e sanitario).<br />
Il Consiglio d'Istituto del Galilei<br />
ha invece approvato la richiesta <strong>di</strong><br />
attivare un nuovo in<strong>di</strong>rizzo tecnico<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o chimico-materiali e biotecnologie<br />
nella seduta del 10 novembre.<br />
(a maggioranza con due voti contrari).<br />
Tra i motivi evidenziati nella richiesta<br />
vi è, come spiega la Dirigente, Milena<br />
Pran<strong>di</strong>ni, «la perfetta sintonia con<br />
gli altri in<strong>di</strong>rizzi tecnici dell’Istituto,<br />
in particolare quello <strong>di</strong> meccanica, la<br />
coerenza con il Pof dell’Istituto, che si<br />
prefigge <strong>di</strong> intrecciare la preparazione<br />
degli studenti in campo tecnico con<br />
le esigenze e le richieste del tessuto<br />
economico locale e le opportunità<br />
<strong>di</strong> offrire agli alunni dell’Area Nord<br />
<strong>di</strong> ampliare le conoscenze scientifiche<br />
nel versante bio-tecnologico e<br />
sanitario, attuando uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tipo<br />
laboratoriale che porta a conseguire<br />
competenze nelle analisi chimiche,<br />
biologiche e microbiologiche».<br />
dalla riforma dell’ex ragioneria) avrà<br />
le tre articolazioni nel triennio conclusivo:<br />
più economia o più lingue o<br />
più informatica sulla base della scelta<br />
che faranno gli studenti. Nel tecnico<br />
inizia da quest’anno l’innovazione<br />
più impegnativa e importante decisa<br />
dal Luosi che riguarda il progetto dei<br />
“laboratori per la competenza”. Essa<br />
attua gli in<strong>di</strong>rizzi dell’Unione Europea<br />
per la formazione dei tecnici. Difficile<br />
parlarne in poche righe ma si tratta <strong>di</strong><br />
rinnovare la formazione su un modello<br />
europeo già noto, la conoscenza da sola<br />
non basta, occorre saperla utilizzare<br />
per affrontare problemi, fare progetti,<br />
lavorando e sapendo comunicare con<br />
gli altri. La riforma definisce gli istituti<br />
tecnici come scuole dell’innovazione:<br />
il nostro progetto <strong>di</strong> scuola punta su<br />
questo».<br />
Ed i licei...?<br />
«Il liceo classico e linguistico conservano<br />
il loro impianto formativo ma<br />
stiamo, da quest’anno, attuando in modo<br />
sperimentale l’introduzione <strong>di</strong> moduli<br />
<strong>di</strong> orientamento per l’Università che<br />
riguarderanno l’ambito scientifico (matematica<br />
e chimico-biologico), quello<br />
giuri<strong>di</strong>co- economico e quello linguistico,<br />
classico. Saranno gli studenti, in base<br />
ai loro orientamenti <strong>di</strong> tipo universitario,<br />
a decidere quale modulo scegliere negli<br />
ultimi tre anni».<br />
Ci sono in cantiere delle novità?<br />
«Sì, la più importante è la proposta<br />
votata all’unanimità dal Collegio Docenti<br />
e dal Consiglio <strong>di</strong> d’Istituto <strong>di</strong> un<br />
nuovo in<strong>di</strong>rizzo: quello “Sociale e sanitario”<br />
(ve<strong>di</strong> qui a lato). È un in<strong>di</strong>rizzo<br />
professionale nel settore dei servizi, non<br />
ha qualifica triennale. È certamente il<br />
più nuovo fra gli in<strong>di</strong>rizzi professionali<br />
poiché nasce da una esigenza maturata<br />
nella società <strong>di</strong> oggi ed in quella che<br />
sarà la società futura; ben <strong>di</strong>versa per<br />
composizione, organizzazione, sistema<br />
<strong>di</strong> servizi, domande sociali e stili <strong>di</strong> vita,<br />
da quella del secolo scorso. E’ evidente<br />
la rilevanza <strong>di</strong> questo in<strong>di</strong>rizzo e le sue<br />
prospettive occupazionali future. Non<br />
sarà possibile attivare l’in<strong>di</strong>rizzo subito,<br />
ma confi<strong>di</strong>amo in un accoglimento per<br />
il prossimo anno. Oggi questo in<strong>di</strong>rizzo<br />
esiste solo a Modena».<br />
BLU CASA<br />
<strong>di</strong> geom. Luca Artioli<br />
Via Pico, 28 - <strong>Mirandola</strong> (MO)<br />
COMPRAVENDITE - GESTIONE AFFITTI<br />
Valutazioni gratuite e gestione immobili usati<br />
Tel. 0535.24304 - Cell. 348.4510097<br />
www.affittimirandola.it<br />
è il tuo punto <strong>di</strong> riferimento per gli affitti
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 7<br />
Dal 1991 la sua <strong>di</strong>tta si è trasferita in via Milani<br />
AZIENDE/30<br />
Sessant’anni a servizio degli agricoltori<br />
Alfio Gandolfi <strong>di</strong> Gavello è da una vita nel settore <strong>di</strong> concimi e sementi<br />
BREVI<br />
ARRESTATO PER<br />
FURTO DI RAME<br />
Nella serata del 19 novembre si<br />
era introdotto, insieme ad un complice,<br />
nello stabilimento dell'azienda<br />
Del Monte Food a San Felice, in via<br />
Perossaro, con l’obiettivo <strong>di</strong> rubare i<br />
cavi elettrici presenti nel capannone<br />
per recuperarne il rame contenuto,<br />
molto ricercato al mercato nero. E’<br />
stato però bloccato e arrestato per furto<br />
aggravato dai carabinieri <strong>di</strong> Cavezzo.<br />
E’ così finito in manette un tunisino 29<br />
enne senza fissa <strong>di</strong>mora. Il complice è<br />
invece riuscito a fuggire. I militari durante<br />
il loro giro <strong>di</strong> perlustrazione nella<br />
zona, si erano accorti <strong>di</strong> movimenti<br />
sospetti nell'area e hanno sorpreso i due<br />
ladruncoli all’interno della <strong>di</strong>tta.<br />
VIGILI UNIONE:<br />
TANTI CONTROLLI<br />
Con poco più <strong>di</strong> 750 abitanti e 13<br />
chilometri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza da <strong>Mirandola</strong>,<br />
Gavello è una della decina <strong>di</strong> frazioni<br />
che pullulano sul territorio del <strong>Comune</strong>.<br />
Da non confondersi con l’omonima<br />
località situata a un tiro <strong>di</strong> schioppo,<br />
oltre San Martino Spino, che si trova<br />
invece sotto l’amministrazione <strong>di</strong> Bondeno<br />
nella provincia <strong>di</strong> Ferrara. I due<br />
Gavello vivono della stessa economia<br />
fondata sulla coltivazione dei meloni<br />
e dei cocomeri e non è infrequente,<br />
girovagando per le campagne, notare<br />
i lunghi tunnel bianchi e i cartelli con<br />
la scritta “ven<strong>di</strong>ta ortofrutticoli”. Alfio<br />
Gandolfi, titolare dell’omonima <strong>di</strong>tta<br />
che vende teli, antiparassitari, concimi<br />
e sementi, è d’accordo solo in parte<br />
con questo parallelismo. E’ vero che<br />
<strong>di</strong> campi coltivati a cocomeri e meloni<br />
se ne vedono ancora tanti nella zona.<br />
Ma in questi ultimi anni si sono <strong>di</strong>ffuse<br />
sempre <strong>di</strong> più le colture cerealicole,<br />
«ad esempio il mais il cui prezzo si è<br />
mantenuto su livelli più che <strong>di</strong>screti».<br />
Del resto Gandolfi <strong>di</strong> agricoltura se ne<br />
intende, «sono 60 anni che mi occupo<br />
<strong>di</strong> queste cose». Fin dal 1951 quando<br />
inizia a lavorare come impiegato del<br />
Consorzio Agrario. E poi dal 1967<br />
quando decide che è arrivato il momento<br />
<strong>di</strong> mettersi in proprio con una<br />
riven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti agricoli allestita<br />
proprio in centro a Gavello. Nel 1991<br />
il trasferimento nell’attuale sede <strong>di</strong><br />
via Milani in un capannone <strong>di</strong> 400 mq<br />
che sorge su un’ area molto più estesa.<br />
D’altronde <strong>di</strong> spazio Gandolfi ha estremamente<br />
bisogno. Quello spazio che<br />
gli serve per srotolare i teli da serra.<br />
Non tutti gli agricoltori hanno infatti le<br />
stesse esigenze. I proprietari <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
appezzamenti possono aver necessità<br />
anche <strong>di</strong> «200 quintali <strong>di</strong> materiale<br />
alla volta» ed è un investimento considerevole<br />
visto che le coperture per le<br />
serre vanno rinnovate ogni 3 o 4 anni.<br />
Il piccolo agricoltore invece utilizza<br />
perlopiù i film plastici e gli “archetti”<br />
che vanno a costituire i “tunnellini”.<br />
I teli, <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>mensioni, arrivano<br />
alla Gandolfi compressi nei rotoli,<br />
vengono collocati sui cavalletti da cui<br />
è possibile ricavare, tramite taglierine,<br />
la quantità e soprattutto le misure desiderate.<br />
Ciò rappresenta per i clienti<br />
un grosso vantaggio perché consente<br />
loro <strong>di</strong> procurarsi tutto quanto serve in<br />
un’unica soluzione. Lo stesso si può<br />
<strong>di</strong>re per chi coltiva l’orto, visto che<br />
qui può reperire sia le sementi che i<br />
concimi, per non parlare dei mangimi<br />
necessari per chi alleva animali da<br />
cortile. Negli ultimi tempi la tipologia<br />
degli acquirenti è cambiata nel senso<br />
che molti vengono da fuori. Con la<br />
riduzione delle coltivazioni ortofrutticole<br />
nella zona della Bassa, i clienti<br />
arrivano dalle province limitrofe.<br />
«Anche perché non c’è nessuno che<br />
faccia il nostro stesso mestiere sia a<br />
Mantova, che a Ferrara che a Modena»<br />
sostiene Alfio Gandolfi con orgoglio.<br />
Lui quando cita il suo negozio parla<br />
al plurale perché può contare sulla<br />
collaborazione del figlio Alessandro.<br />
Essere titolari <strong>di</strong> un attività del genere<br />
per oltre 40 anni significa tenere<br />
continuamente monitorato l’evolversi<br />
della produzione rurale. Un sistema<br />
economico che ha visto la fuga dei<br />
giovani verso professioni ritenute<br />
più gratificanti e un conseguente invecchiamento<br />
degli addetti. Con una<br />
tendenza alla formazione <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
aziende che, come si è detto, ha portato<br />
a un intensificarsi della cerealicoltura.<br />
La Gandolfi Srl rappresenta un utile<br />
punto <strong>di</strong> osservazione su un mondo<br />
apparentemente tranquillo in realtà<br />
pervaso da continue trasformazioni.<br />
GIOVANNI MOI<br />
Prosegue il nostro viaggio<br />
nelle aziende dell’Area Nord<br />
Prosegue il viaggio dell'In<strong>di</strong>catore<br />
alla scoperta delle aziende dell'Area<br />
Nord, giunto alla 30esima puntata.<br />
Ecco, <strong>di</strong> seguito, le <strong>di</strong>tte finora presentate<br />
(in or<strong>di</strong>ne d'uscita):<br />
Menu <strong>di</strong> Medolla<br />
Italfrutta <strong>di</strong> San Felice<br />
Metex <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Conad <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Mec Palmieri <strong>di</strong> San Prospero<br />
R & B <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Fisa <strong>di</strong> Finale<br />
Pressmair <strong>di</strong> Finale<br />
Motta Plast <strong>di</strong> Cavezzo<br />
A3 Buffetti <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Budri <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Maglificio Fontana <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
MIRANDOLA<br />
È on line il blog<br />
d’urbanistica<br />
E’ nato il blog del Laboratorio<br />
<strong>di</strong> urbanistica del Psc <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>,<br />
all’in<strong>di</strong>rizzo http://blog.comune.<br />
mirandola.mo.it/. «Nei mesi scorsi<br />
– spiega l’Assessore all’Economia e<br />
Sviluppo Sostenibile Roberto Ganzerli<br />
– è stato presentato, prima al<br />
Consiglio comunale e poi in una assemblea<br />
pubblica, il documento “Psc,<br />
la città che vogliamo”. Questo materiale<br />
racchiude la sintesi delle linee <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>rizzo elaborate dalla Giunta e dalla<br />
maggioranza, con l’insostituibile contributo<br />
della struttura tecnica interna,<br />
per la pre<strong>di</strong>sposizione del prossimo<br />
Piano Strutturale Comunale. Questo è<br />
il contributo <strong>di</strong> partenza per estendere<br />
ECONOMIA<br />
Renault Franciosi <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
It Solar <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Costa Segnaletica <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Covi<strong>di</strong>en <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Martinelli <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Encaplast <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Cappi Calzature <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Tre D Solution <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
BBG <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Onda Elettrica <strong>di</strong> Cavezzo<br />
Acetum <strong>di</strong> Cavezzo<br />
Sorin Group <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Mantovanibenne <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Cama <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Fonderie Scacchetti <strong>di</strong> San Felice<br />
Tecnoservice <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Serteco <strong>di</strong> Medolla<br />
ed approfon<strong>di</strong>re in città il <strong>di</strong>battito e<br />
il confronto sulle prossime configurazioni<br />
urbane del nostro <strong>Comune</strong>».<br />
Da settembre è iniziato il Laboratorio<br />
<strong>di</strong> urbanistica, in collaborazione con<br />
l’Università <strong>di</strong> Bologna, che ha già raccolto<br />
molte sollecitazioni, contributi e<br />
critiche costruttive confermandosi uno<br />
strumento determinante per dare corso<br />
ad una moderna interlocuzione con<br />
tutti i soggetti interessati al governo<br />
del territorio. «Per ottimizzare al meglio<br />
il Laboratorio e consentire anche<br />
a chi non può presiedere alle sedute <strong>di</strong><br />
poter dare un proprio contributo – prosegue<br />
Ganzerli – abbiamo pensato <strong>di</strong><br />
istituire un blog aperto a tutta la città.<br />
Ringrazio fin da ora tutti quelli che<br />
decideranno <strong>di</strong> iscriversi e partecipare<br />
alla <strong>di</strong>scussione: si tratta <strong>di</strong> far parte <strong>di</strong><br />
una elaborazione partecipata al Psc ma<br />
anche <strong>di</strong> rafforzare il senso civico che<br />
è nel Dna della nostra città».<br />
Giornate <strong>di</strong> lavoro intenso per<br />
gli agenti della polizia municipale<br />
dell’Area Nord sul territorio della Bassa.<br />
A San Possidonio, nel corso <strong>di</strong> un<br />
controllo stradale, è stata fermata in località<br />
Forcello, una 47enne, residente a<br />
Novi. La donna, G.R., non aveva con<br />
sè la patente <strong>di</strong> guida, ma soprattutto<br />
la sua auto non era assicurata. Quando<br />
gli agenti le hanno prospettato il sequestro<br />
del mezzo, l'audace guidatrice ha<br />
inserito la prima e si è data alla fuga,<br />
lasciando però in mano alla municipale<br />
il libretto <strong>di</strong> circolazione. Rintracciata<br />
nella sua abitazione è stata multata<br />
per 900 euro. Il veicolo è sottoposto<br />
a sequestro e dovrà rispondere anche<br />
della denuncia per resistenza a pubblico<br />
ufficiale punibile con una pena<br />
dai 6 mesi fino a 5 anni <strong>di</strong> carcere.<br />
Sempre a San Possidonio, gli agenti<br />
della polizia municipale dell'Area<br />
Nord, impegnati nei controlli contro<br />
la guida in stato d'ebbrezza, hanno<br />
fermato una vettura che sbandava<br />
vistosamente. Alla guida si trovava il<br />
citta<strong>di</strong>no pachistano, W.I.U., 29 anni,<br />
residente a San Giovanni in Persiceto,<br />
che, sottoposto ad alcooltest, è risultato<br />
positivo all'etilometro con un tasso<br />
alcolemico <strong>di</strong> 0,89. Gli è stata ritirata<br />
la patente, conseguita in territorio britannico,<br />
ed è stato denunciato. A San<br />
Felice sul Panaro, gli agenti, coor<strong>di</strong>nati<br />
dal comandante Stefano Poma, hanno<br />
fermato, in centro città, una signora,<br />
C.G., 38 anni, residente in paese, al<br />
volante dell'auto del marito. La donna,<br />
però, non aveva mai conseguito la patente.<br />
La 38enne rischia una multa dai<br />
2mila ai 9mila euro, mentre il marito<br />
è stato denunciato per incauto affidamento.<br />
La polizia municipale dell'Area<br />
Nord, infine, in collaborazione con gli<br />
ispettori dell'Inps, in una partnership<br />
sempre più funzionale, ha controllato<br />
anche quattro laboratori tessili, gestiti<br />
da cinesi, nel territorio <strong>di</strong> Concor<strong>di</strong>a.<br />
Sono state 22 le persone identificate,<br />
tutte in regola con il permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno, mentre è stato scoperto un<br />
lavoratore in nero. Sono in corso gli<br />
accertamenti su altri reati.
Il Presidente Asp Paolo Negro: «Consoli<strong>di</strong>amo il servizio»<br />
SALUTE<br />
Aperti i nuovi spazi multisensoriali<br />
Al Nucleo Demenze e Alzheimer della Casa Protetta <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Un particolare<br />
dei<br />
nuovi spazi<br />
e l'inaugurazione.<br />
In alto, a<br />
destra, un<br />
momento<br />
del convegno<br />
SOLIDARIETÀ<br />
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 9<br />
Si è svolto lo scorso<br />
17 novembre a <strong>Mirandola</strong><br />
il convegno “Benessere<br />
e innovazione nell’assistenza<br />
all’ anziano con<br />
demenza: il modello del<br />
Nucleo Alzheimer <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong>”, organizzato<br />
dall’Azienda Servizi alla Persona<br />
(Asp) in collaborazione con l’Unione<br />
dei Comuni, il Distretto sanitario <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong> e il Dipartimento Cure<br />
Primarie dell’Azienda Usl <strong>di</strong> Modena.<br />
All’evento ha partecipato anche Ilse<br />
Achterberg, terapista olandese, uno<br />
dei massimi esperti internazionali in<br />
materia <strong>di</strong> stimolazione multisensoriale<br />
nella demenza. La manifestazione è<br />
proseguita nel pomeriggio con l’inaugurazione<br />
dei nuovi ambienti multisensoriali<br />
Snoezelen, realizzati all’interno<br />
del Centro Integrato Servizi Anziani<br />
(Cisa) <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, in via Alighieri<br />
4. La stimolazione multisensoriale,<br />
nata in Olanda negli anni Settanta per<br />
le persone affette da <strong>di</strong>sabilità intellettiva,<br />
è un intervento terapeutico<br />
condotto all’interno <strong>di</strong> un ambiente<br />
chiamato “Snoezelen Room”, utilizzato<br />
a scopo riabilitativo e occupazionale<br />
che fa ricorso<br />
ai cinque sensi e alla loro<br />
interazione attraverso effetti<br />
luminosi, musicali e<br />
u<strong>di</strong>tivi, superfici tattili e<br />
in movimento, aromi e stimoli<br />
gustativi. In occasione<br />
dell’inaugurazione dei nuovi spazi<br />
multisensoriali all’interno del Nucleo,<br />
è intervenuto Paolo Negro, presidente<br />
<strong>di</strong> Asp Comuni Modenesi Area Nord.<br />
«Il convegno e l’inaugurazione <strong>di</strong><br />
oggi – ha detto Negro – mettono sotto<br />
i riflettori le problematiche degli anziani<br />
con malattia <strong>di</strong> Alzheimer e altre<br />
forme <strong>di</strong> demenza, che sono circa 2.200<br />
nel nostro <strong>di</strong>stretto. I nuovi ambienti<br />
segnano un consolidamento <strong>di</strong> questo<br />
servizio per gli anziani e le famiglie del<br />
territorio, già attrezzato del giar<strong>di</strong>no<br />
Alzheimer e <strong>di</strong> ambienti <strong>di</strong> vita comuni<br />
strutturati per garantire la <strong>di</strong>mensione<br />
dell’ambiente domestico famigliare<br />
ai pazienti, che ne fanno esperienza a<br />
livello regionale». La sperimentazione<br />
sulla stimolazione multisensoriale,<br />
condotta a <strong>Mirandola</strong> a partire dal<br />
2008 dal Nucleo Alzheimer del Cisa, in<br />
SICUREZZA<br />
Scoperta a <strong>Mirandola</strong><br />
auto usata per i furti nelle case<br />
L’intensificazione dei controlli sul<br />
territorio da parte dei carabinieri ha<br />
permesso <strong>di</strong> rinvenire, in un anonimo<br />
Asp Area Nord presenta<br />
il proprio bilancio<br />
sociale martedì 13<br />
<strong>di</strong>cembre alle ore 17.30<br />
a Medolla, presso l'Au<strong>di</strong>torium<br />
della Scuola<br />
Me<strong>di</strong>a.<br />
parcheggio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, un’autovettura<br />
segnalata a Carpi in occasione<br />
dei furti in abitazione. L’auto, una<br />
collaborazione con il Dipartimento <strong>di</strong><br />
Psicologia dell’ Università <strong>di</strong> Bologna,<br />
è stata oggetto <strong>di</strong> interesse da parte<br />
dell’Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità, che<br />
sta validando esperienze <strong>di</strong> trattamenti<br />
non farmacologici nella demenza o<br />
“interventi psicosociali” considerati<br />
strategici per ridurre i costi. I primi<br />
dati hanno <strong>di</strong>mostrato un effetto significativo<br />
dell’intervento sugli obiettivi<br />
assistenziali. Il presidente <strong>di</strong> Asp ha<br />
poi allargato la sua riflessione alla scala<br />
dei crescenti bisogni espressi nel nostro<br />
territorio e nelle nostre comunità dagli<br />
anziani con demenza e dalle loro famiglie.<br />
«L’Azienda <strong>di</strong> servizi alla persona<br />
– ha concluso Negro – è impegnata su<br />
questo versante con altri servizi, oltre<br />
alla <strong>di</strong>mensione dei servizi residenziali,<br />
come nel caso del Cisa <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e<br />
del suo nucleo Alzheimer: mi riferisco<br />
in particolare all’Assistenza domiciliare<br />
che gestiamo nel territorio <strong>di</strong> tutti i<br />
nove Comuni e ai 4 Centri Diurni (su<br />
5 esistenti) che gestiamo. L’attenzione<br />
ai problemi della demenza è massima e<br />
inten<strong>di</strong>amo perseguire su questo fronte<br />
con azioni <strong>di</strong> sviluppo, potenziamento<br />
e innovazione.<br />
Skoda rubata in Veneto a fine ottobre,<br />
è stata portata in un <strong>Comune</strong> lontano<br />
da quello dei furti, regolarmente<br />
parcheggiata e chiusa a chiave, con il<br />
chiaro intento <strong>di</strong> riutilizzarla in futuro<br />
quando le “pressioni investigative”<br />
su quel mezzo <strong>di</strong> trasporto sarebbero<br />
venute meno. I militari della Compagnia<br />
<strong>di</strong> Carpi si sono recati sul posto<br />
per eseguire i rilievi scientifici. Intanto<br />
I bambini <strong>di</strong> Chernobyl<br />
ospiti per un mese<br />
Stanno per arrivare<br />
nuovamente nel Basso<br />
mantovano e nella Bassa<br />
modenese i bambini<br />
bielorussi nell’ambito<br />
del programma d'accoglienza<br />
della Polriva<br />
Destra Secchia, polisportiva<br />
mantovana.<br />
Sono infatti <strong>di</strong>verse le<br />
famiglie mirandolesi e<br />
concor<strong>di</strong>esi che hanno<br />
aderito al programma,<br />
accogliendo i giovani<br />
che provengono dalle<br />
zone contaminate<br />
dal <strong>di</strong>sastro nucleare<br />
<strong>di</strong> Cernobyl. A loro si<br />
affianca un pool <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci della Bassa<br />
che prestano la loro opera gratuitamente<br />
per visite e cure (ve<strong>di</strong> box qui sopra).<br />
Durante il soggiorno, i minori sono<br />
controllati per quanto riguarda lo stato<br />
<strong>di</strong> salute generale e partecipano a <strong>di</strong>versi<br />
momenti aggregativi comuni con<br />
attività lu<strong>di</strong>co-motorie, uscite culturali<br />
e gite. «Per ospitare i bimbi – spiegano<br />
gli organizzatori sul sito www.polriva.<br />
it – non serve avere una casa ampia o<br />
gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità finanziarie, e non<br />
è in<strong>di</strong>spensabile avere figli piccoli o<br />
conoscere la lingua russa. È necessario<br />
garantire vitto, alloggio, tanto affetto ed<br />
un po <strong>di</strong> tempo da de<strong>di</strong>care ai ragazzi,<br />
Questi i nomi dei me<strong>di</strong>ci<br />
che aiutano gratuitamente<br />
i bimbi bielorussi: Giorgio<br />
Cavazza, Silverio Lugli,<br />
Maria Cristina Zhariev,<br />
Vincenzo Misiani, Francesca<br />
Pantoli, Marco Paolini, Carlo<br />
Avanzi, Saverio Montella,<br />
Reguzzi, Pasquali, Molinari,<br />
Rivetta, Gibertoni, Magnoni,<br />
Speziali, Papi, Piccinini,<br />
Borsari ed Oltramari. «A<br />
loro – <strong>di</strong>ce la referente Liviana<br />
– va il nostro particolare<br />
ruingraziamento, come<br />
anche al Centro Me<strong>di</strong>co<br />
Gambuzzi».<br />
rendendoli partecipe<br />
della quoti<strong>di</strong>anità familiare».<br />
L’accoglienza è<br />
organizzata in estate<br />
(per luglio e agosto<br />
o solo per agosto) ed<br />
anche d’inverno (da<br />
metà <strong>di</strong>cembre a metà<br />
gennaio). «Le famiglie<br />
– spiega la referente Liviana<br />
Speziali – sono<br />
lasciate molto libere,<br />
secondo le loro sensibilità<br />
e <strong>di</strong>sponibilità.<br />
L’organizzazione, oltre<br />
a tutti gli aspetti burocratici<br />
cura i momenti<br />
conviviali comuni e le<br />
visite me<strong>di</strong>che». L'età dei bimbi è dai 7<br />
ai 18 anni, ma nei giorni scorsi si sono<br />
aperte altre due opportunità: l’accoglienza<br />
<strong>di</strong> giovani <strong>di</strong>ventati maggiorenni<br />
e che in ragione <strong>di</strong> ciò non possono<br />
più usufruire dei tra<strong>di</strong>zionali progetti<br />
<strong>di</strong> risanamento e l'accoglienza "short<br />
time" per i bambini che per motivi <strong>di</strong><br />
stu<strong>di</strong>o non potrebbero partecipare ai<br />
programmi d'accoglienza <strong>di</strong> uno o due<br />
mesi. Per aderire è possibile contattare<br />
il 0376531713 in orario d'ufficio oppure<br />
si può scrivere al seguente in<strong>di</strong>rizzo<br />
e.mail segreteria@polriva.it. È possibile<br />
anche contattare Liviana Speziali:<br />
0386/52137 o 338/6750445.<br />
è necessario che i citta<strong>di</strong>ni segnalino<br />
al 112 la presenza <strong>di</strong> autovetture o<br />
soggetti che assumono atteggiamenti<br />
“anomali”, come ad esempio guardare<br />
all’interno delle abitazioni, entrare <strong>di</strong><br />
soppiatto nei giar<strong>di</strong>ni delle case, girovagare<br />
nei quartieri senza apparente<br />
motivo, citofonare nelle abitazioni<br />
per verificare la presenza <strong>di</strong> gente<br />
all’interno delle stesse.
