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Indagini presso il manicomio di Mombello di Limbiate (MB)

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Da piccolo immaginavo la mia scuola come un luogo attraversato da lunghissime gallerie capaci di estendersi sotto alla città.
Anni fa ho scoperto che un luogo così esiste davvero e che una semplice scuola può essere davvero teatro di interessanti misteri da indagare. E’ proprio ciò che avviene all’Istituto Tecnico Agrario Luigi Castiglioni di Mombello (MB), che ha sede in Villa Crivelli Pusterla, dove centinaia di studenti attraversano ogni giorno l’ampio parco sotto al quale si snodano diversi chilometri di gallerie sotterranee.

Quello che fu uno dei giardini botanici più importanti d’Europa, decorato da numerose fontane volute dal conte Crivelli, oggi conserva i resti dei padiglioni abbandonati di quello che fu un grande ospedale psichiatrico.
Al centro di questo complesso si trova la villa, edificio nato come dimora fortificata nel XIV secolo, per volere dei Pusterla, e poi via via rimaneggiato ed abbellito fino al massimo splendore settecentesco.
Divenne dimora di Ferdinando IV di Borbone, di Napoleone Bonaparte. Addirittura nella piccola chiesa intitolata a S. Francesco si celebrarono le nozze di Paolina ed Elisa, sorelle del conquistatore di Ajaccio.
E proprio la graziosa cappella gentilizia è uno dei numerosi edifici collegati, tramite vie sotterranee, ai padiglioni abbandonati ed alla villa stessa. Un vero labirinto, in cui è facile smarrire l’orientamento. Le gallerie sono all’apparenza identiche e, sebbene la loro sezione sia piuttosto comoda per il transito, si può essere pervasi dalla sensazione di claustrofobia.
Si tratta di chilometri di gallerie di sottoservizi, alte mediamente 180 centimetri, all’interno delle quali corrono le tubature, fissate tramite mensole alle pareti, un tempo necessarie per potare acqua e riscaldamento nelle varie aree del parco.
La presenza delle gallerie nel sottosuolo è testimoniata, di tanto in tanto, da pozzetti di areazione e di manutenzione che si vedono attraversando il parco e che incuriosiscono i più attenti. Seguendo la conformazione orografica del terreno, le gallerie cambiano di quota tramite scalinate più o meno lunghe. Una di queste conta addirittura un centinaio di gradini.
Nascosta in questo dedalo di cunicoli, c’è una galleria diversa dalle altre, ritenuta essere il “passaggio segreto”, voluto dallo stesso Napoleone, per garantirsi una via di fuga in caso di pericolo.
Scesi nei sotterranei si raggiunge una tratto di galleria che un tempo presentava uno sportello sul fianco. Grazie ad un doppio fondo dava l’impressione di trattarsi di un semplice vano ricavato nello spessore delle mura, mentre, una volta rimosso il fondo, la stretta apertura consentiva di accedere alla galleria così ingegnosamente occultata.
Interamente scavata a mano con andamento rettilineo, presenta dei rinforzi in muratura solo dopo una trentina di metri dall’ingresso, mentre il resto della cavità si sostiene in modo autonomo.
L’avventura procede ancora per una decina di metri, fino a raggiungere una tamponatura che interrompe l’esplorazione e che non ci permette di proseguire oltre. Solo i rilievi effettuati mostrano con precisione il punto esatto della muratura, lasciando ipotizzare il suo sviluppo e la sua direzione.
Nel 1865 il complesso venne acquistato dalla Provincia di Milano per realizzare l’ospedale per malattie mentali. Con l’introduzione della legge Basaglia del ’78 l’ospedale venne gradualmente chiuso e dismesso, regalando ai molti amanti dell’abbandono e del degrado i padiglioni diroccati, con all’interno documenti, lastre dei pazienti, macchinari, lettini ed armadietti, tra vetri rotti e qualche stupida scritta spray. Pericolante e fatiscente con i suoi segreti ancora da scoprire.
L’ospedale ebbe una notevole importanza ed è in questo periodo che sembrano essere accaduti i fatti più misteriosi.
Per esempio, nell’agosto del 1942 muore un paziente di 26 anni. Si chiamava Benito Albino Bernardi ed era il primogenito di Benito Mussolini, il Duce. Rinchiuso nel manicomio di Mombello in seguito ad alcuni disturbi mentali, seguì la medesima sorte toccata alla madre, Ida Irene Dalser.
Si trattava realmente di pazzi o di personaggi scomodi? All’interno della struttura esiste ancora oggi un pozzo, profondo una trentina di metri. Un mito raccontato dagli inservienti più anziani testimonia come alcuni dottori senza scrupoli effettuassero esperimenti sui malati di mente e che utilizzassero questo pozzo per disfarsi dei loro corpi.
Corpi che potrebbero ancora trovarsi in fondo al pozzo, oggi in parte occluso da detriti, sempre che queste dicerie si dimostrino vere.
Per gli amanti delle cavità artificiali, sotto alla villa si trova ancora una stupenda opera idraulica, una grande ghiacciaia, di forma tronco conica rovescia, avente una scalinata che, avvolgendosi sulla parete, scende a spirale fino alla base.
Esistono anche molte altre opere cunicolari di questo complesso, per lo più di natura idraulica, gallerie e cunicoli che ancora oggi alimentano nuove ipotesi, nuove fantasie e nuove leggende.

