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L'INDICATORE MIRANDOLESE - Comune di Mirandola

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NAZ/CT/22/2010<br />

Il Bilancio 2012<br />

a <strong>Mirandola</strong><br />

Il Sindaco <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Maino<br />

Benatti, spiega le linee del Bilancio<br />

comunale 2012. «Abbiamo tagliato<br />

il possibile senza intaccare i servizi<br />

essenziali. Ed ora bisogna tornare<br />

ad investire per far ripartire l'economia».<br />

Intervista a pag. 5<br />

Famiglia Pico:<br />

400 anni in mostra<br />

Si aprirà venerdì 16 <strong>di</strong>cembre al<br />

Castello Pico la mostra sui 400 anni<br />

della Signoria (nella foto, particolare<br />

del <strong>di</strong>pinto "Psiche trasportata<br />

sull'orlo del burrone" realizzato da<br />

Sante Peranda e conservato al Palazzo<br />

Ducale <strong>di</strong> Mantova, che sarà<br />

esposto nella mostra mirandolese).<br />

A pag. 21<br />

La banda larga<br />

a San Giacomo<br />

Un incontro a San Giacomo<br />

Roncole per presentare il servizio<br />

<strong>di</strong> banda larga <strong>di</strong> Acanto, mercoledì<br />

14 <strong>di</strong>cembre alle ore 20.30 da Saul,<br />

in occasione della presentazione del<br />

Bilancio preventivo 2012. «Big Band<br />

Evolution – spiega Mauro Gallo <strong>di</strong><br />

Achanto – è un servizio che permette<br />

<strong>di</strong> navigare su internet, telefonare<br />

e comunicare grazie ad una piccola<br />

antenna da collocare sul terrazzo, sul<br />

tetto <strong>di</strong> casa o dell'azienda». La tecnologia<br />

è a basso impatto ambientale<br />

e inquinamento elettromagnetico. I<br />

servizi sono già attivi con numerosi<br />

abbonati nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e<br />

nelle altre frazioni. Info e adesioni:<br />

Acantho numero verde 800/895000.<br />

Il 2 <strong>di</strong>cembre 1971 veniva approvata in Senato la legge 1044<br />

«I Ni<strong>di</strong>, una risorsa da <strong>di</strong>fendere»<br />

A 40 anni dalla loro istituzione i Comuni ne riba<strong>di</strong>scono l’importanza<br />

Riven<strong>di</strong>care con forza il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />

tutti i bambini e le bambine a un servizio<br />

educativo <strong>di</strong> alta qualità. E' questo<br />

il senso dell'iniziativa che fa tappa<br />

anche a <strong>Mirandola</strong>, a 40 anni dall'avvio<br />

dell'esperienza moderna dei Ni<strong>di</strong>.<br />

L’approvazione definitiva in Senato<br />

della Legge 1044 istitutiva degli Asili<br />

Nido in Italia, il 2 <strong>di</strong>cembre 1971, ha significato<br />

l’avvio <strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong> riflessione<br />

sull’infanzia e <strong>di</strong> consolidamento<br />

<strong>di</strong> una cultura dei servizi educativi che<br />

ci ha portato oggi a risultati consolidati<br />

e riconosciuti anche al <strong>di</strong> fuori<br />

dell’Italia. L'appuntamento è motivo <strong>di</strong><br />

sod<strong>di</strong>sfazione e <strong>di</strong> compiacimento, ma è<br />

anche e soprattutto un invito a un nuovo<br />

impegno, soprattutto oggi che pesanti<br />

tagli economici e vincoli con<strong>di</strong>zionano<br />

le possibilità <strong>di</strong> manovra dei Comuni.<br />

continua a pag. 3<br />

Arriva il Centro <strong>di</strong> competenze<br />

per il biome<strong>di</strong>cale<br />

E’ de<strong>di</strong>cato alla<br />

presentazione dello<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità<br />

per un Centro<br />

<strong>di</strong> competenze a<br />

servizio del settore<br />

biome<strong>di</strong>cale, il convegno<br />

in programma<br />

lunedì 5 <strong>di</strong>cembre<br />

a <strong>Mirandola</strong> (ore<br />

9,15, Sala Granda<br />

del Municipio in<br />

piazza Costituente,<br />

1) promosso dalla<br />

Provincia <strong>di</strong> Modena,<br />

dall’Unione<br />

Comuni Modenesi Area Nord e dal<br />

Quality Center Network. L’iniziativa,<br />

dal titolo “Biome<strong>di</strong>cale: innovazione<br />

e sviluppo” sarà aperta dal saluto<br />

del Sindaco <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> Maino<br />

Perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> informazione del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> · Anno 17 · numero 23 · <strong>di</strong>cembre 2011<br />

MIRANDOLA<br />

Benatti e del Presidente<br />

della Provincia<br />

Emilio Sabattini per<br />

poi proseguire con<br />

gli interventi del Rettore<br />

dell’Università<br />

<strong>di</strong> Modena e Reggio<br />

Emilia Aldo Tomasi<br />

e dell’Assessore regionale<br />

alle Attività<br />

Produttive Giancarlo<br />

Muzzarelli. «Il Centro<br />

<strong>di</strong> competenze, il<br />

cui progetto <strong>di</strong> fattibilità<br />

sarà illustrato da<br />

Francesco Baruffi <strong>di</strong><br />

Democenter – Sipe, rappresenta uno<br />

strumento a servizio delle imprese<br />

– sottolinea l’Assessore provinciale<br />

alle Politiche Economiche Daniela<br />

Sirotti Mattioli (foto) – per migliorare<br />

ulteriormente il <strong>di</strong>alogo tra aziende,<br />

mondo della sanità e sistema della<br />

ricerca che è la chiave per affrontare<br />

le sfide dell’innovazione nella prospettiva<br />

<strong>di</strong> costruire le con<strong>di</strong>zioni per<br />

una nuova stagione <strong>di</strong> sviluppo per il<br />

settore». Uno strumento in più, quin<strong>di</strong>,<br />

per rafforzare la rete tra università,<br />

sanità e imprese per la valorizzazione<br />

della ricerca, la sperimentazione clinica<br />

e preclinica e la validazione <strong>di</strong><br />

nuovi prodotti e tecnologie biome<strong>di</strong>cali.<br />

Al convegno intervengono anche<br />

Paolo Bonaretti, Direttore generale<br />

<strong>di</strong> Aster (“Ricerca e innovazione nelle<br />

tecnologie per la salute, la Rete e la<br />

Piattaforma regionale”); Roberto<br />

Grilli, Direttore dell’Agenzia sanitaria<br />

e sociale della Regione Emilia<br />

Romagna (“Il futuro della me<strong>di</strong>cina<br />

e della sanità”); Stefano Rimon<strong>di</strong>,<br />

Presidente <strong>di</strong> Assobiome<strong>di</strong>ca (“L’innovazione<br />

nel settore biome<strong>di</strong>cale”).<br />

Le conclusioni sono affidate a Carlo<br />

Lusenti, Assessore alle Politiche<br />

della Salute della Regione Emilia<br />

Romagna. Per informazioni: www.<br />

qualitycenternetwork.it.<br />

La Tangenziale<br />

<strong>di</strong> Camposanto<br />

È stata inaugurata il 20 novembre<br />

(foto) la Tangenziale <strong>di</strong> Camposanto<br />

(primo lotto).<br />

A pag. 33<br />

Gli eventi<br />

del Natale<br />

A <strong>Mirandola</strong> e Medolla tanti eventi<br />

per il Natale (nella foto <strong>di</strong> Antonio<br />

Buoli, il concerto <strong>di</strong> Natale 2010).<br />

Alle pagg. 22 e 30


2 · n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011<br />

Tribuna<br />

I lavori del Consiglio<br />

comunale <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

nell’opinione<br />

dei Capigruppo<br />

«Basta<br />

vitalizi agli<br />

immigrati»<br />

Pensioni sociali facili agli extracomunitari<br />

e casse vuote all’Inps.<br />

Cinquecentocinquata euro <strong>di</strong> vitalizio<br />

anche a chi non ha mai lavorato un<br />

giorno in Italia. È ora <strong>di</strong> <strong>di</strong>re basta.<br />

Dopo la denuncia nei giorni scorsi dei<br />

Consiglieri regionali Enrico Aimi e<br />

Alberto Vecchi, il gruppo Pdl ha deciso<br />

<strong>di</strong> iniziare una grande raccolta firme per<br />

bloccare i vitalizi a chi è ritornato nel<br />

proprio paese d’origine e, soprattutto<br />

a coloro che non ne hanno <strong>di</strong>ritto. In<br />

un momento <strong>di</strong>fficile come l’attuale<br />

non è più assolutamente tollerabile e<br />

sostenibile l’opportunità offerta agli<br />

stranieri che hanno compiuto i 65<br />

anni ed hanno un red<strong>di</strong>to minore a<br />

5.000 euro, <strong>di</strong> ottenere un vitalizio <strong>di</strong><br />

550,50 euro per ben tre<strong>di</strong>ci mensilità.<br />

Non stiamo <strong>di</strong>squisendo <strong>di</strong> pochi casi<br />

isolati, ma <strong>di</strong> ben 1.944 immigrati in<br />

regione che percepiscono oltre 7.000<br />

euro all’anno. Solamente a Modena e<br />

provincia ci costano 2.000.000 euro. In<br />

molti casi, una volta ottenuta la pensione,<br />

questi over 65enni tornano nel loro<br />

Paese d’origine, dove, con il vitalizio<br />

pagato dai citta<strong>di</strong>ni italiani, vivono da<br />

agiati, visto che in Tunisia, Marocco,<br />

Albania e Romania l’assegno <strong>di</strong> 550,50<br />

euro mensili corrisponde al doppio<br />

dello stipen<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>o. Il paradosso è<br />

frutto della politica dei ricongiungimenti<br />

familiari prevista dalle sinistre<br />

con la legge Amato, e che il Governo<br />

Berlusconi era riuscito a correggere<br />

chiedendo il requisito <strong>di</strong> almeno 10 anni<br />

<strong>di</strong> permanenza continuativa e legale in<br />

Italia. L’intervento del centro-destra si<br />

è rivelato efficace e provvidenziale per<br />

le casse dell’Inps, poiché mentre nel<br />

2008 gli assegni sociali liquidati agli<br />

stranieri in Emilia-Romagna erano il<br />

37% del totale, nel 2010 la percentuale<br />

è scesa al 22,1%. Organizzeremo una<br />

raccolta firma a <strong>Mirandola</strong>, ma non<br />

solo, per chiedere al Governo Monti<br />

<strong>di</strong> isolare quelle forze <strong>di</strong> Sinistra che<br />

hanno scaricato i vitalizzi agli stranieri<br />

sulle spalle dei contribuenti italiani pur<br />

<strong>di</strong> conquistare il consenso elettorale degli<br />

immigrati, aprendo una falla sempre<br />

più grande nel nostro debito pubblico.<br />

Chiederemo, attraverso la petizione,<br />

l’introduzione <strong>di</strong> una norma che stabilisca,<br />

se non il ritiro personale, la reale<br />

presenza fisica accertata sul nostro territorio<br />

del fruitore della pensione stessa,<br />

e che i requisiti per ottenerla vengano<br />

decisamente raddoppiati. Con buona<br />

pace della Sinistra e della Cgil. Babbo<br />

Natale non ha più regali.<br />

ANTONIO PLATIS<br />

CAPOGRUPPO PDL<br />

«<strong>Mirandola</strong>, 26 novembre<br />

Consiglio sul volontariato»<br />

Se provo a dare una definizione<br />

<strong>di</strong> volontariato mi<br />

verrebbe subito da <strong>di</strong>re che<br />

il volontariato è un inno ai<br />

piccoli, ma fondamentali<br />

gesti. È la riscoperta <strong>di</strong><br />

quanto con poco si può fare<br />

tanto. È l’uscita dalla cultura<br />

delle imprese plateali<br />

ed esibizioniste che hanno<br />

caratterizzato questo ultimo<br />

ventennio italiano. È il<br />

ritorno ad una vita <strong>di</strong>screta,<br />

solidale, aperta. Aperta, lo<br />

sottolineo, perché è un aggettivo<br />

fondamentale per<br />

la coesione sociale. Non c’è coesione<br />

e giustizia nella paura dell’altro. Ci<br />

sono parole che oggi, con la svolta del<br />

Governo Monti, riscopriamo come se<br />

fossero nuove, come se le sentissimo<br />

per la prima volta: maternità, lotta al<br />

precariato, cura agli anziani, conciliazione<br />

dei tempi tra lavoro e famiglia,<br />

ricerca, sviluppo economico. Parole che<br />

noi del Pd abbiamo pronunciato tante<br />

volte, ma che per un cortocircuito degli<br />

organi <strong>di</strong> informazione, cadevano nel<br />

vuoto, assorbite da altro. Assuefatti da<br />

una quarantina <strong>di</strong> leggi ad personam,<br />

oggi finalmente riscopriamo valori<br />

che il mondo del volontariato non ha<br />

mai sospeso, non ha mai rinunciato,<br />

nonostante sembrassero far parte <strong>di</strong> un<br />

vocabolario <strong>di</strong>verso da quello italiano.<br />

I valori del volontariato ora sono<br />

finalmente rimessi al centro, per un<br />

obiettivo non piccolo: salvare l’Italia<br />

e l’Europa. Dobbiamo tutti adoperarci<br />

per far emergere l’altra Italia, quella che<br />

oggi i volontari mirandolesi rappresentano<br />

così numerosi, quella delle persone<br />

che donano tempo e cure senza volere<br />

nulla in cambio. Che con un gesto sono<br />

in grado <strong>di</strong> spezzare quel circolo vizioso<br />

del dare e dell’avere, proponendo il<br />

modello virtuoso del dare senza esigere<br />

ad ogni costo una compensazione <strong>di</strong>retta.<br />

Nel volontariato il dono del tempo e<br />

delle cure è senza obbligo <strong>di</strong><br />

restituzione, è incon<strong>di</strong>zionato,<br />

gratuito, vero. È il ritorno<br />

ad un modello <strong>di</strong> integrità e<br />

autenticità del quale l’Italia<br />

ha una sete spaventosa.<br />

Volontariato come inno ai<br />

piccoli gesti, <strong>di</strong>cevo. I gesti<br />

che contano, quelli autentici<br />

<strong>di</strong> aiuto. È la solidarietà che<br />

non ha paura dell’altro, che<br />

non guarda chi ha <strong>di</strong> fronte<br />

come fosse un nemico da<br />

cacciare da casa propria.<br />

Il volontariato costruisce<br />

comunità aperte, plurali e<br />

solidali. Guarda alle nuove generazioni<br />

come risorse non come problemi, agli<br />

anziani per aiutarli a invecchiare con<br />

<strong>di</strong>gnità, ai <strong>di</strong>sabili per attrezzarli alle<br />

<strong>di</strong>fficoltà del mondo. A <strong>Mirandola</strong> le<br />

tante preziose persone impegnate nel<br />

volontariato fanno questo in silenzio,<br />

senza palcoscenici, nella quoti<strong>di</strong>anità,<br />

donando tempo e cure. E lo fanno senza<br />

rendersi nemmeno conto <strong>di</strong> quanto il<br />

loro lavoro sia fondamentale per l’intera<br />

comunità, specialmente <strong>di</strong> questi tempi<br />

dove il livello <strong>di</strong> welfare raggiunto nella<br />

nostra regione fatica a reggersi in pie<strong>di</strong><br />

senza la rete fondamentale del Terzo<br />

settore. Un paracadute per non cadere,<br />

dopo la miopia <strong>di</strong> governanti che hanno<br />

tagliato in<strong>di</strong>scriminatamente in cultura<br />

e salute. Le fondamenta della nostra<br />

casa insomma. Nietzsche scriveva:<br />

«É prerogativa della grandezza, recare<br />

grande felicità con piccoli doni». Un<br />

inno ai gesti <strong>di</strong>screti e autentici che il<br />

volontariato interpreta con riservatezza.<br />

E un augurio che l’esempio solidale<br />

dell’ associazionismo <strong>di</strong>venti il modello,<br />

la chiave <strong>di</strong> volta, per una Italia<br />

migliore <strong>di</strong> questa, che tutti noi, nessuno<br />

ne è escluso, dobbiamo contribuire a<br />

costruire per i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> domani.<br />

CRISTINA CERETTI<br />

CAPOGRUPPO PD<br />

«Il nostro no<br />

ai governi ammucchiata»<br />

A coloro che criticano la scelta della<br />

Lega <strong>di</strong> andare all'opposizione facciamo<br />

notare come l'operazione che ha portato<br />

al cambio in corsa <strong>di</strong> Governo e Premier<br />

sia stata fatta in fretta e furia, senza che<br />

Monti ci abbia, se non in minima parte,<br />

detto cosa vorrà fare; si è solo sentito<br />

parlare <strong>di</strong> sacrifici e provve<strong>di</strong>menti<br />

equi all’interno e <strong>di</strong> una finanziaria da<br />

15 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro, che sarà pronta l’8<br />

<strong>di</strong>cembre (un’annunciazione insomma),<br />

basata sulla reintroduzione della famigerata<br />

Ici (imposta applicata su <strong>di</strong> un<br />

<strong>di</strong>ritto fondamentale sancito nella Costituzione<br />

e cioè il <strong>di</strong>ritto alla casa) e della<br />

patrimoniale, <strong>di</strong> un ulteriore aumento<br />

dell’Iva e <strong>di</strong> una mo<strong>di</strong>fica delle pensioni<br />

<strong>di</strong> anzianità, cioè <strong>di</strong> quelle legate a 40<br />

anni <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> contributi. Nonostante<br />

ciò i miglioramenti sull'andamento del<br />

mercato borsistico e sul fronte dello<br />

Spread non si vedono e sembra d'essere<br />

ancora al tempo <strong>di</strong> Berlusconi.<br />

Nessuno <strong>di</strong>ce che siamo lo Stato con la<br />

terza pressione fiscale più alta d’Europa<br />

(<strong>di</strong>etro a Svezia e Danimarca), paghiamo<br />

le autostrade e in alcuni casi le tangenziali,<br />

il prezzo dei carburanti è dato per<br />

un 50% da imposte e l’unica cosa <strong>di</strong><br />

cui si sente parlare in questi giorni è <strong>di</strong><br />

aumentare ulteriormente le entrate. Il<br />

vero problema, è che una parte d’Italia<br />

spende troppo, non paga nulla e deprime<br />

la crescita. Ne sono un esempio la spesa<br />

per il personale della Sicilia che con lo<br />

stesso numero <strong>di</strong> abitanti del Veneto,<br />

spende 1.782 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro contro i<br />

151 milioni <strong>di</strong> euro della regione padana,<br />

oppure il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Comitini (Ag) con<br />

960 abitanti e 64 <strong>di</strong>pendenti comunali, o<br />

la Calabria con 11.000 forestali contri i<br />

meno <strong>di</strong> 600 della Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Questo Stato ha bisogno <strong>di</strong> riforme,<br />

<strong>di</strong> lasciare a casa i <strong>di</strong>pendenti pubblici<br />

in eccesso, <strong>di</strong> una lotta all’evasione<br />

concentrata dove il 93% delle aziende<br />

evadono l’Irap (Calabria) e non <strong>di</strong> nuove<br />

tasse, che sarebbero una toppa ad una<br />

botte che perde acqua da tutte le parti.<br />

Saluti Padani,<br />

GUGLIELMO GOLINELLI<br />

CAPOGRUPPO LEGA NORD PADANIA<br />

«That’s all, folks!<br />

Questo è tutto, gente...»<br />

That's all, folks: questo<br />

è tutto, gente. Così titola un<br />

articolo pubblicato qualche<br />

giorno fa da un importante<br />

settimanale inglese<br />

(The Economist) de<strong>di</strong>cato<br />

alle <strong>di</strong>missioni del nostro<br />

ex-premier, definito come<br />

“l’uomo che ha mandato a<br />

rotoli un’intera valuta”. Nelle<br />

ultime settimane abbiamo<br />

assistito a qualcosa che non<br />

era mai accaduto nella storia<br />

d'Italia. Giornali e televisioni<br />

<strong>di</strong> tutto il mondo hanno<br />

puntato gli occhi sul nostro<br />

Paese in<strong>di</strong>candoci come quel “fattore<br />

<strong>di</strong> contagio” che insieme alla propria<br />

economia rischiava <strong>di</strong> trascinare con<br />

sé tutta Europa.<br />

Per colpa <strong>di</strong> un Governo che per<br />

anni ha fatto solo il proprio interesse,<br />

che non ha saputo gestire la crisi e<br />

che anzi l'ha negata fino all'ultimo<br />

– ricordate la faccenda dei ristoranti<br />

pieni? –, l'Unione Europea è dovuta<br />

intervenire per assicurarsi che il nostro<br />

Paese facesse qualcosa per uscire dallo<br />

stallo in cui si trovava da troppi mesi.<br />

Il tempo che doveva essere usato per<br />

intervenire lo si è sprecato a parlare <strong>di</strong><br />

escort, <strong>di</strong> processi, <strong>di</strong> bunga bunga, e<br />

<strong>di</strong> tutto quanto ci ha reso ri<strong>di</strong>coli agli<br />

occhi del mondo. Mentre la <strong>di</strong>soccupazione<br />

giovanile toccava picchi mai<br />

visti, mentre le piccole imprese non<br />

Abbiamo presentato<br />

un or<strong>di</strong>ne<br />

del giorno nel Consiglio<br />

dell’Unione<br />

dei Comuni per<br />

impegnare gli enti<br />

locali del nostro<br />

territorio a promuovere<br />

e riconoscere<br />

il merito,<br />

la creatività ed i<br />

valori nei giovani.<br />

Analoga iniziativa<br />

era stata intrapresa<br />

dal Consigliere<br />

Provinciale Giorgio<br />

Siena.<br />

Partendo dal<br />

presupposto che:<br />

• i messaggi<br />

provenienti dalla televisione, purtroppo<br />

anche quella <strong>di</strong> Stato, <strong>di</strong>ffondono,<br />

nella società e soprattutto nei giovani,<br />

il concetto <strong>di</strong> facili guadagni spesso<br />

senza qualità e valori;<br />

• la società spesso riconosce più le<br />

raccomandazioni che il merito, con un<br />

<strong>di</strong>ffuso familismo anche nel lavoro, sia<br />

nel settore privato che pubblico e nelle<br />

professioni;<br />

• i dati sulla <strong>di</strong>soccupazione giovanile<br />

sono seriamente negativi con un<br />

valore me<strong>di</strong>o del 30% valore così alto<br />

da creare situazioni talmente pericolose<br />

da lasciar intravedere il rischio della<br />

emarginazione;<br />

• la crescita del <strong>di</strong>sagio giovanile<br />

riuscivano ad andare avanti,<br />

i cortigiani <strong>di</strong> Berlusconi<br />

hanno fatto finta <strong>di</strong> niente.<br />

Non solo si è perso tempo,<br />

ma per anni le destre hanno<br />

lavorato ad<strong>di</strong>rittura per<br />

peggiorare la situazione.<br />

Hanno devastato la scuola,<br />

precarizzato il lavoro escludendo<br />

un adeguato sistema<br />

<strong>di</strong> ammortizzatori sociali.<br />

Hanno tagliato in ricerca e<br />

sviluppo <strong>di</strong>cendo che non<br />

c'erano sol<strong>di</strong>, ma mai che<br />

gli sia venuto in mente <strong>di</strong><br />

tagliare sprechi e privilegi.<br />

Il risultato <strong>di</strong> tutto questo è sotto gli occhi<br />

<strong>di</strong> tutti: i nostri titoli <strong>di</strong> Stato hanno<br />

rischiato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare carta straccia, e<br />

<strong>di</strong> trasformare l'Italia da Paese fondatore<br />

dell'Europa, a Paese “<strong>di</strong>struttore”<br />

dell'euro. Ci auguriamo che finalmente<br />

si sia all'inizio <strong>di</strong> una nuova fase, in<br />

cui la politica a tutti i livelli s'impegni<br />

a rime<strong>di</strong>are ad una situazione <strong>di</strong>venuta<br />

ormai insostenibile per i giovani e per<br />

le famiglie del nostro Paese. Per ora<br />

l'autorevolezza e l'intelligenza <strong>di</strong> un<br />

Presidente come Giorgio Napolitano<br />

hanno permesso <strong>di</strong> evitare il peggio,<br />

adesso però servono l'impegno e la consapevolezza<br />

<strong>di</strong> tutti per ricostruire sulle<br />

macerie del ventennio berlusconiano un<br />

impegno politico che guar<strong>di</strong> finalmente<br />

al bene del Paese.<br />

SINISTRA PER MIRANDOLA<br />

«Disagio giovanile:<br />

cosa possiamo fare»<br />

può manifestarsi<br />

in atteggiamenti<br />

estremi o nella<br />

cultura dello sballo,<br />

fenomeni che<br />

anche sul nostro<br />

territorio sono<br />

<strong>di</strong>ventati un problema<br />

non trascurabile.<br />

Riteniamo opportuno<br />

che, per<br />

cercare <strong>di</strong> alleviare<br />

il problema gli enti<br />

locali, debbano:<br />

• fare il<br />

possibile per contribuire<br />

a costruire<br />

una società che<br />

affermi valori positivi<br />

e contrasti la superficialità e<br />

l’egoismo;<br />

• aiutare la famiglia e la scuola<br />

nelle <strong>di</strong>fficili sfide educative;<br />

• coinvolgere le forze attive<br />

della società, del lavoro, della produzione<br />

e delle professioni per offrire<br />

prospettive e speranze per i giovani<br />

nelle forme oggi possibili: cre<strong>di</strong>to,<br />

opportunità <strong>di</strong> lavoro anche autonomo,<br />

sostegno alla impren<strong>di</strong>torialità, servizi<br />

<strong>di</strong> supporto, stage lavorativi, progetti<br />

mirati, e tutte le altre forme possibili<br />

<strong>di</strong> sostegno.<br />

Il Consiglio dell’Unione ha votato<br />

unanimemente la proposta.<br />

LISTA CIVICA “I MIRANDOLESI”<br />

Perio<strong>di</strong>co del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> fondato nel 1877<br />

Autoriz. del Tribunale <strong>di</strong> Modena n. 1247 del 30-08-95<br />

Tiratura: 25.000 copie - Distribuzione gra tui ta<br />

Dir. responsabile: Fabio Montella - Capo redattore: Luca Marchesi<br />

Hanno collaborato: Tiziano Aleotti, Cristina Arbizzani, Osiride Bastianelli, Alberto<br />

Bergamini, Cristina Ceretti, Antonio Castellana, Fabio Degiuli, Andrea Ferramola,<br />

Guido Ganzerli, Giorgio Goldoni, Guglielmo Golinelli, Silvia Golinelli, Nicoletta<br />

Magnoni, Lara Mantovani Uguzzoni, Quirino Mantovani, Giovanni Moi, Annarosa<br />

Paltrinieri, Emma Peliciar<strong>di</strong>, Sergio Piccinini, Antonio Platis, Paolo Pollastri, Remo<br />

Rinal<strong>di</strong>, Francesco Sgarbi, Edmondo Trionfini, Nino Vincenzi, Giampaolo Zirol<strong>di</strong>.<br />

Stampa: Centro Stampa E<strong>di</strong>toriale - Grisignano del Zocco (VI) tel. 0444.414303<br />

Pubblicità: New Millenium Srl - v. Pico 17 - <strong>Mirandola</strong> (MO)<br />

pubblicità tel. 334/6069932, ufficio tel. 0535/26853, fax: 0535/060139,<br />

Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno in<strong>di</strong>rizzate a<br />

L’In<strong>di</strong>catore Mirandolese, piazza Costituente 1, tel. 0535/29519,<br />

fax 0535/29541 e-mail: fabio.montella@comune.mirandola.mo.it<br />

Chiuso in redazione il 25 novembre 2011. Prossimo numero il 15 <strong>di</strong>cembre 2011


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 3<br />

DALLA PRIMA Lara Cavicchioli: «Un ambiente stimolante e rassicurante»<br />

I Ni<strong>di</strong>, investimento per il futuro<br />

L’Assessore: «Qui il bambino cresce e sperimenta l’autonomia»<br />

MIRANDOLA<br />

Laboratori<br />

per genitori<br />

e bimbi<br />

Due momenti dell'inaugurazione del Nido e della Scuola Materna <strong>di</strong><br />

via Poma, il 10 settembre 1978. Sotto, al centro, si riconosce il Sindaco<br />

Benito Secchi<br />

Va riba<strong>di</strong>to il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> tutti i bambini<br />

e le bambine a un servizio educativo<br />

<strong>di</strong> alta qualità. Oltretutto è riconosciuto<br />

da tutti che i servizi per l’infanzia sono<br />

il più serio investimento per una società<br />

non solo sul piano sociale e culturale,<br />

ma anche sul piano del ritorno economico.<br />

Nell’attuale situazione <strong>di</strong> tagli<br />

alle risorse e <strong>di</strong> minacce reali alla sopravvivenza<br />

dei servizi per l’infanzia,<br />

va quin<strong>di</strong> dato un segnale <strong>di</strong> presenza,<br />

chiedendo un rinnovato impegno<br />

e un rilancio dei Ni<strong>di</strong> d’infanzia in<br />

Italia, con un nuovo piano <strong>di</strong> sviluppo<br />

dei Ni<strong>di</strong>, un piano <strong>di</strong> finanziamento<br />

pluriennale per la loro gestione e per<br />

il loro incremento, una legislazione<br />

a livello nazionale su elementi qualitativi<br />

e quantitativi<br />

imprescin<strong>di</strong>bili. Nel<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

i servizi educativi per i<br />

bambini 0-3 anni sono<br />

cresciuti negli ultimi 8<br />

anni del 21%, Anche il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>,<br />

il personale dei due Ni<strong>di</strong><br />

ed i genitori, aderiscono<br />

alla giornata <strong>di</strong> informazione<br />

e coinvolgimento<br />

della citta<strong>di</strong>nanza<br />

sul rilievo ed il valore<br />

sociale dei Ni<strong>di</strong> organizzando<br />

un momento<br />

<strong>di</strong> festa. «I genitori e<br />

tutti coloro che hanno<br />

Una lunga storia per aiutare<br />

le mamme lavoratrici ed i loro figli<br />

La storia degli Asili Nido comunali<br />

a <strong>Mirandola</strong> ha inizio il 7 aprile 1975,<br />

quando in un e<strong>di</strong>ficio al numero civico<br />

5 <strong>di</strong> via Filzi viene aperto questo<br />

nuovo servizio, in grado <strong>di</strong> ospitare<br />

25 bambini da 0 a 3 anni. L'iniziativa<br />

viene presa come risposta alla forte<br />

richiesta <strong>di</strong> tante mamme lavoratrici.<br />

All'inizio dell'anno scolastico 1974-<br />

1975 erano infatti oltre 50 le domande<br />

<strong>di</strong> ammissione al Nido <strong>di</strong> via Libertà<br />

(già attivo negli anni del fascismo<br />

soprattutto per dare assistenza ai figli<br />

delle mondariso e gestito, anche<br />

dopo la guerra, dall'Opera Nazionale<br />

Maternità e Infanzia e non ancora dal<br />

<strong>Comune</strong>) che non potevano essere accolte.<br />

La lunga lista d'attesa del Nido <strong>di</strong><br />

via Libertà metteva a rischio il lavoro<br />

<strong>di</strong> tante donne, in un momento peraltro<br />

<strong>di</strong>fficile per l'economia. I locali <strong>di</strong> via<br />

Filzi avevano già ospitato una sede<br />

scolastica. Nel 1970 il <strong>Comune</strong> aveva<br />

infatti preso in affitto ed adattato le<br />

stanze per una nuova Scuola Materna,<br />

che era stata pensata a servizio dell'area<br />

MIRANDOLA<br />

ovest dell'abitato, allora in grande<br />

espansione. La sede era stata scelta<br />

come provvisoria, in attesa della costruzione,<br />

avvenuta poi tra il 1972 e il<br />

1974, della Scuola Materna comunale<br />

<strong>di</strong> via Toti. Nel 1976 entrambi i Ni<strong>di</strong><br />

(via Filzi e via Libertà) sono gestiti dal<br />

<strong>Comune</strong> ed hanno una capacità complessiva<br />

<strong>di</strong> 85 bambini. La richiesta<br />

<strong>di</strong> accesso è però molto superiore e le<br />

famiglie <strong>di</strong> 24 bambini sono costrette<br />

a rinunciare al servizio.<br />

Il <strong>Comune</strong> sceglie <strong>di</strong> dare priorità<br />

a chi ha con<strong>di</strong>zioni economiche<br />

meno favorevoli. Per garantire la<br />

più ampia partecipazione alle scelte<br />

ed una gestione sociale del servizio<br />

viene promosso in ciascun Nido un<br />

Consiglio composto da rappresentanti<br />

dei genitori, del quartiere e del personale.<br />

Nella sede <strong>di</strong> via Filzi anche<br />

il Nido rimane appena 3 anni. Su<br />

progetto dell'architetto Kavur viene<br />

infatti realizzato in via Poma il nuovo<br />

fabbricato, inaugurato il 10 settembre<br />

1978. A tenere a battesimo i locali<br />

Sabato 3 <strong>di</strong>cembre<br />

dalle ore 10,30 alle 11,30<br />

sotto il portico del Municipio<br />

i bambini ed i<br />

genitori dei due Ni<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong> si faranno<br />

sentire per ricordare a<br />

tutti i citta<strong>di</strong>ni l’importanza<br />

dei Ni<strong>di</strong>. All'iniziativa<br />

interverrà il Sindaco<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> Maino<br />

Benatti. La festa sarà<br />

animata da Vittorio Cavallini<br />

<strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Pico e si<br />

concluderà con il taglio<br />

della torta ed il lancio dei<br />

palloncini.<br />

intervengono il Consigliere regionale<br />

Osanna Menabue, in sostituzione<br />

dell'Assessore Jone Bartoli, il Sindaco<br />

Benito Secchi, il Vicesindaco Clau<strong>di</strong>o<br />

Furini, il Presidente dell'Istituto Autonomo<br />

Case Popolari e numerose altre<br />

autorità citta<strong>di</strong>ne. La nuova struttura<br />

può ospitare 60 bambini tra i 3 mesi<br />

e i 2 anni, oltre ai 95 tra i 3 e i 5 anni<br />

dell'annessa Scuola Materna. Il costo<br />

è <strong>di</strong> 295 milioni <strong>di</strong> lire compresi gli<br />

arre<strong>di</strong>, a totale carico del <strong>Comune</strong>, se<br />

si eccettua un contributo <strong>di</strong> 40 milioni<br />

dello Iacp. Con un contributo della<br />

Regione viene inoltre sistemato l'Asilo<br />

avuto modo in questi<br />

anni <strong>di</strong> frequentare i<br />

Ni<strong>di</strong> per l’infanzia del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

– <strong>di</strong>ce l'Assessore ai<br />

Servizi per la Promozione<br />

della Persona,<br />

Lara Cavicchioli –<br />

hanno potuto constatare<br />

quanta cura vi sia<br />

nell’alimentazione,<br />

nell’igiene ma anche<br />

nell’arredo, nella scelta<br />

dei colori, nell’acquisto<br />

dei giochi. Tutto<br />

l’ambiente è stimolante<br />

ma nello stesso tempo<br />

rassicurante. Il bambino<br />

in questi spazi si sente avvolto<br />

dal benessere che trasmette ciò che<br />

gli sta intorno. Ha modo <strong>di</strong> stare con<br />

gli altri ma anche <strong>di</strong> sperimentare da<br />

solo un nuovo gioco, sente la premura<br />

delle educatrici e <strong>di</strong> tutto il personale<br />

che gli sta intorno, ha le giuste attenzioni<br />

e sollecitazioni per un graduale<br />

sviluppo dell’autonomia. Il bambino<br />

– prosegue Lara Cavicchioli – cresce<br />

e si fa grande, naturalmente favorito<br />

da stimoli adeguati e rispettosi del suo<br />

ritmo <strong>di</strong> maturazione. Tutto è pensato<br />

per lui ma questo non si sovrappone<br />

alla famiglia ed alla sua casa. Il Nido<br />

è un altro luogo, vi sono altre persone<br />

ma in sinergia con la famiglia per il<br />

benessere dei bambini».<br />

Nido dell'Omni <strong>di</strong> viale Libertà. Con<br />

questa nuova realizzazione il <strong>Comune</strong><br />

riesce così a superare (16%) lo standard<br />

previsto dall'allora Piano regionale, che<br />

prevedeva la costruzione entro il 1998<br />

<strong>di</strong> Asili Nido per coprire un'utenza pari<br />

al 15% dei bambini in età tra i 3 mesi<br />

e i 2 anni. Il resto è storia recente, con<br />

la costruzione del secondo Nido "La<br />

Civetta" da parte dell'Amministrazione<br />

guidata da Alberto Morselli, che<br />

inaugura il 4 ottobre 1998. segnando<br />

un altro importante passo avanti nelle<br />

politiche per l'infanzia e le famiglie.<br />

F.M.<br />

“Genitori ai primi passi” e “Laboratori<br />

pomeri<strong>di</strong>ani bambini e genitori”<br />

sono le proposte per le famiglie residenti<br />

nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, con<br />

bambini da 0 a 3 anni per estendere<br />

l’offerta educativa caratteristica del<br />

Nido. Le due iniziative, nate dalla<br />

collaborazione dell’Assessorato alla<br />

Promozione della Persona con la<br />

Cooperativa Gulliver, si rivolgono<br />

sia alle famiglie che già frequentano<br />

il Nido, sia a quelle che non lo conoscono.<br />

I percorsi inizieranno dal mese<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre ed intendono sostenere la<br />

genitorialità, far socializzare bambini e<br />

genitori e rispondere alle esigenze delle<br />

nuove famiglie. “Genitori ai primi<br />

passi” offre la possibilità ai neogenitori<br />

con bambini nel primo anno <strong>di</strong> vita<br />

<strong>di</strong> trascorrere alcune ore all’interno<br />

<strong>di</strong> uno spazio strutturato (il Nido) per<br />

affrontare i temi legati ai cambiamenti<br />

del primo anno <strong>di</strong> vita sia del bambino<br />

che all’interno della coppia. Si tratta <strong>di</strong><br />

sei incontri, uno ogni mese, a partire<br />

da quello iniziale che è fissato per<br />

mercoledì 14 <strong>di</strong>cembre e che ha come<br />

argomento “Incontro <strong>di</strong> benvenuto.<br />

Una merenda per conoscerci!”. Tutti<br />

gli incontri si terranno dalle 16.30<br />

alle 18.30 ed è previsto un massimo<br />

<strong>di</strong> 10 iscritti. “Laboratori pomeri<strong>di</strong>ani<br />

bambini e genitori” si rivolge invece<br />

ai bambini dai 12 ai 36 mesi ed ai loro<br />

genitori (o nonni), coinvolgendoli in<br />

attività grafico pittoriche, in giochi<br />

e laboratori specifici. Si tratta <strong>di</strong> due<br />

pomeriggi al mese sempre il lunedì<br />

dalle 16.30 alle 18. Il primo laboratorio<br />

partirà lunedì 5 <strong>di</strong>cembre ed è<br />

previsto un massimo <strong>di</strong> 15 iscritti. Le<br />

iniziative sono completamente gratuite<br />

e sono aperte a tutte le famiglie<br />

residenti a <strong>Mirandola</strong>, si svolgono<br />

presso il “Nido della Civetta” <strong>di</strong> Via<br />

Gobetti 2. E’ necessaria l’iscrizione<br />

alla proposta a cui si è interessati per<br />

poter organizzare al meglio gli spazi<br />

e l’accoglienza dei bambini e dei<br />

genitori. Per ulteriori informazioni e<br />

iscrizioni contattare l’Ufficio Ni<strong>di</strong> al<br />

numero 0535/29773.