Meglio il “panettone artigianale <strong>di</strong> Otello”
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 11<br />
L’Avis <strong>di</strong> Medolla, nello scorso<br />
mese <strong>di</strong> ottobre, in accordo con l'Amministrazione<br />
comunale che ha dato la<br />
<strong>di</strong>sponibilità dei locali, ha attuato gli<br />
interventi <strong>di</strong> sistemazione della sede. Il<br />
primo passo affrontato è stato l'adeguamento<br />
dell'impianto <strong>di</strong> riscaldamento<br />
dei locali all'interno dei quali si svolge<br />
sia l'attività <strong>di</strong> raccolta che quella associativa,<br />
un intervento non ulteriormente<br />
procrastinabile vista l'inadeguatezza <strong>di</strong><br />
quello attuale e l'arrivo dell'inverno.<br />
Sono stati inoltre effettuati i lavori <strong>di</strong><br />
pavimentazione in parquet e si è colta<br />
l'occasione per ritinteggiare i locali.<br />
Il costo complessivo dell'intervento è<br />
stato <strong>di</strong> 15 mila euro: l'Amministrazione<br />
comunale ha garantito il proprio<br />
impegno per la copertura <strong>di</strong> una quota<br />
pari al 30% dell'importo grazie ad un<br />
contributo della Fondazione Cassa <strong>di</strong><br />
Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Gli altri oneri<br />
sono stati parzialmente coperti grazie ai<br />
contributi erogati a favore dell’Associazione<br />
da: famiglia Ansaloni e amici in<br />
Donazioni delle famiglie Ansaloni e Ghelfi<br />
SOLIDARIETÀ<br />
Sistemata la sede dell’Avis <strong>di</strong> Medolla<br />
Per un costo <strong>di</strong> 15 mila euro finanziati da Fondazione Crm e <strong>Comune</strong><br />
Castagne, polenta e vin brulè:<br />
qui l’autunno è tutto una festa<br />
Grande festa a Medolla la scorsa<br />
domenica 13 novembre in occasione<br />
dell’ormai tra<strong>di</strong>zionale appuntamento<br />
in piazza con le castagne, la<br />
polenta e il vin brulè offerti dalla locale<br />
sezione dell’Avis. La splen<strong>di</strong>da<br />
giornata <strong>di</strong> sole ha favorito l’afflusso<br />
<strong>di</strong> tanti citta<strong>di</strong>ni che hanno degustato<br />
i prodotti tipici offerti, assistito al<br />
concerto del gruppo Only One Single,<br />
mentre i bambini si sono <strong>di</strong>vertiti<br />
nello spazio giochi allestito per loro.<br />
«Abbiamo pensato <strong>di</strong> riproporre la<br />
festa ogni anno, in concomitanza<br />
AVIS MEDOLLA<br />
con San Martino – spiega Daniela<br />
Biagini, presidente dell’Avis medollese<br />
– perché è un ulteriore modo<br />
<strong>di</strong> essere presenti sul territorio, <strong>di</strong><br />
pubblicizzare il marchio Avis e <strong>di</strong><br />
proporre il valore del dono.<br />
Ringraziamo per la collaborazione:<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Medolla per il patrocinio,<br />
Giorgio Amelli, Andrea Moran<strong>di</strong><br />
grafica, Caterina truccabimbi,<br />
Centro Frutta, Comitato Carnevale <strong>di</strong><br />
Medolla per i giochi <strong>di</strong> legno, Conad<br />
Medolla, Croce Blu <strong>di</strong> San Felice,<br />
Medolla e Massa Finalese, Garden<br />
tari: Termoidraulica Maini, Calzolari<br />
Delfo, E.B.Clean, F.lli Borghi snc,<br />
Amministrazione Comunale <strong>di</strong> Medolla<br />
e Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong>. Vi aspettiamo tutti nella<br />
“nuova” Avis Medolla».<br />
L’Associazione medollese, inoltre,<br />
lo scorso settembre, ha promosso<br />
a favore dei soci l'esame gratuito<br />
delle urine. Si tratta <strong>di</strong> un test <strong>di</strong> laboratorio,<br />
che permette <strong>di</strong> verificare<br />
Vivai Morselli, Gt service, Le Gustose<br />
Fragranze, Ricevitoria <strong>di</strong> Scione<br />
Li<strong>di</strong>a, il gruppo Only One Single,<br />
Parrocchia <strong>di</strong> Camurana, Pico Gas,<br />
Volontarie<br />
dell'Avis <strong>di</strong> Medolla:<br />
al centro,<br />
Daniela Biagini<br />
memoria <strong>di</strong> Stefano, famiglia Ghelfi<br />
in memoria <strong>di</strong> Silvano, Menù srl, il<br />
gruppo della bocciofila medollese.<br />
«Ringraziamo sentitamente coloro che<br />
hanno contribuito e che contribuiranno<br />
anche ora con il loro spirito <strong>di</strong> solidarietà<br />
alla realizzazione dell’intervento - ha<br />
<strong>di</strong>chiarato Daniela Biagini, presidente<br />
dell’Avis medollese – ma un grazie<br />
va anche a aziende e enti che hanno<br />
operato in sintonia con i nostri volonanomalie<br />
anche a livello sistemico e<br />
che può rilevare eventuali assunzioni<br />
<strong>di</strong> sostanze proibite. La procedura ha<br />
previsto la raccolta delle provette nei<br />
giorni <strong>di</strong>spari della settimana (lunedì,<br />
mercoledì, venerdì) dalle 7,30 alle 8,30<br />
presso la sede dell’Avis <strong>di</strong> Medolla.<br />
Le provette sono state ritirate da un<br />
incaricato del Laboratorio del Centro<br />
Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, che ha analizzato<br />
i campioni, trasmettendo i referti al Responsabile<br />
Sanitario della Sezione Avis<br />
<strong>di</strong> Medolla Giovanni Razzaboni, che<br />
li ha refertati, secondo protocollo. Una<br />
copia è stata inviata quin<strong>di</strong> a ciascun<br />
socio. Hanno aderito all’iniziativa circa<br />
il 50% dei donatori, il tutto gestito in<br />
piena autonomia. «Per quanto ci riguarda<br />
è stato un traguardo importante – ha<br />
commentato Daniela Biagini - quello<br />
<strong>di</strong> aver coinvolto attivamente tanti<br />
donatori e si valuta <strong>di</strong> riproporre tale<br />
iniziativa anche in futuro sperando<br />
<strong>di</strong> ottenere dei risultati in termini <strong>di</strong><br />
adesioni ancora maggiori».<br />
Arturo Vincenzi e tutti i volontari<br />
Avis e quanti hanno reso la nostra<br />
iniziativa una gran bella festa».<br />
BREVI<br />
RIPARTE<br />
AVIS FACTOR<br />
Si svolgeranno da marzo a maggio<br />
2012 le selezioni per la seconda<br />
e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “Avis Factor”, concorso<br />
per band emergenti. All’iniziativa<br />
potranno partecipare gruppi musicali<br />
i cui componenti dovranno avere una<br />
età compresa tra 16 e 36 anni (ammesso<br />
un componente per band fuori<br />
età). Ogni gruppo dovrà presentare<br />
brani <strong>di</strong> propria composizione (testo<br />
e musica). Del territorio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
possono partecipare al concorso band<br />
<strong>di</strong> Camposanto, Cavezzo, Concor<strong>di</strong>a,<br />
Finale Emilia, Medolla, <strong>Mirandola</strong>,<br />
San Felice, San Possidonio, San<br />
Prospero. L’iscrizione al concorso<br />
è gratuita e il termine ultimo è il 10<br />
gennaio 2012. Accederanno alla serata<br />
finale i gruppi che avranno superato<br />
le fasi eliminatorie. Essa si svolgerà a<br />
Modena entro il 30 maggio 2012. Data<br />
e luogo prescelto verranno comunicati<br />
successivamente. Le esibizioni saranno<br />
giu<strong>di</strong>cate da una giuria <strong>di</strong> esperti che<br />
provvederà, a proprio insindacabile<br />
giu<strong>di</strong>zio, a stilare la classifica finale.<br />
Al primo gruppo classificato sarà data<br />
la possibilità <strong>di</strong> un giorno <strong>di</strong> incisione<br />
presso lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> registrazione Zeta<br />
Factory <strong>di</strong> Carpi e potrà partecipare<br />
alle selezioni finali del contest “Fammi<br />
Sentire La Voce” 2012 <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Bruno.<br />
Per info, regolamento e iscrizione:<br />
www.avis.it/modena, www.zetafactory.com,<br />
giovani@avismodena.it oppure<br />
Avis provinciale 059/3684911.<br />
GLI AUGURI<br />
DEI DONATORI<br />
Domenica 11 <strong>di</strong>cembre alle 12,30,<br />
presso l’agriturismo “Da Frandull” in<br />
via Baccarella, 3 a San Giacomo Roncole,<br />
si svolgerà il pranzo della sezione<br />
mirandolese dell’Avis. Nell’occasione<br />
ci si scambieranno gli auguri natalizi.<br />
Per le prenotazioni rivolgersi presso<br />
la sede Avis (telefono 0535/27820)<br />
il mercoledì dalle 17 alle 19 oppure<br />
il sabato dalle 9 alle 11,30. Adesioni<br />
entro mercoledì 7 <strong>di</strong>cembre.<br />
NUOVA RUBRICA<br />
SULLE LAUREE<br />
Segnaliamo ai futuri laureati, mirandolesi<br />
e non, la simpaticissima rubrica<br />
della Gazzetta <strong>di</strong> Modena “Feste<br />
<strong>di</strong> laurea”, de<strong>di</strong>cata a scherzi, travestimenti<br />
e goliardate che animano il<br />
traguardo più importante della vita <strong>di</strong><br />
uno studente: la laurea. Gli amici, i/<br />
le fidanzati/e, i parenti che vogliono<br />
rendere il giorno della laurea del loro<br />
futuro dottore più speciale e memorabile,<br />
possono scrivere a lettere.mo@<br />
gazzetta<strong>di</strong>modena.it e segnalare gli<br />
scherzi e i festeggiamenti che stanno<br />
preparando al laureando e la Gazzetta<br />
arriverà per renderlo protagonista.<br />
La rubrica è sia in versione cartacea<br />
che <strong>di</strong>gitale, visibile sul sito www.<br />
gazzetta<strong>di</strong>modena.it.
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 13<br />
Stare Bene a <strong>Mirandola</strong><br />
«Così pianifichiamo il nostro futuro»<br />
Qual è il tuo lavoro e<br />
quali responsabilità<br />
comporta?<br />
«Mi occupo <strong>di</strong> progettazione<br />
e controllo delle<br />
risorse, <strong>di</strong> programmazione<br />
<strong>di</strong> incentivi e contributi<br />
nel settore dell’ambiente e<br />
dello sviluppo sostenibile<br />
all’interno <strong>di</strong> un’amministrazione<br />
pubblica. La<br />
pianificazione e successivamente<br />
il controllo<br />
che le previsioni vengano<br />
realizzate rappresenta uno<br />
dei principali punti <strong>di</strong> responsabilità,<br />
per assicurare<br />
la verifica del binomio<br />
efficacia/efficienza delle<br />
azioni poste in essere».<br />
Quando e come è<br />
nata la tua decisione<br />
<strong>di</strong> fare questo lavoro?<br />
«Già la scelta del corso <strong>di</strong> laurea in<br />
Scienze Economiche è stata significativa<br />
per me in quanto ho sempre sentito una<br />
particolare attrazione per tutte quelle<br />
attività che consentivano <strong>di</strong> avere una visuale<br />
d’insieme del sistema economico e<br />
sociale, dei suoi limiti, delle opportunità.<br />
Inoltre volevo provare a migliorare la<br />
società in cui viviamo. Ciò mi ha portato<br />
abbastanza spontaneamente a decidere<br />
<strong>di</strong> spendere le mie energie all’interno<br />
<strong>di</strong> un’amministrazione pubblica, che<br />
vedevo fra i punti <strong>di</strong> osservazione<br />
ed azione più centrali e decisivi per<br />
<strong>Mirandola</strong>IN è il gruppo mirandolese nel social network <strong>di</strong> Linke<strong>di</strong>n, che promuove<br />
e sviluppa i contatti professionali e culturali tra oltre 135 milioni <strong>di</strong> persone nel<br />
mondo e 2 milioni in Italia<br />
Anna Greco: «Non amo l’eccesso <strong>di</strong> burocratizzazione e regolamentazione»<br />
creare e agevolare le<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sviluppo e<br />
benessere <strong>di</strong> una società.<br />
Dopo la laurea conseguita<br />
all’Università <strong>di</strong> Bologna<br />
ho lavorato per circa tre<br />
anni in un centro stu<strong>di</strong><br />
economici, poi ho vinto<br />
un concorso pubblico e<br />
sono stata assunta alla<br />
Regione Emilia-Romagna,<br />
con il compito <strong>di</strong><br />
svolgere attività <strong>di</strong> programmazione<br />
economica.<br />
Lo faccio da circa<br />
20 anni, tutto sommato<br />
con sod<strong>di</strong>sfazione e con<br />
attenzione anche all’esigenza<br />
<strong>di</strong> aggiornamento<br />
e miglioramento della<br />
preparazione, infatti <strong>di</strong><br />
recente ho frequentato<br />
un master in management pubblico alla<br />
Scuola <strong>di</strong> Direzione Aziendale dell’Università<br />
Bocconi».<br />
Quali sono gli aspetti del tuo<br />
lavoro che ti procurano vera<br />
sod<strong>di</strong>sfazione?<br />
«Apprezzo molto il fatto <strong>di</strong> potere<br />
seguire il percorso <strong>di</strong> attuazione delle<br />
iniziative dalla loro impostazione sino<br />
alla conclusione: consente <strong>di</strong> avere una<br />
visuale a tutto tondo sia dell’obiettivo<br />
generale prefissato che degli eventuali<br />
limiti per poterli poi evitare in futuro. In<br />
qualsiasi organizzazione è fondamentale<br />
avere la consapevolezza della “mission”<br />
INCONTRI<br />
L’Ortope<strong>di</strong>a si ritrova<br />
sul filo dell’amarcord<br />
Lo scorso 12 novembre si è<br />
svolto al ristorante La Cantina<br />
<strong>di</strong> Medolla il secondo incontro<br />
tra tutto il personale me<strong>di</strong>co e<br />
infermieristico dello "storico"<br />
Reparto ortope<strong>di</strong>co dell'Ospedale<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Pur con<br />
alcune assenze "giustificate",<br />
erano comunque presenti 33<br />
persone, tra i quali 4 me<strong>di</strong>ci<br />
(l'allora primario Racalbuto e i<br />
suoi collaboratori Costopulos,<br />
Montella e Ragazzi). «È stata<br />
una festa bellissima», fanno<br />
sapere i presenti. Racalbuto,<br />
stimato e apprezzato da tutti i<br />
"suoi ragazzi", ha ringraziato<br />
ed espresso la sua gioia per<br />
A CURA DI<br />
ANDREA FERRAMOLA<br />
56 anni, laureato in Giurisprudenza<br />
e Consulente<br />
del Lavoro, fondatore <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong>IN, Ferramola<br />
ha esperienza come <strong>di</strong>rigente<br />
d’azienda e oggi è<br />
coach professionista; ha<br />
raccolto la testimonianza<br />
<strong>di</strong> Anna Greco<br />
Una vita da globe trotter<br />
per passione e lavoro<br />
trovarsi tutti insieme a festeggiare. È<br />
stato inoltre ricordato quanto realizzato<br />
dal reparto, che aveva raggiunto i massimi<br />
livelli <strong>di</strong> stima e fiducia dai pazienti,<br />
provenienti da tutta Italia e sempre se-<br />
Anna abita a<br />
<strong>Mirandola</strong> e lavora a<br />
Bologna<br />
Stu<strong>di</strong>: Laurea in<br />
Scienze Economiche<br />
presso Università <strong>di</strong><br />
Bologna<br />
Master in<br />
Management della<br />
Pubblica Amministrazione<br />
presso la S.D.A.<br />
Bocconi a Milano<br />
Età: 49<br />
Ruolo professionale<br />
attuale: Responsabile<br />
posizione <strong>di</strong> Alta Professionalità<br />
“Progettazione<br />
Economica e<br />
Finanziaria” (Regione<br />
Emilia Romagna)<br />
Ruolo professionale<br />
precedente: Funzionario<br />
addetto ad<br />
attività economiche<br />
e <strong>di</strong> programmazione<br />
(Regione Emilia<br />
Romagna)<br />
Una passione <strong>di</strong><br />
Anna: viaggiare<br />
guiti con <strong>di</strong>sponibilità e professionalità<br />
dal personale me<strong>di</strong>co, parame<strong>di</strong>co e<br />
dalle suore, a partire da suor Cassiana,<br />
sempre vicina con parole <strong>di</strong> conforto<br />
agli ammalati. La testimonianza della<br />
che si è chiamati a perseguire e questa<br />
consapevolezza deve essere trasmessa<br />
a tutti i soggetti coinvolti, anche per la<br />
più piccola o limitata fase <strong>di</strong> un progetto<br />
complessivo. Per chi <strong>di</strong>rige e organizza<br />
il lavoro <strong>di</strong> un gruppo è fondamentale<br />
“fare squadra”, senza demagogia e con<br />
ruoli chiari ovviamente, ma con apertura<br />
mentale e <strong>di</strong>sponibilità. E’ un lavoro in<br />
cui ci sono gli spazi <strong>di</strong> iniziativa e ideazione<br />
personale e ciò contribuisce naturalmente<br />
anche a determinare con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione professionale».<br />
Invece quali aspetti sono per<br />
te più faticosi o affronti meno<br />
volentieri?<br />
««Non amo l’eccesso <strong>di</strong> burocratizzazione<br />
e <strong>di</strong> regolamentazione<br />
che a volte danno l’impressione <strong>di</strong> un<br />
rovesciamento della gerarchia delle<br />
fonti normative causando un <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> energie e fatica veramente gravoso.<br />
Vorrei vedere un <strong>di</strong>radamento della<br />
giungla normativa, una maggiore chiarezza<br />
e semplificazione, che consentano<br />
sia a chi lavora nell’amministrazione<br />
pubblica sia a chi vi si rapporta – troppo<br />
spesso sotto pressione a causa <strong>di</strong><br />
continue complicazioni – una maggiore<br />
collaborazione».<br />
Quali consigli dai a chi vuole<br />
arrivare a fare un lavoro come<br />
il tuo?<br />
«Innanzitutto attrezzarsi con una<br />
buona preparazione all’università e<br />
magari con un master. Occorre <strong>di</strong>re<br />
che rispetto a quando sono entrata io<br />
nell’amministrazione pubblica, negli<br />
anni è stata introdotta una <strong>di</strong>versificazione<br />
maggiore nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
accesso (contratti a progetto, a tempo<br />
ecc.) che, se gestite con trasparenza e<br />
con l’attenzione al “merito” possono<br />
costituire il primo aggancio con la realtà<br />
del settore pubblico. Più in generale<br />
occorre avere la consapevolezza della<br />
complessità e dell’importanza del ruolo<br />
del pubblico e sviluppare un approccio<br />
da “civil servant” che significa essere<br />
<strong>di</strong>sponibili ad un compito “al servizio”<br />
della collettività e del bene comune».<br />
Me<strong>di</strong>ci: Settimio Racalbuto,<br />
Michele Costopulos,<br />
Saverio Montella, Elio<br />
Ragazzi. Collaboratori:<br />
Nevio Malaguti, Ottavio<br />
Car<strong>di</strong>nali, Gian Franco<br />
Borellini, Luigi Malavasi,<br />
Paolo Castellazzi, Giancarlo<br />
Bal<strong>di</strong>ni, Armando<br />
Pizzi, Mario Caleffi, Antonio<br />
Paltrinieri, Renzo<br />
Malaguti, Rina Vescovini,<br />
Anna Caleffi, Marisa<br />
Bellini, Varna Facchini,<br />
Carla Tabarelli, Lalla<br />
Calanca, Rachele Borsari,<br />
Iliana Benatti, Leda<br />
Molinari, Lara Grotti,<br />
Francesca Pasini, Iliana<br />
Luppi, Etera Scamuffo,<br />
Vania Alfenore, Marcella<br />
Tinchelli, Wilma Guerzoni,<br />
Enrichetta Breviglieri,<br />
Anna Manarini, Carla<br />
Vancini.<br />
grande armonia ed amicizia raggiunta<br />
dall'équipe è testimoniata dal fatto che<br />
i presenti si sono già dati appuntamento<br />
per un prossimo incontro, nel 2012.
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 15<br />
PERSONE Una carriera nata nel salone della zia Ombretta<br />
Con le mani nei capelli... delle top model<br />
Le acconciature del mirandolese Paolo Soffiatti sui migliori magazine<br />
Le sue acconciature<br />
si trovano sui principali<br />
magazine italiani: Gioia,<br />
Grazia, Donna Moderna,<br />
per citarne alcuni. Il 24<br />
enne mirandolese Paolo<br />
Soffiatti, <strong>di</strong> recente<br />
trapiantato a Milano,<br />
è insomma abituato a<br />
“mettere le mani in testa”<br />
a bellissime modelle ed<br />
attrici. Da piccolo però<br />
non sembrava molto interessato<br />
ai capelli della<br />
sorella, anche se trascorreva intere<br />
giornate nel salone <strong>di</strong> parrucchiera della<br />
zia Ombretta Riccò. E qualcosa, lentamente,<br />
deve averlo assorbito. Paolo,<br />
infatti, dopo le me<strong>di</strong>e ha cominciato a<br />
frequentare il liceo scientifico e, nonostante<br />
gli ottimi risultati, ha capito che<br />
non era quella la sua strada. Probabilmente<br />
in quel momento sono riaffiorate<br />
le lunghe ore trascorse nel negozio della<br />
zia e il giovane ha iniziato a lavorare<br />
come parrucchiere, facendosi “le ossa”<br />
presso Nara Equipe <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, dove<br />
ha appreso le basi fondamentali del<br />
lavoro, affiancando così la pratica sul<br />
campo allo stu<strong>di</strong>o nella scuola per parrucchieri.<br />
Dopo qualche tempo, tramite<br />
la zia Ombretta, ha conosciuto James,<br />
un noto hairstylist <strong>di</strong> Reggio Emilia e<br />
ha iniziato a lavorare nel suo negozio.<br />
Assieme a James, Paolo Soffiatti ha<br />
effettuato il grande balzo, cominciando<br />
a pettinare le ragazze che hanno partecipato<br />
a Miss Italia ed entrando nel giro<br />
degli shows e delle <strong>di</strong>mostrazioni. Forte<br />
dei riscontri ottenuti ha quin<strong>di</strong> deciso <strong>di</strong><br />
abbandonare la stabile e tranquilla vita<br />
del negozio per quella più <strong>di</strong>namica<br />
delle agenzie, delle passerelle e della<br />
moda, iniziando a lavorare per conto<br />
SCUOLA<br />
Consegnati i <strong>di</strong>plomi del Galilei:<br />
in quattro sono usciti con 100<br />
Paolo Soffiatti.<br />
A sinistra una<br />
top model con<br />
una sua acconciatura;<br />
a destra,<br />
la copertina <strong>di</strong><br />
Gioia con Martina<br />
Stella: anche<br />
sui suoi capelli<br />
hanno lavorato<br />
le mani del<br />
mirandolese<br />
proprio. Ha pettinato bellissime modelle<br />
alle sfilate più importanti delle settimane<br />
della moda <strong>di</strong> Milano e Parigi. Ha<br />
viaggiato in luoghi esotici sempre per<br />
lavoro e ha conosciuto tante persone<br />
interessanti. Scontata quin<strong>di</strong> la sua<br />
decisione <strong>di</strong> trasferirsi a Milano, nella<br />
capitale italiana della moda, portandosi<br />
però sempre nel cuore la sua <strong>Mirandola</strong>,<br />
la famiglia, gli amici e il negozio della<br />
zia dove tutto ha avuto inizio…<br />
BREVI<br />
ZINI VERSO<br />
IL SACERDOZIO<br />
All'età <strong>di</strong> 74 anni, con tre figli e<br />
sei nipoti, <strong>di</strong>venterà sacerdote. Gianni<br />
Zini, ragioniere, ex <strong>di</strong>pendente dell'Ausl<br />
a <strong>Mirandola</strong>, verrà or<strong>di</strong>nato nelle<br />
prossime settimane con una cerimonia<br />
che si terrà in Duomo, alla presenza<br />
del vescovo. Si conclude in questo<br />
modo un percorso <strong>di</strong> fede iniziato fin<br />
da ragazzo. Zini era rimasto vedovo<br />
dopo la scomparsa della moglie Lara<br />
Pellacani.<br />
DECEDUTO<br />
GRILLENZONI<br />
Si è spento nei giorni scorsi all’età<br />
<strong>di</strong> 54 anni il sanfeliciano Alberto Grillenzoni<br />
(detto Grillo) che ha insegnato<br />
la musica a generazioni <strong>di</strong> giovani<br />
della Bassa. Gran chitarrista, “Grillo”<br />
prestava la sua opera alla Cooperativa<br />
sociale mirandolese “La Zerla”, dove<br />
la notizia della sua scomparsa è stata<br />
accolta con profondo cordoglio.<br />
CORSO PER 15<br />
DISOCCUPATI<br />
Prenderà il via in <strong>di</strong>cembre 2011 il<br />
corso <strong>di</strong> "Esperto <strong>di</strong> tecnologie informatiche<br />
e innovazione <strong>di</strong> prodotto", percorso<br />
formativo per 15 giovani <strong>di</strong>soccupati<br />
interamente gratuito. Info: http://www.<br />
ifoa.it/corsi/cad/Esperto_tecnologie_informatiche_innovazione_prodotto<br />
Il gran ballo del Cisa<br />
con i Guerzoni Boys<br />
Si è svolta lo scorso 12 novembre<br />
presso l’Au<strong>di</strong>torium del Castello Pico<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> (foto qui sopra) la cerimonia<br />
<strong>di</strong> consegna dei <strong>di</strong>plomi agli<br />
studenti “maturi” dell’Iss “Galilei”.<br />
Si sono particolarmente <strong>di</strong>stinti,<br />
<strong>di</strong>plomandosi con cento, Cristina<br />
Rossi (5°U Tecnico abbigliamento<br />
moda), Giulia Bonaldo e Letizia<br />
Moretto (5°H Liceo scientifico<br />
tecnologico), Giulia Botti e Andrea<br />
Brocco (5° I Liceo scientifico tecnologico).<br />
Giulia Botti (nella foto<br />
a destra), figlia <strong>di</strong> una <strong>di</strong>pendente<br />
dell’Unione Comuni Modenesi Area<br />
Nord, appassionata <strong>di</strong> equitazione,<br />
frequenta attualmente il primo anno<br />
<strong>di</strong> Biotecnologie all'Università <strong>di</strong><br />
Modena e Reggio Emilia. Da notare<br />
che all’iniziativa erano presenti,<br />
oltre al Sindaco <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> Maino<br />
Benatti e all’Assessore ai Servizi per<br />
la Promozione della Persona Lara<br />
Cavicchioli, anche i <strong>di</strong>rigenti scolastici,<br />
passati e presenti, del Galilei:<br />
Paolo Aragone, Giuseppe Pedrielli<br />
e l’attuale Milena Pran<strong>di</strong>ni.<br />
Domenica 6 novembre, presso<br />
la Casa residenza Cisa <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>,<br />
che fa parte dell’Asp (Azienda<br />
Pubblica <strong>di</strong> Servizi alla Persona)<br />
dell’Area Nord si sono esibite 12<br />
coppie <strong>di</strong> ballerini del gruppo Guerzoni<br />
Boys per allietare il pomeriggio<br />
degli anziani residenti.<br />
Il salone delle attività si è così<br />
trasformato in una pista da ballo in<br />
cui ospiti, parenti, amici e volontari<br />
sono stati coinvolti dai ritmi e dalle<br />
danze del gruppo. Lo spettacolo in<br />
due tempi è stato molto gra<strong>di</strong>to e si<br />
è concluso con un rinfresco. Marco<br />
e Rita, responsabili del gruppo<br />
Guerzoni Boys, tengono le lezioni<br />
<strong>di</strong> ballo il martedì dalle 21 presso il<br />
Circolo Cabassi e Guerzoni <strong>di</strong> Carpi<br />
e il giovedì sempre dalle 21 a Cortile<br />
presso il Circolo Ugo Barbaro. Marco<br />
e Rita insegnano da circa 30 anni<br />
con l’obiettivo <strong>di</strong> conservare balli<br />
come il liscio, la mazurka, la polka,<br />
tipici dell’Emilia Romagna, talvolta<br />
accantonati e <strong>di</strong>menticati per colpa <strong>di</strong><br />
balli più alla moda.<br />
L’Asp Area Nord, gli ospiti e<br />
il personale del Cisa ringraziano <strong>di</strong><br />
cuore i Guerzoni Boys e sperano <strong>di</strong><br />
poterli incontrare nuovamente al<br />
più presto.