Mistero – I segreti del manicomio abbandonato di Mombello

1Fonte: – 27 febbraio 2014

Appuntamento con la rubrica di Luigi Bavagnoli, all’interno del programma Mistero, di Italia 1.
Oggi Luigi, presentato da Clemente Russo, presenta l’indagine condotta presso l’ex ospedale psichiatrico di Mombello, frazione di Limbiate.

Gallerie, passaggi segreti, resti umani occultati. Questi sono alcuni dei temi che vengono affrontati. Il servizio originale è stato prodotto per il progetto Teses Mystery Channel:

Mistero Magazine – num 10 – Il manicomio abbandonato di Mombello

121 novembre 2013

Anche nel mese di novembre, appuntamento con la rubrica Teses sul Magazine di Mistero.

Luigi Bavagnoli continua a parlarci delle avventure della sua squadra di ricerca, questa volta in compagnia di Michael Bolognini, presidente di Geographical Research Association.
In questo numero di parla dell’ex manicomio abbandonato di Mombello, frazione di Limbiate (MB).
Costruito nel parco di Villa Crivelli Pusterla, è caratterizzato da numerosi aspetti degni di approfondimento. Chilometri di gallerie sotterranee capaci di collegare i padiglioni, un passaggio segreto voluto da Napoleone Bonaparte, un pozzo nel quale – forse – venivano gettati i malati in seguito a non meglio specificati esperimenti e, infine, la sospetta morte di Benito Albino Bernardi, figlio del Duce, Benito Mussolini.

L’avventura alla ricerca della verità è documentata in questo servizio, firmato TMC – Teses Mystery Channel:

Il manicomio infantile di Aguscello

Uno dei primi servizi girati per Mistero è stato con Marco Berry presso il manicomio abbandonato di Aguscello.

Un ospedale psichiatrico infantile, ricco di leggende e povero di sotterranei.
L’argomento principe erano i fantasmi, presenti nelle leggende e visti da alcuni inservienti e custodi del complesso. Nonché da numerosi ragazzini che si avventuravano clandestinamente tra le mura pericolanti degli edifici.

Il nostro compito non era ne quello di esplorare o di trovare ambienti ipogei, ne quello di trovare gli spiriti, ma quello di accompagnare la troupe di Mistero ed i suoi collaboratori all’interno della struttura.

In effetti la situazione statica del complesso era delicata e prossima al collasso in diversi punti. Scale franate, pavimenti collassati, macerie sospese e pronte a cadere.

Questa è la ragione per la quale eravamo lì, indicare fino a dove ci si sarebbe potuti spingere, senza rischiare inutilmente. Abbiamo così ispezionato l’ambiente, posizionate corde dove necessario e predisposto il tutto affinché il servizio potesse avvenire in sicurezza.

Nel corso della lunga serata sono accadute alcune situazioni particolari, delle quali però non ho modo di verificarne l’origine. Una delle telecamere infrarosso installate all’interno è caduta apparentemente da sola.
Nello stabile non c’era anima viva. Ma le cause potrebbero non ricadere nella presenza di questi bambini eterei, non a tutti i costi, almeno.

Un animale notturno, il vento, un semplice assestamento. Queste sono le motivazioni alle quale mi sento di credere.

Ma la domanda più frequente che mi viene fatta, in merito a questa avventura, è un’altra: la giostra.

La giostra, che nel servizio andato in onda su Italia 1 si vede girare, mi è sembrata una normale giostra arrugginita. Finché sono stato lì, da sola non si è mossa.