L’INTERVISTA «Abbiamo tagliato il possibile senza ridurre i servizi»<br />

«Torniamo ad investire su <strong>Mirandola</strong>»<br />

Il Sindaco Maino Benatti parla del bilancio <strong>di</strong> previsione 2012<br />

Sarà presentato nei prossimi giorni,<br />

in un nutrito programma <strong>di</strong> incontri<br />

(ve<strong>di</strong> sotto), il Bilancio preventivo 2012<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. A questo<br />

proposito abbiamo intervistato il Sindaco,<br />

Maino Benatti (foto).<br />

A livello nazionale si sono aperti<br />

nuovi scenari. Come possono incidere<br />

sul bilancio del <strong>Comune</strong>?<br />

«Il 2011 è stato un anno duro per<br />

tutti e dobbiamo partire da questa premessa.<br />

Due decenni <strong>di</strong> liberismo sfrenato<br />

e <strong>di</strong> speculazione finanziaria hanno<br />

costruito le con<strong>di</strong>zioni della crisi che<br />

ha investito tutto il sistema economico<br />

e finanziario dell’occidente. L’Italia<br />

è tra i Paesi più esposti alla bufera ed<br />

oggi, dopo 17 anni <strong>di</strong> “ubriacatura”<br />

populistica e demagogica, dobbiamo<br />

riprendere un’idea <strong>di</strong> progetto comune,<br />

al fine <strong>di</strong> costruire il dopo-Berlusconi.<br />

In questo contesto anche le Amministrazioni<br />

locali devono fare la loro<br />

parte, ma devono anche essere messe<br />

in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> dare il loro contributo.<br />

Gli Enti locali non possono accettare e<br />

sopportare ulteriori tagli, ma devono<br />

essere messi in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> investire<br />

ed essere i primi soggetti che aiutano<br />

le famiglie e le imprese. Abbiamo già<br />

fatto tre anni <strong>di</strong> sacrifici e abbiamo <strong>di</strong><br />

fronte due anni durissimi<br />

per le nostre<br />

comunità».<br />

Quest’anno<br />

avete incontrato<br />

particolari<br />

<strong>di</strong>fficoltà per<br />

far “quadrare<br />

i conti” del <strong>Comune</strong>?<br />

«Sì. Abbiamo<br />

tagliato tutto il possibile<br />

e lo faremo<br />

ancora, compresi<br />

i cosiddetti “costi<br />

della politica”, anche<br />

intervenendo<br />

sulla Giunta; allo<br />

stesso tempo però<br />

abbiamo voluto salvare<br />

la qualità dei<br />

servizi. Ora però<br />

dobbiamo avere il<br />

coraggio <strong>di</strong> andare<br />

oltre, tornando ad<br />

investire. Vogliamo<br />

confermare il programma e gli impegni<br />

che avevamo assunto con i citta<strong>di</strong>ni al<br />

momento delle elezioni. L’aumento<br />

dell’aliquota Irpef serve proprio a far<br />

ripartire gli investimenti: sarà la nostra<br />

MIRANDOLA<br />

Via per Concor<strong>di</strong>a si allarga<br />

per garantire più sicurezza<br />

Proseguono a <strong>Mirandola</strong> i lavori <strong>di</strong><br />

adeguamento e riqualificazione della<br />

strada comunale via per Concor<strong>di</strong>a<br />

che sarà allargata e permetterà uno<br />

scorrimento più agevole del traffico<br />

veicolare. Sul lato nord della via verrà<br />

realizzata una pista ciclabile in sede<br />

protetta, in continuità all’esistente ed<br />

in sicurezza per ciclisti e pedoni. La<br />

ciclabile consentirà il collegamento<br />

“tassa <strong>di</strong> scopo”».<br />

Per fare che cosa?<br />

«Cito quattro capitoli principali,<br />

che senza risorse aggiuntive non potremmo<br />

finanziare: la nuova Palestra<br />

al centro dell’intero quartiere senza<br />

utilizzare la sede stradale. Il progetto<br />

prevede anche la realizzazione <strong>di</strong> una<br />

rotatoria sull’innesto via per Concor<strong>di</strong>a<br />

- Statale 12 così da rendere più<br />

fluida la circolazione in transito e<br />

l’immissione ed il <strong>di</strong>sinnesto da e per<br />

Concor<strong>di</strong>a. La conclusione dei lavori<br />

è prevista entro giugno 2012. A cura<br />

<strong>di</strong> Anas verrà invece realizzata una<br />

rotatoria nell’innesto Tangenziale/<br />

via Agnini/via per Concor<strong>di</strong>a e strada<br />

Provinciale 8.<br />

della Scuola Me<strong>di</strong>a del capoluogo, la<br />

nuova Scuola <strong>di</strong> Musica, gli intereventi<br />

sui cimiteri e gli investimenti nelle<br />

frazioni. Questo, oltre a migliorare la<br />

qualità <strong>di</strong> vita della nostra comunità,<br />

servirà a dare fiato alle imprese».<br />

A metà della legislatura, come<br />

giu<strong>di</strong>ca il cammino fatto?<br />

«Considerando l’“uragano” economico<br />

che si è abbattuto, <strong>di</strong>rei buono.<br />

Del resto, è quanto emerso dalla verifica<br />

<strong>di</strong> metà legislatura voluta dalla maggioranza,<br />

dalla Giunta e dal sottoscritto.<br />

E’ stato il modo per confrontarci con<br />

la società civile attraverso una serie<br />

d’incontri e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>menti, che<br />

ci hanno fornito utilissimi riscontri e<br />

suggerimenti. La verifica è stata importante<br />

per riflettere sulle cose fatte,<br />

ma prima <strong>di</strong> tutto sullo scenario futuro:<br />

la possibile evoluzione del quadro politico<br />

e gli obiettivi programmatici dei<br />

prossimi tre anni, che devono tenere<br />

assieme da un lato sviluppo sostenibile<br />

e curiosità per l’innovazione, dall’altro<br />

coesione sociale e comunità aperta al<br />

mondo. Abbiamo poi riflettuto su cosa<br />

mettere in campo per migliorare ancora<br />

il rapporto con la città, che giu<strong>di</strong>co<br />

comunque già migliorato, e quali cambiamenti<br />

introdurre in Giunta».<br />

E qual è stato l’apporto della<br />

“macchina comunale”?<br />

«In questi due anni e mezzo dav-<br />

n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 5<br />

vero <strong>di</strong>fficili, abbiamo potuto contare<br />

sulla serietà, la professionalità, la <strong>di</strong>sponibilità<br />

e il senso <strong>di</strong> appartenenza<br />

all’Amministrazione comunale <strong>di</strong> tutti<br />

i <strong>di</strong>pendenti, dai <strong>di</strong>rigenti ai capiufficio,<br />

dagli impiegati agli operai. Tutti hanno<br />

capito la situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà e sono<br />

stati importanti con il loro lavoro e con<br />

il loro atteggiamento positivo. Quelli<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> sono <strong>di</strong>pendenti<br />

pubblici seri e responsabili, anche<br />

se un qualunquismo becero ha voluto<br />

fare <strong>di</strong> tutte le erbe un fascio».<br />

Ed ora quali sono le vostre priorità?<br />

«Abbiamo deciso <strong>di</strong> affrontare questo<br />

<strong>di</strong>fficilissimo bilancio fondandoci<br />

su cinque concetti. Primo: il nostro<br />

impegno sarà massimo per dare il<br />

nostro contributo alla ricostruzione del<br />

Paese, sotto il profilo etico, <strong>di</strong> deficit<br />

democratico, economico, sociale, <strong>di</strong><br />

orgoglio nazionale e <strong>di</strong> speranza per<br />

il futuro. Secondo: cercheremo <strong>di</strong> fare<br />

argine alle risorse calanti per la crisi,<br />

privilegiando famiglie, scuole e imprese.<br />

Terzo, rivedremo tutto ciò che è possibile<br />

nella nostra organizzazione, pur<br />

<strong>di</strong> mantenere i servizi ai citta<strong>di</strong>ni nella<br />

loro eccellenza. Quarto: lavoreremo<br />

con caparbietà su idee strategiche che<br />

possono <strong>di</strong>ventare volani <strong>di</strong> sviluppo<br />

<strong>di</strong> qualità del nostro <strong>di</strong>stretto. Quinto,<br />

dobbiamo superare la fase “<strong>di</strong>fensiva”<br />

e andare in controtendenza, con qualche<br />

sacrificio, riprendendo a investire su<br />

servizi fondamentali».<br />

E l’Unione? Quale futuro per i<br />

nove Comuni?<br />

«Questo è un punto che non mi ha<br />

del tutto sod<strong>di</strong>sfatto. Occorre accelerare<br />

il trasferimento dei servizi comunali<br />

all’Unione, perché così si possono<br />

ottenere nuove razionalizzazioni ed<br />

economie. Tutti i Sindaci devono essere<br />

consapevoli che questa è ormai una<br />

necessità».<br />

«Il <strong>Comune</strong> sta lavorando<br />

per arrivare al cinema multisala»<br />

Sul cinema multisala <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

e sulla sospensiva presentata al<br />

Tar dalla <strong>di</strong>tta Coinvest interviene<br />

l’Assessore a Economia e Sviluppo<br />

Sostenibile Roberto Ganzerli: «In<br />

relazione alla costruzione del cinema<br />

multisala a <strong>Mirandola</strong>, il <strong>Comune</strong>,<br />

scegliendo tra i due progetti presentati,<br />

si è sempre mosso con coerenza,<br />

attenendosi ai principi e agli in<strong>di</strong>rizzi<br />

strategici del vecchio Prg e che stanno<br />

ispirando il nostro Psc. Ma non<br />

solo. Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> è stato<br />

l’unico della provincia <strong>di</strong> Modena<br />

che ha drasticamente ridotto le aree<br />

commerciali previste. Il progetto<br />

che non è stato accolto, presentato<br />

dalla <strong>di</strong>tta Coinvest, prospettava la<br />

realizzazione, assieme al multisala,<br />

<strong>di</strong> un’area commerciale e <strong>di</strong> servizi<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse migliaia <strong>di</strong> metri quadrati,<br />

e l'Amministrazione non aveva alcuna<br />

intenzione <strong>di</strong> classificare altre aree<br />

come commerciali, contrad<strong>di</strong>cendo<br />

MIRANDOLA<br />

<strong>di</strong> fatto una propria scelta precedente.<br />

E la bontà del nostro operato è stata<br />

riconosciuta anche dal fatto che i<br />

legali della Coinvest hanno ritirato<br />

la richiesta <strong>di</strong> sospensiva dell’opera<br />

in un primo tempo presentata al Tar.<br />

Altro punto determinante per la scelta<br />

del <strong>Comune</strong> è stata la viabilità. Il<br />

progetto approvato infatti ha garantito<br />

l’accesso dalla Tangenziale, cosa che<br />

non vale per l’altro. Vorrei comunque<br />

riba<strong>di</strong>re, ancora una volta, che per<br />

la costruzione del multisala non c’è<br />

stata nessuna gara d’appalto. Si è<br />

trattato invece <strong>di</strong> una scelta dell’Amministrazione,<br />

arrivata peraltro dopo<br />

un lungo percorso con<strong>di</strong>viso, anche<br />

dalla Regione e dalla Commissione<br />

Territorio e Ambiente del <strong>Comune</strong>,<br />

e concluso da un voto unanime del<br />

Consiglio comunale, che ha scelto il<br />

progetto meno impattante. Del resto<br />

la programmazione del territorio la fa<br />

il <strong>Comune</strong> e non il privato».


6 · n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011<br />

SCUOLA<br />

Il Luosi punta sull’innovazione<br />

Com'è iniziato l'anno<br />

scolastico?<br />

«In ritardo e con più<br />

<strong>di</strong>fficoltà degli scorsi anni<br />

per le immissioni in ruolo<br />

che hanno rallentato i tempi<br />

<strong>di</strong> completamento degli<br />

organici».<br />

Quali sono i principali<br />

problemi che ha dovuto<br />

fronteggiare?<br />

«Quelli soliti <strong>di</strong> natura<br />

logistica ed organizzativa:<br />

orari, aule e cattedre.<br />

Abbiamo in particolare<br />

problemi sulla capienza<br />

e sul numero delle aule:<br />

l’attuale situazione (aule<br />

del tecnico sono collocate<br />

provvisoriamente nella ex<br />

De Gasperi) non consente<br />

un’organizzazione ottimale.<br />

Dobbiamo trovare una<br />

soluzione tra Provincia e<br />

<strong>Comune</strong>».<br />

Quali opportunità può<br />

offrire il suo istituto<br />

per gli studenti che<br />

quest'anno frequentano<br />

la terza me<strong>di</strong>a?<br />

«Abbiamo puntato<br />

sull’innovazione e sull’arricchimento<br />

dell’offerta formativa,<br />

nonostante le minori<br />

risorse. Nel professionale è<br />

avviato con la Regione il<br />

percorso <strong>di</strong> qualifica triennale<br />

<strong>di</strong> “operatore amministrativo”<br />

e <strong>di</strong> “operatore del<br />

punto ven<strong>di</strong>ta” e il <strong>di</strong>ploma<br />

quinquennale dei “servizi<br />

per il commercio”. L’Istituto<br />

Tecnico Economico (uscito<br />

«Tante novità in cantiere nonostante le minori risorse»<br />

Il Dirigente Giorgio Siena: «Così arricchiamo l’offerta formativa»<br />

IL DIRIGENTE<br />

Giorgio Siena è Dirigente scolastico, per concorso<br />

nazionale, dal 1992.<br />

Dal 2001 al 2011 è stato <strong>di</strong>rigente dell’Istituto<br />

Calvi <strong>di</strong> Finale Emilia.<br />

Ha fatto parte del Gruppo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o regionale<br />

sulla integrazione degli studenti con han<strong>di</strong>cap ed<br />

è stato coor<strong>di</strong>natore del Centro Servizi Han<strong>di</strong>cap<br />

dell’Area Nord.<br />

Già membro della Commissione Regionale per<br />

l’Istruzione e la Formazione Professionale con<br />

funzioni <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e programmazione previste<br />

dalla LR n° 12/200 in ambito regionale.<br />

LA RICHIESTA<br />

«Servono due nuovi in<strong>di</strong>rizzi<br />

per Luosi e Galilei»<br />

<strong>Comune</strong> ed Associazioni <strong>di</strong> categoria<br />

(Cna, Confindustria e Lapam)<br />

si mobilitano per ottenere due<br />

nuovi in<strong>di</strong>rizzi scolastici superiori<br />

a <strong>Mirandola</strong>: “Chimica, materiali e<br />

biotecnologie” (tecnico dell’Istituto<br />

“Galilei”) e “Professioni socio sanitarie”<br />

(professionale dell’Istituto “Luosi”).<br />

«Vorremmo che i nuovi in<strong>di</strong>rizzi<br />

fossero attivati – spiega il Sindaco<br />

Maino Benatti – a partire dall’anno<br />

scolastico 2013-2014. Avevamo lavorato<br />

per attivarli già dal prossimo<br />

anno scolastico ma non ci sono state<br />

le con<strong>di</strong>zioni per farli partire. Ora<br />

vogliamo raggiungere questo risultato<br />

e stiamo cercando le soluzioni più<br />

adatte anche per garantire gli spazi».<br />

Nei giorni scorsi i due Consigli d’Istituto<br />

hanno dato il via libera ai progetti,<br />

giu<strong>di</strong>cati importanti per lo sbocco<br />

occupazionale degli studenti e con<br />

interessanti potenzialità. Nei prossimi<br />

giorni ci sarà un incontro operativo in<br />

Provincia. «In quella sede – prosegue<br />

Benatti – riba<strong>di</strong>remo l’importanza<br />

dell’attivazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzi così<br />

legati al tessuto produttivo locale e<br />

richiesti dalle aziende per lo sviluppo<br />

dell’Area Nord nei prossimi anni». La<br />

richiesta <strong>di</strong> attivazione <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>rizzo<br />

sociale-sanitario è stata approvata<br />

all'unanimità dal Collegio Docenti e<br />

dal Consiglio d'Istituto del Luosi lo<br />

scorso 11 novembre. Si caratterizza <strong>di</strong><br />

uno dei più innovativi fra gli in<strong>di</strong>rizzi<br />

professionali. Offre sbocchi professionali<br />

nel settore della cura delle persone<br />

in situazione <strong>di</strong> bisogno, che si trovano<br />

spesso in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza e<br />

<strong>di</strong> debolezza. L’in<strong>di</strong>rizzo professionale<br />

rappresenta un orientamento <strong>di</strong><br />

impiego imme<strong>di</strong>ato o un possibile<br />

orientamento verso la continuazione<br />

degli stu<strong>di</strong> (laurea infermieristica,<br />

altre parame<strong>di</strong>che e formazione post<br />

<strong>di</strong>ploma del settore sociale e sanitario).<br />

Il Consiglio d'Istituto del Galilei<br />

ha invece approvato la richiesta <strong>di</strong><br />

attivare un nuovo in<strong>di</strong>rizzo tecnico<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o chimico-materiali e biotecnologie<br />

nella seduta del 10 novembre.<br />

(a maggioranza con due voti contrari).<br />

Tra i motivi evidenziati nella richiesta<br />

vi è, come spiega la Dirigente, Milena<br />

Pran<strong>di</strong>ni, «la perfetta sintonia con<br />

gli altri in<strong>di</strong>rizzi tecnici dell’Istituto,<br />

in particolare quello <strong>di</strong> meccanica, la<br />

coerenza con il Pof dell’Istituto, che si<br />

prefigge <strong>di</strong> intrecciare la preparazione<br />

degli studenti in campo tecnico con<br />

le esigenze e le richieste del tessuto<br />

economico locale e le opportunità<br />

<strong>di</strong> offrire agli alunni dell’Area Nord<br />

<strong>di</strong> ampliare le conoscenze scientifiche<br />

nel versante bio-tecnologico e<br />

sanitario, attuando uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tipo<br />

laboratoriale che porta a conseguire<br />

competenze nelle analisi chimiche,<br />

biologiche e microbiologiche».<br />

dalla riforma dell’ex ragioneria) avrà<br />

le tre articolazioni nel triennio conclusivo:<br />

più economia o più lingue o<br />

più informatica sulla base della scelta<br />

che faranno gli studenti. Nel tecnico<br />

inizia da quest’anno l’innovazione<br />

più impegnativa e importante decisa<br />

dal Luosi che riguarda il progetto dei<br />

“laboratori per la competenza”. Essa<br />

attua gli in<strong>di</strong>rizzi dell’Unione Europea<br />

per la formazione dei tecnici. Difficile<br />

parlarne in poche righe ma si tratta <strong>di</strong><br />

rinnovare la formazione su un modello<br />

europeo già noto, la conoscenza da sola<br />

non basta, occorre saperla utilizzare<br />

per affrontare problemi, fare progetti,<br />

lavorando e sapendo comunicare con<br />

gli altri. La riforma definisce gli istituti<br />

tecnici come scuole dell’innovazione:<br />

il nostro progetto <strong>di</strong> scuola punta su<br />

questo».<br />

Ed i licei...?<br />

«Il liceo classico e linguistico conservano<br />

il loro impianto formativo ma<br />

stiamo, da quest’anno, attuando in modo<br />

sperimentale l’introduzione <strong>di</strong> moduli<br />

<strong>di</strong> orientamento per l’Università che<br />

riguarderanno l’ambito scientifico (matematica<br />

e chimico-biologico), quello<br />

giuri<strong>di</strong>co- economico e quello linguistico,<br />

classico. Saranno gli studenti, in base<br />

ai loro orientamenti <strong>di</strong> tipo universitario,<br />

a decidere quale modulo scegliere negli<br />

ultimi tre anni».<br />

Ci sono in cantiere delle novità?<br />

«Sì, la più importante è la proposta<br />

votata all’unanimità dal Collegio Docenti<br />

e dal Consiglio <strong>di</strong> d’Istituto <strong>di</strong> un<br />

nuovo in<strong>di</strong>rizzo: quello “Sociale e sanitario”<br />

(ve<strong>di</strong> qui a lato). È un in<strong>di</strong>rizzo<br />

professionale nel settore dei servizi, non<br />

ha qualifica triennale. È certamente il<br />

più nuovo fra gli in<strong>di</strong>rizzi professionali<br />

poiché nasce da una esigenza maturata<br />

nella società <strong>di</strong> oggi ed in quella che<br />

sarà la società futura; ben <strong>di</strong>versa per<br />

composizione, organizzazione, sistema<br />

<strong>di</strong> servizi, domande sociali e stili <strong>di</strong> vita,<br />

da quella del secolo scorso. E’ evidente<br />

la rilevanza <strong>di</strong> questo in<strong>di</strong>rizzo e le sue<br />

prospettive occupazionali future. Non<br />

sarà possibile attivare l’in<strong>di</strong>rizzo subito,<br />

ma confi<strong>di</strong>amo in un accoglimento per<br />

il prossimo anno. Oggi questo in<strong>di</strong>rizzo<br />

esiste solo a Modena».<br />

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n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 7<br />

Dal 1991 la sua <strong>di</strong>tta si è trasferita in via Milani<br />

AZIENDE/30<br />

Sessant’anni a servizio degli agricoltori<br />

Alfio Gandolfi <strong>di</strong> Gavello è da una vita nel settore <strong>di</strong> concimi e sementi<br />

BREVI<br />

ARRESTATO PER<br />

FURTO DI RAME<br />

Nella serata del 19 novembre si<br />

era introdotto, insieme ad un complice,<br />

nello stabilimento dell'azienda<br />

Del Monte Food a San Felice, in via<br />

Perossaro, con l’obiettivo <strong>di</strong> rubare i<br />

cavi elettrici presenti nel capannone<br />

per recuperarne il rame contenuto,<br />

molto ricercato al mercato nero. E’<br />

stato però bloccato e arrestato per furto<br />

aggravato dai carabinieri <strong>di</strong> Cavezzo.<br />

E’ così finito in manette un tunisino 29<br />

enne senza fissa <strong>di</strong>mora. Il complice è<br />

invece riuscito a fuggire. I militari durante<br />

il loro giro <strong>di</strong> perlustrazione nella<br />

zona, si erano accorti <strong>di</strong> movimenti<br />

sospetti nell'area e hanno sorpreso i due<br />

ladruncoli all’interno della <strong>di</strong>tta.<br />

VIGILI UNIONE:<br />

TANTI CONTROLLI<br />

Con poco più <strong>di</strong> 750 abitanti e 13<br />

chilometri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza da <strong>Mirandola</strong>,<br />

Gavello è una della decina <strong>di</strong> frazioni<br />

che pullulano sul territorio del <strong>Comune</strong>.<br />

Da non confondersi con l’omonima<br />

località situata a un tiro <strong>di</strong> schioppo,<br />

oltre San Martino Spino, che si trova<br />

invece sotto l’amministrazione <strong>di</strong> Bondeno<br />

nella provincia <strong>di</strong> Ferrara. I due<br />

Gavello vivono della stessa economia<br />

fondata sulla coltivazione dei meloni<br />

e dei cocomeri e non è infrequente,<br />

girovagando per le campagne, notare<br />

i lunghi tunnel bianchi e i cartelli con<br />

la scritta “ven<strong>di</strong>ta ortofrutticoli”. Alfio<br />

Gandolfi, titolare dell’omonima <strong>di</strong>tta<br />

che vende teli, antiparassitari, concimi<br />

e sementi, è d’accordo solo in parte<br />

con questo parallelismo. E’ vero che<br />

<strong>di</strong> campi coltivati a cocomeri e meloni<br />

se ne vedono ancora tanti nella zona.<br />

Ma in questi ultimi anni si sono <strong>di</strong>ffuse<br />

sempre <strong>di</strong> più le colture cerealicole,<br />

«ad esempio il mais il cui prezzo si è<br />

mantenuto su livelli più che <strong>di</strong>screti».<br />

Del resto Gandolfi <strong>di</strong> agricoltura se ne<br />

intende, «sono 60 anni che mi occupo<br />

<strong>di</strong> queste cose». Fin dal 1951 quando<br />

inizia a lavorare come impiegato del<br />

Consorzio Agrario. E poi dal 1967<br />

quando decide che è arrivato il momento<br />

<strong>di</strong> mettersi in proprio con una<br />

riven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti agricoli allestita<br />

proprio in centro a Gavello. Nel 1991<br />

il trasferimento nell’attuale sede <strong>di</strong><br />

via Milani in un capannone <strong>di</strong> 400 mq<br />

che sorge su un’ area molto più estesa.<br />

D’altronde <strong>di</strong> spazio Gandolfi ha estremamente<br />

bisogno. Quello spazio che<br />

gli serve per srotolare i teli da serra.<br />

Non tutti gli agricoltori hanno infatti le<br />

stesse esigenze. I proprietari <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

appezzamenti possono aver necessità<br />

anche <strong>di</strong> «200 quintali <strong>di</strong> materiale<br />

alla volta» ed è un investimento considerevole<br />

visto che le coperture per le<br />

serre vanno rinnovate ogni 3 o 4 anni.<br />

Il piccolo agricoltore invece utilizza<br />

perlopiù i film plastici e gli “archetti”<br />

che vanno a costituire i “tunnellini”.<br />

I teli, <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>mensioni, arrivano<br />

alla Gandolfi compressi nei rotoli,<br />

vengono collocati sui cavalletti da cui<br />

è possibile ricavare, tramite taglierine,<br />

la quantità e soprattutto le misure desiderate.<br />

Ciò rappresenta per i clienti<br />

un grosso vantaggio perché consente<br />

loro <strong>di</strong> procurarsi tutto quanto serve in<br />

un’unica soluzione. Lo stesso si può<br />

<strong>di</strong>re per chi coltiva l’orto, visto che<br />

qui può reperire sia le sementi che i<br />

concimi, per non parlare dei mangimi<br />

necessari per chi alleva animali da<br />

cortile. Negli ultimi tempi la tipologia<br />

degli acquirenti è cambiata nel senso<br />

che molti vengono da fuori. Con la<br />

riduzione delle coltivazioni ortofrutticole<br />

nella zona della Bassa, i clienti<br />

arrivano dalle province limitrofe.<br />

«Anche perché non c’è nessuno che<br />

faccia il nostro stesso mestiere sia a<br />

Mantova, che a Ferrara che a Modena»<br />

sostiene Alfio Gandolfi con orgoglio.<br />

Lui quando cita il suo negozio parla<br />

al plurale perché può contare sulla<br />

collaborazione del figlio Alessandro.<br />

Essere titolari <strong>di</strong> un attività del genere<br />

per oltre 40 anni significa tenere<br />

continuamente monitorato l’evolversi<br />

della produzione rurale. Un sistema<br />

economico che ha visto la fuga dei<br />

giovani verso professioni ritenute<br />

più gratificanti e un conseguente invecchiamento<br />

degli addetti. Con una<br />

tendenza alla formazione <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

aziende che, come si è detto, ha portato<br />

a un intensificarsi della cerealicoltura.<br />

La Gandolfi Srl rappresenta un utile<br />

punto <strong>di</strong> osservazione su un mondo<br />

apparentemente tranquillo in realtà<br />

pervaso da continue trasformazioni.<br />

GIOVANNI MOI<br />

Prosegue il nostro viaggio<br />

nelle aziende dell’Area Nord<br />

Prosegue il viaggio dell'In<strong>di</strong>catore<br />

alla scoperta delle aziende dell'Area<br />

Nord, giunto alla 30esima puntata.<br />

Ecco, <strong>di</strong> seguito, le <strong>di</strong>tte finora presentate<br />

(in or<strong>di</strong>ne d'uscita):<br />

Menu <strong>di</strong> Medolla<br />

Italfrutta <strong>di</strong> San Felice<br />

Metex <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Conad <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Mec Palmieri <strong>di</strong> San Prospero<br />

R & B <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Fisa <strong>di</strong> Finale<br />

Pressmair <strong>di</strong> Finale<br />

Motta Plast <strong>di</strong> Cavezzo<br />

A3 Buffetti <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Budri <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Maglificio Fontana <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

MIRANDOLA<br />

È on line il blog<br />

d’urbanistica<br />

E’ nato il blog del Laboratorio<br />

<strong>di</strong> urbanistica del Psc <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>,<br />

all’in<strong>di</strong>rizzo http://blog.comune.<br />

mirandola.mo.it/. «Nei mesi scorsi<br />

– spiega l’Assessore all’Economia e<br />

Sviluppo Sostenibile Roberto Ganzerli<br />

– è stato presentato, prima al<br />

Consiglio comunale e poi in una assemblea<br />

pubblica, il documento “Psc,<br />

la città che vogliamo”. Questo materiale<br />

racchiude la sintesi delle linee <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzo elaborate dalla Giunta e dalla<br />

maggioranza, con l’insostituibile contributo<br />

della struttura tecnica interna,<br />

per la pre<strong>di</strong>sposizione del prossimo<br />

Piano Strutturale Comunale. Questo è<br />

il contributo <strong>di</strong> partenza per estendere<br />

ECONOMIA<br />

Renault Franciosi <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

It Solar <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Costa Segnaletica <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Covi<strong>di</strong>en <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Martinelli <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Encaplast <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Cappi Calzature <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Tre D Solution <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

BBG <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Onda Elettrica <strong>di</strong> Cavezzo<br />

Acetum <strong>di</strong> Cavezzo<br />

Sorin Group <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Mantovanibenne <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Cama <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Fonderie Scacchetti <strong>di</strong> San Felice<br />

Tecnoservice <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Serteco <strong>di</strong> Medolla<br />

ed approfon<strong>di</strong>re in città il <strong>di</strong>battito e<br />

il confronto sulle prossime configurazioni<br />

urbane del nostro <strong>Comune</strong>».<br />

Da settembre è iniziato il Laboratorio<br />

<strong>di</strong> urbanistica, in collaborazione con<br />

l’Università <strong>di</strong> Bologna, che ha già raccolto<br />

molte sollecitazioni, contributi e<br />

critiche costruttive confermandosi uno<br />

strumento determinante per dare corso<br />

ad una moderna interlocuzione con<br />

tutti i soggetti interessati al governo<br />

del territorio. «Per ottimizzare al meglio<br />

il Laboratorio e consentire anche<br />

a chi non può presiedere alle sedute <strong>di</strong><br />

poter dare un proprio contributo – prosegue<br />

Ganzerli – abbiamo pensato <strong>di</strong><br />

istituire un blog aperto a tutta la città.<br />

Ringrazio fin da ora tutti quelli che<br />

decideranno <strong>di</strong> iscriversi e partecipare<br />

alla <strong>di</strong>scussione: si tratta <strong>di</strong> far parte <strong>di</strong><br />

una elaborazione partecipata al Psc ma<br />

anche <strong>di</strong> rafforzare il senso civico che<br />

è nel Dna della nostra città».<br />

Giornate <strong>di</strong> lavoro intenso per<br />

gli agenti della polizia municipale<br />

dell’Area Nord sul territorio della Bassa.<br />

A San Possidonio, nel corso <strong>di</strong> un<br />

controllo stradale, è stata fermata in località<br />

Forcello, una 47enne, residente a<br />

Novi. La donna, G.R., non aveva con<br />

sè la patente <strong>di</strong> guida, ma soprattutto<br />

la sua auto non era assicurata. Quando<br />

gli agenti le hanno prospettato il sequestro<br />

del mezzo, l'audace guidatrice ha<br />

inserito la prima e si è data alla fuga,<br />

lasciando però in mano alla municipale<br />

il libretto <strong>di</strong> circolazione. Rintracciata<br />

nella sua abitazione è stata multata<br />

per 900 euro. Il veicolo è sottoposto<br />

a sequestro e dovrà rispondere anche<br />

della denuncia per resistenza a pubblico<br />

ufficiale punibile con una pena<br />

dai 6 mesi fino a 5 anni <strong>di</strong> carcere.<br />

Sempre a San Possidonio, gli agenti<br />

della polizia municipale dell'Area<br />

Nord, impegnati nei controlli contro<br />

la guida in stato d'ebbrezza, hanno<br />

fermato una vettura che sbandava<br />

vistosamente. Alla guida si trovava il<br />

citta<strong>di</strong>no pachistano, W.I.U., 29 anni,<br />

residente a San Giovanni in Persiceto,<br />

che, sottoposto ad alcooltest, è risultato<br />

positivo all'etilometro con un tasso<br />

alcolemico <strong>di</strong> 0,89. Gli è stata ritirata<br />

la patente, conseguita in territorio britannico,<br />

ed è stato denunciato. A San<br />

Felice sul Panaro, gli agenti, coor<strong>di</strong>nati<br />

dal comandante Stefano Poma, hanno<br />

fermato, in centro città, una signora,<br />

C.G., 38 anni, residente in paese, al<br />

volante dell'auto del marito. La donna,<br />

però, non aveva mai conseguito la patente.<br />

La 38enne rischia una multa dai<br />

2mila ai 9mila euro, mentre il marito<br />

è stato denunciato per incauto affidamento.<br />

La polizia municipale dell'Area<br />

Nord, infine, in collaborazione con gli<br />

ispettori dell'Inps, in una partnership<br />

sempre più funzionale, ha controllato<br />

anche quattro laboratori tessili, gestiti<br />

da cinesi, nel territorio <strong>di</strong> Concor<strong>di</strong>a.<br />

Sono state 22 le persone identificate,<br />

tutte in regola con il permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno, mentre è stato scoperto un<br />

lavoratore in nero. Sono in corso gli<br />

accertamenti su altri reati.