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 17<br />
CARPI-MIRANDOLA<br />
25 anni <strong>di</strong> Notizie dalla Diocesi<br />
“Notizie” compie 25 anni. Il settimanale<br />
della Diocesi <strong>di</strong> Carpi e <strong>Mirandola</strong> è<br />
stato infatti fondato nel 1986 per volontà<br />
del vescovo Alessandro Maggiolini.<br />
Abbiamo intervistato l’attuale <strong>di</strong>rettore<br />
Luigi Lamma<br />
Quale bilancio tracciate dei vostri<br />
primi 25 anni?<br />
«In mezzo a testate che festeggiano<br />
i cento anni <strong>di</strong> vita pare un po’ presuntuoso<br />
fare bilanci. “Notizie” è nato come<br />
un semplice foglio <strong>di</strong> collegamento<br />
poi grazie al consenso dei lettori e al<br />
convinto sostegno dei vescovi, prima<br />
Maggiolini, poi Staffieri e soprattutto<br />
Tinti, si è trasformato in un giornale.<br />
Però non solo giornale della Chiesa ma<br />
anche giornale della gente ovvero del<br />
territorio».<br />
Dal vostro punto <strong>di</strong> vista com’è<br />
cambiata la Diocesi e quali sono i<br />
nuovi problemi?<br />
« “Notizie” è lo specchio della<br />
trasformazione della Diocesi, visto che<br />
ne raccontiamo la vita ogni settimana.<br />
Uno degli aspetti più innovativi è la<br />
crescente corresponsabilità dei laici,<br />
anche giovani, nei vari ambiti della<br />
pastorale. L’aspetto più critico è il calo<br />
dei sacerdoti attivi nonostante ci siano<br />
segnali incoraggianti come ad esempio i<br />
tre giovani che hanno iniziato quest’anno<br />
gli stu<strong>di</strong> teologici».<br />
Che rapporto avete coi lettori?<br />
«I nostri lettori sono molto attenti<br />
ma anche <strong>di</strong>screti, non amano le polemiche<br />
pubbliche, piuttosto si fanno sentire<br />
<strong>di</strong>rettamente. Per la maggior parte sono<br />
abbonati. Poi ci sono coloro che chiamo<br />
i primi “azionisti” ovvero la miriade <strong>di</strong><br />
realtà ecclesiali che caratterizza una<br />
«Siamo cambiati insieme ai nostri lettori»<br />
Compie un quarto <strong>di</strong> secolo il settimanale <strong>di</strong>retto da Luigi Lamma<br />
Diocesi piccola ma vivace come quella<br />
<strong>di</strong> Carpi. Sempre più chiedono spazio e<br />
attenzione alle loro proposte, cosa che<br />
prima non avveniva. Segno che grazie a<br />
“Notizie” è cresciuta anche la sensibilità<br />
per la comunicazione».<br />
E più in generale com’è cambiata<br />
l’informazione sul territorio?<br />
«Quando è nato “Notizie” c’erano<br />
solo i due quoti<strong>di</strong>ani, “Carlino” e<br />
“Gazzetta”, a Carpi due ra<strong>di</strong>o e poi le<br />
televisioni a Modena. Oggi l’offerta si è<br />
molto arricchita. C’è tanta informazione<br />
ed è un bene, ma i giovani mi pare si<br />
allontanino sempre <strong>di</strong> più dalla lettura<br />
del giornale e c’è poca <strong>di</strong>sponibilità a<br />
riflettere. Se dall’informazione non si ricevono<br />
stimoli per una vera conoscenza<br />
anche il nostro impegno rischia <strong>di</strong> essere<br />
vanificato».<br />
Com’è stato il primo approccio<br />
con il nuovo vescovo?<br />
«Finora ho avuto l’opportunità <strong>di</strong><br />
incontrare monsignor Cavina una sola<br />
volta e mi è parso davvero desideroso<br />
<strong>di</strong> iniziare questa avventura pastorale<br />
alla guida della nostra Diocesi. Ha<br />
vissuto per tanti anni a Roma nel cuore<br />
della Chiesa cattolica per un servizio<br />
poco appariscente ma molto delicato,<br />
è giovane ed entusiasta, quello che ci<br />
vuole per guardare al futuro della nostra<br />
Chiesa con speranza».<br />
E qual è il ricordo più bello<br />
dell’episcopato <strong>di</strong> monsignor Tinti?<br />
«Il ricordo più bello è tutto il pezzo<br />
<strong>di</strong> strada percorso insieme. Un <strong>di</strong>alogo<br />
costante, un crescendo <strong>di</strong> fiducia nei<br />
confronti miei e <strong>di</strong> tutti i collaboratori<br />
del giornale. Un piacere per degli operatori<br />
della comunicazione lavorare con<br />
Fondato nel 1968 per volontà<br />
del vescovo Maggiolini<br />
“Notizie” è stato fondato nel<br />
1986 per volontà del vescovo Alessandro<br />
Maggiolini. Il primo <strong>di</strong>rettore<br />
è stato Romano Pelloni, fino al 1992,<br />
coa<strong>di</strong>uvato da don Carlo Malavasi.<br />
Dal 1992 il <strong>di</strong>rettore è Luigi Lamma<br />
(foto). La redazione è composta da<br />
Annalisa Bonaretti, Benedetta<br />
Bellocchio, Virginia Panzani e<br />
Paola Lunar<strong>di</strong>, da <strong>Mirandola</strong> Laura<br />
Michelini. Da alcuni anni “Notizie”<br />
assicura anche una trasmissione quin<strong>di</strong>cinale<br />
su è-tv Antenna 1 curata da<br />
Saverio Catellani. Archivio del giornale<br />
e videogiornali sono consultabili<br />
sul sito della Diocesi www.carpi.<br />
chiesacattolica.it. Notizie è gestito in<br />
autonomia da una cooperativa, che cura<br />
tutta la parte amministrativa, attualmente<br />
presieduta da Ercole Gasparini<br />
con i consiglieri Silvio Cavazzoli,<br />
La redazione <strong>di</strong> Notizie con<br />
mons. Elio Tinti<br />
Eugenio Galli e Bruno Ghidoni. La<br />
<strong>di</strong>ffusione avviene per lo più tramite<br />
abbonamento me<strong>di</strong>amente 2mila abbonati<br />
per una tiratura <strong>di</strong> circa 2mila<br />
cinquecento copie alla settimana.<br />
monsignor Tinti, sempre desideroso<br />
<strong>di</strong> “annunciare il Vangelo dai tetti”<br />
per arrivare ovunque. I momenti più<br />
significativi sono stati <strong>di</strong>versi, tra i più<br />
recenti ricordo la nomina a vescovo <strong>di</strong><br />
monsignor Douglas Regattieri e il conferimento<br />
della citta<strong>di</strong>nanza onoraria <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong>. In entrambe le occasioni mi<br />
è parso veramente felice e commosso. A<br />
me è stato <strong>di</strong> esempio nei perio<strong>di</strong> della<br />
malattia, anche in questa situazione si è<br />
dato tutto alla sua Chiesa e al suo popolo,<br />
in tanti mo<strong>di</strong>, e questo la gente l’ha<br />
capito senza bisogno <strong>di</strong> molte parole».<br />
Da anni il mondo dell’e<strong>di</strong>toria<br />
non se la passa troppo bene. Come<br />
vedete il vostro futuro?<br />
«Problematico. Dovremo rivedere<br />
tante scelte. Con fiducia però perché il<br />
mondo della comunicazione è in costante<br />
evoluzione. Forse ci viene chiesto <strong>di</strong><br />
avere più fantasia nell’uso dei mezzi,<br />
cogliere le nuove opportunità della<br />
tecnologia».<br />
AREA NORD<br />
Tanti laboratori<br />
nelle scuole<br />
dell’infanzia<br />
Prenderà il via nei prossimi giorni<br />
presso tutte le scuole d’infanzia<br />
e primarie dei Comuni <strong>di</strong> Medolla,<br />
Camposanto e San Felice sul Panaro<br />
una ricca serie <strong>di</strong> laboratori, interventi<br />
in classe e uscite sul territorio, legati al<br />
vasto mondo dell’ambiente, dell’energia<br />
e delle raccolte <strong>di</strong>fferenziate. Gli<br />
itinerari <strong>di</strong> educazione ambientale<br />
sono stati richiesti a "La Lumaca"<br />
dai tre enti locali, per sensibilizzare e<br />
promuovere nei ragazzi comportamenti<br />
più consapevoli e rispettosi nei confronti<br />
dell’ambiente e contribuire a far<br />
maturare nei “citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> domani” un<br />
proprio senso <strong>di</strong> responsabilità nei riguar<strong>di</strong><br />
della natura e delle sue risorse. I<br />
docenti potranno liberamente scegliere<br />
i percorsi <strong>di</strong>dattici tra un ampio book <strong>di</strong><br />
proposte sud<strong>di</strong>vise per argomento e per<br />
età dei partecipanti, in modo da integrare<br />
ed arricchire la programmazione<br />
<strong>di</strong>dattica specifica delle varie classi.<br />
Sono previsti 39 percorsi <strong>di</strong>dattici per<br />
sod<strong>di</strong>sfare le richieste <strong>di</strong> tutte le classi<br />
delle scuole primarie <strong>di</strong> Medolla (11<br />
classi), Camposanto (11 classi) e San<br />
Felice sul Panaro (21 classi). In ciascuna<br />
classe sono previsti un incontro in<br />
aula <strong>di</strong> 2 ore <strong>di</strong> lezione ed un' uscita <strong>di</strong><br />
mezza giornata nelle più caratteristiche<br />
aree protette locali, come ad esempio<br />
l’Oasi <strong>di</strong> San Matteo. Tutti gli itinerari<br />
sono preceduti da incontri <strong>di</strong> programmazione<br />
con gli insegnanti <strong>di</strong> classe,<br />
per concordare mo<strong>di</strong>, tempi e attività<br />
<strong>di</strong>dattiche dei vari interventi. Verranno<br />
inoltre coinvolte anche tutte le sezioni<br />
dei 5 anni delle scuole dell’infanzia<br />
dei tre Comuni, con un laboratorio<br />
<strong>di</strong> 2 ore per ciascuna sezione. Gli<br />
itinerari <strong>di</strong>dattici sono realizzati dagli<br />
esperti educatori ambientali e dalle<br />
guide ambientali escursionistiche de<br />
"La Lumaca "e si caratterizzeranno<br />
per l’uso <strong>di</strong> strumenti e metodologie<br />
<strong>di</strong>fferenziate sulla base dell’età dei<br />
ragazzi, combinando l’approccio<br />
lu<strong>di</strong>co, scientifico ed esperienziale.<br />
A tutti i citta<strong>di</strong>ni dei tre Comuni sono<br />
de<strong>di</strong>cati anche 3 speciali laboratori <strong>di</strong><br />
riciclo creativo, curati da un operatore<br />
particolarmente esperto nelle attività<br />
manuali e creative. I laboratori valorizzano<br />
gli oggetti comuni che, in tutte le<br />
nostre case, spesso sono abbandonati o<br />
gettati perché ritenuti <strong>di</strong> scarsa utilità:<br />
lacci, tappi, bottiglie <strong>di</strong> plastica, grucce,<br />
nastri, cartoni, scatole da scarpe. Tutti<br />
questi oggetti, grazie alla maestria<br />
e fantasia dei ragazzi, prenderanno<br />
nuova vita trasformandosi in piccole<br />
opere d’arte. In un periodo dove l’usa<br />
e getta risulta essere una consuetu<strong>di</strong>ne<br />
consolidata, i laboratori <strong>di</strong> riciclo creativo<br />
insegnano ai ragazzi il valore degli<br />
oggetti e l’importanza del riutilizzo<br />
dei materiali. Per informazioni:info@<br />
lalumaca.org. "La Lumaca" opera nel<br />
settore ambientale dal 1979.
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 19<br />
RICONOSCIMENTI<br />
Nuovo premio alle Poste <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Grazie alle ottime performance<br />
riguardanti la sod<strong>di</strong>sfazione dei clienti<br />
e la qualità del lavoro svolto, gli uffici<br />
postali <strong>di</strong> Carpi, <strong>Mirandola</strong>, Piumazzo<br />
e Vignola si sono classificati ai primi<br />
posti dell’Area Centro Nord, che conta<br />
15 filiali e oltre 1.450 uffici postali<br />
<strong>di</strong>slocati nell’Emilia Romagna e nelle<br />
Marche. I riconoscimenti sono stati<br />
attribuiti dal responsabile territoriale<br />
Doriano Bolletta nel corso del meeting<br />
annuale organizzato in collaborazione<br />
con Cassa Depositi e Prestiti. Il<br />
successo riportato dagli uffici postali<br />
modenesi è stato determinato dallo<br />
spirito <strong>di</strong> squadra che ha permesso<br />
<strong>di</strong> raggiungere risultati e obiettivi<br />
prefissati. Numerosi, infatti, gli uffici<br />
che si sono classificati al secondo<br />
posto (Bastiglia, Sorbara, Maranello,<br />
Prignano sulla Secchia e Carpi 1) e<br />
al terzo (Cognento, Montebonello,<br />
Torre Maina e San Vito <strong>di</strong> Modena).<br />
Proprio sull’importanza del ruolo<br />
che riveste ogni singolo operatore<br />
all’interno <strong>di</strong> ogni ufficio si è incentrato<br />
il tema dell’incontro, al quale<br />
hanno partecipato oltre 400 invitati<br />
tra <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> filiale, <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> uffici<br />
postali e responsabili <strong>di</strong> settore delle<br />
due regioni. La convention organizzata<br />
a Bellaria ha rappresentato un<br />
importante momento <strong>di</strong> aggregazione<br />
e <strong>di</strong> confronto, finalizzato, tra l’altro,<br />
a con<strong>di</strong>videre le nuove strategie e gli<br />
obiettivi aziendali per essere sempre<br />
Ai primi posti del Nord Italia per lo spirito <strong>di</strong> squadra<br />
Nel corso del meeting annuale organizzato con la Cassa Depositi<br />
Il 17 novembre l'Associazione<br />
Mogli Me<strong>di</strong>ci Italiani (Ammi) ha organizzato,<br />
con grande partecipazione<br />
<strong>di</strong> pubblico, una sfilata <strong>di</strong> moda a<br />
scopo benefico presso Villa Fondo<br />
MIRANDOLA<br />
più in grado <strong>di</strong> offrire alla clientela<br />
prodotti e servizi che siano all’altezza<br />
delle aspettative. La chiusura della<br />
manifestazione è stata riservata alla<br />
premiazione degli uffici postali <strong>di</strong><br />
Emilia Romagna e Marche che, come<br />
quelli <strong>di</strong> Carpi, <strong>Mirandola</strong>, Piumazzo<br />
e Vignola, hanno raggiunto risultati<br />
<strong>di</strong> eccellenza nelle varie tipologie <strong>di</strong><br />
servizi e prodotti che Poste Italiane<br />
mette quoti<strong>di</strong>anamente a <strong>di</strong>sposizione<br />
dei suoi clienti.<br />
Nella foto, la <strong>di</strong>rettrice dell'ufficio<br />
postale <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Immacolata<br />
Candela (prima da sinistra), riceve<br />
il riconoscimento.<br />
Otto giovani indossatrici<br />
nella sfilata Ammi <strong>di</strong> beneficenza<br />
Tagliata <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Alla presenza<br />
<strong>di</strong> numerose signore che ringraziamo<br />
vivamente, hanno sfilato, con<br />
spirito <strong>di</strong> volontariato, otto giovani<br />
indossatrici.<br />
Il Mago Goblin incanta<br />
anche gli ospiti del Cisa<br />
Lo scorso 20 ottobre, presso la<br />
Casa Residenza Cisa <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
si è festeggiato l'arrivo dell'autunno<br />
con un’iniziativa presentata dalla<br />
Conferenza maschile dell'Associazione<br />
San Vincenzo <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
e dal mago Goblin (Francesco). La<br />
San Vincenzo è molto presente e<br />
attiva in Casa Protetta dove durante<br />
l'anno organizza <strong>di</strong>versi momenti ricreativi<br />
per gli ospiti della struttura.<br />
Da tempo l’Associazione denota una<br />
particolare sensibilità nei confronti<br />
degli anziani e delle persone sole<br />
in genere. I soci sono presenti con<br />
feste e rinfreschi dal 2006, attesi dal<br />
Cisa per allietare i momenti <strong>di</strong> vita<br />
degli anziani residenti e dei loro famigliari.<br />
Alcune socie vincenziane,<br />
poi, continuano le visite nel salone<br />
e nelle stanze superiori, con cadenza<br />
quin<strong>di</strong>cinale. Il 20 ottobre il presidente<br />
della Conferenza maschile,<br />
Renzo Pivetti, insieme a don Benito<br />
e ad altri soci sono stati coinvolti<br />
dalle magie del mago Goblin che con<br />
svariati trucchi ha animato la festa e<br />
stupito gli anziani, facendoli rimanere<br />
increduli: gli stessi non capivano<br />
La Ditta Baroni <strong>di</strong> Concor<strong>di</strong>a e<br />
la Pellicceria-Pelletteria Barelli <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong> hanno fornito i capi <strong>di</strong> abbigliamento,<br />
molto apprezzati. A loro<br />
e alle indossatrici vanno i nostri più<br />
come certi eventi potessero accadere<br />
nonostante l'attenzione e il controllo<br />
che tutti avevano sul mago. Contenti<br />
e stupefatti hanno poi festeggiato<br />
con un rinfresco offerto dall'Associazione.<br />
Gli ospiti, il personale,<br />
l'Azienda Servizi alla Persona Area<br />
Nord dei Comuni Modenesi, in attesa<br />
dei prossimi incontri, ringraziano<br />
l'Associazione San Vincenzo per<br />
l'attenzione che <strong>di</strong>mostra attraverso<br />
la continuità delle iniziative che<br />
perio<strong>di</strong>camente organizza, oltre a<br />
ringraziare il mago Goblin per le<br />
spettacolari magie.<br />
Nella foto, le otto "indossatrici benefiche" Giulia Baral<strong>di</strong>, Eleonora Barelli, Agnese<br />
Bonomi, Arianna Bonomi, Marianna Castellini, Licia Luppi, Giu<strong>di</strong>tta Montella e<br />
Ley<strong>di</strong>s Roche Pennycork.<br />
sentiti ringraziamenti, come anche<br />
a Rino Franciosi per la consueta,<br />
generosa ospitalità.<br />
LARA MANTOVANI UGUZZONI<br />
PRESIDENTE AMMI MIRANDOLA<br />
MIRANDOLA<br />
2 famiglie su 3<br />
hanno già risposto<br />
al Censimento<br />
Al 23 novembre 2011 sono<br />
6.857 le famiglie <strong>di</strong> Mirandolesi che<br />
hanno restituito il questionario del<br />
Censimento, ovvero oltre due su tre:<br />
2.801 (quasi il 41% dei questionari<br />
consegnati) lo hanno fatto tramite<br />
internet, ed in tal modo potranno<br />
partecipare all’estrazione dei premi<br />
(IPad, Net Book, Smart Phone, ecc)<br />
messi in palio dall’Amministrazione<br />
comunale con il concorso “Clicca e<br />
Vinci”; 3.010 famiglie lo hanno<br />
consegnato <strong>di</strong>rettamente all’Ufficio<br />
Comunale <strong>di</strong> Censimento in via<br />
Montanari 5, aperto tutti i giorni,<br />
domenica e festivi esclusi, dalle<br />
8,30 alle 13 e il lunedì e giovedì<br />
pomeriggio dalle 15 alle 18; 888<br />
famiglie lo hanno invece consegnato<br />
in un ufficio postale; 158 sono<br />
quelle invece che lo hanno consegnato<br />
<strong>di</strong>rettamente ad un rilevatore<br />
autorizzato, ma è solo da lunedì 20<br />
novembre che i rilevatori si stanno<br />
recando presso le famiglie che non<br />
lo hanno ancora consegnato con<br />
le altre modalità. I rilevatori sono<br />
riconoscibili da un tesserino con<br />
fotografia, rilasciato dall’Istat e<br />
firmato dal Sindaco <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>.<br />
E’ possibile chiedere conferma<br />
dei nomi dei rilevatori telefonando<br />
ai seguenti numeri: Ufficio Comunale<br />
<strong>di</strong> Censimento 0535/29758-<br />
0535/29788, Centralino comunale<br />
0535/29511, Polizia Municipale<br />
0535/611039. Anche a livello<br />
nazionale il Censimento sta incassando<br />
ottimi risultati. Sono quasi 16<br />
milioni le famiglie che hanno riconsegnato<br />
il questionario, scegliendo<br />
nel 37,3% dei casi la risposta via<br />
web, nel 32,3% la consegna presso<br />
i centri comunali e nel 30,4 la restituzione<br />
presso gli uffici postali.<br />
C’è ancora comunque tempo fino<br />
al 31 gennaio 2012 per compilare<br />
il questionario e consegnarlo con<br />
una delle quattro modalità prima<br />
descritte. E’ utile ricordarsi che la<br />
mancata compilazione del questionario<br />
potrebbe comportare la<br />
cancellazione dall’Anagrafe della<br />
popolazione. La sanzione per chi<br />
non restituisce il questionario scatterà<br />
soltanto nel caso in cui sia stata<br />
accertata la volontà <strong>di</strong> non rispondere<br />
o <strong>di</strong> fornire risposte mendaci.