Hanno partecipato alle operazioni, oltre a Luigi Bavagnoli, Erika Francese ed Andrea Verdini.

Nuovo video per il progetto TMC, Teses Mystery Channel: l’ex manicomio abbandonato di Mombello (MB)

Scintilena - Mombello 17.07.2013Fonte: – 17 luglio 2013

Il nuovo video-documentario dell’associazione Teses, in collaborazione con Geographical Research e Kong, sulla storia ed i segreti di Villa Crivelli Pusterla, a Mombello (MB), approda su La Scintilena, notiziario di speleologia.

Qui l’articolo:  http://www.scintilena.com/nuovo-video-per-il-progetto-tmc-teses-mystery-channel-lex-manicomio-abbandonato-di-mombello-mb/07/17/

L’ex manicomio abbandonato di Mombello, il passaggio segreto ed il figlio del Duce

A Limbiate (MB), nella frazione di Mombello, si trova un ex ospedale per la cura di malattie psichiatriche, meta di curiosi e di esploratori urbani da quando venne abbandonato.

Padiglioni fatiscenti, schedari, macchinari distrutti, vetri rotti, sono lo scenario che contrasta con l’Istituto Tecnico Agrario Statale Luigi Castiglioni che ha sede all’interno di Villa Crivelli Pusterla, edificio signorile che domina l’ampio parco.

Dimora di Napoleone Bonaparte e di Ferdinando IV di Borbone, è resa famosa dalle chilometriche gallerie di sottoservizi che si snodano sotto a quel parco che un tempo era uno dei giardini botanici più belli d’Europa.

La chiesetta di San Francesco, raggiungibile da una di queste gallerie, fu il luogo in cui si sposarono le sorelle di Napoleone

In questo luogo si mescola il fascino del mistero con la storia, anche recente. Proprio in questo luogo è morto Benito Albino Bernardi, primogenito di Benito Mussolini, il Duce, dopo aver trascorso gli ultimi anni della sua vita rinchiuso in questo manicomio.

Le leggende, inoltre, parlano anche di un passaggio segreto, una galleria voluta dallo stesso Napoleone, che potesse consentirgli la fuga in caso di pericolo.

Forse questo cunicolo è stato identificato con una galleria un tempo occultata dietro ad un finto pannello e raggiungibile dai sotterranei della villa e tamponata da una muratura dopo una quarantina di metri.

Sotto alla villa esistono numerose altre opere ipogee, realizzate per il trasporto e lo smaltimento delle acque. Queste cavità artificiali di tipo idraulico includono anche un pozzo di circa trenta metri.

I racconti degli anziani vogliono che, prima dell’entrata in vigore della legge Basaglia, alcuni dottori effettuassero esperimenti clinici non autorizzati sui malati di mente.
I resti di queste vittime innocenti sarebbero state poi gettate proprio in questo pozzo, per nasconderne le prove.

TMC: I segreti dell’ex manicomio abbandonato di Mombello (MB) – Villa Crivelli Pusterla

Questo documentario, realizzato dall’associazione Teses, in collaborazione con GRA, presso l’ex ospedale psichiatrico di Mombello (Limbiate – MB), racconta la storia di Villa Crivelli Pusterla e ci mostra i suoi sotterranei.
Noto ex ospedale psichiatrico (Giuseppe Antonini), meta di esploratori urbani e amanti dell’abbandono, nasconde un impianto cunicolare di grande estensione, che si snoda sotto all’ampio parco.
Non solo, è qui che morì il figlio di Benito Mussolini e forse, dove Napoleone Bonaparte fece scavare una misteriosa via di fuga.
Pare, inoltre, che un pozzo profondo trenta metri nasconda i resti occultati di strani esperimenti eseguiti sui malati di mente.
Foto d’epoca di pubblico dominio poiché il copyright è scaduto (http://it.wikipedia.org/)

Il manicomio dei bambini

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Fonte: , – 8 febbraio 2011

I Teses tornano su Italia 1, per accompagnare Marco Berry, presentatore di “Mistero” in un edificio fatiscente, il manicomio abbandonato di Aguscello, poco distante da Ferrara.
A spingere Marco al suo interno sono le leggende che narrano la presenza dei fantasmi dei bambini misteriosamente morti tra le sue mura. Con loro gli indagatori dell’occulto del C.I.O.

Le competenze richieste alla squadra Teses questa volta sono di carattere esplorativo, occorre sapersi muovere in sicurezza in ambienti prossimi al collasso ed al crollo.

La puntata su Mediaset