Il Presidente Asp Paolo Negro: «Consoli<strong>di</strong>amo il servizio»<br />

SALUTE<br />

Aperti i nuovi spazi multisensoriali<br />

Al Nucleo Demenze e Alzheimer della Casa Protetta <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Un particolare<br />

dei<br />

nuovi spazi<br />

e l'inaugurazione.<br />

In alto, a<br />

destra, un<br />

momento<br />

del convegno<br />

SOLIDARIETÀ<br />

n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 9<br />

Si è svolto lo scorso<br />

17 novembre a <strong>Mirandola</strong><br />

il convegno “Benessere<br />

e innovazione nell’assistenza<br />

all’ anziano con<br />

demenza: il modello del<br />

Nucleo Alzheimer <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>”, organizzato<br />

dall’Azienda Servizi alla Persona<br />

(Asp) in collaborazione con l’Unione<br />

dei Comuni, il Distretto sanitario <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong> e il Dipartimento Cure<br />

Primarie dell’Azienda Usl <strong>di</strong> Modena.<br />

All’evento ha partecipato anche Ilse<br />

Achterberg, terapista olandese, uno<br />

dei massimi esperti internazionali in<br />

materia <strong>di</strong> stimolazione multisensoriale<br />

nella demenza. La manifestazione è<br />

proseguita nel pomeriggio con l’inaugurazione<br />

dei nuovi ambienti multisensoriali<br />

Snoezelen, realizzati all’interno<br />

del Centro Integrato Servizi Anziani<br />

(Cisa) <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, in via Alighieri<br />

4. La stimolazione multisensoriale,<br />

nata in Olanda negli anni Settanta per<br />

le persone affette da <strong>di</strong>sabilità intellettiva,<br />

è un intervento terapeutico<br />

condotto all’interno <strong>di</strong> un ambiente<br />

chiamato “Snoezelen Room”, utilizzato<br />

a scopo riabilitativo e occupazionale<br />

che fa ricorso<br />

ai cinque sensi e alla loro<br />

interazione attraverso effetti<br />

luminosi, musicali e<br />

u<strong>di</strong>tivi, superfici tattili e<br />

in movimento, aromi e stimoli<br />

gustativi. In occasione<br />

dell’inaugurazione dei nuovi spazi<br />

multisensoriali all’interno del Nucleo,<br />

è intervenuto Paolo Negro, presidente<br />

<strong>di</strong> Asp Comuni Modenesi Area Nord.<br />

«Il convegno e l’inaugurazione <strong>di</strong><br />

oggi – ha detto Negro – mettono sotto<br />

i riflettori le problematiche degli anziani<br />

con malattia <strong>di</strong> Alzheimer e altre<br />

forme <strong>di</strong> demenza, che sono circa 2.200<br />

nel nostro <strong>di</strong>stretto. I nuovi ambienti<br />

segnano un consolidamento <strong>di</strong> questo<br />

servizio per gli anziani e le famiglie del<br />

territorio, già attrezzato del giar<strong>di</strong>no<br />

Alzheimer e <strong>di</strong> ambienti <strong>di</strong> vita comuni<br />

strutturati per garantire la <strong>di</strong>mensione<br />

dell’ambiente domestico famigliare<br />

ai pazienti, che ne fanno esperienza a<br />

livello regionale». La sperimentazione<br />

sulla stimolazione multisensoriale,<br />

condotta a <strong>Mirandola</strong> a partire dal<br />

2008 dal Nucleo Alzheimer del Cisa, in<br />

SICUREZZA<br />

Scoperta a <strong>Mirandola</strong><br />

auto usata per i furti nelle case<br />

L’intensificazione dei controlli sul<br />

territorio da parte dei carabinieri ha<br />

permesso <strong>di</strong> rinvenire, in un anonimo<br />

Asp Area Nord presenta<br />

il proprio bilancio<br />

sociale martedì 13<br />

<strong>di</strong>cembre alle ore 17.30<br />

a Medolla, presso l'Au<strong>di</strong>torium<br />

della Scuola<br />

Me<strong>di</strong>a.<br />

parcheggio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, un’autovettura<br />

segnalata a Carpi in occasione<br />

dei furti in abitazione. L’auto, una<br />

collaborazione con il Dipartimento <strong>di</strong><br />

Psicologia dell’ Università <strong>di</strong> Bologna,<br />

è stata oggetto <strong>di</strong> interesse da parte<br />

dell’Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità, che<br />

sta validando esperienze <strong>di</strong> trattamenti<br />

non farmacologici nella demenza o<br />

“interventi psicosociali” considerati<br />

strategici per ridurre i costi. I primi<br />

dati hanno <strong>di</strong>mostrato un effetto significativo<br />

dell’intervento sugli obiettivi<br />

assistenziali. Il presidente <strong>di</strong> Asp ha<br />

poi allargato la sua riflessione alla scala<br />

dei crescenti bisogni espressi nel nostro<br />

territorio e nelle nostre comunità dagli<br />

anziani con demenza e dalle loro famiglie.<br />

«L’Azienda <strong>di</strong> servizi alla persona<br />

– ha concluso Negro – è impegnata su<br />

questo versante con altri servizi, oltre<br />

alla <strong>di</strong>mensione dei servizi residenziali,<br />

come nel caso del Cisa <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e<br />

del suo nucleo Alzheimer: mi riferisco<br />

in particolare all’Assistenza domiciliare<br />

che gestiamo nel territorio <strong>di</strong> tutti i<br />

nove Comuni e ai 4 Centri Diurni (su<br />

5 esistenti) che gestiamo. L’attenzione<br />

ai problemi della demenza è massima e<br />

inten<strong>di</strong>amo perseguire su questo fronte<br />

con azioni <strong>di</strong> sviluppo, potenziamento<br />

e innovazione.<br />

Skoda rubata in Veneto a fine ottobre,<br />

è stata portata in un <strong>Comune</strong> lontano<br />

da quello dei furti, regolarmente<br />

parcheggiata e chiusa a chiave, con il<br />

chiaro intento <strong>di</strong> riutilizzarla in futuro<br />

quando le “pressioni investigative”<br />

su quel mezzo <strong>di</strong> trasporto sarebbero<br />

venute meno. I militari della Compagnia<br />

<strong>di</strong> Carpi si sono recati sul posto<br />

per eseguire i rilievi scientifici. Intanto<br />

I bambini <strong>di</strong> Chernobyl<br />

ospiti per un mese<br />

Stanno per arrivare<br />

nuovamente nel Basso<br />

mantovano e nella Bassa<br />

modenese i bambini<br />

bielorussi nell’ambito<br />

del programma d'accoglienza<br />

della Polriva<br />

Destra Secchia, polisportiva<br />

mantovana.<br />

Sono infatti <strong>di</strong>verse le<br />

famiglie mirandolesi e<br />

concor<strong>di</strong>esi che hanno<br />

aderito al programma,<br />

accogliendo i giovani<br />

che provengono dalle<br />

zone contaminate<br />

dal <strong>di</strong>sastro nucleare<br />

<strong>di</strong> Cernobyl. A loro si<br />

affianca un pool <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci della Bassa<br />

che prestano la loro opera gratuitamente<br />

per visite e cure (ve<strong>di</strong> box qui sopra).<br />

Durante il soggiorno, i minori sono<br />

controllati per quanto riguarda lo stato<br />

<strong>di</strong> salute generale e partecipano a <strong>di</strong>versi<br />

momenti aggregativi comuni con<br />

attività lu<strong>di</strong>co-motorie, uscite culturali<br />

e gite. «Per ospitare i bimbi – spiegano<br />

gli organizzatori sul sito www.polriva.<br />

it – non serve avere una casa ampia o<br />

gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità finanziarie, e non<br />

è in<strong>di</strong>spensabile avere figli piccoli o<br />

conoscere la lingua russa. È necessario<br />

garantire vitto, alloggio, tanto affetto ed<br />

un po <strong>di</strong> tempo da de<strong>di</strong>care ai ragazzi,<br />

Questi i nomi dei me<strong>di</strong>ci<br />

che aiutano gratuitamente<br />

i bimbi bielorussi: Giorgio<br />

Cavazza, Silverio Lugli,<br />

Maria Cristina Zhariev,<br />

Vincenzo Misiani, Francesca<br />

Pantoli, Marco Paolini, Carlo<br />

Avanzi, Saverio Montella,<br />

Reguzzi, Pasquali, Molinari,<br />

Rivetta, Gibertoni, Magnoni,<br />

Speziali, Papi, Piccinini,<br />

Borsari ed Oltramari. «A<br />

loro – <strong>di</strong>ce la referente Liviana<br />

– va il nostro particolare<br />

ruingraziamento, come<br />

anche al Centro Me<strong>di</strong>co<br />

Gambuzzi».<br />

rendendoli partecipe<br />

della quoti<strong>di</strong>anità familiare».<br />

L’accoglienza è<br />

organizzata in estate<br />

(per luglio e agosto<br />

o solo per agosto) ed<br />

anche d’inverno (da<br />

metà <strong>di</strong>cembre a metà<br />

gennaio). «Le famiglie<br />

– spiega la referente Liviana<br />

Speziali – sono<br />

lasciate molto libere,<br />

secondo le loro sensibilità<br />

e <strong>di</strong>sponibilità.<br />

L’organizzazione, oltre<br />

a tutti gli aspetti burocratici<br />

cura i momenti<br />

conviviali comuni e le<br />

visite me<strong>di</strong>che». L'età dei bimbi è dai 7<br />

ai 18 anni, ma nei giorni scorsi si sono<br />

aperte altre due opportunità: l’accoglienza<br />

<strong>di</strong> giovani <strong>di</strong>ventati maggiorenni<br />

e che in ragione <strong>di</strong> ciò non possono<br />

più usufruire dei tra<strong>di</strong>zionali progetti<br />

<strong>di</strong> risanamento e l'accoglienza "short<br />

time" per i bambini che per motivi <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o non potrebbero partecipare ai<br />

programmi d'accoglienza <strong>di</strong> uno o due<br />

mesi. Per aderire è possibile contattare<br />

il 0376531713 in orario d'ufficio oppure<br />

si può scrivere al seguente in<strong>di</strong>rizzo<br />

e.mail segreteria@polriva.it. È possibile<br />

anche contattare Liviana Speziali:<br />

0386/52137 o 338/6750445.<br />

è necessario che i citta<strong>di</strong>ni segnalino<br />

al 112 la presenza <strong>di</strong> autovetture o<br />

soggetti che assumono atteggiamenti<br />

“anomali”, come ad esempio guardare<br />

all’interno delle abitazioni, entrare <strong>di</strong><br />

soppiatto nei giar<strong>di</strong>ni delle case, girovagare<br />

nei quartieri senza apparente<br />

motivo, citofonare nelle abitazioni<br />

per verificare la presenza <strong>di</strong> gente<br />

all’interno delle stesse.


Meglio il “panettone artigianale <strong>di</strong> Otello”


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 11<br />

L’Avis <strong>di</strong> Medolla, nello scorso<br />

mese <strong>di</strong> ottobre, in accordo con l'Amministrazione<br />

comunale che ha dato la<br />

<strong>di</strong>sponibilità dei locali, ha attuato gli<br />

interventi <strong>di</strong> sistemazione della sede. Il<br />

primo passo affrontato è stato l'adeguamento<br />

dell'impianto <strong>di</strong> riscaldamento<br />

dei locali all'interno dei quali si svolge<br />

sia l'attività <strong>di</strong> raccolta che quella associativa,<br />

un intervento non ulteriormente<br />

procrastinabile vista l'inadeguatezza <strong>di</strong><br />

quello attuale e l'arrivo dell'inverno.<br />

Sono stati inoltre effettuati i lavori <strong>di</strong><br />

pavimentazione in parquet e si è colta<br />

l'occasione per ritinteggiare i locali.<br />

Il costo complessivo dell'intervento è<br />

stato <strong>di</strong> 15 mila euro: l'Amministrazione<br />

comunale ha garantito il proprio<br />

impegno per la copertura <strong>di</strong> una quota<br />

pari al 30% dell'importo grazie ad un<br />

contributo della Fondazione Cassa <strong>di</strong><br />

Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Gli altri oneri<br />

sono stati parzialmente coperti grazie ai<br />

contributi erogati a favore dell’Associazione<br />

da: famiglia Ansaloni e amici in<br />

Donazioni delle famiglie Ansaloni e Ghelfi<br />

SOLIDARIETÀ<br />

Sistemata la sede dell’Avis <strong>di</strong> Medolla<br />

Per un costo <strong>di</strong> 15 mila euro finanziati da Fondazione Crm e <strong>Comune</strong><br />

Castagne, polenta e vin brulè:<br />

qui l’autunno è tutto una festa<br />

Grande festa a Medolla la scorsa<br />

domenica 13 novembre in occasione<br />

dell’ormai tra<strong>di</strong>zionale appuntamento<br />

in piazza con le castagne, la<br />

polenta e il vin brulè offerti dalla locale<br />

sezione dell’Avis. La splen<strong>di</strong>da<br />

giornata <strong>di</strong> sole ha favorito l’afflusso<br />

<strong>di</strong> tanti citta<strong>di</strong>ni che hanno degustato<br />

i prodotti tipici offerti, assistito al<br />

concerto del gruppo Only One Single,<br />

mentre i bambini si sono <strong>di</strong>vertiti<br />

nello spazio giochi allestito per loro.<br />

«Abbiamo pensato <strong>di</strong> riproporre la<br />

festa ogni anno, in concomitanza<br />

AVIS MEDOLLA<br />

con San Martino – spiega Daniela<br />

Biagini, presidente dell’Avis medollese<br />

– perché è un ulteriore modo<br />

<strong>di</strong> essere presenti sul territorio, <strong>di</strong><br />

pubblicizzare il marchio Avis e <strong>di</strong><br />

proporre il valore del dono.<br />

Ringraziamo per la collaborazione:<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Medolla per il patrocinio,<br />

Giorgio Amelli, Andrea Moran<strong>di</strong><br />

grafica, Caterina truccabimbi,<br />

Centro Frutta, Comitato Carnevale <strong>di</strong><br />

Medolla per i giochi <strong>di</strong> legno, Conad<br />

Medolla, Croce Blu <strong>di</strong> San Felice,<br />

Medolla e Massa Finalese, Garden<br />

tari: Termoidraulica Maini, Calzolari<br />

Delfo, E.B.Clean, F.lli Borghi snc,<br />

Amministrazione Comunale <strong>di</strong> Medolla<br />

e Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>. Vi aspettiamo tutti nella<br />

“nuova” Avis Medolla».<br />

L’Associazione medollese, inoltre,<br />

lo scorso settembre, ha promosso<br />

a favore dei soci l'esame gratuito<br />

delle urine. Si tratta <strong>di</strong> un test <strong>di</strong> laboratorio,<br />

che permette <strong>di</strong> verificare<br />

Vivai Morselli, Gt service, Le Gustose<br />

Fragranze, Ricevitoria <strong>di</strong> Scione<br />

Li<strong>di</strong>a, il gruppo Only One Single,<br />

Parrocchia <strong>di</strong> Camurana, Pico Gas,<br />

Volontarie<br />

dell'Avis <strong>di</strong> Medolla:<br />

al centro,<br />

Daniela Biagini<br />

memoria <strong>di</strong> Stefano, famiglia Ghelfi<br />

in memoria <strong>di</strong> Silvano, Menù srl, il<br />

gruppo della bocciofila medollese.<br />

«Ringraziamo sentitamente coloro che<br />

hanno contribuito e che contribuiranno<br />

anche ora con il loro spirito <strong>di</strong> solidarietà<br />

alla realizzazione dell’intervento - ha<br />

<strong>di</strong>chiarato Daniela Biagini, presidente<br />

dell’Avis medollese – ma un grazie<br />

va anche a aziende e enti che hanno<br />

operato in sintonia con i nostri volonanomalie<br />

anche a livello sistemico e<br />

che può rilevare eventuali assunzioni<br />

<strong>di</strong> sostanze proibite. La procedura ha<br />

previsto la raccolta delle provette nei<br />

giorni <strong>di</strong>spari della settimana (lunedì,<br />

mercoledì, venerdì) dalle 7,30 alle 8,30<br />

presso la sede dell’Avis <strong>di</strong> Medolla.<br />

Le provette sono state ritirate da un<br />

incaricato del Laboratorio del Centro<br />

Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, che ha analizzato<br />

i campioni, trasmettendo i referti al Responsabile<br />

Sanitario della Sezione Avis<br />

<strong>di</strong> Medolla Giovanni Razzaboni, che<br />

li ha refertati, secondo protocollo. Una<br />

copia è stata inviata quin<strong>di</strong> a ciascun<br />

socio. Hanno aderito all’iniziativa circa<br />

il 50% dei donatori, il tutto gestito in<br />

piena autonomia. «Per quanto ci riguarda<br />

è stato un traguardo importante – ha<br />

commentato Daniela Biagini - quello<br />

<strong>di</strong> aver coinvolto attivamente tanti<br />

donatori e si valuta <strong>di</strong> riproporre tale<br />

iniziativa anche in futuro sperando<br />

<strong>di</strong> ottenere dei risultati in termini <strong>di</strong><br />

adesioni ancora maggiori».<br />

Arturo Vincenzi e tutti i volontari<br />

Avis e quanti hanno reso la nostra<br />

iniziativa una gran bella festa».<br />

BREVI<br />

RIPARTE<br />

AVIS FACTOR<br />

Si svolgeranno da marzo a maggio<br />

2012 le selezioni per la seconda<br />

e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “Avis Factor”, concorso<br />

per band emergenti. All’iniziativa<br />

potranno partecipare gruppi musicali<br />

i cui componenti dovranno avere una<br />

età compresa tra 16 e 36 anni (ammesso<br />

un componente per band fuori<br />

età). Ogni gruppo dovrà presentare<br />

brani <strong>di</strong> propria composizione (testo<br />

e musica). Del territorio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

possono partecipare al concorso band<br />

<strong>di</strong> Camposanto, Cavezzo, Concor<strong>di</strong>a,<br />

Finale Emilia, Medolla, <strong>Mirandola</strong>,<br />

San Felice, San Possidonio, San<br />

Prospero. L’iscrizione al concorso<br />

è gratuita e il termine ultimo è il 10<br />

gennaio 2012. Accederanno alla serata<br />

finale i gruppi che avranno superato<br />

le fasi eliminatorie. Essa si svolgerà a<br />

Modena entro il 30 maggio 2012. Data<br />

e luogo prescelto verranno comunicati<br />

successivamente. Le esibizioni saranno<br />

giu<strong>di</strong>cate da una giuria <strong>di</strong> esperti che<br />

provvederà, a proprio insindacabile<br />

giu<strong>di</strong>zio, a stilare la classifica finale.<br />

Al primo gruppo classificato sarà data<br />

la possibilità <strong>di</strong> un giorno <strong>di</strong> incisione<br />

presso lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> registrazione Zeta<br />

Factory <strong>di</strong> Carpi e potrà partecipare<br />

alle selezioni finali del contest “Fammi<br />

Sentire La Voce” 2012 <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Bruno.<br />

Per info, regolamento e iscrizione:<br />

www.avis.it/modena, www.zetafactory.com,<br />

giovani@avismodena.it oppure<br />

Avis provinciale 059/3684911.<br />

GLI AUGURI<br />

DEI DONATORI<br />

Domenica 11 <strong>di</strong>cembre alle 12,30,<br />

presso l’agriturismo “Da Frandull” in<br />

via Baccarella, 3 a San Giacomo Roncole,<br />

si svolgerà il pranzo della sezione<br />

mirandolese dell’Avis. Nell’occasione<br />

ci si scambieranno gli auguri natalizi.<br />

Per le prenotazioni rivolgersi presso<br />

la sede Avis (telefono 0535/27820)<br />

il mercoledì dalle 17 alle 19 oppure<br />

il sabato dalle 9 alle 11,30. Adesioni<br />

entro mercoledì 7 <strong>di</strong>cembre.<br />

NUOVA RUBRICA<br />

SULLE LAUREE<br />

Segnaliamo ai futuri laureati, mirandolesi<br />

e non, la simpaticissima rubrica<br />

della Gazzetta <strong>di</strong> Modena “Feste<br />

<strong>di</strong> laurea”, de<strong>di</strong>cata a scherzi, travestimenti<br />

e goliardate che animano il<br />

traguardo più importante della vita <strong>di</strong><br />

uno studente: la laurea. Gli amici, i/<br />

le fidanzati/e, i parenti che vogliono<br />

rendere il giorno della laurea del loro<br />

futuro dottore più speciale e memorabile,<br />

possono scrivere a lettere.mo@<br />

gazzetta<strong>di</strong>modena.it e segnalare gli<br />

scherzi e i festeggiamenti che stanno<br />

preparando al laureando e la Gazzetta<br />

arriverà per renderlo protagonista.<br />

La rubrica è sia in versione cartacea<br />

che <strong>di</strong>gitale, visibile sul sito www.<br />

gazzetta<strong>di</strong>modena.it.


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 13<br />

Stare Bene a <strong>Mirandola</strong><br />

«Così pianifichiamo il nostro futuro»<br />

Qual è il tuo lavoro e<br />

quali responsabilità<br />

comporta?<br />

«Mi occupo <strong>di</strong> progettazione<br />

e controllo delle<br />

risorse, <strong>di</strong> programmazione<br />

<strong>di</strong> incentivi e contributi<br />

nel settore dell’ambiente e<br />

dello sviluppo sostenibile<br />

all’interno <strong>di</strong> un’amministrazione<br />

pubblica. La<br />

pianificazione e successivamente<br />

il controllo<br />

che le previsioni vengano<br />

realizzate rappresenta uno<br />

dei principali punti <strong>di</strong> responsabilità,<br />

per assicurare<br />

la verifica del binomio<br />

efficacia/efficienza delle<br />

azioni poste in essere».<br />

Quando e come è<br />

nata la tua decisione<br />

<strong>di</strong> fare questo lavoro?<br />

«Già la scelta del corso <strong>di</strong> laurea in<br />

Scienze Economiche è stata significativa<br />

per me in quanto ho sempre sentito una<br />

particolare attrazione per tutte quelle<br />

attività che consentivano <strong>di</strong> avere una visuale<br />

d’insieme del sistema economico e<br />

sociale, dei suoi limiti, delle opportunità.<br />

Inoltre volevo provare a migliorare la<br />

società in cui viviamo. Ciò mi ha portato<br />

abbastanza spontaneamente a decidere<br />

<strong>di</strong> spendere le mie energie all’interno<br />

<strong>di</strong> un’amministrazione pubblica, che<br />

vedevo fra i punti <strong>di</strong> osservazione<br />

ed azione più centrali e decisivi per<br />

<strong>Mirandola</strong>IN è il gruppo mirandolese nel social network <strong>di</strong> Linke<strong>di</strong>n, che promuove<br />

e sviluppa i contatti professionali e culturali tra oltre 135 milioni <strong>di</strong> persone nel<br />

mondo e 2 milioni in Italia<br />

Anna Greco: «Non amo l’eccesso <strong>di</strong> burocratizzazione e regolamentazione»<br />

creare e agevolare le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sviluppo e<br />

benessere <strong>di</strong> una società.<br />

Dopo la laurea conseguita<br />

all’Università <strong>di</strong> Bologna<br />

ho lavorato per circa tre<br />

anni in un centro stu<strong>di</strong><br />

economici, poi ho vinto<br />

un concorso pubblico e<br />

sono stata assunta alla<br />

Regione Emilia-Romagna,<br />

con il compito <strong>di</strong><br />

svolgere attività <strong>di</strong> programmazione<br />

economica.<br />

Lo faccio da circa<br />

20 anni, tutto sommato<br />

con sod<strong>di</strong>sfazione e con<br />

attenzione anche all’esigenza<br />

<strong>di</strong> aggiornamento<br />

e miglioramento della<br />

preparazione, infatti <strong>di</strong><br />

recente ho frequentato<br />

un master in management pubblico alla<br />

Scuola <strong>di</strong> Direzione Aziendale dell’Università<br />

Bocconi».<br />

Quali sono gli aspetti del tuo<br />

lavoro che ti procurano vera<br />

sod<strong>di</strong>sfazione?<br />

«Apprezzo molto il fatto <strong>di</strong> potere<br />

seguire il percorso <strong>di</strong> attuazione delle<br />

iniziative dalla loro impostazione sino<br />

alla conclusione: consente <strong>di</strong> avere una<br />

visuale a tutto tondo sia dell’obiettivo<br />

generale prefissato che degli eventuali<br />

limiti per poterli poi evitare in futuro. In<br />

qualsiasi organizzazione è fondamentale<br />

avere la consapevolezza della “mission”<br />

INCONTRI<br />

L’Ortope<strong>di</strong>a si ritrova<br />

sul filo dell’amarcord<br />

Lo scorso 12 novembre si è<br />

svolto al ristorante La Cantina<br />

<strong>di</strong> Medolla il secondo incontro<br />

tra tutto il personale me<strong>di</strong>co e<br />

infermieristico dello "storico"<br />

Reparto ortope<strong>di</strong>co dell'Ospedale<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Pur con<br />

alcune assenze "giustificate",<br />

erano comunque presenti 33<br />

persone, tra i quali 4 me<strong>di</strong>ci<br />

(l'allora primario Racalbuto e i<br />

suoi collaboratori Costopulos,<br />

Montella e Ragazzi). «È stata<br />

una festa bellissima», fanno<br />

sapere i presenti. Racalbuto,<br />

stimato e apprezzato da tutti i<br />

"suoi ragazzi", ha ringraziato<br />

ed espresso la sua gioia per<br />

A CURA DI<br />

ANDREA FERRAMOLA<br />

56 anni, laureato in Giurisprudenza<br />

e Consulente<br />

del Lavoro, fondatore <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>IN, Ferramola<br />

ha esperienza come <strong>di</strong>rigente<br />

d’azienda e oggi è<br />

coach professionista; ha<br />

raccolto la testimonianza<br />

<strong>di</strong> Anna Greco<br />

Una vita da globe trotter<br />

per passione e lavoro<br />

trovarsi tutti insieme a festeggiare. È<br />

stato inoltre ricordato quanto realizzato<br />

dal reparto, che aveva raggiunto i massimi<br />

livelli <strong>di</strong> stima e fiducia dai pazienti,<br />

provenienti da tutta Italia e sempre se-<br />

Anna abita a<br />

<strong>Mirandola</strong> e lavora a<br />

Bologna<br />

Stu<strong>di</strong>: Laurea in<br />

Scienze Economiche<br />

presso Università <strong>di</strong><br />

Bologna<br />

Master in<br />

Management della<br />

Pubblica Amministrazione<br />

presso la S.D.A.<br />

Bocconi a Milano<br />

Età: 49<br />

Ruolo professionale<br />

attuale: Responsabile<br />

posizione <strong>di</strong> Alta Professionalità<br />

“Progettazione<br />

Economica e<br />

Finanziaria” (Regione<br />

Emilia Romagna)<br />

Ruolo professionale<br />

precedente: Funzionario<br />

addetto ad<br />

attività economiche<br />

e <strong>di</strong> programmazione<br />

(Regione Emilia<br />

Romagna)<br />

Una passione <strong>di</strong><br />

Anna: viaggiare<br />

guiti con <strong>di</strong>sponibilità e professionalità<br />

dal personale me<strong>di</strong>co, parame<strong>di</strong>co e<br />

dalle suore, a partire da suor Cassiana,<br />

sempre vicina con parole <strong>di</strong> conforto<br />

agli ammalati. La testimonianza della<br />

che si è chiamati a perseguire e questa<br />

consapevolezza deve essere trasmessa<br />

a tutti i soggetti coinvolti, anche per la<br />

più piccola o limitata fase <strong>di</strong> un progetto<br />

complessivo. Per chi <strong>di</strong>rige e organizza<br />

il lavoro <strong>di</strong> un gruppo è fondamentale<br />

“fare squadra”, senza demagogia e con<br />

ruoli chiari ovviamente, ma con apertura<br />

mentale e <strong>di</strong>sponibilità. E’ un lavoro in<br />

cui ci sono gli spazi <strong>di</strong> iniziativa e ideazione<br />

personale e ciò contribuisce naturalmente<br />

anche a determinare con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione professionale».<br />

Invece quali aspetti sono per<br />

te più faticosi o affronti meno<br />

volentieri?<br />

««Non amo l’eccesso <strong>di</strong> burocratizzazione<br />

e <strong>di</strong> regolamentazione<br />

che a volte danno l’impressione <strong>di</strong> un<br />

rovesciamento della gerarchia delle<br />

fonti normative causando un <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> energie e fatica veramente gravoso.<br />

Vorrei vedere un <strong>di</strong>radamento della<br />

giungla normativa, una maggiore chiarezza<br />

e semplificazione, che consentano<br />

sia a chi lavora nell’amministrazione<br />

pubblica sia a chi vi si rapporta – troppo<br />

spesso sotto pressione a causa <strong>di</strong><br />

continue complicazioni – una maggiore<br />

collaborazione».<br />

Quali consigli dai a chi vuole<br />

arrivare a fare un lavoro come<br />

il tuo?<br />

«Innanzitutto attrezzarsi con una<br />

buona preparazione all’università e<br />

magari con un master. Occorre <strong>di</strong>re<br />

che rispetto a quando sono entrata io<br />

nell’amministrazione pubblica, negli<br />

anni è stata introdotta una <strong>di</strong>versificazione<br />

maggiore nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

accesso (contratti a progetto, a tempo<br />

ecc.) che, se gestite con trasparenza e<br />

con l’attenzione al “merito” possono<br />

costituire il primo aggancio con la realtà<br />

del settore pubblico. Più in generale<br />

occorre avere la consapevolezza della<br />

complessità e dell’importanza del ruolo<br />

del pubblico e sviluppare un approccio<br />

da “civil servant” che significa essere<br />

<strong>di</strong>sponibili ad un compito “al servizio”<br />

della collettività e del bene comune».<br />

Me<strong>di</strong>ci: Settimio Racalbuto,<br />

Michele Costopulos,<br />

Saverio Montella, Elio<br />

Ragazzi. Collaboratori:<br />

Nevio Malaguti, Ottavio<br />

Car<strong>di</strong>nali, Gian Franco<br />

Borellini, Luigi Malavasi,<br />

Paolo Castellazzi, Giancarlo<br />

Bal<strong>di</strong>ni, Armando<br />

Pizzi, Mario Caleffi, Antonio<br />

Paltrinieri, Renzo<br />

Malaguti, Rina Vescovini,<br />

Anna Caleffi, Marisa<br />

Bellini, Varna Facchini,<br />

Carla Tabarelli, Lalla<br />

Calanca, Rachele Borsari,<br />

Iliana Benatti, Leda<br />

Molinari, Lara Grotti,<br />

Francesca Pasini, Iliana<br />

Luppi, Etera Scamuffo,<br />

Vania Alfenore, Marcella<br />

Tinchelli, Wilma Guerzoni,<br />

Enrichetta Breviglieri,<br />

Anna Manarini, Carla<br />

Vancini.<br />

grande armonia ed amicizia raggiunta<br />

dall'équipe è testimoniata dal fatto che<br />

i presenti si sono già dati appuntamento<br />

per un prossimo incontro, nel 2012.