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 21<br />
Diverse opere e pezzi originali ma anche una visita virtuale<br />
TRE CENTENARI<br />
In mostra 400 anni della famiglia Pico<br />
Inaugura il 16 <strong>di</strong>cembre al Castello <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> una grande esposizione<br />
Stemma <strong>di</strong> Alessandro II Pico e Anna Beatrice d'Este, tratto dal libro "Mosse Giove<br />
coll'aquila" (collezione privata)<br />
Sarà inaugurata venerdì 16 <strong>di</strong>cembre<br />
alle ore 18, presso il Castello<br />
Pico <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, la mostra “Cronaca<br />
della nobilissima famiglia Pico. Quattrocento<br />
anni <strong>di</strong> Signoria e <strong>di</strong> storia a<br />
<strong>Mirandola</strong>”. L’esposizione, che potrà<br />
essere visitata fino al 15 aprile 2012,<br />
occupa <strong>di</strong>verse aree del Castello: piano<br />
terra-Sala Mostre e Sala delle Prigioni;<br />
Galleria della Duchessa e Loggia Nord;<br />
Galleria al terzo piano, Fondazione<br />
Cassa <strong>di</strong> Risparmio. L’iniziativa rientra<br />
nelle celebrazioni per ricordare tre date<br />
salienti della storia della famiglia Pico e<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. L’anno 1311 segna infatti<br />
il momento dell’investitura imperiale a<br />
favore della famiglia Pico quali signori<br />
del territorio mirandolese. Nell’anno<br />
1511 si concluse il celebre asse<strong>di</strong>o alla<br />
città <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> condotto dalle truppe<br />
pontificie guidate da Papa Giulio<br />
II. L’entrata della famiglia Este a<br />
<strong>Mirandola</strong> avvenuta nel 1711 determina<br />
la fine della Signoria dei Pico durata<br />
esattamente quattro secoli. Questa<br />
mostra intende seguire un percorso<br />
attraverso il quale ricostruire essenziali<br />
aspetti <strong>di</strong> quattrocento anni <strong>di</strong> storia<br />
incentrata sulle vicende <strong>di</strong> una famiglia<br />
il cui nome è in<strong>di</strong>ssolubilmente legato<br />
a quello <strong>di</strong> una città. L’esposizione<br />
è allestita negli spazi del Castello dei<br />
Pico, e<strong>di</strong>ficio ristrutturato e riaperto<br />
al pubblico nel 2006. Si tratta <strong>di</strong> una<br />
piccola parte dell’enorme complesso<br />
che costituiva la reggia della famiglia<br />
signora <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. I lavori <strong>di</strong> restauro<br />
hanno consentito <strong>di</strong> recuperare alcuni<br />
degli spazi sopravvissuti al processo<br />
<strong>di</strong> progressiva <strong>di</strong>struzione ed obsolescenza<br />
a cui il Castello mirandolese è<br />
stato sottoposto negli anni. Oggi questo<br />
e<strong>di</strong>ficio è caratterizzato da ampi locali<br />
attrezzati per ospitare mostre temporanee,<br />
dotati <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza e<br />
<strong>di</strong> quanto altro necessario per garantire<br />
Caterina Lucrezia e le altre:<br />
donne e abiti al tempo dei Pico<br />
“Caterina, Lucrezia e le altre.<br />
Donne e abiti al tempo dei Pico” è il<br />
titolo della mostra, a cura <strong>di</strong> Annarita<br />
Battaglioli, che sarà inaugurata<br />
sabato 17 <strong>di</strong>cembre, alle 17 presso la<br />
Sala della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />
(IV piano) presso il Castello<br />
Pico <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. L’esposizione,<br />
che rientra nell’ambito delle iniziative<br />
per i tre centenari pichiani, potrà<br />
essere visitata fino al 19 febbraio<br />
2012. La moda è un fenomeno che<br />
nasce tra il XIII e il XIV secolo e<br />
nel corso del tempo ha subito molte<br />
trasformazioni avvalendosi <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci<br />
basati sui colori, i tessuti e le fogge<br />
degli abiti.<br />
Dietro le vesti presenti presso le<br />
corti rinascimentali, c’erano figure<br />
femminili spesso avvolte nell’oblio<br />
ma delle quali possiamo trovare traccia<br />
negli inventari dotali e nei libri<br />
<strong>di</strong> guardaroba dove sono annotati<br />
con cura tutti gli acquisti <strong>di</strong> stoffe,<br />
passamanerie e accessori. In queste<br />
carte polverose è rimasto nascosto<br />
per secoli un universo esclusivamente<br />
femminile fatto <strong>di</strong> vesti <strong>di</strong> raso<br />
alessandrino, <strong>di</strong> pellande foderate<br />
<strong>di</strong> vaio, <strong>di</strong> robe e guarnello cremisi<br />
MOSTRA<br />
o morello. L’inventario dotale <strong>di</strong><br />
Caterina Pico, giovane sposa nel<br />
1474 <strong>di</strong> Leonello Pio signore <strong>di</strong><br />
Carpi e futura madre <strong>di</strong> Alberto III,<br />
carismatico principe rinascimentale,<br />
custo<strong>di</strong>to presso l’Archivio Storico<br />
<strong>di</strong> Carpi, ci introduce e ci guida alla<br />
conoscenza del mondo della moda<br />
e delle sue evoluzioni nei secoli.<br />
In questo viaggio, che ci porta fino<br />
alla fine della Signoria pichense<br />
nel XVIII secolo, ci accompagnano<br />
molte figure femminili legate alla<br />
storia <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, attraverso la<br />
ricostruzione <strong>di</strong> abiti e accessori su<br />
bambole/manichino alte circa 70<br />
centimetri. Prima <strong>di</strong> schizzi e modelli,<br />
le bambole sono state infatti<br />
il primo mezzo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione della<br />
moda presso le corti rinascimentali<br />
e il loro uso è documentato proprio<br />
negli inventari <strong>di</strong> guardaroba. Abiti<br />
e vesti <strong>di</strong> una dama del XV secolo<br />
ci rivelano il suo mondo quoti<strong>di</strong>ano,<br />
un mondo reale ma ancora oggi<br />
inesplorato e punto <strong>di</strong> partenza per<br />
ulteriori stu<strong>di</strong> e ricerche. La mostra<br />
è organizzata dal <strong>Comune</strong> con il<br />
contributo della Fondazione Cassa<br />
<strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>.<br />
un’ adeguata fruizione<br />
delle opere. Il Castello<br />
dei Pico ospita anche<br />
il Museo Civico <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong>. Strutturata<br />
in sezioni con una<br />
propria coerenza tematica,<br />
la mostra ha per<br />
veri e centrali attori<br />
protagonisti i membri<br />
della famiglia Pico<br />
e sono questi ultimi<br />
che <strong>di</strong> fatto in qualche<br />
modo si propongono<br />
<strong>di</strong> condurre il visitatore<br />
lungo un itinerario<br />
storico e cronologico.<br />
L’esposizione intende<br />
ospitare al suo interno<br />
<strong>di</strong>verse opere<br />
e pezzi originali, ma<br />
avrà anche un carattere<br />
virtuale, grazie<br />
alla riproduzione in<br />
formato cartaceo e <strong>di</strong>gitale<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti, medaglie, documenti,<br />
libri ed altre immagini che consentano<br />
una ricostruzione ideale e ipotetica,<br />
e se vogliamo anche materialmente<br />
impossibile oggi, della corte dei Pico<br />
a <strong>Mirandola</strong>. Ciò presuppone anche un<br />
MIRANDOLA<br />
Oltre 200 stampe<br />
per raccontare la città<br />
La Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, agli inizi degli<br />
anni 2000, ottenne tramite lascito<br />
testamentario una importantissima<br />
raccolta <strong>di</strong> stampe del noto collezionista<br />
mirandolese Giulio (Cesare)<br />
Costantini. Questa raccolta <strong>di</strong> 126<br />
documenti contiene, in prevalenza,<br />
incisioni storiche a stampa del territorio<br />
e della città <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, carte<br />
geografiche, in quantità minore, del<br />
territorio padano e della penisola<br />
italiana, altre stampe rievocative<br />
e celebrative <strong>di</strong> immagini sacre <strong>di</strong><br />
devozione e dei personaggi illustri<br />
mirandolesi, infine, sono presenti<br />
alcune riproduzioni fotografiche <strong>di</strong><br />
documenti, <strong>di</strong> architetture o monumenti<br />
tutti riconducibili alla storia<br />
Venerdì 16 <strong>di</strong>cembre 2011<br />
sarà anche presentata<br />
presso l’Au<strong>di</strong>torium del<br />
Castello dei Pico, alle ore<br />
17.30, prima dell’inaugurazione<br />
della Mostra, la<br />
ristampa anastatica dei<br />
primi due volumi delle<br />
“Memorie Storiche della<br />
città e dell’antico Ducato<br />
della <strong>Mirandola</strong>”.<br />
Il cofanetto dei due libri è<br />
stato pubblicato dalla Fondazione<br />
Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e costituisce<br />
l’interessantissima rie<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> due fra le più antiche<br />
e fondamentali cronache<br />
storiche su <strong>Mirandola</strong> e sulla<br />
famiglia Pico scritte da<br />
Ingrano Bratti (continuata<br />
da Battista Papazzoni) e da<br />
un anonimo.<br />
allestimento dell’esposizione<br />
che faciliti la<br />
suggestione <strong>di</strong> evocazioni<br />
e che consenta<br />
una ricostruzione storicamente<br />
puntuale e<br />
nel contempo adeguatamente<br />
accattivante.<br />
Il filo conduttore è costituito<br />
da un leggero<br />
apparato <strong>di</strong>dascalico,<br />
un’esplicazione e una<br />
sorta <strong>di</strong> voce fuori<br />
campo, che guiderà<br />
sempre il visitatore.<br />
Di fatto questa mostra<br />
intende essere un importante<br />
omaggio alla<br />
città <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e<br />
alla sua storia, all’interno<br />
della quale ebbe<br />
un ruolo <strong>di</strong> enorme<br />
importanza e rilievo la<br />
famiglia Pico. Si tratta<br />
<strong>di</strong> fatto della prima<br />
mostra de<strong>di</strong>cata alla famiglia Pico,<br />
modello esemplare <strong>di</strong> piccola signoria<br />
in ambito locale e in questo senso essa<br />
costituisce un evento <strong>di</strong> particolare<br />
interesse anche in ambito regionale e<br />
nazionale.<br />
mirandolese e dei Comuni limitrofi.<br />
I documenti appartengono ai secoli<br />
XVI-XIX e sono stati catalogati e<br />
descritti da Vilmo Cappi nella pubblicazione<br />
“Stampe e <strong>di</strong>segni della<br />
<strong>Mirandola</strong> dal secolo XVI al secolo<br />
XX-Legato Giulio Cesare Costantini”,<br />
e<strong>di</strong>to dalla Fondazione Cassa<br />
<strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e dalla<br />
Cassa si Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
SpA nel 2005.<br />
A seguito della nuova organizzazione<br />
del Museo all’interno del<br />
Castello dei Pico, inaugurato nel<br />
2006, è stata proposta alla Fondazione<br />
una <strong>di</strong>versa sistemazione<br />
delle stampe. In primo luogo sono<br />
state unite le incisioni originali a<br />
stampa del territorio e della città <strong>di</strong><br />
L’ESPOSIZIONE<br />
Grazie agli sponsor<br />
e al Gruppo<br />
<strong>di</strong> lavoro<br />
La mostra è organizzata da<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Fondazione<br />
Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
e Centro Internazionale <strong>di</strong> Cultura<br />
“Giovanni Pico della <strong>Mirandola</strong>”,<br />
sotto l’Alto Patronato del Presidente<br />
della Repubblica, con il patrocinio<br />
della Regione Emilia Romagna, della<br />
Provincia <strong>di</strong> Modena, dell’Istituto<br />
per i Beni Culturali, Artistici e Naturali<br />
della Regione Emilia Romagna.<br />
Main Sponsor: Budri srl-<strong>Mirandola</strong>;<br />
Acea Costruzioni Spa; Contest srl.<br />
Hanno contribuito con la propria<br />
sponsorizzazione: Società Cattolica<br />
<strong>di</strong> Assicurazione- Agenzia <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>;<br />
Armeria Lugli Giancarlo<br />
srl; Infissi Goldoni srl <strong>Mirandola</strong>; Il<br />
Chiodo Fisso S.a.s.; Stu<strong>di</strong>o Grafico<br />
Kina snc; SanFelice 1893 Banca<br />
Popolare Soc. Coop. p.a.; Al Meglio<br />
Tessuti-<strong>Mirandola</strong>. Hanno contribuito<br />
all’organizzazione ed all’allestimento:<br />
Polistu<strong>di</strong>o Stu<strong>di</strong>o Tecnico Associato-<br />
<strong>Mirandola</strong>; Alchimia snc Cavezzo;<br />
Vanni Calanca. L’organizzazione<br />
della mostra è stata curata da un Gruppo<br />
<strong>di</strong> lavoro composto da Cristina<br />
Arbizzani, Elena Benatti, Giovanni<br />
Benatti, Gabriella Buoli, Matteo<br />
Carletti, Luisa Franciosi, Benedetta<br />
Lugli, Clau<strong>di</strong>o Sgarbanti, Gian<br />
Luca Tusini e Giampaolo Zirol<strong>di</strong>.<br />
<strong>Mirandola</strong>, le carte geografiche del<br />
territorio padano e della penisola<br />
italiana e si è deciso <strong>di</strong> esporle per<br />
perio<strong>di</strong> storici avendo come filo<br />
conduttore l'evoluzione del territorio<br />
visto attraverso la cartografia<br />
antica, con il parallelo storico degli<br />
avvenimenti che coinvolsero<br />
gli Stati italiani, l’Impero e il<br />
nostro territorio mirandolese<br />
(dalla Signoria al Ducato).<br />
Ogni carta geografica o<br />
stampa rappresenta la sintesi<br />
<strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e la<br />
conoscenza scientifica <strong>di</strong> un<br />
preciso momento storico, <strong>di</strong><br />
un determinato luogo o del<br />
territorio, e quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> per sè<br />
è un insieme <strong>di</strong> informazioni,<br />
mai complete, dettate dalle<br />
conoscenze scientifiche del<br />
momento, dalla volontà del<br />
committente o dell’incisore<br />
a far conoscere per ragioni<br />
militari o per <strong>di</strong>vulgazione ed<br />
informazione un particolare<br />
evento storico. Quin<strong>di</strong> l’unione<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse carte, messe in successione<br />
o a confronto, può ben<br />
rievocare un fatto storico, gli<br />
interessi e la situazione politica<br />
<strong>di</strong> quel momento. Questi sono<br />
stati i principi ispiratori della<br />
nuova sistemazione della raccolta<br />
Costantini e per la scelta<br />
dei nuovi acquisti provenienti<br />
da aste nazionali e da collezionisti<br />
privati, fra cui anche<br />
citta<strong>di</strong>ni mirandolesi, come<br />
Clau<strong>di</strong>o Sgarbanti. Ora la raccolta<br />
supera i 200 documenti.<br />
Si è voluto inserire <strong>Mirandola</strong><br />
e il suo territorio (fino al 1708<br />
Ducato autonomo) nel quadro<br />
più ampio dell’Italia, della<br />
pianura padana e dei Ducati<br />
limitrofi, collocando storicamente<br />
le mappe locali. Lo<br />
spirito espositivo della mostra<br />
si basa su una esposizione facile,<br />
chiara e semplice con un<br />
evidente intento <strong>di</strong>vulgativo <strong>di</strong> una<br />
materia complessa perché intricata<br />
con elementi fisici, politici, filosofici<br />
e religiosi che si mo<strong>di</strong>ficano con<br />
l’evoluzione dello sviluppo economico,<br />
delle conoscenze e delle tecnologie.<br />
Questa esposizione (a cura<br />
dell’architetto Giovanni Benatti,<br />
dal 16 <strong>di</strong>cembre 2011 al 15 aprile<br />
2012) costituisce una delle sezione<br />
<strong>di</strong> cui sarà composta la mostra “Cronaca<br />
della nobilissima famiglia Pico.<br />
Quattrocento anni <strong>di</strong> signoria e <strong>di</strong><br />
storia a <strong>Mirandola</strong>”, un evento che<br />
si propone <strong>di</strong> soffermarsi su quattro<br />
secoli <strong>di</strong> storia citta<strong>di</strong>na.<br />
EDMONDO TRIONFINI<br />
PRESIDENTE FONDAZIONE<br />
CASSA DI RISPARMIO DI MIRANDOLA
22 · n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 23<br />
ASSOCIAZIONI<br />
Marco Poletti è stato rieletto presidente e tesoriere<br />
Il nuovo <strong>di</strong>rettivo del Gruppo Stu<strong>di</strong><br />
BREVI<br />
BABBO NATALE<br />
ARRIVA CON L’ANT<br />
Sabato 3 <strong>di</strong>cembre dalle 15,30 alle<br />
19,30 grande festa in via Volturno a<br />
<strong>Mirandola</strong>, con musica, frittelle, bomboloni<br />
e vin brulè. Ci sarà anche una<br />
truccabimbi per i più piccoli. Previsto<br />
anche l’arrivo, in anteprima quasi assoluta,<br />
<strong>di</strong> Babbo Natale. L’iniziativa è<br />
organizzata da commercianti <strong>di</strong> via Volturno,<br />
Delegazione Ant <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
e <strong>Comune</strong>.<br />
Nella foto <strong>di</strong> Pietro Gennari la conferenza che si è tenuta nel Teatrino<br />
parrocchiale <strong>di</strong> San Felice lo scorso 5 novembre, sul tema "Le chiese<br />
<strong>di</strong> San Felice, Rivara e San Biagio nel Me<strong>di</strong>oevo. Storia e tra<strong>di</strong>zione<br />
alle origini <strong>di</strong> tre parrocchie della Bassa modenese". Sotto, alcune<br />
pubblicazioni del Gruppo Stu<strong>di</strong><br />
E’ un periodo <strong>di</strong> cambiamenti<br />
per il Gruppo Stu<strong>di</strong> Bassa<br />
Modenese. Nei giorni scorsi<br />
sono stati rinnovati Consiglio<br />
Direttivo e Collegio dei Revisori<br />
dell’Associazione. Nel<br />
Consiglio Direttivo sono stati<br />
eletti: Marco Poletti presidente<br />
e tesoriere, Alberto Calciolari<br />
vicepresidente, Francesca<br />
Foroni segretaria, Mauro Calzolari<br />
e Livio Bonfatti consiglieri.<br />
Mentre per il Collegio<br />
dei Revisori sono stati rieletti:<br />
Paolo Golinelli presidente Giuseppe<br />
Gran<strong>di</strong> e Maurizio Sgarbi<br />
revisori. L’Associazione prosegue<br />
intanto la sua attività. Alla<br />
fine del 2010 il Gruppo Stu<strong>di</strong><br />
ha raggiunto le sue prime 100<br />
pubblicazioni (58 numeri della<br />
rivista, arrivata oggi al 60°<br />
numero (ve<strong>di</strong> articolo a fianco)<br />
e 42 numeri delle sue collane<br />
Biblioteca, Monografie, Guide,<br />
Convegni), ma è stato molto attivo<br />
anche nel 2011 e ha <strong>di</strong>verse novità<br />
in cantiere per il 2012.<br />
Nei prossimi mesi infatti, oltre alla<br />
“consueta” pubblicazione dei Quaderni<br />
della Bassa Modenese, sarà dato alle<br />
stampe un volume sulla storia del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> San Possidonio, finanziato<br />
dall’Amministrazione comunale e<br />
dalla Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong>. Proseguirà anche il progetto<br />
“La Tesa”, ovvero il rior<strong>di</strong>no, la catalogazione<br />
e lo stu<strong>di</strong>o del materiale <strong>di</strong> età<br />
romana, proveniente dagli scavi degli<br />
anni 1970 -1971 eseguiti dalla Soprintendenza<br />
Archeologica nel fondo “La<br />
Tesa” <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Si prevede inoltre<br />
per il 2013, in occasione dell’VIII<br />
centenario della fondazione <strong>di</strong> Finale<br />
Emilia, la pubblicazione degli Statuti<br />
<strong>di</strong> Finale Emilia.<br />
UN MONDO DI MIRANDOLESI/47<br />
«Sgambada e Avis:<br />
così cresce l'integrazione»<br />
Sarà anche per la sua<br />
laurea in biologia, ma<br />
Hamid Ezzirani pone<br />
sempre molta attenzione<br />
all'ambiente, inteso anche<br />
come contesto in cui le<br />
comunità vivono e interagiscono.<br />
E parla <strong>di</strong> punti<br />
<strong>di</strong> incontro, potenzialità,<br />
rispetto. Lui, marocchino<br />
<strong>di</strong> 48 anni, è vice-presidente<br />
del centro islamico<br />
<strong>di</strong> Crocicchio Zeni e dopo<br />
tre lustri nel Belpaese ha<br />
un'esperienza notevole per<br />
giu<strong>di</strong>care l'integrazione tra<br />
immigrati e italiani.<br />
Hamid, come si trova nella Bassa?<br />
«Devo <strong>di</strong>re bene, la comunità islamica<br />
è stata sempre ben accolta e ne<br />
abbiamo avuto la <strong>di</strong>mostrazione proprio<br />
quando è stato inaugurato il centro due<br />
anni fa. La <strong>di</strong>sponibilità nei nostri confronti<br />
non è mai mancata. Certo, può<br />
capitare che qualche persona si <strong>di</strong>mostri<br />
fredda, poco aperta verso noi stranieri.<br />
Si tratta <strong>di</strong> una <strong>di</strong>ffidenza che spesso<br />
nasce da pregiu<strong>di</strong>zi, e che dobbiamo<br />
cercare <strong>di</strong> annullare nei bambini. E' bene<br />
che non assorbano questi pensieri e che<br />
invece crescano tutti senza trascinarsi<br />
separazioni dannose».<br />
Da parte degli stranieri c'è la<br />
volontà <strong>di</strong> collaborare<br />
pienamente con la comunità<br />
<strong>di</strong> arrivo?<br />
«Dovrebbe assolutamente<br />
esserci. Quando<br />
un Paese ti ospita<br />
e ti permette <strong>di</strong> vivere<br />
e lavorare, come puoi<br />
pensare <strong>di</strong> essere un<br />
estraneo? Devi sforzarti<br />
personalmente <strong>di</strong> interagire<br />
con chi ti ospita,<br />
trovare contatti e fare<br />
esperienze. Se anche ci<br />
sono <strong>di</strong>fferenze inevitabili<br />
a livello culturale o<br />
religioso, bisogna considerare il valore<br />
delle persone, valorizzare quello che ci<br />
accomuna. Ciascuno porta con sé un<br />
carico <strong>di</strong> cultura e civiltà. Non si tratta<br />
<strong>di</strong> azzerarlo, solo <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre quanto<br />
più si può».<br />
Quali iniziative avete messo in<br />
campo?<br />
«Recentemente abbiamo partecipato<br />
con un gruppo numeroso alla<br />
"Sgambada" <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Poi, come<br />
associazione, abbiamo trovato 42 donatori<br />
<strong>di</strong> sangue per l'Avis, uomini e donne.<br />
Siamo anche presenti alle feste interculturali,<br />
che vanno benissimo ma che<br />
rimangono cose da adulti per conoscersi<br />
e farsi conoscere. Mi piacerebbe che lo<br />
scambio <strong>di</strong> esperienze fosse la normali-<br />
400 anni <strong>di</strong> potere a <strong>Mirandola</strong><br />
nei Quaderni della Bassa<br />
“I Pico: 1311-1711. Quattrocento<br />
anni <strong>di</strong> potere alla <strong>Mirandola</strong>” è il titolo<br />
del numero 60 dei Quaderni della<br />
Bassa Modenese, interamente de<strong>di</strong>cato<br />
all’ascesa e alla caduta della famiglia<br />
Pico. La pubblicazione, e<strong>di</strong>ta dal Gruppo<br />
Stu<strong>di</strong> Bassa Modense, è <strong>di</strong>sponibile<br />
nelle librerie della zona al costo <strong>di</strong> 14<br />
euro. «Il potere pichiano mirandolese<br />
– si legge nell’introduzione del volume<br />
– è durato grossomodo quattrocento<br />
anni. Una temporalità uguale a quella<br />
dei Gonzaga e superiore a quella <strong>di</strong><br />
altre gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>nastie che hanno regnato<br />
in Italia, come i Me<strong>di</strong>ci, i Farnese,<br />
gli Aragona, i Visconti, gli Sforza<br />
e molte altre ancora. Il Gruppo Stu<strong>di</strong><br />
Bassa Modenese ha ritenuto quin<strong>di</strong><br />
opportuno de<strong>di</strong>care un Quaderno monografico<br />
alle ricorrenze centenarie<br />
dei Pico, reputando che i contributi<br />
pubblicati rientrino in quell’in<strong>di</strong>rizzo<br />
<strong>di</strong> ricerca denominato “Materiali per la<br />
storia <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>” <strong>di</strong> cui la Cronaca<br />
della <strong>Mirandola</strong> <strong>di</strong> Giovan Francesco<br />
Piccinini (1682-1720), pubblicato nel<br />
2010, ha rappresentato l’un<strong>di</strong>cesimo<br />
volume». Nella pubblicazione si è<br />
tà, e che come <strong>di</strong>cevo prima coinvolgesse<br />
da subito i bambini. Quanto ai nostri<br />
obiettivi, vorremmo che anche i nostri<br />
cari potessero essere seppelliti al cimitero<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>: sarebbe anche questo<br />
un segno <strong>di</strong> integrazione. Poi vorremmo<br />
minimi spazi in città per poter insegnare<br />
l'arabo ai nostri piccoli».<br />
Questa non è una volontà <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziarsi<br />
da parte vostra?<br />
«No, l'insegnamento della lingua<br />
d'origine sarebbe solo per non <strong>di</strong>sperdere<br />
la nostra cultura. E' ovviamente giusto<br />
che i nostri bambini imparino al meglio<br />
l'italiano e cerchino <strong>di</strong> interagire il più<br />
possibile per crescere qui».<br />
Cosa manca a <strong>Mirandola</strong>?<br />
«L'umi<strong>di</strong>tà proprio non manca...<br />
Scherzi a parte, non mi <strong>di</strong>spiacerebbe<br />
un po' più <strong>di</strong> calore umano, una persona<br />
in più che ti saluta... Ho vissuto qualche<br />
anno a Napoli e devo <strong>di</strong>re che la gente<br />
era un po' più socievole. Mi sono fatto<br />
amici veri tra gli italiani».<br />
Come viene vissuto il lavoro<br />
qui?<br />
«Io sono metalmeccanico, qui<br />
non è stato semplice trovare un lavoro<br />
stabile ma posso <strong>di</strong>rmi sod<strong>di</strong>sfatto. Per<br />
noi immigrati la crisi è forse ancora più<br />
dura rispetto a chi è nato qui. Anche per<br />
questo motivo tanti magrebini si stanno<br />
spostando dall'Italia al Belgio o alla<br />
Francia, dove hanno qualche beneficio<br />
in più conoscendo la lingua e potendo<br />
contare su un'assistenza maggiore se<br />
non trovano un'occupazione. In Italia<br />
o lavori o sei veramente a terra. Ma<br />
io per fortuna mi sento veramente a<br />
posto qui».<br />
P.G.<br />
LIBRI<br />
cercato anche <strong>di</strong> allargare gli interessi<br />
ad altri temi meno battuti dalla ricerca<br />
storica come le armi, l’uso del denaro<br />
e i colori che hanno contrad<strong>di</strong>stinto<br />
il potere dei Pico. Nel volume sono<br />
riportati i contributi degli stu<strong>di</strong>osi<br />
Gloria Serrazanetti, Gian Luca Tusini,<br />
Massimiliano Righini, Cristina<br />
Arbizzani, Alberto Calciolari, Giovanni<br />
Benatti, Enzo Ghidoni.<br />
MIRANDOLA<br />
Gli ospiti del Cisa<br />
in Consiglio<br />
Comunale<br />
Lo scorso 8 novembre 7 anziani<br />
della Casa <strong>di</strong> Residenza Cisa <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong>, gestita dall'Asp Area<br />
Nord, hanno partecipato al Consiglio<br />
comunale accolti dal primo<br />
citta<strong>di</strong>no Maino Benatti. Qualche<br />
giorno prima il Vicesegretario del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> Luca Bisi<br />
aveva illustrato agli ospiti della Casa<br />
Protetta da chi è composto e come<br />
viene gestito un Consiglio comunale<br />
invitando poi gli anziani ad assistere<br />
“dal vivo” ad una delle riunioni del<br />
Consiglio.<br />
Gli anziani sono stati accolti<br />
con cor<strong>di</strong>alità dai Consiglieri che<br />
ne hanno apprezzato il senso civico.<br />
Gli ospiti del Cisa hanno seguito i<br />
lavori del Consiglio, silenziosi e<br />
interessati, e si sono anche emozionati<br />
ascoltando gli inni d'Italia e<br />
d'Europa, e nel corso del minuto <strong>di</strong><br />
silenzio con cui sono state commemorate<br />
le vittime della sciagura <strong>di</strong><br />
Genova. Sono rimasti inoltre molto<br />
colpiti dal racconto sulla strage <strong>di</strong><br />
Marzabotto del Presidente del Consiglio<br />
comunale Andrea Venturini<br />
che in occasione del 4 novembre<br />
aveva visitato quel luogo. Verso le<br />
20.30 gli ospiti hanno poi concluso<br />
la serata raccontandosi l'esperienza<br />
davanti ad una pizza.<br />
IL FUTURO DEL<br />
CENTRO LOGISTICO<br />
“Centro logistico <strong>di</strong> San Martino<br />
Spino: quale futuro per l’area?” è il<br />
titolo dell’incontro che si svolgerà<br />
martedì 6 <strong>di</strong>cembre alle 21, presso la<br />
Saletta comunale <strong>di</strong> San Martino. Interverranno:<br />
Maino Benatti, Sindaco <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong>, Roberto Ganzerli, Assessore<br />
a Economia e Sviluppo Sostenibile,<br />
Sauro Pran<strong>di</strong>, Assessore a Sicurezza e<br />
Qualità Urbana. Nell’ambito del protocollo<br />
d’intesa tra <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
e Ministero della Difesa volto alla<br />
valorizzazione dell’intera area, è stata<br />
recentemente effettuata una visita da<br />
parte <strong>di</strong> una delegazione del Ministero,<br />
a cui erano presenti anche rappresentanti<br />
del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. La<br />
citta<strong>di</strong>nanza della frazione è invitata<br />
all’incontro in cui saranno presentate<br />
le ipotesi che potranno essere alla base<br />
<strong>di</strong> tale valorizzazione.<br />
GLI ARCHIVI<br />
PARROCCHIALI<br />
È stato presentato nei giorni scorsi<br />
“Realtà archivistiche a confronto: le<br />
associazioni dei parroci urbani”, 15esimo<br />
volume della collana degli atti del<br />
Convegno nazionale degli stu<strong>di</strong> sugli<br />
archivi ecclesiastici. Il libro, a cura <strong>di</strong><br />
Gilberto Zacché (Modena, Mucchi,<br />
2011), presenta <strong>di</strong>versi interventi<br />
che, come sottolinea Angelo Turchini<br />
dell’Università <strong>di</strong> Bologna nell’introduzione,<br />
hanno «insistito sul tema<br />
delle fonti, specie per le epoche più<br />
antiche, mettendo in mostra l’importanza<br />
degli archivi delle congregazioni<br />
dei parroci». L’annuale convegno è<br />
organizzato dal Centro Stu<strong>di</strong> Nazionale<br />
sugli Archivi Ecclesiastici <strong>di</strong> Fiorano<br />
e Ravenna. Gli atti dei convegni sono<br />
pubblicati da Poligrafico Mucchi e<br />
Mucchi E<strong>di</strong>tore a cura <strong>di</strong> Enrico Angiolini<br />
e Gilberto Zacchè. I volumi dal<br />
1996 al 2008 (con ampi riferimenti agli<br />
archivi della Diocesi <strong>di</strong> Carpi) sono<br />
<strong>di</strong>sponibili sul sito http://www.sa-ero.<br />
archivi.beniculturali.it/<br />
COSÌ CAMBIA<br />
COMMERCINSIEME<br />
Cambio della guar<strong>di</strong>a alla guida<br />
<strong>di</strong> Commercinsieme, l’associazione<br />
dei commercianti medollesi che anima<br />
il paese organizzando iniziative <strong>di</strong><br />
varia natura (si veda per esempio il<br />
ricco programma <strong>di</strong> attività natalizie a<br />
pag.30, allestito con la collaborazione<br />
del <strong>Comune</strong> e delle altre associazioni<br />
citta<strong>di</strong>ne). Il nuovo consiglio <strong>di</strong>rettivo<br />
è composto da Marco Quaglieri, presidente,<br />
Gaia Lugli, vicepresidente, e dai<br />
consiglieri Dolores Patrizia Nar<strong>di</strong>ni,<br />
Alessia Manzini, Giulio Breviglieri.<br />
GALLINI ELETTO<br />
PRESIDENTE<br />
Il mirandolese Silvano Gallini,<br />
presidente della sezione provinciale <strong>di</strong><br />
Modena della Federazione Nazionale<br />
Sanitari Pensionati e Vedove (Federsp<br />
e V.) è stato rieletto vice presidente del<br />
comitato <strong>di</strong>rettivo regionale Emilia<br />
Romagna della medesima Federazione.<br />
L’assemblea che ha eletto<br />
Gallini si è tenuta a Bologna lo scorso<br />
novembre.<br />
TANTE IDEE...<br />
MADE IN DIGNITY<br />
Si possono trovare tante idee<br />
regalo e le ceste “Made in <strong>di</strong>gnity”<br />
presso le botteghe equo solidali <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong> (via Cesare Battisti, 10 telefono<br />
0535/611740) e <strong>di</strong> Carpi (Corso<br />
Fanti, 67 telefono 059/654975).
