Soluzioni per lo scarico dei fumi di caldaie e scaldabagno a gas

Ariston Italia | Aggiornato il: 19 novembre 2021

L’installazione delle caldaie e degli scaldabagni a gas, quindi di impianti per il riscaldamento domestico e la produzione di acqua calda sanitaria, è vincolata da apposite normative. In particolare, un aspetto importante è legato allo scarico dei fumi, per espellere all’esterno le sostanze generate con la combustione del gas, garantendo il rispetto di specifici standard di sicurezza per tutelare la salute e proteggersi contro eventuali rischi di scoppi e incendi.

In questo caso esistono diverse opzioni previste dai regolamenti di legge, in base ad alcune caratteristiche precise come il tipo di impianto e il sistema di tiraggio, fattori che l’installatore deve valutare per predisporre le tubature adibite all’espulsione delle sostanze di scarto. Vediamo quali sono le soluzioni per lo scarico dei fumi di caldaie e scaldabagno a gas, tuttavia è indispensabile consultare sempre un tecnico specializzato per realizzare il montaggio e il collaudo del sistema.




Lo scarico dei fumi a tetto


Secondo le normative di legge (Legge 90/2013 D.lgs. 102/2014, e s.m.i), la regola generale prevede che lo scarico dei fumi prodotti dalla combustione nelle caldaie a gas debba svolgersi al di sopra del tetto dell’edificio.  La canna fumaria al tetto è obbligatoria anche nel caso di sostituzione della caldaia, oppure per l’installazione di nuovi impianti all’interno di abitazioni plurifamiliari. Si tratta dunque della configurazione principale per espellere in modo sicuro i residui della combustione, tuttavia sono presenti varie restrizioni da analizzare prima del montaggio della caldaia a gas, ad esempio la compatibilità dei dispositivi e l’utilizzo di combustibili simili.



Lo scarico dei fumi a parete


In alcuni casi è possibile predisporre lo scarico dei fumi a parete, convogliando i gas di scarto verso l’esterno attraverso una canna fumaria indipendente che passa per un foro nel muro di casa. Questa possibilità è consentita soltanto in determinate circostanze, ad esempio in seguito alla sostituzione di una vecchia caldaia già attrezzata con uno scarico a parete prima del 31 agosto 2013. Ciò non significa che sia la soluzione migliore, infatti è consigliabile il sopralluogo di un professionista per accertarsi dello stato delle tubature e della regolarità dello scarico.

Lo scarico a parete può essere utilizzato anche laddove esistono vincoli particolari, ad esempio in edifici di interesse storico dove una canna fumaria rovinerebbe il valore della dimora, oppure per l’impossibilità di scaricare al tetto accertata da un tecnico specializzato.

È possibile procedere con lo scarico a parete anche se il condominio è privo di canne fumarie o altri sistemi centralizzati, tuttavia è necessario montare un modello a condensazione oppure un impianto ibrido, generatori ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore e dotati di specifica certificazione di prodotto. Dopodiché sono presenti diverse limitazioni tecniche, infatti questo tipo di scarico è ammesso soltanto se la nuova caldaia o lo scaldabagno a gas rispettano valori specifici sulle emissioni, il rendimento e la distanza minima (UNI 7129/2015), oltre a tenere conto di eventuali norme edilizie comunali o regionali vigenti nella propria zona. 



Tipo di caldaia e modalità di scarico dei fumi


Quando il tecnico progetta l’installazione dell’impianto a gas, per pianificare il sistema di scarico dei fumi prende in considerazione non solo le normative di legge ma anche il tipo di caldaia.



Come installare lo scarico di un impianto a gas


L’installazione di caldaie e scaldabagno a gas e la configurazione dello scarico dei fumi richiedono una serie di competenze, tra cui conoscenze delle normative tecniche specifiche, dei regolamenti, capacità professionali, esperienza in questo tipo di lavori e ovviamente anche l’autorizzazione ad effettuare tale intervento. Il professionista, infatti, dopo il montaggio e il collaudo deve rilasciare la dichiarazione di conformità, un documento obbligatorio per legge emesso da una ditta o un tecnico abilitato che attesta il rispetto dei requisiti dell’impianto e del sistema di evacuazione dei fumi.

La corretta predisposizione del sistema di riscaldamento, o di fornitura di acqua calda sanitaria, permette di usufruire della massima sicurezza per evitare rischi e pericoli, ma anche di garantire un’elevata efficienza energetica mantenendo bassi i consumi e le emissioni inquinanti. In seguito è fondamentale far eseguire una manutenzione periodica dell’impianto a gas, per mantenere il sistema in perfetto stato, assicurare un rendimento ottimale e un funzionamento sicuro durante tutto il ciclo di vita del dispositivo.