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 15<br />

PERSONE Una carriera nata nel salone della zia Ombretta<br />

Con le mani nei capelli... delle top model<br />

Le acconciature del mirandolese Paolo Soffiatti sui migliori magazine<br />

Le sue acconciature<br />

si trovano sui principali<br />

magazine italiani: Gioia,<br />

Grazia, Donna Moderna,<br />

per citarne alcuni. Il 24<br />

enne mirandolese Paolo<br />

Soffiatti, <strong>di</strong> recente<br />

trapiantato a Milano,<br />

è insomma abituato a<br />

“mettere le mani in testa”<br />

a bellissime modelle ed<br />

attrici. Da piccolo però<br />

non sembrava molto interessato<br />

ai capelli della<br />

sorella, anche se trascorreva intere<br />

giornate nel salone <strong>di</strong> parrucchiera della<br />

zia Ombretta Riccò. E qualcosa, lentamente,<br />

deve averlo assorbito. Paolo,<br />

infatti, dopo le me<strong>di</strong>e ha cominciato a<br />

frequentare il liceo scientifico e, nonostante<br />

gli ottimi risultati, ha capito che<br />

non era quella la sua strada. Probabilmente<br />

in quel momento sono riaffiorate<br />

le lunghe ore trascorse nel negozio della<br />

zia e il giovane ha iniziato a lavorare<br />

come parrucchiere, facendosi “le ossa”<br />

presso Nara Equipe <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, dove<br />

ha appreso le basi fondamentali del<br />

lavoro, affiancando così la pratica sul<br />

campo allo stu<strong>di</strong>o nella scuola per parrucchieri.<br />

Dopo qualche tempo, tramite<br />

la zia Ombretta, ha conosciuto James,<br />

un noto hairstylist <strong>di</strong> Reggio Emilia e<br />

ha iniziato a lavorare nel suo negozio.<br />

Assieme a James, Paolo Soffiatti ha<br />

effettuato il grande balzo, cominciando<br />

a pettinare le ragazze che hanno partecipato<br />

a Miss Italia ed entrando nel giro<br />

degli shows e delle <strong>di</strong>mostrazioni. Forte<br />

dei riscontri ottenuti ha quin<strong>di</strong> deciso <strong>di</strong><br />

abbandonare la stabile e tranquilla vita<br />

del negozio per quella più <strong>di</strong>namica<br />

delle agenzie, delle passerelle e della<br />

moda, iniziando a lavorare per conto<br />

SCUOLA<br />

Consegnati i <strong>di</strong>plomi del Galilei:<br />

in quattro sono usciti con 100<br />

Paolo Soffiatti.<br />

A sinistra una<br />

top model con<br />

una sua acconciatura;<br />

a destra,<br />

la copertina <strong>di</strong><br />

Gioia con Martina<br />

Stella: anche<br />

sui suoi capelli<br />

hanno lavorato<br />

le mani del<br />

mirandolese<br />

proprio. Ha pettinato bellissime modelle<br />

alle sfilate più importanti delle settimane<br />

della moda <strong>di</strong> Milano e Parigi. Ha<br />

viaggiato in luoghi esotici sempre per<br />

lavoro e ha conosciuto tante persone<br />

interessanti. Scontata quin<strong>di</strong> la sua<br />

decisione <strong>di</strong> trasferirsi a Milano, nella<br />

capitale italiana della moda, portandosi<br />

però sempre nel cuore la sua <strong>Mirandola</strong>,<br />

la famiglia, gli amici e il negozio della<br />

zia dove tutto ha avuto inizio…<br />

BREVI<br />

ZINI VERSO<br />

IL SACERDOZIO<br />

All'età <strong>di</strong> 74 anni, con tre figli e<br />

sei nipoti, <strong>di</strong>venterà sacerdote. Gianni<br />

Zini, ragioniere, ex <strong>di</strong>pendente dell'Ausl<br />

a <strong>Mirandola</strong>, verrà or<strong>di</strong>nato nelle<br />

prossime settimane con una cerimonia<br />

che si terrà in Duomo, alla presenza<br />

del vescovo. Si conclude in questo<br />

modo un percorso <strong>di</strong> fede iniziato fin<br />

da ragazzo. Zini era rimasto vedovo<br />

dopo la scomparsa della moglie Lara<br />

Pellacani.<br />

DECEDUTO<br />

GRILLENZONI<br />

Si è spento nei giorni scorsi all’età<br />

<strong>di</strong> 54 anni il sanfeliciano Alberto Grillenzoni<br />

(detto Grillo) che ha insegnato<br />

la musica a generazioni <strong>di</strong> giovani<br />

della Bassa. Gran chitarrista, “Grillo”<br />

prestava la sua opera alla Cooperativa<br />

sociale mirandolese “La Zerla”, dove<br />

la notizia della sua scomparsa è stata<br />

accolta con profondo cordoglio.<br />

CORSO PER 15<br />

DISOCCUPATI<br />

Prenderà il via in <strong>di</strong>cembre 2011 il<br />

corso <strong>di</strong> "Esperto <strong>di</strong> tecnologie informatiche<br />

e innovazione <strong>di</strong> prodotto", percorso<br />

formativo per 15 giovani <strong>di</strong>soccupati<br />

interamente gratuito. Info: http://www.<br />

ifoa.it/corsi/cad/Esperto_tecnologie_informatiche_innovazione_prodotto<br />

Il gran ballo del Cisa<br />

con i Guerzoni Boys<br />

Si è svolta lo scorso 12 novembre<br />

presso l’Au<strong>di</strong>torium del Castello Pico<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> (foto qui sopra) la cerimonia<br />

<strong>di</strong> consegna dei <strong>di</strong>plomi agli<br />

studenti “maturi” dell’Iss “Galilei”.<br />

Si sono particolarmente <strong>di</strong>stinti,<br />

<strong>di</strong>plomandosi con cento, Cristina<br />

Rossi (5°U Tecnico abbigliamento<br />

moda), Giulia Bonaldo e Letizia<br />

Moretto (5°H Liceo scientifico<br />

tecnologico), Giulia Botti e Andrea<br />

Brocco (5° I Liceo scientifico tecnologico).<br />

Giulia Botti (nella foto<br />

a destra), figlia <strong>di</strong> una <strong>di</strong>pendente<br />

dell’Unione Comuni Modenesi Area<br />

Nord, appassionata <strong>di</strong> equitazione,<br />

frequenta attualmente il primo anno<br />

<strong>di</strong> Biotecnologie all'Università <strong>di</strong><br />

Modena e Reggio Emilia. Da notare<br />

che all’iniziativa erano presenti,<br />

oltre al Sindaco <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> Maino<br />

Benatti e all’Assessore ai Servizi per<br />

la Promozione della Persona Lara<br />

Cavicchioli, anche i <strong>di</strong>rigenti scolastici,<br />

passati e presenti, del Galilei:<br />

Paolo Aragone, Giuseppe Pedrielli<br />

e l’attuale Milena Pran<strong>di</strong>ni.<br />

Domenica 6 novembre, presso<br />

la Casa residenza Cisa <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>,<br />

che fa parte dell’Asp (Azienda<br />

Pubblica <strong>di</strong> Servizi alla Persona)<br />

dell’Area Nord si sono esibite 12<br />

coppie <strong>di</strong> ballerini del gruppo Guerzoni<br />

Boys per allietare il pomeriggio<br />

degli anziani residenti.<br />

Il salone delle attività si è così<br />

trasformato in una pista da ballo in<br />

cui ospiti, parenti, amici e volontari<br />

sono stati coinvolti dai ritmi e dalle<br />

danze del gruppo. Lo spettacolo in<br />

due tempi è stato molto gra<strong>di</strong>to e si<br />

è concluso con un rinfresco. Marco<br />

e Rita, responsabili del gruppo<br />

Guerzoni Boys, tengono le lezioni<br />

<strong>di</strong> ballo il martedì dalle 21 presso il<br />

Circolo Cabassi e Guerzoni <strong>di</strong> Carpi<br />

e il giovedì sempre dalle 21 a Cortile<br />

presso il Circolo Ugo Barbaro. Marco<br />

e Rita insegnano da circa 30 anni<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> conservare balli<br />

come il liscio, la mazurka, la polka,<br />

tipici dell’Emilia Romagna, talvolta<br />

accantonati e <strong>di</strong>menticati per colpa <strong>di</strong><br />

balli più alla moda.<br />

L’Asp Area Nord, gli ospiti e<br />

il personale del Cisa ringraziano <strong>di</strong><br />

cuore i Guerzoni Boys e sperano <strong>di</strong><br />

poterli incontrare nuovamente al<br />

più presto.


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 17<br />

CARPI-MIRANDOLA<br />

25 anni <strong>di</strong> Notizie dalla Diocesi<br />

“Notizie” compie 25 anni. Il settimanale<br />

della Diocesi <strong>di</strong> Carpi e <strong>Mirandola</strong> è<br />

stato infatti fondato nel 1986 per volontà<br />

del vescovo Alessandro Maggiolini.<br />

Abbiamo intervistato l’attuale <strong>di</strong>rettore<br />

Luigi Lamma<br />

Quale bilancio tracciate dei vostri<br />

primi 25 anni?<br />

«In mezzo a testate che festeggiano<br />

i cento anni <strong>di</strong> vita pare un po’ presuntuoso<br />

fare bilanci. “Notizie” è nato come<br />

un semplice foglio <strong>di</strong> collegamento<br />

poi grazie al consenso dei lettori e al<br />

convinto sostegno dei vescovi, prima<br />

Maggiolini, poi Staffieri e soprattutto<br />

Tinti, si è trasformato in un giornale.<br />

Però non solo giornale della Chiesa ma<br />

anche giornale della gente ovvero del<br />

territorio».<br />

Dal vostro punto <strong>di</strong> vista com’è<br />

cambiata la Diocesi e quali sono i<br />

nuovi problemi?<br />

« “Notizie” è lo specchio della<br />

trasformazione della Diocesi, visto che<br />

ne raccontiamo la vita ogni settimana.<br />

Uno degli aspetti più innovativi è la<br />

crescente corresponsabilità dei laici,<br />

anche giovani, nei vari ambiti della<br />

pastorale. L’aspetto più critico è il calo<br />

dei sacerdoti attivi nonostante ci siano<br />

segnali incoraggianti come ad esempio i<br />

tre giovani che hanno iniziato quest’anno<br />

gli stu<strong>di</strong> teologici».<br />

Che rapporto avete coi lettori?<br />

«I nostri lettori sono molto attenti<br />

ma anche <strong>di</strong>screti, non amano le polemiche<br />

pubbliche, piuttosto si fanno sentire<br />

<strong>di</strong>rettamente. Per la maggior parte sono<br />

abbonati. Poi ci sono coloro che chiamo<br />

i primi “azionisti” ovvero la miriade <strong>di</strong><br />

realtà ecclesiali che caratterizza una<br />

«Siamo cambiati insieme ai nostri lettori»<br />

Compie un quarto <strong>di</strong> secolo il settimanale <strong>di</strong>retto da Luigi Lamma<br />

Diocesi piccola ma vivace come quella<br />

<strong>di</strong> Carpi. Sempre più chiedono spazio e<br />

attenzione alle loro proposte, cosa che<br />

prima non avveniva. Segno che grazie a<br />

“Notizie” è cresciuta anche la sensibilità<br />

per la comunicazione».<br />

E più in generale com’è cambiata<br />

l’informazione sul territorio?<br />

«Quando è nato “Notizie” c’erano<br />

solo i due quoti<strong>di</strong>ani, “Carlino” e<br />

“Gazzetta”, a Carpi due ra<strong>di</strong>o e poi le<br />

televisioni a Modena. Oggi l’offerta si è<br />

molto arricchita. C’è tanta informazione<br />

ed è un bene, ma i giovani mi pare si<br />

allontanino sempre <strong>di</strong> più dalla lettura<br />

del giornale e c’è poca <strong>di</strong>sponibilità a<br />

riflettere. Se dall’informazione non si ricevono<br />

stimoli per una vera conoscenza<br />

anche il nostro impegno rischia <strong>di</strong> essere<br />

vanificato».<br />

Com’è stato il primo approccio<br />

con il nuovo vescovo?<br />

«Finora ho avuto l’opportunità <strong>di</strong><br />

incontrare monsignor Cavina una sola<br />

volta e mi è parso davvero desideroso<br />

<strong>di</strong> iniziare questa avventura pastorale<br />

alla guida della nostra Diocesi. Ha<br />

vissuto per tanti anni a Roma nel cuore<br />

della Chiesa cattolica per un servizio<br />

poco appariscente ma molto delicato,<br />

è giovane ed entusiasta, quello che ci<br />

vuole per guardare al futuro della nostra<br />

Chiesa con speranza».<br />

E qual è il ricordo più bello<br />

dell’episcopato <strong>di</strong> monsignor Tinti?<br />

«Il ricordo più bello è tutto il pezzo<br />

<strong>di</strong> strada percorso insieme. Un <strong>di</strong>alogo<br />

costante, un crescendo <strong>di</strong> fiducia nei<br />

confronti miei e <strong>di</strong> tutti i collaboratori<br />

del giornale. Un piacere per degli operatori<br />

della comunicazione lavorare con<br />

Fondato nel 1968 per volontà<br />

del vescovo Maggiolini<br />

“Notizie” è stato fondato nel<br />

1986 per volontà del vescovo Alessandro<br />

Maggiolini. Il primo <strong>di</strong>rettore<br />

è stato Romano Pelloni, fino al 1992,<br />

coa<strong>di</strong>uvato da don Carlo Malavasi.<br />

Dal 1992 il <strong>di</strong>rettore è Luigi Lamma<br />

(foto). La redazione è composta da<br />

Annalisa Bonaretti, Benedetta<br />

Bellocchio, Virginia Panzani e<br />

Paola Lunar<strong>di</strong>, da <strong>Mirandola</strong> Laura<br />

Michelini. Da alcuni anni “Notizie”<br />

assicura anche una trasmissione quin<strong>di</strong>cinale<br />

su è-tv Antenna 1 curata da<br />

Saverio Catellani. Archivio del giornale<br />

e videogiornali sono consultabili<br />

sul sito della Diocesi www.carpi.<br />

chiesacattolica.it. Notizie è gestito in<br />

autonomia da una cooperativa, che cura<br />

tutta la parte amministrativa, attualmente<br />

presieduta da Ercole Gasparini<br />

con i consiglieri Silvio Cavazzoli,<br />

La redazione <strong>di</strong> Notizie con<br />

mons. Elio Tinti<br />

Eugenio Galli e Bruno Ghidoni. La<br />

<strong>di</strong>ffusione avviene per lo più tramite<br />

abbonamento me<strong>di</strong>amente 2mila abbonati<br />

per una tiratura <strong>di</strong> circa 2mila<br />

cinquecento copie alla settimana.<br />

monsignor Tinti, sempre desideroso<br />

<strong>di</strong> “annunciare il Vangelo dai tetti”<br />

per arrivare ovunque. I momenti più<br />

significativi sono stati <strong>di</strong>versi, tra i più<br />

recenti ricordo la nomina a vescovo <strong>di</strong><br />

monsignor Douglas Regattieri e il conferimento<br />

della citta<strong>di</strong>nanza onoraria <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>. In entrambe le occasioni mi<br />

è parso veramente felice e commosso. A<br />

me è stato <strong>di</strong> esempio nei perio<strong>di</strong> della<br />

malattia, anche in questa situazione si è<br />

dato tutto alla sua Chiesa e al suo popolo,<br />

in tanti mo<strong>di</strong>, e questo la gente l’ha<br />

capito senza bisogno <strong>di</strong> molte parole».<br />

Da anni il mondo dell’e<strong>di</strong>toria<br />

non se la passa troppo bene. Come<br />

vedete il vostro futuro?<br />

«Problematico. Dovremo rivedere<br />

tante scelte. Con fiducia però perché il<br />

mondo della comunicazione è in costante<br />

evoluzione. Forse ci viene chiesto <strong>di</strong><br />

avere più fantasia nell’uso dei mezzi,<br />

cogliere le nuove opportunità della<br />

tecnologia».<br />

AREA NORD<br />

Tanti laboratori<br />

nelle scuole<br />

dell’infanzia<br />

Prenderà il via nei prossimi giorni<br />

presso tutte le scuole d’infanzia<br />

e primarie dei Comuni <strong>di</strong> Medolla,<br />

Camposanto e San Felice sul Panaro<br />

una ricca serie <strong>di</strong> laboratori, interventi<br />

in classe e uscite sul territorio, legati al<br />

vasto mondo dell’ambiente, dell’energia<br />

e delle raccolte <strong>di</strong>fferenziate. Gli<br />

itinerari <strong>di</strong> educazione ambientale<br />

sono stati richiesti a "La Lumaca"<br />

dai tre enti locali, per sensibilizzare e<br />

promuovere nei ragazzi comportamenti<br />

più consapevoli e rispettosi nei confronti<br />

dell’ambiente e contribuire a far<br />

maturare nei “citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> domani” un<br />

proprio senso <strong>di</strong> responsabilità nei riguar<strong>di</strong><br />

della natura e delle sue risorse. I<br />

docenti potranno liberamente scegliere<br />

i percorsi <strong>di</strong>dattici tra un ampio book <strong>di</strong><br />

proposte sud<strong>di</strong>vise per argomento e per<br />

età dei partecipanti, in modo da integrare<br />

ed arricchire la programmazione<br />

<strong>di</strong>dattica specifica delle varie classi.<br />

Sono previsti 39 percorsi <strong>di</strong>dattici per<br />

sod<strong>di</strong>sfare le richieste <strong>di</strong> tutte le classi<br />

delle scuole primarie <strong>di</strong> Medolla (11<br />

classi), Camposanto (11 classi) e San<br />

Felice sul Panaro (21 classi). In ciascuna<br />

classe sono previsti un incontro in<br />

aula <strong>di</strong> 2 ore <strong>di</strong> lezione ed un' uscita <strong>di</strong><br />

mezza giornata nelle più caratteristiche<br />

aree protette locali, come ad esempio<br />

l’Oasi <strong>di</strong> San Matteo. Tutti gli itinerari<br />

sono preceduti da incontri <strong>di</strong> programmazione<br />

con gli insegnanti <strong>di</strong> classe,<br />

per concordare mo<strong>di</strong>, tempi e attività<br />

<strong>di</strong>dattiche dei vari interventi. Verranno<br />

inoltre coinvolte anche tutte le sezioni<br />

dei 5 anni delle scuole dell’infanzia<br />

dei tre Comuni, con un laboratorio<br />

<strong>di</strong> 2 ore per ciascuna sezione. Gli<br />

itinerari <strong>di</strong>dattici sono realizzati dagli<br />

esperti educatori ambientali e dalle<br />

guide ambientali escursionistiche de<br />

"La Lumaca "e si caratterizzeranno<br />

per l’uso <strong>di</strong> strumenti e metodologie<br />

<strong>di</strong>fferenziate sulla base dell’età dei<br />

ragazzi, combinando l’approccio<br />

lu<strong>di</strong>co, scientifico ed esperienziale.<br />

A tutti i citta<strong>di</strong>ni dei tre Comuni sono<br />

de<strong>di</strong>cati anche 3 speciali laboratori <strong>di</strong><br />

riciclo creativo, curati da un operatore<br />

particolarmente esperto nelle attività<br />

manuali e creative. I laboratori valorizzano<br />

gli oggetti comuni che, in tutte le<br />

nostre case, spesso sono abbandonati o<br />

gettati perché ritenuti <strong>di</strong> scarsa utilità:<br />

lacci, tappi, bottiglie <strong>di</strong> plastica, grucce,<br />

nastri, cartoni, scatole da scarpe. Tutti<br />

questi oggetti, grazie alla maestria<br />

e fantasia dei ragazzi, prenderanno<br />

nuova vita trasformandosi in piccole<br />

opere d’arte. In un periodo dove l’usa<br />

e getta risulta essere una consuetu<strong>di</strong>ne<br />

consolidata, i laboratori <strong>di</strong> riciclo creativo<br />

insegnano ai ragazzi il valore degli<br />

oggetti e l’importanza del riutilizzo<br />

dei materiali. Per informazioni:info@<br />

lalumaca.org. "La Lumaca" opera nel<br />

settore ambientale dal 1979.


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 19<br />

RICONOSCIMENTI<br />

Nuovo premio alle Poste <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Grazie alle ottime performance<br />

riguardanti la sod<strong>di</strong>sfazione dei clienti<br />

e la qualità del lavoro svolto, gli uffici<br />

postali <strong>di</strong> Carpi, <strong>Mirandola</strong>, Piumazzo<br />

e Vignola si sono classificati ai primi<br />

posti dell’Area Centro Nord, che conta<br />

15 filiali e oltre 1.450 uffici postali<br />

<strong>di</strong>slocati nell’Emilia Romagna e nelle<br />

Marche. I riconoscimenti sono stati<br />

attribuiti dal responsabile territoriale<br />

Doriano Bolletta nel corso del meeting<br />

annuale organizzato in collaborazione<br />

con Cassa Depositi e Prestiti. Il<br />

successo riportato dagli uffici postali<br />

modenesi è stato determinato dallo<br />

spirito <strong>di</strong> squadra che ha permesso<br />

<strong>di</strong> raggiungere risultati e obiettivi<br />

prefissati. Numerosi, infatti, gli uffici<br />

che si sono classificati al secondo<br />

posto (Bastiglia, Sorbara, Maranello,<br />

Prignano sulla Secchia e Carpi 1) e<br />

al terzo (Cognento, Montebonello,<br />

Torre Maina e San Vito <strong>di</strong> Modena).<br />

Proprio sull’importanza del ruolo<br />

che riveste ogni singolo operatore<br />

all’interno <strong>di</strong> ogni ufficio si è incentrato<br />

il tema dell’incontro, al quale<br />

hanno partecipato oltre 400 invitati<br />

tra <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> filiale, <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> uffici<br />

postali e responsabili <strong>di</strong> settore delle<br />

due regioni. La convention organizzata<br />

a Bellaria ha rappresentato un<br />

importante momento <strong>di</strong> aggregazione<br />

e <strong>di</strong> confronto, finalizzato, tra l’altro,<br />

a con<strong>di</strong>videre le nuove strategie e gli<br />

obiettivi aziendali per essere sempre<br />

Ai primi posti del Nord Italia per lo spirito <strong>di</strong> squadra<br />

Nel corso del meeting annuale organizzato con la Cassa Depositi<br />

Il 17 novembre l'Associazione<br />

Mogli Me<strong>di</strong>ci Italiani (Ammi) ha organizzato,<br />

con grande partecipazione<br />

<strong>di</strong> pubblico, una sfilata <strong>di</strong> moda a<br />

scopo benefico presso Villa Fondo<br />

MIRANDOLA<br />

più in grado <strong>di</strong> offrire alla clientela<br />

prodotti e servizi che siano all’altezza<br />

delle aspettative. La chiusura della<br />

manifestazione è stata riservata alla<br />

premiazione degli uffici postali <strong>di</strong><br />

Emilia Romagna e Marche che, come<br />

quelli <strong>di</strong> Carpi, <strong>Mirandola</strong>, Piumazzo<br />

e Vignola, hanno raggiunto risultati<br />

<strong>di</strong> eccellenza nelle varie tipologie <strong>di</strong><br />

servizi e prodotti che Poste Italiane<br />

mette quoti<strong>di</strong>anamente a <strong>di</strong>sposizione<br />

dei suoi clienti.<br />

Nella foto, la <strong>di</strong>rettrice dell'ufficio<br />

postale <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Immacolata<br />

Candela (prima da sinistra), riceve<br />

il riconoscimento.<br />

Otto giovani indossatrici<br />

nella sfilata Ammi <strong>di</strong> beneficenza<br />

Tagliata <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Alla presenza<br />

<strong>di</strong> numerose signore che ringraziamo<br />

vivamente, hanno sfilato, con<br />

spirito <strong>di</strong> volontariato, otto giovani<br />

indossatrici.<br />

Il Mago Goblin incanta<br />

anche gli ospiti del Cisa<br />

Lo scorso 20 ottobre, presso la<br />

Casa Residenza Cisa <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

si è festeggiato l'arrivo dell'autunno<br />

con un’iniziativa presentata dalla<br />

Conferenza maschile dell'Associazione<br />

San Vincenzo <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

e dal mago Goblin (Francesco). La<br />

San Vincenzo è molto presente e<br />

attiva in Casa Protetta dove durante<br />

l'anno organizza <strong>di</strong>versi momenti ricreativi<br />

per gli ospiti della struttura.<br />

Da tempo l’Associazione denota una<br />

particolare sensibilità nei confronti<br />

degli anziani e delle persone sole<br />

in genere. I soci sono presenti con<br />

feste e rinfreschi dal 2006, attesi dal<br />

Cisa per allietare i momenti <strong>di</strong> vita<br />

degli anziani residenti e dei loro famigliari.<br />

Alcune socie vincenziane,<br />

poi, continuano le visite nel salone<br />

e nelle stanze superiori, con cadenza<br />

quin<strong>di</strong>cinale. Il 20 ottobre il presidente<br />

della Conferenza maschile,<br />

Renzo Pivetti, insieme a don Benito<br />

e ad altri soci sono stati coinvolti<br />

dalle magie del mago Goblin che con<br />

svariati trucchi ha animato la festa e<br />

stupito gli anziani, facendoli rimanere<br />

increduli: gli stessi non capivano<br />

La Ditta Baroni <strong>di</strong> Concor<strong>di</strong>a e<br />

la Pellicceria-Pelletteria Barelli <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong> hanno fornito i capi <strong>di</strong> abbigliamento,<br />

molto apprezzati. A loro<br />

e alle indossatrici vanno i nostri più<br />

come certi eventi potessero accadere<br />

nonostante l'attenzione e il controllo<br />

che tutti avevano sul mago. Contenti<br />

e stupefatti hanno poi festeggiato<br />

con un rinfresco offerto dall'Associazione.<br />

Gli ospiti, il personale,<br />

l'Azienda Servizi alla Persona Area<br />

Nord dei Comuni Modenesi, in attesa<br />

dei prossimi incontri, ringraziano<br />

l'Associazione San Vincenzo per<br />

l'attenzione che <strong>di</strong>mostra attraverso<br />

la continuità delle iniziative che<br />

perio<strong>di</strong>camente organizza, oltre a<br />

ringraziare il mago Goblin per le<br />

spettacolari magie.<br />

Nella foto, le otto "indossatrici benefiche" Giulia Baral<strong>di</strong>, Eleonora Barelli, Agnese<br />

Bonomi, Arianna Bonomi, Marianna Castellini, Licia Luppi, Giu<strong>di</strong>tta Montella e<br />

Ley<strong>di</strong>s Roche Pennycork.<br />

sentiti ringraziamenti, come anche<br />

a Rino Franciosi per la consueta,<br />

generosa ospitalità.<br />

LARA MANTOVANI UGUZZONI<br />

PRESIDENTE AMMI MIRANDOLA<br />

MIRANDOLA<br />

2 famiglie su 3<br />

hanno già risposto<br />

al Censimento<br />

Al 23 novembre 2011 sono<br />

6.857 le famiglie <strong>di</strong> Mirandolesi che<br />

hanno restituito il questionario del<br />

Censimento, ovvero oltre due su tre:<br />

2.801 (quasi il 41% dei questionari<br />

consegnati) lo hanno fatto tramite<br />

internet, ed in tal modo potranno<br />

partecipare all’estrazione dei premi<br />

(IPad, Net Book, Smart Phone, ecc)<br />

messi in palio dall’Amministrazione<br />

comunale con il concorso “Clicca e<br />

Vinci”; 3.010 famiglie lo hanno<br />

consegnato <strong>di</strong>rettamente all’Ufficio<br />

Comunale <strong>di</strong> Censimento in via<br />

Montanari 5, aperto tutti i giorni,<br />

domenica e festivi esclusi, dalle<br />

8,30 alle 13 e il lunedì e giovedì<br />

pomeriggio dalle 15 alle 18; 888<br />

famiglie lo hanno invece consegnato<br />

in un ufficio postale; 158 sono<br />

quelle invece che lo hanno consegnato<br />

<strong>di</strong>rettamente ad un rilevatore<br />

autorizzato, ma è solo da lunedì 20<br />

novembre che i rilevatori si stanno<br />

recando presso le famiglie che non<br />

lo hanno ancora consegnato con<br />

le altre modalità. I rilevatori sono<br />

riconoscibili da un tesserino con<br />

fotografia, rilasciato dall’Istat e<br />

firmato dal Sindaco <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>.<br />

E’ possibile chiedere conferma<br />

dei nomi dei rilevatori telefonando<br />

ai seguenti numeri: Ufficio Comunale<br />

<strong>di</strong> Censimento 0535/29758-<br />

0535/29788, Centralino comunale<br />

0535/29511, Polizia Municipale<br />

0535/611039. Anche a livello<br />

nazionale il Censimento sta incassando<br />

ottimi risultati. Sono quasi 16<br />

milioni le famiglie che hanno riconsegnato<br />

il questionario, scegliendo<br />

nel 37,3% dei casi la risposta via<br />

web, nel 32,3% la consegna presso<br />

i centri comunali e nel 30,4 la restituzione<br />

presso gli uffici postali.<br />

C’è ancora comunque tempo fino<br />

al 31 gennaio 2012 per compilare<br />

il questionario e consegnarlo con<br />

una delle quattro modalità prima<br />

descritte. E’ utile ricordarsi che la<br />

mancata compilazione del questionario<br />

potrebbe comportare la<br />

cancellazione dall’Anagrafe della<br />

popolazione. La sanzione per chi<br />

non restituisce il questionario scatterà<br />

soltanto nel caso in cui sia stata<br />

accertata la volontà <strong>di</strong> non rispondere<br />

o <strong>di</strong> fornire risposte mendaci.


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 21<br />

Diverse opere e pezzi originali ma anche una visita virtuale<br />

TRE CENTENARI<br />

In mostra 400 anni della famiglia Pico<br />

Inaugura il 16 <strong>di</strong>cembre al Castello <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> una grande esposizione<br />

Stemma <strong>di</strong> Alessandro II Pico e Anna Beatrice d'Este, tratto dal libro "Mosse Giove<br />

coll'aquila" (collezione privata)<br />

Sarà inaugurata venerdì 16 <strong>di</strong>cembre<br />

alle ore 18, presso il Castello<br />

Pico <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, la mostra “Cronaca<br />

della nobilissima famiglia Pico. Quattrocento<br />

anni <strong>di</strong> Signoria e <strong>di</strong> storia a<br />

<strong>Mirandola</strong>”. L’esposizione, che potrà<br />

essere visitata fino al 15 aprile 2012,<br />

occupa <strong>di</strong>verse aree del Castello: piano<br />

terra-Sala Mostre e Sala delle Prigioni;<br />

Galleria della Duchessa e Loggia Nord;<br />

Galleria al terzo piano, Fondazione<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio. L’iniziativa rientra<br />

nelle celebrazioni per ricordare tre date<br />

salienti della storia della famiglia Pico e<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. L’anno 1311 segna infatti<br />

il momento dell’investitura imperiale a<br />

favore della famiglia Pico quali signori<br />

del territorio mirandolese. Nell’anno<br />

1511 si concluse il celebre asse<strong>di</strong>o alla<br />

città <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> condotto dalle truppe<br />

pontificie guidate da Papa Giulio<br />

II. L’entrata della famiglia Este a<br />

<strong>Mirandola</strong> avvenuta nel 1711 determina<br />

la fine della Signoria dei Pico durata<br />

esattamente quattro secoli. Questa<br />

mostra intende seguire un percorso<br />

attraverso il quale ricostruire essenziali<br />

aspetti <strong>di</strong> quattrocento anni <strong>di</strong> storia<br />

incentrata sulle vicende <strong>di</strong> una famiglia<br />

il cui nome è in<strong>di</strong>ssolubilmente legato<br />

a quello <strong>di</strong> una città. L’esposizione<br />

è allestita negli spazi del Castello dei<br />

Pico, e<strong>di</strong>ficio ristrutturato e riaperto<br />

al pubblico nel 2006. Si tratta <strong>di</strong> una<br />

piccola parte dell’enorme complesso<br />

che costituiva la reggia della famiglia<br />

signora <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. I lavori <strong>di</strong> restauro<br />

hanno consentito <strong>di</strong> recuperare alcuni<br />

degli spazi sopravvissuti al processo<br />

<strong>di</strong> progressiva <strong>di</strong>struzione ed obsolescenza<br />

a cui il Castello mirandolese è<br />

stato sottoposto negli anni. Oggi questo<br />

e<strong>di</strong>ficio è caratterizzato da ampi locali<br />

attrezzati per ospitare mostre temporanee,<br />

dotati <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza e<br />

<strong>di</strong> quanto altro necessario per garantire<br />

Caterina Lucrezia e le altre:<br />

donne e abiti al tempo dei Pico<br />

“Caterina, Lucrezia e le altre.<br />

Donne e abiti al tempo dei Pico” è il<br />

titolo della mostra, a cura <strong>di</strong> Annarita<br />

Battaglioli, che sarà inaugurata<br />

sabato 17 <strong>di</strong>cembre, alle 17 presso la<br />

Sala della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />

(IV piano) presso il Castello<br />

Pico <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. L’esposizione,<br />

che rientra nell’ambito delle iniziative<br />

per i tre centenari pichiani, potrà<br />

essere visitata fino al 19 febbraio<br />

2012. La moda è un fenomeno che<br />

nasce tra il XIII e il XIV secolo e<br />

nel corso del tempo ha subito molte<br />

trasformazioni avvalendosi <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci<br />

basati sui colori, i tessuti e le fogge<br />

degli abiti.<br />

Dietro le vesti presenti presso le<br />

corti rinascimentali, c’erano figure<br />

femminili spesso avvolte nell’oblio<br />

ma delle quali possiamo trovare traccia<br />

negli inventari dotali e nei libri<br />

<strong>di</strong> guardaroba dove sono annotati<br />

con cura tutti gli acquisti <strong>di</strong> stoffe,<br />

passamanerie e accessori. In queste<br />

carte polverose è rimasto nascosto<br />

per secoli un universo esclusivamente<br />

femminile fatto <strong>di</strong> vesti <strong>di</strong> raso<br />

alessandrino, <strong>di</strong> pellande foderate<br />

<strong>di</strong> vaio, <strong>di</strong> robe e guarnello cremisi<br />

MOSTRA<br />

o morello. L’inventario dotale <strong>di</strong><br />

Caterina Pico, giovane sposa nel<br />

1474 <strong>di</strong> Leonello Pio signore <strong>di</strong><br />

Carpi e futura madre <strong>di</strong> Alberto III,<br />

carismatico principe rinascimentale,<br />

custo<strong>di</strong>to presso l’Archivio Storico<br />

<strong>di</strong> Carpi, ci introduce e ci guida alla<br />

conoscenza del mondo della moda<br />

e delle sue evoluzioni nei secoli.<br />

In questo viaggio, che ci porta fino<br />

alla fine della Signoria pichense<br />

nel XVIII secolo, ci accompagnano<br />

molte figure femminili legate alla<br />

storia <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, attraverso la<br />

ricostruzione <strong>di</strong> abiti e accessori su<br />

bambole/manichino alte circa 70<br />

centimetri. Prima <strong>di</strong> schizzi e modelli,<br />

le bambole sono state infatti<br />

il primo mezzo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione della<br />

moda presso le corti rinascimentali<br />

e il loro uso è documentato proprio<br />

negli inventari <strong>di</strong> guardaroba. Abiti<br />

e vesti <strong>di</strong> una dama del XV secolo<br />

ci rivelano il suo mondo quoti<strong>di</strong>ano,<br />

un mondo reale ma ancora oggi<br />

inesplorato e punto <strong>di</strong> partenza per<br />

ulteriori stu<strong>di</strong> e ricerche. La mostra<br />

è organizzata dal <strong>Comune</strong> con il<br />

contributo della Fondazione Cassa<br />

<strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>.<br />

un’ adeguata fruizione<br />

delle opere. Il Castello<br />

dei Pico ospita anche<br />

il Museo Civico <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>. Strutturata<br />

in sezioni con una<br />

propria coerenza tematica,<br />

la mostra ha per<br />

veri e centrali attori<br />

protagonisti i membri<br />

della famiglia Pico<br />

e sono questi ultimi<br />

che <strong>di</strong> fatto in qualche<br />

modo si propongono<br />

<strong>di</strong> condurre il visitatore<br />

lungo un itinerario<br />

storico e cronologico.<br />

L’esposizione intende<br />

ospitare al suo interno<br />

<strong>di</strong>verse opere<br />

e pezzi originali, ma<br />

avrà anche un carattere<br />

virtuale, grazie<br />

alla riproduzione in<br />

formato cartaceo e <strong>di</strong>gitale<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti, medaglie, documenti,<br />

libri ed altre immagini che consentano<br />

una ricostruzione ideale e ipotetica,<br />

e se vogliamo anche materialmente<br />

impossibile oggi, della corte dei Pico<br />

a <strong>Mirandola</strong>. Ciò presuppone anche un<br />

MIRANDOLA<br />

Oltre 200 stampe<br />

per raccontare la città<br />

La Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, agli inizi degli<br />

anni 2000, ottenne tramite lascito<br />

testamentario una importantissima<br />

raccolta <strong>di</strong> stampe del noto collezionista<br />

mirandolese Giulio (Cesare)<br />

Costantini. Questa raccolta <strong>di</strong> 126<br />

documenti contiene, in prevalenza,<br />

incisioni storiche a stampa del territorio<br />

e della città <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, carte<br />

geografiche, in quantità minore, del<br />

territorio padano e della penisola<br />

italiana, altre stampe rievocative<br />

e celebrative <strong>di</strong> immagini sacre <strong>di</strong><br />

devozione e dei personaggi illustri<br />

mirandolesi, infine, sono presenti<br />

alcune riproduzioni fotografiche <strong>di</strong><br />

documenti, <strong>di</strong> architetture o monumenti<br />

tutti riconducibili alla storia<br />

Venerdì 16 <strong>di</strong>cembre 2011<br />

sarà anche presentata<br />

presso l’Au<strong>di</strong>torium del<br />

Castello dei Pico, alle ore<br />

17.30, prima dell’inaugurazione<br />

della Mostra, la<br />

ristampa anastatica dei<br />

primi due volumi delle<br />

“Memorie Storiche della<br />

città e dell’antico Ducato<br />

della <strong>Mirandola</strong>”.<br />

Il cofanetto dei due libri è<br />

stato pubblicato dalla Fondazione<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e costituisce<br />

l’interessantissima rie<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> due fra le più antiche<br />

e fondamentali cronache<br />

storiche su <strong>Mirandola</strong> e sulla<br />

famiglia Pico scritte da<br />

Ingrano Bratti (continuata<br />

da Battista Papazzoni) e da<br />

un anonimo.<br />

allestimento dell’esposizione<br />

che faciliti la<br />

suggestione <strong>di</strong> evocazioni<br />

e che consenta<br />

una ricostruzione storicamente<br />

puntuale e<br />

nel contempo adeguatamente<br />

accattivante.<br />

Il filo conduttore è costituito<br />

da un leggero<br />

apparato <strong>di</strong>dascalico,<br />

un’esplicazione e una<br />

sorta <strong>di</strong> voce fuori<br />

campo, che guiderà<br />

sempre il visitatore.<br />

Di fatto questa mostra<br />

intende essere un importante<br />

omaggio alla<br />

città <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e<br />

alla sua storia, all’interno<br />

della quale ebbe<br />

un ruolo <strong>di</strong> enorme<br />

importanza e rilievo la<br />

famiglia Pico. Si tratta<br />

<strong>di</strong> fatto della prima<br />

mostra de<strong>di</strong>cata alla famiglia Pico,<br />

modello esemplare <strong>di</strong> piccola signoria<br />

in ambito locale e in questo senso essa<br />

costituisce un evento <strong>di</strong> particolare<br />

interesse anche in ambito regionale e<br />

nazionale.<br />

mirandolese e dei Comuni limitrofi.<br />

I documenti appartengono ai secoli<br />

XVI-XIX e sono stati catalogati e<br />

descritti da Vilmo Cappi nella pubblicazione<br />

“Stampe e <strong>di</strong>segni della<br />

<strong>Mirandola</strong> dal secolo XVI al secolo<br />

XX-Legato Giulio Cesare Costantini”,<br />

e<strong>di</strong>to dalla Fondazione Cassa<br />

<strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e dalla<br />

Cassa si Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

SpA nel 2005.<br />

A seguito della nuova organizzazione<br />

del Museo all’interno del<br />

Castello dei Pico, inaugurato nel<br />

2006, è stata proposta alla Fondazione<br />

una <strong>di</strong>versa sistemazione<br />

delle stampe. In primo luogo sono<br />

state unite le incisioni originali a<br />

stampa del territorio e della città <strong>di</strong><br />

L’ESPOSIZIONE<br />

Grazie agli sponsor<br />

e al Gruppo<br />

<strong>di</strong> lavoro<br />

La mostra è organizzata da<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Fondazione<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

e Centro Internazionale <strong>di</strong> Cultura<br />

“Giovanni Pico della <strong>Mirandola</strong>”,<br />

sotto l’Alto Patronato del Presidente<br />

della Repubblica, con il patrocinio<br />

della Regione Emilia Romagna, della<br />

Provincia <strong>di</strong> Modena, dell’Istituto<br />

per i Beni Culturali, Artistici e Naturali<br />

della Regione Emilia Romagna.<br />

Main Sponsor: Budri srl-<strong>Mirandola</strong>;<br />

Acea Costruzioni Spa; Contest srl.<br />

Hanno contribuito con la propria<br />

sponsorizzazione: Società Cattolica<br />

<strong>di</strong> Assicurazione- Agenzia <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>;<br />