EVENTI<br />
Con quasi 3.000 visitatori in un<br />
mese, è stato un successo oltre ogni<br />
aspettativa quello ha caratterizzato<br />
la mostra “C’era una volta la nostra<br />
scuola”. L’esposizione è stata allestita<br />
nella Sala principale del Castello Pico<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> in occasione dei “primi”<br />
cento anni delle Elementari <strong>di</strong> via<br />
Circonvallazione. A visitarla sono<br />
Successo per la mostra sulla scuola<br />
In 3.000 al Castello Pico<br />
per rivedersi sui banchi<br />
LA LETTERA<br />
«Ecco perché meritai la lode<br />
nei patetici anni del Regime»<br />
Ho sotto gli occhi il pieghevole<br />
<strong>di</strong>ffuso per le celebrazioni del primo<br />
centenario della Scuola Elementare<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. E’ stata una gra<strong>di</strong>ta<br />
sorpresa vedere riprodotto il mio<br />
“bigliettino <strong>di</strong> lode”, datomi dalla<br />
maestra Egide Berni Ceretti<br />
nel lontanissimo 1938. Si tratta<br />
<strong>di</strong> un documento superstite<br />
della mia prima<br />
frequenza<br />
scolastica,<br />
salvato da mia<br />
madre e poi da<br />
mia moglie,<br />
che testimonia<br />
un modo <strong>di</strong> far<br />
scuola forse un<br />
po’ patetico e<br />
ingenuo; che<br />
non sembra godere<br />
del favore<br />
delle scienze del- le formazioni attuali,<br />
poiché stimola un certo spirito<br />
<strong>di</strong> emulazione e competitività. Non<br />
credo sia il caso, ora <strong>di</strong> addentrarci<br />
in questi problemi. Ricordo benissimo<br />
la ragione e la circostanza <strong>di</strong><br />
quel premio <strong>di</strong> carta. E questo può<br />
incuriosire. Al mattino la maestra<br />
stati 1.400 alunni <strong>di</strong> 58 classi/sezioni<br />
mirandolesi e non solo. A questi vanno<br />
aggiunti 1.382 visitatori adulti, che<br />
hanno apprezzato i tanti oggetti e le<br />
fotografie della loro giovinezza. La<br />
mostra fotografico-documentaria, che<br />
si è conclusa lo scorso 20 novembre,<br />
raccontava 150 anni <strong>di</strong> scuola mirandolese<br />
attraverso documenti d’archivio,<br />
entra in classe e, dopo l’appello,<br />
<strong>di</strong>ce che in mattinata deve arrivare<br />
un ispettore. Fa le raccomandazioni<br />
opportune e inizia la lezione. Quando<br />
bussano alla porta, entra un signore <strong>di</strong><br />
mezz’età, rotondetto, in abito blu con<br />
don Cesare Boccafoli, allora parroco<br />
a San Martino Carano. Detto tra<br />
parentesi, don<br />
Cesare aveva il<br />
pallino del gioco<br />
delle bocce,<br />
teneva sempre<br />
ben rullato<br />
il terreno <strong>di</strong><br />
gioco presso<br />
la chiesa, perché<br />
era convinto<br />
<strong>di</strong> poter<br />
attirare con<br />
questo passatempo<br />
gli uomini che non<br />
entravano mai in chiesa. L’ispezione<br />
deve accertare il buon insegnamento<br />
della religione nella scuola. L’ispettore<br />
invita la maestra a chiamare un<br />
alunno. Io sono il prescelto. L’ispettore<br />
mi chiede <strong>di</strong> raccontare un episo<strong>di</strong>o<br />
della vita <strong>di</strong> Gesù e io racconto il<br />
miracolo della risurrezione <strong>di</strong> Laz-<br />
arre<strong>di</strong> del passato, decine <strong>di</strong> fotografie<br />
ed era arricchita da un documentario<br />
realizzato da Sergio Piccinini e Silvia<br />
Golinelli, con interviste sui ricor<strong>di</strong><br />
della scuola <strong>di</strong> un tempo. La mostra<br />
si è anche trasformata in un set per le<br />
riprese <strong>di</strong> un cortometraggio girato per<br />
la Scuola dal maestro Milo Dotti, che<br />
parteciperà ad un concorso nazionale.<br />
zaro. Probabilmente parlo in modo<br />
abbastanza appropriato, nonostante<br />
le abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>alettali <strong>di</strong> noi fanciulli<br />
<strong>di</strong> via Montanari. Concludo con<br />
enfasi, pronunciando queste testuali<br />
parole apprese a memoria dal libro<br />
<strong>di</strong> testo: «E Lazzaro uscì dalla tomba<br />
tutto fasciato, come era in suo presso<br />
gli ebrei». Per me è una espressione<br />
misteriosa, enigmatica non capisco<br />
proprio cosa vuol <strong>di</strong>re: «come era<br />
in uso presso…». Ma è scritta sul<br />
libro ed è senz’altro qualcosa <strong>di</strong><br />
importante. Don Boccafoli mi <strong>di</strong>ce:<br />
«Bravo!» e rivolto all’ispettore:<br />
«An<strong>di</strong>amo, an<strong>di</strong>amo, qui la religione<br />
la insegnano bene». La maestra mi<br />
<strong>di</strong>ce che è molto orgogliosa <strong>di</strong> me.<br />
Insomma, l’onorificenza <strong>di</strong> carta è<br />
ben meritata dal “figlio della lupa”<br />
che sono. A proposito del figlio della<br />
lupa, proprio in quel periodo, mia<br />
zia Pia, un tipo ridanciano, sorella<br />
<strong>di</strong> mio padre, che tiene allegre le<br />
vie Montanari e Castelfidardo, <strong>di</strong>ce<br />
in giro: «Me fiòl a scòla l’a <strong>di</strong>t ca<br />
sòn na vàca!». Le amiche ridono<br />
incredule, con un’alzata <strong>di</strong> spalle.<br />
«No, l’è propria vèra. Al se sbaglià,<br />
inveci ad <strong>di</strong>r sono il figlio della lupa,<br />
la <strong>di</strong>t: sono il figlio della mucca Malagoli<br />
Mario». Un modo popolare <strong>di</strong><br />
demolire la retorica fascista ispirata<br />
all’antica Roma. Con i miei migliori<br />
saluti e a rivederci in <strong>Mirandola</strong> al<br />
mio prossimo libro.<br />
REMO RINALDI<br />
1935/36 .<br />
Com’era la scuola?<br />
«La scuola era vecchia,<br />
ma c’era già il termosifone.<br />
La maestra<br />
ci <strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> non andarci<br />
troppo vicino con la<br />
schiena, anche se avevamo<br />
freddo, perché dopo<br />
saremmo state male.<br />
Davanti c’erano cinque<br />
porte: due a sinistra per<br />
l’entrata a scuola dei maschi, due a<br />
destra per le femmine e quella in mezzo<br />
per la Direzione. C’erano due scale<br />
grigie che portavano al primo piano, in<br />
cui erano collocate le classi 1°, 2° e 3°.<br />
Al secondo piano c’erano le classi 4° e<br />
5°. Io mi sono tanto “stimata” quando<br />
ho iniziato a frequentare la scuola al<br />
secondo piano perché significava che<br />
ero “grande”».<br />
Com’era arredata l’aula?<br />
«C’erano la lavagna con i pie<strong>di</strong>,<br />
la cattedra con sotto la pedana che la<br />
rialzava, i banchi <strong>di</strong> legno “a due”con<br />
i seggiolini attaccati e con il calamaio.<br />
Sul muro c’erano il crocefisso, la fotografia<br />
del re, la fotografia del duce<br />
e anche quella <strong>di</strong> donna Rachele, sua<br />
moglie. C’era anche una piantina <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong> con le sue frazioni tanto<br />
grande che arrivava fino al soffitto<br />
così la vedevano anche le bambine che<br />
stavano negli ultimi banchi e c’era il<br />
termosifone caldo».<br />
Portavi il grembiule?<br />
«Sì, certo. In 1°, 2° e 3° portavo<br />
un grembiule nero, poi in 4° e 5° un<br />
grembiule bianco. Le scuole sono state<br />
chiuse il 10 giugno del 1940 quando è<br />
iniziata la guerra e poi anche dopo per<br />
via dei bombardamenti. Io, però, ho<br />
fatto in tempo a finire la 5° prima che<br />
le chiudessero. Dopo le hanno riaperte<br />
così mia sorella Isabella è andata a<br />
scuola nel 1945».<br />
Com’erano la tua cartella, l’astuccio<br />
e le penne?<br />
«Avevo una cartella <strong>di</strong> cartone, un<br />
astuccio <strong>di</strong> legno con il portapenne,<br />
una scatola <strong>di</strong> cartone con sei colori.<br />
Altre bimbe ne avevano <strong>di</strong> più, ma io<br />
ne avevo solo sei».<br />
Quanti libri avevi?<br />
«Il libro <strong>di</strong> lettura in 1° e 2° e<br />
dopo anche il libro <strong>di</strong> storia, geografia<br />
e scienze. Avevo due quaderni, uno a<br />
righe e uno a quadretti. Nell’arma<strong>di</strong>o<br />
della maestra c’erano anche i nostri<br />
quaderni <strong>di</strong> bella scrittura. I quaderni ce<br />
li passavano, <strong>di</strong>eci ogni anno. Io avevo<br />
la tessera da Piccola Italiana anche se<br />
mia mamma Armanda non l’avrebbe<br />
L’INTERVISTA<br />
C’era una volta<br />
la nostra Scuola<br />
A CURA DI SILVIA GOLINELLI<br />
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 25<br />
Prosegue la rubrica <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong> sulla scuola, con testimonianze ine<strong>di</strong>te<br />
raccolte dal gruppo <strong>di</strong> lavoro che ha realizzato il libro e la mostra sui 100<br />
anni dell'e<strong>di</strong>ficio delle Elementari "Alighieri". Dopo Reovaldo Molinari, è la<br />
volta <strong>di</strong> Dina Golinelli (foto sotto), alunna della classe 1^ nell'anno scolastico<br />
voluta».<br />
Quanti eravate<br />
in classe? Le classi<br />
erano miste? C’erano<br />
compagni molto più<br />
gran<strong>di</strong>?<br />
«In classe siamo<br />
state fino a 44 femmine.<br />
Non c’erano classi miste,<br />
non si poteva. C’era<br />
anche una bidella per le<br />
femmine e un bidello<br />
per i maschi. C’erano molte ripetenti in<br />
classe, anche molto più gran<strong>di</strong>».<br />
Come si svolgeva la ricreazione?<br />
«Io portavo da casa una mela da<br />
mangiare e poi davano ai poveri la<br />
pagnotta <strong>di</strong> pane nero. Poi ci davano da<br />
bere l’olio <strong>di</strong> merluzzo in un cucchiaio<br />
portato da casa (mia mamma mi aveva<br />
dato un cucchiaione, il più grosso che<br />
c’era a casa), incartato, insieme con<br />
alcune mentine da mangiare dopo averlo<br />
bevuto. Com’era <strong>di</strong>sgustoso quell’olio<br />
unto che sapeva <strong>di</strong> pesce! Dopo a me e<br />
a mio fratello Fernando, che aveva lo<br />
stomaco delicato, hanno dato un’emulsione<br />
<strong>di</strong> pesce che era più buona. Noi<br />
eravamo tanto poveri! Mio padre Edoardo<br />
mi portava a scuola in braccio<br />
in inverno perché io avevo solo delle<br />
scarpe <strong>di</strong> stoffa e non potevo andare sulla<br />
neve. C’era tanta neve! Mio fratello<br />
Fernando, invece, aveva gli zoccoli <strong>di</strong><br />
legno e poteva andare a scuola a pie<strong>di</strong>.<br />
Era il <strong>Comune</strong> che dava gli zoccoli ai<br />
poveri insieme al pane nero. Si andava<br />
a prenderli dal “suclar”».<br />
Com’era la tua maestra?<br />
«La mia maestra era “in gamba”.<br />
Se una non era brava dava anche 0 o<br />
picchiava le <strong>di</strong>ta con la bacchetta. Se<br />
una era brava, invece, dava anche 10<br />
e lode. Io ero brava nei problemi. Un<br />
anno, invece dei voti, c’era 1°, 2° e<br />
3°, un altro anno “bene”. Molte bimbe<br />
avevano i pidocchi».<br />
Ti ricor<strong>di</strong> qualche avvenimento<br />
particolare?<br />
«Non c’erano feste a scuola. C’era il<br />
refettorio e, quando in inverno si faceva<br />
tutta la giornata a scuola, a pranzo ci<br />
davano da mangiare la minestra con<br />
i fagioli. Io stavo volentieri a scuola<br />
perché a casa avevo solo delle patate<br />
(abbiamo mangiato sei quintali <strong>di</strong> patate<br />
durante la guerra!) e qualche mela<br />
campanina. Il pane, un filoncino in tanti,<br />
lo lasciavamo a Isabella, la mia sorella<br />
più piccola. Mio fratello Fernando, che<br />
aveva lo stomaco delicato, preferiva<br />
invece, andare a casa a pranzo».
I NOMADI TORNANO<br />
AL PALASPORT<br />
Noma<strong>di</strong> in concerto a <strong>Mirandola</strong> martedì 28<br />
<strong>di</strong>cembre, alle 21, presso il Palazzetto dello Sport.<br />
Per la storica band si tratta <strong>di</strong> un appuntamento ormai<br />
classico e che non manca <strong>di</strong> attirare in città centinaia<br />
<strong>di</strong> fans del gruppo. L’esibizione mirandolese potrebbe<br />
segnare un momento storico per la vita della<br />
band. Dovrebbe infatti trattarsi dell’ultimo concerto<br />
con i Noma<strong>di</strong> per il cantante Danilo Sacco, che nei<br />
giorni scorsi ha annunciato il suo ad<strong>di</strong>o al gruppo.<br />
Sacco militava nella band dal 1993, dopo la morte<br />
dello storico fondatore Augusto Daolio.<br />
GRANDE FESTA<br />
A SAN BIAGIO<br />
Grande festa a San Biagio <strong>di</strong> San Felice il 3 e<br />
il 4 <strong>di</strong>cembre con tante iniziative a tema natalizio.<br />
Organizzano <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> San Felice, Lapam ed Associazione<br />
Motociclisti Forze <strong>di</strong> Polizia.<br />
DANZA E TEATRO<br />
CON RECIT LINE<br />
Domenica 4 <strong>di</strong>cembre alle 17 presso l’Au<strong>di</strong>torium<br />
del Castello Pico <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Khorovodarte<br />
e “Quelli del ’29” presentano “Recit line” regia<br />
e testi <strong>di</strong> Paolo <strong>di</strong> Nita. La storia racconta <strong>di</strong> una<br />
compagnia teatrale che si trova ad affrontare un<br />
provino per selezionare attori e attrici per l’allestimento<br />
<strong>di</strong> uno spettacolo… un mondo vissuto con<br />
coraggio e passione dove le capacità non sempre<br />
sono pari alle aspettative. Dinamiche <strong>di</strong>vertenti, a<br />
volte ri<strong>di</strong>cole al limite del paradossale. La comme<strong>di</strong>a<br />
sarà preceduta dalla danza con il Khorovodarte<br />
(ingresso gratuito).<br />
TORNA IL MITICO<br />
FIASCO D’ORO<br />
Si svolgerà mercoledì 7 <strong>di</strong>cembre, alle 21, presso<br />
la Sala Parrocchiale <strong>di</strong> Mortizzuolo la 39° e<strong>di</strong>zione<br />
del Fiasco d’Oro, concorso canoro per <strong>di</strong>lettanti. La<br />
prima e<strong>di</strong>zione dell’iniziativa risale al febbraio 1967<br />
quando un gruppo <strong>di</strong> ragazzi appassionati <strong>di</strong> musica,<br />
ebbe l’idea del concorso; all’inizio era una sorta <strong>di</strong><br />
“corrida”, dove i cantanti si esibivano tra stecche e<br />
stonate varie. Il concorso prese il nome dalla vicina<br />
località chiamata appunto “Il Fiasco”, dove le attività<br />
lavorative della zona sponsorizzavano i premi. Anno<br />
dopo anno, <strong>di</strong>verse persone portarono avanti questa<br />
tra<strong>di</strong>zione locale, alzando anche il livello canoro<br />
dei partecipanti e arrivando oggi alla 39° e<strong>di</strong>zione.<br />
I cantanti in gara, non solo locali ma provenienti<br />
anche dalle provincie limitrofe, partecipano con<br />
una canzone da loro scelta, eseguita completamente<br />
dal vivo dalla band <strong>di</strong> supporto. I premi sono due:<br />
quello della critica formata da una giuria <strong>di</strong> esperti e<br />
il premio “Fiasco d’Oro” assegnato dalla giuria popolare<br />
ovvero dagli spettatori. Quest’anno il sipario<br />
si aprirà con l’introduzione della band formatasi per<br />
l’occasione e composta da Federico Bocchi, Fabrizio<br />
Gozzi, Riccardo Rubizzani, Enrico Manfre<strong>di</strong>ni,<br />
Angelo Russo e le due coriste Alice Barbieri e Lucia<br />
Bergamini che insieme allo staff tecnico, formato<br />
da Roberto Don<strong>di</strong>, Stefano Pivetti, Giulia Bassi e<br />
Marco Righini hanno organizzato questa e<strong>di</strong>zione.<br />
L’iniziativa è a cura del Circolo Anspi “A. Baral<strong>di</strong>ni”<br />
ed è patrocinata dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Si ringraziano<br />
tutti quanti gli sponsor che hanno partecipato<br />
e reso possibile l’evento. Per saperne <strong>di</strong> più: http://<br />
fiascodoro.altervista.org/blog/<br />
Dove an<strong>di</strong>amo<br />
Eventi nell’Area Nord<br />
Concerto <strong>di</strong> Natale<br />
per Coro, voci bianche e solisti<br />
Martedì 13 <strong>di</strong>cembre, alle 21, presso il<br />
Duomo <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, si svolgerà il Concerto<br />
<strong>di</strong> Natale. Ad esibirsi saranno il Coro Città<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, il Coro <strong>di</strong> Voci Bianche, la<br />
voce solista Ilaria Braghiroli e il tenore<br />
Domingo Stasi.<br />
Il Coro Città <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> eseguirà<br />
l’opera “Navidad Nuestra” <strong>di</strong> Ariel Ramirez<br />
composta in collaborazione con il<br />
poeta Felix Luna. Temi musicali caratteristici<br />
dell’America Latina, attraverso un<br />
“mélange” linguistico regionale, si fonderanno<br />
in sei brani, quadri tematici ispirati alla<br />
nascita <strong>di</strong> Gesù. Il Coro sarà accompagnato<br />
dal gruppo strumentale del Coro Città <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong> composto da chitarra, pianoforte,<br />
fisarmonica e strumenti a percussione.<br />
La serata ad ingresso libero, vedrà la<br />
partecipazione della professoressa Gladys<br />
Sac dell' Istituto Luosi <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, madrelingua<br />
spagnola che introdurrà al pubblico<br />
i contenuti dell' opera, dalle atmosfere religiose<br />
popolari molto particolari. L’iniziativa è<br />
realizzata con il contributo della Fondazione<br />
Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Lunedì<br />
26 <strong>di</strong>cembre, poi, presso la Chiesa <strong>di</strong> San<br />
Francesco <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, alle 18,30, ci sarà<br />
il tra<strong>di</strong>zionale Concerto <strong>di</strong> Santo Stefano,<br />
imperniato su ritmi e voci dal sapore creolo.<br />
Ad esibirsi saranno la Corale adulti, il gruppo<br />
strumentale e il Coro <strong>di</strong> Voci Bianche Città<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>.<br />
Si ricordano i partigiani<br />
fucilati a San Martino Spino<br />
Si svolgerà sabato 10 <strong>di</strong>cembre a<br />
San Martino Spino “Noi moriamo per<br />
un’Italia libera e grande”, la cerimonia<br />
in ricordo dei caduti partigiani della<br />
frazione Mario Borghi, Oles Pecorari<br />
e Cesarino Calanca. Il programma<br />
prevede alle ore 10 (Sede comunale)<br />
l’incontro tra le autorità e i citta<strong>di</strong>ni,<br />
alle 10.15 (Chiesa parrocchiale) la<br />
Santa Messa, alle 10.45 l’intervento<br />
dei ragazzi delle Scuole elementari<br />
e me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> San Martino Spino e alle<br />
11.15 al cimitero la deposizione <strong>di</strong><br />
corone e fiori. I tre furono uccisi all’alba<br />
<strong>di</strong> mercoledì 13 <strong>di</strong>cembre 1944 (a<br />
lato una raffigurazione realizzata da Sergio<br />
Poletti). Giunti davanti al cimitero, luogo<br />
stabilito per la loro esecuzione, non vollero<br />
essere bendati. Il comandante del plotone<br />
tedesco chiese se avessero qualcosa da <strong>di</strong>re e<br />
Oles <strong>di</strong>sse appunto le parole che oggi danno<br />
il titolo all’iniziativa celebrativa. Borghi era<br />
nato a Medolla il 14 giugno 1923, Pecorari<br />
a San Martino Spino il 16 maggio 1921 e<br />
Calanca a Bondeno il 28 <strong>di</strong>cembre 1921.<br />
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 27<br />
VISTI PER VOI<br />
a cura <strong>di</strong> Sergio Piccinini<br />
Goodbye malinconia<br />
(e buongiorno<br />
tristezza)<br />
Arriva nelle sale il <strong>di</strong>scusso film <strong>di</strong> Lars<br />
Von Trier, accompagnato dalle polemiche<br />
programmaticamente scatenate al Festival<br />
<strong>di</strong> Cannes in seguito a <strong>di</strong>chiarazioni poco<br />
lusinghiere del regista sul popolo ebraico.<br />
Nonostante lo scandalo la giuria ha premiato<br />
la protagonista Kirsten Dunst per la migliore<br />
interpretazione, segno che a Cannes sanno (e<br />
vogliono) <strong>di</strong>stinguere tra la qualità artistica<br />
<strong>di</strong> un'opera e la tempra <strong>di</strong> un personaggio<br />
pubblico che si <strong>di</strong>verte a provocare la stampa.<br />
Peccato che, oltre agli in<strong>di</strong>scutibili meriti,<br />
Melancholia sembri perdere qualcosa se paragonato<br />
ai precedenti capolavori del regista.<br />
Justine (Dunst) si sposa, ma nel corso dei<br />
festeggiamenti nella villa della sorella Claire<br />
(Gainsbourg) e del cognato (Sutherland) la<br />
sua depressione torna a galla in modo drammatico,<br />
costringendola ad una imme<strong>di</strong>ata<br />
separazione dal coniuge (Skarsgard). La<br />
giovane si trasferisce dalla sorella ed insieme<br />
aspettano il passaggio <strong>di</strong> "Melancholia", un<br />
pianeta che secondo alcuni potrebbe colpire<br />
la Terra. La netta separazione tra la prima e la<br />
seconda parte del film provoca un certo straniamento<br />
nello spettatore, confuso da una non<br />
del tutto giustificata mancanza <strong>di</strong> coesione<br />
narrativa. Dopo un prologo dal fascino visivo<br />
mozzafiato si passa alla lunghissima sequenza<br />
bergmaniana delle "scene da un matrimonio",<br />
per poi chiudere con l'angosciosa attesa<br />
dell'arrivo del pianeta. Il lavoro <strong>di</strong> scrittura<br />
del cineasta danese è sapiente, soprattutto<br />
nella scelta del punto <strong>di</strong> vista: sappiamo fin<br />
dall'inizio che la Terra sarà <strong>di</strong>strutta, il primo<br />
atto è vissuto attraverso l'occhio <strong>di</strong> una ragazza<br />
depressa e il secondo dalla sorella<br />
"normale" che perde ogni speranza <strong>di</strong> fronte<br />
ai fatti. Qua e là citazioni cinematografiche<br />
e pittoriche, tra cui l'"Ophelia" <strong>di</strong> Millais.<br />
Tuttavia il film appare spesso prolisso e privo<br />
<strong>di</strong> quel pessimismo razionale ed illuminista<br />
che aveva caratterizzato Dogville, vero cavallo<br />
<strong>di</strong> battaglia <strong>di</strong> Von Trier, perdendosi in<br />
un nichilismo irragionevole. Straor<strong>di</strong>naria<br />
Kirsten Dunst, ma Charlotte Gainsbourg non<br />
le è da meno.<br />
Melancholia<br />
Regia: Lars Von Trier.<br />
Con: Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg,<br />
Kiefer Sutherland, Charlotte Rampling,<br />
Alexander Skarsgard, John Hurt.<br />
Danimarca/Svezia/Francia/Germania, 2011,<br />
fantascienza, colore, 130 min.
