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La sostenibilità ambientale nel settore edilizio rientra tra le priorità della politica economica dell’intero continente europeo. In linea con l’indirizzo comunitario e con un approccio di architettura bio-ecosostenibile, i nuovi criteri ambientali minimi  sono stati introdotti in Italia con il DM 256 del 23 giugno 2022 e sono entrati in vigore dal 4 dicembre 2022, aggiornando quelli del 2017 identificando le migliori soluzioni progettuali da adottare nell’ambito degli interventi edilizi. Marco Merlo Campioni, CEO di save NRG spiega di cosa si tratta.

Criteri ambientali minimi 2022, la differenza con i Cam 2017

La differenza tra i nuovi criteri ambientali minimi del 2022 e i CAM del 2017, spiega Merlo Campioni, è particolarmente rilevante perché introduce i principi di economia circolare, Life Cycle Assessment (LCA) e ESG come necessari e premianti nella valutazione dell’intervento. . La nuova normativa ha, quindi, introdotto:

  • da un lato, l’obbligatorietà delle clausole contrattuali e delle specifiche tecniche progettuali nelle gare per gli affidamenti (congiunti o disgiunti) di servizi di progettazione e di lavori per gli interventi edilizi delle pubbliche amministrazioni;
  • dall’altro, i criteri premianti (in particolare, la Progettazione BIM) finalizzati ad attrarre capitali pubblici e privati sulle opere da realizzare favorendo gli operatori che implementano strategie di economia circolare. In tal senso, è significativa la premialità derivante dalla valutazione del livello di esposizione ai rischi ESG degli operatori economici coinvolti nel progetto.

Finalità dei criteri ambientali minimi

Il provvedimento, come recita lo stesso decreto, si prefigge l’obiettivo “di migliorare i requisiti di qualità ambientale degli edifici acquisiti o ristrutturati dalla pubblica amministrazione”. Questa finalità evidenzia come gli aspetti di sostenibilità ambientale siano sempre più dirimenti nella gestione economica del sistema Paese. Non solo: le best practice progettuali definite dalla normativa mettono in luce l’importanza dei criteri ESG nella valutazione degli operatori economici.

Criteri ambientali minimi ed economia circolare

Si definisce, così, un nuovo approccio sistemico al business che deve, necessariamente, implementare e abbracciare tutti gli aspetti della sostenibilità con particolare attenzione ai principi dell’economia circolare. Nello specifico dei nuovi CAM, questo indirizzo si traduce in utilizzo più efficiente delle risorse che, grazie ai meccanismi di circolarità delle materie prime, garantiscono una riduzione dell’impatto ambientale degli edifici.

Le categorie dei Cam per l’edilizia

Più nel dettaglio, la struttura dei CAM per l’edilizia si suddivide in tre macrocategorie, ognuna delle quali individua criteri specifici da applicare nell’appalto a seconda della fase di affidamento:

  1. criteri per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi: selezione dei candidati, clausole contrattuali, specifiche tecniche, criteri premianti;
  2. criteri per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi: clausole contrattuali, criteri premianti;
  3. criteri per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi: specifiche tecniche progettuali, clausole contrattuali , criteri premianti.

Le clausole contrattuali svolgono la funzione di garanzia per il rispetto dei criteri ambientali.

A cosa serve la relazione Cam

Una delle novità principali consiste nella redazione e presentazione della Relazione CAM che l’aggiudicatario deve fornire per descrivere, giustificare e dimostrare il rispetto di ogni singolo criterio ambientale mostrando le soluzioni adottate per raggiungere le prestazioni minime e premianti previste dal Decreto. La relazione deve contenere:

  •  le scelte progettuali;
  • gli elaborati progettuali nei quali si evince il soddisfacimento dei CAM;
  • i requisiti di materiali e prodotti da costruzione, in conformità alle indicazioni delle specifiche tecniche;
  •  i mezzi di prova impiegati.

Le specifiche tecniche interessano sia il piano di manutenzione, sia i diversi contesti del processo edilizio, indicando le modalità concrete di adempimento alle prescrizioni ambientali con riferimento al livello territoriale-urbanistico, agli edifici e ai prodotti da costruzione.

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