Armeria Lugli Giancarlo<br />

srl; Infissi Goldoni srl <strong>Mirandola</strong>; Il<br />

Chiodo Fisso S.a.s.; Stu<strong>di</strong>o Grafico<br />

Kina snc; SanFelice 1893 Banca<br />

Popolare Soc. Coop. p.a.; Al Meglio<br />

Tessuti-<strong>Mirandola</strong>. Hanno contribuito<br />

all’organizzazione ed all’allestimento:<br />

Polistu<strong>di</strong>o Stu<strong>di</strong>o Tecnico Associato-<br />

<strong>Mirandola</strong>; Alchimia snc Cavezzo;<br />

Vanni Calanca. L’organizzazione<br />

della mostra è stata curata da un Gruppo<br />

<strong>di</strong> lavoro composto da Cristina<br />

Arbizzani, Elena Benatti, Giovanni<br />

Benatti, Gabriella Buoli, Matteo<br />

Carletti, Luisa Franciosi, Benedetta<br />

Lugli, Clau<strong>di</strong>o Sgarbanti, Gian<br />

Luca Tusini e Giampaolo Zirol<strong>di</strong>.<br />

<strong>Mirandola</strong>, le carte geografiche del<br />

territorio padano e della penisola<br />

italiana e si è deciso <strong>di</strong> esporle per<br />

perio<strong>di</strong> storici avendo come filo<br />

conduttore l'evoluzione del territorio<br />

visto attraverso la cartografia<br />

antica, con il parallelo storico degli<br />

avvenimenti che coinvolsero<br />

gli Stati italiani, l’Impero e il<br />

nostro territorio mirandolese<br />

(dalla Signoria al Ducato).<br />

Ogni carta geografica o<br />

stampa rappresenta la sintesi<br />

<strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e la<br />

conoscenza scientifica <strong>di</strong> un<br />

preciso momento storico, <strong>di</strong><br />

un determinato luogo o del<br />

territorio, e quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> per sè<br />

è un insieme <strong>di</strong> informazioni,<br />

mai complete, dettate dalle<br />

conoscenze scientifiche del<br />

momento, dalla volontà del<br />

committente o dell’incisore<br />

a far conoscere per ragioni<br />

militari o per <strong>di</strong>vulgazione ed<br />

informazione un particolare<br />

evento storico. Quin<strong>di</strong> l’unione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse carte, messe in successione<br />

o a confronto, può ben<br />

rievocare un fatto storico, gli<br />

interessi e la situazione politica<br />

<strong>di</strong> quel momento. Questi sono<br />

stati i principi ispiratori della<br />

nuova sistemazione della raccolta<br />

Costantini e per la scelta<br />

dei nuovi acquisti provenienti<br />

da aste nazionali e da collezionisti<br />

privati, fra cui anche<br />

citta<strong>di</strong>ni mirandolesi, come<br />

Clau<strong>di</strong>o Sgarbanti. Ora la raccolta<br />

supera i 200 documenti.<br />

Si è voluto inserire <strong>Mirandola</strong><br />

e il suo territorio (fino al 1708<br />

Ducato autonomo) nel quadro<br />

più ampio dell’Italia, della<br />

pianura padana e dei Ducati<br />

limitrofi, collocando storicamente<br />

le mappe locali. Lo<br />

spirito espositivo della mostra<br />

si basa su una esposizione facile,<br />

chiara e semplice con un<br />

evidente intento <strong>di</strong>vulgativo <strong>di</strong> una<br />

materia complessa perché intricata<br />

con elementi fisici, politici, filosofici<br />

e religiosi che si mo<strong>di</strong>ficano con<br />

l’evoluzione dello sviluppo economico,<br />

delle conoscenze e delle tecnologie.<br />

Questa esposizione (a cura<br />

dell’architetto Giovanni Benatti,<br />

dal 16 <strong>di</strong>cembre 2011 al 15 aprile<br />

2012) costituisce una delle sezione<br />

<strong>di</strong> cui sarà composta la mostra “Cronaca<br />

della nobilissima famiglia Pico.<br />

Quattrocento anni <strong>di</strong> signoria e <strong>di</strong><br />

storia a <strong>Mirandola</strong>”, un evento che<br />

si propone <strong>di</strong> soffermarsi su quattro<br />

secoli <strong>di</strong> storia citta<strong>di</strong>na.<br />

EDMONDO TRIONFINI<br />

PRESIDENTE FONDAZIONE<br />

CASSA DI RISPARMIO DI MIRANDOLA


22 · n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 23<br />

ASSOCIAZIONI<br />

Marco Poletti è stato rieletto presidente e tesoriere<br />

Il nuovo <strong>di</strong>rettivo del Gruppo Stu<strong>di</strong><br />

BREVI<br />

BABBO NATALE<br />

ARRIVA CON L’ANT<br />

Sabato 3 <strong>di</strong>cembre dalle 15,30 alle<br />

19,30 grande festa in via Volturno a<br />

<strong>Mirandola</strong>, con musica, frittelle, bomboloni<br />

e vin brulè. Ci sarà anche una<br />

truccabimbi per i più piccoli. Previsto<br />

anche l’arrivo, in anteprima quasi assoluta,<br />

<strong>di</strong> Babbo Natale. L’iniziativa è<br />

organizzata da commercianti <strong>di</strong> via Volturno,<br />

Delegazione Ant <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

e <strong>Comune</strong>.<br />

Nella foto <strong>di</strong> Pietro Gennari la conferenza che si è tenuta nel Teatrino<br />

parrocchiale <strong>di</strong> San Felice lo scorso 5 novembre, sul tema "Le chiese<br />

<strong>di</strong> San Felice, Rivara e San Biagio nel Me<strong>di</strong>oevo. Storia e tra<strong>di</strong>zione<br />

alle origini <strong>di</strong> tre parrocchie della Bassa modenese". Sotto, alcune<br />

pubblicazioni del Gruppo Stu<strong>di</strong><br />

E’ un periodo <strong>di</strong> cambiamenti<br />

per il Gruppo Stu<strong>di</strong> Bassa<br />

Modenese. Nei giorni scorsi<br />

sono stati rinnovati Consiglio<br />

Direttivo e Collegio dei Revisori<br />

dell’Associazione. Nel<br />

Consiglio Direttivo sono stati<br />

eletti: Marco Poletti presidente<br />

e tesoriere, Alberto Calciolari<br />

vicepresidente, Francesca<br />

Foroni segretaria, Mauro Calzolari<br />

e Livio Bonfatti consiglieri.<br />

Mentre per il Collegio<br />

dei Revisori sono stati rieletti:<br />

Paolo Golinelli presidente Giuseppe<br />

Gran<strong>di</strong> e Maurizio Sgarbi<br />

revisori. L’Associazione prosegue<br />

intanto la sua attività. Alla<br />

fine del 2010 il Gruppo Stu<strong>di</strong><br />

ha raggiunto le sue prime 100<br />

pubblicazioni (58 numeri della<br />

rivista, arrivata oggi al 60°<br />

numero (ve<strong>di</strong> articolo a fianco)<br />

e 42 numeri delle sue collane<br />

Biblioteca, Monografie, Guide,<br />

Convegni), ma è stato molto attivo<br />

anche nel 2011 e ha <strong>di</strong>verse novità<br />

in cantiere per il 2012.<br />

Nei prossimi mesi infatti, oltre alla<br />

“consueta” pubblicazione dei Quaderni<br />

della Bassa Modenese, sarà dato alle<br />

stampe un volume sulla storia del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> San Possidonio, finanziato<br />

dall’Amministrazione comunale e<br />

dalla Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>. Proseguirà anche il progetto<br />

“La Tesa”, ovvero il rior<strong>di</strong>no, la catalogazione<br />

e lo stu<strong>di</strong>o del materiale <strong>di</strong> età<br />

romana, proveniente dagli scavi degli<br />

anni 1970 -1971 eseguiti dalla Soprintendenza<br />

Archeologica nel fondo “La<br />

Tesa” <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Si prevede inoltre<br />

per il 2013, in occasione dell’VIII<br />

centenario della fondazione <strong>di</strong> Finale<br />

Emilia, la pubblicazione degli Statuti<br />

<strong>di</strong> Finale Emilia.<br />

UN MONDO DI MIRANDOLESI/47<br />

«Sgambada e Avis:<br />

così cresce l'integrazione»<br />

Sarà anche per la sua<br />

laurea in biologia, ma<br />

Hamid Ezzirani pone<br />

sempre molta attenzione<br />

all'ambiente, inteso anche<br />

come contesto in cui le<br />

comunità vivono e interagiscono.<br />

E parla <strong>di</strong> punti<br />

<strong>di</strong> incontro, potenzialità,<br />

rispetto. Lui, marocchino<br />

<strong>di</strong> 48 anni, è vice-presidente<br />

del centro islamico<br />

<strong>di</strong> Crocicchio Zeni e dopo<br />

tre lustri nel Belpaese ha<br />

un'esperienza notevole per<br />

giu<strong>di</strong>care l'integrazione tra<br />

immigrati e italiani.<br />

Hamid, come si trova nella Bassa?<br />

«Devo <strong>di</strong>re bene, la comunità islamica<br />

è stata sempre ben accolta e ne<br />

abbiamo avuto la <strong>di</strong>mostrazione proprio<br />

quando è stato inaugurato il centro due<br />

anni fa. La <strong>di</strong>sponibilità nei nostri confronti<br />

non è mai mancata. Certo, può<br />

capitare che qualche persona si <strong>di</strong>mostri<br />

fredda, poco aperta verso noi stranieri.<br />

Si tratta <strong>di</strong> una <strong>di</strong>ffidenza che spesso<br />

nasce da pregiu<strong>di</strong>zi, e che dobbiamo<br />

cercare <strong>di</strong> annullare nei bambini. E' bene<br />

che non assorbano questi pensieri e che<br />

invece crescano tutti senza trascinarsi<br />

separazioni dannose».<br />

Da parte degli stranieri c'è la<br />

volontà <strong>di</strong> collaborare<br />

pienamente con la comunità<br />

<strong>di</strong> arrivo?<br />

«Dovrebbe assolutamente<br />

esserci. Quando<br />

un Paese ti ospita<br />

e ti permette <strong>di</strong> vivere<br />

e lavorare, come puoi<br />

pensare <strong>di</strong> essere un<br />

estraneo? Devi sforzarti<br />

personalmente <strong>di</strong> interagire<br />

con chi ti ospita,<br />

trovare contatti e fare<br />

esperienze. Se anche ci<br />

sono <strong>di</strong>fferenze inevitabili<br />

a livello culturale o<br />

religioso, bisogna considerare il valore<br />

delle persone, valorizzare quello che ci<br />

accomuna. Ciascuno porta con sé un<br />

carico <strong>di</strong> cultura e civiltà. Non si tratta<br />

<strong>di</strong> azzerarlo, solo <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre quanto<br />

più si può».<br />

Quali iniziative avete messo in<br />

campo?<br />

«Recentemente abbiamo partecipato<br />

con un gruppo numeroso alla<br />

"Sgambada" <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Poi, come<br />

associazione, abbiamo trovato 42 donatori<br />

<strong>di</strong> sangue per l'Avis, uomini e donne.<br />

Siamo anche presenti alle feste interculturali,<br />

che vanno benissimo ma che<br />

rimangono cose da adulti per conoscersi<br />

e farsi conoscere. Mi piacerebbe che lo<br />

scambio <strong>di</strong> esperienze fosse la normali-<br />

400 anni <strong>di</strong> potere a <strong>Mirandola</strong><br />

nei Quaderni della Bassa<br />

“I Pico: 1311-1711. Quattrocento<br />

anni <strong>di</strong> potere alla <strong>Mirandola</strong>” è il titolo<br />

del numero 60 dei Quaderni della<br />

Bassa Modenese, interamente de<strong>di</strong>cato<br />

all’ascesa e alla caduta della famiglia<br />

Pico. La pubblicazione, e<strong>di</strong>ta dal Gruppo<br />

Stu<strong>di</strong> Bassa Modense, è <strong>di</strong>sponibile<br />

nelle librerie della zona al costo <strong>di</strong> 14<br />

euro. «Il potere pichiano mirandolese<br />

– si legge nell’introduzione del volume<br />

– è durato grossomodo quattrocento<br />

anni. Una temporalità uguale a quella<br />

dei Gonzaga e superiore a quella <strong>di</strong><br />

altre gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>nastie che hanno regnato<br />

in Italia, come i Me<strong>di</strong>ci, i Farnese,<br />

gli Aragona, i Visconti, gli Sforza<br />

e molte altre ancora. Il Gruppo Stu<strong>di</strong><br />

Bassa Modenese ha ritenuto quin<strong>di</strong><br />

opportuno de<strong>di</strong>care un Quaderno monografico<br />

alle ricorrenze centenarie<br />

dei Pico, reputando che i contributi<br />

pubblicati rientrino in quell’in<strong>di</strong>rizzo<br />

<strong>di</strong> ricerca denominato “Materiali per la<br />

storia <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>” <strong>di</strong> cui la Cronaca<br />

della <strong>Mirandola</strong> <strong>di</strong> Giovan Francesco<br />

Piccinini (1682-1720), pubblicato nel<br />

2010, ha rappresentato l’un<strong>di</strong>cesimo<br />

volume». Nella pubblicazione si è<br />

tà, e che come <strong>di</strong>cevo prima coinvolgesse<br />

da subito i bambini. Quanto ai nostri<br />

obiettivi, vorremmo che anche i nostri<br />

cari potessero essere seppelliti al cimitero<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>: sarebbe anche questo<br />

un segno <strong>di</strong> integrazione. Poi vorremmo<br />

minimi spazi in città per poter insegnare<br />

l'arabo ai nostri piccoli».<br />

Questa non è una volontà <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziarsi<br />

da parte vostra?<br />

«No, l'insegnamento della lingua<br />

d'origine sarebbe solo per non <strong>di</strong>sperdere<br />

la nostra cultura. E' ovviamente giusto<br />

che i nostri bambini imparino al meglio<br />

l'italiano e cerchino <strong>di</strong> interagire il più<br />

possibile per crescere qui».<br />

Cosa manca a <strong>Mirandola</strong>?<br />

«L'umi<strong>di</strong>tà proprio non manca...<br />

Scherzi a parte, non mi <strong>di</strong>spiacerebbe<br />

un po' più <strong>di</strong> calore umano, una persona<br />

in più che ti saluta... Ho vissuto qualche<br />

anno a Napoli e devo <strong>di</strong>re che la gente<br />

era un po' più socievole. Mi sono fatto<br />

amici veri tra gli italiani».<br />

Come viene vissuto il lavoro<br />

qui?<br />

«Io sono metalmeccanico, qui<br />

non è stato semplice trovare un lavoro<br />

stabile ma posso <strong>di</strong>rmi sod<strong>di</strong>sfatto. Per<br />

noi immigrati la crisi è forse ancora più<br />

dura rispetto a chi è nato qui. Anche per<br />

questo motivo tanti magrebini si stanno<br />

spostando dall'Italia al Belgio o alla<br />

Francia, dove hanno qualche beneficio<br />

in più conoscendo la lingua e potendo<br />

contare su un'assistenza maggiore se<br />

non trovano un'occupazione. In Italia<br />

o lavori o sei veramente a terra. Ma<br />

io per fortuna mi sento veramente a<br />

posto qui».<br />

P.G.<br />

LIBRI<br />

cercato anche <strong>di</strong> allargare gli interessi<br />

ad altri temi meno battuti dalla ricerca<br />

storica come le armi, l’uso del denaro<br />

e i colori che hanno contrad<strong>di</strong>stinto<br />

il potere dei Pico. Nel volume sono<br />

riportati i contributi degli stu<strong>di</strong>osi<br />

Gloria Serrazanetti, Gian Luca Tusini,<br />

Massimiliano Righini, Cristina<br />

Arbizzani, Alberto Calciolari, Giovanni<br />

Benatti, Enzo Ghidoni.<br />

MIRANDOLA<br />

Gli ospiti del Cisa<br />

in Consiglio<br />

Comunale<br />

Lo scorso 8 novembre 7 anziani<br />

della Casa <strong>di</strong> Residenza Cisa <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>, gestita dall'Asp Area<br />

Nord, hanno partecipato al Consiglio<br />

comunale accolti dal primo<br />

citta<strong>di</strong>no Maino Benatti. Qualche<br />

giorno prima il Vicesegretario del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> Luca Bisi<br />

aveva illustrato agli ospiti della Casa<br />

Protetta da chi è composto e come<br />

viene gestito un Consiglio comunale<br />

invitando poi gli anziani ad assistere<br />

“dal vivo” ad una delle riunioni del<br />

Consiglio.<br />

Gli anziani sono stati accolti<br />

con cor<strong>di</strong>alità dai Consiglieri che<br />

ne hanno apprezzato il senso civico.<br />

Gli ospiti del Cisa hanno seguito i<br />

lavori del Consiglio, silenziosi e<br />

interessati, e si sono anche emozionati<br />

ascoltando gli inni d'Italia e<br />

d'Europa, e nel corso del minuto <strong>di</strong><br />

silenzio con cui sono state commemorate<br />

le vittime della sciagura <strong>di</strong><br />

Genova. Sono rimasti inoltre molto<br />

colpiti dal racconto sulla strage <strong>di</strong><br />

Marzabotto del Presidente del Consiglio<br />

comunale Andrea Venturini<br />

che in occasione del 4 novembre<br />

aveva visitato quel luogo. Verso le<br />

20.30 gli ospiti hanno poi concluso<br />

la serata raccontandosi l'esperienza<br />

davanti ad una pizza.<br />

IL FUTURO DEL<br />

CENTRO LOGISTICO<br />

“Centro logistico <strong>di</strong> San Martino<br />

Spino: quale futuro per l’area?” è il<br />

titolo dell’incontro che si svolgerà<br />

martedì 6 <strong>di</strong>cembre alle 21, presso la<br />

Saletta comunale <strong>di</strong> San Martino. Interverranno:<br />

Maino Benatti, Sindaco <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>, Roberto Ganzerli, Assessore<br />

a Economia e Sviluppo Sostenibile,<br />

Sauro Pran<strong>di</strong>, Assessore a Sicurezza e<br />

Qualità Urbana. Nell’ambito del protocollo<br />

d’intesa tra <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

e Ministero della Difesa volto alla<br />

valorizzazione dell’intera area, è stata<br />

recentemente effettuata una visita da<br />

parte <strong>di</strong> una delegazione del Ministero,<br />

a cui erano presenti anche rappresentanti<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. La<br />

citta<strong>di</strong>nanza della frazione è invitata<br />

all’incontro in cui saranno presentate<br />

le ipotesi che potranno essere alla base<br />

<strong>di</strong> tale valorizzazione.<br />

GLI ARCHIVI<br />

PARROCCHIALI<br />

È stato presentato nei giorni scorsi<br />

“Realtà archivistiche a confronto: le<br />

associazioni dei parroci urbani”, 15esimo<br />

volume della collana degli atti del<br />

Convegno nazionale degli stu<strong>di</strong> sugli<br />

archivi ecclesiastici. Il libro, a cura <strong>di</strong><br />

Gilberto Zacché (Modena, Mucchi,<br />

2011), presenta <strong>di</strong>versi interventi<br />

che, come sottolinea Angelo Turchini<br />

dell’Università <strong>di</strong> Bologna nell’introduzione,<br />

hanno «insistito sul tema<br />

delle fonti, specie per le epoche più<br />

antiche, mettendo in mostra l’importanza<br />

degli archivi delle congregazioni<br />

dei parroci». L’annuale convegno è<br />

organizzato dal Centro Stu<strong>di</strong> Nazionale<br />

sugli Archivi Ecclesiastici <strong>di</strong> Fiorano<br />

e Ravenna. Gli atti dei convegni sono<br />

pubblicati da Poligrafico Mucchi e<br />

Mucchi E<strong>di</strong>tore a cura <strong>di</strong> Enrico Angiolini<br />

e Gilberto Zacchè. I volumi dal<br />

1996 al 2008 (con ampi riferimenti agli<br />

archivi della Diocesi <strong>di</strong> Carpi) sono<br />

<strong>di</strong>sponibili sul sito http://www.sa-ero.<br />

archivi.beniculturali.it/<br />

COSÌ CAMBIA<br />

COMMERCINSIEME<br />

Cambio della guar<strong>di</strong>a alla guida<br />

<strong>di</strong> Commercinsieme, l’associazione<br />

dei commercianti medollesi che anima<br />

il paese organizzando iniziative <strong>di</strong><br />

varia natura (si veda per esempio il<br />

ricco programma <strong>di</strong> attività natalizie a<br />

pag.30, allestito con la collaborazione<br />

del <strong>Comune</strong> e delle altre associazioni<br />

citta<strong>di</strong>ne). Il nuovo consiglio <strong>di</strong>rettivo<br />

è composto da Marco Quaglieri, presidente,<br />

Gaia Lugli, vicepresidente, e dai<br />

consiglieri Dolores Patrizia Nar<strong>di</strong>ni,<br />

Alessia Manzini, Giulio Breviglieri.<br />

GALLINI ELETTO<br />

PRESIDENTE<br />

Il mirandolese Silvano Gallini,<br />

presidente della sezione provinciale <strong>di</strong><br />

Modena della Federazione Nazionale<br />

Sanitari Pensionati e Vedove (Federsp<br />

e V.) è stato rieletto vice presidente del<br />

comitato <strong>di</strong>rettivo regionale Emilia<br />

Romagna della medesima Federazione.<br />

L’assemblea che ha eletto<br />

Gallini si è tenuta a Bologna lo scorso<br />

novembre.<br />

TANTE IDEE...<br />

MADE IN DIGNITY<br />

Si possono trovare tante idee<br />

regalo e le ceste “Made in <strong>di</strong>gnity”<br />

presso le botteghe equo solidali <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong> (via Cesare Battisti, 10 telefono<br />

0535/611740) e <strong>di</strong> Carpi (Corso<br />

Fanti, 67 telefono 059/654975).


EVENTI<br />

Con quasi 3.000 visitatori in un<br />

mese, è stato un successo oltre ogni<br />

aspettativa quello ha caratterizzato<br />

la mostra “C’era una volta la nostra<br />

scuola”. L’esposizione è stata allestita<br />

nella Sala principale del Castello Pico<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> in occasione dei “primi”<br />

cento anni delle Elementari <strong>di</strong> via<br />

Circonvallazione. A visitarla sono<br />

Successo per la mostra sulla scuola<br />

In 3.000 al Castello Pico<br />

per rivedersi sui banchi<br />

LA LETTERA<br />

«Ecco perché meritai la lode<br />

nei patetici anni del Regime»<br />

Ho sotto gli occhi il pieghevole<br />

<strong>di</strong>ffuso per le celebrazioni del primo<br />

centenario della Scuola Elementare<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. E’ stata una gra<strong>di</strong>ta<br />

sorpresa vedere riprodotto il mio<br />

“bigliettino <strong>di</strong> lode”, datomi dalla<br />

maestra Egide Berni Ceretti<br />

nel lontanissimo 1938. Si tratta<br />

<strong>di</strong> un documento superstite<br />

della mia prima<br />

frequenza<br />

scolastica,<br />

salvato da mia<br />

madre e poi da<br />

mia moglie,<br />

che testimonia<br />

un modo <strong>di</strong> far<br />

scuola forse un<br />

po’ patetico e<br />

ingenuo; che<br />

non sembra godere<br />

del favore<br />

delle scienze del- le formazioni attuali,<br />

poiché stimola un certo spirito<br />

<strong>di</strong> emulazione e competitività. Non<br />

credo sia il caso, ora <strong>di</strong> addentrarci<br />

in questi problemi. Ricordo benissimo<br />

la ragione e la circostanza <strong>di</strong><br />

quel premio <strong>di</strong> carta. E questo può<br />

incuriosire. Al mattino la maestra<br />

stati 1.400 alunni <strong>di</strong> 58 classi/sezioni<br />

mirandolesi e non solo. A questi vanno<br />

aggiunti 1.382 visitatori adulti, che<br />

hanno apprezzato i tanti oggetti e le<br />

fotografie della loro giovinezza. La<br />

mostra fotografico-documentaria, che<br />

si è conclusa lo scorso 20 novembre,<br />

raccontava 150 anni <strong>di</strong> scuola mirandolese<br />

attraverso documenti d’archivio,<br />

entra in classe e, dopo l’appello,<br />

<strong>di</strong>ce che in mattinata deve arrivare<br />

un ispettore. Fa le raccomandazioni<br />

opportune e inizia la lezione. Quando<br />

bussano alla porta, entra un signore <strong>di</strong><br />

mezz’età, rotondetto, in abito blu con<br />

don Cesare Boccafoli, allora parroco<br />

a San Martino Carano. Detto tra<br />

parentesi, don<br />

Cesare aveva il<br />

pallino del gioco<br />

delle bocce,<br />

teneva sempre<br />

ben rullato<br />

il terreno <strong>di</strong><br />

gioco presso<br />

la chiesa, perché<br />

era convinto<br />

<strong>di</strong> poter<br />

attirare con<br />

questo passatempo<br />

gli uomini che non<br />

entravano mai in chiesa. L’ispezione<br />

deve accertare il buon insegnamento<br />

della religione nella scuola. L’ispettore<br />

invita la maestra a chiamare un<br />

alunno. Io sono il prescelto. L’ispettore<br />

mi chiede <strong>di</strong> raccontare un episo<strong>di</strong>o<br />

della vita <strong>di</strong> Gesù e io racconto il<br />

miracolo della risurrezione <strong>di</strong> Laz-<br />

arre<strong>di</strong> del passato, decine <strong>di</strong> fotografie<br />

ed era arricchita da un documentario<br />

realizzato da Sergio Piccinini e Silvia<br />

Golinelli, con interviste sui ricor<strong>di</strong><br />

della scuola <strong>di</strong> un tempo. La mostra<br />

si è anche trasformata in un set per le<br />

riprese <strong>di</strong> un cortometraggio girato per<br />

la Scuola dal maestro Milo Dotti, che<br />

parteciperà ad un concorso nazionale.<br />

zaro. Probabilmente parlo in modo<br />

abbastanza appropriato, nonostante<br />

le abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>alettali <strong>di</strong> noi fanciulli<br />

<strong>di</strong> via Montanari. Concludo con<br />

enfasi, pronunciando queste testuali<br />

parole apprese a memoria dal libro<br />

<strong>di</strong> testo: «E Lazzaro uscì dalla tomba<br />

tutto fasciato, come era in suo presso<br />

gli ebrei». Per me è una espressione<br />

misteriosa, enigmatica non capisco<br />

proprio cosa vuol <strong>di</strong>re: «come era<br />

in uso presso…». Ma è scritta sul<br />

libro ed è senz’altro qualcosa <strong>di</strong><br />

importante. Don Boccafoli mi <strong>di</strong>ce:<br />

«Bravo!» e rivolto all’ispettore:<br />

«An<strong>di</strong>amo, an<strong>di</strong>amo, qui la religione<br />

la insegnano bene». La maestra mi<br />

<strong>di</strong>ce che è molto orgogliosa <strong>di</strong> me.<br />

Insomma, l’onorificenza <strong>di</strong> carta è<br />

ben meritata dal “figlio della lupa”<br />

che sono. A proposito del figlio della<br />

lupa, proprio in quel periodo, mia<br />

zia Pia, un tipo ridanciano, sorella<br />

<strong>di</strong> mio padre, che tiene allegre le<br />

vie Montanari e Castelfidardo, <strong>di</strong>ce<br />

in giro: «Me fiòl a scòla l’a <strong>di</strong>t ca<br />

sòn na vàca!». Le amiche ridono<br />

incredule, con un’alzata <strong>di</strong> spalle.<br />

«No, l’è propria vèra. Al se sbaglià,<br />

inveci ad <strong>di</strong>r sono il figlio della lupa,<br />

la <strong>di</strong>t: sono il figlio della mucca Malagoli<br />

Mario». Un modo popolare <strong>di</strong><br />

demolire la retorica fascista ispirata<br />

all’antica Roma. Con i miei migliori<br />

saluti e a rivederci in <strong>Mirandola</strong> al<br />

mio prossimo libro.<br />

REMO RINALDI<br />

1935/36 .<br />

Com’era la scuola?<br />

«La scuola era vecchia,<br />

ma c’era già il termosifone.<br />

La maestra<br />

ci <strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> non andarci<br />

troppo vicino con la<br />

schiena, anche se avevamo<br />

freddo, perché dopo<br />

saremmo state male.<br />

Davanti c’erano cinque<br />

porte: due a sinistra per<br />

l’entrata a scuola dei maschi, due a<br />

destra per le femmine e quella in mezzo<br />

per la Direzione. C’erano due scale<br />

grigie che portavano al primo piano, in<br />

cui erano collocate le classi 1°, 2° e 3°.<br />

Al secondo piano c’erano le classi 4° e<br />

5°. Io mi sono tanto “stimata” quando<br />

ho iniziato a frequentare la scuola al<br />

secondo piano perché significava che<br />

ero “grande”».<br />

Com’era arredata l’aula?<br />

«C’erano la lavagna con i pie<strong>di</strong>,<br />

la cattedra con sotto la pedana che la<br />

rialzava, i banchi <strong>di</strong> legno “a due”con<br />

i seggiolini attaccati e con il calamaio.<br />

Sul muro c’erano il crocefisso, la fotografia<br />

del re, la fotografia del duce<br />

e anche quella <strong>di</strong> donna Rachele, sua<br />

moglie. C’era anche una piantina <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong> con le sue frazioni tanto<br />

grande che arrivava fino al soffitto<br />

così la vedevano anche le bambine che<br />

stavano negli ultimi banchi e c’era il<br />

termosifone caldo».<br />

Portavi il grembiule?<br />

«Sì, certo. In 1°, 2° e 3° portavo<br />

un grembiule nero, poi in 4° e 5° un<br />

grembiule bianco. Le scuole sono state<br />

chiuse il 10 giugno del 1940 quando è<br />

iniziata la guerra e poi anche dopo per<br />

via dei bombardamenti. Io, però, ho<br />

fatto in tempo a finire la 5° prima che<br />

le chiudessero. Dopo le hanno riaperte<br />

così mia sorella Isabella è andata a<br />

scuola nel 1945».<br />

Com’erano la tua cartella, l’astuccio<br />

e le penne?<br />

«Avevo una cartella <strong>di</strong> cartone, un<br />

astuccio <strong>di</strong> legno con il portapenne,<br />

una scatola <strong>di</strong> cartone con sei colori.<br />

Altre bimbe ne avevano <strong>di</strong> più, ma io<br />

ne avevo solo sei».<br />

Quanti libri avevi?<br />

«Il libro <strong>di</strong> lettura in 1° e 2° e<br />

dopo anche il libro <strong>di</strong> storia, geografia<br />

e scienze. Avevo due quaderni, uno a<br />

righe e uno a quadretti. Nell’arma<strong>di</strong>o<br />

della maestra c’erano anche i nostri<br />

quaderni <strong>di</strong> bella scrittura. I quaderni ce<br />

li passavano, <strong>di</strong>eci ogni anno. Io avevo<br />

la tessera da Piccola Italiana anche se<br />

mia mamma Armanda non l’avrebbe<br />

L’INTERVISTA<br />

C’era una volta<br />

la nostra Scuola<br />

A CURA DI SILVIA GOLINELLI<br />

n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 25<br />

Prosegue la rubrica <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong> sulla scuola, con testimonianze ine<strong>di</strong>te<br />

raccolte dal gruppo <strong>di</strong> lavoro che ha realizzato il libro e la mostra sui 100<br />

anni dell'e<strong>di</strong>ficio delle Elementari "Alighieri". Dopo Reovaldo Molinari, è la<br />

volta <strong>di</strong> Dina Golinelli (foto sotto), alunna della classe 1^ nell'anno scolastico<br />

voluta».<br />

Quanti eravate<br />

in classe? Le classi<br />

erano miste? C’erano<br />

compagni molto più<br />

gran<strong>di</strong>?<br />

«In classe siamo<br />

state fino a 44 femmine.<br />

Non c’erano classi miste,<br />

non si poteva. C’era<br />

anche una bidella per le<br />

femmine e un bidello<br />

per i maschi. C’erano molte ripetenti in<br />

classe, anche molto più gran<strong>di</strong>».<br />

Come si svolgeva la ricreazione?<br />

«Io portavo da casa una mela da<br />

mangiare e poi davano ai poveri la<br />

pagnotta <strong>di</strong> pane nero. Poi ci davano da<br />

bere l’olio <strong>di</strong> merluzzo in un cucchiaio<br />

portato da casa (mia mamma mi aveva<br />

dato un cucchiaione, il più grosso che<br />

c’era a casa), incartato, insieme con<br />

alcune mentine da mangiare dopo averlo<br />

bevuto. Com’era <strong>di</strong>sgustoso quell’olio<br />

unto che sapeva <strong>di</strong> pesce! Dopo a me e<br />

a mio fratello Fernando, che aveva lo<br />

stomaco delicato, hanno dato un’emulsione<br />

<strong>di</strong> pesce che era più buona. Noi<br />

eravamo tanto poveri! Mio padre Edoardo<br />

mi portava a scuola in braccio<br />

in inverno perché io avevo solo delle<br />

scarpe <strong>di</strong> stoffa e non potevo andare sulla<br />

neve. C’era tanta neve! Mio fratello<br />

Fernando, invece, aveva gli zoccoli <strong>di</strong><br />

legno e poteva andare a scuola a pie<strong>di</strong>.<br />

Era il <strong>Comune</strong> che dava gli zoccoli ai<br />

poveri insieme al pane nero. Si andava<br />

a prenderli dal “suclar”».<br />

Com’era la tua maestra?<br />

«La mia maestra era “in gamba”.<br />

Se una non era brava dava anche 0 o<br />

picchiava le <strong>di</strong>ta con la bacchetta. Se<br />

una era brava, invece, dava anche 10<br />

e lode. Io ero brava nei problemi. Un<br />

anno, invece dei voti, c’era 1°, 2° e<br />

3°, un altro anno “bene”. Molte bimbe<br />

avevano i pidocchi».<br />

Ti ricor<strong>di</strong> qualche avvenimento<br />

particolare?<br />

«Non c’erano feste a scuola. C’era il<br />

refettorio e, quando in inverno si faceva<br />

tutta la giornata a scuola, a pranzo ci<br />

davano da mangiare la minestra con<br />

i fagioli. Io stavo volentieri a scuola<br />

perché a casa avevo solo delle patate<br />

(abbiamo mangiato sei quintali <strong>di</strong> patate<br />

durante la guerra!) e qualche mela<br />

campanina. Il pane, un filoncino in tanti,<br />

lo lasciavamo a Isabella, la mia sorella<br />

più piccola. Mio fratello Fernando, che<br />

aveva lo stomaco delicato, preferiva<br />

invece, andare a casa a pranzo».