PER DECORARE<br />
DELLE PALLINE<br />
Giovedì 8 <strong>di</strong>cembre a San Felice (Au<strong>di</strong>torium<br />
Biblioteca), ore 15,30, si svolgerà un laboratorio <strong>di</strong><br />
Natale per bambini con decorazione delle palline per<br />
l’albero. E’ necessaria la prenotazione: Biblioteca<br />
(0535/671120), Francesca (331/8887723). L’iniziativa<br />
è organizzata dall’Associazione culturale<br />
Estense.<br />
CONCERTO DI NATALE<br />
CON IL LIONS FINALE<br />
Il 23° Concerto <strong>di</strong> Natale 2011, promosso dal<br />
Lions <strong>di</strong> Finale Emilia nel 50° della Fondazione,<br />
per conto della Parrocchia e in collaborazione con<br />
il <strong>Comune</strong>, si terrà sabato 10 <strong>di</strong>cembre nel Teatro<br />
Sociale <strong>di</strong> Finale Emilia alle ore 20.30. Sul palco il<br />
Coro del Teatro Regio <strong>di</strong> Parma, <strong>di</strong>retto dal maestro<br />
Martino Faggiani. La preven<strong>di</strong>ta è prevista nella<br />
biglietteria del Teatro giovedì 8 e sabato 10 <strong>di</strong>cembre<br />
dalle ore 10 alle ore 12. Ingresso platea, balconata e<br />
barcaccia 20 euro, galleria 10 euro.<br />
UNA SETTIMANA<br />
SUI DIRITTI UMANI<br />
Memore dell’ampia partecipazione alla serata<br />
dello scorso anno sui <strong>di</strong>ritti umani, l’Amministrazione<br />
comunale <strong>di</strong> Medolla organizza quest’anno<br />
la settimana dei <strong>di</strong>ritti umani che si svolgerà dal 6<br />
al 13 <strong>di</strong>cembre, articolata in tre importanti incontri.<br />
Martedì 6 <strong>di</strong>cembre, alle 20,30, presso l’Au<strong>di</strong>torium<br />
comunale <strong>di</strong> via Genova 10, ci sarà l’apertura<br />
dell’evento con la partecipazione delle Autorità locali,<br />
a cui seguirà l’incontro con l’Associazione “Le<br />
case degli angeli <strong>di</strong> Daniele”. Si parlerà <strong>di</strong> Patricia<br />
Troncoso Robles, prigioniera politica del popolo<br />
Mapuche e delle altre donne, curde, afghane, già<br />
premiate negli anni precedenti. Franca Neri, Consigliere<br />
comunale, parlerà del caso <strong>di</strong> padre Davidson<br />
Salomon, <strong>di</strong>fensore dei <strong>di</strong>ritti umani in Madagascar,<br />
in prigione dal 21 marzo 2011.<br />
Il secondo appuntamento è per sabato 10 <strong>di</strong>cembre,<br />
con la Giornata internazionale dei <strong>di</strong>ritti umani,<br />
nel locale Teatro “Facchini” <strong>di</strong> Medolla, dove alle<br />
20.30, si svolgerà un confronto-<strong>di</strong>battito sui <strong>di</strong>ritti<br />
umani con proiezione <strong>di</strong> sequenze del film “Hotel<br />
Rwanda” <strong>di</strong> Terry George. Ultimo appuntamento<br />
della rassegna martedì 13 <strong>di</strong>cembre, ore 20.30, in<br />
Au<strong>di</strong>torium comunale, esperienza del soggiorno<br />
dei bambini Saharawi a Medolla in agosto. Giulia<br />
Bignar<strong>di</strong>, coor<strong>di</strong>natrice del progetto, riferirà sulle<br />
attività svolte, finanziate dal <strong>Comune</strong>. Al termine<br />
buffet. Partecipazione gratuita.<br />
SI PATTINA<br />
SUL GHIACCIO<br />
E' ora <strong>di</strong> mettersi in pista a San Felice. Dal 26<br />
novembre all'8 gennaio 2012 torna infatti la pista<br />
per il pattinaggio su ghiaccio in piazza Rocca. Questi<br />
gli orari <strong>di</strong> apertura. Feriali: dal 26 novembre al 22<br />
<strong>di</strong>cembre il pomeriggio dalle 15 alle 19 e la sera<br />
dalle 20 alle 22,30. Dal 23 <strong>di</strong>cembre all’8 gennaio,<br />
durante la settimana, la pista sarà aperta al mattino<br />
dalle 10 alle 12, al pomeriggio dalle 15 alle 19, alla<br />
sera dalle 20 alle 22.30. Sabato e prefestivi, invece,<br />
l’apertura sarà al mattino dalle 10 alle 12, al pomeriggio<br />
dalle 15 alle 19 e alla sera dalle 20 alle 23.<br />
Nei giorni festivi: 10-12,30; 14,30-19; 20-23. Tutti<br />
i lunedì pomeriggio, fino al 24 <strong>di</strong>cembre, ingresso<br />
omaggio. Mentre tutti i lunedì sera, sempre fino al<br />
24 <strong>di</strong>cembre, sconto del 50%.<br />
Dove an<strong>di</strong>amo<br />
Eventi nell’Area Nord<br />
Il 10 <strong>di</strong>cembre a <strong>Mirandola</strong><br />
si festeggia... la Terra<br />
Sabato 10 <strong>di</strong>cembre è la data in cui nel<br />
mondo si celebra la giornata <strong>di</strong> Terra Madre<br />
e il Centro <strong>di</strong> Educazione Ambientale “La<br />
Raganella”, dell’Unione Comuni Modenesi<br />
Area Nord insieme alla Biblioteca <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
partecipano a questo festeggiamento organizzando<br />
il laboratorio animato “Quando<br />
mangio volo più in alto…” con racconti<br />
<strong>di</strong> storie per adulti e bambini delle Scuole<br />
Primarie, presso la Biblioteca Comunale <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong>, alle ore 16. Questa iniziativa fa<br />
parte del progetto <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong> educazione<br />
ambientale “In Salus, percorsi per sani stili<br />
<strong>di</strong> vita…”, un percorso annuale che, dopo<br />
gli incontri <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento in classe,<br />
si concluderà con una uscita sul campo, o<br />
meglio, …sulla terra, presso fattorie <strong>di</strong>dattiche<br />
o aziende del territorio. Il progetto<br />
viene promosso dal Cea nelle scuole già da<br />
alcuni anni, con l’intento <strong>di</strong> fare conoscere,<br />
ed incentivare i principi <strong>di</strong> una alimentazione<br />
sana, “gioiosa” e sostenibile. La partecipazione<br />
è gratuita e su prenotazione presso<br />
la Biblioteca (0535/29778-29779). Durante<br />
tutta la settimana verrà donata una mela per<br />
ogni richiesta <strong>di</strong> prestito, si allestirà la Biblioteca<br />
con libri sull’argomento della sana e<br />
giusta alimentazione, su Terra Madre, Slow<br />
Food e verranno raccolte ricette della propria<br />
tra<strong>di</strong>zione familiare.<br />
Natale alla Pieve<br />
“Natale alla Pieve” è il titolo della manifestazione<br />
che si svolgerà domenica 11<br />
<strong>di</strong>cembre a Quarantoli <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Si comincia<br />
alle 14 con l’apertura del Mercatino<br />
<strong>di</strong> Natale nel cortile della Pieve. Alle 14,30<br />
libero scambio <strong>di</strong> giochi nel mercatino dei<br />
bimbi. Alle 15 apertura del laboratorio dei<br />
bimbi, con decorazione <strong>di</strong> palle natalizie e<br />
animazioni. Alle 15,30 ci si scalda davanti<br />
Ventura a San Possidonio<br />
al braciere con vin brulè, frittelle e gnocco<br />
fritto. Alle 16 “Quarantoli a merenda”, tè<br />
caldo e biscotti per tutti. Alle 16,30 è previsto<br />
l’arrivo <strong>di</strong> Babbo Natale con le renne, ma<br />
ci saranno anche gnomi, elfi e angeli… Alle<br />
18, infine, verrà acceso l’albero della Pieve.<br />
Il ricavato della manifestazione, organizzata<br />
dalle mamme <strong>di</strong> Quarantoli, andrà a favore<br />
della locale Scuola materna.<br />
Venerdì 9 <strong>di</strong>cembre, presso la Sala<br />
consiliare del Municipio <strong>di</strong> San Possidonio,<br />
ore 20,45, sarà presentata la trilogia <strong>di</strong> libri<br />
del Viceprefetto Vicario <strong>di</strong> Modena Mario<br />
Ventura. All’iniziativa, oltre all’autore,<br />
parteciperanno l’attrice Franca Lovino, la<br />
critica letteraria Rita Monticelli, il giornalista<br />
Roberto Armenia. Ingresso gratuito.<br />
Al termine seguirà un rinfresco. Ventura,<br />
collezionista <strong>di</strong> oggetti antichi e quadri, è arrivato<br />
alla sua terza esperienza e<strong>di</strong>toriale. Ha<br />
pubblicato La Botte napoleonica, Momento<br />
<strong>di</strong> taglio e in ultimo Il violino della Plaka.<br />
Tutti con E<strong>di</strong>zioni Artestampa.<br />
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 29<br />
ULTIMO CONCERTO<br />
A MIRANDOLARMONIA<br />
La seconda e<strong>di</strong>zione del Festival <strong>di</strong> Musica<br />
Antica “<strong>Mirandola</strong>rmonia” si conclude domenica<br />
11 <strong>di</strong>cembre, presso l’Au<strong>di</strong>torium del Castello Pico<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, ore 18, con il concerto dell'ensemble<br />
“La lira d'Orfeo”, che seguirà alcune tra le più belle<br />
cantate <strong>di</strong> Antonio Vival<strong>di</strong> ed altri autori. L'ingresso<br />
è gratuio e ai partecipanti sarà offerto un rinfresco.<br />
ANCORA TANTI CORSI<br />
ALL’UNIVERSITÀ<br />
Proseguono a <strong>Mirandola</strong> i corsi dell’Università<br />
dell’Età Libera, organizzati da Hesed in collaborazione<br />
con l’Associazione culturale Amici della<br />
Musica e il contributo del <strong>Comune</strong>, della Provincia<br />
<strong>di</strong> Modena e della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Le iscrizioni vanno effettuate entro<br />
una settimana dall’inizio dei corsi al numero<br />
347/6861847. Il 5, 12 e 19 <strong>di</strong>cembre si parlerà de “La<br />
civiltà greca e le origini della cultura europea” a cura<br />
della prof. Renata Bertoli; il 12, 19 e 26 gennaio “La<br />
bibliografia mirandolese nell’800. Le gran<strong>di</strong> collane<br />
storiche” con Clau<strong>di</strong>o Sgarbanti; il 2 e 9 febbraio<br />
“La sezione cartografica del Museo civico: la storia<br />
mirandolese vista attraverso le mappe antiche” con<br />
Giovanni Benatti e Clau<strong>di</strong>o Sgarbanti; in febbraio<br />
“La poesia del trauma. Il secondo Ottocento in Europa<br />
e in Italia” con Lorenzo Tinti; il 5, 12, 19, 26<br />
marzo e 2 aprile “Verso Beethoven” con Giacomo<br />
Gibertoni. A seguire, altri corsi.<br />
PERSONALE<br />
DI BANDINELLI<br />
A sinistra,<br />
il <strong>di</strong>pinto<br />
intitolato<br />
"Paesaggio<br />
romano"<br />
<strong>di</strong> Fabrizio<br />
Ban<strong>di</strong>nelli.<br />
L'artista<br />
espone<br />
al Pico<br />
Caffé <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong><br />
(sotto al<br />
Municipio)<br />
dal 3 al 16<br />
<strong>di</strong>cembre<br />
Si svolge dal 3 al 16 <strong>di</strong>cembre la mostra <strong>di</strong><br />
pittura dell'artista mirandolese Fabrizio Ban<strong>di</strong>nelli<br />
allestita al Pico Caffè <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Nei suoi <strong>di</strong>pinti<br />
ad olio si uniscono, con originalità, richiami<br />
<strong>di</strong> matrice metafisica e surrealista. L´artista cerca<br />
<strong>di</strong> plasmare la realtà e <strong>di</strong> farla immaginare in<br />
continua mutazione, creando libere associazioni<br />
fantastiche <strong>di</strong> frammenti <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana, in cui<br />
i riferimenti spazio-temporali appaiono evidenti.<br />
Vibrante è l´uso dei cromatismi: il colore è il vero<br />
elemento generatore della forma, la modella e la<br />
controlla per comunicare una coerente riflessione<br />
sul destino, imperscrutabile, che caratterizza ogni<br />
essere umano. Attraverso scene che rimandano alla<br />
grande tra<strong>di</strong>zione classica Ban<strong>di</strong>nelli escogita una<br />
pittura in continuo <strong>di</strong>venire con la rappresentazione<br />
<strong>di</strong> personaggi mitologici od irreali che si inseriscono<br />
nella quoti<strong>di</strong>anità Conoscendo l'artista <strong>di</strong> persona<br />
si capiscono <strong>di</strong> più i suoi incantati messaggi pieni<br />
<strong>di</strong> creatività. La pittura <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>nelli è generata da<br />
un processo artistico alimentato dall'energia mentale<br />
ed emozionale <strong>di</strong> una singolare visionarietà<br />
immaginifica.<br />
ANTONIO CASTELLANA
30 · n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011<br />
LIBRI<br />
Si ricorda<br />
Don Archimede<br />
Gad<strong>di</strong><br />
MEDOLLA<br />
Dieci anni d’amicizia e incontri<br />
sui Sentieri della poesia<br />
L’associazione <strong>di</strong> San Felice<br />
“Sentieri <strong>di</strong> poesia”, compie <strong>di</strong>eci<br />
anni. Pubblichiamo il saluto della<br />
presidente Emma Peliciar<strong>di</strong> in occasione<br />
della ricorrenza.<br />
Siamo arrivati a <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> attività,<br />
senza accorgercene, sembra ieri;<br />
guardando le foto, i video, i libretti<br />
con le nostre poesie, gli articoli sulla<br />
stampa, ripassiamo con sod<strong>di</strong>sfazione<br />
tutti quei momenti intensi, le prove e<br />
riprove prima <strong>di</strong> presentarci al pubblico<br />
per comunicare le emozioni scolpite<br />
in ciascuno <strong>di</strong> noi, cui ora guar<strong>di</strong>amo<br />
quasi con nostalgia. Volgendoci con<br />
sincero compiacimento e gratitu<strong>di</strong>ne<br />
agli amici e sono molti, che ci hanno<br />
SAN FELICE<br />
accompagnato e incoraggiato: gli sponsor,<br />
l’Amministrazione comunale, la<br />
stampa locale e i quoti<strong>di</strong>ani, tutti i poeti<br />
con i quali abbiamo vissuto questo percorso<br />
iniziato con loro che ha allargato<br />
i nostri orizzonti culturali, culminato<br />
l’anno scorso con l’incontro con il<br />
grande poeta Franco Loi can<strong>di</strong>dato al<br />
Premio Nobel nel 2005 e quest’anno<br />
con Anita Garibal<strong>di</strong>, pronipote in linea<br />
<strong>di</strong>retta dell’Eroe dei Due Mon<strong>di</strong>, con<br />
la quale abbiamo celebrato i 150 anni<br />
dell’Unità dell’Italia, con cartolina e<br />
annullo filatelico de<strong>di</strong>cati. Fra le nostre<br />
più care esperienze amiamo ricordare le<br />
recite <strong>di</strong> poesie alle Case Protette Guido<br />
Modena <strong>di</strong> San Felice ed al Centro<br />
Integrato Servizi Anziani <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>,<br />
la partecipazione a “Fattorie Aperte”, i<br />
numerosi eventi nel Teatro comunale<br />
<strong>di</strong> San Felice sul Panaro, la realizzazione<br />
del libro “Inutilia” <strong>di</strong> Vincenzo<br />
Bassoli in dotazione alla Cineteca <strong>di</strong><br />
Bologna, inoltre la presentazione <strong>di</strong><br />
libri in prevalenza <strong>di</strong> autori membri<br />
della nostra associazione, non si può<br />
non citare l’apertura dell’Anteprima al<br />
“Poesia Festival” a Marano sul Panaro,<br />
l’ approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e letture<br />
<strong>di</strong> poesie nella Biblioteca comunale,<br />
l’emissione <strong>di</strong> 10 cartoline illustrate<br />
con relativa poesia in occasione del<br />
Centenario del Teatro comunale <strong>di</strong> San<br />
Felice, il ricordo del “Giorno della Memoria”,<br />
l’evento per ricordare Tiziano<br />
Terzani nel cortile della Rocca Estense,<br />
la collaborazione con altre associazioni<br />
culturali e altre iniziative che sarebbe<br />
troppo lungo elencare ma che hanno<br />
punteggiato <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> attività con<br />
ricor<strong>di</strong> indelebili che motivano il nostro<br />
impegno ad andare avanti perché come<br />
<strong>di</strong>ce il poeta Pablo Neruda «la poesia<br />
è un atto <strong>di</strong> pace, la pace costituisce il<br />
Il Sindaco <strong>di</strong> San Felice, Alberto Silvestri,<br />
premia Anita Garibal<strong>di</strong>, <strong>di</strong>scendente<br />
dell'Eroe dei due Mon<strong>di</strong>, che ha celebrato<br />
l'Unità d'Italia in un'iniziativa curata in<br />
collaborazione con "Sentieri <strong>di</strong> poesia"<br />
poeta, come la farina il pane»”.<br />
Un saluto affettuoso da tutti i componenti<br />
“Sentieri <strong>di</strong> Poesia”<br />
EMMA PELICIARDI<br />
Nel 2011 ricorre il 150° anniversario<br />
della nascita <strong>di</strong> don Archimede<br />
Gad<strong>di</strong>, che svolse il ministero pastorale<br />
a San Giacomo Roncole per 48<br />
anni (1891-1939). Per ricordare questa<br />
ricorrenza si è ristampato il volume che<br />
don Felice Ceretti scrisse in occasione<br />
dell’ingresso <strong>di</strong> don Gad<strong>di</strong>, nel 1895,<br />
come prevosto della Chiesa parrocchiale<br />
dei santi Giacomo e Filippo<br />
apostoli. Il libro “Della villa, del feudo<br />
e della parrocchiale de' SS. Giacomo<br />
e Filippo delle Roncole, delle chiese,<br />
degli or<strong>di</strong>ni religiosi, degli oratorj o<br />
soppressi od esistenti in detta villa”<br />
venne stampato presso la tipografia<br />
Can<strong>di</strong>do Grilli <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Di<br />
questo volume, che è ormai introvabile,<br />
esiste una copia nell’Archivio<br />
parrocchiale <strong>di</strong> San Giacomo Roncole<br />
e altre tre sono conservate nel Fondo<br />
Antico della Biblioteca Comunale “E.<br />
Garin” <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Dopo l’e<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> Ceretti bisognerà aspettare quasi<br />
un secolo per avere una nuova pubblicazione<br />
sulla storia roncolese. Nel<br />
1987 infatti grazie alla <strong>di</strong>sponibilità<br />
del Circolo Anspi, <strong>di</strong> don Aleardo<br />
Mantovani e l’entusiasmo <strong>di</strong> Emilio<br />
Andreoli viene finalmente pubblicato<br />
il volume “S. Giacomo Roncole”.<br />
Archimede Giuseppe Maria Gad<strong>di</strong><br />
nasce a Quarantoli il 18 aprile 1861 da<br />
Giuseppe e Anna Venturini e viene<br />
battezzato nella Pieve il 22 aprile 1861<br />
dall’arciprete don Giuseppe Consoli.<br />
Dopo aver frequentato il seminario<br />
<strong>di</strong> Carpi e il 22 <strong>di</strong>cembre 1883 riceve<br />
l’or<strong>di</strong>nazione sacerdotale dal vescovo,<br />
mons. Gherardo Aral<strong>di</strong>. Don Gad<strong>di</strong> è<br />
stato insegnate nel Seminario <strong>di</strong> Carpi<br />
e Cappellano a Limi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Soliera fino<br />
al 27 novembre 1891 quando, alla<br />
morte <strong>di</strong> don Domenico Corbellani,<br />
gli viene assegnato l’incarico <strong>di</strong><br />
Economo spirituale <strong>di</strong> San Giacomo<br />
Roncole. La nomina a Prevosto arriva<br />
il 30 maggio 1895 dal nuovo Vescovo,<br />
mons. Andrea Righetti. Il 25 agosto<br />
1895 fa il suo ingresso solenne ed è in<br />
questa occasione che, su commissione<br />
<strong>di</strong> Pietro Molinari Tosatti, lo storico<br />
mirandolese don Felice Ceretti scrive<br />
la monografia. Nei decenni a San Giacomo<br />
ha promosso <strong>di</strong>verse iniziative<br />
e realizzato molte opere. Nel 1911 fa<br />
costruire, coa<strong>di</strong>uvato da alcuni parrocchiani,<br />
il Casinone <strong>di</strong> fronte alla chiesa<br />
parrocchiale, con finalità sociale e<br />
miglior sviluppo delle stesse attività<br />
parrocchiali. Il fabbricato verrà a<strong>di</strong>bito<br />
anche a cantina sociale e sede <strong>di</strong> un<br />
istituto bancario. Aiutò e confortò i<br />
parrocchiani nei momenti <strong>di</strong>fficili della<br />
prima guerra mon<strong>di</strong>ale e nelle conseguenti<br />
miserie. Nei primi anni Venti<br />
promuove la realizzazione del monumento<br />
ai Caduti della Grande Guerra.<br />
In lui vi era una passione per il teatro,<br />
le cronache riportano una descrizione<br />
del suo impegno come sceneggiatore e<br />
suggeritore <strong>di</strong> varie compagnie sin dal<br />
1912. Don Gad<strong>di</strong> insiste spesso con il<br />
vescovo, monsignor Giovanni Pranzini,<br />
<strong>di</strong> nominare come cappellano don<br />
Zeno Saltini da lui ben conosciuto<br />
poiché, quando era presidente della<br />
Gioventù Cattolica, si recava spesso<br />
nella canonica <strong>di</strong> San Giacomo a promuovere<br />
le adunanze per gli effettivi o<br />
per gli aspiranti. Nel 1931 questa sua<br />
richiesta viene esau<strong>di</strong>ta. Il Prevosto<br />
con la sua umiltà e semplicità accoglie<br />
don Zeno permettendogli <strong>di</strong> realizzare<br />
l’Opera Piccoli Apostoli, facendo così<br />
della parrocchia un centro vivo e ricco<br />
<strong>di</strong> iniziative. Il 2 luglio 1936 mons.<br />
Carlo De Ferrari accetta le <strong>di</strong>missioni<br />
dell’anziano parroco e lo nomina Canonico<br />
della Cattedrale <strong>di</strong> Carpi. Nel<br />
settembre dello stesso anno arriva il<br />
suo successore, don Vincenzo Saltini,<br />
fratello <strong>di</strong> don Zeno, che rinuncia a<br />
una parte del beneficio parrocchiale<br />
in favore <strong>di</strong> don Gad<strong>di</strong> che può così<br />
rimanere a San Giacomo e continuare<br />
a vivere, assieme al nuovo Prevosto,<br />
nella canonica. Muore dopo una breve<br />
malattia la sera del 10 ottobre 1939 e<br />
viene inumato nei pressi della gra<strong>di</strong>nata<br />
della cappella cimiteriale. Nel 1967<br />
le sue ossa vengono traslate nella cripta<br />
dei parroci. Nel 1989 il Circolo Anspi<br />
“Le Roncole”, lo ha commemorato con<br />
un opuscolo celebrativo.
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 31<br />
BIBLIOTECA “GARIN”<br />
Il 1711 <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> nello scacchiere politico europeo<br />
Un convegno sulla fine della Signoria<br />
Sabato 17 <strong>di</strong>cembre si chiudono gli incontri sulla Dinastia<br />
Si chiude con il 1711 la rassegna<br />
<strong>di</strong> convegni tesa a celebrare la <strong>di</strong>nastia<br />
dei Pico. Sabato 17 <strong>di</strong>cembre alle ore<br />
10 presso l’Au<strong>di</strong>torium del Castello, il<br />
convegno “1711-La fine della Signoria<br />
dei Pico nel teatro politico europeo”<br />
vedrà alternarsi le relazioni <strong>di</strong> Cinzia<br />
Cremonini della Cattolica <strong>di</strong> Milano<br />
“<strong>Mirandola</strong> nel primo Settecento:<br />
centro della politica europea e meta <strong>di</strong><br />
interessi privati”, <strong>di</strong> Vittorio Tigrino<br />
dell’Università del Piemonte Orientale<br />
“Scritture <strong>di</strong> storia e riven<strong>di</strong>cazioni<br />
politiche nell’Italia del XVIII secolo.<br />
Il caso <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> a confronto”, <strong>di</strong><br />
Graziella Martinelli Braglia dell’Accademia<br />
Nazionale <strong>di</strong> Scienze, Lettere<br />
e Arti <strong>di</strong> Modena “Da borgo feudale a<br />
LIBRI ADULTI<br />
Amore mio, ucci<strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong>,<br />
I. Bossi Fedrigotti<br />
Anche il caviale stanca, M.<br />
Mianiti<br />
Autobiografia erotica <strong>di</strong> Aristide<br />
Gambia, D. Starnone<br />
Avanzi <strong>di</strong> balera, M. Masini<br />
Bambino senza madre, G.<br />
Cavicchioli<br />
Le belve, D. Winslow<br />
Bianco su nero, R. Gallego<br />
La cacciatrice <strong>di</strong> ossa, K. Reichs<br />
I cani lo sanno, A. Scanzi<br />
La casa <strong>di</strong> ringhiera, <strong>di</strong> F. Recami<br />
Dalla Controriforma alla Restaurazione<br />
Di fronte all’estremo, T. Todorov<br />
Eclisse della democrazia, V. Agnoletto<br />
Eugenio Garin: un intellettuale del Novecento,<br />
M. Ciliberto<br />
Forte è la donna, C. P. Estés<br />
Il gatto del rettore, G. Celli<br />
Instant english: il corso facile e veloce…<br />
Involontaria, S. Fioretti<br />
Libro 20: Ancora: 1972-1973, J. Lacan<br />
Il libro segreto <strong>di</strong> Dante, F. Fioretti<br />
La meravigliosa storia del falso Artemidoro,<br />
L. Canfora<br />
Il mondo che non fu mai, A. Butterworth<br />
New York ore 8,45: la trage<strong>di</strong>a delle Torri<br />
Gemelle raccontata dai Premi Pulitzer<br />
Night star, N. Alyson<br />
Non incoraggiate il romanzo, A. Berar<strong>di</strong>nelli<br />
Non tutti i bastar<strong>di</strong> sono <strong>di</strong> Vienna, A.<br />
Molesini<br />
Oscar e la dama in rosa, E.E. Schmitt<br />
Oscuri segreti, M. Hjorth<br />
Pantomima per un’altra volta, L. F. Celine<br />
I pesci non chiudono gli occhi, E. De<br />
LIBRI E DVD<br />
Tante novità<br />
sugli scaffali<br />
città principesca: episo<strong>di</strong> d’arte e committenti<br />
nella <strong>Mirandola</strong> fra Cinque<br />
e Seicento”, <strong>di</strong> Giacomo Gibertoni<br />
dell’Università <strong>di</strong> Bologna “Handel,<br />
il Duca della <strong>Mirandola</strong> e un virtuoso<br />
<strong>di</strong> arciliuto”.<br />
Nel pomeriggio ripresa alle ore 15<br />
con Cecilia Cotti, collaboratrice del<br />
Centro Italiano <strong>di</strong> Cultura <strong>di</strong> Madrid,<br />
con “Francesco Maria Pico attraverso<br />
i suoi libri e i suoi interlocutori”,<br />
alla quale seguirà Gian Luca Tusini<br />
dell’Università <strong>di</strong> Bologna con “I segni<br />
del potere tra signoria e comunità”, e la<br />
conclusione <strong>di</strong> Angelo Torre, dell’Università<br />
del Piemonte Orientale, con “I<br />
feu<strong>di</strong> imperiali nell’Italia del primo<br />
Settecento. Una riconsiderazione”.<br />
Luca<br />
Piccoli: la pancia del paese,<br />
D. Di Vico<br />
Piccolo, profondo Risorgimento,<br />
M. Severini<br />
Il posto che cercavo, N.<br />
Sparks<br />
Le prime luci del mattino,<br />
F. Volo<br />
Ra<strong>di</strong>o città perduta, D. Alarcon<br />
Ra<strong>di</strong>opirata, F. Carofiglio<br />
La ragione picaresca, P. Lauria<br />
Randagi: storie <strong>di</strong> uomini e animali, A.<br />
Cisternino<br />
La Repubblica romana del 1849, M.<br />
Severini<br />
Lo scarabocchio al Nido, F. Monti<br />
La scrittura terapeutica, A. M. Chierici<br />
La scultura funeraria, E. Panofsky<br />
Senza fare <strong>di</strong> necessità virtù, R. Bentivegna<br />
La setta degli angeli, A. Camilleri<br />
Il silenzio dell’onda, G. Carofiglio<br />
Speak: le parole non dette, L. H. Anderson<br />
Tre atti e due tempi, G. Faletti<br />
La tutela internazionale dei <strong>di</strong>ritti umani,<br />
S. Zappalà<br />
Tutte le opere, T. Terzani<br />
L’ultima sposa <strong>di</strong> Palmira, G.Lupo<br />
Il vecchio pozzo, M. Szabò<br />
LIBRI BAMBINI E RAGAZZI<br />
3 ragazzi non saranno troppi?, L. Rennison<br />
10 cose che posso fare per aiutare il mio<br />
pianeta, M. Walsh<br />
A come ambiente<br />
L’acqua e i beni comuni, U. Mattei<br />
L’acqua e il mistero <strong>di</strong> Maripura, C. Carminati<br />
L’acqua, un bene prezioso<br />
Acquaria, G. Tessaro<br />
Acque, C. Sgarbi<br />
Ada Maty, F. Cattelan<br />
Gli alberi del mio giar<strong>di</strong>no, E. Chanut<br />
Bibs, H. M. Enzensberger<br />
Bolt: un eroe a quattro zampe, W. Disney<br />
Bruno lo zozzo in ospedale, S. Frasca<br />
Il castello, B. Fichou<br />
Chiu<strong>di</strong>amo il rubinetto!, J.r. Gombert<br />
Creare il mondo, D. Wood<br />
I documenti dei Pico, G. Gavioli<br />
Un’estate da brivido, J. Gelsey<br />
Il fantasma della porta accanto, R.L. Stine<br />
Giorgetto, C. Kramer<br />
Gocce <strong>di</strong> voce, A. Abbatiello<br />
Goccia Lina e il fiume sotterraneo, S.<br />
Bellomo<br />
Incubo al risveglio, R.L. Stine<br />
Io e il mondo<br />
L’isola del tesoro fantasma, G. Stilton<br />
Macchine e motori, L. Cima<br />
La marcia dei pinguini, L. Jacquet<br />
Maremè, B. Tognolini<br />
Marta e l’acqua scomparsa, E. Bussolati<br />
Il me<strong>di</strong>oevo, E. Lepetit<br />
Il mio coniglio nano, B. Tenerezza<br />
Il mio primo libro Larousse delle scienze<br />
Il mondo <strong>di</strong> Bosco<strong>di</strong>rovo, J. Barklem<br />
Il nuoto, M. N. Passaglia<br />
L’onda del mare, L. Novello<br />
Panta rei, Riciclau<strong>di</strong>o!, A. Baruzzi<br />
Peter Pan, J. M. Barrie<br />
Piccoli scienziati, D. Evans<br />
Re Carognone e l’acqua rubata, S. Forzani<br />
Lo scoglio delle meduse, M. Pasqualotto<br />
Il signor Acqua va in montagna, A. Traini<br />
La spiaggia degli spettri, R.L. Stine<br />
Il trattore, E. Bagenal<br />
DVD ADULTI<br />
La balia, M. Bellocchio<br />
The beats: l’urlo ribelle, C. Workman<br />
Cacciatore <strong>di</strong> teste, C. Gavras<br />
La cena dei cretini, F. Veber<br />
Coffee and cigarettes, J. Jarmusch<br />
Come inguaiammo il cinema italiano, D.<br />
Ciprì<br />
Confidenze troppo intime, P. Leconte<br />
Il curioso caso <strong>di</strong> Benjamin Button, D.<br />
Fincher<br />
Eternal sunshine of the spotless mind, M.<br />
Gondry<br />
Evilenko, D. Grieco<br />
Feature, A. Cuaron<br />
I fiumi <strong>di</strong> porpora, M. Kassovitz<br />
Francesco, L. Cavani<br />
Good night, and good luck, G. Clooney<br />
Grizzly man, W. Herzog<br />
Hello Dolly!, G. Kelly<br />
In the cut, J. Campion<br />
In the mood for love, W. Kar-Wai<br />
I luoghi immaginati, P. Avati<br />
Il nastro bianco, M. Haneke<br />
Una notte d’estate. Gloria, J. cassavetes<br />
La parola ai giurati, S. Lumet<br />
Piano, solo, R. Milani<br />
Les plages d’Agnes, A. Varda<br />
I pugni in tasca, M. Bellocchio<br />
La ragazza del lago, A. Molaioli<br />
A serious man, fratelli Cohen<br />
Stati <strong>di</strong> allucinazione, K. Russell<br />
Le storie <strong>di</strong> San Francesco negli affreschi<br />
<strong>di</strong> Assisi, C. Frugoni<br />
Terra madre, E. Olmi<br />
Tornando a casa, V. Marra<br />
The wrestler, D. Aronofsky<br />
Zabriskie point, M. Antonioni<br />
Lo zoo <strong>di</strong> Venere, P. Greenaway<br />
DVD BAMBINI E RAGAZZI<br />
La caccia dello squalo<br />
Happy feet, G. Miller<br />
Madagascar 2, E. Darnell<br />
Mamma ho allagato la casa, R. Daniel<br />
Mr. Bean’s solida, S. Bendelack<br />
Opopomoz, E. D’Alò<br />
Il piccolo principe, A. Saint-Exupery<br />
(au<strong>di</strong>olibro)<br />
Planet 51, J. Blanco<br />
Una scatenata dozzina, S. Lewy<br />
Scooby-Doo 2: mostri scatenati, R. Gosnell<br />
BREVI<br />
NATALE INSIEME<br />
IN BIBLIOTECA<br />
Continuano gli incontri mensili<br />
con bambini e genitori all’interno del<br />
progetto “Nati per leggere”. Sabato 17<br />
<strong>di</strong>cembre alle ore 16 presso la Biblioteca<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> si terranno narrazioni e<br />
laboratori sul Natale con le lettrici volontarie<br />
ed il personale della Biblioteca<br />
e della Direzione Didattica. Le iscrizioni<br />
presso la Biblioteca comunale si<br />
effettuaano fino al 14 <strong>di</strong>cembre, per un<br />
massimo <strong>di</strong> trenta bambini accompagnati<br />
da genitori o nonni.<br />
SUCCESSO DI<br />
ROBERTO PIUMINI<br />
Roberto Piumini, famoso poeta e<br />
scrittore per bambini e ragazzi, ha rappresentato<br />
con successo il 12 novembre<br />
la sua operetta “L’acqua <strong>di</strong> Bumba”,<br />
accompagnato dall’illustratrice Monica<br />
Rabà, presso la Biblioteca comunale<br />
“Eugenio Garin”. Una trentina <strong>di</strong> bambini<br />
fra i sei e i sette anni, e i rispettivi<br />
genitori sono stati coinvolti nello spettacolo,<br />
che ha riscosso molto successo,<br />
ed hanno usufruito delle bibliografie e<br />
dei libri collegati al tema dell’acqua.<br />
L’attività è stata promossa dal Cea “La<br />
Raganella” nella Settimana Unesco <strong>di</strong><br />
educazione allo sviluppo sostenibile.<br />
LA MUSICA E<br />
FRANCESCO MARIA<br />
L’ultimo incontro all’interno della<br />
rassegna “Appunti sui centenari”, si<br />
è tenuto giovedì 1 <strong>di</strong>cembre presso<br />
l’Au<strong>di</strong>torium del Castello. Giacomo<br />
Gibertoni dell’Università <strong>di</strong> Bologna ha<br />
relazionato su “La Musica a <strong>Mirandola</strong><br />
negli ultimi anni della signoria Pico”.<br />
Chi si fosse perduto questa interessante<br />
conferenza potrà risentire Gibertoni il<br />
17 <strong>di</strong>cembre all’interno del convegno<br />
sul 1711, descritto in questa pagina.<br />
INAUGURA<br />
IL PRESEPE<br />
Sarà inaugurato e benedetto venerdì<br />
9 <strong>di</strong>cembre, alle 10,30, il Presepe<br />
del Volontariato allestito nell’atrio<br />
della Sala Granda del Municipio <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong>. Il Presepe potrà essere<br />
visitato fino all’8 gennaio 2012. Orari<br />
<strong>di</strong> apertura: dal lunedì al giovedì dalle<br />
8 alle 19, venerdì e sabato dalle 8 alle<br />
14 chiuso domenica e festivi. L’allestimento<br />
è a cura <strong>di</strong>: “I Presepi <strong>di</strong> Alberto<br />
e Carla Diazzi”, collezione privata in<br />
<strong>Mirandola</strong>.