I NOMADI TORNANO<br />

AL PALASPORT<br />

Noma<strong>di</strong> in concerto a <strong>Mirandola</strong> martedì 28<br />

<strong>di</strong>cembre, alle 21, presso il Palazzetto dello Sport.<br />

Per la storica band si tratta <strong>di</strong> un appuntamento ormai<br />

classico e che non manca <strong>di</strong> attirare in città centinaia<br />

<strong>di</strong> fans del gruppo. L’esibizione mirandolese potrebbe<br />

segnare un momento storico per la vita della<br />

band. Dovrebbe infatti trattarsi dell’ultimo concerto<br />

con i Noma<strong>di</strong> per il cantante Danilo Sacco, che nei<br />

giorni scorsi ha annunciato il suo ad<strong>di</strong>o al gruppo.<br />

Sacco militava nella band dal 1993, dopo la morte<br />

dello storico fondatore Augusto Daolio.<br />

GRANDE FESTA<br />

A SAN BIAGIO<br />

Grande festa a San Biagio <strong>di</strong> San Felice il 3 e<br />

il 4 <strong>di</strong>cembre con tante iniziative a tema natalizio.<br />

Organizzano <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> San Felice, Lapam ed Associazione<br />

Motociclisti Forze <strong>di</strong> Polizia.<br />

DANZA E TEATRO<br />

CON RECIT LINE<br />

Domenica 4 <strong>di</strong>cembre alle 17 presso l’Au<strong>di</strong>torium<br />

del Castello Pico <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Khorovodarte<br />

e “Quelli del ’29” presentano “Recit line” regia<br />

e testi <strong>di</strong> Paolo <strong>di</strong> Nita. La storia racconta <strong>di</strong> una<br />

compagnia teatrale che si trova ad affrontare un<br />

provino per selezionare attori e attrici per l’allestimento<br />

<strong>di</strong> uno spettacolo… un mondo vissuto con<br />

coraggio e passione dove le capacità non sempre<br />

sono pari alle aspettative. Dinamiche <strong>di</strong>vertenti, a<br />

volte ri<strong>di</strong>cole al limite del paradossale. La comme<strong>di</strong>a<br />

sarà preceduta dalla danza con il Khorovodarte<br />

(ingresso gratuito).<br />

TORNA IL MITICO<br />

FIASCO D’ORO<br />

Si svolgerà mercoledì 7 <strong>di</strong>cembre, alle 21, presso<br />

la Sala Parrocchiale <strong>di</strong> Mortizzuolo la 39° e<strong>di</strong>zione<br />

del Fiasco d’Oro, concorso canoro per <strong>di</strong>lettanti. La<br />

prima e<strong>di</strong>zione dell’iniziativa risale al febbraio 1967<br />

quando un gruppo <strong>di</strong> ragazzi appassionati <strong>di</strong> musica,<br />

ebbe l’idea del concorso; all’inizio era una sorta <strong>di</strong><br />

“corrida”, dove i cantanti si esibivano tra stecche e<br />

stonate varie. Il concorso prese il nome dalla vicina<br />

località chiamata appunto “Il Fiasco”, dove le attività<br />

lavorative della zona sponsorizzavano i premi. Anno<br />

dopo anno, <strong>di</strong>verse persone portarono avanti questa<br />

tra<strong>di</strong>zione locale, alzando anche il livello canoro<br />

dei partecipanti e arrivando oggi alla 39° e<strong>di</strong>zione.<br />

I cantanti in gara, non solo locali ma provenienti<br />

anche dalle provincie limitrofe, partecipano con<br />

una canzone da loro scelta, eseguita completamente<br />

dal vivo dalla band <strong>di</strong> supporto. I premi sono due:<br />

quello della critica formata da una giuria <strong>di</strong> esperti e<br />

il premio “Fiasco d’Oro” assegnato dalla giuria popolare<br />

ovvero dagli spettatori. Quest’anno il sipario<br />

si aprirà con l’introduzione della band formatasi per<br />

l’occasione e composta da Federico Bocchi, Fabrizio<br />

Gozzi, Riccardo Rubizzani, Enrico Manfre<strong>di</strong>ni,<br />

Angelo Russo e le due coriste Alice Barbieri e Lucia<br />

Bergamini che insieme allo staff tecnico, formato<br />

da Roberto Don<strong>di</strong>, Stefano Pivetti, Giulia Bassi e<br />

Marco Righini hanno organizzato questa e<strong>di</strong>zione.<br />

L’iniziativa è a cura del Circolo Anspi “A. Baral<strong>di</strong>ni”<br />

ed è patrocinata dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Si ringraziano<br />

tutti quanti gli sponsor che hanno partecipato<br />

e reso possibile l’evento. Per saperne <strong>di</strong> più: http://<br />

fiascodoro.altervista.org/blog/<br />

Dove an<strong>di</strong>amo<br />

Eventi nell’Area Nord<br />

Concerto <strong>di</strong> Natale<br />

per Coro, voci bianche e solisti<br />

Martedì 13 <strong>di</strong>cembre, alle 21, presso il<br />

Duomo <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, si svolgerà il Concerto<br />

<strong>di</strong> Natale. Ad esibirsi saranno il Coro Città<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, il Coro <strong>di</strong> Voci Bianche, la<br />

voce solista Ilaria Braghiroli e il tenore<br />

Domingo Stasi.<br />

Il Coro Città <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> eseguirà<br />

l’opera “Navidad Nuestra” <strong>di</strong> Ariel Ramirez<br />

composta in collaborazione con il<br />

poeta Felix Luna. Temi musicali caratteristici<br />

dell’America Latina, attraverso un<br />

“mélange” linguistico regionale, si fonderanno<br />

in sei brani, quadri tematici ispirati alla<br />

nascita <strong>di</strong> Gesù. Il Coro sarà accompagnato<br />

dal gruppo strumentale del Coro Città <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong> composto da chitarra, pianoforte,<br />

fisarmonica e strumenti a percussione.<br />

La serata ad ingresso libero, vedrà la<br />

partecipazione della professoressa Gladys<br />

Sac dell' Istituto Luosi <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, madrelingua<br />

spagnola che introdurrà al pubblico<br />

i contenuti dell' opera, dalle atmosfere religiose<br />

popolari molto particolari. L’iniziativa è<br />

realizzata con il contributo della Fondazione<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Lunedì<br />

26 <strong>di</strong>cembre, poi, presso la Chiesa <strong>di</strong> San<br />

Francesco <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, alle 18,30, ci sarà<br />

il tra<strong>di</strong>zionale Concerto <strong>di</strong> Santo Stefano,<br />

imperniato su ritmi e voci dal sapore creolo.<br />

Ad esibirsi saranno la Corale adulti, il gruppo<br />

strumentale e il Coro <strong>di</strong> Voci Bianche Città<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>.<br />

Si ricordano i partigiani<br />

fucilati a San Martino Spino<br />

Si svolgerà sabato 10 <strong>di</strong>cembre a<br />

San Martino Spino “Noi moriamo per<br />

un’Italia libera e grande”, la cerimonia<br />

in ricordo dei caduti partigiani della<br />

frazione Mario Borghi, Oles Pecorari<br />

e Cesarino Calanca. Il programma<br />

prevede alle ore 10 (Sede comunale)<br />

l’incontro tra le autorità e i citta<strong>di</strong>ni,<br />

alle 10.15 (Chiesa parrocchiale) la<br />

Santa Messa, alle 10.45 l’intervento<br />

dei ragazzi delle Scuole elementari<br />

e me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> San Martino Spino e alle<br />

11.15 al cimitero la deposizione <strong>di</strong><br />

corone e fiori. I tre furono uccisi all’alba<br />

<strong>di</strong> mercoledì 13 <strong>di</strong>cembre 1944 (a<br />

lato una raffigurazione realizzata da Sergio<br />

Poletti). Giunti davanti al cimitero, luogo<br />

stabilito per la loro esecuzione, non vollero<br />

essere bendati. Il comandante del plotone<br />

tedesco chiese se avessero qualcosa da <strong>di</strong>re e<br />

Oles <strong>di</strong>sse appunto le parole che oggi danno<br />

il titolo all’iniziativa celebrativa. Borghi era<br />

nato a Medolla il 14 giugno 1923, Pecorari<br />

a San Martino Spino il 16 maggio 1921 e<br />

Calanca a Bondeno il 28 <strong>di</strong>cembre 1921.<br />

n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 27<br />

VISTI PER VOI<br />

a cura <strong>di</strong> Sergio Piccinini<br />

Goodbye malinconia<br />

(e buongiorno<br />

tristezza)<br />

Arriva nelle sale il <strong>di</strong>scusso film <strong>di</strong> Lars<br />

Von Trier, accompagnato dalle polemiche<br />

programmaticamente scatenate al Festival<br />

<strong>di</strong> Cannes in seguito a <strong>di</strong>chiarazioni poco<br />

lusinghiere del regista sul popolo ebraico.<br />

Nonostante lo scandalo la giuria ha premiato<br />

la protagonista Kirsten Dunst per la migliore<br />

interpretazione, segno che a Cannes sanno (e<br />

vogliono) <strong>di</strong>stinguere tra la qualità artistica<br />

<strong>di</strong> un'opera e la tempra <strong>di</strong> un personaggio<br />

pubblico che si <strong>di</strong>verte a provocare la stampa.<br />

Peccato che, oltre agli in<strong>di</strong>scutibili meriti,<br />

Melancholia sembri perdere qualcosa se paragonato<br />

ai precedenti capolavori del regista.<br />

Justine (Dunst) si sposa, ma nel corso dei<br />

festeggiamenti nella villa della sorella Claire<br />

(Gainsbourg) e del cognato (Sutherland) la<br />

sua depressione torna a galla in modo drammatico,<br />

costringendola ad una imme<strong>di</strong>ata<br />

separazione dal coniuge (Skarsgard). La<br />

giovane si trasferisce dalla sorella ed insieme<br />

aspettano il passaggio <strong>di</strong> "Melancholia", un<br />

pianeta che secondo alcuni potrebbe colpire<br />

la Terra. La netta separazione tra la prima e la<br />

seconda parte del film provoca un certo straniamento<br />

nello spettatore, confuso da una non<br />

del tutto giustificata mancanza <strong>di</strong> coesione<br />

narrativa. Dopo un prologo dal fascino visivo<br />

mozzafiato si passa alla lunghissima sequenza<br />

bergmaniana delle "scene da un matrimonio",<br />

per poi chiudere con l'angosciosa attesa<br />

dell'arrivo del pianeta. Il lavoro <strong>di</strong> scrittura<br />

del cineasta danese è sapiente, soprattutto<br />

nella scelta del punto <strong>di</strong> vista: sappiamo fin<br />

dall'inizio che la Terra sarà <strong>di</strong>strutta, il primo<br />

atto è vissuto attraverso l'occhio <strong>di</strong> una ragazza<br />

depressa e il secondo dalla sorella<br />

"normale" che perde ogni speranza <strong>di</strong> fronte<br />

ai fatti. Qua e là citazioni cinematografiche<br />

e pittoriche, tra cui l'"Ophelia" <strong>di</strong> Millais.<br />

Tuttavia il film appare spesso prolisso e privo<br />

<strong>di</strong> quel pessimismo razionale ed illuminista<br />

che aveva caratterizzato Dogville, vero cavallo<br />

<strong>di</strong> battaglia <strong>di</strong> Von Trier, perdendosi in<br />

un nichilismo irragionevole. Straor<strong>di</strong>naria<br />

Kirsten Dunst, ma Charlotte Gainsbourg non<br />

le è da meno.<br />

Melancholia<br />

Regia: Lars Von Trier.<br />

Con: Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg,<br />

Kiefer Sutherland, Charlotte Rampling,<br />

Alexander Skarsgard, John Hurt.<br />

Danimarca/Svezia/Francia/Germania, 2011,<br />

fantascienza, colore, 130 min.


PER DECORARE<br />

DELLE PALLINE<br />

Giovedì 8 <strong>di</strong>cembre a San Felice (Au<strong>di</strong>torium<br />

Biblioteca), ore 15,30, si svolgerà un laboratorio <strong>di</strong><br />

Natale per bambini con decorazione delle palline per<br />

l’albero. E’ necessaria la prenotazione: Biblioteca<br />

(0535/671120), Francesca (331/8887723). L’iniziativa<br />

è organizzata dall’Associazione culturale<br />

Estense.<br />

CONCERTO DI NATALE<br />

CON IL LIONS FINALE<br />

Il 23° Concerto <strong>di</strong> Natale 2011, promosso dal<br />

Lions <strong>di</strong> Finale Emilia nel 50° della Fondazione,<br />

per conto della Parrocchia e in collaborazione con<br />

il <strong>Comune</strong>, si terrà sabato 10 <strong>di</strong>cembre nel Teatro<br />

Sociale <strong>di</strong> Finale Emilia alle ore 20.30. Sul palco il<br />

Coro del Teatro Regio <strong>di</strong> Parma, <strong>di</strong>retto dal maestro<br />

Martino Faggiani. La preven<strong>di</strong>ta è prevista nella<br />

biglietteria del Teatro giovedì 8 e sabato 10 <strong>di</strong>cembre<br />

dalle ore 10 alle ore 12. Ingresso platea, balconata e<br />

barcaccia 20 euro, galleria 10 euro.<br />

UNA SETTIMANA<br />

SUI DIRITTI UMANI<br />

Memore dell’ampia partecipazione alla serata<br />

dello scorso anno sui <strong>di</strong>ritti umani, l’Amministrazione<br />

comunale <strong>di</strong> Medolla organizza quest’anno<br />

la settimana dei <strong>di</strong>ritti umani che si svolgerà dal 6<br />

al 13 <strong>di</strong>cembre, articolata in tre importanti incontri.<br />

Martedì 6 <strong>di</strong>cembre, alle 20,30, presso l’Au<strong>di</strong>torium<br />

comunale <strong>di</strong> via Genova 10, ci sarà l’apertura<br />

dell’evento con la partecipazione delle Autorità locali,<br />

a cui seguirà l’incontro con l’Associazione “Le<br />

case degli angeli <strong>di</strong> Daniele”. Si parlerà <strong>di</strong> Patricia<br />

Troncoso Robles, prigioniera politica del popolo<br />

Mapuche e delle altre donne, curde, afghane, già<br />

premiate negli anni precedenti. Franca Neri, Consigliere<br />

comunale, parlerà del caso <strong>di</strong> padre Davidson<br />

Salomon, <strong>di</strong>fensore dei <strong>di</strong>ritti umani in Madagascar,<br />

in prigione dal 21 marzo 2011.<br />

Il secondo appuntamento è per sabato 10 <strong>di</strong>cembre,<br />

con la Giornata internazionale dei <strong>di</strong>ritti umani,<br />

nel locale Teatro “Facchini” <strong>di</strong> Medolla, dove alle<br />

20.30, si svolgerà un confronto-<strong>di</strong>battito sui <strong>di</strong>ritti<br />

umani con proiezione <strong>di</strong> sequenze del film “Hotel<br />

Rwanda” <strong>di</strong> Terry George. Ultimo appuntamento<br />

della rassegna martedì 13 <strong>di</strong>cembre, ore 20.30, in<br />

Au<strong>di</strong>torium comunale, esperienza del soggiorno<br />

dei bambini Saharawi a Medolla in agosto. Giulia<br />

Bignar<strong>di</strong>, coor<strong>di</strong>natrice del progetto, riferirà sulle<br />

attività svolte, finanziate dal <strong>Comune</strong>. Al termine<br />

buffet. Partecipazione gratuita.<br />

SI PATTINA<br />

SUL GHIACCIO<br />

E' ora <strong>di</strong> mettersi in pista a San Felice. Dal 26<br />

novembre all'8 gennaio 2012 torna infatti la pista<br />

per il pattinaggio su ghiaccio in piazza Rocca. Questi<br />

gli orari <strong>di</strong> apertura. Feriali: dal 26 novembre al 22<br />

<strong>di</strong>cembre il pomeriggio dalle 15 alle 19 e la sera<br />

dalle 20 alle 22,30. Dal 23 <strong>di</strong>cembre all’8 gennaio,<br />

durante la settimana, la pista sarà aperta al mattino<br />

dalle 10 alle 12, al pomeriggio dalle 15 alle 19, alla<br />

sera dalle 20 alle 22.30. Sabato e prefestivi, invece,<br />

l’apertura sarà al mattino dalle 10 alle 12, al pomeriggio<br />

dalle 15 alle 19 e alla sera dalle 20 alle 23.<br />

Nei giorni festivi: 10-12,30; 14,30-19; 20-23. Tutti<br />

i lunedì pomeriggio, fino al 24 <strong>di</strong>cembre, ingresso<br />

omaggio. Mentre tutti i lunedì sera, sempre fino al<br />

24 <strong>di</strong>cembre, sconto del 50%.<br />

Dove an<strong>di</strong>amo<br />

Eventi nell’Area Nord<br />

Il 10 <strong>di</strong>cembre a <strong>Mirandola</strong><br />

si festeggia... la Terra<br />

Sabato 10 <strong>di</strong>cembre è la data in cui nel<br />

mondo si celebra la giornata <strong>di</strong> Terra Madre<br />

e il Centro <strong>di</strong> Educazione Ambientale “La<br />

Raganella”, dell’Unione Comuni Modenesi<br />

Area Nord insieme alla Biblioteca <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

partecipano a questo festeggiamento organizzando<br />

il laboratorio animato “Quando<br />

mangio volo più in alto…” con racconti<br />

<strong>di</strong> storie per adulti e bambini delle Scuole<br />

Primarie, presso la Biblioteca Comunale <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>, alle ore 16. Questa iniziativa fa<br />

parte del progetto <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong> educazione<br />

ambientale “In Salus, percorsi per sani stili<br />

<strong>di</strong> vita…”, un percorso annuale che, dopo<br />

gli incontri <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento in classe,<br />

si concluderà con una uscita sul campo, o<br />

meglio, …sulla terra, presso fattorie <strong>di</strong>dattiche<br />

o aziende del territorio. Il progetto<br />

viene promosso dal Cea nelle scuole già da<br />

alcuni anni, con l’intento <strong>di</strong> fare conoscere,<br />

ed incentivare i principi <strong>di</strong> una alimentazione<br />

sana, “gioiosa” e sostenibile. La partecipazione<br />

è gratuita e su prenotazione presso<br />

la Biblioteca (0535/29778-29779). Durante<br />

tutta la settimana verrà donata una mela per<br />

ogni richiesta <strong>di</strong> prestito, si allestirà la Biblioteca<br />

con libri sull’argomento della sana e<br />

giusta alimentazione, su Terra Madre, Slow<br />

Food e verranno raccolte ricette della propria<br />

tra<strong>di</strong>zione familiare.<br />

Natale alla Pieve<br />

“Natale alla Pieve” è il titolo della manifestazione<br />

che si svolgerà domenica 11<br />

<strong>di</strong>cembre a Quarantoli <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Si comincia<br />

alle 14 con l’apertura del Mercatino<br />

<strong>di</strong> Natale nel cortile della Pieve. Alle 14,30<br />

libero scambio <strong>di</strong> giochi nel mercatino dei<br />

bimbi. Alle 15 apertura del laboratorio dei<br />

bimbi, con decorazione <strong>di</strong> palle natalizie e<br />

animazioni. Alle 15,30 ci si scalda davanti<br />

Ventura a San Possidonio<br />

al braciere con vin brulè, frittelle e gnocco<br />

fritto. Alle 16 “Quarantoli a merenda”, tè<br />

caldo e biscotti per tutti. Alle 16,30 è previsto<br />

l’arrivo <strong>di</strong> Babbo Natale con le renne, ma<br />

ci saranno anche gnomi, elfi e angeli… Alle<br />

18, infine, verrà acceso l’albero della Pieve.<br />

Il ricavato della manifestazione, organizzata<br />

dalle mamme <strong>di</strong> Quarantoli, andrà a favore<br />

della locale Scuola materna.<br />

Venerdì 9 <strong>di</strong>cembre, presso la Sala<br />

consiliare del Municipio <strong>di</strong> San Possidonio,<br />

ore 20,45, sarà presentata la trilogia <strong>di</strong> libri<br />

del Viceprefetto Vicario <strong>di</strong> Modena Mario<br />

Ventura. All’iniziativa, oltre all’autore,<br />

parteciperanno l’attrice Franca Lovino, la<br />

critica letteraria Rita Monticelli, il giornalista<br />

Roberto Armenia. Ingresso gratuito.<br />

Al termine seguirà un rinfresco. Ventura,<br />

collezionista <strong>di</strong> oggetti antichi e quadri, è arrivato<br />

alla sua terza esperienza e<strong>di</strong>toriale. Ha<br />

pubblicato La Botte napoleonica, Momento<br />

<strong>di</strong> taglio e in ultimo Il violino della Plaka.<br />

Tutti con E<strong>di</strong>zioni Artestampa.<br />

n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 29<br />

ULTIMO CONCERTO<br />

A MIRANDOLARMONIA<br />

La seconda e<strong>di</strong>zione del Festival <strong>di</strong> Musica<br />

Antica “<strong>Mirandola</strong>rmonia” si conclude domenica<br />

11 <strong>di</strong>cembre, presso l’Au<strong>di</strong>torium del Castello Pico<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, ore 18, con il concerto dell'ensemble<br />

“La lira d'Orfeo”, che seguirà alcune tra le più belle<br />

cantate <strong>di</strong> Antonio Vival<strong>di</strong> ed altri autori. L'ingresso<br />

è gratuio e ai partecipanti sarà offerto un rinfresco.<br />

ANCORA TANTI CORSI<br />

ALL’UNIVERSITÀ<br />

Proseguono a <strong>Mirandola</strong> i corsi dell’Università<br />

dell’Età Libera, organizzati da Hesed in collaborazione<br />

con l’Associazione culturale Amici della<br />

Musica e il contributo del <strong>Comune</strong>, della Provincia<br />

<strong>di</strong> Modena e della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Le iscrizioni vanno effettuate entro<br />

una settimana dall’inizio dei corsi al numero<br />

347/6861847. Il 5, 12 e 19 <strong>di</strong>cembre si parlerà de “La<br />

civiltà greca e le origini della cultura europea” a cura<br />

della prof. Renata Bertoli; il 12, 19 e 26 gennaio “La<br />

bibliografia mirandolese nell’800. Le gran<strong>di</strong> collane<br />

storiche” con Clau<strong>di</strong>o Sgarbanti; il 2 e 9 febbraio<br />

“La sezione cartografica del Museo civico: la storia<br />

mirandolese vista attraverso le mappe antiche” con<br />

Giovanni Benatti e Clau<strong>di</strong>o Sgarbanti; in febbraio<br />

“La poesia del trauma. Il secondo Ottocento in Europa<br />

e in Italia” con Lorenzo Tinti; il 5, 12, 19, 26<br />

marzo e 2 aprile “Verso Beethoven” con Giacomo<br />

Gibertoni. A seguire, altri corsi.<br />

PERSONALE<br />

DI BANDINELLI<br />

A sinistra,<br />

il <strong>di</strong>pinto<br />

intitolato<br />

"Paesaggio<br />

romano"<br />

<strong>di</strong> Fabrizio<br />

Ban<strong>di</strong>nelli.<br />

L'artista<br />

espone<br />

al Pico<br />

Caffé <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong><br />

(sotto al<br />

Municipio)<br />

dal 3 al 16<br />

<strong>di</strong>cembre<br />

Si svolge dal 3 al 16 <strong>di</strong>cembre la mostra <strong>di</strong><br />

pittura dell'artista mirandolese Fabrizio Ban<strong>di</strong>nelli<br />

allestita al Pico Caffè <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Nei suoi <strong>di</strong>pinti<br />

ad olio si uniscono, con originalità, richiami<br />

<strong>di</strong> matrice metafisica e surrealista. L´artista cerca<br />

<strong>di</strong> plasmare la realtà e <strong>di</strong> farla immaginare in<br />

continua mutazione, creando libere associazioni<br />

fantastiche <strong>di</strong> frammenti <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana, in cui<br />

i riferimenti spazio-temporali appaiono evidenti.<br />

Vibrante è l´uso dei cromatismi: il colore è il vero<br />

elemento generatore della forma, la modella e la<br />

controlla per comunicare una coerente riflessione<br />

sul destino, imperscrutabile, che caratterizza ogni<br />

essere umano. Attraverso scene che rimandano alla<br />

grande tra<strong>di</strong>zione classica Ban<strong>di</strong>nelli escogita una<br />

pittura in continuo <strong>di</strong>venire con la rappresentazione<br />

<strong>di</strong> personaggi mitologici od irreali che si inseriscono<br />

nella quoti<strong>di</strong>anità Conoscendo l'artista <strong>di</strong> persona<br />

si capiscono <strong>di</strong> più i suoi incantati messaggi pieni<br />

<strong>di</strong> creatività. La pittura <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>nelli è generata da<br />

un processo artistico alimentato dall'energia mentale<br />

ed emozionale <strong>di</strong> una singolare visionarietà<br />

immaginifica.<br />

ANTONIO CASTELLANA


30 · n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011<br />

LIBRI<br />

Si ricorda<br />

Don Archimede<br />

Gad<strong>di</strong><br />

MEDOLLA<br />

Dieci anni d’amicizia e incontri<br />

sui Sentieri della poesia<br />

L’associazione <strong>di</strong> San Felice<br />

“Sentieri <strong>di</strong> poesia”, compie <strong>di</strong>eci<br />

anni. Pubblichiamo il saluto della<br />

presidente Emma Peliciar<strong>di</strong> in occasione<br />

della ricorrenza.<br />

Siamo arrivati a <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> attività,<br />

senza accorgercene, sembra ieri;<br />

guardando le foto, i video, i libretti<br />

con le nostre poesie, gli articoli sulla<br />

stampa, ripassiamo con sod<strong>di</strong>sfazione<br />

tutti quei momenti intensi, le prove e<br />

riprove prima <strong>di</strong> presentarci al pubblico<br />

per comunicare le emozioni scolpite<br />

in ciascuno <strong>di</strong> noi, cui ora guar<strong>di</strong>amo<br />

quasi con nostalgia. Volgendoci con<br />

sincero compiacimento e gratitu<strong>di</strong>ne<br />

agli amici e sono molti, che ci hanno<br />

SAN FELICE<br />

accompagnato e incoraggiato: gli sponsor,<br />

l’Amministrazione comunale, la<br />

stampa locale e i quoti<strong>di</strong>ani, tutti i poeti<br />

con i quali abbiamo vissuto questo percorso<br />

iniziato con loro che ha allargato<br />

i nostri orizzonti culturali, culminato<br />

l’anno scorso con l’incontro con il<br />

grande poeta Franco Loi can<strong>di</strong>dato al<br />

Premio Nobel nel 2005 e quest’anno<br />

con Anita Garibal<strong>di</strong>, pronipote in linea<br />

<strong>di</strong>retta dell’Eroe dei Due Mon<strong>di</strong>, con<br />

la quale abbiamo celebrato i 150 anni<br />

dell’Unità dell’Italia, con cartolina e<br />

annullo filatelico de<strong>di</strong>cati. Fra le nostre<br />

più care esperienze amiamo ricordare le<br />

recite <strong>di</strong> poesie alle Case Protette Guido<br />

Modena <strong>di</strong> San Felice ed al Centro<br />

Integrato Servizi Anziani <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>,<br />

la partecipazione a “Fattorie Aperte”, i<br />

numerosi eventi nel Teatro comunale<br />

<strong>di</strong> San Felice sul Panaro, la realizzazione<br />

del libro “Inutilia” <strong>di</strong> Vincenzo<br />

Bassoli in dotazione alla Cineteca <strong>di</strong><br />

Bologna, inoltre la presentazione <strong>di</strong><br />

libri in prevalenza <strong>di</strong> autori membri<br />

della nostra associazione, non si può<br />

non citare l’apertura dell’Anteprima al<br />

“Poesia Festival” a Marano sul Panaro,<br />

l’ approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e letture<br />

<strong>di</strong> poesie nella Biblioteca comunale,<br />

l’emissione <strong>di</strong> 10 cartoline illustrate<br />

con relativa poesia in occasione del<br />

Centenario del Teatro comunale <strong>di</strong> San<br />

Felice, il ricordo del “Giorno della Memoria”,<br />

l’evento per ricordare Tiziano<br />

Terzani nel cortile della Rocca Estense,<br />

la collaborazione con altre associazioni<br />

culturali e altre iniziative che sarebbe<br />

troppo lungo elencare ma che hanno<br />

punteggiato <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> attività con<br />

ricor<strong>di</strong> indelebili che motivano il nostro<br />

impegno ad andare avanti perché come<br />

<strong>di</strong>ce il poeta Pablo Neruda «la poesia<br />

è un atto <strong>di</strong> pace, la pace costituisce il<br />

Il Sindaco <strong>di</strong> San Felice, Alberto Silvestri,<br />

premia Anita Garibal<strong>di</strong>, <strong>di</strong>scendente<br />

dell'Eroe dei due Mon<strong>di</strong>, che ha celebrato<br />

l'Unità d'Italia in un'iniziativa curata in<br />

collaborazione con "Sentieri <strong>di</strong> poesia"<br />

poeta, come la farina il pane»”.<br />

Un saluto affettuoso da tutti i componenti<br />

“Sentieri <strong>di</strong> Poesia”<br />

EMMA PELICIARDI<br />

Nel 2011 ricorre il 150° anniversario<br />

della nascita <strong>di</strong> don Archimede<br />

Gad<strong>di</strong>, che svolse il ministero pastorale<br />

a San Giacomo Roncole per 48<br />

anni (1891-1939). Per ricordare questa<br />

ricorrenza si è ristampato il volume che<br />

don Felice Ceretti scrisse in occasione<br />

dell’ingresso <strong>di</strong> don Gad<strong>di</strong>, nel 1895,<br />

come prevosto della Chiesa parrocchiale<br />

dei santi Giacomo e Filippo<br />

apostoli. Il libro “Della villa, del feudo<br />

e della parrocchiale de' SS. Giacomo<br />

e Filippo delle Roncole, delle chiese,<br />

degli or<strong>di</strong>ni religiosi, degli oratorj o<br />

soppressi od esistenti in detta villa”<br />

venne stampato presso la tipografia<br />

Can<strong>di</strong>do Grilli <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Di<br />

questo volume, che è ormai introvabile,<br />

esiste una copia nell’Archivio<br />

parrocchiale <strong>di</strong> San Giacomo Roncole<br />

e altre tre sono conservate nel Fondo<br />

Antico della Biblioteca Comunale “E.<br />

Garin” <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Dopo l’e<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> Ceretti bisognerà aspettare quasi<br />

un secolo per avere una nuova pubblicazione<br />

sulla storia roncolese. Nel<br />

1987 infatti grazie alla <strong>di</strong>sponibilità<br />

del Circolo Anspi, <strong>di</strong> don Aleardo<br />

Mantovani e l’entusiasmo <strong>di</strong> Emilio<br />

Andreoli viene finalmente pubblicato<br />

il volume “S. Giacomo Roncole”.<br />

Archimede Giuseppe Maria Gad<strong>di</strong><br />

nasce a Quarantoli il 18 aprile 1861 da<br />

Giuseppe e Anna Venturini e viene<br />

battezzato nella Pieve il 22 aprile 1861<br />

dall’arciprete don Giuseppe Consoli.<br />

Dopo aver frequentato il seminario<br />

<strong>di</strong> Carpi e il 22 <strong>di</strong>cembre 1883 riceve<br />

l’or<strong>di</strong>nazione sacerdotale dal vescovo,<br />

mons. Gherardo Aral<strong>di</strong>. Don Gad<strong>di</strong> è<br />

stato insegnate nel Seminario <strong>di</strong> Carpi<br />

e Cappellano a Limi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Soliera fino<br />

al 27 novembre 1891 quando, alla<br />

morte <strong>di</strong> don Domenico Corbellani,<br />

gli viene assegnato l’incarico <strong>di</strong><br />

Economo spirituale <strong>di</strong> San Giacomo<br />

Roncole. La nomina a Prevosto arriva<br />

il 30 maggio 1895 dal nuovo Vescovo,<br />

mons. Andrea Righetti. Il 25 agosto<br />

1895 fa il suo ingresso solenne ed è in<br />

questa occasione che, su commissione<br />

<strong>di</strong> Pietro Molinari Tosatti, lo storico<br />

mirandolese don Felice Ceretti scrive<br />

la monografia. Nei decenni a San Giacomo<br />

ha promosso <strong>di</strong>verse iniziative<br />

e realizzato molte opere. Nel 1911 fa<br />

costruire, coa<strong>di</strong>uvato da alcuni parrocchiani,<br />

il Casinone <strong>di</strong> fronte alla chiesa<br />

parrocchiale, con finalità sociale e<br />

miglior sviluppo delle stesse attività<br />

parrocchiali. Il fabbricato verrà a<strong>di</strong>bito<br />

anche a cantina sociale e sede <strong>di</strong> un<br />

istituto bancario. Aiutò e confortò i<br />

parrocchiani nei momenti <strong>di</strong>fficili della<br />

prima guerra mon<strong>di</strong>ale e nelle conseguenti<br />

miserie. Nei primi anni Venti<br />

promuove la realizzazione del monumento<br />

ai Caduti della Grande Guerra.<br />

In lui vi era una passione per il teatro,<br />

le cronache riportano una descrizione<br />

del suo impegno come sceneggiatore e<br />

suggeritore <strong>di</strong> varie compagnie sin dal<br />

1912. Don Gad<strong>di</strong> insiste spesso con il<br />

vescovo, monsignor Giovanni Pranzini,<br />

<strong>di</strong> nominare come cappellano don<br />

Zeno Saltini da lui ben conosciuto<br />

poiché, quando era presidente della<br />

Gioventù Cattolica, si recava spesso<br />

nella canonica <strong>di</strong> San Giacomo a promuovere<br />

le adunanze per gli effettivi o<br />

per gli aspiranti. Nel 1931 questa sua<br />

richiesta viene esau<strong>di</strong>ta. Il Prevosto<br />

con la sua umiltà e semplicità accoglie<br />

don Zeno permettendogli <strong>di</strong> realizzare<br />

l’Opera Piccoli Apostoli, facendo così<br />

della parrocchia un centro vivo e ricco<br />

<strong>di</strong> iniziative. Il 2 luglio 1936 mons.<br />

Carlo De Ferrari accetta le <strong>di</strong>missioni<br />

dell’anziano parroco e lo nomina Canonico<br />

della Cattedrale <strong>di</strong> Carpi. Nel<br />

settembre dello stesso anno arriva il<br />

suo successore, don Vincenzo Saltini,<br />

fratello <strong>di</strong> don Zeno, che rinuncia a<br />

una parte del beneficio parrocchiale<br />

in favore <strong>di</strong> don Gad<strong>di</strong> che può così<br />

rimanere a San Giacomo e continuare<br />

a vivere, assieme al nuovo Prevosto,<br />

nella canonica. Muore dopo una breve<br />

malattia la sera del 10 ottobre 1939 e<br />

viene inumato nei pressi della gra<strong>di</strong>nata<br />

della cappella cimiteriale. Nel 1967<br />

le sue ossa vengono traslate nella cripta<br />

dei parroci. Nel 1989 il Circolo Anspi<br />

“Le Roncole”, lo ha commemorato con<br />

un opuscolo celebrativo.


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 31<br />

BIBLIOTECA “GARIN”<br />

Il 1711 <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> nello scacchiere politico europeo<br />

Un convegno sulla fine della Signoria<br />

Sabato 17 <strong>di</strong>cembre si chiudono gli incontri sulla Dinastia<br />

Si chiude con il 1711 la rassegna<br />

<strong>di</strong> convegni tesa a celebrare la <strong>di</strong>nastia<br />

dei Pico. Sabato 17 <strong>di</strong>cembre alle ore<br />

10 presso l’Au<strong>di</strong>torium del Castello, il<br />

convegno “1711-La fine della Signoria<br />

dei Pico nel teatro politico europeo”<br />

vedrà alternarsi le relazioni <strong>di</strong> Cinzia<br />

Cremonini della Cattolica <strong>di</strong> Milano<br />

“<strong>Mirandola</strong> nel primo Settecento:<br />

centro della politica europea e meta <strong>di</strong><br />

interessi privati”, <strong>di</strong> Vittorio Tigrino<br />

dell’Università del Piemonte Orientale<br />

“Scritture <strong>di</strong> storia e riven<strong>di</strong>cazioni<br />

politiche nell’Italia del XVIII secolo.<br />

Il caso <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> a confronto”, <strong>di</strong><br />

Graziella Martinelli Braglia dell’Accademia<br />

Nazionale <strong>di</strong> Scienze, Lettere<br />

e Arti <strong>di</strong> Modena “Da borgo feudale a<br />

LIBRI ADULTI<br />

Amore mio, ucci<strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong>,<br />

I. Bossi Fedrigotti<br />

Anche il caviale stanca, M.<br />

Mianiti<br />

Autobiografia erotica <strong>di</strong> Aristide<br />

Gambia, D. Starnone<br />

Avanzi <strong>di</strong> balera, M. Masini<br />

Bambino senza madre, G.<br />

Cavicchioli<br />

Le belve, D. Winslow<br />

Bianco su nero, R. Gallego<br />

La cacciatrice <strong>di</strong> ossa, K. Reichs<br />

I cani lo sanno, A. Scanzi<br />

La casa <strong>di</strong> ringhiera, <strong>di</strong> F. Recami<br />

Dalla Controriforma alla Restaurazione<br />

Di fronte all’estremo, T. Todorov<br />

Eclisse della democrazia, V. Agnoletto<br />

Eugenio Garin: un intellettuale del Novecento,<br />

M. Ciliberto<br />

Forte è la donna, C. P. Estés<br />

Il gatto del rettore, G. Celli<br />

Instant english: il corso facile e veloce…<br />

Involontaria, S. Fioretti<br />

Libro 20: Ancora: 1972-1973, J. Lacan<br />

Il libro segreto <strong>di</strong> Dante, F. Fioretti<br />

La meravigliosa storia del falso Artemidoro,<br />

L. Canfora<br />

Il mondo che non fu mai, A. Butterworth<br />

New York ore 8,45: la trage<strong>di</strong>a delle Torri<br />

Gemelle raccontata dai Premi Pulitzer<br />

Night star, N. Alyson<br />

Non incoraggiate il romanzo, A. Berar<strong>di</strong>nelli<br />

Non tutti i bastar<strong>di</strong> sono <strong>di</strong> Vienna, A.<br />

Molesini<br />

Oscar e la dama in rosa, E.E. Schmitt<br />

Oscuri segreti, M. Hjorth<br />

Pantomima per un’altra volta, L. F. Celine<br />

I pesci non chiudono gli occhi, E. De<br />

LIBRI E DVD<br />

Tante novità<br />

sugli scaffali<br />

città principesca: episo<strong>di</strong> d’arte e committenti<br />

nella <strong>Mirandola</strong> fra Cinque<br />

e Seicento”, <strong>di</strong> Giacomo Gibertoni<br />

dell’Università <strong>di</strong> Bologna “Handel,<br />

il Duca della <strong>Mirandola</strong> e un virtuoso<br />

<strong>di</strong> arciliuto”.<br />

Nel pomeriggio ripresa alle ore 15<br />

con Cecilia Cotti, collaboratrice del<br />

Centro Italiano <strong>di</strong> Cultura <strong>di</strong> Madrid,<br />

con “Francesco Maria Pico attraverso<br />

i suoi libri e i suoi interlocutori”,<br />

alla quale seguirà Gian Luca Tusini<br />

dell’Università <strong>di</strong> Bologna con “I segni<br />

del potere tra signoria e comunità”, e la<br />

conclusione <strong>di</strong> Angelo Torre, dell’Università<br />

del Piemonte Orientale, con “I<br />

feu<strong>di</strong> imperiali nell’Italia del primo<br />

Settecento. Una riconsiderazione”.<br />

Luca<br />

Piccoli: la pancia del paese,<br />

D. Di Vico<br />

Piccolo, profondo Risorgimento,<br />

M. Severini<br />

Il posto che cercavo, N.<br />

Sparks<br />

Le prime luci del mattino,<br />

F. Volo<br />

Ra<strong>di</strong>o città perduta, D. Alarcon<br />

Ra<strong>di</strong>opirata, F. Carofiglio<br />

La ragione picaresca, P. Lauria<br />

Randagi: storie <strong>di</strong> uomini e animali, A.<br />

Cisternino<br />

La Repubblica romana del 1849, M.<br />

Severini<br />

Lo scarabocchio al Nido, F. Monti<br />

La scrittura terapeutica, A. M. Chierici<br />

La scultura funeraria, E. Panofsky<br />

Senza fare <strong>di</strong> necessità virtù, R. Bentivegna<br />

La setta degli angeli, A. Camilleri<br />

Il silenzio dell’onda, G. Carofiglio<br />

Speak: le parole non dette, L. H. Anderson<br />

Tre atti e due tempi, G. Faletti<br />

La tutela internazionale dei <strong>di</strong>ritti umani,<br />

S. Zappalà<br />

Tutte le opere, T. Terzani<br />

L’ultima sposa <strong>di</strong> Palmira, G.Lupo<br />

Il vecchio pozzo, M. Szabò<br />

LIBRI BAMBINI E RAGAZZI<br />

3 ragazzi non saranno troppi?, L. Rennison<br />

10 cose che posso fare per aiutare il mio<br />

pianeta, M. Walsh<br />

A come ambiente<br />

L’acqua e i beni comuni, U. Mattei<br />

L’acqua e il mistero <strong>di</strong> Maripura, C. Carminati<br />

L’acqua, un bene prezioso<br />

Acquaria, G. Tessaro<br />

Acque, C. Sgarbi<br />

Ada Maty, F. Cattelan<br />

Gli alberi del mio giar<strong>di</strong>no, E. Chanut<br />

Bibs, H. M. Enzensberger<br />

Bolt: un eroe a quattro zampe, W. Disney<br />

Bruno lo zozzo in ospedale, S. Frasca<br />

Il castello, B. Fichou<br />

Chiu<strong>di</strong>amo il rubinetto!, J.r. Gombert<br />

Creare il mondo, D. Wood<br />

I documenti dei Pico, G. Gavioli<br />

Un’estate da brivido, J. Gelsey<br />

Il fantasma della porta accanto, R.L. Stine<br />

Giorgetto, C. Kramer<br />

Gocce <strong>di</strong> voce, A. Abbatiello<br />

Goccia Lina e il fiume sotterraneo, S.<br />

Bellomo<br />

Incubo al risveglio, R.L. Stine<br />

Io e il mondo<br />

L’isola del tesoro fantasma, G. Stilton<br />

Macchine e motori, L. Cima<br />

La marcia dei pinguini, L. Jacquet<br />

Maremè, B. Tognolini<br />

Marta e l’acqua scomparsa, E. Bussolati<br />

Il me<strong>di</strong>oevo, E. Lepetit<br />

Il mio coniglio nano, B. Tenerezza<br />

Il mio primo libro Larousse delle scienze<br />

Il mondo <strong>di</strong> Bosco<strong>di</strong>rovo, J. Barklem<br />

Il nuoto, M. N. Passaglia<br />

L’onda del mare, L. Novello<br />

Panta rei, Riciclau<strong>di</strong>o!, A. Baruzzi<br />

Peter Pan, J. M. Barrie<br />

Piccoli scienziati, D. Evans<br />

Re Carognone e l’acqua rubata, S. Forzani<br />

Lo scoglio delle meduse, M. Pasqualotto<br />

Il signor Acqua va in montagna, A. Traini<br />

La spiaggia degli spettri, R.L. Stine<br />

Il trattore, E. Bagenal<br />

DVD ADULTI<br />

La balia, M. Bellocchio<br />

The beats: l’urlo ribelle, C. Workman<br />

Cacciatore <strong>di</strong> teste, C. Gavras<br />

La cena dei cretini, F. Veber<br />

Coffee and cigarettes, J. Jarmusch<br />

Come inguaiammo il cinema italiano, D.<br />

Ciprì<br />

Confidenze troppo intime, P. Leconte<br />

Il curioso caso <strong>di</strong> Benjamin Button, D.<br />

Fincher<br />

Eternal sunshine of the spotless mind, M.<br />

Gondry<br />

Evilenko, D. Grieco<br />

Feature, A. Cuaron<br />

I fiumi <strong>di</strong> porpora, M. Kassovitz<br />

Francesco, L. Cavani<br />

Good night, and good luck, G. Clooney<br />

Grizzly man, W. Herzog<br />

Hello Dolly!, G. Kelly<br />

In the cut, J. Campion<br />

In the mood for love, W. Kar-Wai<br />

I luoghi immaginati, P. Avati<br />

Il nastro bianco, M. Haneke<br />

Una notte d’estate. Gloria, J. cassavetes<br />

La parola ai giurati, S. Lumet<br />

Piano, solo, R. Milani<br />

Les plages d’Agnes, A. Varda<br />

I pugni in tasca, M. Bellocchio<br />

La ragazza del lago, A. Molaioli<br />

A serious man, fratelli Cohen<br />

Stati <strong>di</strong> allucinazione, K. Russell<br />

Le storie <strong>di</strong> San Francesco negli affreschi<br />

<strong>di</strong> Assisi, C. Frugoni<br />

Terra madre, E. Olmi<br />

Tornando a casa, V. Marra<br />

The wrestler, D. Aronofsky<br />

Zabriskie point, M. Antonioni<br />

Lo zoo <strong>di</strong> Venere, P. Greenaway<br />

DVD BAMBINI E RAGAZZI<br />

La caccia dello squalo<br />

Happy feet, G. Miller<br />

Madagascar 2, E. Darnell<br />

Mamma ho allagato la casa, R. Daniel<br />

Mr. Bean’s solida, S. Bendelack<br />

Opopomoz, E. D’Alò<br />

Il piccolo principe, A. Saint-Exupery<br />

(au<strong>di</strong>olibro)<br />

Planet 51, J. Blanco<br />

Una scatenata dozzina, S. Lewy<br />

Scooby-Doo 2: mostri scatenati, R. Gosnell<br />

BREVI<br />

NATALE INSIEME<br />

IN BIBLIOTECA<br />

Continuano gli incontri mensili<br />

con bambini e genitori all’interno del<br />

progetto “Nati per leggere”. Sabato 17<br />

<strong>di</strong>cembre alle ore 16 presso la Biblioteca<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> si terranno narrazioni e<br />

laboratori sul Natale con le lettrici volontarie<br />

ed il personale della Biblioteca<br />

e della Direzione Didattica. Le iscrizioni<br />

presso la Biblioteca comunale si<br />

effettuaano fino al 14 <strong>di</strong>cembre, per un<br />

massimo <strong>di</strong> trenta bambini accompagnati<br />

da genitori o nonni.<br />

SUCCESSO DI<br />

ROBERTO PIUMINI<br />

Roberto Piumini, famoso poeta e<br />

scrittore per bambini e ragazzi, ha rappresentato<br />

con successo il 12 novembre<br />

la sua operetta “L’acqua <strong>di</strong> Bumba”,<br />

accompagnato dall’illustratrice Monica<br />

Rabà, presso la Biblioteca comunale<br />

“Eugenio Garin”. Una trentina <strong>di</strong> bambini<br />

fra i sei e i sette anni, e i rispettivi<br />

genitori sono stati coinvolti nello spettacolo,<br />

che ha riscosso molto successo,<br />

ed hanno usufruito delle bibliografie e<br />

dei libri collegati al tema dell’acqua.<br />

L’attività è stata promossa dal Cea “La<br />

Raganella” nella Settimana Unesco <strong>di</strong><br />

educazione allo sviluppo sostenibile.<br />

LA MUSICA E<br />

FRANCESCO MARIA<br />

L’ultimo incontro all’interno della<br />

rassegna “Appunti sui centenari”, si<br />

è tenuto giovedì 1 <strong>di</strong>cembre presso<br />

l’Au<strong>di</strong>torium del Castello. Giacomo<br />

Gibertoni dell’Università <strong>di</strong> Bologna ha<br />

relazionato su “La Musica a <strong>Mirandola</strong><br />

negli ultimi anni della signoria Pico”.<br />

Chi si fosse perduto questa interessante<br />

conferenza potrà risentire Gibertoni il<br />

17 <strong>di</strong>cembre all’interno del convegno<br />

sul 1711, descritto in questa pagina.<br />

INAUGURA<br />

IL PRESEPE<br />

Sarà inaugurato e benedetto venerdì<br />

9 <strong>di</strong>cembre, alle 10,30, il Presepe<br />

del Volontariato allestito nell’atrio<br />

della Sala Granda del Municipio <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>. Il Presepe potrà essere<br />

visitato fino all’8 gennaio 2012. Orari<br />

<strong>di</strong> apertura: dal lunedì al giovedì dalle<br />

8 alle 19, venerdì e sabato dalle 8 alle<br />

14 chiuso domenica e festivi. L’allestimento<br />

è a cura <strong>di</strong>: “I Presepi <strong>di</strong> Alberto<br />

e Carla Diazzi”, collezione privata in<br />

<strong>Mirandola</strong>.


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 33<br />

LA LETTERA<br />

«Caro Leonardo, quanto ci manchi»<br />

Ho letto con vivo piacere l’articolo<br />

“Nona, caro Leonardo” pubblicato<br />

sull’In<strong>di</strong>catore n. 21 <strong>di</strong> novembre.<br />

Voglio qui a fianco raccontare <strong>di</strong> una<br />

“corrispondenza” tra me e Leonardo,<br />

riguardante il “lunari” del 2003. Anzi,<br />

vi spe<strong>di</strong>sco quanto da me scrittogli.<br />

«Mi fece la promessa <strong>di</strong> leggere e rileggere Al Dascors»<br />

Osiride Bastianelli ricorda una simpatica <strong>di</strong>atriba con Artioli<br />

Leonardo, primo da<br />

sinistra, durante la<br />

presentazione del<br />

Barnardon, alcuni<br />

anni fa. Accanto a<br />

lui, l'allora Sindaco<br />

Luigi Costi, Giuseppe<br />

Morselli e<br />

Franco Bozzoli<br />

E’ seguito un incontro più che amichevole,<br />

con scambi <strong>di</strong> opinioni e con<br />

la promessa che avrebbe letto e riletto<br />

il “dascors general” dal Barnardon,<br />

negli anni successivi e prima della<br />

pubblicazione.<br />

OSIRIDE BASTIANELLI<br />

«Leonardo, uomo premuroso<br />

amico generoso»<br />

Sono stati i nostri rispettivi nipoti<br />

che ci hanno fatto incontrare. Alice<br />

e Luca hanno frequentato insieme<br />

asilo, elementari e me<strong>di</strong>e. La simpatia<br />

che da bambini li univa si è<br />

trasformata poi in amicizia sincera,<br />

autentica, e così forte che nemmeno<br />

il tempo e la lontananza sono riusciti<br />

a scalfire.<br />

E’ stato durante la loro adolescenza<br />

che tra Leonardo e me si è<br />

instaurato un clima <strong>di</strong> vera complicità.<br />

«Ien là – Sono là» <strong>di</strong>ceva lui ed<br />

io, subito, andavo a dare un’occhiata<br />

MIRANDOLA<br />

Il sassarese Zammuto<br />

si aggiu<strong>di</strong>ca Io Vagabondo<br />

E’ Luca Zammuto <strong>di</strong> Sassari il<br />

vincitore del concorso canoro “Io<br />

vagabondo, Ricordando Augusto<br />

Daolio – Noma<strong>di</strong>” che si è svolto lo<br />

scorso 5 novembre presso l’Au<strong>di</strong>torium<br />

del Castello Pico <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>.<br />

L’iniziativa, organizzata dall’Associazione<br />

Giovani Artisti, prevedeva<br />

l’esibizione <strong>di</strong> cantanti che hanno<br />

proposto al numeroso pubblico presente<br />

solo successi dei Noma<strong>di</strong>.<br />

La vittoria al concorso consentirà<br />

a Luca Zammuto <strong>di</strong> esibirsi sul<br />

palco in apertura del concerto dei<br />

“Noma<strong>di</strong>” che si svolgerà a Novellara<br />

(Re) durante il XX tributo ad<br />

Augusto Daolio. Al secondo posto<br />

si è classificato Fabio Odone <strong>di</strong> Genova<br />

mentre terzo è arrivato Matteo<br />

Zanfrognini <strong>di</strong> Modena.<br />

Oltre alla manifestazione canora,<br />

anche quest’anno l’Associazione<br />

Giovani Artisti si è impegnata<br />

nell’organizzazione della 3° e<strong>di</strong>zione<br />

del premio <strong>di</strong> poesie “Giovani Artisti”<br />

rivolto ai ragazzi frequentanti la<br />

LA LETTERA<br />

<strong>di</strong> controllo. La volta successiva<br />

andava lui.<br />

Leonardo è stato anche un amico<br />

generoso. Ogni anno mi regalava <strong>di</strong>verse<br />

copie del “suo” Barnardon che<br />

io ho offerto alle colleghe durante le<br />

cene degli Sdocet.<br />

Avevo però un obbligo: restituirne<br />

uno firmato da tutti i presenti,<br />

cosa che ho sempre fatto con riconoscenza<br />

ed affetto. Grazie Leonardo,<br />

i nostri nipoti terranno vivo in me il<br />

tuo ricordo.<br />

EOLA<br />

Scuola Primaria “Dante Alighieri”,<br />

Scuola superiore <strong>di</strong> primo grado<br />

“F. Montanari”, Scuole superiori<br />

“G. Luosi” <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> Nella sala<br />

a<strong>di</strong>acente l’Au<strong>di</strong>torium del Castello<br />

Pico sono state poi esposte tutte le<br />

opere realizzate dagli studenti. La<br />

lettura delle poesie vincitrici è stata<br />

effettuata a cura dell’Associazione<br />

culturale “La Zattera”.<br />

L’organizzatore della serata Umberto<br />

Bar<strong>di</strong>ni ringrazia: <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Fondazione Cassa <strong>di</strong><br />

Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Associazione<br />

Avis <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>,”Associazione<br />

Augusto per la vita”, Noma<strong>di</strong>,<br />

Compagnia teatrale “La Zattera”,<br />

Scuola primaria “Dante Alighieri”,<br />

Scuola superiore <strong>di</strong> primo grado “F.<br />

Montanari”, Scuola superiore “G.<br />

Luosi” <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, “Associazione<br />

San Vincenzo de Paoli, Ra<strong>di</strong>o<br />

Bruno, Consulta del Volontariato <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>, Scuola <strong>di</strong> danza “Idea<br />

danza” che ha allietato la serata e<br />

tutti i partecipanti.<br />

Calendari 2003<br />

A gh’è il più belli donni dal mond, fotografa<strong>di</strong> su <strong>di</strong> calendari. Ognuna la<br />

gh’ha al suo, indoa, più o meno vastida, l’è sempar nuda.<br />

A gh’è <strong>di</strong>l zittậ, importanti, ch’il fan veddar il più belli immagin d’sé stessi.<br />

A gh’è quell <strong>di</strong> carabiner con <strong>di</strong> pennacchi ross, in sla <strong>di</strong>visa negra, a sgnar<br />

i dì ch’han da gnir, e i ladar ch’i ciapparan in dl’ann nov.<br />

A Mirandula a gh’è al “Barnardon” che, a <strong>di</strong>farenza ad tutt chi atar, al fa al<br />

dascors general, dal so luminarol.<br />

Oh, st’ann al s’è strussiậ, l’ha fatt la carta geografica dl’Area Nord, dla<br />

Bassa, purtand <strong>di</strong> scritt <strong>di</strong> cumun dattorna.<br />

Insomma, l’è un bell cvell! In più al duvrev mucciậr dal valor, con al temp,<br />

parchè il svisti dal dascors i en un po’ troppi.<br />

Quand i fan na muneda sbagliada, n’amdaia o un boll con n’error, tutt i van<br />

in zerca par cumpraran: un dì i prevan dvintar <strong>di</strong> patrimòni.<br />

Perciò, currî a cumprar al “lunari”. Se a vli dvintar <strong>di</strong> sgnor, questa l’è la<br />

volta bona.<br />

Alzî ben al dascors, e turnal a lezzar pian pian. Tra na riga e cl’atra, a cuncludari<br />

acsì: Porca vacca, l’è tutta n’acca.<br />

Ma sicom l’an conta gnent, essend mutta sia in lingua che in <strong>di</strong>alett, a v’accurzî<br />

ch’l’è tutt parfett.<br />

As <strong>di</strong>s che an bisogna dar <strong>di</strong> cunsili parchè as sa sbagliar da par lor, ma se<br />

l’E<strong>di</strong>tor al la turnass a stampar, al farev un “scup” da un milion d’euro.<br />

Si nò, lassemal cum l’è, e tulem tutt in ridar, pinsand che anch quell ch’a<br />

critica al na val na patacca.<br />

UN DILETTANT DAL DIALETT, MEZZ ZITTADIN E MEZZ CIAIOTT<br />

DALLA PRIMA<br />

La Tangenziale<br />

<strong>di</strong> Camposanto<br />

MIRANDOLA<br />

«Anch’io ricordo le battaglie<br />

per la conquista del Castello»<br />

L'In<strong>di</strong>catore via internet mi dà la<br />

possibilità <strong>di</strong> restare in contatto con<br />

<strong>Mirandola</strong>, pur come “espatriato”.<br />

Ovviamente leggo tutto con avi<strong>di</strong>tà, e<br />

in particolare le notizie relative alla mia<br />

fanciullezza. E' così che ho finalmente<br />

scoperto i dati anagrafici (Quirino<br />

Mantovani) del mitico Berlino, il capo<br />

in<strong>di</strong>scusso della banda del Castello.<br />

Come il buon Berlino ci ricorda, le famiglie<br />

che vivevano nel Castello erano<br />

in gran parte in<strong>di</strong>genti e i ragazzi del<br />

Castello, privi <strong>di</strong> qualsiasi controllo<br />

familiare, bivaccavano tutto il giorno<br />

in strada e erano liberi <strong>di</strong> scorazzare in<br />

lungo e in largo, temuti dalle bande del<br />

vicinato. La nostra banda (via Tabacchi,<br />

via Bassa, via Cavallotti e spiazzi<br />

vicini come il giar<strong>di</strong>no della Cassa <strong>di</strong><br />

Risparmio, allora aperto al pubblico<br />

dopo i bombardamenti <strong>di</strong> fine guerra,<br />

più lo spiazzo antistante la Caserma dei<br />

Carabinieri) veniva rapidamente messa<br />

in fuga dall'agguerrito manipolo <strong>di</strong> Berlino,<br />

armato <strong>di</strong> fionde e bastoni.<br />

Nel rapido cambiamento <strong>di</strong> partecipanti<br />

ci fu un unico periodo in cui<br />

la nostra banda non temette Berlino e<br />

precisamente quando Giorgio Grassi,<br />

aggressivo e carismatico, <strong>di</strong>venne il<br />

nostro capo. Lui aveva anche inventato<br />

un temibile fucile a elastici che<br />

sparava capsule <strong>di</strong> piombo ricavate dai<br />

tubetti dei dentifrici. In quel periodo<br />

Berlino e i suoi si tennero a rispettosa<br />

<strong>di</strong>stanza, scorazzando in altre zone <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>, dandoci in questo modo<br />

il tempo <strong>di</strong> esercitare il nostro passatempo<br />

favorito, la corsa sui carrettini<br />

<strong>di</strong> legno. Un altro aiuto ci veniva dai<br />

fratelli Danieli, che vivevano a ridosso<br />

del vicino canile comunale, e che<br />

usavamo come sicari prezzolati: noi<br />

avevamo mezzi finanziari superiori e<br />

potevamo permetterci <strong>di</strong> assumere dei<br />

mercenari. Berlino cita Ivo Panzani,<br />

ma in realtà Ivo venne ad abitare in<br />

piazza del Pistrino parecchio tempo<br />

più tar<strong>di</strong>, e fu sempre maltrattato da<br />

noi “bulli benestanti”. Mi permetto <strong>di</strong><br />

fare qualche nome della banda della<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio: Giorgio Mantovani,<br />

Stefano Piccinini, Gianpaolo<br />

Tar<strong>di</strong>ni, alloggiati in via Bassa; il<br />

sottoscritto, Anselmo Bertellini,<br />

Pierangelo Barbieri, alloggiati in<br />

via Cavallotti. Di tantissimi altri ho<br />

<strong>di</strong>menticato il nome e mi scuso. Faccio<br />

al feroce Berlino tanti auguri <strong>di</strong> una<br />

vecchiaia tranquilla, mai <strong>di</strong>menticato<br />

dai suoi antichi “nemici”.<br />

GIORGIO GOLDONI (BRESCIA)<br />

MIRANDOLA<br />

«Treni in orario e stazioni nuove:<br />

quasi non riconosco l’Italia...»<br />

Carissimo Direttore,<br />

posso fare una <strong>di</strong>chiarazione?<br />

Sabato 12 novembre mi sono recato<br />

a Tarquinia in treno per motivi familiari<br />

e devo <strong>di</strong>re che è stata tutta<br />

una piacevole sorpresa. Erano più<br />

<strong>di</strong> 30 anni che non facevo un lungo<br />

La nuova Tangenziale <strong>di</strong> Camposanto<br />

(primo lotto) è stata finanziata<br />

per quattro milioni <strong>di</strong> euro dalla<br />

Provincia <strong>di</strong> Modena e per 200 mila<br />

euro dal <strong>Comune</strong>. È stata iniziata nel<br />

luglio del 2010 e terminata nel novembre<br />

2011 dalla <strong>di</strong>tta Csm (Consorzio<br />

Stabile Modenese). Sod<strong>di</strong>sfazione<br />

tra i presenti all'inaugurazione. Per<br />

il Sindaco Antonella Bal<strong>di</strong>ni «già<br />

con questo primo tratto riduciamo<br />

una buona parte dei flussi <strong>di</strong> traffico<br />

in centro migliorando la qualità della<br />

vita e la sicurezza dei citta<strong>di</strong>ni. Ma<br />

ora atten<strong>di</strong>amo che la Regione finanzi<br />

anche il secondo tratto, peraltro già inserito<br />

nelle opere complementari della<br />

viaggio con quel mezzo e nel frattempo<br />

è cambiato proprio tutto. Treni in<br />

perfetto orario e stazioni rinnovate,<br />

a cominciare dalla nostra bella <strong>di</strong><br />

Cividale. Ciò che mi ha colpito <strong>di</strong><br />

più sono stati l’or<strong>di</strong>ne e una pulizia<br />

davvero ammirevoli che mi portano<br />

LA LETTERA<br />

«Insegnate<br />

un mestiere<br />

ai nostri giovani»<br />

Già una volta mi sono rivolta<br />

all'In<strong>di</strong>catore per ringraziare una<br />

persona del Centro per l’Impiego<br />

che mi ha aiutato attivamente nella<br />

ricerca del lavoro e grazie alla quale<br />

ho trovato finalmente un posto stabile.<br />

Ora, mi rivolgo a chiunque abbia<br />

i mezzi e le possibilità per aiutare<br />

mio figlio <strong>di</strong> <strong>di</strong>ciassette anni. Ha assolto<br />

l'obbligo scolastico dei 10 anni<br />

e non ha voluto continuare perché<br />

stu<strong>di</strong>are proprio non gli piaceva.<br />

Attraverso il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

siamo riusciti a fargli ottenere una<br />

borsa lavoro <strong>di</strong> sei mesi presso un<br />

supermercato della zona. I sei mesi<br />

ormai stanno terminando ed io sono<br />

veramente preoccupata perché temo<br />

che stando a casa tutto il giorno finirà<br />

per frequentare cattive compagnie.<br />

Purtroppo questa crisi ha messo in<br />

ginocchio noi quarantenni ma ancor<br />

<strong>di</strong> più i giovani. Per questo, da<br />

mamma preoccupata, chiedo se tra<br />

chi legge c’è chi può insegnare un<br />

mestiere a questo ragazzo. Chiedo<br />

semplicemente la possibilità <strong>di</strong> tenerlo<br />

impegnato, gratuitamente, anche<br />

solo per mezza giornata, in un'attività<br />

qualunque ma onesta e seria. Grazie<br />

infinite a chi vorrà aiutarmi.<br />

FRANCESCA MONARI<br />

Cispadana, per completare un’opera<br />

fondamentale per Camposanto». «Un<br />

altro traguardo é stato raggiunto: – ha<br />

<strong>di</strong>chiarato Tamara Nart, segretario<br />

Pd <strong>di</strong> Camposanto – il mese scorso ha<br />

inaugurato la Palazzina in zone Peep<br />

ad affitto calmierato, il 20 novembre<br />

ha inaugurato il primo lotto della<br />

Tangenziale, a breve aprirà la nuova<br />

sede della Croce Blu, che permetterà<br />

all’associazione <strong>di</strong> mantenere il<br />

servizio <strong>di</strong> primo soccorso, me<strong>di</strong>ante<br />

l’accre<strong>di</strong>tamento presso Anpas».<br />

PAROLE SENZA TEMPO<br />

A CURA DI GIAMPAOLO ZIROLDI<br />

Lasa<br />

c’la vaga<br />

«A pèns del volt ch'l'è méi con<br />

santa pès, lassèr che al mànd al vaga<br />

com'al vol; senza pènser s'a gh'é la<br />

luna o al sol, s'l' è méi bruntlèr, o s'a<br />

sta mei chi tès».<br />

(«A volte penso che sia meglio<br />

in santa pace che il mondo vada come<br />

vuole; senza pensare se c'è la luna o<br />

il sole, se sia meglio brontolare o se<br />

stia meglio chi tace»)<br />

FLAMINIO MODENA<br />

da “La genesi... e po' la vèta”<br />

Flaminio Modena<br />

nacque a Modena<br />

nel 1874. Fu<br />

<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />

carceri italiane. Poeta<br />

e comme<strong>di</strong>ografo<br />

<strong>di</strong>alettale, dotato <strong>di</strong><br />

una naturale vena arguta<br />

e faceta, scrisse<br />

numerose comme<strong>di</strong>e<br />

in cui mostrò sempre<br />

il grande amore per<br />

la sua terra e il vernacolo modenese.<br />

Di origine ebraica, durante gli anni<br />

del fascismo venne collocato prematuramente<br />

in pensione e da allora visse<br />

in uno stato <strong>di</strong> schivo isolamento.<br />

Modena morì nel 1962.<br />

a fare una comunicazione molto<br />

importante. Se tutto è così pulito, il<br />

merito va anche ai viaggiatori che<br />

si stanno comportando in modo più<br />

che civile. Sul treno Roma Bologna,<br />

inoltre, ai viaggiatori vengono offerti<br />

gratis, tè, caffè e altre “cosine”. Il<br />

prezzo del biglietto è però troppo<br />

alto. Allora Direttore sono io che<br />

vedo rosa o siamo davvero un popolo<br />

<strong>di</strong> brontoloni mai contenti? Mi<br />

risponda per favore. Aggiungo che<br />

ho parlato solo <strong>di</strong> treni e stazioni.<br />

Cor<strong>di</strong>almente<br />

NINO VINCENZI


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 35<br />

«Girava scalzo e le scarpe gli duravano 30 anni»<br />

AMARCORD<br />

Furti pericolosi nell’orto <strong>di</strong> Mansueto<br />

«Rubavamo la frutta <strong>di</strong> mio zio, che aveva mani come ba<strong>di</strong>li...»<br />