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 33<br />
LA LETTERA<br />
«Caro Leonardo, quanto ci manchi»<br />
Ho letto con vivo piacere l’articolo<br />
“Nona, caro Leonardo” pubblicato<br />
sull’In<strong>di</strong>catore n. 21 <strong>di</strong> novembre.<br />
Voglio qui a fianco raccontare <strong>di</strong> una<br />
“corrispondenza” tra me e Leonardo,<br />
riguardante il “lunari” del 2003. Anzi,<br />
vi spe<strong>di</strong>sco quanto da me scrittogli.<br />
«Mi fece la promessa <strong>di</strong> leggere e rileggere Al Dascors»<br />
Osiride Bastianelli ricorda una simpatica <strong>di</strong>atriba con Artioli<br />
Leonardo, primo da<br />
sinistra, durante la<br />
presentazione del<br />
Barnardon, alcuni<br />
anni fa. Accanto a<br />
lui, l'allora Sindaco<br />
Luigi Costi, Giuseppe<br />
Morselli e<br />
Franco Bozzoli<br />
E’ seguito un incontro più che amichevole,<br />
con scambi <strong>di</strong> opinioni e con<br />
la promessa che avrebbe letto e riletto<br />
il “dascors general” dal Barnardon,<br />
negli anni successivi e prima della<br />
pubblicazione.<br />
OSIRIDE BASTIANELLI<br />
«Leonardo, uomo premuroso<br />
amico generoso»<br />
Sono stati i nostri rispettivi nipoti<br />
che ci hanno fatto incontrare. Alice<br />
e Luca hanno frequentato insieme<br />
asilo, elementari e me<strong>di</strong>e. La simpatia<br />
che da bambini li univa si è<br />
trasformata poi in amicizia sincera,<br />
autentica, e così forte che nemmeno<br />
il tempo e la lontananza sono riusciti<br />
a scalfire.<br />
E’ stato durante la loro adolescenza<br />
che tra Leonardo e me si è<br />
instaurato un clima <strong>di</strong> vera complicità.<br />
«Ien là – Sono là» <strong>di</strong>ceva lui ed<br />
io, subito, andavo a dare un’occhiata<br />
MIRANDOLA<br />
Il sassarese Zammuto<br />
si aggiu<strong>di</strong>ca Io Vagabondo<br />
E’ Luca Zammuto <strong>di</strong> Sassari il<br />
vincitore del concorso canoro “Io<br />
vagabondo, Ricordando Augusto<br />
Daolio – Noma<strong>di</strong>” che si è svolto lo<br />
scorso 5 novembre presso l’Au<strong>di</strong>torium<br />
del Castello Pico <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>.<br />
L’iniziativa, organizzata dall’Associazione<br />
Giovani Artisti, prevedeva<br />
l’esibizione <strong>di</strong> cantanti che hanno<br />
proposto al numeroso pubblico presente<br />
solo successi dei Noma<strong>di</strong>.<br />
La vittoria al concorso consentirà<br />
a Luca Zammuto <strong>di</strong> esibirsi sul<br />
palco in apertura del concerto dei<br />
“Noma<strong>di</strong>” che si svolgerà a Novellara<br />
(Re) durante il XX tributo ad<br />
Augusto Daolio. Al secondo posto<br />
si è classificato Fabio Odone <strong>di</strong> Genova<br />
mentre terzo è arrivato Matteo<br />
Zanfrognini <strong>di</strong> Modena.<br />
Oltre alla manifestazione canora,<br />
anche quest’anno l’Associazione<br />
Giovani Artisti si è impegnata<br />
nell’organizzazione della 3° e<strong>di</strong>zione<br />
del premio <strong>di</strong> poesie “Giovani Artisti”<br />
rivolto ai ragazzi frequentanti la<br />
LA LETTERA<br />
<strong>di</strong> controllo. La volta successiva<br />
andava lui.<br />
Leonardo è stato anche un amico<br />
generoso. Ogni anno mi regalava <strong>di</strong>verse<br />
copie del “suo” Barnardon che<br />
io ho offerto alle colleghe durante le<br />
cene degli Sdocet.<br />
Avevo però un obbligo: restituirne<br />
uno firmato da tutti i presenti,<br />
cosa che ho sempre fatto con riconoscenza<br />
ed affetto. Grazie Leonardo,<br />
i nostri nipoti terranno vivo in me il<br />
tuo ricordo.<br />
EOLA<br />
Scuola Primaria “Dante Alighieri”,<br />
Scuola superiore <strong>di</strong> primo grado<br />
“F. Montanari”, Scuole superiori<br />
“G. Luosi” <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> Nella sala<br />
a<strong>di</strong>acente l’Au<strong>di</strong>torium del Castello<br />
Pico sono state poi esposte tutte le<br />
opere realizzate dagli studenti. La<br />
lettura delle poesie vincitrici è stata<br />
effettuata a cura dell’Associazione<br />
culturale “La Zattera”.<br />
L’organizzatore della serata Umberto<br />
Bar<strong>di</strong>ni ringrazia: <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Fondazione Cassa <strong>di</strong><br />
Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Associazione<br />
Avis <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>,”Associazione<br />
Augusto per la vita”, Noma<strong>di</strong>,<br />
Compagnia teatrale “La Zattera”,<br />
Scuola primaria “Dante Alighieri”,<br />
Scuola superiore <strong>di</strong> primo grado “F.<br />
Montanari”, Scuola superiore “G.<br />
Luosi” <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, “Associazione<br />
San Vincenzo de Paoli, Ra<strong>di</strong>o<br />
Bruno, Consulta del Volontariato <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong>, Scuola <strong>di</strong> danza “Idea<br />
danza” che ha allietato la serata e<br />
tutti i partecipanti.<br />
Calendari 2003<br />
A gh’è il più belli donni dal mond, fotografa<strong>di</strong> su <strong>di</strong> calendari. Ognuna la<br />
gh’ha al suo, indoa, più o meno vastida, l’è sempar nuda.<br />
A gh’è <strong>di</strong>l zittậ, importanti, ch’il fan veddar il più belli immagin d’sé stessi.<br />
A gh’è quell <strong>di</strong> carabiner con <strong>di</strong> pennacchi ross, in sla <strong>di</strong>visa negra, a sgnar<br />
i dì ch’han da gnir, e i ladar ch’i ciapparan in dl’ann nov.<br />
A Mirandula a gh’è al “Barnardon” che, a <strong>di</strong>farenza ad tutt chi atar, al fa al<br />
dascors general, dal so luminarol.<br />
Oh, st’ann al s’è strussiậ, l’ha fatt la carta geografica dl’Area Nord, dla<br />
Bassa, purtand <strong>di</strong> scritt <strong>di</strong> cumun dattorna.<br />
Insomma, l’è un bell cvell! In più al duvrev mucciậr dal valor, con al temp,<br />
parchè il svisti dal dascors i en un po’ troppi.<br />
Quand i fan na muneda sbagliada, n’amdaia o un boll con n’error, tutt i van<br />
in zerca par cumpraran: un dì i prevan dvintar <strong>di</strong> patrimòni.<br />
Perciò, currî a cumprar al “lunari”. Se a vli dvintar <strong>di</strong> sgnor, questa l’è la<br />
volta bona.<br />
Alzî ben al dascors, e turnal a lezzar pian pian. Tra na riga e cl’atra, a cuncludari<br />
acsì: Porca vacca, l’è tutta n’acca.<br />
Ma sicom l’an conta gnent, essend mutta sia in lingua che in <strong>di</strong>alett, a v’accurzî<br />
ch’l’è tutt parfett.<br />
As <strong>di</strong>s che an bisogna dar <strong>di</strong> cunsili parchè as sa sbagliar da par lor, ma se<br />
l’E<strong>di</strong>tor al la turnass a stampar, al farev un “scup” da un milion d’euro.<br />
Si nò, lassemal cum l’è, e tulem tutt in ridar, pinsand che anch quell ch’a<br />
critica al na val na patacca.<br />
UN DILETTANT DAL DIALETT, MEZZ ZITTADIN E MEZZ CIAIOTT<br />
DALLA PRIMA<br />
La Tangenziale<br />
<strong>di</strong> Camposanto<br />
MIRANDOLA<br />
«Anch’io ricordo le battaglie<br />
per la conquista del Castello»<br />
L'In<strong>di</strong>catore via internet mi dà la<br />
possibilità <strong>di</strong> restare in contatto con<br />
<strong>Mirandola</strong>, pur come “espatriato”.<br />
Ovviamente leggo tutto con avi<strong>di</strong>tà, e<br />
in particolare le notizie relative alla mia<br />
fanciullezza. E' così che ho finalmente<br />
scoperto i dati anagrafici (Quirino<br />
Mantovani) del mitico Berlino, il capo<br />
in<strong>di</strong>scusso della banda del Castello.<br />
Come il buon Berlino ci ricorda, le famiglie<br />
che vivevano nel Castello erano<br />
in gran parte in<strong>di</strong>genti e i ragazzi del<br />
Castello, privi <strong>di</strong> qualsiasi controllo<br />
familiare, bivaccavano tutto il giorno<br />
in strada e erano liberi <strong>di</strong> scorazzare in<br />
lungo e in largo, temuti dalle bande del<br />
vicinato. La nostra banda (via Tabacchi,<br />
via Bassa, via Cavallotti e spiazzi<br />
vicini come il giar<strong>di</strong>no della Cassa <strong>di</strong><br />
Risparmio, allora aperto al pubblico<br />
dopo i bombardamenti <strong>di</strong> fine guerra,<br />
più lo spiazzo antistante la Caserma dei<br />
Carabinieri) veniva rapidamente messa<br />
in fuga dall'agguerrito manipolo <strong>di</strong> Berlino,<br />
armato <strong>di</strong> fionde e bastoni.<br />
Nel rapido cambiamento <strong>di</strong> partecipanti<br />
ci fu un unico periodo in cui<br />
la nostra banda non temette Berlino e<br />
precisamente quando Giorgio Grassi,<br />
aggressivo e carismatico, <strong>di</strong>venne il<br />
nostro capo. Lui aveva anche inventato<br />
un temibile fucile a elastici che<br />
sparava capsule <strong>di</strong> piombo ricavate dai<br />
tubetti dei dentifrici. In quel periodo<br />
Berlino e i suoi si tennero a rispettosa<br />
<strong>di</strong>stanza, scorazzando in altre zone <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong>, dandoci in questo modo<br />
il tempo <strong>di</strong> esercitare il nostro passatempo<br />
favorito, la corsa sui carrettini<br />
<strong>di</strong> legno. Un altro aiuto ci veniva dai<br />
fratelli Danieli, che vivevano a ridosso<br />
del vicino canile comunale, e che<br />
usavamo come sicari prezzolati: noi<br />
avevamo mezzi finanziari superiori e<br />
potevamo permetterci <strong>di</strong> assumere dei<br />
mercenari. Berlino cita Ivo Panzani,<br />
ma in realtà Ivo venne ad abitare in<br />
piazza del Pistrino parecchio tempo<br />
più tar<strong>di</strong>, e fu sempre maltrattato da<br />
noi “bulli benestanti”. Mi permetto <strong>di</strong><br />
fare qualche nome della banda della<br />
Cassa <strong>di</strong> Risparmio: Giorgio Mantovani,<br />
Stefano Piccinini, Gianpaolo<br />
Tar<strong>di</strong>ni, alloggiati in via Bassa; il<br />
sottoscritto, Anselmo Bertellini,<br />
Pierangelo Barbieri, alloggiati in<br />
via Cavallotti. Di tantissimi altri ho<br />
<strong>di</strong>menticato il nome e mi scuso. Faccio<br />
al feroce Berlino tanti auguri <strong>di</strong> una<br />
vecchiaia tranquilla, mai <strong>di</strong>menticato<br />
dai suoi antichi “nemici”.<br />
GIORGIO GOLDONI (BRESCIA)<br />
MIRANDOLA<br />
«Treni in orario e stazioni nuove:<br />
quasi non riconosco l’Italia...»<br />
Carissimo Direttore,<br />
posso fare una <strong>di</strong>chiarazione?<br />
Sabato 12 novembre mi sono recato<br />
a Tarquinia in treno per motivi familiari<br />
e devo <strong>di</strong>re che è stata tutta<br />
una piacevole sorpresa. Erano più<br />
<strong>di</strong> 30 anni che non facevo un lungo<br />
La nuova Tangenziale <strong>di</strong> Camposanto<br />
(primo lotto) è stata finanziata<br />
per quattro milioni <strong>di</strong> euro dalla<br />
Provincia <strong>di</strong> Modena e per 200 mila<br />
euro dal <strong>Comune</strong>. È stata iniziata nel<br />
luglio del 2010 e terminata nel novembre<br />
2011 dalla <strong>di</strong>tta Csm (Consorzio<br />
Stabile Modenese). Sod<strong>di</strong>sfazione<br />
tra i presenti all'inaugurazione. Per<br />
il Sindaco Antonella Bal<strong>di</strong>ni «già<br />
con questo primo tratto riduciamo<br />
una buona parte dei flussi <strong>di</strong> traffico<br />
in centro migliorando la qualità della<br />
vita e la sicurezza dei citta<strong>di</strong>ni. Ma<br />
ora atten<strong>di</strong>amo che la Regione finanzi<br />
anche il secondo tratto, peraltro già inserito<br />
nelle opere complementari della<br />
viaggio con quel mezzo e nel frattempo<br />
è cambiato proprio tutto. Treni in<br />
perfetto orario e stazioni rinnovate,<br />
a cominciare dalla nostra bella <strong>di</strong><br />
Cividale. Ciò che mi ha colpito <strong>di</strong><br />
più sono stati l’or<strong>di</strong>ne e una pulizia<br />
davvero ammirevoli che mi portano<br />
LA LETTERA<br />
«Insegnate<br />
un mestiere<br />
ai nostri giovani»<br />
Già una volta mi sono rivolta<br />
all'In<strong>di</strong>catore per ringraziare una<br />
persona del Centro per l’Impiego<br />
che mi ha aiutato attivamente nella<br />
ricerca del lavoro e grazie alla quale<br />
ho trovato finalmente un posto stabile.<br />
Ora, mi rivolgo a chiunque abbia<br />
i mezzi e le possibilità per aiutare<br />
mio figlio <strong>di</strong> <strong>di</strong>ciassette anni. Ha assolto<br />
l'obbligo scolastico dei 10 anni<br />
e non ha voluto continuare perché<br />
stu<strong>di</strong>are proprio non gli piaceva.<br />
Attraverso il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
siamo riusciti a fargli ottenere una<br />
borsa lavoro <strong>di</strong> sei mesi presso un<br />
supermercato della zona. I sei mesi<br />
ormai stanno terminando ed io sono<br />
veramente preoccupata perché temo<br />
che stando a casa tutto il giorno finirà<br />
per frequentare cattive compagnie.<br />
Purtroppo questa crisi ha messo in<br />
ginocchio noi quarantenni ma ancor<br />
<strong>di</strong> più i giovani. Per questo, da<br />
mamma preoccupata, chiedo se tra<br />
chi legge c’è chi può insegnare un<br />
mestiere a questo ragazzo. Chiedo<br />
semplicemente la possibilità <strong>di</strong> tenerlo<br />
impegnato, gratuitamente, anche<br />
solo per mezza giornata, in un'attività<br />
qualunque ma onesta e seria. Grazie<br />
infinite a chi vorrà aiutarmi.<br />
FRANCESCA MONARI<br />
Cispadana, per completare un’opera<br />
fondamentale per Camposanto». «Un<br />
altro traguardo é stato raggiunto: – ha<br />
<strong>di</strong>chiarato Tamara Nart, segretario<br />
Pd <strong>di</strong> Camposanto – il mese scorso ha<br />
inaugurato la Palazzina in zone Peep<br />
ad affitto calmierato, il 20 novembre<br />
ha inaugurato il primo lotto della<br />
Tangenziale, a breve aprirà la nuova<br />
sede della Croce Blu, che permetterà<br />
all’associazione <strong>di</strong> mantenere il<br />
servizio <strong>di</strong> primo soccorso, me<strong>di</strong>ante<br />
l’accre<strong>di</strong>tamento presso Anpas».<br />
PAROLE SENZA TEMPO<br />
A CURA DI GIAMPAOLO ZIROLDI<br />
Lasa<br />
c’la vaga<br />
«A pèns del volt ch'l'è méi con<br />
santa pès, lassèr che al mànd al vaga<br />
com'al vol; senza pènser s'a gh'é la<br />
luna o al sol, s'l' è méi bruntlèr, o s'a<br />
sta mei chi tès».<br />
(«A volte penso che sia meglio<br />
in santa pace che il mondo vada come<br />
vuole; senza pensare se c'è la luna o<br />
il sole, se sia meglio brontolare o se<br />
stia meglio chi tace»)<br />
FLAMINIO MODENA<br />
da “La genesi... e po' la vèta”<br />
Flaminio Modena<br />
nacque a Modena<br />
nel 1874. Fu<br />
<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />
carceri italiane. Poeta<br />
e comme<strong>di</strong>ografo<br />
<strong>di</strong>alettale, dotato <strong>di</strong><br />
una naturale vena arguta<br />
e faceta, scrisse<br />
numerose comme<strong>di</strong>e<br />
in cui mostrò sempre<br />
il grande amore per<br />
la sua terra e il vernacolo modenese.<br />
Di origine ebraica, durante gli anni<br />
del fascismo venne collocato prematuramente<br />
in pensione e da allora visse<br />
in uno stato <strong>di</strong> schivo isolamento.<br />
Modena morì nel 1962.<br />
a fare una comunicazione molto<br />
importante. Se tutto è così pulito, il<br />
merito va anche ai viaggiatori che<br />
si stanno comportando in modo più<br />
che civile. Sul treno Roma Bologna,<br />
inoltre, ai viaggiatori vengono offerti<br />
gratis, tè, caffè e altre “cosine”. Il<br />
prezzo del biglietto è però troppo<br />
alto. Allora Direttore sono io che<br />
vedo rosa o siamo davvero un popolo<br />
<strong>di</strong> brontoloni mai contenti? Mi<br />
risponda per favore. Aggiungo che<br />
ho parlato solo <strong>di</strong> treni e stazioni.<br />
Cor<strong>di</strong>almente<br />
NINO VINCENZI
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 35<br />
«Girava scalzo e le scarpe gli duravano 30 anni»<br />
AMARCORD<br />
Furti pericolosi nell’orto <strong>di</strong> Mansueto<br />
«Rubavamo la frutta <strong>di</strong> mio zio, che aveva mani come ba<strong>di</strong>li...»<br />
L’ortolano Mansueto Mantovani<br />
era il fratello <strong>di</strong> mio nonno Guglielmo<br />
che faceva il muratore e che assieme a<br />
Vincenzo Cavicchioni e altri due ha<br />
costruito, dal 1930 al 1935, la torre del<br />
Castello e le Stanze della Duchessa,<br />
quando proprietaria era la signora<br />
Parma. Ma torniamo a Mansueto che<br />
passava tutto il giorno nel suo orto<br />
camminando sempre scalzo. Sua figlia<br />
Maria mi ha raccontato che proprio<br />
per questa sua abitu<strong>di</strong>ne, un paio <strong>di</strong><br />
scarpe gli è durato la bellezza <strong>di</strong> 30<br />
anni! Nell’orto aveva cinque piante <strong>di</strong><br />
ciliegie ma anche altri alberi da frutto<br />
che producevano albicocche, pere,<br />
mele, prugne, fragole, pesche. Quando<br />
eravamo in compagnia scavalcavamo<br />
le mura ed andavamo a “prendere in<br />
prestito” un po’ <strong>di</strong> frutta, stando però<br />
sempre attenti. Se arrivava, infatti,<br />
erano dolori: aveva due manacce<br />
grosse come ba<strong>di</strong>li. Se invece ero da<br />
solo o con mio fratello Guglielmo<br />
MIRANDOLA<br />
«E quelli dell’Osteria Roma<br />
facevano fuori aringhe e salsicce»<br />
Mio padre e i suoi amici si trovavano<br />
all’osteria Roma, ubicata dove c’è<br />
oggi Busuoli. Il sabato era la giornata<br />
più movimentata perché venivano i<br />
conta<strong>di</strong>ni per il mercato. Entravano nel<br />
locale, al caldo, con il cibo in tasca e<br />
bevevano uno o più bicchieri <strong>di</strong> vino.<br />
Una volta entrò un conta<strong>di</strong>no con<br />
un bel pezzo <strong>di</strong> pane fatto in casa e<br />
un cartoccio <strong>di</strong> acciughe sotto sale.<br />
Mio padre e i suoi amici si misero<br />
subito all’opera per farsi qualche risata.<br />
Incominciarono a <strong>di</strong>re che c’era<br />
della puzza: «Al na sarà minga un gat<br />
mort-Non sarà mica un gatto morto».<br />
Piano, piano si avvicinarono al tavolo<br />
del conta<strong>di</strong>no affermando che la puzza<br />
proveniva da lui…«Ma la ven da chi<br />
la pusa-Ma viene da qui la puzza».<br />
Velocemente presero il cartoccio<br />
delle acciughe <strong>di</strong>cendo: «Ien marsi-<br />
Sono marce». Allora il conta<strong>di</strong>no,<br />
tutto arrabbiato, afferrò le acciughe<br />
ancora incartate e le buttò dalla finestra<br />
<strong>di</strong>cendo: «Al saviva che al ma dat dla<br />
roba marsa cag vegna un asident a lu<br />
e a tut al so banchet-Lo sapevo che mi<br />
ha dato della roba marcia, che venga<br />
un accidente a lui e a tutto il suo banco».<br />
Fuori, intanto, c’era già uno dei<br />
burloni in attesa, pronto a recuperare il<br />
cartoccio per poi mangiarsi le acciughe<br />
continua dal numero 21<br />
insieme agli altri.<br />
Un altro sabato capitò un conta<strong>di</strong>no<br />
che appoggiò il pane su un<br />
tavolo, or<strong>di</strong>nò una bottiglia <strong>di</strong> vino,<br />
poi dalla giacca sotto il mantello<br />
estrasse una grossa salsiccia che forò<br />
con il forchettone e mise sulla brace.<br />
La solita compagnia <strong>di</strong> burloni si alzò<br />
e si mise intorno al focolare, fingendo<br />
<strong>di</strong> scaldarsi. Iniziarono poi a spingersi<br />
a vicenda, «Vuoi scaldarti solo tu?» si<br />
accusavano reciprocamente. Quella<br />
confusione costrinse il conta<strong>di</strong>no a girarsi<br />
per vedere cosa succedeva. Bado,<br />
allora, rapi<strong>di</strong>ssimo, sostituì la salsiccia<br />
che stata cuocendosi sul focolare con<br />
un tappo <strong>di</strong> bottiglia <strong>di</strong> sughero e poi<br />
uscì rapidamente. Il conta<strong>di</strong>no si girò<br />
e vide quella che pensava essere la sua<br />
salsiccia in fiamme. Disperato cominciò<br />
ad urlare: «La salsissa l’ha ciapà<br />
fog-La salsiccia ha preso fuoco». Uno<br />
della combriccola gli rispose: «Par<br />
forsa, la sarà stada trop grassa – Per<br />
forza, sarà stata troppo grassa».<br />
Durante la prima guerra mon<strong>di</strong>ale<br />
mio padre era caporale, ma essendo<br />
nella vita un macellaio, veniva utilizzato<br />
anche come cuoco. Si occupava<br />
inoltre del mulo che portava il riso, il<br />
pane nero e la grappa. A volte saltavano<br />
il pasto, perché il mulo veniva colpito<br />
dagli Austriaci che si trovavano sul<br />
Carso. Una volta il capitano aveva<br />
degli ospiti. Chiamò mio padre <strong>di</strong>cendo<br />
che per cena voleva un agnello. Mio<br />
padre allora partì con un sacco alla<br />
ricerca dell’animale. Strada facendo si<br />
imbatté in un montanaro con un fucile.<br />
L’uomo voleva uccidere il proprio cane<br />
perché cadendo da una rupe si era rotto<br />
due zampe. Mio padre ci pensò su e<br />
poi <strong>di</strong>sse al montanaro: «Lo prendo io<br />
che lo faccio curare». L’uomo glielo<br />
consegnò. Mio padre, in realtà, aveva<br />
pensato <strong>di</strong> sostituirlo all’agnello. Lo<br />
uccise e lo cucinò con sale, rosmarino,<br />
aglio e grappa. Quando fu ben<br />
cotto lo portò in tavola. I commensali<br />
non se ne accorsero, anzi <strong>di</strong>ssero che<br />
quell’“agnello” era molto buono. I sol<strong>di</strong><br />
che dovevano servire per acquistare<br />
l’agnello se li tenne invece mio padre.<br />
Un’altra volta sempre in montagna vicino<br />
al Piave entrarono in una casa che<br />
sembrava abbandonata, si infilarono in<br />
una cantina in cui c’erano tre botti piene<br />
<strong>di</strong> vino. Su <strong>di</strong> ognuna c’era scritto<br />
con il gesso “vino avvelenato”. «Cosa<br />
facciamo?» chiese un soldato. Mio<br />
padre rispose che ne avrebbe bevuto un<br />
bicchiere, se dopo cinque minuti fosse<br />
stato ancora vivo, voleva <strong>di</strong>re che il<br />
vino era buono. Presero tutti una sbornia<br />
talmente grossa che il sergente fu<br />
costretto ad andarli a prendere perché<br />
si erano addormentati. Mio padre, nella<br />
tasca <strong>di</strong> una giacca che gli era stata regalata,<br />
trovò sette chili <strong>di</strong> caffè, grazie<br />
ai quali ha bevuto gratuitamente per<br />
molto tempo all’osteria. Si avvicinava<br />
ad una persona che non conosceva, gli<br />
faceva vedere i chicchi <strong>di</strong> caffè, glieli<br />
faceva annusare e intanto or<strong>di</strong>nava una<br />
bottiglia <strong>di</strong> vino che avrebbe pagato<br />
l’altro. Millantava <strong>di</strong> avere dei sacchi<br />
<strong>di</strong> 50 chili <strong>di</strong> caffè e chiedeva all’interlocutore<br />
se era interessato e intanto<br />
giù un’altra bottiglia. Ovviamente non<br />
faceva mai contratti, perché gli interessati<br />
volevano solo piccole quantità,<br />
mentre mio padre <strong>di</strong>ceva che avrebbe<br />
venduto solo dei sacchi. Ma una volta<br />
incontrò un signore che accettò <strong>di</strong><br />
comprare tutto il sacco. A quel punto<br />
fu costretto a mandarlo a casa. Mia<br />
madre sentì bussare alla porta e vide<br />
entrare un omino piccolo e minuto che<br />
si presentò <strong>di</strong>cendo: «Mi manda suo<br />
marito signora, sono venuto a prendere<br />
la roba che sa lei».<br />
«Che cosa so io?»<br />
«Quel caffè che ha sotto il letto…»<br />
«Venga a vedere quello che ho<br />
sotto il letto».<br />
Gli ortolani Mansueto e Adalcisa Mantovani<br />
(nelle foto) ebbero quattro figli: Pietro,<br />
Santina, Antonietta e Maria. A sinistra, immagine<br />
o<strong>di</strong>erna della zona narrata nell'articolo.<br />
Via Pellico non esisteva ed un muro<br />
<strong>di</strong> cinta alto circa 2,5 metri circoscriveva il<br />
quadrilatero <strong>di</strong> via Fulvia, via Circonvallazione,<br />
via Montanari e via Cavour (che<br />
era la strada <strong>di</strong> accesso all'orto)<br />
entravamo per la porta, ci facevamo<br />
vedere e gli chiedevamo <strong>di</strong> andare “in<br />
campagna” a mangiare qualche frutto.<br />
«Baghet – ci <strong>di</strong>ceva – prima a magna<br />
quei par tera e se dop a ghi ancora fam<br />
an da sula piant, sensa rompar i ram<br />
(Prima mangiate quelli a terra, poi se<br />
avete ancora fame andate sulla pianta<br />
senza rompere i rami)». Ora l’orto<br />
<strong>di</strong> Mansueto non c’è più. In quello<br />
spazio hanno costruito la via Pellico e<br />
completato la via Fulvia.<br />
QUIRINO MANTOVANI (BERLINO)<br />
Lo portò nella camera in cui c’erano<br />
tre mezzi letti e uno matrimoniale,<br />
prese la coperta e l’alzò. «Guar<strong>di</strong> bene<br />
cosa ho sotto il letto: due vasi da notte».<br />
L’omino se ne andò brontolando.<br />
Mio padre lavorò nella fabbrica <strong>di</strong><br />
Montorsi anche quando era occupata<br />
dai tedeschi. Nel cancello <strong>di</strong> uscita<br />
avevano messo un campanello che<br />
serviva a controllare gli operai. Quando<br />
uscivano, infatti, ogni due minuti<br />
suonava il campanello e l’operaio che<br />
si trovava lì in quell’istante veniva perquisito.<br />
Una volta suonò mentre stava<br />
uscendo mio padre che aveva nascosto<br />
alcune fettine <strong>di</strong> carne nelle fasce degli<br />
stivali. Non si perse d’animo, si calò le<br />
braghe e le mutande un po’ imbarazzato<br />
chiese: «E’ questo che cercate?». La<br />
guar<strong>di</strong>a lo fece passare <strong>di</strong>cendogli, tra<br />
le risate <strong>di</strong> tutti, «Sei sempre il solito,<br />
va via». E così la fece franca.<br />
ANNAROSA PALTRINIERI
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 37<br />
E’ stata una domenica all’insegna<br />
del gioco, del <strong>di</strong>vertimento, dello<br />
sport e della passione per il basket<br />
quella che ha radunato, lo scorso 30<br />
ottobre, presso la palestra Montanari<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, alcune società della zona<br />
in occasione della Festa minibasket<br />
<strong>di</strong> Hallowen organizzata dalla Pico<br />
Basket. Nel corso della giornata è stato<br />
possibile assistere a partite tra i più<br />
gran<strong>di</strong> e giochi <strong>di</strong> abilità e destrezza<br />
per i più piccoli, sostenuti dal tifo<br />
dei numerosi genitori che affollavano<br />
le tribune. Hanno potuto cimentarsi<br />
anche i ragazzi dell’under 14 e under<br />
15 della Pico che a settembre hanno<br />
frequentato il corso minibasket del<br />
progetto arbitri della Fip “ Fischiando<br />
giocando”, arbitrando le partite in<br />
programma dei loro amici, compagni<br />
o fratelli più piccoli. Al termine della<br />
«Un grazie alle società che sono intervenute»<br />
SPORT<br />
Una domenica <strong>di</strong> minibasket Pico<br />
Gioco, <strong>di</strong>vertimento e tanta passione alla Palestra Montanari<br />
MIRANDOLA<br />
Mini arbitri<br />
promossi<br />
È stato un successo il raduno <strong>di</strong><br />
tutti i mini arbitri della provincia <strong>di</strong><br />
Modena, ospitati a <strong>Mirandola</strong> presso<br />
la palestra Montanari, lo scorso 13<br />
novembre. L’incontro ha visto partecipare<br />
anche i ragazzi che hanno frequentato<br />
l'ultimo corso a <strong>Mirandola</strong><br />
con gli istruttori Paolo Benatti e<br />
Barbara Soraci, provenienti dalle<br />
società Pico Basket e Luce Basket. È<br />
ormai imminente l'inizio dei campionati<br />
provinciali e il torneo <strong>di</strong> Sestola,<br />
pertanto auguriamo a tutti i ragazzi<br />
buon <strong>di</strong>vertimento e buon lavoro. Per<br />
la collaborazione nella buona riuscita<br />
dell'evento, gli organizzatori rivolgono<br />
un ringraziamento particolare al<br />
Comitato Unitario delle Polisportive<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>.<br />
festa merenda per tutti preparata dai<br />
genitori <strong>di</strong> bambine e bambini con<br />
gadget portati e <strong>di</strong>stribuiti dalla Fip<br />
che ha patrocinato la giornata. Gli<br />
organizzatori ringraziano sentitamente<br />
le società <strong>di</strong> Cavezzo, San Felice,<br />
Poggio Rusco e Carpi, gli atleti della<br />
Pico under 15 e under 14 maschile e<br />
femminile che hanno collaborato nella<br />
festa e i mini atleti e atlete della Pico<br />
che hanno partecipato con entusiasmo<br />
alla manifestazione.<br />
In alto da sinistra: istruttore regionale mini arbitri Leonardo Burchi, Anxhela Dauti, Davide Bagnolati, Tommaso Villa,<br />
Emanuele Vanzini, Mattia Gorzanelli, Raffaele Dargenio, Simone Vecchié, Ogulcan Tocksoy, Michael Torri, presidente<br />
provinciale Cia Modena Nicola Zizzi. In basso da sinistra: Emma Pignatti, Bledar Dauti, Giovanni Soavi, Filippo Pongiluppi,<br />
Samuele Bellesia, Fabio Roversi, Stella Pozzetti, Anastasia Consorzi, istruttore mini arbitri Paolo Benatti.<br />
DANZA<br />
A Concor<strong>di</strong>a il Natale<br />
si annuncia sulle punte<br />
Domenica 18 <strong>di</strong>cembre al Teatro<br />
del Popolo <strong>di</strong> Concor<strong>di</strong>a si svolgerà un<br />
doppio spettacolo (ore 15.30 e 18.30)<br />
della Scuola <strong>di</strong> balletto Danzarte <strong>di</strong>retta<br />
da Emanuela Mussini. Il titolo<br />
dell'iniziativa è "Natale sulle punte". La<br />
Scuola organizza per bambini e ragazzi<br />
corsi <strong>di</strong> propedeutica e gioco danza (dai<br />
3 anni a Concor<strong>di</strong>a e San Possidonio),<br />
danza classica, danza modern jazz, hip<br />
hop, danze caraibiche. Per gli adulti invece<br />
è possibile seguire lezioni <strong>di</strong> salsa<br />
cubana, afro danza, pilates e tonificazione<br />
total body. Sono previste lezioni<br />
<strong>di</strong> prova per i nuovi iscritti. La scuola<br />
Danzarte è attiva tra San Possidonio e<br />
Concor<strong>di</strong>a dal 1998 e conta circa 150<br />
allievi. Info e iscrizioni: 338/9294344<br />
(Emanuela Mussini). Face book: Danzarte,<br />
Scuola <strong>di</strong> Balletto.<br />
LA SCHEDA<br />
Polisportiva Pico:<br />
una storia<br />
lunga 40 anni<br />
La polisportiva “G. Pico” <strong>di</strong><br />
<strong>Mirandola</strong> nasce nel 1971 con lo<br />
scopo <strong>di</strong> far praticare sport ed attività<br />
ricreative e sociali al maggior<br />
numero possibile <strong>di</strong> persone. I primi<br />
anni la società si de<strong>di</strong>ca ad atletica,<br />
pattinaggio artistico e ginnastica artistica,<br />
in seguito la “Pico” si allarga<br />
ad altri sport quali pallacanestro,<br />
hockey, ciclismo, ping-pong, bocce,<br />
scuola <strong>di</strong> ballo, cicloturismo, nuoto<br />
e Centri <strong>di</strong> Avviamento allo Sport.<br />
Nel pattinaggio si sono raggiunti<br />
traguar<strong>di</strong> illustri conseguendo<br />
risultati <strong>di</strong> grande rilievo oggi<br />
come nel passato quando Paola<br />
Paltrinieri <strong>di</strong>venne campionessa<br />
italiana categoria Amatori Uisp<br />
nel 1976 e Monica Pini si è laureò<br />
campionessa regionale Fihp nel<br />
1979. Inoltre sono stati vinti <strong>di</strong>versi<br />
campionati provinciali e regionali<br />
<strong>di</strong> categoria Uisp e Fihp negli anni<br />
Settanta-Novanta. Gli atleti Massimo<br />
ed Emanuela Natali, ad<br />
esempio, hanno fatto parte della<br />
squadra nazionale Fihp. Nel 1990<br />
un’atleta della ginnastica artistica,<br />
Annalisa Castorri, ha vinto il titolo<br />
<strong>di</strong> campionessa Uisp <strong>di</strong> categoria.<br />
Nel basket la “Pico” ha partecipato<br />
a molti campionati regionali e<br />
nazionali dalla 1° Divisione negli<br />
anni Settanta alle varie categorie<br />
superiori nei primi anni Ottanta e<br />
precisamente: 1980-1981 Promozione,<br />
1983-1984 Serie D, 1990-1991<br />
C2, 1991-1992 C1, 1994-1995 B2<br />
e 1995-1996 C1. La società ha<br />
sempre mantenuto anche un nutrito<br />
gruppo <strong>di</strong> giovani che continuano a<br />
partecipare a tutti i campionati giovanili<br />
federali con ottimi risultati.<br />
L’attività dell’hockey, iniziata negli<br />
anni Settanta con un gruppo <strong>di</strong> amici,<br />
è arrivata fino alle soglie della<br />
Serie A nel periodo 1972-1973, per<br />
poi proseguire negli anni ‘80-‘90 tra<br />
i campionati <strong>di</strong> serie C e B; ha sempre<br />
mantenuto in tutti questi anni<br />
squadre giovanili <strong>di</strong> ottimo livello.<br />
La “Pico” ha sempre cercato <strong>di</strong><br />
operare sia nel volontariato sociale<br />
che nelle attività culturali e ricreative<br />
promuovendo alla fine degli<br />
anni Ottanta un progetto per la costruzione<br />
della struttura polivalente<br />
con annesso il Bocciodromo.<br />
TIZIANO ALEOTTI
38 · n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011<br />
SPORT<br />
Tutti i vincitori <strong>di</strong> Francia Corta<br />
Ha chiuso con un bilancio positivo<br />
la Fiera mercato <strong>di</strong> Francia Corta, nel<br />
cui ambito si è svolta, domenica 20<br />
novembre, la 26° e<strong>di</strong>zione del trofeo<br />
po<strong>di</strong>stico omonimo.<br />
Alla manifestazione, organizzata<br />
dai Po<strong>di</strong>sti Mirandolesi, hanno partecipato<br />
più <strong>di</strong> 1.700 atleti. Già dalle 6,30<br />
quando, ci siamo ritrovati per allestire<br />
le strutture organizzative, si respirava,<br />
per fortuna, un’ aria <strong>di</strong>versa rispetto<br />
alla pioggia e al vento dell’e<strong>di</strong>zione<br />
2010. Alle 7 i capi gruppo delle società<br />
avevano già montato le loro tende.<br />
Sono poi arrivati tre pullman: Accademia<br />
<strong>di</strong> Modena, Quinto de Stampi<br />
Milano e Anffas <strong>di</strong> Cesena . Alle 9,10 è<br />
stata data la partenza dei percorsi dei 7<br />
e degli 11 chilometri, mentre a seguire,<br />
alle 9,20, è partita la mini gara <strong>di</strong> 3,400<br />
chilometri. I risultati: a Giuseppe<br />
Mucerino dell’Atletica Ferrara, primo<br />
classificato in assoluto della gara sugli<br />
11 chilometri, è stato assegnato il 5°<br />
Memorial “Enrico Zerbini”. Prima<br />
classificata per le donne è stata Antonella<br />
Benatti del gruppo Sintofarm<br />
Reggiolo. A seguire sono stati premiati<br />
altri 20 concorrenti (10 uomini e 10<br />
donne) con coppe, trofei e prodotti<br />
in natura offerti dalle <strong>di</strong>tte locali. Nei<br />
giovani abbiamo premiato 5 atleti per<br />
ogni categoria. Al primo è andata la<br />
medaglia d’oro, mentre c’erano coppe<br />
e premi per i classificati dal secondo al<br />
quinto posto. Ecco comunque i primi<br />
classificati: cat. A. 1° Alex Reggiani,<br />
Po<strong>di</strong>sti Mirandolesi; cat. B .1° Luca<br />
Malpighi, Victoria S.Agata; cat. C 1°<br />
Aya Moumabin, Libertas Mantova;<br />
cat. C.1° Monica Venturelli, Rcm<br />
Casinalbo. Sono stati poi premiati<br />
Alla corsa hanno partecipato più <strong>di</strong> 1.700 atleti<br />
Chiudono in positivo la Fiera Mercato e la gara po<strong>di</strong>stica<br />
tutti i marciatori competitivi e non<br />
competitivi con una confezione <strong>di</strong> tortelli<br />
al forno della <strong>di</strong>tta Cornetti Pico<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Grazie alla Fondazione<br />
Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> sono<br />
state iscritte gratuitamente e premiate<br />
le associazioni onlus con atleti <strong>di</strong>versamente<br />
abili. La prima classificata<br />
è risultata l’Anffas <strong>di</strong> Cesena con 45<br />
partecipanti, premiata con trofeo e<br />
medaglia offerti dal presidente della<br />
Repubblica Giorgio Napolitano. A<br />
seguire si sono classificate l’Anffas <strong>di</strong><br />
Ostiglia, Noi per loro <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, la<br />
Zerla <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e il Picchio <strong>di</strong> San<br />
Felice. Delle società militari presenti si<br />
è classificata al primo posto l’Accademia<br />
<strong>di</strong> Modena, premiata con il Trofeo<br />
Francia Corta, mentre seconda è arrivata<br />
Interforze Modena. Un particolare<br />
ringraziamento va poi ai professori<br />
del’istituto Iss “Galilei” <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />
Scoperto l’oggetto misterioso:<br />
era un collare usato dagli orsanti<br />
In un angolo della sala a<strong>di</strong>bita<br />
a mostra pittorica, per ricordare i<br />
pittori mirandolesi scomparsi del<br />
FRANCIA CORTA<br />
L'oggetto misterioso <strong>di</strong> Francia Corta 2011<br />
900, era collocato l’oggetto misterioso<br />
che ha suscitato numerosissime,<br />
<strong>di</strong>fferenti interpretazioni.<br />
che erano presenti con 50 ragazzi.<br />
Ringraziamo anche i due artisti Dario<br />
Mazzoli e Giuseppe Castellazzi per le<br />
opere donate. La 1° società classificata<br />
è risultata Quinto de Stampi premiata<br />
con un’ opera <strong>di</strong> Giuseppe Castellazzi.<br />
Al secondo posto i Po<strong>di</strong>sti <strong>di</strong> Finale<br />
Emilia ai quali è andata un’opera<br />
<strong>di</strong> Dario Mazzoli, terza classificata<br />
la società “Siamo sempre <strong>di</strong> corsa”<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Le altre società sono<br />
state premiate con trofei,ceramiche<br />
e premi in natura offerti da enti pubblici,<br />
istituzioni e <strong>di</strong>tte <strong>di</strong> tutta l’area<br />
modenese. Un grazie infine a Polizia<br />
Municipale, Protezione Civile, Croce<br />
Blu <strong>Mirandola</strong> e a tutti i volontari che<br />
hanno lavorato per la riuscita della manifestazione.<br />
Un arrivederci alla terza<br />
domenica <strong>di</strong> novembre 2012.<br />
POLLASTRI PAOLO<br />
PRESIDENTE PODISTI MIRANDOLESI<br />
Solo alle 17 <strong>di</strong> domenica 20<br />
novembre, dopo oltre 500 tentativi<br />
a vuoto, Lino Galeotti ha risposto<br />
esattamente, indovinando <strong>di</strong> cosa<br />
si trattava. L’oggetto misterioso<br />
era un collare per orso <strong>di</strong> oltre 100<br />
anni fa.<br />
Nelle feste popolari del tempo<br />
era in uso portare animali che la<br />
popolazione non aveva mai visto.<br />
Vorremmo pensare che l’orso fosse<br />
a <strong>Mirandola</strong> nel 1862, che è l’anno<br />
<strong>di</strong> fondazione <strong>di</strong> Francia Corta, ma<br />
ci pare più ragionevole collocarlo<br />
verso la fine dell’800.<br />
Quello che era da notare, per<br />
indovinare l’oggetto misterioso,<br />
era la taschina posta a sinistra,<br />
dove i bimbi e anche gli adulti,<br />
<strong>di</strong>sprezzando il pericolo e senza<br />
paura, inserivano un sol<strong>di</strong>no che<br />
sarebbe servito da sostentamento<br />
all’orso e all’accompagnatore.<br />
C.S.<br />
Alcune immagini della Fiera <strong>di</strong> Francia Corta 2011
n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 39<br />
Nel Palafijlkam <strong>di</strong> Lido <strong>di</strong> Ostia,<br />
nei pressi <strong>di</strong> Roma, lo scorso 23 ottobre<br />
gli atleti Antonio Basaglia e<br />
Francesco Sgarbi della Polisportiva<br />
Sta<strong>di</strong>um Karate <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> hanno<br />
La sod<strong>di</strong>sfazione degli accompagnatori<br />
SPORT<br />
Basaglia e Sgarbi al quarto Dan<br />
I due forti atleti della Sta<strong>di</strong>um hanno superato l’atteso esame<br />
Corso sperimentale <strong>di</strong> auto<strong>di</strong>fesa<br />
per chi è a <strong>di</strong>giuno <strong>di</strong> arti marziali<br />
La Polisportiva Sta<strong>di</strong>um-Karate<br />
in collaborazione con il Leoni<br />
Karate Team ha iniziato un corso<br />
sperimentale <strong>di</strong> auto<strong>di</strong>fesa, rivolto<br />
ad un pubblico femminile, che si<br />
svolge tutti i mercoledì dalle 20,45<br />
alle 21,45 nella palestra dell’Iti Galilei<br />
in Via Barozzi 4 a <strong>Mirandola</strong>.<br />
Le lezioni sono rivolte a persone<br />
che non hanno conoscenza delle<br />
arti marziali, ma che vogliono apprendere<br />
alcune semplici tecniche<br />
da utilizzare in caso <strong>di</strong> aggressione<br />
e soprattutto un atteggiamento mentale<br />
<strong>di</strong> reazione per non rimanere<br />
paralizzate dal terrore senza sapere<br />
cosa fare per <strong>di</strong>fendersi. Il metodo<br />
insegnato si chiama Mga – Metodo<br />
Globale <strong>di</strong> Auto<strong>di</strong>fesa ed è un programma<br />
tecnico multi<strong>di</strong>sciplinare<br />
ideato per fornire ai suoi praticanti<br />
un valido sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa e che si<br />
basa sui principi <strong>di</strong> flessibilità e <strong>di</strong><br />
cedevolezza su cui si fondano tutte<br />
le arti marziali. Rappresenta una<br />
MIRANDOLA<br />
equilibrata sintesi delle tecniche<br />
più efficaci derivate dalle <strong>di</strong>scipline<br />
<strong>di</strong> combattimento volte alla <strong>di</strong>fesa,<br />
trasformando a proprio vantaggio le<br />
energie impiegate dall’aggressore.<br />
Mga è stato elaborato dalla Fijlkam<br />
integrando tecniche provenienti da<br />
<strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong> combattimento,<br />
ed utilizzando quelle più pratiche<br />
ed adatte alla <strong>di</strong>fesa personale. E’<br />
stato così approntato un sistema<br />
<strong>di</strong> rapido appren<strong>di</strong>mento, facile,<br />
pratico ed efficace, rivolto a chi,<br />
per motivazioni <strong>di</strong>verse, sente l’esigenza<br />
d’incrementare la capacità <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>fendersi in caso <strong>di</strong> aggressione. Il<br />
corso rispetta completamente quelle<br />
che devono essere le caratteristiche<br />
fondamentali necessarie in questo<br />
ambito: un profilo realistico, privo<br />
<strong>di</strong> facili quanto pericolose forme<br />
<strong>di</strong> esaltazione. L’obiettivo, oltre a<br />
quello <strong>di</strong> fornire le necessarie conoscenze<br />
<strong>di</strong> tipo tecnico, è indurre la<br />
capacità <strong>di</strong> poter avere un approccio<br />
sostenuto l'esame per conseguire la<br />
cintura nera 4° Dan. Come per ogni<br />
esame che si affronta anche in questo<br />
non è mancata la tensione e la paura<br />
<strong>di</strong> sbagliare, ma i ragazzi hanno saputo<br />
tenere a bada le emozioni.<br />
L'esame si è articolato in due fasi:<br />
la parte pratica con l'esecuzione <strong>di</strong> un<br />
kata (combattimento immaginario) e<br />
del bunkai, cioè la <strong>di</strong>mostrazione del<br />
equilibrato in caso <strong>di</strong> aggressione,<br />
che consenta <strong>di</strong> affrontare meglio<br />
eventuali spiacevoli situazioni.<br />
Non richiedendo particolari doti<br />
atletiche è adatto a tutti e, aspetto<br />
non trascurabile, risulta anche un<br />
valido mezzo per svolgere attività<br />
fisica. Il corso è affidato ad Alessio<br />
significato delle tecniche eseguite nel<br />
kata e la parte teorica con la <strong>di</strong>scussione<br />
<strong>di</strong> una tesi preparata dai can<strong>di</strong>dati<br />
per dar <strong>di</strong>mostrazione non solo<br />
<strong>di</strong> conoscenze pratiche, ma anche <strong>di</strong><br />
conoscenze teoriche e specialistiche<br />
necessarie per affrontare le richieste<br />
<strong>di</strong> un mondo che domanda sempre<br />
più specializzazione e conoscenza<br />
nel proprio settore <strong>di</strong> appartenenza.<br />
Grande è stata la sod<strong>di</strong>sfazione<br />
degli accompagnatori, il maestro<br />
Dino Ghelli e Nicoletta Magnoni,<br />
perché questa promozione conferma<br />
il livello <strong>di</strong> conoscenza e capacità<br />
nell'insegnamento dei tecnici della<br />
Polisportiva Sta<strong>di</strong>um Leoni Karate<br />
Team.A questo proposito segnaliamo<br />
che, oltre alle attività agonistiche<br />
ed amatoriali normalmente portate<br />
avanti da una società sportiva, la Sta<strong>di</strong>um<br />
Karate continua il suo impegno<br />
nel sostegno alle <strong>di</strong>sabilità attraverso<br />
l’inserimento <strong>di</strong> persone <strong>di</strong>versamente<br />
abili nelle lezioni <strong>di</strong> Karate. L’attività<br />
si avvale della consulenza dello<br />
psicopedagogista clinico Maurizio<br />
Saravalli e del supporto del maestro<br />
Dino Ghelli. La prossima manifestazione<br />
de<strong>di</strong>cata alle abilità <strong>di</strong>verse<br />
avrà luogo ad Ostiglia in <strong>di</strong>cembre e<br />
a <strong>Mirandola</strong> in aprile.<br />
NICOLETTA MAGNONI<br />
E FRANCESCO SGARBI<br />
Rondelli, tecnico <strong>di</strong> 1° livello, con la<br />
collaborazione dei tecnici Nicoletta<br />
Magnoni e Andrea Bernar<strong>di</strong> sotto<br />
la supervisione del maestro Dino<br />
Ghelli che lo scorso 19 novembre<br />
ha superato l’esame per <strong>di</strong>ventare<br />
tecnico <strong>di</strong> 2° livello.<br />
N.M.<br />
CALCIO FOLGORE<br />
Gli Juniores<br />
giocano alla pari<br />
con le gran<strong>di</strong><br />
È proprio il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo: mancavano<br />
solo loro. Con la squadra<br />
Juniores, novità <strong>di</strong> questa stagione<br />
sportiva, la Scuola Calcio Folgore<br />
<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> completa tutte le categorie<br />
del calcio giovanile. Ultima<br />
tappa <strong>di</strong> un percorso che comincia<br />
con i Piccoli Amici e che termina con<br />
l'approdo in prima squadra, gli Juniores<br />
sono ragazzi che hanno ancora<br />
tanto da imparare, ma al tempo stesso<br />
in gran parte formati, come conferma<br />
l'allenatore Cesare Roveri, 41 anni,<br />
al primo anno a <strong>Mirandola</strong>.<br />
Che campionato fate?<br />
«Il campionato Juniores Provinciale.<br />
Un girone da 14 squadre, con 6<br />
trasferte a Modena e per il resto sfide<br />
in zone come Medolla o Limi<strong>di</strong>».<br />
Un commento al vostro inizio<br />
<strong>di</strong> stagione...<br />
«Direi positivo. Siamo cinque<br />
punti <strong>di</strong>etro alla capolista Nonantola,<br />
ce la giochiamo per i primi posti. Non<br />
male per una squadra giovane, allestita<br />
per la prima volta quest'anno».<br />
La rosa a <strong>di</strong>sposizione...<br />
«Quasi tutti i ragazzi sono nati<br />
nel '94, tranne un paio del '93, che<br />
sono "rientrati alla base" visto che<br />
l'anno scorso si erano spostati perché<br />
alla Folgore non c'era la squadra.<br />
Siamo in tutto una quin<strong>di</strong>cina, ci<br />
alleniamo il lunedì, il mercoledì e<br />
il giovedì, con la partita il sabato<br />
pomeriggio».<br />
Ragazzi <strong>di</strong> quell'età hanno già<br />
molti impegni, su tutti la scuola,<br />
come lo conciliano con il<br />
calcio?<br />
«Devono organizzarsi, ormai<br />
sono gran<strong>di</strong> e devono cominciare a<br />
prendersi delle responsabilità. Tocca<br />
a loro ritagliarsi tra scuola e impegni<br />
quell'ora e mezza al campo. Finora<br />
stanno rispondendo con serietà».<br />
L'anno scorso allenava degli<br />
adulti, quali sono le principali<br />
<strong>di</strong>fferenze?<br />
«Nei <strong>di</strong>eci anni che sono rimasto<br />
alla Poggese ho allenato tutte le età,<br />
mi mancavano giusto gli Juniores,<br />
ed alla Folgore “chiudo il cerchio”.<br />
L'aspetto più <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong> lavorare con<br />
questi ragazzi è che fisicamente sono<br />
già adulti, ma tendono a perdersi un<br />
pò. Lavorare intensamente, come<br />
richiesto dalla categoria, li aiuta a<br />
crescere, a responsabilizzarsi».<br />
Collaborazione con la prima<br />
squadra?<br />
«Sì: abbiamo l'allenamento praticamente<br />
in contemporanea e questo<br />
aiuta molto, ad esempio per le amichevoli.<br />
Spero che qualcuno dei miei<br />
ragazzi possa esor<strong>di</strong>re con la prima<br />
squadra: è lo scopo degli Juniores».<br />
Info: 335/1329141, 347/8831377,<br />
0535/26554.<br />
GUIDO GANZERLI