L’ortolano Mansueto Mantovani<br />

era il fratello <strong>di</strong> mio nonno Guglielmo<br />

che faceva il muratore e che assieme a<br />

Vincenzo Cavicchioni e altri due ha<br />

costruito, dal 1930 al 1935, la torre del<br />

Castello e le Stanze della Duchessa,<br />

quando proprietaria era la signora<br />

Parma. Ma torniamo a Mansueto che<br />

passava tutto il giorno nel suo orto<br />

camminando sempre scalzo. Sua figlia<br />

Maria mi ha raccontato che proprio<br />

per questa sua abitu<strong>di</strong>ne, un paio <strong>di</strong><br />

scarpe gli è durato la bellezza <strong>di</strong> 30<br />

anni! Nell’orto aveva cinque piante <strong>di</strong><br />

ciliegie ma anche altri alberi da frutto<br />

che producevano albicocche, pere,<br />

mele, prugne, fragole, pesche. Quando<br />

eravamo in compagnia scavalcavamo<br />

le mura ed andavamo a “prendere in<br />

prestito” un po’ <strong>di</strong> frutta, stando però<br />

sempre attenti. Se arrivava, infatti,<br />

erano dolori: aveva due manacce<br />

grosse come ba<strong>di</strong>li. Se invece ero da<br />

solo o con mio fratello Guglielmo<br />

MIRANDOLA<br />

«E quelli dell’Osteria Roma<br />

facevano fuori aringhe e salsicce»<br />

Mio padre e i suoi amici si trovavano<br />

all’osteria Roma, ubicata dove c’è<br />

oggi Busuoli. Il sabato era la giornata<br />

più movimentata perché venivano i<br />

conta<strong>di</strong>ni per il mercato. Entravano nel<br />

locale, al caldo, con il cibo in tasca e<br />

bevevano uno o più bicchieri <strong>di</strong> vino.<br />

Una volta entrò un conta<strong>di</strong>no con<br />

un bel pezzo <strong>di</strong> pane fatto in casa e<br />

un cartoccio <strong>di</strong> acciughe sotto sale.<br />

Mio padre e i suoi amici si misero<br />

subito all’opera per farsi qualche risata.<br />

Incominciarono a <strong>di</strong>re che c’era<br />

della puzza: «Al na sarà minga un gat<br />

mort-Non sarà mica un gatto morto».<br />

Piano, piano si avvicinarono al tavolo<br />

del conta<strong>di</strong>no affermando che la puzza<br />

proveniva da lui…«Ma la ven da chi<br />

la pusa-Ma viene da qui la puzza».<br />

Velocemente presero il cartoccio<br />

delle acciughe <strong>di</strong>cendo: «Ien marsi-<br />

Sono marce». Allora il conta<strong>di</strong>no,<br />

tutto arrabbiato, afferrò le acciughe<br />

ancora incartate e le buttò dalla finestra<br />

<strong>di</strong>cendo: «Al saviva che al ma dat dla<br />

roba marsa cag vegna un asident a lu<br />

e a tut al so banchet-Lo sapevo che mi<br />

ha dato della roba marcia, che venga<br />

un accidente a lui e a tutto il suo banco».<br />

Fuori, intanto, c’era già uno dei<br />

burloni in attesa, pronto a recuperare il<br />

cartoccio per poi mangiarsi le acciughe<br />

continua dal numero 21<br />

insieme agli altri.<br />

Un altro sabato capitò un conta<strong>di</strong>no<br />

che appoggiò il pane su un<br />

tavolo, or<strong>di</strong>nò una bottiglia <strong>di</strong> vino,<br />

poi dalla giacca sotto il mantello<br />

estrasse una grossa salsiccia che forò<br />

con il forchettone e mise sulla brace.<br />

La solita compagnia <strong>di</strong> burloni si alzò<br />

e si mise intorno al focolare, fingendo<br />

<strong>di</strong> scaldarsi. Iniziarono poi a spingersi<br />

a vicenda, «Vuoi scaldarti solo tu?» si<br />

accusavano reciprocamente. Quella<br />

confusione costrinse il conta<strong>di</strong>no a girarsi<br />

per vedere cosa succedeva. Bado,<br />

allora, rapi<strong>di</strong>ssimo, sostituì la salsiccia<br />

che stata cuocendosi sul focolare con<br />

un tappo <strong>di</strong> bottiglia <strong>di</strong> sughero e poi<br />

uscì rapidamente. Il conta<strong>di</strong>no si girò<br />

e vide quella che pensava essere la sua<br />

salsiccia in fiamme. Disperato cominciò<br />

ad urlare: «La salsissa l’ha ciapà<br />

fog-La salsiccia ha preso fuoco». Uno<br />

della combriccola gli rispose: «Par<br />

forsa, la sarà stada trop grassa – Per<br />

forza, sarà stata troppo grassa».<br />

Durante la prima guerra mon<strong>di</strong>ale<br />

mio padre era caporale, ma essendo<br />

nella vita un macellaio, veniva utilizzato<br />

anche come cuoco. Si occupava<br />

inoltre del mulo che portava il riso, il<br />

pane nero e la grappa. A volte saltavano<br />

il pasto, perché il mulo veniva colpito<br />

dagli Austriaci che si trovavano sul<br />

Carso. Una volta il capitano aveva<br />

degli ospiti. Chiamò mio padre <strong>di</strong>cendo<br />

che per cena voleva un agnello. Mio<br />

padre allora partì con un sacco alla<br />

ricerca dell’animale. Strada facendo si<br />

imbatté in un montanaro con un fucile.<br />

L’uomo voleva uccidere il proprio cane<br />

perché cadendo da una rupe si era rotto<br />

due zampe. Mio padre ci pensò su e<br />

poi <strong>di</strong>sse al montanaro: «Lo prendo io<br />

che lo faccio curare». L’uomo glielo<br />

consegnò. Mio padre, in realtà, aveva<br />

pensato <strong>di</strong> sostituirlo all’agnello. Lo<br />

uccise e lo cucinò con sale, rosmarino,<br />

aglio e grappa. Quando fu ben<br />

cotto lo portò in tavola. I commensali<br />

non se ne accorsero, anzi <strong>di</strong>ssero che<br />

quell’“agnello” era molto buono. I sol<strong>di</strong><br />

che dovevano servire per acquistare<br />

l’agnello se li tenne invece mio padre.<br />

Un’altra volta sempre in montagna vicino<br />

al Piave entrarono in una casa che<br />

sembrava abbandonata, si infilarono in<br />

una cantina in cui c’erano tre botti piene<br />

<strong>di</strong> vino. Su <strong>di</strong> ognuna c’era scritto<br />

con il gesso “vino avvelenato”. «Cosa<br />

facciamo?» chiese un soldato. Mio<br />

padre rispose che ne avrebbe bevuto un<br />

bicchiere, se dopo cinque minuti fosse<br />

stato ancora vivo, voleva <strong>di</strong>re che il<br />

vino era buono. Presero tutti una sbornia<br />

talmente grossa che il sergente fu<br />

costretto ad andarli a prendere perché<br />

si erano addormentati. Mio padre, nella<br />

tasca <strong>di</strong> una giacca che gli era stata regalata,<br />

trovò sette chili <strong>di</strong> caffè, grazie<br />

ai quali ha bevuto gratuitamente per<br />

molto tempo all’osteria. Si avvicinava<br />

ad una persona che non conosceva, gli<br />

faceva vedere i chicchi <strong>di</strong> caffè, glieli<br />

faceva annusare e intanto or<strong>di</strong>nava una<br />

bottiglia <strong>di</strong> vino che avrebbe pagato<br />

l’altro. Millantava <strong>di</strong> avere dei sacchi<br />

<strong>di</strong> 50 chili <strong>di</strong> caffè e chiedeva all’interlocutore<br />

se era interessato e intanto<br />

giù un’altra bottiglia. Ovviamente non<br />

faceva mai contratti, perché gli interessati<br />

volevano solo piccole quantità,<br />

mentre mio padre <strong>di</strong>ceva che avrebbe<br />

venduto solo dei sacchi. Ma una volta<br />

incontrò un signore che accettò <strong>di</strong><br />

comprare tutto il sacco. A quel punto<br />

fu costretto a mandarlo a casa. Mia<br />

madre sentì bussare alla porta e vide<br />

entrare un omino piccolo e minuto che<br />

si presentò <strong>di</strong>cendo: «Mi manda suo<br />

marito signora, sono venuto a prendere<br />

la roba che sa lei».<br />

«Che cosa so io?»<br />

«Quel caffè che ha sotto il letto…»<br />

«Venga a vedere quello che ho<br />

sotto il letto».<br />

Gli ortolani Mansueto e Adalcisa Mantovani<br />

(nelle foto) ebbero quattro figli: Pietro,<br />

Santina, Antonietta e Maria. A sinistra, immagine<br />

o<strong>di</strong>erna della zona narrata nell'articolo.<br />

Via Pellico non esisteva ed un muro<br />

<strong>di</strong> cinta alto circa 2,5 metri circoscriveva il<br />

quadrilatero <strong>di</strong> via Fulvia, via Circonvallazione,<br />

via Montanari e via Cavour (che<br />

era la strada <strong>di</strong> accesso all'orto)<br />

entravamo per la porta, ci facevamo<br />

vedere e gli chiedevamo <strong>di</strong> andare “in<br />

campagna” a mangiare qualche frutto.<br />

«Baghet – ci <strong>di</strong>ceva – prima a magna<br />

quei par tera e se dop a ghi ancora fam<br />

an da sula piant, sensa rompar i ram<br />

(Prima mangiate quelli a terra, poi se<br />

avete ancora fame andate sulla pianta<br />

senza rompere i rami)». Ora l’orto<br />

<strong>di</strong> Mansueto non c’è più. In quello<br />

spazio hanno costruito la via Pellico e<br />

completato la via Fulvia.<br />

QUIRINO MANTOVANI (BERLINO)<br />

Lo portò nella camera in cui c’erano<br />

tre mezzi letti e uno matrimoniale,<br />

prese la coperta e l’alzò. «Guar<strong>di</strong> bene<br />

cosa ho sotto il letto: due vasi da notte».<br />

L’omino se ne andò brontolando.<br />

Mio padre lavorò nella fabbrica <strong>di</strong><br />

Montorsi anche quando era occupata<br />

dai tedeschi. Nel cancello <strong>di</strong> uscita<br />

avevano messo un campanello che<br />

serviva a controllare gli operai. Quando<br />

uscivano, infatti, ogni due minuti<br />

suonava il campanello e l’operaio che<br />

si trovava lì in quell’istante veniva perquisito.<br />

Una volta suonò mentre stava<br />

uscendo mio padre che aveva nascosto<br />

alcune fettine <strong>di</strong> carne nelle fasce degli<br />

stivali. Non si perse d’animo, si calò le<br />

braghe e le mutande un po’ imbarazzato<br />

chiese: «E’ questo che cercate?». La<br />

guar<strong>di</strong>a lo fece passare <strong>di</strong>cendogli, tra<br />

le risate <strong>di</strong> tutti, «Sei sempre il solito,<br />

va via». E così la fece franca.<br />

ANNAROSA PALTRINIERI


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 37<br />

E’ stata una domenica all’insegna<br />

del gioco, del <strong>di</strong>vertimento, dello<br />

sport e della passione per il basket<br />

quella che ha radunato, lo scorso 30<br />

ottobre, presso la palestra Montanari<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, alcune società della zona<br />

in occasione della Festa minibasket<br />

<strong>di</strong> Hallowen organizzata dalla Pico<br />

Basket. Nel corso della giornata è stato<br />

possibile assistere a partite tra i più<br />

gran<strong>di</strong> e giochi <strong>di</strong> abilità e destrezza<br />

per i più piccoli, sostenuti dal tifo<br />

dei numerosi genitori che affollavano<br />

le tribune. Hanno potuto cimentarsi<br />

anche i ragazzi dell’under 14 e under<br />

15 della Pico che a settembre hanno<br />

frequentato il corso minibasket del<br />

progetto arbitri della Fip “ Fischiando<br />

giocando”, arbitrando le partite in<br />

programma dei loro amici, compagni<br />

o fratelli più piccoli. Al termine della<br />

«Un grazie alle società che sono intervenute»<br />

SPORT<br />

Una domenica <strong>di</strong> minibasket Pico<br />

Gioco, <strong>di</strong>vertimento e tanta passione alla Palestra Montanari<br />

MIRANDOLA<br />

Mini arbitri<br />

promossi<br />

È stato un successo il raduno <strong>di</strong><br />

tutti i mini arbitri della provincia <strong>di</strong><br />

Modena, ospitati a <strong>Mirandola</strong> presso<br />

la palestra Montanari, lo scorso 13<br />

novembre. L’incontro ha visto partecipare<br />

anche i ragazzi che hanno frequentato<br />

l'ultimo corso a <strong>Mirandola</strong><br />

con gli istruttori Paolo Benatti e<br />

Barbara Soraci, provenienti dalle<br />

società Pico Basket e Luce Basket. È<br />

ormai imminente l'inizio dei campionati<br />

provinciali e il torneo <strong>di</strong> Sestola,<br />

pertanto auguriamo a tutti i ragazzi<br />

buon <strong>di</strong>vertimento e buon lavoro. Per<br />

la collaborazione nella buona riuscita<br />

dell'evento, gli organizzatori rivolgono<br />

un ringraziamento particolare al<br />

Comitato Unitario delle Polisportive<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>.<br />

festa merenda per tutti preparata dai<br />

genitori <strong>di</strong> bambine e bambini con<br />

gadget portati e <strong>di</strong>stribuiti dalla Fip<br />

che ha patrocinato la giornata. Gli<br />

organizzatori ringraziano sentitamente<br />

le società <strong>di</strong> Cavezzo, San Felice,<br />

Poggio Rusco e Carpi, gli atleti della<br />

Pico under 15 e under 14 maschile e<br />

femminile che hanno collaborato nella<br />

festa e i mini atleti e atlete della Pico<br />

che hanno partecipato con entusiasmo<br />

alla manifestazione.<br />

In alto da sinistra: istruttore regionale mini arbitri Leonardo Burchi, Anxhela Dauti, Davide Bagnolati, Tommaso Villa,<br />

Emanuele Vanzini, Mattia Gorzanelli, Raffaele Dargenio, Simone Vecchié, Ogulcan Tocksoy, Michael Torri, presidente<br />

provinciale Cia Modena Nicola Zizzi. In basso da sinistra: Emma Pignatti, Bledar Dauti, Giovanni Soavi, Filippo Pongiluppi,<br />

Samuele Bellesia, Fabio Roversi, Stella Pozzetti, Anastasia Consorzi, istruttore mini arbitri Paolo Benatti.<br />

DANZA<br />

A Concor<strong>di</strong>a il Natale<br />

si annuncia sulle punte<br />

Domenica 18 <strong>di</strong>cembre al Teatro<br />

del Popolo <strong>di</strong> Concor<strong>di</strong>a si svolgerà un<br />

doppio spettacolo (ore 15.30 e 18.30)<br />

della Scuola <strong>di</strong> balletto Danzarte <strong>di</strong>retta<br />

da Emanuela Mussini. Il titolo<br />

dell'iniziativa è "Natale sulle punte". La<br />

Scuola organizza per bambini e ragazzi<br />

corsi <strong>di</strong> propedeutica e gioco danza (dai<br />

3 anni a Concor<strong>di</strong>a e San Possidonio),<br />

danza classica, danza modern jazz, hip<br />

hop, danze caraibiche. Per gli adulti invece<br />

è possibile seguire lezioni <strong>di</strong> salsa<br />

cubana, afro danza, pilates e tonificazione<br />

total body. Sono previste lezioni<br />

<strong>di</strong> prova per i nuovi iscritti. La scuola<br />

Danzarte è attiva tra San Possidonio e<br />

Concor<strong>di</strong>a dal 1998 e conta circa 150<br />

allievi. Info e iscrizioni: 338/9294344<br />

(Emanuela Mussini). Face book: Danzarte,<br />

Scuola <strong>di</strong> Balletto.<br />

LA SCHEDA<br />

Polisportiva Pico:<br />

una storia<br />

lunga 40 anni<br />

La polisportiva “G. Pico” <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong> nasce nel 1971 con lo<br />

scopo <strong>di</strong> far praticare sport ed attività<br />

ricreative e sociali al maggior<br />

numero possibile <strong>di</strong> persone. I primi<br />

anni la società si de<strong>di</strong>ca ad atletica,<br />

pattinaggio artistico e ginnastica artistica,<br />

in seguito la “Pico” si allarga<br />

ad altri sport quali pallacanestro,<br />

hockey, ciclismo, ping-pong, bocce,<br />

scuola <strong>di</strong> ballo, cicloturismo, nuoto<br />

e Centri <strong>di</strong> Avviamento allo Sport.<br />

Nel pattinaggio si sono raggiunti<br />

traguar<strong>di</strong> illustri conseguendo<br />

risultati <strong>di</strong> grande rilievo oggi<br />

come nel passato quando Paola<br />

Paltrinieri <strong>di</strong>venne campionessa<br />

italiana categoria Amatori Uisp<br />

nel 1976 e Monica Pini si è laureò<br />

campionessa regionale Fihp nel<br />

1979. Inoltre sono stati vinti <strong>di</strong>versi<br />

campionati provinciali e regionali<br />

<strong>di</strong> categoria Uisp e Fihp negli anni<br />

Settanta-Novanta. Gli atleti Massimo<br />

ed Emanuela Natali, ad<br />

esempio, hanno fatto parte della<br />

squadra nazionale Fihp. Nel 1990<br />

un’atleta della ginnastica artistica,<br />

Annalisa Castorri, ha vinto il titolo<br />

<strong>di</strong> campionessa Uisp <strong>di</strong> categoria.<br />

Nel basket la “Pico” ha partecipato<br />

a molti campionati regionali e<br />

nazionali dalla 1° Divisione negli<br />

anni Settanta alle varie categorie<br />

superiori nei primi anni Ottanta e<br />

precisamente: 1980-1981 Promozione,<br />

1983-1984 Serie D, 1990-1991<br />

C2, 1991-1992 C1, 1994-1995 B2<br />

e 1995-1996 C1. La società ha<br />

sempre mantenuto anche un nutrito<br />

gruppo <strong>di</strong> giovani che continuano a<br />

partecipare a tutti i campionati giovanili<br />

federali con ottimi risultati.<br />

L’attività dell’hockey, iniziata negli<br />

anni Settanta con un gruppo <strong>di</strong> amici,<br />

è arrivata fino alle soglie della<br />

Serie A nel periodo 1972-1973, per<br />

poi proseguire negli anni ‘80-‘90 tra<br />

i campionati <strong>di</strong> serie C e B; ha sempre<br />

mantenuto in tutti questi anni<br />

squadre giovanili <strong>di</strong> ottimo livello.<br />

La “Pico” ha sempre cercato <strong>di</strong><br />

operare sia nel volontariato sociale<br />

che nelle attività culturali e ricreative<br />

promuovendo alla fine degli<br />

anni Ottanta un progetto per la costruzione<br />

della struttura polivalente<br />

con annesso il Bocciodromo.<br />

TIZIANO ALEOTTI


38 · n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011<br />

SPORT<br />

Tutti i vincitori <strong>di</strong> Francia Corta<br />

Ha chiuso con un bilancio positivo<br />

la Fiera mercato <strong>di</strong> Francia Corta, nel<br />

cui ambito si è svolta, domenica 20<br />

novembre, la 26° e<strong>di</strong>zione del trofeo<br />

po<strong>di</strong>stico omonimo.<br />

Alla manifestazione, organizzata<br />

dai Po<strong>di</strong>sti Mirandolesi, hanno partecipato<br />

più <strong>di</strong> 1.700 atleti. Già dalle 6,30<br />

quando, ci siamo ritrovati per allestire<br />

le strutture organizzative, si respirava,<br />

per fortuna, un’ aria <strong>di</strong>versa rispetto<br />

alla pioggia e al vento dell’e<strong>di</strong>zione<br />

2010. Alle 7 i capi gruppo delle società<br />

avevano già montato le loro tende.<br />

Sono poi arrivati tre pullman: Accademia<br />

<strong>di</strong> Modena, Quinto de Stampi<br />

Milano e Anffas <strong>di</strong> Cesena . Alle 9,10 è<br />

stata data la partenza dei percorsi dei 7<br />

e degli 11 chilometri, mentre a seguire,<br />

alle 9,20, è partita la mini gara <strong>di</strong> 3,400<br />

chilometri. I risultati: a Giuseppe<br />

Mucerino dell’Atletica Ferrara, primo<br />

classificato in assoluto della gara sugli<br />

11 chilometri, è stato assegnato il 5°<br />

Memorial “Enrico Zerbini”. Prima<br />

classificata per le donne è stata Antonella<br />

Benatti del gruppo Sintofarm<br />

Reggiolo. A seguire sono stati premiati<br />

altri 20 concorrenti (10 uomini e 10<br />

donne) con coppe, trofei e prodotti<br />

in natura offerti dalle <strong>di</strong>tte locali. Nei<br />

giovani abbiamo premiato 5 atleti per<br />

ogni categoria. Al primo è andata la<br />

medaglia d’oro, mentre c’erano coppe<br />

e premi per i classificati dal secondo al<br />

quinto posto. Ecco comunque i primi<br />

classificati: cat. A. 1° Alex Reggiani,<br />

Po<strong>di</strong>sti Mirandolesi; cat. B .1° Luca<br />

Malpighi, Victoria S.Agata; cat. C 1°<br />

Aya Moumabin, Libertas Mantova;<br />

cat. C.1° Monica Venturelli, Rcm<br />

Casinalbo. Sono stati poi premiati<br />

Alla corsa hanno partecipato più <strong>di</strong> 1.700 atleti<br />

Chiudono in positivo la Fiera Mercato e la gara po<strong>di</strong>stica<br />

tutti i marciatori competitivi e non<br />

competitivi con una confezione <strong>di</strong> tortelli<br />

al forno della <strong>di</strong>tta Cornetti Pico<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Grazie alla Fondazione<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> sono<br />

state iscritte gratuitamente e premiate<br />

le associazioni onlus con atleti <strong>di</strong>versamente<br />

abili. La prima classificata<br />

è risultata l’Anffas <strong>di</strong> Cesena con 45<br />

partecipanti, premiata con trofeo e<br />

medaglia offerti dal presidente della<br />

Repubblica Giorgio Napolitano. A<br />

seguire si sono classificate l’Anffas <strong>di</strong><br />

Ostiglia, Noi per loro <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, la<br />

Zerla <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e il Picchio <strong>di</strong> San<br />

Felice. Delle società militari presenti si<br />

è classificata al primo posto l’Accademia<br />

<strong>di</strong> Modena, premiata con il Trofeo<br />

Francia Corta, mentre seconda è arrivata<br />

Interforze Modena. Un particolare<br />

ringraziamento va poi ai professori<br />

del’istituto Iss “Galilei” <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

Scoperto l’oggetto misterioso:<br />

era un collare usato dagli orsanti<br />

In un angolo della sala a<strong>di</strong>bita<br />

a mostra pittorica, per ricordare i<br />

pittori mirandolesi scomparsi del<br />

FRANCIA CORTA<br />

L'oggetto misterioso <strong>di</strong> Francia Corta 2011<br />

900, era collocato l’oggetto misterioso<br />

che ha suscitato numerosissime,<br />

<strong>di</strong>fferenti interpretazioni.<br />

che erano presenti con 50 ragazzi.<br />

Ringraziamo anche i due artisti Dario<br />

Mazzoli e Giuseppe Castellazzi per le<br />

opere donate. La 1° società classificata<br />

è risultata Quinto de Stampi premiata<br />

con un’ opera <strong>di</strong> Giuseppe Castellazzi.<br />

Al secondo posto i Po<strong>di</strong>sti <strong>di</strong> Finale<br />

Emilia ai quali è andata un’opera<br />

<strong>di</strong> Dario Mazzoli, terza classificata<br />

la società “Siamo sempre <strong>di</strong> corsa”<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. Le altre società sono<br />

state premiate con trofei,ceramiche<br />

e premi in natura offerti da enti pubblici,<br />

istituzioni e <strong>di</strong>tte <strong>di</strong> tutta l’area<br />

modenese. Un grazie infine a Polizia<br />

Municipale, Protezione Civile, Croce<br />

Blu <strong>Mirandola</strong> e a tutti i volontari che<br />

hanno lavorato per la riuscita della manifestazione.<br />

Un arrivederci alla terza<br />

domenica <strong>di</strong> novembre 2012.<br />

POLLASTRI PAOLO<br />

PRESIDENTE PODISTI MIRANDOLESI<br />

Solo alle 17 <strong>di</strong> domenica 20<br />

novembre, dopo oltre 500 tentativi<br />

a vuoto, Lino Galeotti ha risposto<br />

esattamente, indovinando <strong>di</strong> cosa<br />

si trattava. L’oggetto misterioso<br />

era un collare per orso <strong>di</strong> oltre 100<br />

anni fa.<br />

Nelle feste popolari del tempo<br />

era in uso portare animali che la<br />

popolazione non aveva mai visto.<br />

Vorremmo pensare che l’orso fosse<br />

a <strong>Mirandola</strong> nel 1862, che è l’anno<br />

<strong>di</strong> fondazione <strong>di</strong> Francia Corta, ma<br />

ci pare più ragionevole collocarlo<br />

verso la fine dell’800.<br />

Quello che era da notare, per<br />

indovinare l’oggetto misterioso,<br />

era la taschina posta a sinistra,<br />

dove i bimbi e anche gli adulti,<br />

<strong>di</strong>sprezzando il pericolo e senza<br />

paura, inserivano un sol<strong>di</strong>no che<br />

sarebbe servito da sostentamento<br />

all’orso e all’accompagnatore.<br />

C.S.<br />

Alcune immagini della Fiera <strong>di</strong> Francia Corta 2011


n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 39<br />

Nel Palafijlkam <strong>di</strong> Lido <strong>di</strong> Ostia,<br />

nei pressi <strong>di</strong> Roma, lo scorso 23 ottobre<br />

gli atleti Antonio Basaglia e<br />

Francesco Sgarbi della Polisportiva<br />

Sta<strong>di</strong>um Karate <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> hanno<br />

La sod<strong>di</strong>sfazione degli accompagnatori<br />

SPORT<br />

Basaglia e Sgarbi al quarto Dan<br />

I due forti atleti della Sta<strong>di</strong>um hanno superato l’atteso esame<br />

Corso sperimentale <strong>di</strong> auto<strong>di</strong>fesa<br />

per chi è a <strong>di</strong>giuno <strong>di</strong> arti marziali<br />

La Polisportiva Sta<strong>di</strong>um-Karate<br />

in collaborazione con il Leoni<br />

Karate Team ha iniziato un corso<br />

sperimentale <strong>di</strong> auto<strong>di</strong>fesa, rivolto<br />

ad un pubblico femminile, che si<br />

svolge tutti i mercoledì dalle 20,45<br />

alle 21,45 nella palestra dell’Iti Galilei<br />

in Via Barozzi 4 a <strong>Mirandola</strong>.<br />

Le lezioni sono rivolte a persone<br />

che non hanno conoscenza delle<br />

arti marziali, ma che vogliono apprendere<br />

alcune semplici tecniche<br />

da utilizzare in caso <strong>di</strong> aggressione<br />

e soprattutto un atteggiamento mentale<br />

<strong>di</strong> reazione per non rimanere<br />

paralizzate dal terrore senza sapere<br />

cosa fare per <strong>di</strong>fendersi. Il metodo<br />

insegnato si chiama Mga – Metodo<br />

Globale <strong>di</strong> Auto<strong>di</strong>fesa ed è un programma<br />

tecnico multi<strong>di</strong>sciplinare<br />

ideato per fornire ai suoi praticanti<br />

un valido sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa e che si<br />

basa sui principi <strong>di</strong> flessibilità e <strong>di</strong><br />

cedevolezza su cui si fondano tutte<br />

le arti marziali. Rappresenta una<br />

MIRANDOLA<br />

equilibrata sintesi delle tecniche<br />

più efficaci derivate dalle <strong>di</strong>scipline<br />

<strong>di</strong> combattimento volte alla <strong>di</strong>fesa,<br />

trasformando a proprio vantaggio le<br />

energie impiegate dall’aggressore.<br />

Mga è stato elaborato dalla Fijlkam<br />

integrando tecniche provenienti da<br />

<strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong> combattimento,<br />

ed utilizzando quelle più pratiche<br />

ed adatte alla <strong>di</strong>fesa personale. E’<br />

stato così approntato un sistema<br />

<strong>di</strong> rapido appren<strong>di</strong>mento, facile,<br />

pratico ed efficace, rivolto a chi,<br />

per motivazioni <strong>di</strong>verse, sente l’esigenza<br />

d’incrementare la capacità <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fendersi in caso <strong>di</strong> aggressione. Il<br />

corso rispetta completamente quelle<br />

che devono essere le caratteristiche<br />

fondamentali necessarie in questo<br />

ambito: un profilo realistico, privo<br />

<strong>di</strong> facili quanto pericolose forme<br />

<strong>di</strong> esaltazione. L’obiettivo, oltre a<br />

quello <strong>di</strong> fornire le necessarie conoscenze<br />

<strong>di</strong> tipo tecnico, è indurre la<br />

capacità <strong>di</strong> poter avere un approccio<br />

sostenuto l'esame per conseguire la<br />

cintura nera 4° Dan. Come per ogni<br />

esame che si affronta anche in questo<br />

non è mancata la tensione e la paura<br />

<strong>di</strong> sbagliare, ma i ragazzi hanno saputo<br />

tenere a bada le emozioni.<br />

L'esame si è articolato in due fasi:<br />

la parte pratica con l'esecuzione <strong>di</strong> un<br />

kata (combattimento immaginario) e<br />

del bunkai, cioè la <strong>di</strong>mostrazione del<br />

equilibrato in caso <strong>di</strong> aggressione,<br />

che consenta <strong>di</strong> affrontare meglio<br />

eventuali spiacevoli situazioni.<br />

Non richiedendo particolari doti<br />

atletiche è adatto a tutti e, aspetto<br />

non trascurabile, risulta anche un<br />

valido mezzo per svolgere attività<br />

fisica. Il corso è affidato ad Alessio<br />

significato delle tecniche eseguite nel<br />

kata e la parte teorica con la <strong>di</strong>scussione<br />

<strong>di</strong> una tesi preparata dai can<strong>di</strong>dati<br />

per dar <strong>di</strong>mostrazione non solo<br />

<strong>di</strong> conoscenze pratiche, ma anche <strong>di</strong><br />

conoscenze teoriche e specialistiche<br />

necessarie per affrontare le richieste<br />

<strong>di</strong> un mondo che domanda sempre<br />

più specializzazione e conoscenza<br />

nel proprio settore <strong>di</strong> appartenenza.<br />

Grande è stata la sod<strong>di</strong>sfazione<br />

degli accompagnatori, il maestro<br />

Dino Ghelli e Nicoletta Magnoni,<br />

perché questa promozione conferma<br />

il livello <strong>di</strong> conoscenza e capacità<br />

nell'insegnamento dei tecnici della<br />

Polisportiva Sta<strong>di</strong>um Leoni Karate<br />

Team.A questo proposito segnaliamo<br />

che, oltre alle attività agonistiche<br />

ed amatoriali normalmente portate<br />

avanti da una società sportiva, la Sta<strong>di</strong>um<br />

Karate continua il suo impegno<br />

nel sostegno alle <strong>di</strong>sabilità attraverso<br />

l’inserimento <strong>di</strong> persone <strong>di</strong>versamente<br />

abili nelle lezioni <strong>di</strong> Karate. L’attività<br />

si avvale della consulenza dello<br />

psicopedagogista clinico Maurizio<br />

Saravalli e del supporto del maestro<br />

Dino Ghelli. La prossima manifestazione<br />

de<strong>di</strong>cata alle abilità <strong>di</strong>verse<br />

avrà luogo ad Ostiglia in <strong>di</strong>cembre e<br />

a <strong>Mirandola</strong> in aprile.<br />

NICOLETTA MAGNONI<br />

E FRANCESCO SGARBI<br />

Rondelli, tecnico <strong>di</strong> 1° livello, con la<br />

collaborazione dei tecnici Nicoletta<br />

Magnoni e Andrea Bernar<strong>di</strong> sotto<br />

la supervisione del maestro Dino<br />

Ghelli che lo scorso 19 novembre<br />

ha superato l’esame per <strong>di</strong>ventare<br />

tecnico <strong>di</strong> 2° livello.<br />

N.M.<br />

CALCIO FOLGORE<br />

Gli Juniores<br />

giocano alla pari<br />

con le gran<strong>di</strong><br />

È proprio il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo: mancavano<br />

solo loro. Con la squadra<br />

Juniores, novità <strong>di</strong> questa stagione<br />

sportiva, la Scuola Calcio Folgore<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> completa tutte le categorie<br />

del calcio giovanile. Ultima<br />

tappa <strong>di</strong> un percorso che comincia<br />

con i Piccoli Amici e che termina con<br />

l'approdo in prima squadra, gli Juniores<br />

sono ragazzi che hanno ancora<br />

tanto da imparare, ma al tempo stesso<br />

in gran parte formati, come conferma<br />

l'allenatore Cesare Roveri, 41 anni,<br />

al primo anno a <strong>Mirandola</strong>.<br />

Che campionato fate?<br />

«Il campionato Juniores Provinciale.<br />

Un girone da 14 squadre, con 6<br />

trasferte a Modena e per il resto sfide<br />

in zone come Medolla o Limi<strong>di</strong>».<br />

Un commento al vostro inizio<br />

<strong>di</strong> stagione...<br />

«Direi positivo. Siamo cinque<br />

punti <strong>di</strong>etro alla capolista Nonantola,<br />

ce la giochiamo per i primi posti. Non<br />

male per una squadra giovane, allestita<br />

per la prima volta quest'anno».<br />

La rosa a <strong>di</strong>sposizione...<br />

«Quasi tutti i ragazzi sono nati<br />

nel '94, tranne un paio del '93, che<br />

sono "rientrati alla base" visto che<br />

l'anno scorso si erano spostati perché<br />

alla Folgore non c'era la squadra.<br />

Siamo in tutto una quin<strong>di</strong>cina, ci<br />

alleniamo il lunedì, il mercoledì e<br />

il giovedì, con la partita il sabato<br />

pomeriggio».<br />

Ragazzi <strong>di</strong> quell'età hanno già<br />

molti impegni, su tutti la scuola,<br />

come lo conciliano con il<br />

calcio?<br />

«Devono organizzarsi, ormai<br />

sono gran<strong>di</strong> e devono cominciare a<br />

prendersi delle responsabilità. Tocca<br />

a loro ritagliarsi tra scuola e impegni<br />

quell'ora e mezza al campo. Finora<br />

stanno rispondendo con serietà».<br />

L'anno scorso allenava degli<br />

adulti, quali sono le principali<br />

<strong>di</strong>fferenze?<br />

«Nei <strong>di</strong>eci anni che sono rimasto<br />

alla Poggese ho allenato tutte le età,<br />

mi mancavano giusto gli Juniores,<br />

ed alla Folgore “chiudo il cerchio”.<br />

L'aspetto più <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong> lavorare con<br />

questi ragazzi è che fisicamente sono<br />

già adulti, ma tendono a perdersi un<br />

pò. Lavorare intensamente, come<br />

richiesto dalla categoria, li aiuta a<br />

crescere, a responsabilizzarsi».<br />

Collaborazione con la prima<br />

squadra?<br />

«Sì: abbiamo l'allenamento praticamente<br />

in contemporanea e questo<br />

aiuta molto, ad esempio per le amichevoli.<br />

Spero che qualcuno dei miei<br />

ragazzi possa esor<strong>di</strong>re con la prima<br />

squadra: è lo scopo degli Juniores».<br />

Info: 335/1329141, 347/8831377,<br />

0535/26554.<br />

GUIDO GANZERLI

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